



"L'indipendenza di un uomo".
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"L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da george clooney » 27/07/2011, 21:11
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da tropicsnow » 27/07/2011, 22:30
io, da donna, preferirei un uomo che vivesse per conto suo soprattutto se ha un lavoro e può quindi permetterselo. indubbiamente un uomo del genere è molto più attraente agli occhi di una donna perchè non viene più visto come figlio ancora accudito dalla mamma, ma come un uomo a tutti gli effetti capace di stare da solo, di arrangiarsi e anche di attendere alle faccende domestichegeorge clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?

poi c'è un aspetto anche pratico: l'intimità. questi uomini se conoscono una donna la portano a casa da mamma e papà? bisogna sempre uscire di casa, andare da qualche parte, o al limite a casa di lei, se lei vive da sola

queste cose possono andar bene per una coppia di ragazzini ma ad una certa età potrebbero diventare frustranti. un uomo che deve chiamare la mamma per dire che dorme fuori altrimenti si preoccupa o peggio ancora deve tornare a casa, non è il massimo soprattutto se è la lei ad essere indipendente da questo punto di vista.
molti lamentano la difficoltà a trovare una donna, non sarà anche per questo? bisognerebbe fare un sondaggio e vedere quanti di questi uomini vivono ancora in famiglia

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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da george clooney » 27/07/2011, 22:58
Sono perfettamente d'accordo con tutto ciò che hai scritto. Io credo anche che a volte molti si nascondano dietro al fatto di non avere un lavoro "a tempo indeterminato" (e chi ce l'ha più ormai?) per non assumersi le proprie responsabilità e crescere. E' vero anche quando dici che vivere una certa intimità diventerebbe problematico..Non ci si può ridurre a 40 anni a comportarsi come degli adolescenti..E anche se la donna vivesse da sola, io se fossi un uomo, mi sentirei un pò in imbarazzo ad andare sempre a casa di lei..tropicsnow ha scritto:[...]
io, da donna, preferirei un uomo che vivesse per conto suo soprattutto se ha un lavoro e può quindi permetterselo. indubbiamente un uomo del genere è molto più attraente agli occhi di una donna perchè non viene più visto come figlio ancora accudito dalla mamma, ma come un uomo a tutti gli effetti capace di stare da solo, di arrangiarsi e anche di attendere alle faccende domesticheanch'io come questa ragazza penserei che una volta trovata la donna della sua vita questa poi prenderà il posto della mamma. quanto all'immaturità concordo in parte, per quella che è stata la mia esperienza, questi uomini sono maturi per certe cose e degli adolescenti per altre, soprattutto ho notato una scarsa predisposizione a fare sacrifici. vivere da soli è una tappa fondamentale per la strutturazione della personalità adulta, in cui si interrompe il rapporto assistenziale e di dipendenza affettiva e materiale con i genitori e si mette alla prova se stessi. è una fase di passaggio dall'essere figli all'essere genitori. una fase in cui si è soli con delle responsabilità in più ma anche con una libertà che difficilmente si ha quando si vive ancora in famiglia. quali sono gli uomini che definiamo "affascinanti"? non sono forse quelli capaci di fare tutto da soli e non frignano se devono fare qualcosa?
poi c'è un aspetto anche pratico: l'intimità. questi uomini se conoscono una donna la portano a casa da mamma e papà? bisogna sempre uscire di casa, andare da qualche parte, o al limite a casa di lei, se lei vive da sola![]()
queste cose possono andar bene per una coppia di ragazzini ma ad una certa età potrebbero diventare frustranti. un uomo che deve chiamare la mamma per dire che dorme fuori altrimenti si preoccupa o peggio ancora deve tornare a casa, non è il massimo soprattutto se è la lei ad essere indipendente da questo punto di vista.
