e se sì, su quali tipologie di "torti" è possibile passare sopra, e su quali invece siete più intransigenti?
ringrazio sin d'ora tutti.

L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni
Moderatore: Sabrina
Messaggio da arietina76 » 19/01/2011, 9:15
Messaggio da Sabrina » 19/01/2011, 10:04
Si può perdonare, ma non dimenticare.. nel senso che se tieni veramente ad un amico come ad un amore riesci a sorvolare un torto.. ma non per questo dimentichi completamente.arietina76 ha scritto:domanda: voi riuscite davvero a dimenticare (e quindi perdonare) quando vi viene fatto un torto?
e se sì, su quali tipologie di "torti" è possibile passare sopra, e su quali invece siete più intransigenti?
ringrazio sin d'ora tutti.
Messaggio da arietina76 » 19/01/2011, 10:22
sono anch'io dell'idea che conti molto la persona che ti ha fatto quel torto.Sabrina ha scritto:[...]
Si può perdonare, ma non dimenticare.. nel senso che se tieni veramente ad un amico come ad un amore riesci a sorvolare un torto.. ma non per questo dimentichi completamente.
Per me non è il tipo di torto che fa la differenza. è chi lo ha fatto.
Se una persona non mi interessa perchè dovrei cercare di riallacciare rapporti?
Messaggio da Sabrina » 19/01/2011, 10:29
Sicuramente ognuno di noi ha dei "paletti" oltre i quali le offese e i torti risultano troppo pesanti.. per qualcuno un tradimento di un amore è insostenibile.. io penso che quello che si subisce da maggiori "input", informazioni su chi ce lo ha fatto.. e questo serve per il futuro..arietina76 ha scritto:[...]
..........
, ci sono cose davanti alle quali si dice: "no, questo non posso ammetterlo. questo non riesco a superarlo"....
Messaggio da dies irae » 19/01/2011, 10:51
Sabrina ha scritto:[...]
Si può perdonare, ma non dimenticare.. nel senso che se tieni veramente ad un amico come ad un amore riesci a sorvolare un torto.. ma non per questo dimentichi completamente.
Per me non è il tipo di torto che fa la differenza. è chi lo ha fatto.
Se una persona non mi interessa perchè dovrei cercare di riallacciare rapporti?
Messaggio da cescoFran » 19/01/2011, 11:25
Secondo me invece dipende dal torto, le cavolate magari piccole sulle quali basta confrontarsi per chierirsi fanno solo avere un'attimo di rabbia, ma ad esempio io per mancanza di rispetto ho chiuso rapporti d'amicizia che duravano da anni, poi ho perdonato più o meno dopo qualche anno, ma non è certo tornato come prima il rapporto, anzi ora siamo solo conoscenti da buongiorno e buonasera.arietina76 ha scritto:domanda: voi riuscite davvero a dimenticare (e quindi perdonare) quando vi viene fatto un torto?
e se sì, su quali tipologie di "torti" è possibile passare sopra, e su quali invece siete più intransigenti?
ringrazio sin d'ora tutti.
Messaggio da Merlino » 19/01/2011, 11:28
Cioè? Che torto hai subito per chiudere un'amicizia così lunga?cescoFran ha scritto:[...]
Secondo me invece dipende dal torto, le cavolate magari piccole sulle quali basta confrontarsi per chierirsi fanno solo avere un'attimo di rabbia, ma ad esempio io per mancanza di rispetto ho chiuso rapporti d'amicizia che duravano da anni, poi ho perdonato più o meno dopo qualche anno, ma non è certo tornato come prima il rapporto, anzi ora siamo solo conoscenti da buongiorno e buonasera.
Messaggio da cescoFran » 19/01/2011, 11:39
Non mi va di scrivere nel preciso, ma era roba che non mi aspetterei nemmeno da un conoscente, tuttalpiù da gente alla quale sto sulle scatole, e ci si frequenta per obbligo diciamo, ma non certo da persone che ci si frequenta giornalmente o quasi e si ha un rapporto quasi fraterno.Merlino ha scritto:[...]
Cioè? Che torto hai subito per chiudere un'amicizia così lunga?
Messaggio da Merlino » 19/01/2011, 12:05
Peccato...credo che il tuo esempio sarebbe stato un'ottimo spunto per la discussione!cescoFran ha scritto:[...]
