John Doe ha scritto:[...]
Ce ne sono a bizeffe se vuoi saperlo, che torno a ripetere: "non hanno avuto "l'aiuto necessario" per poter essere al loro posto."
Non capisco cosa significa... Oggi chi decide di indossare la divisa sono soprattutto ragazzi che scelgono questa strada proprio perchè non ne hanno molte altre, quindi non penso necessitino di chissà quale aiuto... tra i settori nei quali serve la raccomandazione questo, a mio avviso, si colloca tra gli ultimi posti...
John Doe ha scritto:[...]
Permettimi di chiederti:"E con ciò?"
La visione distorta che la massa ha della realtà, propinatale dai media e favorita dalla mancanza di metri di paragone nonchè, come dicevo a Shadow750, di buonsenso, non cambia la realtà dei fatti. Porta unicamente a far tacere le voci fuori dal coro visto l'accanimento che subiscono dalla suddetta massa che cita luoghi comuni inculcati dalla disinformazione.
Ma cosa c'entra come risposta al fatto che abbia detto che c'era già stata una discussione simile sul forum e che qualcuno aveva tirato fuori l'operaio?
John Doe ha scritto:[...]
Un operaio interinale (ce ne sono molti più dei soldati) con 900/1000 euro al mese, che da un momento all'altro potrebbe rimanere anche senza quelli, una famiglia nemmeno può sognare di formarsela. E mentre il rischio del militare è confinato ai 4/6 mesi di durata media della missione (che lui ha scelto di andare a fare) quello dell'operaio lo accompagna costantemente durante tutto il suo iter lavorativo. Gli incidenti sul lavoro sono, in proporzioni, molto più frequenti rispetto ad eventi nefasti che capitano ai soldati in missione.
Mi sembrava di averlo già detto ma vedo che si recepisce, sicuramente involontariamente, in maniera selettiva, qundi ripeto:
-i militari italiani non vengono costretti a partire per l'estero
-i militari in missione all'estero non stanno difendendo il suolo della patria o la sua incolumità, pertanto:"di che caspita di spirito patriottico si tratta?" Vogliamo credere alla bagianta che stiamo esportando la democrazia? Ma perchè, ne abbiamo così tanta da poterla esportare?.
Secondo me il punto non è tanto il perchè il soldato italiano è lì (perchè nemmeno io sono d'accordo sulle motivazioni che stanno dietro alle nostre missioni. Ma queste le fanno i politici, non i soldati).
Il punto è che c'è un ragazzo italiano lì. Va li per soldi? Va bene.
Resta il fatto che rischia di essere ammazzato. Non di morire, ma di essere ammazzato. Rischia di esplodere. Ora, magari per te non fa alcuna differenza nel senso che sempre di morte si tratta. Ma per me è diverso. Questa è la mia opinione.
Resta anche il fatto che a casa ci sono un figlio, o una moglie, o una madre e un padre, o un fratello, o una fidanzata che quando squilla il telefono o accendono la televisione smettono di respirare.
E il fatto che l'essere lì è frutto di una scelta è ancora peggio. Perchè i personaggi suddetti dovranno far convivere il loro dolore con il rispetto della volontà del loro caro. E quindi non potranno prendersela con nessuno.
L'operaio e la sua famiglia, a mio parere, non vivono tutto questo. Vivono altre cose, hanno altri problemi, è tutta un'altra situazione. Per questo penso che tale tipo di paragone non abbia senso.
John Doe ha scritto:[...]
No, non viene ucciso perchè è un italiano, e, come detto, nemmeno perchè sta difendendo la patria, bensì perchè si tratta di un militare straniero venuto ad imporre le proprie regole in un paese sovrano. E' pertanto un inv....., inv......, non mi viene il termine... ma ci siam capiti.
Non viene ucciso perchè è un italiano, ma perchè è un militare straniero.. mmmm
Non sta difendendo la patria, ma... cos'è? un invasore venuto a imporre le proprie regole???
A parte che le "regole" erano quelle di dittatori assassini ma va beh... l'italiano è lì a distribuire medicine e bottiglie più che altro. E comunque ti ripeto che anche io non sono mai stato d'accordo con l'intervento, ma per ben altre ragioni che ti direi volentieri, ma scivolerei troppo off topic.
E comunque non me la prendo certo coi soldati!!
John Doe ha scritto:[...]