molti lamentano la difficoltà a trovare una donna, non sarà anche per questo? bisognerebbe fare un sondaggio e vedere quanti di questi uomini vivono ancora in famiglia
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da tropicsnow » 27/07/2011, 23:22
oltre al lavoro tirano fuori anche la scusa che i genitori hanno bisogno di loro... io, invece, mi domando se non siano loro ad aver bisogno ancora dei genitori!george clooney ha scritto:
Sono perfettamente d'accordo con tutto ciò che hai scritto. Io credo anche che a volte molti si nascondano dietro al fatto di non avere un lavoro "a tempo indeterminato" (e chi ce l'ha più ormai?) per non assumersi le proprie responsabilità e crescere. E' vero anche quando dici che vivere una certa intimità diventerebbe problematico..Non ci si può ridurre a 40 anni a comportarsi come degli adolescenti..E anche se la donna vivesse da sola, io se fossi un uomo, mi sentirei un pò in imbarazzo ad andare sempre a casa di lei..
vivere da soli non significa disinteressarsi dei genitori ma crearsi una vita propria separata da quella dei genitori. se già a 30/35 anni non possono lasciare i genitori da soli, qualora dovessero sposarsi dovrebbero vivere tutti e quattro sotto lo stesso tetto? :( prospettiva non certo allettante. non so quante donne sarebbero disposte a farlo soprattutto se hanno assoporato il gusto dell'indipendenza

e poi se non ci si può permettere un apportamento da soli perchè il tipo di lavoro non lo consente, si può prendere una appartamento in condivisione che è sempre meglio che continuare a stare con i genitori. insomma le soluzioni ci sono se si vogliono trovare.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da george clooney » 27/07/2011, 23:27
Certo che no, anzi..tropicsnow ha scritto:[...]
vivere da soli non significa disinteressarsi dei genitori
insomma le soluzioni ci sono se si vogliono trovare.
Proprio così: basta volerle le cose..Come si dice "volere è potere"..
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da tempest » 27/07/2011, 23:35
Anche io la penso allo stesso modo. Fatta eccezione per chi non ha davvero le possibilità economiche...intendo nemmeno per prendersi un monolocale in affitto!george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
Non è che io pensi che uno che vive con i genitori finirà per considerare la sua donna come una mamma o una colf...questo no...ma penso che un uomo dovrebbe avere l'impulso verso l'indipendenza a prescindere dal fatto che egli abbia o meno una donna con cui "mettere su casa". Alcuni invece pensano che se non si trova una donna con cui andare a vivere si sta a casa dei genitori.
In effetti c'è qualcosa di stonatotropicsnow ha scritto:poi c'è un aspetto anche pratico: l'intimità. questi uomini se conoscono una donna la portano a casa da mamma e papà? bisogna sempre uscire di casa, andare da qualche parte, o al limite a casa di lei, se lei vive da sola
queste cose possono andar bene per una coppia di ragazzini ma ad una certa età potrebbero diventare frustranti. un uomo che deve chiamare la mamma per dire che dorme fuori altrimenti si preoccupa o peggio ancora deve tornare a casa, non è il massimo soprattutto se è la lei ad essere indipendente da questo punto di vista.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da george clooney » 28/07/2011, 8:07
Sarà anche vero che alcuni non hanno grandi possibilità economche, ma c'è anche da dire che spesso si nascondono dietro questo per evitare di assumersi delle responsabilità e quindi di crescere. Ricordo che quando andai a vivere per conto mio, 10 anni fa, non navigavo certo nell'oro; anzi ho fatto l'impossibile per sopperire alle spese del menage della casa; ma mai e poi mai avrei rinunciato alla mia indipendenza.tempest ha scritto:[...]
Anche io la penso allo stesso modo. Fatta eccezione per chi non ha davvero le possibilità economiche..
penso che un uomo dovrebbe avere l'impulso verso l'indipendenza a prescindere dal fatto che egli abbia o meno una donna con cui "mettere su casa".

