Francesca_84a ha scritto:[...]
Sei uno psicologo?
Hai analizzato il mio problema in maniera impeccabile...
Ora a parte gli scherzi, ti posso dire cosa provo quando mi sento insicura. Quando mi sento così, credo che ho paura del giudizio dell'altro, insomma, quando non riesco a esser completamente me stessa. Ma penso che la cosa sia complicata da spiegare, e anche da provare. Io non so di preciso cosa provo o cosa vedo negli altri. Forse in realtà non son nemmeno le persone. Una volta ho rifiutato un lavoro perchè la prima cosa che mi ha spaventata è stata proprio l'ambiente. Talmente elegante che mi son sentita fuoriluogo (e sì che amo vestirmi elegante quando posso). A volte mi sento come un pesce fuor d'acqua. Il pensiero che ho avuto più spesso è che non dovevo nascere in quest'epoca. Perchè a me non è solo insicurezza ma anche tensione (soprattutto sul lavoro). Vivo perennemente in tensione. Pure quando ci son state le feste natalizie, che io adoro, e andavo da mia nonna, pur essendo stracontenta di andarci,poi mi chiudevo a riccio. Proprio mia mamma ha detto che ero sempre tesa, che non ero sciolta. Forse in realtà la colpa era dell'abbigliamento, mi vestivo così elegante da avere il terrore di avere gli occhi addosso, non so.Tutto può esser con me. Non escluderei nessun fattore. So solo che ancora non capisco se son le persone intorno a me ad intimorirmi, o se è l'ambiente, o se alla fine non è nulla di questo ma sono io stessa a non accettarmi. Sto quasi facendo confusione... o mamma...
Comunque fa nulla, io combatterò questa battaglia con me stessa piano piano, non posso capire già ora che cosa mi blocca e mi renda insicura. Lo capirò e affronterò piano piano.
E speriamo in bene, io incrocio le dita
Ciao...
Non ci sono battaglie... non ci sono cose da conseguire, la vita è un complesso fenomeno nel quale siamo noi a costruire i nostri traguardi, non esistevano prima che noi cominciassimo a svilupparne l'idea e il proposito di raggiungerli, e prima che i nostri genitori, amici e altre influenze cominciassero a farci venire l'acquolina in bocca...
Fondamentalmente, noi dobbiamo "soltanto" vivere... questo è il movimento unico dell'umanità, la direzione collettiva. Il resto, sono differenze individuali generate dal''ambiente e in misura non ancora ben quantificabile dalla genetica. Gli altri esseri umani sono simili a noi. Quando una persona si toglie certi bei vestiti eleganti, quelli saranno disposti da qualche parte, e se riesci ad immaginare la scena, vedrai una gonna, degli stivali, una giacca, una cravatta... eccetera, tutti oggetti che disposti su un porta indumenti non fanno la stessa impressione di prima... vero? Però sono gli stessi...
Se qualcuno ti mette gli occhi addosso, tu fatti guardare... lo sguardo ci ferisce se noi glielo consentiamo, siamo sempre noi che apriamo la porta. Non opporti, non fare resistenza, fà in modo che questo vento ti arrivi addosso e ti superi, e poi chiediti cosa veramente è successo, nota se quello che temevi è "esattamente" quello che poi è accaduto oppure no... Scoprirai che ci sono, direi sempre, delle differenze...
Quando viviamo una esperienza nuova, è normale che ci sia una certa tensione. C'è qualcuno che non è per niente teso al suo primo giorno di lavoro in un ambiente sconosciuto? Davanti a persone che abbiamo conosciuto da troppo poco, e che magari ci stanno facendo una impressione che può benissimo essere sbagliata?
Nascondere la propria tensione è un arte, ma ammettere a se stessi di provarla è il passo successivo. Consegnare le proprie emozioni a chi ci sta di fronte, e disarmare questa persona per via della nostra sincerità, e un passo ancora più avanti...
Ciao...