Un fidanzato passionale o no?
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Un fidanzato passionale o no?
Messaggio da Sims » 18/06/2010, 23:10
Com'è e come si comporta un fidanzato passionale? Cosa si intende con questo aggettivo?
E il suo opposto com'è? Un non-passionale forse si può definire cerebrale: che tipo è? Se si vive insieme, i due tipi di uomo come sono?
Non so bene come porre la domanda e così mi sembra sciocca, ma chiedete pure se c'è bisogno di chiarimenti.
Sono molto molto incasinata, credo si sia capito.
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Messaggio da Sims » 19/06/2010, 11:54
Intendo tutto. Cioè: se qualcuno mi chiede "ma il tuo fidanzato è un tipo passsionale?" io non so cosa rispondere. Perché forse confondo passionalità e emotività/sensibilità... non saprei.cescoFran ha scritto:Son curioso delle risposte che ti daranno.
Un chiarimento; ma con passionale, intendi a letto, o pieno di attenzioni per te(ossia appassionato di te )?
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Messaggio da Mister71 » 19/06/2010, 13:11
Ciao...Sims ha scritto:[...]
Intendo tutto. Cioè: se qualcuno mi chiede "ma il tuo fidanzato è un tipo passsionale?" io non so cosa rispondere. Perché forse confondo passionalità e emotività/sensibilità... non saprei.
Una persona passionale mostra a sé stesso e agli altri la forza delle proprie emozioni. E' semplicemente una persona la cui vita è in modo notevole guidata e influenzata dai movimenti emotivi. Se si arrabbia, questa rabbia è trascinante. Se si innamora, questo amore è totalizzante. E' difficile che si tratti di persone con grande consapevolezza, tranne che delle proprie emozioni quando mostrano con forza la loro presenza. Percepiscono l'emozione del momento, la sua intensità, ma magari non sono in grado di vederne l'origine, né di gestirla.
Una persona "cerebrale" è più fredda, calcolatrice, capace di riportare tutto a principi di buon senso, razionalità, efficacia, ordine. Non ha una buona conoscenza del proprio mondo emotivo perché non ci naviga dentro, perché le sue emozioni sono sempre tenute a freno, controllate e misurate, spesso non le conosce perché ne ha paura, può avere il timore di perdere il controllo.
Idealmente, bisognerebbe porsi a metà strada dagli estremi, che portano spesso a sofferenza e patimenti di vario tipo...
Auguri... Ciao.
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Re: Un fidanzato passionale o no?
Messaggio da tempest » 19/06/2010, 14:39
Io con l'aggettivo "passionale" ho sempre inteso un uomo ( o una donna ) che si lascia travolgere dalla passione nell'intimità, i passionali per me sono persone che hanno per il sesso una forte inclinazione, più forte rispetto alla media della altre persone. Però forse è riduttivo, un tipo passionale sarà anche colui che si lascia travolgere delle emozioni in generale. Io non contrappongo "celebrale" a "passionale", istintivamente contrappongo l'aggettivo "pacato" a "passionale".Sims ha scritto:Questa sera vorrei porvi un quesito non casuale ma che spero possa darmi qualche spunto utile per svolgere la matassa dei miei pensieri.
Com'è e come si comporta un fidanzato passionale? Cosa si intende con questo aggettivo?
E il suo opposto com'è? Un non-passionale forse si può definire cerebrale: che tipo è? Se si vive insieme, i due tipi di uomo come sono?
Non so bene come porre la domanda e così mi sembra sciocca, ma chiedete pure se c'è bisogno di chiarimenti.
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Messaggio da Sims » 20/06/2010, 2:58
Da quello che scrivi sembra che nessuno dei due tipi possa essere consapevole di sé.Mister71 ha scritto: ...E' difficile che si tratti di persone con grande consapevolezza, tranne che delle proprie emozioni quando mostrano con forza la loro presenza. Percepiscono l'emozione del momento, la sua intensità, ma magari non sono in grado di vederne l'origine, né di gestirla.
...
Non ha una buona conoscenza del proprio mondo emotivo perché non ci naviga dentro, perché le sue emozioni sono sempre tenute a freno, controllate e misurate, spesso non le conosce perché ne ha paura, può avere il timore di perdere il controllo.
Comunque non parlo per forza di casi molto estremi. Ma credo che molti di noi saprebbero inserirsi in una di queste due categorie e vorrei capire sulla base di cosa.
Ma può essere uno passionale solo nel sesso?tempest ha scritto:Io con l'aggettivo "passionale" ho sempre inteso un uomo ( o una donna ) che si lascia travolgere dalla passione nell'intimità, i passionali per me sono persone che hanno per il sesso una forte inclinazione, più forte rispetto alla media della altre persone. Però forse è riduttivo, un tipo passionale sarà anche colui che si lascia travolgere delle emozioni in generale.
Chi sa apprezzare l'arte, non con commozione ma con trasporto e costanza, si può dire razionale/cerebrale se non esprime a nessuno ciò che quell'arte gli fa provare?
Oddio, mi rendo conto che non sono chiara...
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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 20/06/2010, 10:11
Quale arte, quella del sesso? Non si capisce se tu lo voglia passionale in camera da letto oppure di fronte al quadro della Gioconda.Sims ha scritto:[...]
