cinque ha scritto:
ciao
visto che parlavi di romanzi con chiave psicologica pensavo a delitto e castigo in primis. non leggerei tali romanzi come riassunto
ho provato a leggere il libro che citi un milione di volte (mai come musil), ma con risultati pessimi tanto che ho letto ieri questo titolo nel tuo post, l'ho cercato nella libreria dei miei e solo dopo molto ho ricordato che porto quel libretto in giro per le case dove vivo da anni...ma non arrivo mai a pagina dieci.:-))))
in effetti Memorie dal sottosuolo seppure breve è pesante, bisogna superare la prima parte che è un monologo (direi anche un po' noioso), poi nella seconda migliora... dal punto di vista psicologico è importante perchè tutto incentrato sulla condizione del protagonista, che va confrontato con il protagonista di Hesse in Il lupo della steppa: entrambi partono da una condizione simile ma giungono a conclusioni diverse


preciso anche che quando ho parlato di "versione breve" di alcuni romanzi non mi riferivo a riassunti, ma a edizioni a cui la casa editrice ha apportato dei tagli (in genere si tratta di circa 100/200 pagine) rispetto a quella integrale, magari parti troppo descrittive o poco interessanti che rallentano la lettura.
ad esempio Sportswriter di Richard Ford, per quanto sia stilisticamente di livello, è pieno di descrizioni, che nonostante siano ben scritte, hanno l'effetto di rendere poco scorrevole la lettura, per non parlare dei flashback

se vuoi qualcosa di Dostoevskij di più leggero, breve e sentimentale potresti leggere (se non lo hai già fatto) Notti bianche, credo che potrebbe piacerti
