Magari hai ragione, il fatto è che io non ho un'esperienza da fare paragoni, so solo che se un'amica ha bisogno io sarei disponibile, e se la cosa fosse nella realtà una presenza fisica sarebbe meglio di una virtuale, certo che sono pienamente d'accordo con te sul fattore tempo, non si acquista una tale confidenza in poco tempo, bisogna conoscersi bene prima virtualmente e poi passare alla realtà, specie per voi ragazze può essere pericoloso conoscere qualcuno nella realtà dopo poco tempo.MissJingle ha scritto:[...]
rispondo solo per me ovviamente ma io non stavo dicendo che Non è possibile, solo che sicuramente è raro. e in tempistiche strette lo vedo difficile. sulle tempistiche strette spesso ciò che vien fuori è qualcosa di più simile a una frequentazione relazionale che ad un'amicizia, ma non è un assoluto, solo ciò che ho visto più spesso accadere -non solo a me




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Messaggio da Ariete1968 » 03/03/2012, 10:17
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Messaggio da MissJingle » 03/03/2012, 13:09
Al di là della pericolosità che certo va calcolata ma come già si è spesso detto esistono diversi modi per prendere precauzioni funzionali, e per una donna il pericolo è ovunque, spesso nelle persone che si conoscono direttamente nella vita reale; e non è cosa rara finire in brutte situazioni dopo aver accettato una presentazione o una parola da un uomo che non si conosce, senza per forza esporsi in chissà quale modo.Ariete1968 ha scritto:[...]
Magari hai ragione, il fatto è che io non ho un'esperienza da fare paragoni, so solo che se un'amica ha bisogno io sarei disponibile, e se la cosa fosse nella realtà una presenza fisica sarebbe meglio di una virtuale, certo che sono pienamente d'accordo con te sul fattore tempo, non si acquista una tale confidenza in poco tempo, bisogna conoscersi bene prima virtualmente e poi passare alla realtà, specie per voi ragazze può essere pericoloso conoscere qualcuno nella realtà dopo poco tempo.
Ma al di là di questo la mia riflessione nasceva proprio da un discorso di aspettativa senza base, di ghiaccio dato dall'assenza di appunto un minimo di punti di riferimento. Incontrare si, ma se non sai chi stai incontrando e il tempo è stato molto poco, finisci per incontrare una persona che potrebbe equivale ad un'altra che incontreresti con lo stesso spirito da 'salto nel buio', un tentativo senza una vera spinta di volontà a farne da fondamenta. Questo vale ovviamente solo per l'inizio, se poi la cosa riesce ad essere superata dal famoso feeling (e parlo di amicizia) con il tempo, ma trovo un po' innaturale proprio la dinamica dell'appuntamento prefissato con qualcuno che non si sa realmente chi è e non se ne ha nemmeno un'idea vaga a livello personale, caratteriale, di pensiero. Queste tre cose sono fondamentali, non basta conoscere le passioni il nome e l'impiego di una persona per 'sentirla viva' e poterle donare una reale identità, servono chiari segnali che le persone emettono inconsciamente nel parlare, di sé ma non tanto di sé quanto di tutto il resto. Su questo, dato che sto parlando di spontaneità ovviamente ci sarebbe da aggiungere che la spontaneità dietro un mezzo come un pc è questione di buon gusto e di onestà individuale, e spesso si finisce per crearsi un personaggio e credere di esserlo, quando non direttamente di nascondersi dietro a una falsa immagina che si vuole donare.
Se il mondo fosse tutto sano, niente sarebbe impossibile
ma se il mondo non fosse anche malato perderemmo il valore delle poche cose vere.
Messaggio da Ariete1968 » 03/03/2012, 16:30
Sarò un po tardo ma allora non capisco, dici che ci vuole del feelig e solo conoscendo una persona può uscire, quindi torniamo nel mio discorso, solo frequentando dal vero puoi conoscere una persona e capire se può nascere o no un'amicizia, cosa che attraverso un pc, freddo e distaccato, senza contare che uno può essere o no autentico. non è possibile, scusa ma sono confuso.MissJingle ha scritto:[...]