Da quello che scrivi sembra che nessuno dei due tipi possa essere consapevole di sé.
Comunque non parlo per forza di casi molto estremi. Ma credo che molti di noi saprebbero inserirsi in una di queste due categorie e vorrei capire sulla base di cosa.
[...]
Ma può essere uno passionale solo nel sesso?
Chi sa apprezzare l'arte, non con commozione ma con trasporto e costanza, si può dire razionale/cerebrale se non esprime a nessuno ciò che quell'arte gli fa provare?
Oddio, mi rendo conto che non sono chiara...
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Re: Un fidanzato passionale o no?
Messaggio da mamma Luli » 20/06/2010, 10:42
Secondo me passionale è il tipo che esterna le proprie emozioni e né riesce né vuole trattenerle dentro si sé. Non è detto che non sia cerebrale, come magari un non-passionale può anche non essere cerebrale. Anch'io sono propensa ad usare "pacato" come contrario di passionale.Sims ha scritto:Questa sera vorrei porvi un quesito non casuale ma che spero possa darmi qualche spunto utile per svolgere la matassa dei miei pensieri.
Com'è e come si comporta un fidanzato passionale? Cosa si intende con questo aggettivo?
E il suo opposto com'è? Un non-passionale forse si può definire cerebrale: che tipo è? Se si vive insieme, i due tipi di uomo come sono?
Non so bene come porre la domanda e così mi sembra sciocca, ma chiedete pure se c'è bisogno di chiarimenti.
Sono molto molto incasinata, credo si sia capito.
Forse per questo, sempre secondo me, se una persona arriva a chiedersi se il proprio partner è o non è passionale, io ho paura che non lo sia. Il tipo passionale si dovrebbe riconoscere a prima vista, o meglio, al primo contatto!
Re: Un fidanzato passionale o no?
Messaggio da Ospite » 20/06/2010, 10:52
L'interpretazione della persona passionale come abile e focoso nell'intimità, è qualcosa di creato da una certa cultura, divenendo poi stereotipato e appunto come dici tu riduttivo. La passionalità a mio modesto avviso, è una condizione di essere molto più ampia, e Mister71 col suo modo di esporre, l'ha descritta piuttosto bene. Si tratta di avere una forte emozionalità, e un acutezza dei sensi molto sviluppata. L'istinto poi ha una forte presenza e predominanza sulla riflessività.tempest ha scritto:[...]
Io con l'aggettivo "passionale" ho sempre inteso un uomo ( o una donna ) che si lascia travolgere dalla passione nell'intimità, i passionali per me sono persone che hanno per il sesso una forte inclinazione, più forte rispetto alla media della altre persone. Però forse è riduttivo, un tipo passionale sarà anche colui che si lascia travolgere delle emozioni in generale. Io non contrappongo "celebrale" a "passionale", istintivamente contrappongo l'aggettivo "pacato" a "passionale".
E' pur vero però che, vivendo la sessualità con queste componenti caratteriali, la pratica in sè sarà molto disinibita e gioiosa, risultando per cui completa e dal gusto totalizzante. Va da sè comunque che, una forte passionalità nei sentimenti e nel sesso, deve poter disporre di un'adeguata corrispondenza, e qui mi fermo per non andare OT.
Messaggio da Ospite » 20/06/2010, 10:57
Bisognerebbe.... ma quasi mai le due componenti riescono a completarsi e convivere. Spesso si tratta di fare una vera e propria rinuncia.Mister71 ha scritto:[...]
Idealmente, bisognerebbe porsi a metà strada dagli estremi, che portano spesso a sofferenza e patimenti di vario tipo...
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Messaggio da tempest » 20/06/2010, 11:25
Riguardo alla parte evidenziata, sinceramente credo di si, per questo forse lo stereotipo di cui parla Shadow750 sopravvive.Sims ha scritto:[...]
Ma può essere uno passionale solo nel sesso?
Chi sa apprezzare l'arte, non con commozione ma con trasporto e costanza, si può dire razionale/cerebrale se non esprime a nessuno ciò che quell'arte gli fa provare?
Oddio, mi rendo conto che non sono chiara...
Shadow750 ha scritto:L'interpretazione della persona passionale come abile e focoso nell'intimità, è qualcosa di creato da una certa cultura,
Onestamente penso che molte persone che si autodefiniscono passionali, lo sono poi esclusivamente nel sesso.
Ritengo che ci siano persone molto passionali nell'esprimere i loro sentimenti e meno focose nel sesso, così come altre focose nel sesso, ma con una bassa "acutezza dei sensi" in altri ambiti.
Inoltre ci sono persone "passionali" nei sentimenti di amore, amicizia, entusiasmo ecc... che non sono così "passionali" nella rabbia, nell'ira ecc.. perchè dotate di pazienza e di tranquillità interiore ( più che di autocontrollo ).
La definizione di "passionale" dovrebbe includere tutto ciò che attiene la sfera delle emozioni, però in realtà le persone hanno più sfaccettature: passionali in certi ambiti, non passionali in altri.
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Messaggio da bluver » 20/06/2010, 13:17
mi ha incuriosito leggere i vari interventi sul tema. A volte credo tendiamo a definire passionali le persone che sanno esternare le proprie emozioni, sentimenti, istinti e spesso in relazione a quanto sappiano fare ciò in base e modalità da noi attese. La passione a mio avviso è qualcosa che prima di tutto dobbiamo vivere appieno dentro di noi e poi possiamo condividere.tempest ha scritto:[...]
