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Messaggio da sfruetz » 06/05/2006, 14:49
Qualcuno di voi ha mai fatto esperienze di campi estivi in riserve ambientali?
Re: un consiglio per favore
Messaggio da mimmi » 06/05/2006, 16:41
Ciao sfruetz...io ho fatto e faccio tutt'ora molto volontariato...in associazioni con scopi diversi, ma mai in riserve ambientali...però ti posso dire che è vero si conoscono moltissime persone facendo volontariato...però ti dico è una bellissima esperienza se la fai perchè credi nello scopo dell'associazioni...se lo fai solo per conoscere beh forse non è la cosa più opportuna...il volontariato richiede passione e costanza...e in alcuni settori anche un "sacrificio" della vita personale...quindi valuta bene prima di iniziare...sfruetz ha scritto:Mi hanno detto che un bel modo di fare conoscenze è anche iscriversi a una associazione di volontariato... se si ha voglia di fare del volontariato naturalmente... nel rispetto delle tue inclinazioni...
Qualcuno di voi ha mai fatto esperienze di campi estivi in riserve ambientali?
Re: un consiglio per favore
Messaggio da erika81 » 01/06/2006, 14:59
Concordo con quanto ti ha scritto mimmisfruetz ha scritto:Mi hanno detto che un bel modo di fare conoscenze è anche iscriversi a una associazione di volontariato... se si ha voglia di fare del volontariato naturalmente... nel rispetto delle tue inclinazioni...
Qualcuno di voi ha mai fatto esperienze di campi estivi in riserve ambientali?
i campi di volontariato sono delle esperienze molto belle
che ti arricchsicono e non si chiudono una volta terminato il campo.
Se poi è la prima volta che partecipi e non sei abituato a certe realtà
ti possono dare un entusiasmo, una voglia di fare, di buttarti a capofitto nel volontariato.
Si conoscono tante persone questo è vero con cui si condividono valori, interesse ma non si può parteciparvi con lo scopo preminente di fare nuove conoscenze, così si parte con il piede sbagliato e si rischia di sciupare una bella esperienza !
Re: un consiglio per favore
Messaggio da harlock » 01/06/2006, 15:49
Esatto, non si fa volontariato per conoscere gente nuova, lo si fa perchè si desidera fare qualcosa per gli altri o anche per noi stessi a scopo formativo, sia professinale che personale.erika81 ha scritto:[...]
Concordo con quanto ti ha scritto mimmi
i campi di volontariato sono delle esperienze molto belle
che ti arricchsicono e non si chiudono una volta terminato il campo.
Se poi è la prima volta che partecipi e non sei abituato a certe realtà
ti possono dare un entusiasmo, una voglia di fare, di buttarti a capofitto nel volontariato.
Si conoscono tante persone questo è vero con cui si condividono valori, interesse ma non si può parteciparvi con lo scopo preminente di fare nuove conoscenze, così si parte con il piede sbagliato e si rischia di sciupare una bella esperienza !
Un mio amico va in croce rossa perchè ci sono un sacco di ragazze, fare volontariato gli fa piacere ma il motivo trainante di questa sua esperienza è conoscere gente nuova, non dico che sia sbagliato, ognuno fa ciò che vuole e alla fine se si fa qualcosa di buono chi se ne frega del perchè.
Nessuno è solo virtuoso, si vive di compromessi e di qualche bugia
Messaggio da chiarag77 » 05/06/2006, 15:53
son ben sei anni che faccio volontariato.Faccio parte della croce rossa e dunque sui campi estivi o simili non ho esperienza.L'unica cosa che posso dirti è che non ho cominciato a farlo solo per conoscere persone nuovE ma con l'idea di far un'esperienza diversa dal solito e che in questi anni mi ha dato tanto:non parlo solo dell'aver conosciuto nuove persone ,ma di aver per una volta tanto cominciato a fare qualcosa senza aspettarmi niente in cambio e anche così ho ricevuto molto più di quello che fno ad allora avessi mai ricevuto ma soprattutto ho imparato a non aspettarmi più tante cose dalle persone e ad apprezzare invece qanche cose molto più piccole e banali a cui prima davo meno importanza.