Non mi va di scrivere nel preciso, ma era roba che non mi aspetterei nemmeno da un conoscente, tuttalpiù da gente alla quale sto sulle scatole, e ci si frequenta per obbligo diciamo, ma non certo da persone che ci si frequenta giornalmente o quasi e si ha un rapporto quasi fraterno.
Comunque è roba di parecchi anni fa.
Messaggio da Sabrina » 19/01/2011, 12:28
Si giusto magari qualche esempio concreto potrebbe far capire meglio le posizioni di ognuno di noi!! Chi inizia??Merlino ha scritto:[...]
Peccato...credo che il tuo esempio sarebbe stato un'ottimo spunto per la discussione!
Messaggio da occhietto » 19/01/2011, 12:55
Io quando vedo ipocrisia, chiudo qualsiasi rapporto.arietina76 ha scritto:domanda: voi riuscite davvero a dimenticare (e quindi perdonare) quando vi viene fatto un torto?
e se sì, su quali tipologie di "torti" è possibile passare sopra, e su quali invece siete più intransigenti?
ringrazio sin d'ora tutti.
Messaggio da Niobe85 » 19/01/2011, 13:31
Inizio io...Sabrina ha scritto:[...]
Si giusto magari qualche esempio concreto potrebbe far capire meglio le posizioni di ognuno di noi!! Chi inizia??
Messaggio da arietina76 » 19/01/2011, 13:38
inizio io, visto poi che aperto il thread, così si capisce anche meglio da cosa nasce.Sabrina ha scritto:[...]
Si giusto magari qualche esempio concreto potrebbe far capire meglio le posizioni di ognuno di noi!! Chi inizia??
Messaggio da dies irae » 19/01/2011, 14:12
non te la prendere, ma mi sfugge il torto che lei ti avrebbe fatto.Niobe85 ha scritto:[...]
La mia più cara amica (di quelle che conosci alle medie e con cui finisci per laurearti per capirci) è sempre stata un tipo molto riservato, di quelli che non parlano quasi mai di sè, ed io ho sempre accettato il suo carattere senza impormi.
...
speravo che me lo confidasse da sè... invece, per farla breve, me lo ha detto un anno dopo...
Messaggio da tropicsnow » 19/01/2011, 14:49
perdonare non significa semplicemente negare o dimenticare il torto subito, per riuscire a farlo bisogna abbandonare le emozioni negative e soprattutto richiede lo sforzo di riuscire a vedere l'altro come un essere umano fallibile e debole proprio come lo siamo noi mentre spesso accade che ciò che l'altro ha fatto finisce col diventare ciò che l'altro è. per perdonare ci vuole tempo, a volte molto tempo, perché è un processo lento; più grave è la ferita ricevuta più tempo è necessario per perdonare. occorre capire i motivi di chi ci ha ferito, ma anche di se stessi, ovvero delle caratteristiche della propria ferita e della relazione con chi ci ha feriti. non si può cancellare il passato, ma solo guarire la sofferenza che esso ha causato e in ogni caso è sempre meglio che provare rancore che, invece, ci "costringe" a rimuginare sull'accaduto e ci tiene fermi a quel momento. può servirci semplicemente per liberare noi stessi da sentimenti di rabbia, odio, sofferenza senza portarci necessariamente a una riconciliazione perchè esso non modifica i fatti e non ne elimina le conseguenze. :(arietina76 ha scritto:[...]
inizio io, visto poi che aperto il thread, così si capisce anche meglio da cosa nasce.
scopro per puro caso che un "amico", che parlava di me come una sorella (almeno così diceva) il mese scorso ha parlato parecchio alle mie spalle, usando espressioni davvero offensive e maleducate, che mi hanno profondamente deluso e ferito.
un'amica comune, a cui ho parlato dell'accaduto, ha detto che dovrei sforzarmi di capire e perdonare, perchè quella persona stava attraversando un difficile momento (problemi di salute in famiglia), e quindi accecato dal dolore.
ecco, questo comportamento è perdonabile?
secondo me no, secondo quest'amica comune invece è comprensibile, pur essendo sbagliato, e alla lunga perdonabile.
ecco il mio esempio....