....La definizione di "passionale" dovrebbe includere tutto ciò che attiene la sfera delle emozioni, però in realtà le persone hanno più sfaccettature: passionali in certi ambiti, non passionali in altri.
A volte mi sono ritrovata affascinata da persone "passionali" per poi scoprire che era una buona interpretazione ....... o altre volte che tutto veniva canalizzato in alcuni ambiti limitati in cui danno il meglio e poi ti ritrovi a fronteggiare sfacettature che mai ti saresti aspettato
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Messaggio da Sims » 20/06/2010, 16:19
Chiarimento: io non voglio niente! Ho mai detto questo? Poi secondo te un "abile amatore" deve per forza essere una capra in tutto il resto? Non so nemmeno se "lo voglio" passionale.L'Uomo dell'Alpe ha scritto:Quale arte, quella del sesso? Non si capisce se tu lo voglia passionale in camera da letto oppure di fronte al quadro della Gioconda.
Sono perfettamente d'accordo. Diciamo che il modo di vivere il sesso secondo me è una conseguenza di come si affrontano le passioni in senso lato, le emozioni tutte.Shadow750 ha scritto:L'interpretazione della persona passionale come abile e focoso nell'intimità, è qualcosa di creato da una certa cultura, divenendo poi stereotipato e appunto come dici tu riduttivo.
Eppure vedo che qui si sta parlando tanto di sesso...
E' una visione che mi piace però ammetto che nel concreto non penso di conoscere persone che siano istintive in certe cose e non in altre. Tendenzialmente mi pare che vada di pari passo.tempest ha scritto:La definizione di "passionale" dovrebbe includere tutto ciò che attiene la sfera delle emozioni, però in realtà le persone hanno più sfaccettature: passionali in certi ambiti, non passionali in altri.
Forse proprio per quel modello di cui parlava Shadow, alcune persone vogliono presentarsi come passionali per fare intravedere chissà che abilità a letto ma poi quando la relazione si approfondisce si capisce che sono solo infoiati e non esternano nient'altro che voglia di fare sesso. Ho centrato quello che intendevi?bluver ha scritto:A volte mi sono ritrovata affascinata da persone "passionali" per poi scoprire che era una buona interpretazione ....... o altre volte che tutto veniva canalizzato in alcuni ambiti limitati in cui danno il meglio e poi ti ritrovi a fronteggiare sfacettature che mai ti saresti aspettato
Parlando di me, posso dire di essere molto cerebrale, anche ansiosa e pragmatica. Però emotiva e viscerale nell'amore (appena sboccia se non altro), nella rabbia :[ , nella difesa delle mie convinzioni, nel voler far sapere al mondo ciò che provo.
Se una persona non fa sapere a nessuno ciò che ha dentro può essere passionale? E' solo silenzioso o non prova granché? E' il mio antico dubbio: non parla perché è misterioso/riflessivo/ecc o non prova nulla di cui senta di dover parlare?
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Messaggio da bluver » 20/06/2010, 16:41
Non mi riferivo solo al sesso ma a comportamenti in generale, capacità di stupire, di creare situazioni coinvolgenti, dove il sesso ha un ruolo ma non è l'unico elemento o unico fine.Sims ha scritto:[...]
forse proprio per quel modello di cui parlava Shadow, alcune persone vogliono presentarsi come passionali per fare intravedere chissà che abilità a letto ma poi quando la relazione si approfondisce si capisce che sono solo infoiati e non esternano nient'altro che voglia di fare sesso. Ho centrato quello che intendevi?
Sims ha scritto:[...]
Se una persona non fa sapere a nessuno ciò che ha dentro può essere passionale? E' solo silenzioso o non prova granché? E' il mio antico dubbio: non parla perché è misterioso/riflessivo/ecc o non prova nulla di cui senta di dover parlare?
forse ci vuole equilibrio fra un vissuto di passionalità e esternalizzazione dello stesso.
Se le passioni le teniamo dentro di noi perdiamo delle possibilità di condividere momenti intensi, se sono solo esteriorità siamo nella parte ben studiata per secondi fini che poi lascia l'amaro in bocca.
il dubbio che poni credo sia frequente.... forse bisognerebbe cercare di meno di immaginare il qualcosa che non vediamo e essere obiettivi con quello che osserviamo
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Messaggio da arietina76 » 20/06/2010, 19:12
non sono d'accordo con quello che hai scritto, Mister.Mister71 ha scritto:[...]
Ciao...
Una persona passionale mostra a sé stesso e agli altri la forza delle proprie emozioni. E' semplicemente una persona la cui vita è in modo notevole guidata e influenzata dai movimenti emotivi. Se si arrabbia, questa rabbia è trascinante. Se si innamora, questo amore è totalizzante. E' difficile che si tratti di persone con grande consapevolezza, tranne che delle proprie emozioni quando mostrano con forza la loro presenza. Percepiscono l'emozione del momento, la sua intensità, ma magari non sono in grado di vederne l'origine, né di gestirla.