Al di là della pericolosità che certo va calcolata ma come già si è spesso detto esistono diversi modi per prendere precauzioni funzionali, e per una donna il pericolo è ovunque, spesso nelle persone che si conoscono direttamente nella vita reale; e non è cosa rara finire in brutte situazioni dopo aver accettato una presentazione o una parola da un uomo che non si conosce, senza per forza esporsi in chissà quale modo.
Ma al di là di questo la mia riflessione nasceva proprio da un discorso di aspettativa senza base, di ghiaccio dato dall'assenza di appunto un minimo di punti di riferimento. Incontrare si, ma se non sai chi stai incontrando e il tempo è stato molto poco, finisci per incontrare una persona che potrebbe equivale ad un'altra che incontreresti con lo stesso spirito da 'salto nel buio', un tentativo senza una vera spinta di volontà a farne da fondamenta. Questo vale ovviamente solo per l'inizio, se poi la cosa riesce ad essere superata dal famoso feeling (e parlo di amicizia) con il tempo, ma trovo un po' innaturale proprio la dinamica dell'appuntamento prefissato con qualcuno che non si sa realmente chi è e non se ne ha nemmeno un'idea vaga a livello personale, caratteriale, di pensiero. Queste tre cose sono fondamentali, non basta conoscere le passioni il nome e l'impiego di una persona per 'sentirla viva' e poterle donare una reale identità, servono chiari segnali che le persone emettono inconsciamente nel parlare, di sé ma non tanto di sé quanto di tutto il resto. Su questo, dato che sto parlando di spontaneità ovviamente ci sarebbe da aggiungere che la spontaneità dietro un mezzo come un pc è questione di buon gusto e di onestà individuale, e spesso si finisce per crearsi un personaggio e credere di esserlo, quando non direttamente di nascondersi dietro a una falsa immagina che si vuole donare.
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Messaggio da MissJingle » 03/03/2012, 19:34
mi spiego meglio, nessun problema, almeno ci provo.Ariete1968 ha scritto:[...]
Sarò un po tardo ma allora non capisco, dici che ci vuole del feelig e solo conoscendo una persona può uscire, quindi torniamo nel mio discorso, solo frequentando dal vero puoi conoscere una persona e capire se può nascere o no un'amicizia, cosa che attraverso un pc, freddo e distaccato, senza contare che uno può essere o no autentico. non è possibile, scusa ma sono confuso.
guarda le cose dal punto di vista della naturalezza in cui di norma nascono le amicizie. ci si incontra per caso, per caso si comunica, qualche indizio fa pensare che si possa spingersi oltre e si inizia a intensificare la frequentazione, si diventa lentamente amici o un giorno ci si guarda semplicemente alle spalle e si contano gli anni. parlando di chat quello che viene a mancare e rende innaturale il processo è esattamente il principio, l'incontro casuale e la parola scambiata per caso/obbligo. per ovviare questa mancanza si può presupporre che basti eliminare i due stadi e passare all'incontro organizzato per poter rendere accessibile il resto? io non credo, per cui immagino più vicino alla realtà un incontro di sole parole che lasci comunque una bella sensazione dietro, un indizio di comunanza di vedute o di qualcosa, e solo in seguito, quando l'indizio è ben chiaro e certo nella mente di entrambi, sarà naturale l'incontro dal vivo.
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Messaggio da tarabas » 03/03/2012, 19:43
Concordo con te Ariete.Ariete1968 ha scritto:[...]
Sarò un po tardo ma allora non capisco, dici che ci vuole del feelig e solo conoscendo una persona può uscire, quindi torniamo nel mio discorso, solo frequentando dal vero puoi conoscere una persona e capire se può nascere o no un'amicizia, cosa che attraverso un pc, freddo e distaccato, senza contare che uno può essere o no autentico. non è possibile, scusa ma sono confuso.
Poi, scusatemi, ogni volta che leggo alcune cose non posso far a meno di non rispondere: il rischio di conoscere non è solo per le donne... io sono la testimonianza di un caso in cui spesso sono le donne che non solo ci provano in chat ma conoscendole possono giocare con i sentimenti e farti soffrire o male psicologicamente: cercare "solo alcune cose" è ormai, nel 2012, sia donna che uomo, seppur sia la donna o sia l'uomo dica espressamente "non cerco un ragazzo ma solo amicizia".
