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Un qualcosa di più
Messaggio da Turbo » 05/10/2012, 10:08
Pensandoci un po su, ho constatato (veramente è una cosa che ho notato da quando ero appena adolescente) che nei rapporti uomo/donna, non solo le femminucce, ma anche alcuni maschietti, sono abituati al circolo vizioso di quelle che io (ma non solo io) chiamo "seghe mentali".
A sto punto vorrei fare una domanda:
Ma avete mai pensato alla possibilità dell'esistenza di un rapporto totalmente "sereno" tra un uomo e una donna, fin dai tempi del primo incontro? Un rapporto senza gelosia (cioè basato sulla totale fiducia nell'altra persona), senza dubbi o domande che possano porre in uno stato d'animo ansioso, un rapporto in cui ognuno faccia cio che sente di fare senza temere un commento o un comportamento negativo dell'altra persona, un rapporto nel quale il famigerato "gioco delle coppie" tra "tronista e pretendente" (me pare de sta dalla de filippi) o "cacciatore e preda" non cali con la sua ombra a rovinare la bellezza dell'attimo? Un rapporto in cui ogni vostro movimento non sia finalizzato a traguardo sessuale, ma se si arriva a quel traguardo non si stia troppo a riflettere sul perchè si è arrivati a quel punto (e se farlo o no, o perchè farlo o no)? Un rapporto In cui ogni momento sia soltanto (e istintivamente) finalizzato alla realizzazione reciproca del sorriso, della serenità e dello stare bene senza lasciarsi intaccare dai commenti negativi o dalle invidie del prossimo, dalle gelosie o dai dubbi?
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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da cinque » 05/10/2012, 10:41
ma certo, ma non se ne parla in un forum. rassegnati ! in qualsiasi forum si parla di problemi, rapporti malati e personalità al limite . nessun film parla di un rapporto come dici tu....Turbo ha scritto:Ciao a tutti, stamattina sfogliando un topic, mi sono trovato di fronte alla sensazione gia provata qualche giorno prima rispondendone ad un altro....
Pensandoci un po su, ho constatato (veramente è una cosa che ho notato da quando ero appena adolescente) che nei rapporti uomo/donna, non solo le femminucce, ma anche alcuni maschietti, sono abituati al circolo vizioso di quelle che io (ma non solo io) chiamo "seghe mentali".
A sto punto vorrei fare una domanda:
Ma avete mai pensato alla possibilità dell'esistenza di un rapporto totalmente "sereno" tra un uomo e una donna, fin dai tempi del primo incontro? Un rapporto senza gelosia (cioè basato sulla totale fiducia nell'altra persona), senza dubbi o domande che possano porre in uno stato d'animo ansioso, un rapporto in cui ognuno faccia cio che sente di fare senza temere un commento o un comportamento negativo dell'altra persona, un rapporto nel quale il famigerato "gioco delle coppie" tra "tronista e pretendente" (me pare de sta dalla de filippi) o "cacciatore e preda" non cali con la sua ombra a rovinare la bellezza dell'attimo? Un rapporto in cui ogni vostro movimento non sia finalizzato a traguardo sessuale, ma se si arriva a quel traguardo non si stia troppo a riflettere sul perchè si è arrivati a quel punto (e se farlo o no, o perchè farlo o no)? Un rapporto In cui ogni momento sia soltanto (e istintivamente) finalizzato alla realizzazione reciproca del sorriso, della serenità e dello stare bene senza lasciarsi intaccare dai commenti negativi o dalle invidie del prossimo, dalle gelosie o dai dubbi?
Se fai un topic in cui dichiari un buon ricordo non avrai risposte (guarda il mio su amicizia )
c'è sempre l'apiculura, altrimenti....
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Messaggio da tropicsnow » 05/10/2012, 11:05
anche io le chiamo cosìTurbo ha scritto:Ciao a tutti, stamattina sfogliando un topic, mi sono trovato di fronte alla sensazione gia provata qualche giorno prima rispondendone ad un altro....
Pensandoci un po su, ho constatato (veramente è una cosa che ho notato da quando ero appena adolescente) che nei rapporti uomo/donna, non solo le femminucce, ma anche alcuni maschietti, sono abituati al circolo vizioso di quelle che io (ma non solo io) chiamo "seghe mentali".

penso che se ci si pone problemi per certe banalità forse quelle persone non hanno veri problemi. beati loro.

va bene porsi delle domande, avere dei dubbi, ma renderne partecipi sempre tutti mi sembra eccessivo. forse hanno solo bisogno di essere rassicurati perchè molto insicuri o hanno solo bisogno di parlarne facendo finta di chiedere un parere ma se non dici ciò che vogliono sentirsi dire diventi quello insensibile

come ha detto cinque, rassegnati.
è vero! ma non solo nei forum anche sui social network.cinque ha scritto:[...]
ma certo, ma non se ne parla in un forum. rassegnati ! in qualsiasi forum si parla di problemi, rapporti malati e personalità al limite . nessun film parla di un rapporto come dici tu....

