Ideologia

[tempest]

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Purtroppo è così, sono pienamente daccordo con te. A margine, e senza voler spostare il discorso, rilevo come certi sistemi definiti dittatoriali rappresentino secondo una visione pressochè comune, l'antitesi negativa delle democrazie. Mentre, ma sempre a parer mio, le democrazie in maniera più subdola e celata, sono tali e quali a quei sistemi per il modo di omologare e indirizzare le persone. Spesso tollerano metodi corruttivi e clientelari, utilizzano il complotto e la cospirazione di stato, infischiandosene molto spesso dell'eguaglianza e dell'assicurazione dei diritti alle persone, ma per lo meno all'apparenza dimostrano libertà e garanzia di scelte. In sostanza poi, come secondo me avviene da noi, il popolo non decide proprio un bel niente.

Non siamo d'accordo.
Mi sa che non riesco a spiegarmi in questo topic...
Non penso affatto ciò che pensi tu, ritengo che il nostro "sistema imperfetto" sia migliorabile, ma che sia comunque valido! Non lo paragonerei mai alla dittatura!
Il "popolo" poi è un'entità così sfuggente...il popolo sono gli individui, alcuni intelligenti, altri sciocchi, alcuni colti, altri ignoranti, alcuni buoni, altri cattivi... Gli individui votano e gli eletti governano o stanno all'opposizione, alternandosi. E' l'unico sistema democratico che conosco, è quello che assicura più libertà e più iniziativa, ed è quello che porta più benessere.

[ildilemmadelprigioniero]

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rilevo come certi sistemi definiti dittatoriali rappresentino secondo una visione pressochè comune, l'antitesi negativa delle democrazie. Mentre, ma sempre a parer mio, le democrazie in maniera più subdola e celata, sono tali e quali a quei sistemi per il modo di omologare e indirizzare le persone. Spesso tollerano metodi corruttivi e clientelari, utilizzano il complotto e la cospirazione di stato, infischiandosene molto spesso dell'eguaglianza e dell'assicurazione dei diritti alle persone, ma per lo meno all'apparenza dimostrano libertà e garanzia di scelte. In sostanza poi, come secondo me avviene da noi, il popolo non decide proprio un bel niente.

Non esageriamo
A Pyongyang ti avrebbero già censurato per poi bussare alla porta di casa...senza contare che non ti avrebbero fatto neanche indossare la
t-shirt del tuo avatar

[ernesto]

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...... A margine, e senza voler spostare il discorso, rilevo come certi sistemi definiti dittatoriali rappresentino secondo una visione pressochè comune, l'antitesi negativa delle democrazie. Mentre, ma sempre a parer mio, le democrazie in maniera più subdola e celata, sono tali e quali a quei sistemi per il modo di omologare e indirizzare le persone. Spesso tollerano metodi corruttivi e clientelari, utilizzano il complotto e la cospirazione di stato, infischiandosene molto spesso dell'eguaglianza e dell'assicurazione dei diritti alle persone, ma per lo meno all'apparenza dimostrano libertà e garanzia di scelte. In sostanza poi, come secondo me avviene da noi, il popolo non decide proprio un bel niente.

Leggevo il tuo intervento e mi chiedevo se nella situazione odierna una democrazia della “maggioranza” sia condizione sufficiente per garantire la democrazia?Forse non ci sarà Stato democratico finchè lo Stato non riconoscerà l’individuo come una forza più “alta” e indipendente,dalla quale la forza e l’autorità di esso Stato derivano,e non giungerà a trattarlo di conseguenza.
Ho come la sensazione che viviamo costantemente spostandoci da una ideologia, da una coalizione all'altra in cerca di una identità.Pare che sappiamo solo preoccuparci di problemi “piccoli”. Esterniamo potere individualmente se siamo in pochi e se siamo in tanti lo esterniamo attraverso le “coalizioni” le “ideologie”. Inutile inventarlo, il potere è sempre esistito, ma forse chi “comanda” è chi ci ospita.Combattiamo queste nostre “piccole” battaglie sapendo che non possiamo vincere la guerra...Le ideologie dovrebbero rendere gli uomini “inquilini” modello.