Non credo nelle percentuali... Spero che nessuno si offenda se dico che non esistono più uomini subdoli che donne subdole...

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Messaggio da MissJingle » 03/03/2012, 19:55
ben detto!tarabas ha scritto:[...]
Concordo con te Ariete.
Poi, scusatemi, ogni volta che leggo alcune cose non posso far a meno di non rispondere: il rischio di conoscere non è solo per le donne... io sono la testimonianza di un caso in cui spesso sono le donne che non solo ci provano in chat ma conoscendole possono giocare con i sentimenti e farti soffrire o male psicologicamente: cercare "solo alcune cose" è ormai, nel 2012, sia donna che uomo, seppur sia la donna o sia l'uomo dica espressamente "non cerco un ragazzo ma solo amicizia".
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Messaggio da nimu » 03/03/2012, 20:43
credo una sorta di feeling, che poi ti spinge a voler conoscere di persona qualcuno si debba creare sentendosi in maniera virtuale, è quel qualcosa in piu che trovi con certi e con altri no, che ti spinge a voler conoscere poi di persona....Ariete1968 ha scritto:[...]
Sarò un po tardo ma allora non capisco, dici che ci vuole del feelig e solo conoscendo una persona può uscire, quindi torniamo nel mio discorso, solo frequentando dal vero puoi conoscere una persona e capire se può nascere o no un'amicizia, cosa che attraverso un pc, freddo e distaccato, senza contare che uno può essere o no autentico. non è possibile, scusa ma sono confuso.
altrimenti sarebbe come pescare dal mazzo qualcuno a caso e non avrebbe molto senso
Messaggio da Ariete1968 » 03/03/2012, 23:37
Io invece vedo la chat come un posto in cui ci si incontra, come succederebbe dal vero, forse perchè io qua non indosso "maschere", quindi ci si trova casualmente in chat, poi si parla un po di tutto, ci si conosce e se ci si trova bene, si organizza per portare la conoscenza dal vero e iniziare da li un percorso, come dici tu, insomma per me le due cose sono uguali, forse è qua che sbaglio, vedere la chat come un luogo in cui incontrare gente, quasi fosse una sorta di locale pubblico, bar, pub, ecc,.MissJingle ha scritto:[...]
mi spiego meglio, nessun problema, almeno ci provo.
guarda le cose dal punto di vista della naturalezza in cui di norma nascono le amicizie. ci si incontra per caso, per caso si comunica, qualche indizio fa pensare che si possa spingersi oltre e si inizia a intensificare la frequentazione, si diventa lentamente amici o un giorno ci si guarda semplicemente alle spalle e si contano gli anni. parlando di chat quello che viene a mancare e rende innaturale il processo è esattamente il principio, l'incontro casuale e la parola scambiata per caso/obbligo. per ovviare questa mancanza si può presupporre che basti eliminare i due stadi e passare all'incontro organizzato per poter rendere accessibile il resto? io non credo, per cui immagino più vicino alla realtà un incontro di sole parole che lasci comunque una bella sensazione dietro, un indizio di comunanza di vedute o di qualcosa, e solo in seguito, quando l'indizio è ben chiaro e certo nella mente di entrambi, sarà naturale l'incontro dal vivo.
Messaggio da Ariete1968 » 03/03/2012, 23:42
tra maschietti ci si capisce vero tarabas?tarabas ha scritto:[...]
Concordo con te Ariete.
Poi, scusatemi, ogni volta che leggo alcune cose non posso far a meno di non rispondere: il rischio di conoscere non è solo per le donne... io sono la testimonianza di un caso in cui spesso sono le donne che non solo ci provano in chat ma conoscendole possono giocare con i sentimenti e farti soffrire o male psicologicamente: cercare "solo alcune cose" è ormai, nel 2012, sia donna che uomo, seppur sia la donna o sia l'uomo dica espressamente "non cerco un ragazzo ma solo amicizia".
Non credo nelle percentuali... Spero che nessuno si offenda se dico che non esistono più uomini subdoli che donne subdole...