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Messaggio da cinque » 05/10/2012, 11:37
concordotropicsnow ha scritto:[...]
anche io le chiamo cosìe le vedo in diversi topic.
penso che se ci si pone problemi per certe banalità forse quelle persone non hanno veri problemi. beati loro.![]()
va bene porsi delle domande, avere dei dubbi, ma renderne partecipi sempre tutti mi sembra eccessivo. forse hanno solo bisogno di essere rassicurati perchè molto insicuri o hanno solo bisogno di parlarne facendo finta di chiedere un parere ma se non dici ciò che vogliono sentirsi dire diventi quello insensibile :rolleyes:
come ha detto cinque, rassegnati.
[...]
è vero! ma non solo nei forum anche sui social network.
guarda nei social network c'è gente che racconta tutto, ma altri che si lamentano anche dell'unghia spezzata; è una cosa che accetto nei forum, ma non da gente che so non avere problemi ( nei forum non so che problemi la gente abbia) e che enuncia di fronte a tutti che "oggi ha il mal di testa".
c'è un po' voglia di essere ascoltati, un po' di solitudine ed un po' di egocentrismo; ma io non direi certe cose di fronte ad 800 amici che conosco.
Io ho rinunciato a scrivere sulla bacheca di fb degli altri perchè ogni battuta scatena una bufera,se non nella bacheca degli amici molto cari (che di solito scrivono poco); mi serve moltissimo, pero' ,fb.
quanto a rendere partecipi tutti in un forum non concordo molto, perchè in fondo è solo un nic; bisogna, pero', sapere accettare anche risposte che non corrispondono ai propri desideri. ecco qua cosa ho imparato : capisco oramai chi vuole confrontarsi con me e chi meno; qualche volta parlo da sola , di solito li lascio stare e postano con altri !
p.s: mi fa piacere che i nostri rapporti si siano normalizzati. un giorno potremmo parlarne in privato se mai a qualcuna delle due venisse voglia di fare cio'. ciao
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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da nimu » 05/10/2012, 11:47
e chi non ci pensa?Turbo ha scritto:Ciao a tutti, stamattina sfogliando un topic, mi sono trovato di fronte alla sensazione gia provata qualche giorno prima rispondendone ad un altro....
Pensandoci un po su, ho constatato (veramente è una cosa che ho notato da quando ero appena adolescente) che nei rapporti uomo/donna, non solo le femminucce, ma anche alcuni maschietti, sono abituati al circolo vizioso di quelle che io (ma non solo io) chiamo "seghe mentali".
A sto punto vorrei fare una domanda:
Ma avete mai pensato alla possibilità dell'esistenza di un rapporto totalmente "sereno" tra un uomo e una donna, fin dai tempi del primo incontro? Un rapporto senza gelosia (cioè basato sulla totale fiducia nell'altra persona), senza dubbi o domande che possano porre in uno stato d'animo ansioso, un rapporto in cui ognuno faccia cio che sente di fare senza temere un commento o un comportamento negativo dell'altra persona, un rapporto nel quale il famigerato "gioco delle coppie" tra "tronista e pretendente" (me pare de sta dalla de filippi) o "cacciatore e preda" non cali con la sua ombra a rovinare la bellezza dell'attimo? Un rapporto in cui ogni vostro movimento non sia finalizzato a traguardo sessuale, ma se si arriva a quel traguardo non si stia troppo a riflettere sul perchè si è arrivati a quel punto (e se farlo o no, o perchè farlo o no)? Un rapporto In cui ogni momento sia soltanto (e istintivamente) finalizzato alla realizzazione reciproca del sorriso, della serenità e dello stare bene senza lasciarsi intaccare dai commenti negativi o dalle invidie del prossimo, dalle gelosie o dai dubbi?
ma pensarci è una cosa il farlo è un altra...
tu ci sei riuscito? hai trovato una patner che la vedeva e viveva come te?
se si sei stato fortunato.....
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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da Turbo » 05/10/2012, 12:30
Purtroppo quando ho postato il topic non mi riferivo soltanto a cio che è scritto nel forum, ma anche a discorsi e comportamenti riscontrati nel real.cinque ha scritto:[...]
ma certo, ma non se ne parla in un forum. rassegnati ! in qualsiasi forum si parla di problemi, rapporti malati e personalità al limite . nessun film parla di un rapporto come dici tu....
Se fai un topic in cui dichiari un buon ricordo non avrai risposte (guarda il mio su amicizia )
c'è sempre l'apiculura, altrimenti....
Le persone che seguono ua routine nel rapporto a due (difficilmente se chiedo a una donna di uscire questa interpreta il mio invito senza secondi fini) hanno un problema ben piu grosso della gelosia o della crisi di coppia. Hanno un problema esistenziale.
Piu' volte , quando andavo in campeggio al villaggio turistico partivano delle voci sul mio conto, e perchè non mi cercavo l'avventura tra le ragazze del villaggio...Ma a nessuno sfiorava l'idea che se ero li, ci stavo per farmi una vacanza al mare tra pesca, corse in macchina, partite di beach volley, falò sulla spiaggia e nottate in discoteca senza rotture di c... (cosiddetti) che normalmente implica un rapporto (alzarsi prima quando ti va di dormire fino a mezzogiorno, portare a fare il "giro ad alta velocita'" alla "biondona" che te lo chiede in discoteca dopo averti soffiato in faccia il fumo della sigaretta, preoccuparti se la persona con cui stai esagera e si m'briaaca come unaa damigiana e poi si frega le chiavi della moto perchè ha visto n'altra tipa che ti si è seduta sulle ginocchia tutta la serata....)
No, indubbiamente le cose citate sopra non sono da prologo ad un rapporto a due se nel contesto vacanziero vuoi goderti l'estate come si deve...ma....
Il 99% della gente, nei villaggi turistici va in cerca della "storia estiva".
Allo stesso modo, quando ci si ritrova in un normale rapporto di coppia, intervengono : gelosia; spirito di competizione; dubbi; liti e conseguente desiderio di modificare la vita o peggio la natura dell'altra persona....
e poi postano il tutto su un forum ! (e tutti quanti a commentare come se fosse la cosa piu normale del mondo tuffarsi in questi arrovellamenti cerebrali per complicarsi la vita

