Sì, è carinatempest ha scritto:Baden Baden...amena cittadina nota per le spa...bella zona, a giudicare dalle foto!




Nuovi e vecchi, scrittori, titoli. Le vostre opinioni, critiche, suggerimenti... Per farsi una cultura 'vecchio stile'
Moderatore: Sabrina
Messaggio da Etere » 16/01/2015, 20:51
Sì, è carinatempest ha scritto:Baden Baden...amena cittadina nota per le spa...bella zona, a giudicare dalle foto!
Messaggio da tempest » 17/01/2015, 17:14
Credo che sia comune per protestanti e anglicani avere cimiteri molto aperti o in pieno centro, di solito vicino alla cattedrale o anche altre chiese...secondo me sono piuttosto suggestivi e poco "lugubri" perché sparsi così in mezzo ad altre cose, in mezzo ai prati...per non parlare poi di quei cimiteri intorno alle cattedrali gotiche in rovina, quelle che magari non hanno più tetto e hanno l'erba per pavimento...luoghi molto romantici, nel senso artistico del termine...Etere ha scritto:[...]
Sì, è carinaC'è un roseto stupendo e un auditorium per la musica classica. Il centro città è suggestivo con tanto verde e fontane zampillanti acqua. La cosa però che mi ha più colpito sono stati i cimiteri
![]()
Infatti, mentre percorri una strada compaiono all'improvviso, costeggiandola immerse nei prati, delle lapidi (non esistono mura di recinzione, o le costruzioni tipiche del nostro camposanto, che ne possano in qualche modo preannunciare l'esistenza). E' strano, fa una certa impressione percorrere un tratto di strada fiancheggiata da croci e lapidi.
Messaggio da Etere » 17/01/2015, 21:16
Le cattedrali gotiche in rovina, romantiche in senso "artistico", tipo quella meravigliosa del video di "Can i play with madness" degli Iron Maidentempest ha scritto:[...]
Credo che sia comune per protestanti e anglicani avere cimiteri molto aperti o in pieno centro, di solito vicino alla cattedrale o anche altre chiese...secondo me sono piuttosto suggestivi e poco "lugubri" perché sparsi così in mezzo ad altre cose, in mezzo ai prati...per non parlare poi di quei cimiteri intorno alle cattedrali gotiche in rovina, quelle che magari non hanno più tetto e hanno l'erba per pavimento...luoghi molto romantici, nel senso artistico del termine...
Messaggio da tempest » 18/01/2015, 0:32
Capito. Allora non ne ho ai visti.Etere ha scritto:[...]
Le cattedrali gotiche in rovina, romantiche in senso "artistico", tipo quella meravigliosa del video di "Can i play with madness" degli Iron Maiden![]()
(ma dotate di confortevole cimitero all'aperto, che, proprio perché fa poco lugubre, i Maiden hanno pensato bene di rimpiazzare nel video con qualcosa di più tetro e ctonio
), rappresentano un complesso suggestivo, concordo pienamente sun questo punto. Ma io, precisamente, mi riferisco a cimiteri senza chiese intorno, a lapidi che sembrano sbucare da sottoterra all'improvviso
senza che tu sia minimamente preallertato da alcuna costruzione circostante. Capisci?
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https://www.youtube.com/watch?v=ocFxQjPeyiY![]()
Messaggio da Etere » 18/01/2015, 22:11
Sei momentaneamente cieca. Solo questo ci mancavatempest ha scritto:[...]
Capito. Allora non ne ho visti.
Non posso vedere video al momento, sono con connessione lenta, ahimè.
Messaggio da Etere » 19/01/2015, 23:27
Seconda parte: L'insegnante di educazione artistica subito dopo aver visto il disegno "blasfemo" del suo allievo nota che il tascone della giacca azzurra del giovanotto contiene una rivista. Si tratta precisamente di una rivista specializzata di heavy metal che reca in copertina proprio la testa raffigurata dal ragazzo sul foglio da disegno. Come ampiamente prevedibile, l'insegnante, sdegnato, straccia il foglio stesso dall'album gettandolo via. Un attimo dopo lo sguardo dei giovani apprendisti si volge verso l’alto, al cielo, attirato da un fenomeno prodigioso: inspiegabilmente alcuni nembi si compattano tra loro assumendo nel complesso le sembianze di una testa (!): la testa di Eddie, ovviamente. L'insegnante però non si accorge di nulla, intento com'è a sfogliare (mentre cammina, allontanandosi di poco dalle rovine dell’abbazia) le pagine della rivista requisita poco prima all’allievo blasfemo. Ma, sfoglia oggi, sfoglia domani, l’insegnante distratto va a finire dritto in un pozzo apparso all’improvviso nel suolo. Dal fondo del pozzo, un reticolo di cunicoli che si dipana perdendosi nel buio viene improvvisamente rischiarato dalla luce emanata dalle torce di una processione di monaci incappucciati. L'insegnante, ferito al capo in conseguenza della caduta rovinosa, si addentra nei passaggi sotterranei finchè giunge in un’ampia grotta arredata con candelabri, croci marmoree, statue della Vergine (“Maiden”Etere ha scritto:[...]
