Concordo.arietina76 ha scritto: ↑01/06/2020, 15:53
Ma secondo me questo non è in contrasto con l'adozione della misura della mascherina: io stessa, se ricevo qualcuno, la indosso sempre, per rispetto a me stessa ma anche a chi ho davanti. E per gli stessi motivi sono intransigente con chi non lo fa: a differenza di George, io sono un flagello.![]()
Capisco pienamente le lamentele delle attività commerciali, che dopo mesi di chiusure (con le spese che vanno avanti) devono vedere diminuita la clientela e adottate mille accortezze con ulteriori spese: è un continuo sacrificio, che pure si fa perchè va fatto se si vuole riaprire.
Ma che il privato cittadino si lamenti perchè deve indossare una mascherina e che quindi non lo faccia "per protesta", salendo ad esempio in un ambiente chiuso come l'autobus senza (per fare l'esempio portato da Tempest).... be', no, questo non lo accetto: la mascherina faccia il piacere di mettersela eccome, perchè i sacrifici veri (economici e personali) sono altri.
La mascherina è scomoda, è il simbolo di quello che è successo, tiene caldo (un caldo che aumenterà nelle prossime settimane) e - per quanto mi riguarda - mi fa uscire pure i brufoli. Ma ritengo lo stesso che sia un sacrificio accettabile, e che i veri sacrifici siano altri.
Premesso che in famiglia ho un caso delicatissimo e che già normalmente adottiamo delle attenzioni secondo me da considerarsi di "buonsenso", non trovo ragionevole che per due mesi ci tengono in quarantena, poi di punto in bianco via tutto.
Lavoro in un bar e devo ammettere che dopo una così lunga chiusura, mi aspettavo che la clientela fosse più accorta. Noi abbiamo applicato tutte le norme di sicurezza: distanziamento dei tavoli (ridotti quasi alla metà, molti spostati in un'area esterna creata apposta, per mettere tutti a loro agio e mantenere anche il livello del locale) vietiamo di spostare anche solo una sedia da accorpare ad un altro tavolo, erogatori di disinfettante in ogni dove, mascherine e guanti, lasciamo i vassoi ai clienti e li preghiamo di non riportarli indietro in modo tale da poter sanificare ogni postazione per il cliente successivo, limitiamo l'uso di stoviglie a favore di quelle usa e getta. Io personalmente cambio i guanti tre volte durante il mio turno, li lavo con il sapone ogni volta che mi ungo e li disinfetto con il gel igienizzante tutte le volte che mi avvicino alla cassa e sono in contatto con i soldi. Non è raro che entri un cliente che se la ride "uh, ho dimenticato la mascherina in macchina" " oh, che caldo la tiro giù un momento" per non parlare di quel genio che è saltato su dicendo "io la mascherina non sono tenuta a portarla, è un presidio medico quindi non sono obbligata" e per tutta risposta le abbiamo detto che nel dehor può tranquillamente stare senza mascherina, ma quando entra la deve indossare come tutti gli altri, seguendo le istruzioni dei centomila avvisi plastificati che abbiamo affisso ovunque: vetrate, ingressi, colonne, banconi, plexiglass ante cassa e addirittura su ogni singolo tavolino.
La prima settimana la gente è entrata con timore ed ha osservato le varie regole di distanziamento, evitato assembramenti e così via, la scorsa Domenica, tutto tornato alla "normalità" il bar e la pasticceria invasi di gente, nessuno rispettava i distanziamenti, non tutti indossavano le mascherine, la coda ordinata della settimana precedente, completamente dimenticata, tavoli accorpati, gente che occupava tavoli ancora da sgomberare e sanificare, prenotazioni di tavoli per l'aperitivo della sera... per carità, non voglio sembrare bigotta, ma davvero pensiamo che sia già tutto finito? Ma la ciliegina sulla torta è stata l'arrivo della Guardia di Finanza che, spesso giustamente viene a controllare che sia tutto regolare, mi fa un cenno, io mi avvicino al bancone per sentire cosa vogliono e dopo aver visto la coda alla cassa (la mia postazione della Domenica) mi fa "Niente niente, continua pure" e sono andati via per evitare la ressa senza nemmeno prendere provvedimenti, che so, semplicemente rimbeccare il proprietario per limitare l'accesso.... sono basita dalla rapidità con cui le persone dimenticano, per tale ragione non sarei affatto sorpresa se ben presto si verificasse il tanto temuto secondo picco. Otto ore in piedi, con la paura di fare un passo falso e portare a casa qualcosa di troppo per servire un branco di pecore che pur di divertirsi, non badano alla loro stessa salute... a volte mi chiedo chi me lo fa fare.