Per questo mi chiedo se chi vive un rapporto o il desiderio di un rapporto di coppia , come fa a non accorgersi degli stati ansiosi a cui una certa cultura abitudinaria puo condurre.
Si, ci sono riuscito per ben 2 volte (una volta il rapporto è durato 8 anni la seconda 6 anni) un sacco di tempo quando e se vivi un rapporto senza pianificare il futuronimu ha scritto:[...]
e chi non ci pensa?
ma pensarci è una cosa il farlo è un altra...
tu ci sei riuscito? hai trovato una patner che la vedeva e viveva come te?
se si sei stato fortunato.....

Naturalmente alla fine è finito...ma meglio dei bei ricordi passati che un futuro fatto di liti tensioni e mancanza di feeling.

Io penso che in amore non ci si debba "cercare" il partner... le cose devono andare come vanno. Ci si deve "trovare". se "cerchi" metti in moto un meccanismo (come le ruote dell'ingranaggio di una macchina complicata) meglio consciuto come "il gioco del corteggiamento" e ci si cade in un giro vizioso che include tutti i problemi comportamentali/esistenziali citati prima.
Il "grande amore" puo' durare una vita...o un attimo. nessuno puo saperlo. Allora perchè perdere anche un solo attimo riempendosi la vita di problemi irrisolvibili ma inesistenti?