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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da dies irae » 28/07/2011, 8:39
io conosco uomini e donne (perchè date per scontato che questo argomento riguardi solo i primi?) che vivono con i genitori, e non mi fà ne caldo nè freddo nel momento in cui devo relazionarmi con loro, anche perchè possono essere tanti i motivi, l'immaturità è uno solo, e secondo me anche tra i meno frequenti.tropicsnow ha scritto: molti lamentano la difficoltà a trovare una donna, non sarà anche per questo? bisognerebbe fare un sondaggio e vedere quanti di questi uomini vivono ancora in famiglia
a volte ci vuole più coraggio a rimanere, sobbarcandosi tanti problemi, che partire e fregarsene.
non parlo di me, e lo dico in generale e non perchè quoto te, che hai semplicemente descritto quello che la società si aspetta da una persona per considerarla rispettabile.
secondo me per dimostrare di essere Maturi, occorre evitare di giudicare la gente sulla forma prima che sulla sostanza.
dal punto di vista delle relazioni, perchè di questo si parla, io non saprei che farmene di una donna che ragiona in quel modo, perchè è la società che le dice di ragionare in quel modo.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da tropicsnow » 28/07/2011, 10:03
certo, riguarda anche le donne. qui però si parlava di uomini e mi son riferita a questi... il mio, il nostro, era un discorso in generale; poi, ovvio, che occorrerà sempre guardare al singolo caso. nessuno ha detto di avere difficoltà a relazionarsi con loro o che vengono esclusi perchè vivono ancora in casa con i genitori. si è detto che un uomo più che adulto, avendone le possibilità, dovrebbe vivere da solo. fine.dies irae ha scritto:[...]
io conosco uomini e donne (perchè date per scontato che questo argomento riguardi solo i primi?) che vivono con i genitori, e non mi fà ne caldo nè freddo nel momento in cui devo relazionarmi con loro, anche perchè possono essere tanti i motivi, l'immaturità è uno solo, e secondo me anche tra i meno frequenti.
a volte ci vuole più coraggio a rimanere, sobbarcandosi tanti problemi, che partire e fregarsene.
non è la società che impone questo tipo di ragionamento. è la natura. arrivati ad una certa età bisogna abbandonare il nido. perfino tra gli animali è così: sono i genitori stessi a mettere "fuori" i figli diventati ormai capaci di provvedere da soli a se stessi.dies irae ha scritto: dal punto di vista delle relazioni, perchè di questo si parla, io non saprei che farmene di una donna che ragiona in quel modo, perchè è la società che le dice di ragionare in quel modo.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da dies irae » 28/07/2011, 10:44
secondo me non riguarda le donne, perchè nel ragionare comune non c'è nessun problema per la donna, che può starsene a casa finchè non arriva il principe sul destriero (guardacaso principe=ricco, siamai che debba arrivare il popolano col carretto). già il fatto che il topic sia stato aperto e condotto a senso unico, la dice lunga a livello di costume e società.tropicsnow ha scritto:[...]
certo, riguarda anche le donne. qui però si parlava di uomini e mi son riferita a questi... il mio, il nostro, era un discorso in generale; poi, ovvio, che occorrerà sempre guardare al singolo caso. nessuno ha detto di avere difficoltà a relazionarsi con loro o che vengono esclusi perchè vivono ancora in casa con i genitori. si è detto che un uomo più che adulto, avendone le possibilità, dovrebbe vivere da solo. fine.
[...]
non è la società che impone questo tipo di ragionamento. è la natura. arrivati ad una certa età bisogna abbandonare il nido. perfino tra gli animali è così: sono i genitori stessi a mettere "fuori" i figli diventati ormai capaci di provvedere da soli a se stessi.
non l'avete detto, ma è chiaro che il pregiudizio esista, per cui l'altra persona parte in svantaggio a livello di considerazione, perchè deve dimostrare di non essere immatura come il pregiudizio ha deciso che sia.
