confuso ha scritto:salve ragazzi
vi scrivo perchè cerco davvero qualche consiglio sincero... Vi racconto il mio problema: sono un ragazzo che si appresta a compiere 20 anni, conosco il mio migliore amico ormai da 2 anni. Tra di noi è nata subito una forte complicità e negli ultimi tempi trascorriamo molto tempo insieme... Ultimamente le cose sono un pò cambiate, ho avuto qualche attacco di gelosia perchè trascorreva il tempo con altri finchè col tempo non ho maturato che forse mi sono invaghito di lui..ma di brutto nel senso che lo spio quando non è con me, lo aspetto fino tarda notte per parlarci al computer...cerco di stare il più possibile con lui. C'è solo un problema: che lui è del mio stesso sesso (penso si era capito), è una cosa inconcepibile per natura...e anche se mi sforzo a togliermelo dalla testa, aumenta la voglia di rivederlo, di sentirlo. La mia però non è attrazione fisica, sia chiaro, è una sorta di amore platonico, c'è solo voglia di rivederlo, di fissarlo anche se non ci parliamo, di tenerlo stretto e dire "è solo mio!".
Lui non sa niente, neanche lo sospetta...è una situazione davvero difficile: forse meglio soffocare tutto dentro sè stessi piuttosto che perderlo...
Vorrei chiarire un'ultima cosa: io non sono omossessuale, nel senso che fino ad adesso ho avuto storie con diverse ragazze e ancora adesso se mi capita di vedere una bella ragazza mi scappa:"Ma guarda che bella...."

. Quindi è la prima volta che le mie attenzioni si rivolgono altrove...
Spero di avere risposta, a presto
Grazie in anticipo

Ciao confuso,
effettivamente, forse stai scoprendo che sei bisessuale o gay, e per favore non dire che è "inconcepibile per natura", la natura è anche questo, e non c'è niente di male! Se tu fossi più giovane penserei che si tratta di una di quelle cottarelle che a volte si prendono per gli amici del proprio sesso, cose platoniche che passano... però visto che hai 19 anni, escluderei che si tratti di questo.
Il consiglio che mi sento di dare io è di non parlarne al tuo amico, almeno non subito, capisco che stai male, ma rischi davvero di perdere un'amicizia se lui si sente tradito o "offeso" in qualche modo da te...in fondo potrebbe non avere la maturità per capire.
Cerca tu di capire ciò che provi, vivi quest'esperienza interiore come una scoperta di ciò che sei, insomma cerca di "ascoltare" te stesso, cerca di capire che cosa desideri dal tuo amico... ad esempio, desideri un contatto fisico? Oppure ti piace la sua compagnia e basta? Allo stesso tempo prova a prestare attenzione al comportamento del tuo amico...Ad esempio, cosa pensa dell'omosessualità...? Ne avete mai parlato? Se il tuo amico ha una mentalità aperta, e se i tuoi sentimenti per lui rimangono forti nel tempo, allora forse potresti parargliene, anche se non so quanto questo ti potrebbe fare stare meglio...Infatti se il tuo amico non ricambia ciò che provi per lui ( e mi pare di capire che è così ) non vedo soluzioni "felici".
:(
PS: comunque, a questo proposito ricordo un'intervista a Cecchi Paone, dove raccontava, mi pare di ricordare, un'esperienza simile alla tua: un amore per il migliore amico...non vorrei ricordare male, ma mi pare che sia anche stato ricambiato a un certo punto...ahi la memoria...sarà l'età