Una persona "cerebrale" è più fredda, calcolatrice, capace di riportare tutto a principi di buon senso, razionalità, efficacia, ordine. Non ha una buona conoscenza del proprio mondo emotivo perché non ci naviga dentro, perché le sue emozioni sono sempre tenute a freno, controllate e misurate, spesso non le conosce perché ne ha paura, può avere il timore di perdere il controllo.
Idealmente, bisognerebbe porsi a metà strada dagli estremi, che portano spesso a sofferenza e patimenti di vario tipo...
Auguri... Ciao.
o meglio, sono d'accordo con te quando dici che una passionale si lascia trascinare dalle emozioni: la penso anch'io così, non riferendomi soltanto all'aspetto strettamente sessuale, ma proprio all'intero modo di vivere le proprie storie e i propri sentimenti.
non ti quoto,però, quando dici che si tratta di persone che non hanno consapevolezza dell'origine delle proprie emozioni: questo dipende dalla singola persona, e non dal carattere più o meno passionale.
non mi piace neppure la definizione che dai della persona più cerebrale: quel "calcolatrice" le dà, secondo me, una connotazione negativa, quando invece non credo sia così.
non è meglio essere cerebrali o passionali: è semplicemente un diverso modo di vivere, o forse semplicemente di comunicare, le proprie emozioni.
e non è vero che una persona cerebrale non abbia conoscenza del proprio mondo emotivo, perchè non ci naviga dentro. si può avere, invece, una piena consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri sentimenti, e semplicemente comunicare a livello affettivo in modo diverso.
e non perchè si è calcolatori e si programma qualcosa, ma solamente perchè ognuno di noi è fatto in modo diverso....
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Messaggio da Mister71 » 20/06/2010, 20:12
arietina76 ha scritto:[...]
non sono d'accordo con quello che hai scritto, Mister.
o meglio, sono d'accordo con te quando dici che una passionale si lascia trascinare dalle emozioni: la penso anch'io così, non riferendomi soltanto all'aspetto strettamente sessuale, ma proprio all'intero modo di vivere le proprie storie e i propri sentimenti.
non ti quoto,però, quando dici che si tratta di persone che non hanno consapevolezza dell'origine delle proprie emozioni: questo dipende dalla singola persona, e non dal carattere più o meno passionale.
non mi piace neppure la definizione che dai della persona più cerebrale: quel "calcolatrice" le dà, secondo me, una connotazione negativa, quando invece non credo sia così.
non è meglio essere cerebrali o passionali: è semplicemente un diverso modo di vivere, o forse semplicemente di comunicare, le proprie emozioni.
e non è vero che una persona cerebrale non abbia conoscenza del proprio mondo emotivo, perchè non ci naviga dentro. si può avere, invece, una piena consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri sentimenti, e semplicemente comunicare a livello affettivo in modo diverso.
e non perchè si è calcolatori e si programma qualcosa, ma solamente perchè ognuno di noi è fatto in modo diverso....
Ciao...
Nel rispondere a Sims, io non volevo comunicare alcuna connotazione, né in negativo né in positivo, né tantomeno riferirmi alla esclusiva sfera sessuale, che infatti non ho menzionato. La persona "calcolatrice" non è ai miei occhi necessariamente qualcuno da cui scansarsi, non ho detto questo e neanche lo penso, nel senso che non c'era un significato implicito e negativo nelle mie parole. La persona passionale vive con le proprie passioni, ho ragione di credere, altrimenti come potrebbe definirsi tale? Per come la penso io, la passione è emozione mista ad una ricerca a volte sottile a volte grossolana del soddisfacimento sensoriale. Un uomo che si siede in un luogo tranquillo per gustarsi in santa pace il suo sigaro cubano preferito, assaporando l'aroma del tabacco, magari ad occhi chiusi, e alternando questo sapore ad un pezzo di cioccolato, che a quanto pare rappresenta una buona combinazione, si trova in compagnia della propria passione di quel momento. Vive l'intensità, e non è detto che sappia ritrarsi, controllarsi, quando questo è opportuno. Spesso l'aggressività infiltra il resto del mondo emotivo, dei propri attaccamenti, e gli dà un colorito particolare. In altre parole, per come io la vedo, la passionalità è di quella persona che avendo un buon assetto psicologico, nei casi migliori, consente l'espressione del proprio stato emotivo senza che intervenga una pesante controparte razionale, e senza per questo saltare il recinto oltre il quale comincia la patologia.
Il passionale patologico è un'altra questione. L'individuo che è una marionetta nelle mani delle proprie emozioni non ha misura, oppure rischia sempre di non averla quando dovrebbe. Anche lui vive l'intensità, il picco, ma in quel momento è come accecato. La consapevolezza è ridotta, e spesso del tutto assente nel momento in cui una passione infiamma, e non c'è l'intervento repentino della ragione, come invece accade nel passionale che si gode il momento osservandosi, magari abbassando la guardia ma senza mandarla a dormire.
Il razionale vive sull'altro versante, per quello che io penso, meno onde e più calma piatta, non necessariamente negativa. Ma anche qui si può entrare nella patologia. In questo caso le emozioni lanciano un grido lontano, che non si ode appieno. Qui la persona è intrappolata in una prigione fatta di ordine, di logica, di grande organizzazione che tradisce l'assente contributo di emozioni almeno un pò caotiche. Tutto pulito e asettico, disinfettato senza macchia. E' facile che si abbia paura delle proprie emozioni, non c'è l'abitudine di portarle al guinzaglio, piuttosto si è preferito oppure si è stati forzati a tenerle al rinchiuso...
