Terreste in considerazione una relazione che ....
Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli
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- senzaorario
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Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da senzaorario » 12/01/2010, 22:32
Supponiamo che odiate il vostro ambiente di lavoro , o per i piu giovani la vostra scuola (non so quale dei due casi sia peggiore) o la vostra città o qualsiasi cosa, o comunque siete in ansia nella ricerca spasmodica di una soluzione per cambiare (che poi i cambiamenti siano pericolosi è un'altra cosa ) e tuttavia , tra tanto male di vivere, vi si prospettasse una relazione sentimentale con un'altra persona di quell'ambiente , e aveste l'impressione di essere di fronte davvero ad un legame telepatico e ad un'attrazione sia umana che biochimica ( insomma che assomigli davvero ad un innamoramento) , alla quale neppure il vostro stato angosciato ( che spesso inibisce la capacità di provare sentimenti passionali) riesca a farvi essere indifferenti, coscome reagireste? Lo accettereste, magari ripromettendovi ( se si confermasse una cosa seria) di lasciare ambedue quel posto? Che contraccolpo psicologico vi ingenererebbe la consapevolezza che della vostra importante storia, che magari si rivelasse anche l'amore della vita,
dovete ringraziare un ambiente che ritenete infame?
Mio padre , oggi novantenne ( mi ha avuto tardi, non cominciate a farvi strane idee) , era stato prigioniero dei tedeschi ai tempi del nazismo , cosa che sicuramente non era una situazione normale, tuttavia era rimasto in sincera amicizia con alcuni compagni di prigionia fino a tempi recenti . Però si capisce che è un caso diverso: innanzitutto il nemico era esterno, e si trattava di mal comune e nemico comune , non di una situazione vissuta come dramma solo da uno, e soprattutto si trattava di amicizia e non di amore ( a quei tempi a chi era Gay conveniva tenerlo nascosto) .
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Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da tropicsnow » 12/01/2010, 22:38
perchè no? vuol dire che tra tanta angoscia e amarezza qualcosa di buono c'è stato. come si suol dire: non tutti i mali vengono per nuoceresenzaorario ha scritto:...che pare seria quando essa è nata in un ambiente che odiate?
Lo accettereste, magari ripromettendovi ( se si confermasse una cosa seria) di lasciare ambedue quel posto? Che contraccolpo psicologico vi ingenererebbe la consapevolezza che della vostra importante storia, che magari si rivelasse anche l'amore della vita,
dovete ringraziare un ambiente che ritenete infame?
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Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da tempest » 12/01/2010, 23:31
L'accettrei eccome! Lo vedrei come un raggio di luce nell'oscurità, la "svolta" nella sfortuna ecc...la vivrei con gioia e poi farei le mie valutazioni sull'ambiente "odiato". Vederlo forse un po' meno... detestabile? Restare? Andare?senzaorario ha scritto:...che pare seria quando essa è nata in un ambiente che odiate?
Supponiamo che odiate il vostro ambiente di lavoro , o per i piu giovani la vostra scuola (non so quale dei due casi sia peggiore) o la vostra città o qualsiasi cosa, o comunque siete in ansia nella ricerca spasmodica di una soluzione per cambiare (che poi i cambiamenti siano pericolosi è un'altra cosa ) e tuttavia , tra tanto male di vivere, vi si prospettasse una relazione sentimentale con un'altra persona di quell'ambiente , e aveste l'impressione di essere di fronte davvero ad un legame telepatico e ad un'attrazione sia umana che biochimica ( insomma che assomigli davvero ad un innamoramento) , alla quale neppure il vostro stato angosciato ( che spesso inibisce la capacità di provare sentimenti passionali) riesca a farvi essere indifferenti, coscome reagireste? Lo accettereste, magari ripromettendovi ( se si confermasse una cosa seria) di lasciare ambedue quel posto? Che contraccolpo psicologico vi ingenererebbe la consapevolezza che della vostra importante storia, che magari si rivelasse anche l'amore della vita,
dovete ringraziare un ambiente che ritenete infame?