Fine prima parte.
Messaggio da Etere » 19/01/2015, 23:54
Sì, fine anni Ottanta. Insomma, mi hai fatto scrivere tutto quel popò di papello per poi dirmi che ti ricorda "qualcosa di simile"?tempest ha scritto:È un video degli anni 80? Mi ricordo qualcosa di simile ...quando avrò la connessione, lo guarderò.
Comunque il fatto di non avere ADSL mi porta a leggere! Sto leggendo il secondo libro dell'anno...
Messaggio da Etere » 21/01/2015, 21:46
Come spiega Valentina Pisanty (V. Pisanty 2014), un esempio di revisionismo in materia di Olocausto è rappresentato dalle posizioni di David Irving. Irving sostiene (addirittura) che Hitler fosse all’oscuro di quanto accadeva nei campi di sterminioEtere ha scritto:[...]
In origine ho letto un revisionista come Ernst Nolte, poi un negazionista come Mattogno e successivamente gli antinegazionisti Vidal-Naquet e Valentina Pisanty
Messaggio da tempest » 01/02/2015, 22:23
Messaggio da Etere » 02/02/2015, 21:18
Non ho letto nessun libro di Primo Levi, ma mi sono imbattutto in Levi (a pag. 36) un paio di settimane fa leggendo "Operazione Paperclip" di Annie Jacobsen (ediz. Piemme, 2014. Al momento sono arrivato a pag. 200), un lavoro dedicato alla sorte fortunata cui andarono incontro i maggiori scienziati (medici, chimici, ingegneri missilistici, in particolare) del Terzo Reich dopo la fine del conflitto mondiale (conoscevo già in linea di massima l'argomento perché al tempo in cui lessi "L'arcobaleno della gravità" del postmoderno Pynchon mi aveva incuriosito molto la storia di Wernher Von Braun e avevo provveduto ad approfondirla per conto mio venendo a sapere così dell'incredibile operazione "Paperclip"). Levi ha la scarlattina e si risparmia così una terribile marcia della morte sotto la neve che condurrà gli altri prigionieri sopravvissuti (ma meno fortunati di lui) da Buna-Monowitz verso l'interno della Germania...tempest ha scritto:Ho finito il secondo libro dell'anno esono a metà del terzo, entrambi "thriller",ma ho interrotto per una pausa e per passare ad una lettura completamente diversa.
Ho letto ieri "Se questo è un uomo" e ora sto leggendo "la tregua" di Primo Levi. Non avevo mai letto il primo, mentre avevo letto il secondo, cosa un po' assurda , visto che 'la tregua" inizia esattamente dove finisce "se questo è un uomo".
Ho visto tre giorni fa un programma con diverse interviste di Primo Levi e ho scaricato i due libri. Non mi aspettavo che "se questo è un uomo" fosse una lettura così "scorrevole",l'ho letto tutto d'un fiato.
Messaggio da tempest » 03/02/2015, 12:00
Senza dubbio lo consiglio. Mi ha stupito questo libro perché riesce a raccontare l'orrore e al tempo stesso a mettere in luce aspetti "tragicomici" ( passatemi il termine ) e assurdi della vita del lager ( come la burocrazia, la gerarchia tra i prigionieri, le manie...) , creando un perfetto equilibrio. Bella anche la scrittura: scorrevole ed evocativa. Il pensiero poi che Levi "ce la farà" accompagna per tutto il libro, rendendo meno angosciante... l'angoscia. La prima cosa che Levi dice è che le condizioni dei prigionieri erano "migliori" nel 1944 rispetto a prima ( ! ) perché essi dovevano durare un po' di più. Il libro si conclude con la malattia, che lo salvò appunto dalla marcia della morte. Da lì poi inizia "la tregua" che sto rileggendo adesso.Etere ha scritto:[...]
Levi ha la scarlattina e si risparmia così una terribile marcia della morte sotto la neve che condurrà gli altri prigionieri sopravvissuti (ma meno fortunati di lui) da Buna-Monowitz verso l'interno della Germania...
Mi consigli di leggerlo?