Messaggio da Ares87 » 19/01/2011, 15:35
Secondo me è perdonabilissimo, perchè non dovrebbe esserlo? I torti veri sono altri... Basta chiarirsi sul perchè questo tizio abbia parlato male di te. Potrebbe essere stato un momento di rabbia dovuto a una qualche incomprensione che avete avuto.arietina76 ha scritto:[...]
inizio io, visto poi che aperto il thread, così si capisce anche meglio da cosa nasce.
scopro per puro caso che un "amico", che parlava di me come una sorella (almeno così diceva) il mese scorso ha parlato parecchio alle mie spalle, usando espressioni davvero offensive e maleducate, che mi hanno profondamente deluso e ferito.
un'amica comune, a cui ho parlato dell'accaduto, ha detto che dovrei sforzarmi di capire e perdonare, perchè quella persona stava attraversando un difficile momento (problemi di salute in famiglia), e quindi accecato dal dolore.
ecco, questo comportamento è perdonabile?
secondo me no, secondo quest'amica comune invece è comprensibile, pur essendo sbagliato, e alla lunga perdonabile.
ecco il mio esempio....
Messaggio da arietina76 » 19/01/2011, 15:47
non è dovuto a nessuna incomprensione.Ares87 ha scritto:[...]
Secondo me è perdonabilissimo, perchè non dovrebbe esserlo? I torti veri sono altri... Basta chiarirsi sul perchè questo tizio abbia parlato male di te. Potrebbe essere stato un momento di rabbia dovuto a una qualche incomprensione che avete avuto.
Messaggio da bluver » 19/01/2011, 16:26
Se si dimentica qualcosa vuol dire che non era così grave e non vol dire che si perdona.arietina76 ha scritto:domanda: voi riuscite davvero a dimenticare (e quindi perdonare) quando vi viene fatto un torto?
e se sì, su quali tipologie di "torti" è possibile passare sopra, e su quali invece siete più intransigenti?
ringrazio sin d'ora tutti.
Messaggio da Ospite » 19/01/2011, 17:17
provarci col fidanzato, per esempio.arietina76 ha scritto:[...]
non è dovuto a nessuna incomprensione.
la persona in questione ha avuto seri problemi in famiglia, proprio durante una mia vacanza all'estero. in quest'occasione non ho potuto, evidentemente, aiutarlo fisicamente perchè ero lontana da casa.
da qui i suoi commenti contro di me, che ho scoperto per caso.
posso chiederti, Ares, di farmi qualche esempio di ciò che, secondo te, costituisce un torto?
come è già stato detto da altri, forse qualche esempio chiarisce meglio....
Messaggio da Ares87 » 19/01/2011, 18:34
non ho capito, ma lui ha parlato male di te perchè ti accusava di non averlo aiutato? Guarda, a me è successo di venire a sapere che il mio più caro amico aveva parlato male di me in una determinata occasione. Ovviamente non ci sono rimasto benissimo, ma poi s'è chiarito ed è ovvio che ho perdonato. E ho anche dimenticato, nel senso che non mi capita mai di ripensarci. Cioè, secondo me sono cose che possono capitare anche nelle migliori amicizie, poi è chiaro che dipende da caso a caso.arietina76 ha scritto:[...]
non è dovuto a nessuna incomprensione.
la persona in questione ha avuto seri problemi in famiglia, proprio durante una mia vacanza all'estero. in quest'occasione non ho potuto, evidentemente, aiutarlo fisicamente perchè ero lontana da casa.
da qui i suoi commenti contro di me, che ho scoperto per caso.
posso chiederti, Ares, di farmi qualche esempio di ciò che, secondo te, costituisce un torto?
come è già stato detto da altri, forse qualche esempio chiarisce meglio....
Messaggio da Niobe85 » 19/01/2011, 18:50
Semplice! Mi hanno regalato un portatile e per mera distrazione lo ha saputo con un pò di ritardo... ha fatto una sceneggiata pietosa: "Non mi racconti mai niente, quando me lo dicevi?"dies irae ha scritto:[...]
non te la prendere, ma mi sfugge il torto che lei ti avrebbe fatto.
cioè ho capito che l'hai preso come un torto, ma io non ce lo vedo. vedo un altro tipo di problema, ma non mi pare che si sia comportata male con te
Messaggio da dies irae » 19/01/2011, 19:28
Niobe85 ha scritto:[...]
