tropicsnow ha scritto:qualche giorno fa ero con delle ragazze e si parlava di genitori... una di queste dice una cosa che mi ha colpito molto:"mio padre non è una brava persona". queste parole continuano a ritornarmi alla mente...
quando un figlio arriva a pensare certe cose di un genitore credo che tale genitore abbia fallito nel suo ruolo. anzi credo che non ci sia peggior condanna per un genitore che sentire il risentimento e la disistima del proprio figlio.
voi che rapporto avete con i vostri genitori? c'è qualcosa che proprio non riuscite a perdonare loro, oppure ad uno solo, e che vi porta a continui litigi e quindi a non vivere mai serenamente il rapporto con loro? oppure se siete riusciti a superare questo rancore, laddove ci sia stato, come è cambiato il rapporto?
Salve, io ho già raccontato altrove il rapporto con mio padre. E non è stato mai buono. Questo mi ha avvicinato ai miei studi, cioè la psicologia e purtroppo ho capito molte cose che a volte sarebbe meglio considerare prima di fare il genitore. Spesso quello che non fanno è frutto di ignoranza o semplicemente il retaggio dei genitori propri, a loro volta. E il brutto è che non ci si accorge dell'eredità dei propri genitori, nel bene o nel male. Quello che so, e che è accertato è che i genitori, in particolare la madre ma anche il padre, hanno una ENORME influenza sui bambini, specialmente da quando sono PICCOLISSIMI, in particolare dalla nascita ai 3 anni. E' una questione di bioritmi, di rapporto che si instaura e si vede dal semplice sguardo con la propria madre.
Sto parlando delle teorie sull'attaccamento, che sostanzialmente dicono che il primo rapporto col bambino è quello che imprime nella sua mente dei modelli operativi, che gli permetteranno di gestire le proprie emozioni, di creare la propria personalità e quindi i rapporti interpersonali. Se un genitore, anche non volendo, trasmette un'insicurezza al bambino (ad esempio non soddisfacendo i suoi bisogni, anche involontariamente) questa lo condizionerà tutta la santa vita!
Io non condanno mio padre per essere stato anaffettivo, freddo e sfuggente, ma mi ricorderò sempre la sensazione di imprevedibilità che sentivo, quando volevo avvicinarmi a lui. Pensavo: "Ora cosa posso fare per essere sicura che lui accetti il mio abbraccio?". E questa cosa per un bambino è TREMENDA, e prenderne atto in futuro è altrettanto tremendo, a volte neanche ci si riesce, perché le difese te lo impediscono...
Cari genitori, informatevi su voi stessi e conoscetevi prima di fare figli! Studiate, parlatene con qualcuno, figura professionale possibilmente!