Messaggio da Etere » 03/02/2015, 21:15
Mi interessano molto gli aspetti tragicomici burocratici, gerarchici, maniacali. Non appena terminerò di leggere "Operazione Paperclip" comprerò "Se questo è un uomo" così ti riferirò le mie impressionitempest ha scritto:[...]
Senza dubbio lo consiglio. Mi ha stupito questo libro perché riesce a raccontare l'orrore e al tempo stesso a mettere in luce aspetti "tragicomici" ( passatemi il termine ) e assurdi della vita del lager ( come la burocrazia, la gerarchia tra i prigionieri, le manie...) , creando un perfetto equilibrio.
Messaggio da Etere » 03/02/2015, 21:31
Senza volere ho rivelato il finale del librotempest ha scritto:[...]
Il libro si conclude con la malattia, che lo salvò appunto dalla marcia della morte. Da lì poi inizia "la tregua" che sto rileggendo adesso.
Messaggio da tempest » 03/02/2015, 23:33
Levi racconta nel libro che verso il 1944 i tedeschi, dopo aver sterminato a destra e a manca, cominciarono ad avere carenza di manodopera, fu quindi deciso che i prigionieri dovessero "durare" un po' prima di morire, furono proibite le uccisioni arbitrarie e fu calcolato "migliorare" alcune cose, ad esempio ( questo Levi lo dice in un'intervista ) fu deciso di dare un po' più di calorie al giorno ( in teoria 1600, in pratica molto meno ) in modo che un essere umano lavorasse e morisse di stenti nel giro di due o tre mesi.Etere ha scritto:[...]
In che senso?
Messaggio da tempest » 04/02/2015, 12:30
Ti cito un pezzettino dal capitolo "una curizetta"Etere ha scritto:[...]
Senza volere ho rivelato il finale del libroMi scuso... spero di non aver fatto passare agli eventuali mailamici interessati la voglia di leggerlo. Facci sapere qualcosa riguardo a "La tregua" quando avrai finito di rileggerlo
Messaggio da Etere » 04/02/2015, 20:41
tempest ha scritto:[...]
Ti cito un pezzettino dal capitolo "una curizetta"
Primo e l'amico Cesare tentano di scambiare 6 piatti per una gallinella, sono in un villaggio russo, durante una delle innumerevoli soste nel lungo cammino verso casa.
Cesare, nel suo intimo, non si era mai fatto pienamente capace che i tedeschi parlassero il tedesco, e i russi il russo, altro che per una stravagante malignità; era poi persuaso in cuor suo che solo per un raffinamento di questa stessa malignità essi pretendessero di non comprendere l’italiano. Malignità, o estrema e scandalosa ignoranza: aperta barbarie. Altre possibilità non c’erano. Perciò la sua perplessità andava rapidamente volgendosi in rabbia. Borbottava e bestemmiava. Possibile che fosse tanto difficile capire cosa è una gallina, e che volevamo barattarla contro sei piatti? Una gallina, di quelle che vanno in giro beccando, razzolando e facendo “coccodé”: e senza molta fiducia, torvo e ingrugnato, si esibì in una pessima imitazione delle abitudini dei polli, accovacciandosi per terra, raspando con un piede e poi con l’altro, e beccando qua e là con la mano a cuneo. Tra una imprecazione e l’altra, faceva anche “coccodé”: ma, come è noto, questa interpretazione del verso gallinesco è altamente convenzionale; circola esclusivamente in Italia, e non ha corso altrove. Perciò il risultato fu nullo.Ci guardavano con occhi attoniti, e certamente ci prendevano per matti. Perché, per quale scopo, eravamo arrivati dai confini della terra a fare misteriose buffonate sulla loro piazza? Ormai furibondo, Cesare si sforzò perfino di fare l’uovo,.
Messaggio da Etere » 04/02/2015, 20:45
E poi dicono che i nazisti erano cattivi...tempest ha scritto:[...]
Levi racconta nel libro che verso il 1944 i tedeschi, dopo aver sterminato a destra e a manca, cominciarono ad avere carenza di manodopera, fu quindi deciso che i prigionieri dovessero "durare" un po' prima di morire, furono proibite le uccisioni arbitrarie e fu calcolato "migliorare" alcune cose, ad esempio ( questo Levi lo dice in un'intervista ) fu deciso di dare un po' più di calorie al giorno ( in teoria 1600, in pratica molto meno ) in modo che un essere umano lavorasse e morisse di stenti nel giro di due o tre mesi.
