Lasciare e poi cadere in confusione
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Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Sims » 25/07/2012, 1:22
Vi è mai capitata questa sensazione? A me sì (ma non sempre) e anche a persone che conosco. Ma è una sensazione a cui bisogna dare ascolto o è un corollario del senso di colpa e dello smarrrimento da separazione?
Non parlo proprio di pentimento ma della sensazione di poter anche rivalutare la propria decisione (dopo averla già ponderata per mesi) e di una generica confusione e malinconia.
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da arietina76 » 25/07/2012, 13:19
secondo me non bisogna dare ascolto a nessuna vocina: a caldo, sempre sempre giusto tutto e il contrario di tutto.Sims ha scritto:Dopo tanto pensare e penare decidi di lasciare quella persona e di colpo non ti ricordi più i suoi difetti (o li minimizzi) e ti sembra di aver fatto la più grande idiozia possibile.
Vi è mai capitata questa sensazione? A me sì (ma non sempre) e anche a persone che conosco. Ma è una sensazione a cui bisogna dare ascolto o è un corollario del senso di colpa e dello smarrrimento da separazione?
Non parlo proprio di pentimento ma della sensazione di poter anche rivalutare la propria decisione (dopo averla già ponderata per mesi) e di una generica confusione e malinconia.
la cosa migliore è prendersi del tempo per sè stesse, in assoluta solitudine (sentimentale, intendo), e per pensare....
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Sims » 27/07/2012, 20:45
Grazie della risposta.arietina76 ha scritto:[...]
secondo me non bisogna dare ascolto a nessuna vocina: a caldo, sempre sempre giusto tutto e il contrario di tutto.
la cosa migliore è prendersi del tempo per sè stesse, in assoluta solitudine (sentimentale, intendo), e per pensare....
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Fioridicampo68 » 31/07/2012, 8:44
quanto ti capisco a me a distanza di 4 anni ...e non credo sia malinconia..ma giustamente nella solitudine sentimentale si riflette meglio....ma come sempre per volerle le cose bisogna essere in due...Sims ha scritto:Dopo tanto pensare e penare decidi di lasciare quella persona e di colpo non ti ricordi più i suoi difetti (o li minimizzi) e ti sembra di aver fatto la più grande idiozia possibile.
Vi è mai capitata questa sensazione? A me sì (ma non sempre) e anche a persone che conosco. Ma è una sensazione a cui bisogna dare ascolto o è un corollario del senso di colpa e dello smarrrimento da separazione?
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da ghostbuster3 » 31/07/2012, 10:46
Sims ha scritto:Dopo tanto pensare e penare decidi di lasciare quella persona e di colpo non ti ricordi più i suoi difetti (o li minimizzi) e ti sembra di aver fatto la più grande idiozia possibile.
Vi è mai capitata questa sensazione? A me sì (ma non sempre) e anche a persone che conosco. Ma è una sensazione a cui bisogna dare ascolto o è un corollario del senso di colpa e dello smarrrimento da separazione?
Non parlo proprio di pentimento ma della sensazione di poter anche rivalutare la propria decisione (dopo averla già ponderata per mesi) e di una generica confusione e malinconia.
Non hai pensato al fatto che forse, se tu pensassi ai suoi difetti, soffriresti di più? certo, soffri, ma forse è una sofferenza accettabile, se era una persona che abbiamo amato veramente ci fa soffrire comunque pensare al fatto che non era la persona giusta. Ricordarla un pò per quello che rappresentava è come un pò di zucchero che serve per bere la medicina amara. Fa male il rimorso, quello si, ma esso ci aiuta ad essere migliori.
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Fioridicampo68 » 31/07/2012, 19:44
ghostbuster3 ha scritto:[...]
Non hai pensato al fatto che forse, se tu pensassi ai suoi difetti, soffriresti di più? certo, soffri, ma forse è una sofferenza accettabile, se era una persona che abbiamo amato veramente ci fa soffrire comunque pensare al fatto che non era la persona giusta. Ricordarla un pò per quello che rappresentava è come un pò di zucchero che serve per bere la medicina amara. Fa male il rimorso, quello si, ma esso ci aiuta ad essere migliori.
scusate ...mi intrometto...dicendo che più che i rimorsi a me fanno male i rimpianti..e fino ad ora credevo di non averne, adesso invece mi rendo conto che qualcuno ce l'ho anche io...
