Lady76 ha scritto:Ciao a tutti,
apro questo forum perché sono una gran lettrice ma in questo periodo non ho nulla sul comodino...Allora chiedo a voi tutti di indicarmi il titolo del più bel libro che avete letto, con titolo dell'autore, possibilmente edizione (se ce l'avete a portata di mano) e magari un piccolo sunto della trama (ma senza finale) e soprattutto perché vi é piaciuto cossì tanto da metterlo in cima alla vostra hit parade...
In questo modo avrò un'intera lista dei vostri favoriti, quale modo migliore per andare in libreria a scegliere qualcosa?
Vi ringrazio tutti, e dò il via all'elenco con la trilogia della Littizzetto ("sola come un gambo di sedano", "la principessa sul pisello" e "col cavolo"), che, anche se non sono tra i miei libri preferiti, ultimamente mi hanno fatto sbellicare dalle risate!
Tra l'altro la Litti quando scrive non é affatto volgare come spesso é in tv (lo farà x adeguarsi agli standard richiesti?mha!), anzi é scorrevole, grdevole, autoironica... e poi é una mia ex collega (io sono un'insegnante di materie artistiche, lei insegnava italiano...)
Perciò, se vi piace il genere, buona lettura!
Aspetto vostre dritte,
ciao a tutti
Lady76

Non amo le classifiche..
Però posso segnalarti una delle letture più belle degli ultimi tempi, che per me è stata anche una piacevole sorpresa.
Si tratta di "Le onde" di Virginia Woolf (traduzione di Nadia Fusini, Tascabili Einaudi).
Della Woolf avevo letto qualcosa a scuola, rimanendone.. inorridito.
Però lo scorso anno un amico fece di tutto per convincermi a leggere
questo romanzo, che ho trovato invece straordinario.
E’ costruito con l’alternanza dei monologhi di sei amici (tre ragazzi
e tre ragazze), che, compagni di scuola, continuano a frequentarsi (o,
almeno, a pensarsi, amarsi, odiarsi) per tutto il resto della vita.
Dalle parole di ciascuno emergono sensibilità e destini
molto differenti, ma il loro continuo intreccio lungo l’arco di una
vita (anzi, di sei vite) ricorda una sinfonia, che si alimenta della
varietà dei suoni (..la sinfonia dell’amicizia?)
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)