spero ti sia utile
ciao chiara
Messaggio da harlock » 05/06/2006, 16:23
Ciao Chiara! Vedo che sei di Verona perciò siamo vicini di casa quasi.chiarag77 ha scritto:ciao
son ben sei anni che faccio volontariato.Faccio parte della croce rossa e dunque sui campi estivi o simili non ho esperienza.L'unica cosa che posso dirti è che non ho cominciato a farlo solo per conoscere persone nuovE ma con l'idea di far un'esperienza diversa dal solito e che in questi anni mi ha dato tanto:non parlo solo dell'aver conosciuto nuove persone ,ma di aver per una volta tanto cominciato a fare qualcosa senza aspettarmi niente in cambio e anche così ho ricevuto molto più di quello che fno ad allora avessi mai ricevuto ma soprattutto ho imparato a non aspettarmi più tante cose dalle persone e ad apprezzare invece qanche cose molto più piccole e banali a cui prima davo meno importanza.
spero ti sia utile
ciao chiara
Se non ci fossero i volontari a tirare aventi la carretta in Italia andrebbero a rotili un sacco di cose, e penso alle persone sulle ambulanze o a quelle che aiutano gli indigenti passando per quelli che organizzano le feste di paese fino a quelli che aiutano i cani e i gatti randagi, è un universo di gente che non pensa solo al proprio mondo e ama dare qualcosa di suo per il semplice motivo che trae piacere dal farlo.
Re: un consiglio per favore
Messaggio da sfruetz » 02/07/2006, 19:44
Ho letto le risposte che son state date alla mia richiesta di consiglio..Scusate ma CHI è che vorrebbe fare volontariato SOLO per conoscere gente??? Rileggete bene cari moralisti!sfruetz ha scritto:Mi hanno detto che un bel modo di fare conoscenze è anche iscriversi a una associazione di volontariato... se si ha voglia di fare del volontariato naturalmente... nel rispetto delle tue inclinazioni...
Qualcuno di voi ha mai fatto esperienze di campi estivi in riserve ambientali?
"se si ha voglia di fare del volontariato naturalmente... nel rispetto delle tue inclinazioni..."
Re: un consiglio per favore
Messaggio da Sanjina » 02/07/2006, 22:01
Ciao,sfruetz ha scritto:Mi hanno detto che un bel modo di fare conoscenze è anche iscriversi a una associazione di volontariato... se si ha voglia di fare del volontariato naturalmente... nel rispetto delle tue inclinazioni...
Qualcuno di voi ha mai fatto esperienze di campi estivi in riserve ambientali?
sono volontaria e ti consiglio di cominciare.
Il meccanismo che mette in moto ognuno di noi alla ricerca di una associazione puo' essere apparentemente diverso l' uno dall' altro (di solito è sempre in seguito alla conoscenza o alla incentivazione da parte di qualcun' altro)
Con il tempo scoprirai la tua motivazione. Ti suggerisco di frequentare anche qualche corso per aspiranti volontari tenuto da psicologi e formatori sia per acquisire maggiore competenza (nell' ambito della relazione d'aiuto e dell' accettazione dei propri limiti) sia perchè ti aiuterà a far luce sulla tua vera motivazione che scoprirai essere quella di tutti : trarre soddisfazione nel sentirsi utili e nel sentirsi accettati e cercati da qualcuno. Il buonismo di chi fa del bene ed i valori di qualsiasi tipo sono solo delle maschere..bisogna imparare a legittimarsi il fatto che si faccia volontariato solo perchè fa stare bene.
I corsi possono essere tenuti dalle associazioni stesse (quando hanno una grossa struttura) oppure da enti paralleli che operano nell' ambito. Ti consiglio vivamente di contattare il CSV della tua zona (Centro Servizi Volontariato) che organizza corsi gratuiti con validi formatori.
E' molto importante anche quel che hai detto relativamente al rispetto delle proprie inclinazioni, ma quale sia la tua potrai scoprirlo solo mettendoti in gioco...
In bocca al lupo!
Re: un consiglio per favore
Messaggio da Sanjina » 02/07/2006, 22:08
Scusa, dimenticavo, ovviamente ci sono delle differenze tra chi opera nella costruzione di una relazione di aiuto e chi invece si dedica ad attività di tipo ambientale.. fossi in te non escluderei la prima. Sebbene tu possa essere convinto di non essere incline, potresti riscoprirti..ed ecco una delle cose belle che potresti incontrare, la tua autenticità.sfruetz ha scritto:Mi hanno detto che un bel modo di fare conoscenze è anche iscriversi a una associazione di volontariato... se si ha voglia di fare del volontariato naturalmente... nel rispetto delle tue inclinazioni...
Qualcuno di voi ha mai fatto esperienze di campi estivi in riserve ambientali?
Per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi !!