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da arietina76 » 31/07/2012, 21:59
credo che alla fine facciano male entrambi, anche se in misura diversa.Fioridicampo68 ha scritto:[...]
scusate ...mi intrometto...dicendo che più che i rimorsi a me fanno male i rimpianti..e fino ad ora credevo di non averne, adesso invece mi rendo conto che qualcuno ce l'ho anche io...
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Sims » 31/07/2012, 23:23
E' vero, non ci avevo pensato! Ma adesso sono in un'altra fase: vorrei provare a ricucire la storia ma vedo solo i difetti. E' una volontà molto razionale e poco emotiva, me ne rendo conto, ma una serie di circostanze fanno sì che io mi trovi ora davanti a un uomo decisamente diverso. Eppure i sentimenti non si accendonoa comando... e poi la frustrante e logorante e schifosa vita lavorativa toglie ossigeno a tutto il resto. Non so quante cose della mia vita dovrò buttare per potermi sentire un po' meglio...ghostbuster3 ha scritto:Non hai pensato al fatto che forse, se tu pensassi ai suoi difetti, soffriresti di più? certo, soffri, ma forse è una sofferenza accettabile, se era una persona che abbiamo amato veramente ci fa soffrire comunque pensare al fatto che non era la persona giusta. Ricordarla un pò per quello che rappresentava è come un pò di zucchero che serve per bere la medicina amara. Fa male il rimorso, quello si, ma esso ci aiuta ad essere migliori.
Penso che vivere senza avere mai rimpianti sia impossibile, prima o poi toccherà scegliere e quindi rinunciare a qualcosa. Anche facendo la scelta "giusta" avremo comunque perso qualcos'altro. Forse i rimpianti si possono solo minimizzare ma con essi ci si deve confrontare per forza.Fioridicampo68 ha scritto:scusate ...mi intrometto...dicendo che più che i rimorsi a me fanno male i rimpianti..e fino ad ora credevo di non averne, adesso invece mi rendo conto che qualcuno ce l'ho anche io...
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Fioridicampo68 » 01/08/2012, 8:56
effettivamente..............arietina76 ha scritto:[...]
credo che alla fine facciano male entrambi, anche se in misura diversa.
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Messaggio da alilad81 » 03/08/2012, 15:27
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Messaggio da arietina76 » 03/08/2012, 20:18
ecco, questa credo sia una cosa molto vera: alla fin fine si rimpiange, più che la persona in sè, l'aspettativa che si aveva ed il progetto di vita comune che con quella persona si era costruito.alilad81 ha scritto:E si ricordano, ovviamente solo i momenti belli di una storia, che ci sono sempre stati. Non si rimpiange la persona, perchè i difetti di quest'ultima si riconoscono ancora, ma il sogno che si è fatto su di essa e con essa...Non è rimpianto nè rimorso, è solo disillusione. Questa è la mia esperienza...
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Messaggio da justeyes89 » 03/08/2012, 23:35
Personalmente mi fa' più paura quella sensazione di vuoto che il mal d'amore per la fine di una storia.Concordo con tutto quello che hai scritto.I sentimenti,di qualsiasi natura essi siano,positivi o negativi,ci rendono vivi,in grado di guardare avanti.alilad81 ha scritto:Io credo che in una storia, soprattutto se è stata molto importante, si soffra realmente solo dopo tanto tempo, anche dopo molti mesi...All'inizio, soprattutto se è finita male e ti ha svuotata interamente, senti solo una rabbia cieca, contro il destino, contro te stessa, contro la persona interessata, contro tutto ed in generale niente...E' un sentimento che comunque ti tiene in piedi con vigore, è anche una protezione forse che il naturale istinto di sopravvivenza offre contro la disperazione, e ti senti quasi libera e potente. Ti senti finalmente bene quasi...Poi no...Quando la rabbia si placa allora rimane quel qiueto vivere che non è più riempito da nulla, da alcun sentimento, nè positivo, nè negativo...ed allora sì, si sperimenta il vuoto... E si ricordano, ovviamente solo i momenti belli di una storia, che ci sono sempre stati. Non si rimpiange la persona, perchè i difetti di quest'ultima si riconoscono ancora, ma il sogno che si è fatto su di essa e con essa...Non è rimpianto nè rimorso, è solo disillusione. Questa è la mia esperienza...
