Mostre d'arte

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Questa invece è la seconda mostra temporanea che ho visitato...

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La locandina della mostra raffigura (in formato gigante) la statuetta di un oplite proveniente in prestito dal museo archeologico della città di Ioannina, in Grecia. Attorno a un nucleo di reperti di questo museo greco (nucleo integrato da reperti di area magnogreca della collezione permanente del museo archeologico reggino collegati al tema della mostra, quello oracolare), si sviluppa la mostra temporanea del MArRC intitolata "Dodonaios...". L'oracolo di Zeus a Dodona, in Epiro, rappresentava un unicum nel mondo greco perché veniva interrogato in forma scritta, cioè tramite laminette oracolari in piombo sulle quali veniva inciso il testo della richiesta oggetto della consultazione stessa (in mostra erano infatti presenti numerose laminette e strumenti di incisione quali stili in bronzo).

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Sui piedistalli superiori: opliti, Museo Archeologico di Ioannina.

L' oplite della nostra locandina è quello contrassegnato con il numero 6 e risale al 530-520 sec. a. C.
Si tratta di una statuetta in bronzo.

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Personalmente avrei scelto per la locandina un soggetto diverso dal soldato di fanteria (oplite), il quale mi sembra più attinente a un tema guerresco che a quello strettamente oracolare della mostra in questione. Certamente è vero che prima di una guerra venivano consultati gli oracoli, ecc., ma secondo me sarebbe stato più consono optare per qualcosa di maggiormente attinente al tema. Per esempio, erano esposti in mostra dei reperti che avrebbero potuto fare al caso nostro poiché rientravano - così recita il pannello didascalico qui sotto - "tra gli oracoli più veritieri"

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Ramo di quercia, bronzo (IV-III sec. a. C.). Museo Archeologico di Ioannina;

Foglia di quercia, bronzo (IV-III sec. a. C.). Museo Archeologico di Ioannina;

Fanciullo con colomba, statuetta in bronzo (III sec a. C.). Museo Archeologico di Iannina.













Secondo Erodoto (che riporta una testimonianza delle sacerdotesse di Dodona), l'oracolo di Dodona (citato anche nei poemi omerici: Ulisse lo consulta per organizzare il suo ritorno ad Itaca) presenterebbe un legame con la città di Tebe d'Egitto che era sede di un tempio dedicato a Zeus: una colomba nera partita dalla Tebe egizia raggiunse Dodona, in Grecia. Qui la colomba si posò sul ramo di una quercia e annunciò con voce umana che in quel luogo sarebbe dovuto sorgere il santuario oracolare di Zeus. E in quel luogo, ai piedi del monte Tomaros, in Epiro, fu edificato (il monte, secondo il mito, ospitava tra l'altro anche l'arsenale delle folgori di Zeus). La quercia, per i motivi di cui sopra, è divenuto dunque l'albero sacro a Zeus (il dio era venerato infatti anche con l'appellativo di "Phegonaios", da "phegos": quercia). Dal fruscio delle sue foglie si poteva interpretare la volontà del dio. La quercia sacra era custodita all'interno di un edificio nel cuore del santuario di Dodona.

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Una curiosità: mentre visitavo la sala espositiva in cui si teneva la prima mostra di cui ho parlato ("Il cibo degli Dèi..."), ho notato la presenza di un piedistallo su cui era adagiato un catalogo aperto a metà (il catalogo della mostra autoprodotto dal MArRC). Allora incuriosito mi sono avvicinato pensando che qualche visitatore distratto lo avesse dimenticato su quel piedistallo, ma quando ho preso in mano il catalogo sollevandolo per dargli un'occhiata ho avvertito una forte resistenza, ah, ah. Questo perché, in pratica, la costola del catalogo era fissata su un supporto ligneo che a sua volta era fissato saldamente al piedistallo. Il libro era disteso orizzontalmente sul piano del piedistallo e si poteva sfogliare tranquillamente dalla prima all'ultima pagina, copertine comprese, perché come detto aderiva esclusivamente con la costola (ma non con le due copertine che rimanevano così libere e consultabili). Naturalmente, se provavi a portartelo a casa non si staccava neanche morto dal piedistallo, ah, ah. Non avevo mai visto una cosa del genere in un museo.
È una originale trovata di marketing (considerato che nel bookshop dei musei i cataloghi in vendita sono confezionati oppure, se non lo sono, non possono essere sfogliati): il museo "immola" così solo una copia del catalogo in modo che i visitatori possano consultarlo con tutta calma e a loro piacimento valutandone la bontà, dopodiché se lo ritengono apprezzabile fanno un salto al bookshop del museo (che si trova ubicato in un settore opposto rispetto a quello della sala espositiva) per acquistarlo. In questo modo, dal lato del visitatore, si evita di comprare cataloghi alla cieca, mentre dall'altro lato lo scopo resta ovviamente, in primis, quello di incentivare all'acquisto del catalogo stesso.

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Buonasera. Oggi pomeriggio sono andato a vedere al Palazzo Reale di Milano la mostra "JEAN AUGUSTE DOMINIQUE INGRES e la vita artistica ai tempi di Napoleone''

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Sopra: Ingres, "Napoleone I sul trono imperiale". Erano esposte anche opere di Andrea Appiani, Canova, Jacques-Louis David...

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Oggi giro leggendario a Bergamo Come ai bei vecchi tempi...