eh, la natura. proprio ieri leggevo di una donna che con l'aiuto di pratiche artificiali ha partorito a 58 anni. se fosse per la natura, la gente arriverebbe a campare giusto 80 anni.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da puffetta » 28/07/2011, 10:59
io penso che se un ragazzo ha la capacità neconomica di vivere autonomo deve andare .ma se i suoi genitori avessero alcuni problemi di salute allora è giusto che pensi anche ad accudirli. non è sempre giusto prendere la porta e andarsene, se c'è qualcuno che ha bisogno, solo per ren dersi più affascinante agli occhi delle donne. se però è un peter pan e non vuole crescere, è giusto che le fanciulle gli stiano alla larga, perchè loro dovrebbero continuare a fare il alvoro inizato dalla madre.george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
per il resto non ci si deve vergognare se ci sono validi motivi per restare a casa, dove tra l'altro se si vuole si può avere una certa autonomia.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da dies irae » 28/07/2011, 11:09
esatto, ma immagino non sia facile puffa, perchè la società ti giudica costantemente. cosa dici, cosa pensi, come vesti, pure dove abiti.puffetta ha scritto: per il resto non ci si deve vergognare se ci sono validi motivi per restare a casa
comunque benritrovata, è un pò che non ti vedevo
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da Merlino » 28/07/2011, 11:48
Direi proprio di si!!!george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
Anzi, dirò di più: sarebbe bene avere la propria indipendenza anche PRIMA dei 30-35 anni, se le condizioni economiche lo consentono, ovviamente!
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da dies irae » 28/07/2011, 12:05
a quelle di salute, ci hai pensato?Merlino ha scritto:[...]
Direi proprio di si!!!
Anzi, dirò di più: sarebbe bene avere la propria indipendenza anche PRIMA dei 30-35 anni, se le condizioni economiche lo consentono, ovviamente!
Messaggio da rubina88 » 28/07/2011, 12:25
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da Mister71 » 28/07/2011, 12:42
george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
Ciao...
Beh, io vivo con i miei, e come puoi vedere dal profilo ho raggiunto i 40 anni da poco. Avendo un lavoro precario - oggi si e domani forse ma più probabilmente no - non potrei pensare, se non con molta ironia, a vivere da solo.
Se la tua domanda è: vivendo da solo, troveresti delle difficoltà all'inizio? Sicuramente si, ma poi suppongo che passerebbero. In quei brevissimi periodi in cui i miei partono, resto solo, ma poi la mente si sposta sui vari impegni, più quelli aggiunti nel frattempo (fare il sugo, andare alla posta) più di quanti non ne abbia di solito. Voglio dire: sono trent'anni che faccio la spesa, mia madre mi ci mandava quando avevo dieci/undici anni, ma in genere non mi sono mai preoccupato di comprare tutto, ma solo una parte del tutto. Vivendo da solo, la modalità cambierebbe...
Se qualcuno pensa che il vivere da soli consenta una espansione della propria autonomia, beh... nel mio caso avrei la stessa autonomia di adesso, dato che le uniche limitazioni hanno a che fare con le regole del vivere comune, nel senso che "a una certa ora si mangia... eccetera". Regole che manterrei anche se vivessi da solo o con persone nuove, più o meno. Voglio dire che io sono un tipo metodico, mi piace esserlo e non cambierei vivendo da solo.
Credo che l'immaturità reale o presunta debba essere osservata, e non temuta, come nel caso della tua amica. Quando effettivamente esiste, allora l'inizio di una vita autonoma sarà portatore di cambiamenti nel modo di essere e di sentirsi, magari tutti positivi... (Si spera).
Quello che io non condivido affatto è l'idea di doversene andare "a tutti i costi" e questo - per me - vale anche per tante altre cose. Bisognerebbe sempre dare un'occhiata alle condizioni correnti e ai motivi che spingono con forza verso una direzione. E poi a me piace avere in casa qualcuno, nel senso che non vorrei vivere da solo nel senso letterale del termine e immaginando un appartamento tutto per me. Discorso differente se pensassi di dover cominciare una nuova vita in dolce compagnia...