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da cinque » 05/10/2012, 12:59
non ci ho capito niente . che vuol dire cultura abitudinaria? secondo te la vita del 99 per cento delle coppie è pessimo e tutti dovrebbero vivere come te .Turbo ha scritto:[...]
Purtroppo quando ho postato il topic non mi riferivo soltanto a cio che è scritto nel forum, ma anche a discorsi e comportamenti riscontrati nel real.
Le persone che seguono ua routine nel rapporto a due (difficilmente se chiedo a una donna di uscire questa interpreta il mio invito senza secondi fini) hanno un problema ben piu grosso della gelosia o della crisi di coppia. Hanno un problema esistenziale.
e poi postano il tutto su un forum ! (e tutti quanti a commentare come se fosse la cosa piu normale del mondo tuffarsi in questi arrovellamenti cerebrali per complicarsi la vita![]()
Per questo mi chiedo se chi vive un rapporto o il desiderio di un rapporto di coppia , come fa a non accorgersi degli stati ansiosi a cui una certa cultura abitudinaria puo condurre.
[...]
dubbi, competizioni, gelosie vanno solo gestiti; io non vivo cosi' come dici tu , ma non condivido l'idea di vivere alla giornata; a me non crea nessuna ansia il rapporto di coppia matrimoniale, è una delle poche (?) cose che funzionano nella mia vita.
Per quanto riguarda il fatto che si risponda ai post : io di solito rispondo se mi va, detto questo non è che ritengo cosa normale fare o avere certi quesiti ( a dirti la verità talvolta sono stupefatta, perchè, a differenza tua, certi discorsi io non li sento mai), ma non giudico l'esperienza altrui: sposto l'argomento al massimo ; non sempre si ha voglia di litigare ; non credo che tu dica a tutti, nella vita reale , una vita di un cinquantenne,"quante seghe mentali ti fai".
sono in questa community e per passare il tempo ci resto ancora per un po'; che ne so io di cosa hanno vissuto gli altri???? se hanno voglia di postare e trovano chi la pensa come loro ben per loro.
poi dimentichi che ci sono culture, tradizioni religiose, humus macroregionali, che vanno rispettati.
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Messaggio da tropicsnow » 05/10/2012, 13:52
infatti. per questo io fb lo uso pochissimo e giusto per mantere i rapporti con alcune persone, ma soprattutto per sapere di eventi, iniziative, da parte di associazioni, enti, club, studi e quant'altro. ormai tutti hanno la pagina su facebook.cinque ha scritto:[...]
concordo
guarda nei social network c'è gente che racconta tutto, ma altri che si lamentano anche dell'unghia spezzata; è una cosa che accetto nei forum, ma non da gente che so non avere problemi ( nei forum non so che problemi la gente abbia) e che enuncia di fronte a tutti che "oggi ha il mal di testa".
c'è un po' voglia di essere ascoltati, un po' di solitudine ed un po' di egocentrismo; ma io non direi certe cose di fronte ad 800 amici che conosco.
Io ho rinunciato a scrivere sulla bacheca di fb degli altri perchè ogni battuta scatena una bufera,se non nella bacheca degli amici molto cari (che di solito scrivono poco); mi serve moltissimo, pero' ,fb.
è vero che su un forum si è solo un nick, ma di quel nick ci si fa un'idea da ciò che scrive. forse faccio solo fatica a capire chi ha bisogno continuamente di far sapere a chiunque ciò che accade o non accade nella propria vita come se gli altri potessero far qualcosa o gliene possa importare qualcosa soprattutto se si è degli sconosciuti.cinque ha scritto: quanto a rendere partecipi tutti in un forum non concordo molto, perchè in fondo è solo un nic; bisogna, pero', sapere accettare anche risposte che non corrispondono ai propri desideri. ecco qua cosa ho imparato : capisco oramai chi vuole confrontarsi con me e chi meno; qualche volta parlo da sola , di solito li lascio stare e postano con altri !
p.s: mi fa piacere che i nostri rapporti si siano normalizzati. un giorno potremmo parlarne in privato se mai a qualcuna delle due venisse voglia di fare cio'. ciao
ricordo che l'ultima volta che ho sollevato qualche domanda ne è nata una discussione proprio con te

rispetto ai primi tempi in cui sono arrivata qui, oggi sono molto più distaccata e disinteressata a ciò che può essere scritto, non sono in cerca del fidanzato nè dell'amica del cuore pertanto mi sento più libera di esprimere ciò che penso perchè non devo conquistare nessuno. se capita una conoscenza ben venga diversamente vivo bene ugualmente.
magari un giorno ne parleremo altrove. ciao.