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Alla Gamec (Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea) di Bergamo ho visitato la mostra temporanea (articolata in 6 sezioni) di Birgit Jürgenssen intitolata
"Io sono". Poi la collezione permanente della Galleria stessa. Infine, in città, ho visto la meravigliosa chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, affrescata da Lorenzo Lotto

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Birgit Jürgenssen:

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Sopra: Ingres, "Napoleone I sul trono imperiale". Erano esposte anche opere di Andrea Appiani, Canova, Jacques-Louis David...

Bello! Il neolcassico mi piace molto ( in pittura , scultura e archittettura, mentre nei mobili no )

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Bello! Il neolcassico mi piace molto ( in pittura , scultura e archittettura, mentre nei mobili no )

È stata una mostra interessante anche sotto il profilo storico (la campagna d'Italia di Napoleone, ecc.)

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È stata una mostra interessante anche sotto il profilo storico (la campagna d'Italia di Napoleone, ecc.)

immagino

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Oggi invece sono stato a Torino: ho visto la collezione permanente di Palazzo Madama Sono stato ai piani dedicati al Gotico, Rinascimento, Barocco. Per motivi di tempo ho saltato il piano Medioevo e quello Arti Decorative. In futuro ci ritornerò per completare l'opera...

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Oggi al Palazzo Reale di Milano ho visto la mostra "Antonello da Messina"

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Oggi al Palazzo Reale di Milano ho visto la mostra "Antonello da Messina"

Presenti ritratti stupendi, qualche vecchia conoscenza (ossia opere che avevo già visto altrove come ad es. quella proveniente dall'Accademia Giacomo Carrara di Bergamo, quella danneggiata del museo Correr di Venezia, quella della pinacoteca Malaspina del castello visconteo di Pavia). Tra i dipinti provenienti dai musei stranieri (National Gallery di Londra, ecc.) era esposto anche un'opera giovanile in prestito dal museo Brukenthal di Sibiu (in Transilvania, Romania).

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Presenti ritratti stupendi, qualche vecchia conoscenza (ossia opere che avevo già visto altrove come ad es. quella proveniente dall'Accademia Giacomo Carrara di Bergamo, quella danneggiata del museo Correr di Venezia, quella della pinacoteca Malaspina del castello visconteo di Pavia). Tra i dipinti provenienti dai musei stranieri (National Gallery di Londra, ecc.) era esposta anche un'opera giovanile in prestito dal museo Brukenthal di Sibiu (in Transilvania, Romania).

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Oggi a Venezia ho visto la chiesa di San Sebastiano (la cappella sistina del Veronese), la Scuola Grande dei Carmini (con il Tiepolo), la chiesa di Santa Maria dei Carmini (con, in particolare, uno stupendo Lorenzo Lotto e un bel Cima da Conegliano) vicino allo splendido Campo Santa Margherita e infine la chiesa dei Gesuati (la meno interessante del giro odierno).

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Molto tatticamente ho passato la notte a Mestre e oggi alle 7 del mattino ero già a Venezia. Ho visitato l'isola di San Giorgio Maggiore e poi nel pomeriggio la Ca' Rezzonico. Bellissimi luoghi entrambi

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Oggi in quel di Verona ho visto la chiesa della Scala, quella di Santa Eufemia, quella di Santa Anastasia (Pisanello), il Duomo (Tiziano), la chiesa di San Zeno (Mantegna). Prima di vedere San Zeno ho visitato la collezione permanente del museo di Castelvecchio. Il sindaco in persona, con tanto di fascia tricolore si è congratulato con me per l'impresa memorabile

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Oggi ho visto la collezione permanente della Fondazione Prada, Milano

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Oggi ho visitato la casa museo Boschi Di Stefano, Milano

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Noi siamo cosmopoliti...andiamo anche ad Abbiategrasso a vedere il Cerano e il Fiammenghino nella chiesa di Santa Maria Nuova. Oggi siamo stati, sempre ad Abbiategrasso, anche al convento dell'Annunciata (affreschi con le Storie di Maria, del Moietta) e alla biglietteria chiusa di sabato della stazione ferroviaria abbiatense

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Oggi mi trovo nella bellissima Ferrara Città incantevole. Ho visitato il Castello Estense dove, tra l'altro, è in corso una mostra temporanea dal titolo "Dipingere gli affetti. La pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento". In particolare ho visto alcune opere pregevoli dello Scarsellino

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"Deposizione di Cristo", post 1613.
Ippolito Scarsella, detto lo Scarsellino

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Oggi, sempre a Ferrara, ho visto a Palazzo dei Diamanti la mostra "Boldini e la moda". Prima di Boldini (di cui ho visto in città anche la casa natale; ho visto anche la casa natale di Girolamo Savonarola), all'alba avevo visitato la bellissima Certosa di San Cristoforo . Dopo Boldini ho visitato la chiesa di Santa Maria in Vado (Carlo Bononi), la chiesa di Santo Stefano (Scarsellino), la chiesa di San Francesco (parzialmente aperta, causa ristrutturazione; curiosa la torre pendente), il suggestivo monastero delle clarisse Corpus Domini (dove è sepolta Lucrezia Borgia); ho visto poi Palazzo Bonacossi, i baluardi, il monastero di sant'Antonio in Polesine, ecc.

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L'abito è di J. Galliano

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