La mia situazione personale è che da pochi mesi ho ottenuto un trasferimento nella mia terra, dopo 16 anni di profondo nord , che io stesso avevo richiesto (era da anni il mio ingenuo sogno ) . Sapevo che i cambiamenti comportano dei rischi, soprattutto se si cambia scuola (feci a suo tempo anche questo, pentendomi ) o se si cambia lavoro. D'altra parte se non accettassimo mai di correre dei rischi saremmo sempre insoddisfatti.
Purtroppo pero' ormai non uso più mezzi termini, e dico chiaramente che mi sono pentito, che stavo meglio prima, che il mare me lo godevo di più con le ferie che non adesso che vivo a pochi chilometri da esso (ci saro' andato forse 10 volte, o 15 se comprendiamo le comparse senza togliermi il costume). Il tutto non a causa delle cose che avevo messo in preventivo, che avevo paventato, che finora non si sono avverate, anzi tutt'altro, ma per gli orari di lavoro idioti che non mi lasciano tempo libero, che mi impongono bioritmi ai quali non riesco ad abituarmi. Mi sento praticamente sfruttato dalla Pubblica Amministrazione (anche i miei colleghi: pero' o a loro non da fastidio, o amano farsi sfruttare ) Spesso dormo tutto il pomeriggio, la mia vita sociale reale è quasi nulla, la mia comunicazione è limitata alle care amicizie nate con internet (e che ogni morte di vescovo incontro anche dal vero) . La situazione è seria, per me che la vivo, al punto che prendo sistematicamente ansiolitici . Per fortuna la mia inquietudine non inficia (finora almeno non lo ha fatto) il mio rendimento ( faccio notare che quando si cambia posto la fatica mentale è enorme, perchè oltre che lavorare si deve anche apprendere nuovi metodi lavorativi).
Si è aggiunta pero' , ed è questo il vero tema del topic, una situazione di cui stamattina ho constatato l'ufficialità : anche qui ( ma va ?!?) c'è la collega sciocca di turno (poteva andar peggio, potreste constatare, visto che in altri posti ce ne sono anche piu di uno!) , che per dar fiato alla bocca critica gli altri colleghi, non le sta bene niente, gettando discredito su chi non le piace. A quanto pare ha scelto me come cavia preferita: è normale, visto il mio atteggiamento umile e remissivo. Razionalmente non ho molto da temere, per quanto riguarda cio' che costei dice in giro di me, perchè ho notato che non riscuote la fiducia dei superiori dirigenti (una dottoressa che a me vuole un bene dell'anima a lei non la sopporta), i quali non sono ciechi e non mi sembrano scemi da non accorgersi di quanto ella lavori male (è questo l'assurdo: almeno fosse brava ed efficiente ...), di quanto sia oggettivamente stupida, e da non accorgersi di quanto sia più corretto io, nel mio piccolo, anche se mi conoscono da soli pochi mesi. Addirittura un'altra dottoressa , di recente, mi ha detto : " Senzaorario, non farti trattare così da quella !", al che le ho spiegato che ero abituato a molto peggio , in fatto di colleghi, e che ora come ora ho ben altri problemi, che non pensare alla la tipa , che non mi fa ne' caldo nè freddo, ed ha troppi punti deboli perchè io la tema.
Anche la maggior parte degli altri colleghi non mi sembrano così amici di costei (ma preferisco non fidarmi), mi danno l'impressione di prenderla com'è e di sbattersene , a parte uno suo coetaneo che pero' non mi preoccupa, perchè tanto presto andrà in pensione (spero pure lei, ma non ne parla mai...).
Io sto cercando un altro posto, nello stesso settore oppure di cambiare mestiere (so che pero' è difficile), ma non per la collega, ci mancherebbe (cosa credete che in altri posti non ne trovo, di gente così o pure peggio ?). Se cercassi di andare via a causa sua mi vergognerei di scriverlo qui , perchè mi rivelerei vigliacco, fuggire per un'oca di 60 anni.
Secondo voi è piu efficace farla sentire ignorata, (non calcolarla insomma, qualunque cosa dica , non rsponderle nemmeno ) una persona così, o aspettare un'occasione per arrivare all'alterco (senza andare in escandescenze, naturalmente) ed elencarle le sue magagne ?
E' vero che esiste una terza arma, che si chiama ironia, ma è efficace solo se si è capaci di usarla, e io non ho questa virtu'.
p.s. i termini "sciocca"[/i] e "non calcolarla" sono un eufemismo: quelli che volevo usare mi erano stati censurati !