Tra gli estremi, c'è la persona che un pò si concede a qualche emozione, lascia che questa venga su come dal fondo di un pozzo, senza esplodere però, e un pò lo richiude per stare senza... vive un pò qua un pò là, è vigile e attenta, è capace di allungare e accorciare il guinzaglio, e non insegue alla cieca il volere dei sensi.
Questo io penso. Ma è solo la mia opinione...
Ciao...
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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 21/06/2010, 0:20
Sims ha scritto:[...]
Chiarimento: io non voglio niente! Ho mai detto questo? Poi secondo te un "abile amatore" deve per forza essere una capra in tutto il resto? Non so nemmeno se "lo voglio" passionale.
[...]
Sono perfettamente d'accordo. Diciamo che il modo di vivere il sesso secondo me è una conseguenza di come si affrontano le passioni in senso lato, le emozioni tutte.
Eppure vedo che qui si sta parlando tanto di sesso...
[...]
E' una visione che mi piace però ammetto che nel concreto non penso di conoscere persone che siano istintive in certe cose e non in altre. Tendenzialmente mi pare che vada di pari passo.
[...]
Forse proprio per quel modello di cui parlava Shadow, alcune persone vogliono presentarsi come passionali per fare intravedere chissà che abilità a letto ma poi quando la relazione si approfondisce si capisce che sono solo infoiati e non esternano nient'altro che voglia di fare sesso. Ho centrato quello che intendevi?
Parlando di me, posso dire di essere molto cerebrale, anche ansiosa e pragmatica. Però emotiva e viscerale nell'amore (appena sboccia se non altro), nella rabbia :[ , nella difesa delle mie convinzioni, nel voler far sapere al mondo ciò che provo.
Se una persona non fa sapere a nessuno ciò che ha dentro può essere passionale? E' solo silenzioso o non prova granché? E' il mio antico dubbio: non parla perché è misterioso/riflessivo/ecc o non prova nulla di cui senta di dover parlare?
Allora se è questo che vuoi sapere ti dico tranquillamente che se una persona non fa sapere a nessuno ciò che ha dentro può essere comunque passionale, una passionalità non esibita, non istantanea ma esplosiva al momento giusto....e non mi riferisco solo alle acrobazie sessuali. Però se hai la sfortuna d'incontrare la persona che non parla e non esprime nulla perchè non sente effettivamente nulla........
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Messaggio da Sims » 21/06/2010, 2:09
Egoisticamente parlando, a me cosa cambia che lui senta o no se tanto non lo esprime?L'Uomo dell'Alpe ha scritto:Però se hai la sfortuna d'incontrare la persona che non parla e non esprime nulla perchè non sente effettivamente nulla........
(La domanda non è ironica!)
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Messaggio da arietina76 » 21/06/2010, 8:07
scusa, ma io trovo che faccia una differenza ENORME!!!!Sims ha scritto:[...]
Egoisticamente parlando, a me cosa cambia che lui senta o no se tanto non lo esprime?
(La domanda non è ironica!)
a me non interessa essere circondata da mille attenzione, se in realtà lui non sente nulla per me.
è ovvio che l'ideale sarebbe una persona ametà strada, ch senta e nello stesso tempo esprima. ma dovendo scegliere, a una falsa esteriorizzazione di personalità preferisco il contrario: preferisco non avere queste grandi manifestazioni di passione, ma avere la consapevolezza che lui prova un forte sentimento per me.
e questo può dimostrarmelo anche dalla comunicazione non verbale (ad esempio da come mi guarda mentre mi parla, o anche semplicemente da come mi prende la mano), o dal modo in cui riesce ad starmi accanto quando ho bisogno di lui....
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Messaggio da Niobe85 » 21/06/2010, 8:34
Concordo pienamente!arietina76 ha scritto:[...]
scusa, ma io trovo che faccia una differenza ENORME!!!!
a me non interessa essere circondata da mille attenzione, se in realtà lui non sente nulla per me.
è ovvio che l'ideale sarebbe una persona ametà strada, ch senta e nello stesso tempo esprima. ma dovendo scegliere, a una falsa esteriorizzazione di personalità preferisco il contrario: preferisco non avere queste grandi manifestazioni di passione, ma avere la consapevolezza che lui prova un forte sentimento per me.
e questo può dimostrarmelo anche dalla comunicazione non verbale (ad esempio da come mi guarda mentre mi parla, o anche semplicemente da come mi prende la mano), o dal modo in cui riesce ad starmi accanto quando ho bisogno di lui....
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Messaggio da Mister71 » 21/06/2010, 12:59
Sims ha scritto:[...]
Egoisticamente parlando, a me cosa cambia che lui senta o no se tanto non lo esprime?
(La domanda non è ironica!)
Perché non fai una cosa? Riparti da te stessa, nel senso di stabilire innanzitutto cosa cerchi tu, cosa desideri, come ti piacerebbe che fosse un tuo fidanzato/compagno/che di si voglia.
Costruisci dentro di te un modello ideale, sapendo però che nella realtà non esiste. Mettitelo in tasca come fai con il telefonino e cerca di notare in che misura sei disposta a passarci sopra quando la persona che pure ti piace non coincide con quel modello.