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Messaggio da alilad81 » 04/08/2012, 17:30
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Messaggio da arietina76 » 12/08/2012, 18:02
a me invece fa più paura il dolore per la fine di una storia, che non la sensazione di vuoto in sè.justeyes89 ha scritto:[...]
Personalmente mi fa' più paura quella sensazione di vuoto che il mal d'amore per la fine di una storia.Concordo con tutto quello che hai scritto.I sentimenti,di qualsiasi natura essi siano,positivi o negativi,ci rendono vivi,in grado di guardare avanti.
forse perchè credo che quella sensazione di vuoto dipende appunto dal dolore che provo alla fine di una storia, e che quindi se curo quello, anche l'altra sparirà....
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da tropicsnow » 12/08/2012, 18:56
no, a me non è mai capitato. quando arrivo a questa scelta è perchè non riesco più a tollerare quei difetti. sono una per la quale le cose belle vengono sopraffatte da quelle brutte nel senso che riesco a ricordare solo ciò che mi ha ferito, ciò che è fonte di malessere perchè evidentemente quest'ultimo supera ciò che di buono può esserci o forse perchè tollero troppo prima di arrivare a questa decisione.Sims ha scritto:Dopo tanto pensare e penare decidi di lasciare quella persona e di colpo non ti ricordi più i suoi difetti (o li minimizzi) e ti sembra di aver fatto la più grande idiozia possibile.
Vi è mai capitata questa sensazione? A me sì (ma non sempre) e anche a persone che conosco. Ma è una sensazione a cui bisogna dare ascolto o è un corollario del senso di colpa e dello smarrrimento da separazione?
Non parlo proprio di pentimento ma della sensazione di poter anche rivalutare la propria decisione (dopo averla già ponderata per mesi) e di una generica confusione e malinconia.
il senso di perdita, di smarrimento, credo sia naturale perchè, anche se non c'è amore, si è comunque legati a quella persona con cui nel bene e nel male si è condiviso un pezzo di vita ed è naturale anche la malinconia per ciò che poteva essere e non è stato.
tornare indietro? non credi che ricomincerebbe tutto di nuovo? se quei difetti non riesci a reggerli, sono fonte di sofferenza, continueranno ad esserlo, no?
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Messaggio da justeyes89 » 12/08/2012, 20:56
arietina76 ha scritto:[...]
a me invece fa più paura il dolore per la fine di una storia, che non la sensazione di vuoto in sè.
forse perchè credo che quella sensazione di vuoto dipende appunto dal dolore che provo alla fine di una storia, e che quindi se curo quello, anche l'altra sparirà....
Per sensazione di vuoto intendo un momento della vita in cui non si soffre più per una storia passata,quindi si é predisposti all'inizio di una nuova storia ma per motivi indipendenti da noi,non si riesce a trovare la persona giusta.In quel caso non si soffre per nessuno,scompaiono le emozioni negative ma al tempo stesso anche quelle belle.E' come trovarsi in un limbo.Ed é la condizione che più di tutte mi fa' star male,perché io vivo di passione,di emozioni,belle o brutte che siano.Se mi autoanalizzo arrivo alla conclusione che non potrò mai essere felice,per il semplice fatto che non sono mai soddisfatta di quello che ho,perché sono alla continua ricerca di quello che "non ho".Beh in effetti c'é del masochismo nelle mie parole,ma almeno ne sono consapevole
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Messaggio da arietina76 » 12/08/2012, 21:03
non avevo capito cosa intendevi. per sensazione di vuoto, io intendevo il senso di smarrimento che si prova nel non avere più accanto, con tutto quel che comporta, una certa persona.justeyes89 ha scritto:[...]
Per sensazione di vuoto intendo un momento della vita in cui non si soffre più per una storia passata,quindi si é predisposti all'inizio di una nuova storia ma per motivi indipendenti da noi,non si riesce a trovare la persona giusta.In quel caso non si soffre per nessuno,scompaiono le emozioni negative ma al tempo stesso anche quelle belle.E' come trovarsi in un limbo.Ed é la condizione che più di tutte mi fa' star male,perché io vivo di passione,di emozioni,belle o brutte che siano.Se mi autoanalizzo arrivo alla conclusione che non potrò mai essere felice,per il semplice fatto che non sono mai soddisfatta di quello che ho,perché sono alla continua ricerca di quello che "non ho".Beh in effetti c'é del masochismo nelle mie parole,ma almeno ne sono consapevole
adesso ho capito il tuo precedente intervento.