Ciao.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da dies irae » 28/07/2011, 12:51
dei figli.Merlino ha scritto:[...]
Salute di chi? Dei genitori o dei figli?
se non ci hai pensato non c'è problema, non ci pensa quasi nessuno, si fa meno fatica mentale a bollare la gente come immatura o, come disse un ministro, "bambocciona".
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da Merlino » 28/07/2011, 13:10
Onestamente, credo che solo una piccolissima percentuale degli ultra 35enni che continuano a vivere con i genitori lo faccia per motivi di salute.dies irae ha scritto:[...]
dei figli.
se non ci hai pensato non c'è problema, non ci pensa quasi nessuno, si fa meno fatica mentale a bollare la gente come immatura o, come disse un ministro, "bambocciona".
La maggioranza lo fa per problemi economici ed una restante parte, immagino, per "comodità personale".
Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da Ospite » 28/07/2011, 13:48
Si, a me si'. Non solo, ma normalmente sono persone piene di paure e insicurezze, come ovviamente esistono pure donne piene di paure e incertezze.george clooney ha scritto:Secondo voi è importante l'indipendenza di un uomo quando quest'ultimo non è più un ragazzino? Mi spiego meglio: quando un uomo supera i 30-35 anni, sarebbe meglio che vivesse per conto proprio e non più con mamma e papà? Un uomo indipendente, che se la cava da solo in tutto acquista maggiore fascino agli occhi di una donna? Vi chiedo questo perchè una mia amica l'altra sera mi raccontava che sua sorella si sta conoscendo con un ragazzo (anzi, con un uomo) che ha quasi 40 anni. Mi diceva che è un bel ragazzo, che lavora, eppure vive con i suoi (come molti del resto..). Ebbene, questa ragazza dice di sentirsi un pò frenata da questa cosa, perchè ritiene che un uomo a una certa età debba andarsene dalla casa dei genitori. Si lamentava del fatto che questo ragazzo non sa fare nulla perchè intanto ha la colf personale (sua mamma), e che gli uomini come lui, fondamentalmente dimostrano di essere immaturi e poco responsabili volendo la pappa pronta in tutto. Che ne dite?
Io ho un rispetto grandissimo per i papa' e le mamme single, i quali lavorano e allo stesso tempo accudiscono i propri figli, mantenendo la loro indipendenza dai propri genitori.
Sfortunatamente c'e' anche da dire che molti genitori di figli adulti, ne approfittano delle insucurezze del propri figli manipolando o condizionando le loro decisioni dando sensi di colpa dicendo: "Se te ne vai di casa chi accudira' a tuo padre e a me!" "Come puoi pensare di lasciarci soli dopo tutto quello che abbiamo fatto per te!" (Il classico approccio)
In parte e' vero come dice dies irae non potremmo mai sapere le vere motivazione, pero' (e c'e' un pero') quando si e' adulti una persona dovrebbe capire quando separarsi psicologicamente dal nido dei propri genitori e uscire di casa. Esistono molti che convivono tra amici dividendosi spese etc. pur di avere la loro indipendenza. Se c'e' volonta' la soluzione si trova.
In conclusione, se fossi una donna in cerca di un compagno di vita lo vorrei esattamente come dici tu george perche' io sono fatta cosi'. Onestamente non credo una donna (o un uomo) vorrebbe accanto a se' un personaggio incapace di sopraffare le proprie insicurezze - quando la vita potrebbe presentarsi una challenge ancora piu' difficile e con magari una famiglia alle spalle a cui accudire.