Messaggio da ele_o_nora » 03/07/2006, 16:38
mi trovo in una situazione del genere, mi sono trasferita da poco a rimini, lavorando a casa e non avendo nessuno con cui uscire ho difficoltà a fare amicizie, allora avevo pensato al volontariato ma proprio questa mattina una gentilissima signora del comune mi ha indirizzato a un'associazione culturale per ragazzi, perchè il primo motivo che ci deve avvicinare al volontariato deve essere il voler dedicare del tempo a chi ne ha bisogno e ?? deve pesare ma deve essere un dono del cuore.
Re: un consiglio per favore
Messaggio da sfruetz » 04/07/2006, 10:53
Ciao, ti voglio subito ringraziare per il consiglio che mi hai dato di rivolgermi a un CSV. Penso che sia davvero una buona idea.Sanjina ha scritto:[...]
Ciao,
sono volontaria e ti consiglio di cominciare.
Il meccanismo che mette in moto ognuno di noi alla ricerca di una associazione puo' essere apparentemente diverso l' uno dall' altro (di solito è sempre in seguito alla conoscenza o alla incentivazione da parte di qualcun' altro)
Con il tempo scoprirai la tua motivazione. Ti suggerisco di frequentare anche qualche corso per aspiranti volontari tenuto da psicologi e formatori sia per acquisire maggiore competenza (nell' ambito della relazione d'aiuto e dell' accettazione dei propri limiti) sia perchè ti aiuterà a far luce sulla tua vera motivazione che scoprirai essere quella di tutti : trarre soddisfazione nel sentirsi utili e nel sentirsi accettati e cercati da qualcuno. Il buonismo di chi fa del bene ed i valori di qualsiasi tipo sono solo delle maschere..bisogna imparare a legittimarsi il fatto che si faccia volontariato solo perchè fa stare bene.
I corsi possono essere tenuti dalle associazioni stesse (quando hanno una grossa struttura) oppure da enti paralleli che operano nell' ambito. Ti consiglio vivamente di contattare il CSV della tua zona (Centro Servizi Volontariato) che organizza corsi gratuiti con validi formatori.
E' molto importante anche quel che hai detto relativamente al rispetto delle proprie inclinazioni, ma quale sia la tua potrai scoprirlo solo mettendoti in gioco...
In bocca al lupo!
Sono sempre molto motivata quando si parla di formazione. Quando ho l'opportunità (e quando posso) frequento corsi di formazione inerenti all'ambito di lavoro in cui opero. Detesto il buonismo e i venditori di fumo.. e penso anch'io che per capire sia importante mettersi in gioco.
Ciao e crepi il lupo!
Re: un consiglio per favore
Messaggio da sfruetz » 04/07/2006, 11:05
Con il volontariato ambientale avevo pensato di fare qualcosa di nuovo.. però.. pensandoci bene! Mi occupo di ragazzi diversamente abili, lavoro che faccio con passione, e allora...Sanjina ha scritto:[...]
Scusa, dimenticavo, ovviamente ci sono delle differenze tra chi opera nella costruzione di una relazione di aiuto e chi invece si dedica ad attività di tipo ambientale.. fossi in te non escluderei la prima. Sebbene tu possa essere convinto di non essere incline, potresti riscoprirti..ed ecco una delle cose belle che potresti incontrare, la tua autenticità.
Per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi !!
Re: un consiglio per favore
Messaggio da Sanjina » 04/07/2006, 11:50
Io sono volontaria nell' ambito delle disabilità intellettive e difficoltà relazionali (anche se poi in realtà ci sono anche ragazzi con problematiche psichiche di diverso tipo)sfruetz ha scritto:[...]
Con il volontariato ambientale avevo pensato di fare qualcosa di nuovo.. però.. pensandoci bene! Mi occupo di ragazzi diversamente abili, lavoro che faccio con passione, e allora...
Ma tu pensa, mentre tu da professionista vorresti applicarti anche come volontaria a me piacerebbe avere una possibilità che mi permetta di dedicare piu' tempo e, visto che ho bisogno di una sicurezza a fine mese e non posso fare la volontaria e basta, ho aspettative anche in campo lavorativo. Sono un po' grandicella per certe scelte, ma chissà...
