massimo1965 ha scritto:intanto 1 fortissimo abbraccio a tutto il forum, nella mia vita, ho sofferto tantissimo, sia perche' mi sono sempre sentito solo, sin da piccolo, e poi + in la la mia sofferenza e stata veramente tragica, per la morte di mia madre, che la sla 15 anni fa se l'ha portata via! Da allora cercai sostegno, (nonostante aiuto familiare, di mia moglie, la nascita del primo figlio) pero' mi mancava tanto anche il rapporto d'amicizia , che sinceramente e ben diverso del rapporto che ci sta tra moglie e marito, e qualcuno che ho trovato, poi e stato 1 finta amicizia! Comunque poi la mia vita e andata avanti, con vari problemi sia di lavoro, (che qua non ce ne) che con la continua sofferenza e il non accettare la perdita di mia mamma, siamo arrivati a 4 anni fa, quando comincia ad star poco bene mio padre, sino alla sua diagnosi confermata 2 anni fa alias(sclerosi laterale amiotrofica quindi si ripete il tragico destino la sla!!!) oggi e quasi immobilitato, la sua vita si sta spegnendo pian..piano

ed io ora ho il cuore che piange, e che ha bisogno di aiuto!!! ho avuto reccentemente 2 amicizie che mi hanno totalmente deluso, le solite falsita', pero' non mi arrendo, so che o poi la vera amicizia esiste davvero bisogna solo aver pazzienza e combattere per cercarla, e son sicuro che la
amicizia aiuta tantissimo!!! scusate questo mio piccolo sfogo, 1 bacio vvb!!!
Ciao massimo1965,
non è mai troppo semplice cercare di dare una mano a qualcuno che sta vivendo una
esperienza di forte dolore...
L'amicizia, i familiari, gli altri in generale, aiutano eccome, però vorrei condividere
con te e i mailamici interessati al thread un'osservazione, per quanto banale possa apparire..
Tutte le persone con cui puoi avere occasione di stabilire un rapporto, anche proficuo, non
possono realmente fare qualcosa per risolvere il problema della tua sofferenza. Certo, un buon amico o una valida amica possono fornirti degli spunti di riflessione, qualche volta un'aiuto concreto, ma questo ti solleva momentaneamente dal carico di dolore che puoi scoprirti di portare.
Alla fine, mi pare, ad essere incisiva è la capacità che tutti in varia misura possediamo di guardarci dentro e vedere cosa c'é... Non fraintendermi, non intendo dire che si possa fare a meno delle altre persone, tutt'altro, sono mille e più di mille i benefici che si possono prendere e dare stando con gli altri, però sul ring nel quale si combatte per la propria libertà, anche (soprattutto) dal dolore, devi salirci da solo, perché è interno, nella propria mente, nel mondo delle proprie emozioni. Un amico può suggerirti una strada, una soluzione, ma poi sei tu che devi percorrerla. Nessuno può farlo al posto tuo... Anche perché gli altri, che se ne rendano conto o meno, sono impegnati a percorrere un tragitto anche solo vagamente simile... Come dice Francy64, alla serenità o almeno ad una sua parvenza si arriva anche accettando ciò che appartiene alla natura di questa esistenza: nascita, crescita, cessazione. Tutte le cose finiscono, e come si dice un pò in tutte le fedi religiose, a modo proprio, la sola cosa che porteremo fuori da questo mondo è ciò che a questo mondo non è mai appartenuta: la nostra anima, direbbe un cattolico, oppure chiamiamola scintilla vitale o semplice consapevolezza eterna... Se anche fosse vero un decimo di questo, allora non avremmo nulla di che rattristarci... Anche la persona più fortunata, quella meglio messa in fatto di salute propria e dei propri cari, non potrà evitare l'appuntamento con certi episodi... Personalmente, mi solleva "anche" la constatazione che il destino dei miei Genitori e delle mie persone care, è pure il mio destino, indipendentemente dalle modalità e dalle circostanze... Dal mio punto di vista, sarebbe più doloroso se potessi in qualche modo tirarmene fuori...
Se vi va continuiamo il discorso... Ciao Massimo...
Alla prossima...