.
Non intravvedo strani "contaccolpi" psicologici in una situazione come questa, io credo che sarei felice di aver trovato qualcosa di bello, non importa dove.
Certo...non so di che ambiente "infame" ( addirittura ) parli, quindi il mio è un discorso generale...
Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da Ospite » 13/01/2010, 13:38
Ciao e bentornato tra noi senzaorario!senzaorario ha scritto:Che contraccolpo psicologico vi ingenererebbe la consapevolezza che della vostra importante storia, che magari si rivelasse anche l'amore della vita, dovete ringraziare un ambiente che ritenete infame?
Allora, il contraccolpo a mio avviso e' la "convinzione psicologica" (sono dell'opinione che ogniuno e' capace di convincersi di qualsiasi cosa) che anche in una situazione infame o difficilissima potrebbe nascere qualcosa di straordinario.
Velocemente: mi ricorda il film bellissimo uscito nel '97 di Roberto Benigni intitolato La vita e' bella.
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Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da elfo26 » 13/01/2010, 13:40
sono in completa sintonia con le parole di tempest,io cercherei di capire se questo incontro puo farmi rivalutare quel ambiente, addirittura vederlo con altri occhi, magari meno critici. Anche se è difficile mi rendo conto stare in in un luogo a noi ostile. Ovviamente mi riferisco in generale non sapendo i dettagli della storia.tempest ha scritto:[...]
L'accettrei eccome! Lo vedrei come un raggio di luce nell'oscurità, la "svolta" nella sfortuna ecc...la vivrei con gioia e poi farei le mie valutazioni sull'ambiente "odiato". Vederlo forse un po' meno... detestabile? Restare? Andare?
Non intravvedo strani "contaccolpi" psicologici in una situazione come questa, io credo che sarei felice di aver trovato qualcosa di bello, non importa dove.
Certo...non so di che ambiente "infame" ( addirittura ) parli, quindi il mio è un discorso generale...
Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da Ospite » 13/01/2010, 13:49
Ops...mi sono accorta solo ora di non avere risposto alla domanda del Topic.senzaorario ha scritto:Terreste in considerazione una relazione che...pare seria quando essa è nata in un ambiente che odiate?
Si, certamente!
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Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da senzaorario » 13/01/2010, 23:29
ti sei "rifatto" nella seconda parte. Ma nel mio caso l'ambiante non merita rivalutazione, merita denuncia, anzi. Voi non potete saperlo, lo so.elfo26 ha scritto:[...]
sono in completa sintonia con le parole di tempest,io cercherei di capire se questo incontro puo farmi rivalutare quel ambiente, addirittura vederlo con altri occhi, magari meno critici. Anche se è difficile mi rendo conto stare in in un luogo a noi ostile. Ovviamente mi riferisco in generale non sapendo i dettagli della storia.
"L'arahosta è un hrostaceo, a un hrostaceo per prima hosa si toglie la hrosta. Poi...toglierei le antenne: e he vogliamo servire l'arahosta con le antenne? E infine togliamo l'arahosta: ma a huesto punto non ci rimane piu niente :gradisce un buon petto di pollo?"affabile ha scritto:[...]
Velocemente: mi ricorda il film bellissimo uscito nel '97 di Roberto Benigni intitolato La vita e' bella.
Parlarmi (indirettamente) di nazismo in questo momento ( non avresti poturo saperlo , lo so) non è il massimo. Rispondendoti spero di non fare la fine di Benigni in quella storia.
Non ho resistito alla tentazione di citare la simpatica scena di benigni che spiega come si serve l'aragosta.
Sono tornato in un giorno come tanti altri e ad un 'ora come tante altre: un motivo doveva pure esserci per chiamarmi senzaorario anzichè "prevedibile". Affabile, mi pare che tu ci fossi gia quando frequentavo di piu, ma ...ti sei rifatta il trucco(atavar)? Sei tu? Non vorrei essere indiscreto ma ...cosa c'entrano gli U.S.A. con Vicenza?
p.s. mancavo da un po' , ma non ho dimenticato come si fa il multiquote.
