Carissima "aurorablu" ho letto la tua storia e devo dire che è davvero tristee ingiusta. Nel mio matrimonio che è durato 16 anni ho provato solo l'indifferenza di mio marito e non l'ho certo scatenata io perché sono una donna aperta e solare. In lui questo comportamento si è manifestato dopo cinque anni dalla nascita di nostro figlio; prima di sposarci era un uomo attento, pieno di energia, poi si è chiuso giorno per giorno in un mondo suo fatto di lavoro, automobilismo, dormite e giochi enigmistici. Dialogo zero: io tornavo a casa alla sera e raccontavo la mia quotidianità (anche fatta di cose banali pur di smuoverlo), lui zitto o al massimo rispondeva con un "Ah", "Bene"... Non parliamo del bambino: naturalmente cercava il padre per giocare e trovava solo un uomo che stava disteso su un tappeto guardandolo con apatia, senza avere il minimo interesse per lui e il suo mondo di giochi e scoperte. Ho cercato di capire cosa possa aver provocato tutto ciò, ho cercato il dialogo, mi sono rivolta a uno psicologo, ho provato a capire il suo mondo, lui mi ha detto che non è colpa mia e di nostro figlio e che vuole vivere così, che non se la sente di prendere responsabilità e decisioni per una famiglia. Per cui la sottoscritta con l'aiuto di due splendidi genitori si è sobbarcata la crescita del figlio (scuole, amici, sport, problemi, ansie, gioie ...); per fortuna nostro figlio è cresciuto con un buon equilibrio (ma è stata dura!), io ho un lavoro interessante che mi permette di essere autonoma, l'anno scorso abbiamo chiesto la separazione e per ora viviamo nella stessa casa (con due ingressi indipendenti - lui al piano inferiore, io e nostro figlio al piano superiore - ma ti assicuro che è faticoso lo stesso, preferirei essere lontana 1000 chilometri) in attesa che lui il prossimo anno vada in un'altra casa. Come te anch'io due anni fa ho iniziato a frequentare un amico di lunga data, una bella persona, galante, premuroso, gentile ma mi sono dovuta allontanare per non soffrire e non illudermi perché ho capito quello che lui non aveva il coraggio di dirmi per non perdermi e cioè che anche se mi ritiene una donna affascinante e mi stima, che con me sta bene e per lui sono importante, non ha il coraggio di fare chiarezza nella sua vita con i figli (non ci sono altri coniugi, è vedovo) con i quali ha dei problemi.aurorablu ha scritto:[...]
Ciao Ida, è un piacere poter condividere qualche momento con chi ci puo' capire perche' sta passando vicende molto simili alle nostre. Se vai sul mio profilo su (cerco una parola di conforto), potrai leggere la mia storia.
Sotto certi aspetti attuali, le nostre vicende sono molto simili, e non saprei dire quale delle due, sia più triste. In ambedue i casi, non meritavamo di essere trattate così.
Siamo donne che abbiamo dato molto, donne che sanno amare con vero e sincero amore, ed i nostri uomini hanno davvero per lungo tempo beneficiato di questi nostri sentimenti ma che ci hanno ricambiato con indifferenza e mutismo.
Tu hai lottato molto in tutti questi anni per vivere un matrimonio felice, ma purtroppo è stato uno sforzo unilaterale.
Abbiamo entrambe dei figli, che sono la nostra gioia più grande, ed è anche per loro che dobbiamo saper gestire al meglio la triste situazione che stiamo vivendo.
Sono sicura che non passeremo il resto dei nostri anni nell’infelicità, prima o poi sicuramente sapremo cogliere quel filo di luce lungo il nostro tunnel buio, e da lì cercare la nostra rinascita.
Ce la faremo, basta crederci.
Io sono parecchio determinata, amo la vita e credo ancora ai sogni, ai valori, all’amore.
Cara Ida mi farà sempre piacere scambiare due “chiacchiere” con te, e fare in modo di trasfonderci coraggio ed energia positiva.
A presto.
Certo, sono convinta che il destino ci riserva anche delle sorprese liete e inaspettate, e intanto io con coraggio guardo avanti.
A presto