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Messaggio da tropicsnow » 12/08/2012, 21:43
questa parte non mi è chiara: capisco il discorso sulla mancanza... ma una volta trovata la persona "giusta" dovresti aver trovato anche ciò che vuoi a meno che non sia un contenitore di aspettative che ti possono realizzare oppure il discorso è riferito al momento di vuoto?justeyes89 ha scritto: Se mi autoanalizzo arrivo alla conclusione che non potrò mai essere felice,per il semplice fatto che non sono mai soddisfatta di quello che ho,perché sono alla continua ricerca di quello che "non ho".
Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Ospite » 12/08/2012, 22:24
Non mi è mai capitato, non solo perchè solitamente sono stato io ad essere lasciato, ma anche perchè nell'ipotesi da te prospettata, i pregi e i difetti mi rimangono comunque fissi e lucidi, e non sarei certo il tipo da lasciare magari dopo tanto tempo, solo per una questione di difetti. Forse c'era dell'altro, ed era necessaria una liberazione di carattere personale.Sims ha scritto:Dopo tanto pensare e penare decidi di lasciare quella persona e di colpo non ti ricordi più i suoi difetti (o li minimizzi) e ti sembra di aver fatto la più grande idiozia possibile.
Vi è mai capitata questa sensazione? A me sì (ma non sempre) e anche a persone che conosco.
La solita perplessità femminile, fra razionalità e istinto che richiama a gran voce. Il senso di colpa dev'essere qualcosa di tipicamente vostro gentili signore, poichè lo utilizzate sempre quando vi accorgete di aver calcato troppo la mano, o semplicemente perchè avete agito d'impulso.Sims ha scritto: Ma è una sensazione a cui bisogna dare ascolto o è un corollario del senso di colpa e dello smarrrimento da separazione?
Un sentimento non muore con la decisione di lasciare. Credo ci si debba abituare a portarne per un pò gli strascichi, ma credendo però nella validità della propria decisione, se non altro per un normale spirito di autotutela e protezione.Sims ha scritto: Non parlo proprio di pentimento ma della sensazione di poter anche rivalutare la propria decisione (dopo averla già ponderata per mesi) e di una generica confusione e malinconia.
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Messaggio da justeyes89 » 13/08/2012, 20:00
Non sempre la persona "giusta" é perfetta,anzi a dire il vero,nessuno lo é.L'amore non basta,ci vogliono tante altre cose per essere felici.Sei dell'idea che bastino due cuori ed una capanna in una coppia?Io non ci credo,non ci ho mai creduto.Può andar bene all'inizio,poi il rapporto viene logorato da tante altre cose.E non parlo solo di possibilità economiche.Io sono una di quelle che dividono l'amore dalla passione,per me le due cose non sempre sono collegate.Quindi mi é capitato e sta succedendo anche adesso che ti sto scrivendo,di aver accanto una persona per la quale provo amore,ma per cui non provo alcun "brivido" e quindo lo ricerco all'esterno.Un pò come quelli che vanno con tante donne perché hanno paura di legarsi ad una sola.Alla base c'é una profonda insicurezza.Ho bisogno di stimoli,di provare emozioni,é una continua ricerca che non si soddisfa mai.Ed é per questo che sarò sempre infelice,perché non mi accontento delle cose veramente importanti.tropicsnow ha scritto:[...]
questa parte non mi è chiara: capisco il discorso sulla mancanza... ma una volta trovata la persona "giusta" dovresti aver trovato anche ciò che vuoi a meno che non sia un contenitore di aspettative che ti possono realizzare oppure il discorso è riferito al momento di vuoto?
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Messaggio da arietina76 » 13/08/2012, 20:09
quindi, se ho capito bene, stai ammettendo che la persona che hai accanto in questo momento per te è importante, ma nello stesso tempo dici che - non dandoti invece quel brivido che cerchi - cerchi brividi al di fuori della coppia.justeyes89 ha scritto:[...]