L.Pirandello
Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da Ospite » 14/01/2010, 18:46
senzaorario ha scritto:Sono tornato in un giorno come tanti altri e ad un 'ora come tante altre: un motivo doveva pure esserci per chiamarmi senzaorario anzichè "prevedibile". Affabile, mi pare che tu ci fossi gia quando frequentavo di piu, ma ...ti sei rifatta il trucco(atavar)? Sei tu? Non vorrei essere indiscreto ma ...cosa c'entrano gli U.S.A. con Vicenza?
p.s. mancavo da un po' , ma non ho dimenticato come si fa il multiquote.
Si infatti, c'ero gia'...
...anche se non vedo cosa il mio trucco o l'avatar abbia a che vedere con il Topic che hai aperto o le mie preferenze di localita'. Come scrissi tu stesso sopra, se ti fermassi piu' spesso e leggessi con attenzione i vari Topic del Forum, il motivo lo sapresti.
Ciao.
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Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da arietina76 » 14/01/2010, 19:26
concordo con chi ti ha detto: e perchè no?senzaorario ha scritto:...che pare seria quando essa è nata in un ambiente che odiate?
Supponiamo che odiate il vostro ambiente di lavoro , o per i piu giovani la vostra scuola (non so quale dei due casi sia peggiore) o la vostra città o qualsiasi cosa, o comunque siete in ansia nella ricerca spasmodica di una soluzione per cambiare (che poi i cambiamenti siano pericolosi è un'altra cosa ) e tuttavia , tra tanto male di vivere, vi si prospettasse una relazione sentimentale con un'altra persona di quell'ambiente , e aveste l'impressione di essere di fronte davvero ad un legame telepatico e ad un'attrazione sia umana che biochimica ( insomma che assomigli davvero ad un innamoramento) , alla quale neppure il vostro stato angosciato ( che spesso inibisce la capacità di provare sentimenti passionali) riesca a farvi essere indifferenti, coscome reagireste? Lo accettereste, magari ripromettendovi ( se si confermasse una cosa seria) di lasciare ambedue quel posto? Che contraccolpo psicologico vi ingenererebbe la consapevolezza che della vostra importante storia, che magari si rivelasse anche l'amore della vita,
dovete ringraziare un ambiente che ritenete infame?
Mio padre , oggi novantenne ( mi ha avuto tardi, non cominciate a farvi strane idee) , era stato prigioniero dei tedeschi ai tempi del nazismo , cosa che sicuramente non era una situazione normale, tuttavia era rimasto in sincera amicizia con alcuni compagni di prigionia fino a tempi recenti . Però si capisce che è un caso diverso: innanzitutto il nemico era esterno, e si trattava di mal comune e nemico comune , non di una situazione vissuta come dramma solo da uno, e soprattutto si trattava di amicizia e non di amore ( a quei tempi a chi era Gay conveniva tenerlo nascosto) .
in una storia io devo valutare la persona che ho di fronte: il suo carattere, il suo cuore, il suo modo di lavorare, insomma tutte queste cose. ma non vedo perchè dovrei negarmi l'amore se questo nasce in un ambiente (ad es. di lavoro) che a me non piace.
nè io nè l'altra persona dobbiamo "essere puniti" o comunque pagare perchè ci siamo conosciuti proprio in quell'ambiente.
l'amore è già una ricchezza tanto rara da trovare: perdonami, ma penso che non dovresti proprio sciuparlo per una cosa del genere...!
se poi la storia non dovesse funzionare, sarà perchè tra VOI non è andata bene, non perchè è nata in un certo contesto...
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Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da senzaorario » 14/01/2010, 19:55
Magari lo farò, ma era una domanda " amica "affabile ha scritto:[...]
Si infatti, c'ero gia'...