- arietina76
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da arietina76 » 28/07/2011, 13:54
sono d'accordo con dies, nel senso che non mi fa nè caldo nè freddo il fatto che il ragazzo che mi piace o che frequento abiti ancora coi genitori.dies irae ha scritto:[...]
io conosco uomini e donne (perchè date per scontato che questo argomento riguardi solo i primi?) che vivono con i genitori, e non mi fà ne caldo nè freddo nel momento in cui devo relazionarmi con loro, anche perchè possono essere tanti i motivi, l'immaturità è uno solo, e secondo me anche tra i meno frequenti.
a volte ci vuole più coraggio a rimanere, sobbarcandosi tanti problemi, che partire e fregarsene.
non parlo di me, e lo dico in generale e non perchè quoto te, che hai semplicemente descritto quello che la società si aspetta da una persona per considerarla rispettabile.
secondo me per dimostrare di essere Maturi, occorre evitare di giudicare la gente sulla forma prima che sulla sostanza.
dal punto di vista delle relazioni, perchè di questo si parla, io non saprei che farmene di una donna che ragiona in quel modo, perchè è la società che le dice di ragionare in quel modo.
come ha detto lui, possono essere mille le ragioni per cui ciò accade, e del resto il semplice fatto che l'altra persona abiti per conto suo non è certo garanzia di non so bene che cosa.....

cerco di valutare la persona per quello che è, e valuto ovviamente anche i motivi per cui è ancora a casa....
ma ripeto, il semplice fatto che sia in casa di per sè non mi demotiva....non mi fa nè caldo nè freddo...
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da dies irae » 28/07/2011, 14:35
arietina76 ha scritto:[...]
sono d'accordo con dies, nel senso che non mi fa nè caldo nè freddo il fatto che il ragazzo che mi piace o che frequento abiti ancora coi genitori.
come ha detto lui, possono essere mille le ragioni per cui ciò accade, e del resto il semplice fatto che l'altra persona abiti per conto suo non è certo garanzia di non so bene che cosa.....![]()
cerco di valutare la persona per quello che è, e valuto ovviamente anche i motivi per cui è ancora a casa....
ma ripeto, il semplice fatto che sia in casa di per sè non mi demotiva....non mi fa nè caldo nè freddo...
anche perchè il tipo di persona che è, lo capisci da tante altre cose, lo capisci alla prova dei fatti, non da come veste o dove abiti.
ci lamentiamo tanto in questo forum che "gli altri" sono superficiali.. a volte mi chiedo se "gli altri" siamo noi
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Messaggio da tropicsnow » 28/07/2011, 15:12
dies irae ha scritto:
anche perchè il tipo di persona che è, lo capisci da tante altre cose, lo capisci alla prova dei fatti, non da come veste o dove abiti.
ci lamentiamo tanto in questo forum che "gli altri" sono superficiali.. a volte mi chiedo se "gli altri" siamo noi
dies, qui nessuno ha detto che se uno non vive da solo non va bene e viene escluso a priori! rifletti prima di scrivere!
qui si sta dicendo che è preferibile che dopo una certa età si esca di casa potendolo fare. punto. è ovvio, come dice arietina, che bisogna conoscere e valutare la persona e le sue motivazioni a restare a casa.
per quanto riguarda le preferenze bisogna tener conto anche del proprio stile di vita. se io vivo da sola credo che sia anche legittimo da parte mia desiderare che un potenziale compagno abbia una uguale indipendenza, ma se ciò non fosse possibile per una serie di motivi non verrà bollato in alcun modo nè tantomeno "scartato" per questo!
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da dies irae » 28/07/2011, 15:40
tropic, a me dell'argomento in sè importa molto poco, ma sono veramente contento di questa discussione e altre cose successe negli ultimi giorni, che mi hanno dato materiale su cui devo riflettere.tropicsnow ha scritto: dies, qui nessuno ha detto che se uno non vive da solo non va bene e viene escluso a priori! rifletti prima di scrivere!
qui si sta dicendo che è preferibile che dopo una certa età si esca di casa potendolo fare. punto. è ovvio, come dice arietina, che bisogna conoscere e valutare la persona e le sue motivazioni a restare a casa.
per quanto riguarda le preferenze bisogna tener conto anche del proprio stile di vita. se io vivo da sola credo che sia anche legittimo da parte mia desiderare che un potenziale compagno abbia una uguale indipendenza, ma se ciò non fosse possibile per una serie di motivi non verrà bollato in alcun modo nè tantomeno "scartato" per questo!