Semplice! Mi hanno regalato un portatile e per mera distrazione lo ha saputo con un pò di ritardo... ha fatto una sceneggiata pietosa: "Non mi racconti mai niente, quando me lo dicevi?"![]()
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Voglio dire... inutile che specifico altro...
Messaggio da Mister71 » 19/01/2011, 19:52
Ciao Arietina...arietina76 ha scritto:domanda: voi riuscite davvero a dimenticare (e quindi perdonare) quando vi viene fatto un torto?
e se sì, su quali tipologie di "torti" è possibile passare sopra, e su quali invece siete più intransigenti?
ringrazio sin d'ora tutti.
Messaggio da Ospite » 19/01/2011, 20:45
concordo. siamo similiAres87 ha scritto:[...]
non ho capito, ma lui ha parlato male di te perchè ti accusava di non averlo aiutato? Guarda, a me è successo di venire a sapere che il mio più caro amico aveva parlato male di me in una determinata occasione. Ovviamente non ci sono rimasto benissimo, ma poi s'è chiarito ed è ovvio che ho perdonato. E ho anche dimenticato, nel senso che non mi capita mai di ripensarci. Cioè, secondo me sono cose che possono capitare anche nelle migliori amicizie, poi è chiaro che dipende da caso a caso.
Riguardo la domanda che mi hai fatto, si per esempio quello che ha detto parola. Se venissi a sapere di un impiccio tra la mia ragazza e un mio amico non ci vedrei più e non potrei mai e poi mai perdonare. Oppure non potrei mai perdonare che un mio amico mi coinvolgesse in qualche guaio che magari riguarda solo lui... per il resto non sono uno che porta rancore.
Messaggio da tempest » 19/01/2011, 22:24
Concordo con due cose già dette da altri: che perdonare e dimenticare non sono la stessa cosa e che in un caso come quello citato da te si potrebbe vedere di chiarire le circostanze e lo stato d'animo, magari la persona in questione potrebbe scusarsi con te, cosa che renderebbe il gesto perdonabile. Senza scuse dirette per me il comportamento avuto dal tuo "amico" non sarebbe perdonabile.arietina76 ha scritto:[...]
inizio io, visto poi che aperto il thread, così si capisce anche meglio da cosa nasce.
scopro per puro caso che un "amico", che parlava di me come una sorella (almeno così diceva) il mese scorso ha parlato parecchio alle mie spalle, usando espressioni davvero offensive e maleducate, che mi hanno profondamente deluso e ferito.
un'amica comune, a cui ho parlato dell'accaduto, ha detto che dovrei sforzarmi di capire e perdonare, perchè quella persona stava attraversando un difficile momento (problemi di salute in famiglia), e quindi accecato dal dolore.
ecco, questo comportamento è perdonabile?
secondo me no, secondo quest'amica comune invece è comprensibile, pur essendo sbagliato, e alla lunga perdonabile.
ecco il mio esempio....
Messaggio da Sabrina » 20/01/2011, 8:46
A volte non sentire vicina una persona a cui si è molto legati, se il momento è duro, può far star male.. e induce a arrabbiarsi ancora di più perchè e come una valvola di sfogo.. io penso che alla fine questa persona fosse solo arrabbiata con il mondo per quello che le stava succedendo e tu ci sei solo finita in mezzo..arietina76 ha scritto:[...]
non è dovuto a nessuna incomprensione.
la persona in questione ha avuto seri problemi in famiglia, proprio durante una mia vacanza all'estero. in quest'occasione non ho potuto, evidentemente, aiutarlo fisicamente perchè ero lontana da casa.
da qui i suoi commenti contro di me, che ho scoperto per caso.
...