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Messaggio da MissJingle » 04/03/2012, 16:59
non è detto che sia per forza uno sbaglio, per saperlo dovresti soppesare l'esperienza suddividendola in riuscita e fallimentare e farne una stima. del resto è la stessa cosa che posso fare io per crearmi un'opinione, e le opinioni non sono né giuste né sbagliate, e nemmeno troppo rigide. magari domani cambierai idea e la penserai come me, magari domani la cambierò io. non esistono per fortuna verità uniche, quindi largo spazio alla speranza e ai buoni propositi, se il tuo istinto ti dice che è la cosa giusta seguire questa strada non sarà un errore.Ariete1968 ha scritto:[...]
Io invece vedo la chat come un posto in cui ci si incontra, come succederebbe dal vero, forse perchè io qua non indosso "maschere", quindi ci si trova casualmente in chat, poi si parla un po di tutto, ci si conosce e se ci si trova bene, si organizza per portare la conoscenza dal vero e iniziare da li un percorso, come dici tu, insomma per me le due cose sono uguali, forse è qua che sbaglio, vedere la chat come un luogo in cui incontrare gente, quasi fosse una sorta di locale pubblico, bar, pub, ecc,.
Messaggio da Ariete1968 » 04/03/2012, 18:25
Non posso fare confronti, dato che mi riesce difficile fare conoscenze dal vero quanto in rete, diciamo che in rete sono maggiori le conoscenze che nelle realtà, quindi per me la rete per iniziare a conoscere "funziona", inizia a "funzionare" meno quando vuoi un qualcosa che non sia freddo e distaccato ma reale e concretoMissJingle ha scritto:[...]
non è detto che sia per forza uno sbaglio, per saperlo dovresti soppesare l'esperienza suddividendola in riuscita e fallimentare e farne una stima. del resto è la stessa cosa che posso fare io per crearmi un'opinione, e le opinioni non sono né giuste né sbagliate, e nemmeno troppo rigide. magari domani cambierai idea e la penserai come me, magari domani la cambierò io. non esistono per fortuna verità uniche, quindi largo spazio alla speranza e ai buoni propositi, se il tuo istinto ti dice che è la cosa giusta seguire questa strada non sarà un errore.
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Messaggio da MissJingle » 05/03/2012, 13:06
è normale che lo faccia, da freddo e distaccato per causa di forza maggiore -lo strumento che allontana- il rapporto deve subire una modificazione profonda per concretizzarsi. ma appunto perché gli scambi sono molteplici mi viene da pensare che a rigor di logica su tanti che non proseguono o che non si realizzano, ce ne deve per forza essere qualcuno che va a buon fine.Ariete1968 ha scritto:[...]
Non posso fare confronti, dato che mi riesce difficile fare conoscenze dal vero quanto in rete, diciamo che in rete sono maggiori le conoscenze che nelle realtà, quindi per me la rete per iniziare a conoscere "funziona", inizia a "funzionare" meno quando vuoi un qualcosa che non sia freddo e distaccato ma reale e concreto
non è facile ma volere è potere e la fortuna aiuta gli audaci. si per oggi mi fermo qui a proverbi e luoghi comuni:)
Messaggio da Ariete1968 » 05/03/2012, 23:45
...anche perchè c'è un'apposita sezione per proverbi e luoghi comuniMissJingle ha scritto:[...]
è normale che lo faccia, da freddo e distaccato per causa di forza maggiore -lo strumento che allontana- il rapporto deve subire una modificazione profonda per concretizzarsi. ma appunto perché gli scambi sono molteplici mi viene da pensare che a rigor di logica su tanti che non proseguono o che non si realizzano, ce ne deve per forza essere qualcuno che va a buon fine.
non è facile ma volere è potere e la fortuna aiuta gli audaci. si per oggi mi fermo qui a proverbi e luoghi comuni:)

Scherzi a parte, dici che per la legge dei grandi numeri qualcuno deve per forza concretizzarsi, forse, hai ragione, ma magari entra anche in gioco il fattore fortuna come in tante altre cose della vita.
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Re: davvero senza amici?
Messaggio da desperado » 06/03/2012, 4:07
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Messaggio da MissJingle » 06/03/2012, 13:18
credo che la fortuna non abbia reali preferenze, solo quando non la vediamo è perché non sappiamo coglierla, sa nascondersi bene tra le pieghe.Ariete1968 ha scritto:[...]
