parola ha scritto:[...]
che c'è di male a discutere di una cosa che lui ha detto a vanity fair e non al new york times?
si' io non so se sia stato obbligato o no e sinceramente non vedo proprio quell'intervista come una cosa spontanea (ma chi te lo dice che non è sempre già stato con qualcuno e che non era felice prima?).
tu credi ad un personaggio pubblico ea TUTTE le sue dichiarazioni? io no!
si tartta di business.
anche lui sa ed ha detto che la sua carriera in pericolo, quello che dicono i blog non è di per se' rilevante.
comunque pare te ne intendi parecchio....
non ha parlato colla sua penalista, ma con qualche altro avvocato d'affari ha parlato. io concordo con shadow!!!!!
ok cara parola...mi sembra non vi sia verso d'interderci...ma non su opinioni personali...ma su 'fatti' realmente avvenuti e ci riprovo un ultima volta poi fai tu, ma non tirarmi più in ballo in questo topic...se vi riesci,
- ciò che ha detto schadow è grosso modo ciò che ho affermato :-... Figuriamoci se Ferro non sapeva cosa avrebbe provocato tutto ciò, e con lui il suo agente e il suo commercialista.- S. (ho 'tagliato' la parte iniziale, perchè similare a mie affermazioni sui precedenti post, almeno a mio parere)
-per 'malignità' intendevo, che per forza e comunque tutta sia caciara è e dovrebbe sfociare in un beneficio economico suo, staff, organizzazione e compagnia bella- T.N.
detto questo ti avevo ripetuto che il cantante in questione facendo outing non si assume ad 'eroe' o quant'altro, ma soltanto e solamente che ero d'accordo con il suo gesto, di libera scelta...quello che è resta come persona e come artista o diverrà non lo prendo in considerazione, ma vedo nel suo gesto un opportunità, soprattutto per chi non ha voce, di 'liberarsi' da una nostra cultura che non contempla il gay pienamente inserito nel nostro contesto sociale (ricordo il film ' Philadelphia' del '93, mi pare, e tra l'altro tratto da una storia vera, del pluripremiato Tom Hanks e di Denzel Washington)...ecco la strada del coming_out si afferma allora, perlomeno negli USA, perchè si capì che non bisognava 'subire' ma iniziare a 'parlarne' apertamente della questione gay (non era l'aids il messaggio del regista ma la discriminazione sociale e nel caso, lavorativa, a causa di una tendenza sessuale)...
tra gli artisti c'è chi ha preferito il 'silenzio' e chi no, ecco son d'accordo con i secondi...come sono a fianco di chi vuol mettere in qualche modo al bando prodotti lavorati da bambini, di chi 'combatte, la discriminazione della donna, anch'essa ancora pienamente accettata nel sociale, e la carta dei diritti dell' ONU parla molto chiaro a proposito, alla quale l'Italia ha aderito, di questo si che posso pienamente assicurati...
la, anzi, le due famose interviste iniziali sono state un suo assenso ad un invito di Repubblica e Vanity fair, condiviso, per evitare chissà quali problemi (pensava lui) con il suo avvocato da anni, tal Giulia Bongiorno!
...il new york times, l'herald tribune, etc, ti assicuro hanno altro a cui pensare e scrivere oggi...quindi che ci possiamo fa, se si stratta di 'roba' italica che ha fatto il 'lavoro sporco'
no, assolutamente non credo 'a prescindere', quindi personaggio pubblico tanto più che sia... ho la mia testa e 'osservo', m'informo e provo a farmi un opinione!
un intervista spontanea?!...che vuol dir mai parola?...un intervista è un intervista, in genere concordata, preparata (vi sono addetti stampa ben pagati) e il contorno è secondario: mi par importante, di fatto, il suo outing! ...già detto il merito
non me intendo e neppure parecchio cara collega...diciamo che se voglio ho un ottima collaboratrice del settore...e un pò io ma soprattutto lei...insomma diciamo che conosco certi 'fatti' per come sono andati...
ciao e riciao!

...mi fermo qui!