Mister71 ha scritto:[...]
Guarda... ti capisco benissimo, senza nulla togliere a chi fa certi lavori e alla necessità che queste professioni esistano, è normale che si percepiscano delle differenze in termini di capacità di ragionamento, interessi... eccetera...
Se mi trovassi pressapoco al tuo posto, forse non avrei veramente nulla da dire, e il tutto si ridurrebbe sul serio ad una pizza... e basta. E poi, chi ha avuto il tempo di riflettere, anche e soprattutto in solitudine, ha anche almeno avuto la possibilità di sviluppare pensieri ed opinioni che tanti altri non hanno potuto concepire... perché impegnati ad affrontare le diverse incombenze della vita...
(PS: non solo la nonna pugliese, ma anche la mamma pugliese...)
Ciao... a risentirci...

non sono proprio così d'accordo con quanto hai scritto, Mister.
per carità, ovvio è che si hanno molti più argomenti di cui discutere quando si ha una parte di vissuto in comune, come il percorso di studi scelto, il tipo di cultura o di professione svolto, e così via.
ma credo che questo modo di pensare non tenga in adeguata considerazione una cosa fondamentale, e cioè la componente umana (intendo proprio il lato umano) della persona con cui si interagisce.
una delle mie più care amiche è una colf, e come percorso scolastico-culturale non potrebbe essere più distante da me.
eppure ti garantisco che mi ha dato e mi dà ancora tantissimo: forse non potrò mai parlare con lei di filosofia o economia, ma ti garantisco che non ho mai visto in nessun altro una bontà d'animo così grande, una tale voglia di aiutare gli altri senza nessun tornaconto....
credimi, ho capito che tu (come chi è intervenuto prima di te) non ne state facendo una questione di classi sociali....
mi limito semplicemente a dire che il "sentire comune", che può far nascere un'amicizia, secondo me è qualcosa che va al di là di un'affinità culturale, tutto qui.