...anche perchè c'è un'apposita sezione per proverbi e luoghi comuni![]()
Scherzi a parte, dici che per la legge dei grandi numeri qualcuno deve per forza concretizzarsi, forse, hai ragione, ma magari entra anche in gioco il fattore fortuna come in tante altre cose della vita.
va cercata, attesa, capita, riconosciuta. spesso è più immediato e facile vedere il lato negativo di ogni cosa, ma ognuna di quelle cose ha un piccolo segreto racchiuso per condurci altrove, e in quell'altrove la fortuna e il bello esistono, eccome.
Messaggio da Ariete1968 » 07/03/2012, 0:18
Io credo invece che la fortuna è cieca e va a caso non da chi la cerca e la chiama, poi ognuno di noi vede nella propria quotidianità situazioni in cui pensa che sia stata per fortuna o sfortuna ma e indipendente dal fatto che abbia o no richiesto e sperato di essere fortunato in quella situazione particolareMissJingle ha scritto:[...]
credo che la fortuna non abbia reali preferenze, solo quando non la vediamo è perché non sappiamo coglierla, sa nascondersi bene tra le pieghe.
va cercata, attesa, capita, riconosciuta. spesso è più immediato e facile vedere il lato negativo di ogni cosa, ma ognuna di quelle cose ha un piccolo segreto racchiuso per condurci altrove, e in quell'altrove la fortuna e il bello esistono, eccome.
Re: davvero senza amici?
Messaggio da Ariete1968 » 07/03/2012, 0:24
grazie Maurizio della tua opinione ma purtroppo siamo in pochi a pensarla così sembradesperado ha scritto:io posso esprimere la mia opinione, ed'è logicamente personale, nel mio caso abitando isolato in una borgata tra i monti e non avendo un mezzo di trasporto mio, mi trovo a disagio nel proporre spostamenti, non che mi devo vergognare di nulla ci mancherebbe, essere disoccupati oggigiorno purtroppo non'è un fatto isolato, io abito nel canavese, in provincia di torino, sono alle pendici del parco nazionale gran paradiso, non nego che mi piacerebbe codividere i miei monti e boschi, la natura e gl'animaletti, con chi ama questi doni della natura, si possono organizzare passeggiate, visitare luoghi storici, e perchè no, gustare prodotti tipici locali, certo però .....,e concordo con l'amico massimo, bisogna separare il virtuale dalla vita reale, il p.c. è un mezzo, non la vita, la vita vera è molto diversa. by mauri.

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Messaggio da MissJingle » 07/03/2012, 17:29
richiedere e sperare che la fortuna arrivi è un concetto molto diverso dalla ricerca delle fortune che non vediamo..Ariete1968 ha scritto:[...]
Io credo invece che la fortuna è cieca e va a caso non da chi la cerca e la chiama, poi ognuno di noi vede nella propria quotidianità situazioni in cui pensa che sia stata per fortuna o sfortuna ma e indipendente dal fatto che abbia o no richiesto e sperato di essere fortunato in quella situazione particolare
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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 07/03/2012, 22:07
Bel pensiero, complimenti. Lo condivido tutto, punti e virgole comprese.MissJingle ha scritto:[...]
credo che la fortuna non abbia reali preferenze, solo quando non la vediamo è perché non sappiamo coglierla, sa nascondersi bene tra le pieghe.
va cercata, attesa, capita, riconosciuta. spesso è più immediato e facile vedere il lato negativo di ogni cosa, ma ognuna di quelle cose ha un piccolo segreto racchiuso per condurci altrove, e in quell'altrove la fortuna e il bello esistono, eccome.
MissJingle, Lei è una scrittrice?
Messaggio da Ariete1968 » 07/03/2012, 23:44
ma come puoi cercare un qualcosa che capita a caso, per quanto la cerchi, se non sei il suo destinatario, non la troverai indipendentemente da quello che cerchi.MissJingle ha scritto:[...]
richiedere e sperare che la fortuna arrivi è un concetto molto diverso dalla ricerca delle fortune che non vediamo..