Ti sbagli, sono la maggior parte dei paesi evoluti ad essere diversi dall'italia e capiamoci: una normale criminalità è comune a tutte le grandi città del mondo, ma non lo è l'escalation della criminalita organizzata, delle mafie e della loro connivenza con le istituzioni, non lo è la clandestinità dilagante, non lo è il modo a dir poco lacunoso di gestire l'ordine pubblico e la sicurezza.
spero che quando dici "la Grande Germania" dietro non ci sia un tono sarcastico, se così dovesse essere ti ricordo che se l'Italia è entrata in Europa da subito, con i paesi che hanno fondato la comunità, è soltanto grazie al prestito concessole dalla Bundes-Bank tedesca. Poi puoi anche togliere quel "se", perchè la "Grande Germania" è stata eccome capace di gestire il fenomeno: a dimostrazione di ciò è il motore economico d'Europa con una crescita del PIL doppia rispetto a quella degli altri paesi. Ed ora rispondo alla tua domanda: se l'Italia accoglie indiscriminatamente facendo la splendida, deve poi assumersene anche gli oneri, sì, perchè la maggior parte di quelli che arrivano sono clandestini che non hanno i requisiti per essere dei rifugiati. Si dice tanto che verranno rimpatriati ma son solo vuote parole perchè intanto fuggono dai campi profughi mentre le forze dell'ordine assistono senza intervenire (e nessuno può togliermi dalla mente che stanno seguendo disposizioni ben precise:"lasciateli andare, che vadano in Francia così ce ne laviamo le mani").
"Dobbiamo soccorrerli" chi lo dice? I soliti buonisti? Prendiamo come esempio la piccola Malta (anch'essa facente parte della comunità europea): non ci pensa proprio e fa bene, altrimeti a quest'ora scoppierebbe.
Veniamo ora ai numeri: rifugiati in Germania 600.000, rifugiati in Francia 200.000, rifugiati in Italia 55.000; non penso sia necessario commentare. Morale della favola? Mi permetto di usare un modo di dire un pò colorito (ma che ho provveduto a ripulire un pò) che ben esprime il concetto: "è troppo facile pretendere di fare gli omosessuali col sedere degli altri".
Secondo me un pò mi fraintendi. Io ho grande rispetto per la Germania, è un paese che ammiro moltissimo e non intendevo fare dell'ironia.
Però la mia impressione è che stia iniziando ad assumere lo stesso atteggiamento che ebbe l'Inghilterra dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: sentirsi superiore ai suoi vicini. Chiaro, sia l'Inghilterra allora che la Germania adesso avevano ben donde di sentirsi così. Ma quando ti senti troppo sicuro di te poi non sei più in grado di leggere bene le situazioni... Infatti l'Inghilterra, non entrando in Europa, si trovò superata economicamente da Francia e Germania... vedremo cosa succederà alla Germania (perchè se cambiano gli altri leader europei...), ma a prescindere da ciò, siccome io sono uno che crede molto nell'Europa, un simile atteggiamento mi infastidisce...
Detto questo io sono d'accordo che l'Italia gestisce male l'immigrazione, ma rifletto anche sul fatto che in tanti anni non s'è mai voluta fare una politica seria sull'immigrazione a livello europeo, così come per la difesa etc...
John Doe ha scritto:[...]
Molto spesso si ha una visione un attimo alterata della normalità, spesso favorita anche dai nostri mezzi d'informazione, ma anche perchè non si hanno metri di paragone e si crede che la consuetudine di ciò che da noi accade corrisponda alla normalità per tutti... non è così.
Di questo non si può fare una colpa visto che non tutti hanno avuto modo di vedere come vanno le cose altrove (cosa che non si può comprendere da una semplice vacanza).
Bisognerebbe, però, essere più consci di questo limite, non prendere per buono ciò che i mezzi d'informzione ci forniscono per "buono" o "cattivo" bensì esrtapolare i fatti ed (accertandosi di averne una conoscenza adeguata) affidarsi al proprio spirito critico (che andrebbe esercitato). Possibilmente guardare qualche telegionale e giornale estero se si conosce qualche lingua, internet è un mezzo potente.
A me non piace giocare al gioco del: io ho fatto questo, a me è successo questo... e quindi non lo farò.
Non parlo a caso, ma nemmeno pretendo di conoscere la verità assoluta e oggettiva e dò le mie opinioni così come fanno tutti quanti...
Se poi vuoi attribuire il mio pensiero ai media fallo, che ti devo dire...