Se vuoi ridurre il disorientamento, devi prima lucidare i tuoi obiettivi, i tuoi desideri, poi verrà il momento di cominciare a ridurli per adeguarti alla realtà delle cose e persone che esistono davvero. Quindi prima di guardare lui, guarda te...
Ciao...
Messaggio da Ospite » 21/06/2010, 13:06
Secondo lo stereotipo sociale e di immagine credo proprio di si. Tuttavia mi sembra alquanto strano che, una persona dotata di grande emozionalità e sensi acuti, nel vivere la sessualità sia poi tiepida e contenuta. Nel senso che, a parte paletti posti dall'educazione e dalla moralità ad esempio, l'interpretazione della sessualità in maniera attiva e fortemente sentita, a mio parere attiene proprio a quelle qualità di forte tensione emozionale e gioia dei sensi lasciati liberi e aperti.tempest ha scritto:[...]
Onestamente penso che molte persone che si autodefiniscono passionali, lo sono poi esclusivamente nel sesso.
Secondo una mia opinione, quelle sfacettature a cui alludi tu, e che esistono realmente, si spiegano in molti casi in utilizzo di convenzioni e conformismi etici, per non parlare di adeguamento a certi valori educativi e di moralità.tempest ha scritto:[...]
La definizione di "passionale" dovrebbe includere tutto ciò che attiene la sfera delle emozioni, però in realtà le persone hanno più sfaccettature: passionali in certi ambiti, non passionali in altri.
Voglio dire che, magari per adeguarsi ad un certo pensiero dominante, o a qualche opportunismo di scelta, una persona si esprime emozionalmente al meglio nell'intimità che nel gruppo o viceversa.
Messaggio da Ospite » 21/06/2010, 13:17
Interessante questo concetto, anche perchè ho avuto modo di misurarmi con persone simili a questa tua connotazione di un modo di essere. E ti dirò che, trattandosi di persona alquanto complicata a essere compresa nell'esternazione degli affetti e della sessualità, la sua risposta alle mie sollecitazioni era più o meno quanto hai scritto tu.arietina76 ha scritto:[...]
non è meglio essere cerebrali o passionali: è semplicemente un diverso modo di vivere, o forse semplicemente di comunicare, le proprie emozioni.
e non è vero che una persona cerebrale non abbia conoscenza del proprio mondo emotivo, perchè non ci naviga dentro. si può avere, invece, una piena consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri sentimenti, e semplicemente comunicare a livello affettivo in modo diverso.
e non perchè si è calcolatori e si programma qualcosa, ma solamente perchè ognuno di noi è fatto in modo diverso....
Ecco, io modestamente non ci credo che si possa essere come così, sebbene poi accetto per partito preso che ognuno di noi è diverso e può cambiare. Lasciami però dire, con molto rispetto, che coloro i quali dichiarano di comunicare a livello affettivo ed emozionale in altra maniera poco comprensiva e poco passionale, è proprio perchè passionali non sono. Ma magari vorrebbero esserlo. E allora si creano un loro alibi fatto di maggior ponderatezza della funzione emozionale, sentimentale e sessuale. Piuttosto sono dei timidi, se non qualche volta dei delusi o degli inibiti. Ma con ciò non dico non possano scoprire, e magari attuare, una loro componente fino a quel momento nascosta. Chissà....
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Messaggio da Sims » 21/06/2010, 15:29
Ma se questa persona non usa comunicazione non verbale, nel senso sguardo che cerca di eludere il tuo o di nascondere il più possibile l'emozione e assenza/rarità di gesti come prendere la mano? Io parlo di chiusura vera. Poi è ovvio che non preferirei un contaballe che gioca a fare l'attore di soap-opera.arietina76 ha scritto: e questo può dimostrarmelo anche dalla comunicazione non verbale (ad esempio da come mi guarda mentre mi parla, o anche semplicemente da come mi prende la mano), o dal modo in cui riesce ad starmi accanto quando ho bisogno di lui....
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Messaggio da arietina76 » 21/06/2010, 16:16
perdona la mia franchezza, ma se davvero non c'è proprio nessuna forma di comunicazione, di nessun genere, allora forse è perchè la persona in questione non ha nulla da comunicare.Sims ha scritto:[...]
Ma se questa persona non usa comunicazione non verbale, nel senso sguardo che cerca di eludere il tuo o di nascondere il più possibile l'emozione e assenza/rarità di gesti come prendere la mano? Io parlo di chiusura vera. Poi è ovvio che non preferirei un contaballe che gioca a fare l'attore di soap-opera.
per quanto introversa o cerebrale sia, una persona ha il proprio modo di esprimere quello che prova, che può essere appunto - tornando al tema del topic - più o meno passionale.
ma se non trasmette nulla, ma proprio nulla, allora qualche domanda me la porrei, e soprattutto la porrei a lui/lei, cercando il confronto.
ti faccio un esempio per farti capire cosa intendo. anche tra le amicizie, pur non potendosi ovviamente parlare di passionalità, ci sono persone molte espansive, che ad es. ti abbracciano di continuo, e persone che sembrano più distanti e meno calorose. anche queste ultime però, in modo diverso, dimostrano quanto ci tengono a un'amica, preoccupandosi di come sta e di cosa pensa, standole vicine nei momenti no, e così via.
ma se una persona non trasmette o manifesta nessun interesse o sentimento per l'altro/a, allora.....
parlando poi da un punto di vista se vuoi egoistico, io credo che nei rapporti umani ognuno di noi abbia bisogno delle proprie piccole certezze, di sapere che l'altro c'è. e queste certezze ti possono essere date in mille modo diversi, non necessariamente - come ho già detto - verbali.
ma se davanti a te c'è una persona che non ti dà alcuna certezza in alcun modo, allora prima o poi si crolla. almeno per come sono fatta io....