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Messaggio da MissJingle » 08/03/2012, 11:15
a volte la fortuna ama nascondersi tra le pieghe, dicevo..Ariete1968 ha scritto:[...]
ma come puoi cercare un qualcosa che capita a caso, per quanto la cerchi, se non sei il suo destinatario, non la troverai indipendentemente da quello che cerchi.
puoi camminando inciampare su un sasso, cadere rovinosamente e ferirti. rialzarti, preso dalla rabbia che ti ha causato la caduta e imprecare contro la sfortuna allontanandoti.
oppure puoi rialzarti, imprecare, poi fermarti e riflettere su quella sfortuna e domandartene la ragione. potrebbe soltanto volerti indicare qualcosa, qualcosa sotto al sasso, un suggerimento per evitare in futuro la caduta, qualche tuo errore di cui puoi far tesoro, un cambiamento di direzione, rallentarti per evitarti qualcosa di spiacevole, i casi sono infiniti.
ma proprio per questo va osservata a fondo la sfortuna, e a fondo va ricercato il suo vero volto, a volte è solo fortuna mascherata da sfortuna e nemmeno lo sappiamo..
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Messaggio da MissJingle » 08/03/2012, 11:17
purtroppo no, ma hai toccato il primo dei miei sogni di bambina..L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]
Bel pensiero, complimenti. Lo condivido tutto, punti e virgole comprese.
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Messaggio da tropicsnow » 08/03/2012, 11:26
questa cosa l'ho sempre pensata anche ioMissJingle ha scritto:[...]
a volte la fortuna ama nascondersi tra le pieghe, dicevo..
puoi camminando inciampare su un sasso, cadere rovinosamente e ferirti. rialzarti, preso dalla rabbia che ti ha causato la caduta e imprecare contro la sfortuna allontanandoti.
oppure puoi rialzarti, imprecare, poi fermarti e riflettere su quella sfortuna e domandartene la ragione. potrebbe soltanto volerti indicare qualcosa, qualcosa sotto al sasso, un suggerimento per evitare in futuro la caduta, qualche tuo errore di cui puoi far tesoro, un cambiamento di direzione, rallentarti per evitarti qualcosa di spiacevole, i casi sono infiniti.
ma proprio per questo va osservata a fondo la sfortuna, e a fondo va ricercato il suo vero volto, a volte è solo fortuna mascherata da sfortuna e nemmeno lo sappiamo..


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Messaggio da MissJingle » 08/03/2012, 11:40
esattamente. a me non sembra che esista a priori un disegno cosmico contro ai nostri interessi, anzi, più passa il tempo e più mi sembra che la fortuna e la sfortuna siano concetti-scudo nefastitropicsnow ha scritto:[...]
questa cosa l'ho sempre pensata anche ioanzi non sempre la "sfortuna" è veramente tale, a volte è solo un ponte verso qualcos'altro che non avremmo visto se non ci fosse stato
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Messaggio da tropicsnow » 08/03/2012, 12:00
infatti io tendo a virgolettare queste due parole perchè sono concetti troppo astratti. forse abbiamo solo bisogno di identificare ciò che sfugge al nostro controllo. ma non ci addentriamo troppo su questa stada impervia.MissJingle ha scritto:
esattamente. a me non sembra che esista a priori un disegno cosmico contro ai nostri interessi, anzi, più passa il tempo e più mi sembra che la fortuna e la sfortuna siano concetti-scudo nefasti

sono d'accordo anche quando dici che la "fortuna" -o forse sarebbe meglio dire l'occasione- va riconosciuta. ci sono persone che lamentano la mancanza di questo e quello senza rendersi conto che l'occasione l'hanno avuta solo che non hanno saputo coglierla perchè si è presentata sotto una veste diversa da quella che loro avevano in mente. c'è molta confusione tra l'oggetto e il suo contenuto.