Re: un consiglio per favore
Messaggio da mimmi » 04/07/2006, 21:48
Ciao Sanjiana...tu proponi l'impegno nella relazione di aiuto...io invece punterei sull'ambiente...la relazione di aiuto richiede conoscenze molto specifiche...ed una predisposizione alla relazione che non si può instaurare semplicemente per la voglia di conoscere qualcuno, di fare nuove amicizie...nella relazione di aiuto bisogna attivare l'empatia...che appunto non consente di entrare nel profondo della situazione che stiamo seguendo, di mantenere un certo grado di distacco proprio per aiutare e non rimanere anche noi "intrappolati" nel problema che dovremmo invece aiutare a risolvere...quindi forse è meglio l'impegno in un settore meno delicato...tu saprai come me...che gli esseri umani sono il materiale più prezioso e delicato che esista in natura...non ci possiamo permettere sbagli...comunque la relazione di aiuto è una metodologia che è ben diversa dal sostegno alla persona disabile...ti consiglio a questo proposto un libro "metodo e tecnica del processo di aiuto" di Milena Lerma...:mangahello:Sanjina ha scritto:[...]
Scusa, dimenticavo, ovviamente ci sono delle differenze tra chi opera nella costruzione di una relazione di aiuto e chi invece si dedica ad attività di tipo ambientale.. fossi in te non escluderei la prima. Sebbene tu possa essere convinto di non essere incline, potresti riscoprirti..ed ecco una delle cose belle che potresti incontrare, la tua autenticità.
Per qualsiasi informazione non esitare a contattarmi !!
Re: un consiglio per favore
Messaggio da Sanjina » 04/07/2006, 22:34
Ciao Mimmi,mimmi ha scritto:[...]
Ciao Sanjiana...tu proponi l'impegno nella relazione di aiuto...io invece punterei sull'ambiente...la relazione di aiuto richiede conoscenze molto specifiche...ed una predisposizione alla relazione che non si può instaurare semplicemente per la voglia di conoscere qualcuno, di fare nuove amicizie...nella relazione di aiuto bisogna attivare l'empatia...che appunto non consente di entrare nel profondo della situazione che stiamo seguendo, di mantenere un certo grado di distacco proprio per aiutare e non rimanere anche noi "intrappolati" nel problema che dovremmo invece aiutare a risolvere...quindi forse è meglio l'impegno in un settore meno delicato...tu saprai come me...che gli esseri umani sono il materiale più prezioso e delicato che esista in natura...non ci possiamo permettere sbagli...comunque la relazione di aiuto è una metodologia che è ben diversa dal sostegno alla persona disabile...ti consiglio a questo proposto un libro "metodo e tecnica del processo di aiuto" di Milena Lerma...:mangahello:
sì certo, per relazione d' aiuto naturalmente mi riferisco a tutti quei principi che stanno alla base di essa (ascolto, sintonia con l' altro, comprensione, elaborazione, stimoli di iniziativa, feed-back etc etc), ma non avevo pretesa di inglobarne ogni aspetto. La relazione d' aiuto per essere tale necessità di un tipo di visione esterna alla situazione (posizione percettiva di non coinvolgimento) nonchè dell' empatia a cui hai accennato. Il sostegno alla persona disabile è già un argomento piu' specifico, ma ovviamente varia da disabilità a disabilità e cio' che è sostegno valido per qualcuno non trova utilità per qualcun altro, dipende dal tipo di disabilità.
Comunque Sfruetz affronta il discorso dal punto di vista del "divenire volontaria" e alla fine, la vera motivazione che induce a cominciare è sempre la stessa: la soddisfazione che si prova nelle conferme alla nostra utilità e nel ri-esistere nelle storie altrui.
Grazie mille per il libro che mi hai consigliato!!!
Re: un consiglio per favore
Messaggio da mimmi » 05/07/2006, 9:33
Ciao Sanjina...quello che volevo dire io è che il processo di aiuto deve essere affrontato da professionisti...l'azione volontaria può essere riservata ad altri aspetti...nel libro che ti ho consigliato sono spiegati passo per passo i punti fondamentali del processo di aiuto...in particolare il colloquio con l'utente e la presa in carico...credo lo troverai interessante nonchè utilissimo per i tuoi futuri studi...:mangahello:Sanjina ha scritto:[...]
Ciao Mimmi,
sì certo, per relazione d' aiuto naturalmente mi riferisco a tutti quei principi che stanno alla base di essa (ascolto, sintonia con l' altro, comprensione, elaborazione, stimoli di iniziativa, feed-back etc etc), ma non avevo pretesa di inglobarne ogni aspetto. La relazione d' aiuto per essere tale necessità di un tipo di visione esterna alla situazione (posizione percettiva di non coinvolgimento) nonchè dell' empatia a cui hai accennato. Il sostegno alla persona disabile è già un argomento piu' specifico, ma ovviamente varia da disabilità a disabilità e cio' che è sostegno valido per qualcuno non trova utilità per qualcun altro, dipende dal tipo di disabilità.
