Mistermagister ha scritto:Osservando gli eventi singolarmente mi accorgo che i motivi che mi hanno portato ad interrompere una relazione sono quasi sempre stati a dir poco futili

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Ha avuto più peso la somma di essi più che un vero grande problema, dinanzi al quale paradossalmente ci si è uniti per affrontarlo e sconfiggerlo.
Voi, in che maniera avete cercato, o cercate, di proteggere il vostro focolare? I piccoli problemi, in quanto tali, non potrebbero essere gestiti con molta più serenità? E quali ritenete essere i problemi irrisolvibili?
Ussignurr !!!

Buona settimana!

Mi hai fatto venire in mente una poesia di Osho che cito testualmente..
L'amore è un fiume..
L'amore non è vero se non è un fiume..
E' energia in movimento..
che danza .. che scorre..
L'amore non può essere stagnante, se lo è muore..
La sua esistenza dipenda dal fluire..
dal movimento..
per esistere deve scorrere .. deve fluire..
Caro MM..
io ho sempre pensato di essere una persona molto emozionale, di sentire molte emozioni e di sentirle davvero forti... ma, mio malgrado, mi sono trovata seduta su una poltrona ad assopirmi davanti ad un momento insipido, un momento in cui non sentivo emozioni..... e, questo, mi suonava stonato....
Io, in amore, durante una storia, devo sentire le cose forti, quelle che ti travolgono e che ti trasportano... quelle che non ti fanno respirare mentre le attraversi, e che ti lasciano su quella poltrona solo quando sfumano....
Solo in quel caso non ho lottato affinchè il "the end" segnasse l'arrivo al capolinea, il distacco definitivo..
Ricordo che fu come sentire una sensazione che scivolava dall'aria, dentro... mi si era appoggiata sul cuore, mi era entrata nello stomaco, stringendo nodi che non riuscivo a sciogliere..
Il buio .. il vuoto..
Per il resto, quando amo.. vivo tutto come spighe di grano piegate dal vento... a cui bastano semplici raggi di sole per ritornare a vivere..