Ciao

[Ospite]

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Non siamo d'accordo.
Mi sa che non riesco a spiegarmi in questo topic...
Non penso affatto ciò che pensi tu, ritengo che il nostro "sistema imperfetto" sia migliorabile, ma che sia comunque valido! Non lo paragonerei mai alla dittatura!

tempest ho capito benissimo quello che vuoi dire. Non esistono cose perfette, figurati se mai lo può essere un sistema di governo. Tirando in ballo la dittatura volevo solo fare un personale e innocente confronto fra metodi di governo apparentemente agli antipodi, ma poi in realtà talvolta utilizzanti gli stessi metodi. Almeno secondo me.

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Il "popolo" poi è un'entità così sfuggente...il popolo sono gli individui, alcuni intelligenti, altri sciocchi, alcuni colti, altri ignoranti, alcuni buoni, altri cattivi... Gli individui votano e gli eletti governano o stanno all'opposizione, alternandosi. E' l'unico sistema democratico che conosco, è quello che assicura più libertà e più iniziativa, ed è quello che porta più benessere.

Hai esposto perfettamente il dato concreto di fatto. Porta più benessere certamente, ma magari non per tutti, e qualche volta solo all'apparenza.

[Ospite]

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Leggevo il tuo intervento e mi chiedevo se nella situazione odierna una democrazia della “maggioranza” sia condizione sufficiente per garantire la democrazia?Forse non ci sarà Stato democratico finchè lo Stato non riconoscerà l’individuo come una forza più “alta” e indipendente,dalla quale la forza e l’autorità di esso Stato derivano,e non giungerà a trattarlo di conseguenza.

Ciao ernesto, molto bella questa tua considerazione. Personalmente mi viene da dire che il singolo individuo, così come auspicheresti tu dovesse venir trattato, non è nei programmi di nessun governo. Molto meglio l'omologazione abilmente gestita, per assicurare scarsa attenzione e reale controllo sull'operato di chi esercita il potere. Un pò come facevano le antiche monarchie. Ti sembra che, nel continuo e incessante approvvigionamento di denaro pubblico per armi e missioni militari all'estero, la democrazia tenga conto del pensiero di una gran parte di suoi cittadini? Vorrei vedere quanti sono gli elettori a favore di questa pratica...

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Ho come la sensazione che viviamo costantemente spostandoci da una ideologia, da una coalizione all'altra in cerca di una identità.Pare che sappiamo solo preoccuparci di problemi “piccoli”. Esterniamo potere individualmente se siamo in pochi e se siamo in tanti lo esterniamo attraverso le “coalizioni” le “ideologie”. Inutile inventarlo, il potere è sempre esistito, ma forse chi “comanda” è chi ci ospita.Combattiamo queste nostre “piccole” battaglie sapendo che non possiamo vincere la guerra...Le ideologie dovrebbero rendere gli uomini “inquilini” modello.
Ciao

Come seguitiamo da anni a dibattere su Resistenza e Fascismo, perdendoci in mille rivoli di interpretazioni e revisionismi storici, ma non riuscendo ancora a dare ad esempio una chiara spiegazione a certe stragi impunite o scandali sempre coperti.

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Non esageriamo Occhiolino
A Pyongyang ti avrebbero già censurato per poi bussare alla porta di casa...senza contare che non ti avrebbero fatto neanche indossare la
t-shirt del tuo avatar Risata

Anche questo è pure vero....

[ernesto]

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........ Ti sembra che, nel continuo e incessante approvvigionamento di denaro pubblico per armi e missioni militari all'estero, la democrazia tenga conto del pensiero di una gran parte di suoi cittadini? Vorrei vedere quanti sono gli elettori a favore di questa pratica...


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Leggevo le righe sopra riportate e pensavo tra me: pure io rientro nel gruppo di persone che “mentalmente”condannano tale comportamento.Ma contemporaneamente mi sono posto una domanda.Ma da un punto di vista pratico io cosa faccio per oppormi a questa realtà?Aspetto con l’animo ben disposto,che altri pongano rimedio a tale situazione?.Al massimo,a ciò che reputo “giusto” do un voto,un debole incoraggiamento e un “dio mi aiuti”.
Faccio parte di quei novecentonovantanove sostenitori della virtù che esistono per ogni uomo virtuoso.
Voto come penso sia “giusto”, ma mi chiedo se sono “vitalmente” interessato a che il “giusto” prevalga.
Non so se troverò la forza per vivere come un “disobbediente civile” per ora rimango alla mercè della “maggioranza”.

