nella mia compagnia c'è una persona che si sente a disagio quando, magari nell'andare a vedere un film o semplicemente a cena, si uniscono persone "esterne", a loro volta amici o conoscenti di qualcuno di noi. dice che non dipende dalle persone in questione, ma dal suo carattere: si sente a disagio, rimane in silenzio - quasi musona - tutta la sera e alla fine non si diverte.
capita così sempre più spesso che si proponga di fare qualcosa, a cui di volta in volta si uniscono amici dell'uno o dell'altro, ed è proprio questo il problema: se qualcuno propone di unirsi a noi, lei immancabilmente non viene, non partecipa alle uscite.
io per questo mi trovo a volte quasi in imbarazzo: da un lato so che certe iniziative potrebbero interessare altre persone, ma sono quasi in imbarazzo a parlarne, perchè so che se dovessero unirsi a noi, la persona in questione diserterebbe, e questo comunque mi dispiace.
ho fatto presente questo alla diretta interessata (è una fanciulla), che mi ha risposto serafica che per lei non è un problema rinunciare alla serata, e di non farmi problemi a coinvolgere altre persone.
in realtà, parlando con un'altra persona della compagnia ho detto che questo mi sembra un atteggiamento quasi infantile e un pò egoistico: neanch'io sono troppo espansiva con chi non conosco, ma non per questo rinuncio all'uscita o metto gli altri di fronte ad un: "visto che viene lui/lei e non lo/la conosco, io non vengo". insomma, a me sembrerebbe di mettere in difficoltà o in imbarazzo gli altri.......
c'è chi mi ha però risposto di non vederla in questi termini, perchè soltanto una questione di carattere, di espansività.
voi che ne dite?
grazie anticipatamente!

p.s. spero di non aver fatto troppi errori di battitura, perchè sto andando di fretta!