Messaggio da Etere » 05/02/2015, 21:39
Ci hai preso gustotempest ha scritto:Ho finto "la tregua" e sono passata ad un terzo libro di Levi " I sommersi e i salvati ", questo è un saggio e approfondisce le dinamiche del lager trovate in "Se questo è un uomo".
Messaggio da tempest » 05/02/2015, 22:07
No, non mi pare, però Levi era in uno dei campi satelliti del grande campo, e poi, in quelle condizioni, poveretti, non sapevano assolutamente niente , alcuni nemmeno capivano in che luogo o nazione si trovassero. Adesso in questo terzo libro vediamo se si parla della visita di qualche pezzo grosso...Etere ha scritto:[...]
Ci hai preso gustoE' bello leggere, né?
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Una curiosità: Levi cita qualche pezzo grosso nazista che ha fatto visita al campo di Auschwitz durante la sua prigionia?
Messaggio da Etere » 05/02/2015, 22:15
Ok, grazietempest ha scritto:[...]
No, non mi pare, però Levi era in uno dei campi satelliti del grande campo, e poi, in quelle condizioni, poveretti, non sapevano assolutamente niente , alcuni nemmeno capivano in che luogo o nazione si trovassero. Adesso in questo terzo libro vediamo se si parla della visita di qualche pezzo grosso...
Messaggio da tempest » 14/03/2015, 16:41
Messaggio da Etere » 14/03/2015, 20:59
Grazie per la segnalazione Tempest. Ho dato uno sguardo alle recensioni dei lettori su ibs e sono molto lusinghiere. Suppongo che "Suite francese" sia interessante anche in considerazione del teatro di guerra in questione dato che sull'invasione tedesca della Francia (o sul periodo immediatamente precedente ad essa), che io sappia, sono pochi i romanzi in circolazione. Prenderò nota, grazietempest ha scritto:Sto leggendo "Suite francese" di Irène Némirovsky.
L'ho "scoperto" per caso, cercavo un libro da scaricare su Tablet che fosse gratis o molto economico , perché non mi piace spendere per gli e-book, ed ho trovato questo in edizione da 0,99! Ho pensato di provare...e lo trovo bellissimo! È costituito da 2 romanzi, per ora sono al primo , che narra la fuga in massa dei parigini nel giugno del 1940 prima dell'arrivo dei tedeschi, il secondo è una storia d'amore tra una donna francese ed un soldato tedesco, spero sia all'altezza del primo, anche se io non gradisco i libri d'amore in genere...
Unico "appunto": la traduzione , un po' si usa il "lei",un po'il "voi", e anche certi verbi non hanno la forma corretta.
Il libro doveva contenere 5 romanzi nell'intenzione dell'autrice, ma la deportazione e la morte in campo di sterminio furono il destino di questa donna. Questo libro è stato pubblicato da poco, ben 60 dopo la sua stesura.
Se qualcuno ha un ebook reader, l'edizione newton-Compton di amazon kindle è, appunto, da 0,99!
Messaggio da tempest » 14/03/2015, 23:31
Infatti! Uno scenario nuovo! Se si pensa alla Francia della seconda guerra mondiale , si pensa alla resistenza, allo sbarco in Normandia...questo libro racconta qualcosa di diverso.Ho letto su ibs che alcuni lo hanno trovato lento e mi sono stupita, io non ho la minima pazienza con i libri lenti, con questo libro le pagine volano. Piccola nota personale...i profughi che fuggono da Parigi seguono un itinerario che feci anni fa durante una vacanza, il che mi rende la lettura più..."visiva".Etere ha scritto:[...]
Grazie per la segnalazione Tempest. Ho dato uno sguardo alle recensioni dei lettori su ibs e sono molto lusinghiere. Suppongo che "Suite francese" sia interessante anche in considerazione del teatro di guerra in questione dato che sull'invasione tedesca della Francia (o sul periodo immediatamente precedente ad essa), che io sappia, sono pochi i romanzi in circolazione. Prenderò nota, grazie
Messaggio da Etere » 14/03/2015, 23:48
Davvero? Che bello leggere di luoghi che si conoscono già. Quali sono le tappe dell'itinerario?tempest ha scritto:[...]
Infatti! Uno scenario nuovo! Se si pensa alla Francia della seconda guerra mondiale , si pensa alla resistenza, allo sbarco in Normandia...questo libro racconta qualcosa di diverso.Ho letto su ibs che alcuni lo hanno trovato lento e mi sono stupita, io non ho la minima pazienza con i libri lenti, con questo libro le pagine volano. Piccola nota personale...i profughi che fuggono da Parigi seguono un itinerario che feci anni fa durante una vacanza, il che mi rende la lettura più..."visiva".
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