è da un po' che non scrivo un topic (una vita)...
ultimamente pero' sto pensando a questa questione generale ! ditemi voi se sono diventatta matta o se dico scemate... non vi preoccupate , non mi offendo.

leggevo su internet un'interpretazione dell'amore da parte di un uomo maturo, molto deluso ( da quel che ho capito) da una lacerante separazione, di cui si ritiene completamente incolpevole. la lettura mi ha fatto venire in mente come spesso l'età sia un pregiudizio (direbbe aradis,la nostra nuova utente) come tante volte da "grandi", dopo delusioni , torniamo a ragionare da ragazzi e come in realtà esperienze brutte rendono difficile anche quello che era facile...
mi è venuto in mente questo: parlando con amici e conoscenti (per lo piu' dai 25 anni ai 40 anni) ho potuto elaborare questo stupido schemino e queste due idee , anche nella mia vita personale, ho potuto riscontrare.
c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?