...anche se non vedo cosa il mio trucco o l'avatar abbia a che vedere con il Topic che hai aperto o le mie preferenze di localita'. Come scrissi tu stesso sopra, se ti fermassi piu' spesso e leggessi con attenzione i vari Topic del Forum, il motivo lo sapresti.
Ciao.
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Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da sandrone » 14/01/2010, 20:17
L'Amore non ha importanza dove nasce ma con chi nasce.senzaorario ha scritto:...che pare seria quando essa è nata in un ambiente che odiate?
Supponiamo che odiate il vostro ambiente di lavoro , o per i piu giovani la vostra scuola (non so quale dei due casi sia peggiore) o la vostra città o qualsiasi cosa, o comunque siete in ansia nella ricerca spasmodica di una soluzione per cambiare (che poi i cambiamenti siano pericolosi è un'altra cosa ) e tuttavia , tra tanto male di vivere, vi si prospettasse una relazione sentimentale con un'altra persona di quell'ambiente , e aveste l'impressione di essere di fronte davvero ad un legame telepatico e ad un'attrazione sia umana che biochimica ( insomma che assomigli davvero ad un innamoramento) , alla quale neppure il vostro stato angosciato ( che spesso inibisce la capacità di provare sentimenti passionali) riesca a farvi essere indifferenti, coscome reagireste? Lo accettereste, magari ripromettendovi ( se si confermasse una cosa seria) di lasciare ambedue quel posto? Che contraccolpo psicologico vi ingenererebbe la consapevolezza che della vostra importante storia, che magari si rivelasse anche l'amore della vita,
dovete ringraziare un ambiente che ritenete infame?
Mio padre , oggi novantenne ( mi ha avuto tardi, non cominciate a farvi strane idee) , era stato prigioniero dei tedeschi ai tempi del nazismo , cosa che sicuramente non era una situazione normale, tuttavia era rimasto in sincera amicizia con alcuni compagni di prigionia fino a tempi recenti . Però si capisce che è un caso diverso: innanzitutto il nemico era esterno, e si trattava di mal comune e nemico comune , non di una situazione vissuta come dramma solo da uno, e soprattutto si trattava di amicizia e non di amore ( a quei tempi a chi era Gay conveniva tenerlo nascosto) .
L'importante è il NOI tutto il resto è stupida conice, ma come ti ha già detto Tempest noi facciamo discorsi in generale, non sappiamo di che ambiente parli.
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Messaggio da tempest » 14/01/2010, 22:50
Comunque questo topic è molto enigmatico, troppo forse, per poter dare consigli.....
La donna che ( si deduce.... ) ha catturato la tua attenzione, è parte integrante di questo ambiente che tu giudichi "infame" ? Lei lo giudica come te oppure lo giudica in modo diverso? Ne avete mai parlato? Si potrebbe intanto capire se questo diprezzo per l'ambiente che vi ha messo in contatto è da voi due condiviso...
Re: Terreste in considerazione una relazione che ....
Messaggio da nefertiti79 » 19/01/2010, 23:15
Penso che quando si incontra la persona giusta, non bisogna lasciarla andare, anche perche' quando ricapita una fortuna del genere?senzaorario ha scritto:...che pare seria quando essa è nata in un ambiente che odiate?
Supponiamo che odiate il vostro ambiente di lavoro , o per i piu giovani la vostra scuola (non so quale dei due casi sia peggiore) o la vostra città o qualsiasi cosa, o comunque siete in ansia nella ricerca spasmodica di una soluzione per cambiare (che poi i cambiamenti siano pericolosi è un'altra cosa ) e tuttavia , tra tanto male di vivere, vi si prospettasse una relazione sentimentale con un'altra persona di quell'ambiente , e aveste l'impressione di essere di fronte davvero ad un legame telepatico e ad un'attrazione sia umana che biochimica ( insomma che assomigli davvero ad un innamoramento) , alla quale neppure il vostro stato angosciato ( che spesso inibisce la capacità di provare sentimenti passionali) riesca a farvi essere indifferenti, coscome reagireste? Lo accettereste, magari ripromettendovi ( se si confermasse una cosa seria) di lasciare ambedue quel posto? Che contraccolpo psicologico vi ingenererebbe la consapevolezza che della vostra importante storia, che magari si rivelasse anche l'amore della vita,
dovete ringraziare un ambiente che ritenete infame?