Messaggio da Ospite » 21/06/2010, 20:11
poni varie domande . l'importante è sapere cosa si vuole, cosa sia adatto a te e cosa senti che ti piace.Sims ha scritto:[...]
Sono perfettamente d'accordo. Diciamo che il modo di vivere il sesso secondo me è una conseguenza di come si affrontano le passioni in senso lato, le emozioni tutte.
Eppure vedo che qui si sta parlando tanto di sesso...
[...]
E' una visione che mi piace però ammetto che nel concreto non penso di conoscere persone che siano istintive in certe cose e non in altre. Tendenzialmente mi pare che vada di pari passo.
Se una persona non fa sapere a nessuno ciò che ha dentro può essere passionale? E' solo silenzioso o non prova granché? E' il mio antico dubbio: non parla perché è misterioso/riflessivo/ecc o non prova nulla di cui senta di dover parlare?
1) un passionale è qualcuno che vive l'ermozione istantanea al massimo e la CONDIVIDE e sa comunicarla: TUTTE le emozioni. e qui non concordo con tempest . non ci pensa, non fa delucrabazione, non si tormenta intelettualmente .... lo è d'indole, ma anche perchè certe volte sente che la corazza non gli serve.
il passionale maturo esprime la propria opinione, si esprime nella rabbia con moderazione, ama ... non esiste insomma
2) NO: non è vero, come dfici tu, che un uomo pacato non è bravo a letto. anzi dalle acque chete .... dovreste saperlo, questo !!!!!
l'intimità è adue ed è un mondo a se'
il non passionale o l'introverso non parla dei propri sentimenti (ma li fa capire) perchè è fatto cosi' e non cambierà mai, a meno che la donna riesca ad abbattere le barriere (se non troppo spesse) e soprattutto lei non abbia inibizioni, paure represse, ansie varie ed insomma sia in gamba!
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Messaggio da tropicsnow » 22/06/2010, 17:13
perfettamente d'accordo con te le persone misurate, controllate, non dedite a grandi slanci emotivi spesso nell'intimità si dimostrano i migliori degli amanti in ogni caso sanno far capire i loro sentimenti, anzi credo che siano persone che quando amano il loro amore è molto più duraturo rispetto a chi segue gli stati emotivi del momento...parola ha scritto: NO: non è vero, come dfici tu, che un uomo pacato non è bravo a letto. anzi dalle acque chete .... dovreste saperlo, questo !!!!!
l'intimità è a due ed è un mondo a se'
il non passionale o l'introverso non parla dei propri sentimenti (ma li fa capire) perchè è fatto cosi' e non cambierà mai, a meno che la donna riesca ad abbattere le barriere (se non troppo spesse) e soprattutto lei non abbia inibizioni, paure represse, ansie varie ed insomma sia in gamba!
inoltre, come hai detto tu, l'intimità è a due per cui ritengo che i sentimenti, le emozioni siano qualcosa di molto privato e pertanto non vadano condivise con chiunque ma solo con la persona interessata o pochi altri intimi...
Sims se ti stai ponendo la domanda io credo che il tuo ragazzo non sia un tipo passionale ma questo non significa che non provi amore per te, te lo dimostrerà in un altro modo... se invece tu non percepisci niente allora forse non c'è niente... inoltre quando si ha una relazione tanto intima con qualcuno mi risulta difficile credere che non si sappia come stanno veramente le cose forse si preferisce chiudere gli occhi perchè farebbe troppo male guardare in faccia la verità. si vanno a cercare risposte altrove mentre esse sono lì proprio davanti a te...
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Messaggio da Sims » 22/06/2010, 17:34
Concordo assolutamente con questa opinione.Shadow750 ha scritto:Lasciami però dire, con molto rispetto, che coloro i quali dichiarano di comunicare a livello affettivo ed emozionale in altra maniera poco comprensiva e poco passionale, è proprio perchè passionali non sono. Ma magari vorrebbero esserlo. E allora si creano un loro alibi fatto di maggior ponderatezza della funzione emozionale, sentimentale e sessuale. Piuttosto sono dei timidi, se non qualche volta dei delusi o degli inibiti. Ma con ciò non dico non possano scoprire, e magari attuare, una loro componente fino a quel momento nascosta. Chissà....
Sono convinta che questo sia il nocciolo della questione: che io mi senta sicura. L'uomo riflessivo mi dà effettivamente più fiducia e meno timore di essere abbandonata. Ma poi chiamarlo riflessivo vorrebbe dire che riflette sulle cose, invece secondo me spesso si imbambola e basta. :-(arietina76 ha scritto:ma se davanti a te c'è una persona che non ti dà alcuna certezza in alcun modo, allora prima o poi si crolla. almeno per come sono fatta io....
