Sims ha scritto:[...]
C'è poco da risponderti, Kim: parliamo due lingue diverse.

Il tuo consiglio mi è parso partire dal presupposto che io non abbia valutato ogni cosa dandole il giusto peso. Se permetti mi offende che tu creda che nella mia situazione io mi lasci attirare soltanto dai "luccichii"

delle occasioni ricreative come se fossi un'ebete. Sarò forse suscettibile ma essere considerata superficiale mi disturba, tanto più che la mia razionalità mi ha privata di tutto per molti anni...
Grazie a Eckhart e Cherry per il sostegno.
Nota, ti abbraccio forte.

Mi confermi quanto dicevo prima, rovesci la medaglia ad ogni consiglio che ti viene dato.
Ma mi pare che hai aperto questo thread con l’intento di aver consigli e suggerimenti, o forse intendevi solo avere uno sdolcinato supporto come si fa con i piccoli!?
Dobbiamo imparare a comprendere che i punti di vista altrui , seppur poco edulcorati, possono essere comunque fruttuosi e necessari per affrontare “certe esperienze personali”. Tuttavia con rammarico apprendo che a te non interessano i pareri puri e leali , ma tutt’altro!
Inoltre quanto dico è confermato dal fatto che provvedi a ringraziare gli utenti per il loro cosiddetto sostegno! Non so cosa tu intenda per sostegno, forse ti riferisci ai sorrisini e alle parole dispensate del tipo “brava…brava sims sono contento per te”.
Ritengo invece leale l’averti dato certi suggerimenti, o se vogliamo dei piccoli consigli, che ahimè...tu provvedi ad assimilare come note offensive. Eppure mi meraviglio di questa tua reazione, dato che ti ritengo una persona piuttosto intelligente.
Mi riallaccio all’argomento dicendoti che il lavoro è una partita con noi stessi, non che gli altri elementi non contino: i rapporti con i colleghi, le cene, il clima non sono da trascurare, anzi, ma devono spostarsi su un secondo piano, soprattutto quando trattasi di un nuovo lavoro che ancora non abbiamo testato e verificato, altrimenti continuando a fissare la nostra attenzione sulla realtà contingente perdiamo la visione d’insieme.
Troppo spesso questi aspetti ci abbacinano, diventano il nostro principale punto di riferimento, ma anche il nostro primo problema.
Che ci piaccia o no, la verità è che oggi abbiamo smarrito il senso del nostro operare…, è importante invece occuparsi più di se stessi!
Chiederti come stai sviluppando la tua attività, se c’è un modo migliore per esprimerti, cosa ti farebbe rendere al massimo… - queste a mio avviso sono le linee prioritarie che non bisogna perdere di vista.
Si tratta solo di fermarsi a riflettere su questo, ma ben spesso non lo facciamo – saltiamo senza guardare oltre.
Ti saluto e chiudo con una massima che ogni tanto mi risuona nella mente, soprattutto nei momenti difficili del lavoro.
“Dimentichiamoci degli altri e partiamo da noi stessi,
dai nostri pregi e difetti, solo così recupereremo la felicità sul lavoro.”
William Marriot
Ciao