questo intervento è ragionato, equilibrato e condivisibile, ma ritengo più affidabile la spontaneità tua o altrui che ho letto in prima pagina.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da tropicsnow » 28/07/2011, 15:48
ecco cosa ho scritto in apertura del mio intervento in prima paginadies irae ha scritto:
tropic, a me dell'argomento in sè importa molto poco, ma sono veramente contento di questa discussione e altre cose successe negli ultimi giorni, che mi hanno dato materiale su cui devo riflettere.
questo intervento è ragionato, equilibrato e condivisibile, ma ritengo più affidabile la spontaneità tua o altrui che ho letto in prima pagina.
qual è la differenza?tropicsnow ha scritto:
io, da donna, preferirei un uomo che vivesse per conto suo soprattutto se ha un lavoro e può quindi permetterselo.

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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da puffetta » 28/07/2011, 18:02
grazie che ti sei accorto della mia mancanza....ho avuto molto da fare. ma ora sono tornata esono contenta di ritrovare gente come te.dies irae ha scritto:[...]
esatto, ma immagino non sia facile puffa, perchè la società ti giudica costantemente. cosa dici, cosa pensi, come vesti, pure dove abiti.
comunque benritrovata, è un pò che non ti vedevo
lo so che la gente ti giudica, pure troppo. io mi sono ritrovata a subire processi alle intenzioni. è orrendo. ma non penso che sia il prodotto della società moderna , penso che questo ci sia sempre stato. è solo la conseguenza della gente che non vuole pensare ai fatti propri. ma il bello del gioco è quello di fare quello che pensiamo sia giusto.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da george clooney » 28/07/2011, 18:51
Ciao!Mister71 ha scritto:[...]
nel mio caso avrei la stessa autonomia di adesso, dato che le uniche limitazioni hanno a che fare con le regole del vivere comune, nel senso che "a una certa ora si mangia... eccetera".

Se vivessi con i miei genitori non mi sentirei libera di portare a casa una persona con cui condividere momenti di intimità ad esempio. Ma ti dirò di più: non mi sentirei libera nemmeno di far venire a casa alcuni amici a una certa ora per paura di disturbare i miei genitori. Già, perchè spesso alcuni figli non pensano a questo. Quando i genitori invecchiano, modificano le loro abitudini; hanno esigenze diverse. Magari necessitano di più riposo, di maggiore tranquillità, e per quanto amino più della loro vita i loro figli, a volte avrebbero bisogno di un pò di pace, invece che dover lavare, stirare in continuazione, rifare letti, cucinare per un figlio/a che non provvede a fare queste cose da sè, in quanto la trova comoda così..
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da arietina76 » 28/07/2011, 20:52
be', quella che descrivi tu è la situazione del parassita (passatemi il termine), che sta coi genitori solo per sfruttargli fino all'ultima goccia di sangue! è ovvio che in questo senso ho delle riserve sull'ipotetico ragazzo, ma ancora una volta non perchp vive coi genitori, in sè e per sè: ma il tipo di persona - uno sfruttatore - che si rivela essere.george clooney ha scritto:[...]
Ciao!Sei proprio sicuro che le uniche limitazioni del vivere con i genitori riguardano le regole del mangiare insieme ai pasti?
Se vivessi con i miei genitori non mi sentirei libera di portare a casa una persona con cui condividere momenti di intimità ad esempio. Ma ti dirò di più: non mi sentirei libera nemmeno di far venire a casa alcuni amici a una certa ora per paura di disturbare i miei genitori. Già, perchè spesso alcuni figli non pensano a questo. Quando i genitori invecchiano, modificano le loro abitudini; hanno esigenze diverse. Magari necessitano di più riposo, di maggiore tranquillità, e per quanto amino più della loro vita i loro figli, a volte avrebbero bisogno di un pò di pace, invece che dover lavare, stirare in continuazione, rifare letti, cucinare per un figlio/a che non provvede a fare queste cose da sè, in quanto la trova comoda così..
le limitazioni di cui parli tu le conosco bene (incluso il problema di portare gli amici a casa), e quindi comprendo cosa intendi dire. ripeto però che ci sono mille e una motivazione per cui una persona può stare ancora a casa dei genitori e quindi vivere quelle limitazioni.