In teoria lo so, ma lasciarsi andare davvero non significa esternare una passione? Il sesso con tenerezza va anche bene ma non può essere l'unica versione. Invece temo che l'uomo timido non vada oltre quello.parola ha scritto:non è vero, come dfici tu, che un uomo pacato non è bravo a letto. anzi dalle acque chete ....
Le ho pensate tutte... Ma non vorrei dare la risposta più scontata! Ora sento un vuoto ma forse c'è qualcosa che si può fare per riparare, forse il suo modo di essere dipende da cose importanti che hanno definito la sua personalità. Posso chiedergli di essere diverso da come lui è? Anche se è per salvare tutta la baracca?tropicsnow ha scritto:Sims se ti stai ponendo la domanda io credo che il tuo ragazzo non sia un tipo passionale ma questo non significa che non provi amore per te, te lo dimostrerà in un altro modo... se invece tu non percepisci niente allora forse non c'è niente... inoltre quando si ha una relazione tanto intima con qualcuno mi risulta difficile credere che non si sappia come stanno veramente le cose forse si preferisce chiudere gli occhi perchè farebbe troppo male guardare in faccia la verità. si vanno a cercare risposte altrove mentre esse sono lì proprio davanti a te...
Vorrei solo capire quanto è giusto scendere a compromessi, per me e per lui. Coi sentimenti non ho facili rapporti.
PS Grazie di questo confronto!
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Messaggio da tropicsnow » 22/06/2010, 17:59
Sims ha scritto:
In teoria lo so, ma lasciarsi andare davvero non significa esternare una passione? Il sesso con tenerezza va anche bene ma non può essere l'unica versione. Invece temo che l'uomo timido non vada oltre quello.
secondo me qui si stanno confondendo troppe cose: non esiste un modo giusto o sbagliato, esiste il modo che piace a te...
le persone vanno accettate per quello che sono: chiedergli di cambiare equivarrebbe a dirgli che non ti piace così com'è e quindi avvertirebbe un senso di rifiuto e inadeguatezza che potrebbero mettere ancora più in crisi il rapporto.Sims ha scritto: Le ho pensate tutte... Ma non vorrei dare la risposta più scontata! Ora sento un vuoto ma forse c'è qualcosa che si può fare per riparare, forse il suo modo di essere dipende da cose importanti che hanno definito la sua personalità. Posso chiedergli di essere diverso da come lui è? Anche se è per salvare tutta la baracca?
Vorrei solo capire quanto è giusto scendere a compromessi, per me e per lui. Coi sentimenti non ho facili rapporti.
PS Grazie di questo confronto!
perchè non ne discuti con lui e non cercate insieme una soluzione per risollevare le sorti del vostro rapporto? evidentemente le cose sono cambiate o meglio stanno cambiando ma non è detto che sia un male. ogni cosa si evolve, non è mai uguale a se stessa e se c'è crisi questa potrebbe rafforzare il vostro legame e renderlo più solido tutto dipende da quanto siete disposti ad investire entrambi e soprattutto da quanto ci tenete l'uno per l'altro. lui quanto è importante per te? tu cosa sei disposta a fare? credo siano queste le domande che dovresti porti...
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Messaggio da Sims » 22/06/2010, 20:13
Su questo sono assolutamente d'accordo ma stare insieme significa smussare gli angoli, secondo me. E sto cercando di capire quanto è giusto smussarli...tropicsnow ha scritto:le persone vanno accettate per quello che sono: chiedergli di cambiare equivarrebbe a dirgli che non ti piace così com'è e quindi avvertirebbe un senso di rifiuto e inadeguatezza che potrebbero mettere ancora più in crisi il rapporto.
Ne ho parlato con lui e siamo in alto mare perché non è abituato a guardarsi dentro né a gestire una relazione, come parlare un'altra lingua.perchè non ne discuti con lui e non cercate insieme una soluzione per risollevare le sorti del vostro rapporto? evidentemente le cose sono cambiate o meglio stanno cambiando ma non è detto che sia un male. ogni cosa si evolve, non è mai uguale a se stessa e se c'è crisi questa potrebbe rafforzare il vostro legame e renderlo più solido tutto dipende da quanto siete disposti ad investire entrambi e soprattutto da quanto ci tenete l'uno per l'altro. lui quanto è importante per te? tu cosa sei disposta a fare? credo siano queste le domande che dovresti porti...
Io mi sto ponendo le domande che dici ma se è a senso unico finisce che io divento la cattiva che accusa l'altro di essere sbagliato. Invece secondo me ci sono delle cose da aggiustare nel rapporto, non in lui o in me. Ma insieme non ci riusciamo, proprio per questa sua chiusura ermetica totale che gli impedisce di spiegare cosa ha in testa.
Se poi ogni tanto c'è un gesto dolce (e premure ne ha, per carità, ma sono di sostegno nelle faccende di casa) credo comunque che non basti per capirsi.
Lo so devo capire cosa cerco e poi vedere se lui combacia con la descrizione... Intanto la quotidianità è insostenibile, perché mi rendo conto che pur avendogli parlato lui riesce ad accantonare la cosa e a far finta che io non abbia mai detto nulla!
Sai cos'è? E' che ci vuole una forza che non sento di avere...
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