Non sempre la persona "giusta" é perfetta,anzi a dire il vero,nessuno lo é.L'amore non basta,ci vogliono tante altre cose per essere felici.Sei dell'idea che bastino due cuori ed una capanna in una coppia?Io non ci credo,non ci ho mai creduto.Può andar bene all'inizio,poi il rapporto viene logorato da tante altre cose.E non parlo solo di possibilità economiche.Io sono una di quelle che dividono l'amore dalla passione,per me le due cose non sempre sono collegate.Quindi mi é capitato e sta succedendo anche adesso che ti sto scrivendo,di aver accanto una persona per la quale provo amore,ma per cui non provo alcun "brivido" e quindo lo ricerco all'esterno.Un pò come quelli che vanno con tante donne perché hanno paura di legarsi ad una sola.Alla base c'é una profonda insicurezza.Ho bisogno di stimoli,di provare emozioni,é una continua ricerca che non si soddisfa mai.Ed é per questo che sarò sempre infelice,perché non mi accontento delle cose veramente importanti.
ho capito correttamente?
perchè se è così, trovo un pò un controsenso che tu riconosca l'importanza di quella persona, e nello stesso tempo continui a guardarti attorno: cercare al di fuori della coppia significa per me, in qualche modo, ammettere poi che quella persona, in fondo in fondo, non è poi così importante....
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Messaggio da tropicsnow » 13/08/2012, 20:47
quando si è in coppia non si può essere sempre sulle montagne russe, anche la quotidianità, fatta di poccoli gesti, può generare emozioni, non i brividi che intendi tu, ma può dare pace al cuore e serenità.justeyes89 ha scritto:Non sempre la persona "giusta" é perfetta,anzi a dire il vero,nessuno lo é.L'amore non basta,ci vogliono tante altre cose per essere felici.Sei dell'idea che bastino due cuori ed una capanna in una coppia?Io non ci credo,non ci ho mai creduto.Può andar bene all'inizio,poi il rapporto viene logorato da tante altre cose.E non parlo solo di possibilità economiche.Io sono una di quelle che dividono l'amore dalla passione,per me le due cose non sempre sono collegate.Quindi mi é capitato e sta succedendo anche adesso che ti sto scrivendo,di aver accanto una persona per la quale provo amore,ma per cui non provo alcun "brivido" e quindo lo ricerco all'esterno.Un pò come quelli che vanno con tante donne perché hanno paura di legarsi ad una sola.Alla base c'é una profonda insicurezza.Ho bisogno di stimoli,di provare emozioni,é una continua ricerca che non si soddisfa mai.Ed é per questo che sarò sempre infelice,perché non mi accontento delle cose veramente importanti.
il tuo incessante bisogno di adrenalina è un pozzo senza fondo perchè non sarà mai colmato e necessita di una continua ricerca che non darà mai appagamento se non nell'immediato per poi riprendere a cercare nuova linfa. questo genera anche una profonda solitudine e il rischio che il partner diventi un estraneo o di perderlo bisogna tenere sempre in equilibro la situazione con il rischio che i castelli di sabbia si sgretolino d'un colpo.
pur capendo la fonte di questo bisogno non capisco perchè non si provi a cercare di cambiare per vivere meglio e far vivere meglio chi c'è accanto.
è un meccanismo che, purtroppo, ho avuto modo di conoscere da vicino e sinceramente si vive male oltre ad essere emotivamente degli immaturi. tu sei giovane e se vuoi puoi cercare di superare questa cosa prima che si cronicizzi e diventi una vera e propria dipendenza. dipende solo da te.
ti faccio tanti auguri per la tua vita.
in bocca al lupo.
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Messaggio da arietina76 » 13/08/2012, 20:55
credo che sia anche logorante, vivere con questo continuo stato di insoddisfazione.....tropicsnow ha scritto:[...]
quando si è in coppia non si può essere sempre sulle montagne russe, anche la quotidianità, fatta di poccoli gesti, può generare emozioni, non i brividi che intendi tu, ma può dare pace al cuore e serenità.
il tuo incessante bisogno di adrenalina è un pozzo senza fondo perchè non sarà mai colmato e necessita di una continua ricerca che non darà mai appagamento se non nell'immediato per poi riprendere a cercare nuova linfa. questo genera anche una profonda solitudine e il rischio che il partner diventi un estraneo o di perderlo bisogna tenere sempre in equilibro la situazione con il rischio che i castelli di sabbia si sgretolino d'un colpo.
pur capendo la fonte di questo bisogno non capisco perchè non si provi a cercare di cambiare per vivere meglio e far vivere meglio chi c'è accanto.