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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da asterix74 » 28/07/2011, 21:13
Sono pienamente d'accordo con George: "Volere è potere". Questa cosa di voler restare sempre a casa con i genitori non può dipendere solo da ragioni economiche. Chi vuole fare qualcosa veramente la fa e basta. E' incredibile poi come questo sia un problema tutto italiano, basta uscire un poco dai nostri confini per rendersi conto di come le cose siano leggermente differenti o addirittura incomprensibili per certe persone se ci reca a Londra e si vedono ragazzi anche ventenni che conducono una loro vita indipendente e magari una nazione che non è la loro patria di origine. Per quanto riguarda le donne...beh... Si, probabilmente ritengo più maturi gli uomini che vivono da soli. Ma...a volte si predica bene e.... si razzola male....perchè quelle stesse donne quando diventano madri tengono stretti i loro figli ormai cresciuti mettendogli nella testa un sacco di ansie che scoraggerebbero anche i più forti e, solo i migliori poi decidono di prendere la loro strada di indipendenza....george clooney ha scritto:[...]
Certo che no, anzi..
Proprio così: basta volerle le cose..Come si dice "volere è potere"..

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Re: "L'indipendenza di un uomo".
Messaggio da tempest » 28/07/2011, 21:49
Il topic è sull'indipendenza dell'uomo perchè si parlava di come le donne vedono un uomo che vive con i genitori, si potrebbe anche fare un topic simile per le donne e potrebbe aprirlo un uomo.dies irae ha scritto:[...]
io conosco uomini e donne (perchè date per scontato che questo argomento riguardi solo i primi?) che vivono con i genitori, e non mi fà ne caldo nè freddo nel momento in cui devo relazionarmi con loro, anche perchè possono essere tanti i motivi, l'immaturità è uno solo, e secondo me anche tra i meno frequenti.
a volte ci vuole più coraggio a rimanere, sobbarcandosi tanti problemi, che partire e fregarsene.
non parlo di me, e lo dico in generale e non perchè quoto te, che hai semplicemente descritto quello che la società si aspetta da una persona per considerarla rispettabile.
secondo me per dimostrare di essere Maturi, occorre evitare di giudicare la gente sulla forma prima che sulla sostanza.
.

Naturalmente ci possono essere problemi economici ( l'ho detto per prima )e come dici tu, ci possono essere anche problemi di salute, io comunque, se devo essere onesta, ed intendo esserlo, metto l'autonomia e l'indipendenza tra le prime cose che mi colpiscono in un uomo, sarà anche il fatto che sono over 40, oppure il fatto che apprezzo chi ama i propri spazi e chi è disposto a fare sacrifici per avere un posto tutto suo dove vivere, anche piccolo e modesto... penso che in una donna un uomo che vive da solo ispiri maggiore fiducia, affidabilità, maturità, carattere. Giusto? Sbagliato? Non so dirti, ma per me è così.
Io ad esempio andrei poco volentieri a casa di un uomo che vive con i genitori, in fondo se frequento un uomo, frequento lui e non necessariamente la sua famiglia.
Accetto la tua idea sulle donne che la pensano come me , però critico il riferimento alla società come soggetto che dice a me ( donna ) che cosa pensare, rivendico il diritto ad avere delle preferenze sullo stile di vita dell'uomo che frequento a prescindere da ciò che la società dice.dies irae ha scritto:dal punto di vista delle relazioni, perchè di questo si parla, io non saprei che farmene di una donna che ragiona in quel modo, perchè è la società che le dice di ragionare in quel modo

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