Ciao

[FadeTo]

Ho sempre sentito, nella mia vita, la mancanza di un'ideologia forte, ben definita. Una sorta, per come io la interpreto, di schema mentale preciso che mi permetta di reagire agli eventi, politici soprattutto, ma non solo, senza troppe incertezze. La cosa mi è pesata perchè la sensazione che si prova è un pò di smarrimento, di non saper bene quello che si deve fare.

Ho un pò rivalutato la cosa quando ho iniziato a pensare che, forse, questa mancanza poteva tuttavia permettermi di essere più obiettivo. Faccio un esempio: quando andava in onda la trasmissione di Fazio e Saviano, diciamo che i più la vedevano come una trasmissione di sinistra o comunque contro Berlusconi. Su questo non mi esprimo, ma ho notato che molti miei amici, miei coetanei, in base a questo e in base alla loro ideologia la giudicavano in un modo o nell'altro. Nel senso che, chi era di sinistra la giudicava positivamente, chi era di destra negativamente, senza prestare poi troppa attenzione ai contenuti. Allo stesso modo, è sempre l'ideologia che non fa dire a certi studenti, con i quali io magari condivido certi valori e certe idee, a non far dire loro con estrema fermezza che distruggere una città è sempre e comunque una cosa sbagliata.

D'altra parte, quando l'ideologia è a zero, sappiamo quello che succede. O si arriva al totale disinteresse oppure si saltella di qua e di la in base a chi offre di più.

Insomma da una parte vedo la possibilità di essere cieco e poco obiettivo, dall'altra smarrimento e incertezza.
Secondo voi quanto è opportuno avere una forte ideologia oggi?

Oggi avere una forte ideologia significa essere stati strumentalizzati e inglobati in qualche gregge di natura ideologica solitamente politica o religiosa o capitalistica.

Dalla descrizione che fai di te stesso, si evince solo una cosa, peraltro molto importante: che a differenza di molti, sei una persona libera.
Vanne fiero.
E piuttosto che di avere delle ideologie, io mi preoccuperei di avere dei buoni principi e degli ideali sui quali basare la mia condotta individuale.
Ovviamente imho!

[Ospite]

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E piuttosto che di avere delle ideologie, io mi preoccuperei di avere dei buoni principi e degli ideali sui quali basare la mia condotta individuale.
Ovviamente imho!

Condivido al 100 %

[cescoFran]

Son daccordo col professor Bellavista.
[url=http://www.youtube.com/watch?v=A4pVVP16GZo&feature=related]Discorso Bellavista[/url]

[luce dell'aurora]

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Oggi avere una forte ideologia significa essere stati strumentalizzati e inglobati in qualche gregge di natura ideologica solitamente politica o religiosa o capitalistica.

Dalla descrizione che fai di te stesso, si evince solo una cosa, peraltro molto importante: che a differenza di molti, sei una persona libera.
Vanne fiero.
E piuttosto che di avere delle ideologie, io mi preoccuperei di avere dei buoni principi e degli ideali sui quali basare la mia condotta individuale.
Ovviamente imho!

...totalmente d'accordo..è vero è dificile,a volte si rischia di sentirisi tagliati fuori da tutto...ma è sempre meglio che essere gregge.riferirsi a certi valori anche quando tutti sembrano contrari (Kipling...lettera al figlio)
è difficile...ma poi,cercando,altri come te li trovi..e non sei solo.

[FadeTo]

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...totalmente d'accordo..è vero è dificile,a volte si rischia di sentirisi tagliati fuori da tutto...ma è sempre meglio che essere gregge.riferirsi a certi valori anche quando tutti sembrano contrari (Kipling...lettera al figlio)
è difficile...ma poi,cercando,altri come te li trovi..e non sei solo.

E' difficile... ma se così dev'essere, così sia.