è un meccanismo che, purtroppo, ho avuto modo di conoscere da vicino e sinceramente si vive male oltre ad essere emotivamente degli immaturi. tu sei giovane e se vuoi puoi cercare di superare questa cosa prima che si cronicizzi e diventi una vera e propria dipendenza. dipende solo da te.
ti faccio tanti auguri per la tua vita.
in bocca al lupo.
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Messaggio da Sims » 13/08/2012, 22:43
Ti capisco molto bene, ho provato ciò che dici tu infinite volte vivendo condizioni penose di insoddisfazione dato che cerco comunque di comportarmi correttamente col mio partner.justeyes89 ha scritto:Non sempre la persona "giusta" é perfetta,anzi a dire il vero,nessuno lo é.L'amore non basta,ci vogliono tante altre cose per essere felici.Sei dell'idea che bastino due cuori ed una capanna in una coppia?Io non ci credo,non ci ho mai creduto.Può andar bene all'inizio,poi il rapporto viene logorato da tante altre cose.E non parlo solo di possibilità economiche.Io sono una di quelle che dividono l'amore dalla passione,per me le due cose non sempre sono collegate.Quindi mi é capitato e sta succedendo anche adesso che ti sto scrivendo,di aver accanto una persona per la quale provo amore,ma per cui non provo alcun "brivido" e quindo lo ricerco all'esterno.Un pò come quelli che vanno con tante donne perché hanno paura di legarsi ad una sola.Alla base c'é una profonda insicurezza.Ho bisogno di stimoli,di provare emozioni,é una continua ricerca che non si soddisfa mai.Ed é per questo che sarò sempre infelice,perché non mi accontento delle cose veramente importanti.
Vorrei solo darti un consiglio, che nasce dalla mia esperienza: non sono tutti come noi e molti ti diranno "lascialo, se provi questo non ci tieni abbastanza, non lo ami".
Attenta, potrebbe essere vero ma anche non esserlo. La tua ricerca di adrenalina non è causata (se ho capito bene) dal tuo fidanzato ma da qualcosa che hai dentro, da un tuo modo di essere. Forse ci sono varie strade per riuscire a contenere o forse anche a cambiare questo nostro meccanismo. La cosa che spero io è che non sia un destino di scelta fra cambiare fidanzati come i calzini (esagero per farmi capire) o vivere nella noia perché non si riesce a provare abbastanza emozione. Perché purtroppo in entrambi i casi non credo si trovi la felicità. A un certo punto credo che solo la stabilità e magari una famiglia tua (almeno per me) possano darti un senso di completezza.
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da diamanda » 14/08/2012, 18:57
la domanda mi sorge spontanea: ma tu questa persona l'hai lasciata perchè non la amavi o per i suoi difetti?Sims ha scritto:Dopo tanto pensare e penare decidi di lasciare quella persona e di colpo non ti ricordi più i suoi difetti (o li minimizzi) e ti sembra di aver fatto la più grande idiozia possibile.
Vi è mai capitata questa sensazione? A me sì (ma non sempre) e anche a persone che conosco. Ma è una sensazione a cui bisogna dare ascolto o è un corollario del senso di colpa e dello smarrrimento da separazione?
Non parlo proprio di pentimento ma della sensazione di poter anche rivalutare la propria decisione (dopo averla già ponderata per mesi) e di una generica confusione e malinconia.
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Sims » 14/08/2012, 23:28
Come sempre nella vita, la situazione non è facile da descrivere. Il contesto era pessimo per problemi miei personali sommati ad altri suoi che non affrontava. Tutte queste difficoltà hanno soffocato i sentimenti per lungo tempo. Poi la crisi ci ha fatto capire delle cose, ha creato la complicità che non c'era mai stata e abbiamo iniziato ad affrontare i nostri rispettivi problemi insieme e in modo diverso da prima. Ci siamo ritrovati (o in certo senso trovati per la prima volta) e ora siamo tornati insieme. Poi il futuro nessuno lo conosce, molti sono scettici, molti altri felici. Io dopo tanto tempo sono serena.diamanda ha scritto:la domanda mi sorge spontanea: ma tu questa persona l'hai lasciata perchè non la amavi o per i suoi difetti?