Comunque Sfruetz affronta il discorso dal punto di vista del "divenire volontaria" e alla fine, la vera motivazione che induce a cominciare è sempre la stessa: la soddisfazione che si prova nelle conferme alla nostra utilità e nel ri-esistere nelle storie altrui.
Grazie mille per il libro che mi hai consigliato!!!
Re: un consiglio per favore
Messaggio da Sanjina » 05/07/2006, 13:21
Condivido la diversita tra l' essere professionisti e volontari (assolutamente) , ma la relazione di aiuto è attuata anche da un volontario cio' che è diverso sono soprattutto gli obiettivi e, per ovvi motivi, le metodologie..il volontario nel dare sollievo collabora in questa relazione d' aiuto (aiuto che peraltro è condiviso e goduto da ambo le parti, cioè volontario e "utente"), spesso pero' il volontario viene sottovalutato ed i professionisti stessi non sono in grado di utilizzare le risorse che mette a disposizione (anche questo è un loro compito..) Ci sono regole imprescindibili dalle quali nemmeno il volontario puo' esimersi e che comunque dovrebbero divenire automatiche (come ad esempio l' ascolto, la comprensione, l' accompagnamento) Sono tutte cose che costituiscono la relazione d' aiuto stessa. Comunque è un' opinione potrei sbagliarmi anzi mi fa piacere discutere con te di questo e volentieri in futuro ti chiedero' suggerimenti. Il libro me lo sono segnato e probabile che ti chiedero' consigli prima di affrontare altre letture o percorsi di studio. Grazie Ciao ciaomimmi ha scritto:[...]
Ciao Sanjina...quello che volevo dire io è che il processo di aiuto deve essere affrontato da professionisti...l'azione volontaria può essere riservata ad altri aspetti...nel libro che ti ho consigliato sono spiegati passo per passo i punti fondamentali del processo di aiuto...in particolare il colloquio con l'utente e la presa in carico...credo lo troverai interessante nonchè utilissimo per i tuoi futuri studi...:mangahello:
Re: un consiglio per favore
Messaggio da mimmi » 05/07/2006, 13:52
Ciao Sanjina...si stiamo parlando da due punti di vista diversi...io parlo del processo di aiuto come metodologia...anche teorica...caratterizzata da una serie di aspetti tecnichi...quello a cui tu ti riferisci è come hai detto la risorsa volontariato...che sincuramente entra anche nel processo di aiuto ma dopo una prima fase che è quella della programmazione e progettazione...quindi in quella che è la fase attuativa del processo...il volontariato...o come viene definito dalla nostra legge quadro "terzo settore" è essenziale...è uno dei nodi della rete sociale dell'individuo da attivare...e qua ecco un altro concetto sociologico interessante nonchè centro di recenti studi...quello di "rete sociale"...di cui uno dei principali ricercatori è un mio docente...lo studio dell'intervento sociale verte su questi due punti...il processo d'aiuto da un lato e le reti sociali dall'altro...due temi vasti e complessi...che hanno contribuito alla trasformazione nella concezione dei servizi sociali...ma che ahimè non sempre vengono seguiti sul campo...restando spesso approcci teorici...e questo ti assicuro crea sconforto...ma dobbiamo pensare che queste conoscenze ci permetteranno di fare la differenza quando andremo ad operare su un caso...ridando fiducia nei servizi anche ai cittadini... :mangahello:Sanjina ha scritto:[...]
Condivido la diversita tra l' essere professionisti e volontari (assolutamente) , ma la relazione di aiuto è attuata anche da un volontario cio' che è diverso sono soprattutto gli obiettivi e, per ovvi motivi, le metodologie..il volontario nel dare sollievo collabora in questa relazione d' aiuto (aiuto che peraltro è condiviso e goduto da ambo le parti, cioè volontario e "utente"), spesso pero' il volontario viene sottovalutato ed i professionisti stessi non sono in grado di utilizzare le risorse che mette a disposizione (anche questo è un loro compito..) Ci sono regole imprescindibili dalle quali nemmeno il volontario puo' esimersi e che comunque dovrebbero divenire automatiche (come ad esempio l' ascolto, la comprensione, l' accompagnamento) Sono tutte cose che costituiscono la relazione d' aiuto stessa. Comunque è un' opinione potrei sbagliarmi anzi mi fa piacere discutere con te di questo e volentieri in futuro ti chiedero' suggerimenti. Il libro me lo sono segnato e probabile che ti chiedero' consigli prima di affrontare altre letture o percorsi di studio. Grazie Ciao ciao
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