Spero di non annoiare nessuno.
Sono stato un bimbo asociale, che non parlava mai. Che si isolava. Non so perchè lo facevo, ero molto timido, o non so. E poi i miei compagni di scuola non facevano altro che prendermi per il sedere poi giustificandosi che lo facevano per "sbloccarmi". Bel metodo.
Non ricordo quasi nessun volto amichevole nella mia infanzia. Pochissime persone che si sono avvicinate con dolcezza, e che mi stimolavano a parlare e fidarmi di loro. Pochissime. Il resto, un manipolo di *******, di persone perfide, che mi facevano scherzi di ogni genere, mi mettevano anche le mani addosso e mi prendevano le mie cose (ero molto geloso della mie cose). Io reagivo altrettanto male, colle parolacce e colle mani.
Alle medie per 2 anni sono stato in balia di un piccolo bullo della mia classe, che mi ha fatto soffrire un casino. Alla fine forse crescendo, sono riuscito a fregarmene un po' di più e l'ultimo anno non è stato così infernale, aveva anche un po'smesso.
Alle superiori una boccata di respiro...ma ancora per poco. Ero sempre molto chiuso, molto solo. Pensavo solo a studiare, e me la cavavo benino.
Per 2 anni sono rimasto abbastanza isolato, poi sono arrivati dei nuovi compagni veramente migliori. Sono stato abbastanza bene con loro, ho conosciuto la musica punk. Ho però anche iniziato a bere...
Ho cominciato a chiedermi che ***** ci facevo su questo pezzo di roccia chiamato Terra.
E perchè non uscivo spesso. Quasi mai. Perchè l'altro sesso non aveva alcuna attenzione per me. Perchè non riuscivo a essere più brillante.
A volte mi sentivo male...e bevevo...allora bastava poco...andavo fuori con 1 birra..max 2...
Università. Tante aspettative, voglia di cambiare, dopo 1 estate in solitudine. Dopo che anche i compagni del liceo erano spariti.
Delusione, gelo, rapporti umani quasi assenti.
Ripiego per la prima volta su internet...scopro le chat...
Scopro un nuovo metodo per conoscere qualche amico, sì. Ma a che prezzo? Abbandoni, delusioni, cotte finite in un nulla di fatto. Tante speranze fallite.
Alcool.
Ero ingenuo, stupido, ci cascavo, mi prendevo bene subito? Beh...comprensibile dal momento che io ero rimasto sempre solo. Donne? Quasi mai viste. Bastavano poche parole dolci e sognavo. Tante volte ero rimasto a sognare in precedenza, dal vivo, veri e propri amori platonici.
Intanto, cominciavano forse a sentirsi i sintomi profondi di tutta questa sofferenza...cominciavo a smontarmi...pezzo per pezzo...cominciavo a intubarmi...infossarmi...cominciava probabilmente lì la depressione. All'università uno schifo, sempre più disincentivato. Eppure cercavo di andare avanti, studiare.
Su un forum ho conosciuto la mia ex ragazza. Sembrava uguale a me all'inizio..sola...sofferente...non aveva mai baciato un ragazzo.
E invece era così diversa. Ci baciammo, stemmo insieme 4 mesi. La prima volta per entrambi. Era diversa da me, stava diventando qualcosa di molto diverso dalla ragazza timida e tranquilla che conoscevo.
Tempo pochi giorni e mi lasciò per un altro. Poi fu lasciata e cominciò a frequentare uomini solo per fare sesso. Ma a me ormai non importava più, ero disgustato a sufficienza.
Ancora più sfiduciato. Non ho più provato nulla per altre ragazze, di serio. Non ho più avuto nessuna vicino.
Un colpo di fortuna, l'anno scorso ho conosciuto delle persone valide della mia università tramite un altro forum. Ho cominciato a frequentare quello che divenne poi il mio migliore amico.
Pian piano abbiam formato un piccolo gruppo...
In cui però io continuavo a sentirmi un po' la pecora nera, a causa dei miei problemi, che si stavano aggravando. Il fatto di essere in compagnia cominciava a non distrarmi più.
Loro però si fidavano, sperando che la vacanza insieme mi facesse riprendere. Cominciavo a tagliarmi ai polsi, poi l'avrei fatto anche più in alto.
La vacanza è risultata un fallimento totale, passavo giorni a bere e notti a tagliarmi. Loro si sono spaventati, nervi tesi, si è litigato, è venuto fuori il peggio del peggio.
I miei amici mi hanno rispedito a casa, dopo un disgustoso litigio che mi aveva fatto riprecipitare nuovamente nello sconforto della solitudine, che da lì a poco sarebbe ritornata padrona della mia vita.
Mi hanno promesso di starmi vicino, invece dallo psicologo mi ci hanno portato i miei genitori. Il mio ex migliore amico si fa ancora vivo, ma si sente benissimo che tutto è cambiato. La sua ragazza è stata l'amica con cui ho litigato più pesante. Non ci sono speranze di riprendere.
Loro escono insieme. Io me ne sto a casa, da un mese ormai.
Ad affrontare senza più forze i miei fantasmi, con una vita sempre più vuota, inutile.
Non mi va più di studiare...ho ridotto al minimo qualsiasi attività. Mangio persino meno.
Passo il tempo su internet e ad ascoltare musica per cercare di riempire la mia testa di qualcosa e non affondare col peso dei miei pensieri.
Li odio, non li controllo. Mi sembra di non essere più in grado di fare più nulla. Quando non ce la faccio più mi metto a bere...va sempre a finire male, che vomito o addirittura che prendo in mano un taglierino o una lametta.
Mi sento lontano dalle persone "normali". Ma non capisco se questo debba rinchiudermi del tutto...alla fine se sono qui non mi sono chiuso del tutto...avrei bisogno di distrarmi, di rompere questa infernale abitudine.
Il malessere rende soli? Ma io sono sempre stato solo, anche quando stavo meglio.
Ma esiste una barriera immaginaria tra i "malati" e i "normali"?
Io, e chi soffre di depressione, fobia sociale, disturbi alimentari, disturbi psicologici di qualunque genere...?!
Siamo i "pazzi"?
Mi sento così diverso a volte. Ma sono una persona anch'io!

Anche se così svuotata di sentimenti ed emozioni...un quasi cadavere.
Perchè tutti si spaventano...
Io non penso che "guarirò" presto...devo rimanere da solo fino a quando sarò riammesso nel mondo dei "normali"...?
A parte che non voglio essere "normale". Non voglio uniformarmi a nessuno, a me non piace la gente, non piace la società. Ho una brutta immagine del mondo.
Egoismo, indifferenza, ostentazione, violenza.
Sono sentimenti che possono pervadere anche me, ma so che non mi appartengono, non mi piacciono.
So che qualcuno là fuori mi assomiglia. Senza necessariamente star male come me. So di poter dare poco in questo momento ma mi piacerebbe dare di più...
Che dire, se qualcuno vuole dire la sua...e scusate per lo sfogo, forse mi sono dilungato troppo, ma era per presentare le persone coi cui ho avuto a che fare.
Io qui non parto totalmente sfiduciato, altrimenti non mi sarei nemmeno iscritto a questo sito.
Sarebbe bello scrivere pagine più allegre in futuro.