Per rispondere alla tua domanda: non avevo smesso di amarlo ma quella che consideravo indifferenza da parte sua mi aveva a lungo ferita provocando una chiusura da parte mia; desideravo tantissimo che lui mi "notasse".
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da arietina76 » 15/08/2012, 15:31
l'importante è che, come dici, tu sia più serena.Sims ha scritto:[...]
Come sempre nella vita, la situazione non è facile da descrivere. Il contesto era pessimo per problemi miei personali sommati ad altri suoi che non affrontava. Tutte queste difficoltà hanno soffocato i sentimenti per lungo tempo. Poi la crisi ci ha fatto capire delle cose, ha creato la complicità che non c'era mai stata e abbiamo iniziato ad affrontare i nostri rispettivi problemi insieme e in modo diverso da prima. Ci siamo ritrovati (o in certo senso trovati per la prima volta) e ora siamo tornati insieme. Poi il futuro nessuno lo conosce, molti sono scettici, molti altri felici. Io dopo tanto tempo sono serena.
Per rispondere alla tua domanda: non avevo smesso di amarlo ma quella che consideravo indifferenza da parte sua mi aveva a lungo ferita provocando una chiusura da parte mia; desideravo tantissimo che lui mi "notasse".
poi cosa dicono gli altri, poco importa....
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da tropicsnow » 15/08/2012, 16:21
dunque il vero problema non erano i suoi difetti diventati insopportabili...Sims ha scritto:[...]
Come sempre nella vita, la situazione non è facile da descrivere. Il contesto era pessimo per problemi miei personali sommati ad altri suoi che non affrontava. Tutte queste difficoltà hanno soffocato i sentimenti per lungo tempo. Poi la crisi ci ha fatto capire delle cose, ha creato la complicità che non c'era mai stata e abbiamo iniziato ad affrontare i nostri rispettivi problemi insieme e in modo diverso da prima. Ci siamo ritrovati (o in certo senso trovati per la prima volta) e ora siamo tornati insieme. Poi il futuro nessuno lo conosce, molti sono scettici, molti altri felici. Io dopo tanto tempo sono serena.
questa sensazione e necessità la capisco ed è davvero triste che la persona che amiamo non sia in grado di "vederci" :(Sims ha scritto: Per rispondere alla tua domanda: non avevo smesso di amarlo ma quella che consideravo indifferenza da parte sua mi aveva a lungo ferita provocando una chiusura da parte mia; desideravo tantissimo che lui mi "notasse".
l'importante che adesso tu abbia risolto e sia più serena
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da Sims » 15/08/2012, 20:44
Se ho usato queste parole posso solo dire che i suoi difetti certo non mi piacciono e in periodi difficili diventano insopportabili, credo sia normale. Quale fosse il vero problema è stato difficile da capire, sempre che ci siamo riusciti. La vita è un tentativo dopo l'altro di fare la cosa più giusta. Almeno la mia.tropicsnow ha scritto:[...]
dunque il vero problema non erano i suoi difetti diventati insopportabili...
[...]
questa sensazione e necessità la capisco ed è davvero triste che la persona che amiamo non sia in grado di "vederci" :(
l'importante che adesso tu abbia risolto e sia più serena
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Re: Lasciare e poi cadere in confusione
Messaggio da arietina76 » 15/08/2012, 21:35
sì, è normale. le parole che usiamo dipendono molto dallo stato d'animo che proviamo in quel dato momento: ciò che ci sembra insopportabile oggi può non esserlo domani, o addirittura esserlo anche di più.Sims ha scritto:[...]
Se ho usato queste parole posso solo dire che i suoi difetti certo non mi piacciono e in periodi difficili diventano insopportabili, credo sia normale. Quale fosse il vero problema è stato difficile da capire, sempre che ci siamo riusciti. La vita è un tentativo dopo l'altro di fare la cosa più giusta. Almeno la mia.
nei rapporti umani è tutto mutevole, in divenire: nulla è mai uguale al giorno prima....
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