Mio padre , oggi novantenne ( mi ha avuto tardi, non cominciate a farvi strane idee) , era stato prigioniero dei tedeschi ai tempi del nazismo , cosa che sicuramente non era una situazione normale, tuttavia era rimasto in sincera amicizia con alcuni compagni di prigionia fino a tempi recenti . Però si capisce che è un caso diverso: innanzitutto il nemico era esterno, e si trattava di mal comune e nemico comune , non di una situazione vissuta come dramma solo da uno, e soprattutto si trattava di amicizia e non di amore ( a quei tempi a chi era Gay conveniva tenerlo nascosto) .
Sicuramente e' un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno, e le difficoltà in due si affrontano meglio...
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ancora non se ne è parlato
Messaggio da senzaorario » 31/01/2010, 12:43
Non se ne è ancora parlato, anche perchè il tempo per chiacchierare è poco.tempest ha scritto:Senzaorario, notavo che tu per primo hai citato il nazismo nel parlare dei ricordi di tuo padre, non affabile...
Comunque questo topic è molto enigmatico, troppo forse, per poter dare consigli.....
La donna che ( si deduce.... ) ha catturato la tua attenzione, è parte integrante di questo ambiente che tu giudichi "infame" ? Lei lo giudica come te oppure lo giudica in modo diverso? Ne avete mai parlato? Si potrebbe intanto capire se questo diprezzo per l'ambiente che vi ha messo in contatto è da voi due condiviso...
Non ho capìto il significato di " non affabile" in questo contesto.
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Re: ancora non se ne è parlato
Messaggio da tempest » 31/01/2010, 13:06
Ah... non ricordavo più nemmeno io...ma rilegendo il topic ho ricordato:senzaorario ha scritto:[...]
Non ho capìto il significato di " non affabile" in questo contesto.
avevi scritto questa frase all'utente affabile in risposta ad un suo post nel quale ti aveva citato il film di Benigni"la vita è bella":
io quindi avevo scritto:senzaorario ha scritto: Parlarmi (indirettamente) di nazismo in questo momento ( non avresti poturo saperlo , lo so) non è il massimo.
riferendomi al tuo post di apertura, cioè questo:tempest ha scritto:Senzaorario, notavo che tu per primo hai citato il nazismo nel parlare dei ricordi di tuo padre, non affabile...
tutto quì..non volevo dire niente di particolare...era solo un commento.senzaorario ha scritto:Mio padre , oggi novantenne ( mi ha avuto tardi, non cominciate a farvi strane idee) , era stato prigioniero dei tedeschi ai tempi del nazismo , cosa che sicuramente non era una situazione normale, tuttavia era rimasto in sincera amicizia con alcuni compagni di prigionia fino a tempi recenti .
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Re: ancora non se ne è parlato
Messaggio da senzaorario » 31/01/2010, 13:34
Hai ragione davvero, stavolta. Sarà che per quanto riguarda mio padre lui lo racconta(va) come un'esperienza dura ma quasi normalizzata dal mal comune ( ricordo che campo di cocentramento e di sterminio non sono la stessa cosa) .tempest ha scritto:[...]
Ah... non ricordavo più nemmeno io...ma rilegendo il topic ho ricordato:
avevi scritto questa frase all'utente affabile in risposta ad un suo post nel quale ti aveva citato il film di Benigni"la vita è bella":
[...]
io quindi avevo scritto:
[...]
riferendomi al tuo post di apertura, cioè questo:
[...]
tutto quì..non volevo dire niente di particolare...era solo un commento.
ciao
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