Messaggio da ernesto » 20/01/2011, 9:00
Leggevo la prima parte del tuo intervento e mi dicevo “quanto lavoro hai da fare ragazzo”. Non so se ho mai perdonato “sinceramente” ,mi sa che sono troppo “debole”. Forse passeranno gli anni e quando sarò “maturo” riuscirò a perdonare l’altro perché tutto sommato mi “conviene”. Il rancore è inutile e dannoso. Oppure mi limiterò come faccio oggi a non vendicarmi di un torto ricevuto,almeno in questo modo mi resta il conforto di gridare all’ingiustizia.tropicsnow ha scritto:[...]
perdonare non significa semplicemente negare o dimenticare il torto subito, per riuscire a farlo bisogna abbandonare le emozioni negative e soprattutto richiede lo sforzo di riuscire a vedere l'altro come un essere umano fallibile e debole proprio come lo siamo noi mentre spesso accade che ciò che l'altro ha fatto finisce col diventare ciò che l'altro è. per perdonare ci vuole tempo, a volte molto tempo, perché è un processo lento; più grave è la ferita ricevuta più tempo è necessario per perdonare. occorre capire i motivi di chi ci ha ferito, ma anche di se stessi, ovvero delle caratteristiche della propria ferita e della relazione con chi ci ha feriti. non si può cancellare il passato, ma solo guarire la sofferenza che esso ha causato e in ogni caso è sempre meglio che provare rancore che, invece, ci "costringe" a rimuginare sull'accaduto e ci tiene fermi a quel momento. può servirci semplicemente per liberare noi stessi da sentimenti di rabbia, odio, sofferenza senza portarci necessariamente a una riconciliazione perchè esso non modifica i fatti e non ne elimina le conseguenze. :(
Messaggio da Ospite » 20/01/2011, 22:47
Ho notato che la capacità di metabolizzare una delusione, oppure cercare di comprendere una mancanza, sono direttamente proporzionali alla quantità di orgoglio. Ammetto che, ho subito una certa evoluzione sulla falsa riga di quella descritta da Mister71. Nel senso che nasco con la mentalità di non comprendere ne perdonare, ma chiudere drasticamente e senza soluzione alternativa.arietina76 ha scritto:domanda: voi riuscite davvero a dimenticare (e quindi perdonare) quando vi viene fatto un torto?
e se sì, su quali tipologie di "torti" è possibile passare sopra, e su quali invece siete più intransigenti?
Messaggio da Alex76BO » 24/01/2011, 10:34
Quoto al 1000%Shadow750 ha scritto:[...]
Ho notato che la capacità di metabolizzare una delusione, oppure cercare di comprendere una mancanza, sono direttamente proporzionali alla quantità di orgoglio. Ammetto che, ho subito una certa evoluzione sulla falsa riga di quella descritta da Mister71. Nel senso che nasco con la mentalità di non comprendere ne perdonare, ma chiudere drasticamente e senza soluzione alternativa.
Penso che con l'età sono diventato più possibilista e meno intransigente. Non dico di non provare dolore per una pugnalata alle spalle, o un torto gratuito ricevuto da chi credevo amico mio. Però in genere mi premunisco evitando di idealizzare niente e nessuno, e tenendo ben presente che la natura umana è imprevedibile e molto poco solidale e benigna se non mossa da interessi. Specie ad una certa età, e con esperienze negative alle spalle.
Poi ho oramai fissato l'intenzione di cercare di spiegare e capire sempre, evitando di giungere alla vendetta per sentirmi così appagato dello sgarro o del torto subito.
Messaggio da arietina76 » 24/01/2011, 10:42
allora mi sa che io sono senza speranza...Shadow750 ha scritto:[...]
Ho notato che la capacità di metabolizzare una delusione, oppure cercare di comprendere una mancanza, sono direttamente proporzionali alla quantità di orgoglio. Ammetto che, ho subito una certa evoluzione sulla falsa riga di quella descritta da Mister71. Nel senso che nasco con la mentalità di non comprendere ne perdonare, ma chiudere drasticamente e senza soluzione alternativa.
Penso che con l'età sono diventato più possibilista e meno intransigente. Non dico di non provare dolore per una pugnalata alle spalle, o un torto gratuito ricevuto da chi credevo amico mio. Però in genere mi premunisco evitando di idealizzare niente e nessuno, e tenendo ben presente che la natura umana è imprevedibile e molto poco solidale e benigna se non mossa da interessi. Specie ad una certa età, e con esperienze negative alle spalle.
Poi ho oramai fissato l'intenzione di cercare di spiegare e capire sempre, evitando di giungere alla vendetta per sentirmi così appagato dello sgarro o del torto subito.
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