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Messaggio da MissJingle » 08/03/2012, 16:58
verissimo.. purtroppo o per 'fortuna' -giuro è involontario;) le occasioni difficilmente si presentano belle chiare e nitide pronte ad essere colte al volo e riconoscerle oltre a non essere sempre (leggi mai) facile, riguarda anche per buona parte il coraggio. ci vuole coraggio nel credere occasione un'occasione, bisogna decidere di essere disposti a rischiare tutto quello che va rischiato per verificare quanto l'occasione è occasione. e quando non si è disposti e si lascia che le remore ci vincano quelle occasioni diventano occasioni perse, a volte si finisce per dire 'che sfortuna, avrebbe potuto essere un'occasione e invece..' ma quell'invece è una nostra scelta, scelta di non scegliere la sfida con la fortuna.tropicsnow ha scritto:[...]
infatti io tendo a virgolettare queste due parole perchè sono concetti troppo astratti. forse abbiamo solo bisogno di identificare ciò che sfugge al nostro controllo. ma non ci addentriamo troppo su questa stada impervia.![]()
sono d'accordo anche quando dici che la "fortuna" -o forse sarebbe meglio dire l'occasione- va riconosciuta. ci sono persone che lamentano la mancanza di questo e quello senza rendersi conto che l'occasione l'hanno avuta solo che non hanno saputo coglierla perchè si è presentata sotto una veste diversa da quella che loro avevano in mente. c'è molta confusione tra l'oggetto e il suo contenuto.
Messaggio da Ariete1968 » 09/03/2012, 1:55
Per conto mio doveva solo inciampare sul sasso, una cosa che non c'entra nulla con la fortuna o sfortuna, diciamo che il fortunato inciampa e sotto trova un anello d'oro, lo sfortunato inciampa e cade rompendosi l'unico paio di pantaloni buoni che aveva mentre stava andando ad un colloquio di lavoro, ecco quello che penso, poi ognuno dia la propria interpretazione.MissJingle ha scritto:[...]
a volte la fortuna ama nascondersi tra le pieghe, dicevo..
puoi camminando inciampare su un sasso, cadere rovinosamente e ferirti. rialzarti, preso dalla rabbia che ti ha causato la caduta e imprecare contro la sfortuna allontanandoti.
oppure puoi rialzarti, imprecare, poi fermarti e riflettere su quella sfortuna e domandartene la ragione. potrebbe soltanto volerti indicare qualcosa, qualcosa sotto al sasso, un suggerimento per evitare in futuro la caduta, qualche tuo errore di cui puoi far tesoro, un cambiamento di direzione, rallentarti per evitarti qualcosa di spiacevole, i casi sono infiniti.
ma proprio per questo va osservata a fondo la sfortuna, e a fondo va ricercato il suo vero volto, a volte è solo fortuna mascherata da sfortuna e nemmeno lo sappiamo..
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Messaggio da MissJingle » 09/03/2012, 10:49
hai calcolato che per quella frattura ai pantaloni lo sfortunato potrebbe non ottenere il posto o non presentarsi al colloquio in tempo, e quel lavoro avrebbe potuto essere la peggior occasione della sua vita e ridurlo in rovina quando il mese dopo troverà quello della sua vita?Ariete1968 ha scritto:[...]
Per conto mio doveva solo inciampare sul sasso, una cosa che non c'entra nulla con la fortuna o sfortuna, diciamo che il fortunato inciampa e sotto trova un anello d'oro, lo sfortunato inciampa e cade rompendosi l'unico paio di pantaloni buoni che aveva mentre stava andando ad un colloquio di lavoro, ecco quello che penso, poi ognuno dia la propria interpretazione.
Messaggio da Ariete1968 » 10/03/2012, 12:32
o poteva essere quella sua unica occasione di avere il lavoro della vita, ci hai pensato?MissJingle ha scritto:[...]
hai calcolato che per quella frattura ai pantaloni lo sfortunato potrebbe non ottenere il posto o non presentarsi al colloquio in tempo, e quel lavoro avrebbe potuto essere la peggior occasione della sua vita e ridurlo in rovina quando il mese dopo troverà quello della sua vita?
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Messaggio da nimu » 10/03/2012, 12:36
il tutto sta a decidere se vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto...se dal retta al pessimismo o all'ottimismo....Ariete1968 ha scritto:[...]
o poteva essere quella sua unica occasione di avere il lavoro della vita, ci hai pensato?
certo che se su quel sasso si cade spesso e i pantaloni rotti diventano tanti è piu difficile vedere i lati positivi
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