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da Turbo » 05/10/2012, 13:58
ecco, ti ho sottolineato quello che intendo per cultura abitudinaria (noto con piacere che quelli che tu chiami humus macroregionali (e io cultura abitudinaria) sono piu facilmente riconosciuti come "luoghi comuni"cinque ha scritto:[...]
non ci ho capito niente . che vuol dire cultura abitudinaria? secondo te la vita del 99 per cento delle coppie è pessimo e tutti dovrebbero vivere come te .
dubbi, competizioni, gelosie vanno solo gestiti; io non vivo cosi' come dici tu , ma non condivido l'idea di vivere alla giornata; a me non crea nessuna ansia il rapporto di coppia matrimoniale, è una delle poche (?) cose che funzionano nella mia vita.
Per quanto riguarda il fatto che si risponda ai post : io di solito rispondo se mi va, detto questo non è che ritengo cosa normale fare o avere certi quesiti ( a dirti la verità talvolta sono stupefatta, perchè, a differenza tua, certi discorsi io non li sento mai), ma non giudico l'esperienza altrui: sposto l'argomento al massimo ; non sempre si ha voglia di litigare ; non credo che tu dica a tutti, nella vita reale , una vita di un cinquantenne,"quante seghe mentali ti fai".
sono in questa community e per passare il tempo ci resto ancora per un po'; che ne so io di cosa hanno vissuto gli altri???? se hanno voglia di postare e trovano chi la pensa come loro ben per loro.
poi dimentichi che ci sono culture, tradizioni religiose, humus macroregionali , che vanno rispettati.
Innanzitutto non vedo perchè tu di senta chiamata in causa o "criticata" perchè ho detto "la gente risponde a quei topic". In verità difficilmente vedo i nick da cui provengono le risposte. Leggo solo un topic (esempio) sulla gelosia e i relativi commenti (e chi bene o chi male alla fine rivela possedere questa caratteristica), oppure un diloquiare sulla fine di un rapprotro (e tutti quanti a postare thread di comprensione e commiserazione (quasi cordoglio)

Naturalmente non mi riferisco a nessun topic in particolare, ne voglio giudicare chi li ha postati (ne tantomeno chi vi ha risposto) , il motivo di questo topic è quello di venire a capo (attraverso il dialogo e la constatazione ) sul come e sul perchè accadono certi meccanismi comportamentali.
del fatto che tu sia felicemente sposata ne sono felice,

Infine... con riferimento al "rispetto"....
Personalmente (e dico personalmente) io rispetto solo e soltanto chi mi mostra rispetto.
MA NON INTENDO RISPETTARE chi ha accennato anche in minima parte una mancanza di rispetto nei miei riguardi e anche una sola volta.
Se la cultura cattolica mi manca di rispetto anche di una molecola (anzi di un quark) da me non deve aspettarsi altro che intransigenza e drasticità su qualsiasi (anche la piu piccola) sua regola o comportamento.
esempio:
se io intendo sposarmi con la mia convivente, e un pretaccio mi viene a parlare di corsi prematrimoniali, di impossibilità di sposare la mia ragazza in abito bianco (cosa che è stata concessa a cicciolina) perchè secondo la cultura cattolica se convivo con una ragazza al di fuori del matrimonio siamo "pubblici concubini" scusa tanto la pessima persona che sono, ma, di questa istituzione e tutti i baciapile leccacordoni che ci ruotano intorno io non solo provo schifo, disgusto e disprezzo, ma non me ne faccio un problema ad esprimerglielo direttamente e visibilmente in faccia. (e ci aggiungo con vero piacere).
Ah...dimenticavo...
Si, se mi imbatto in qualcuno che racconta di luoghi comuni o fisime sentimentali non me ne faccio un problema a notificargli che se sta a ffa le seghe mentali. (mediamente lo faccio una ventina di volte al giorno anche nel real) e non credo proprio che la mia vita, possa (anche nella fantasia piu fervida), essere considerata "la vita di un cinquantenne"

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Messaggio da cinque » 05/10/2012, 14:50
ero molto stanca , e l'ho ammesso. se esagero lo dico. devo dire (davvero) che ricordo vagamente l'argomento, ma non i post.tropicsnow ha scritto:[...]
è vero che su un forum si è solo un nick, ma di quel nick ci si fa un'idea da ciò che scrive. forse faccio solo fatica a capire chi ha bisogno continuamente di far sapere a chiunque ciò che accade o non accade nella p, oggi sono molto più distaccata e disinteressata a ciò che può essere scritto, non sono in cerca del fidanzato nè dell'amica del cuore pertanto mi sento più libera di esprimere ciò che penso perchè non devo conquistare nessuno. se capita una conoscenza ben venga diversamente vivo bene ugualmente.
magari un giorno ne parleremo altrove. ciao.
quello che in realtà mi diede fastidio credo tu lo sappia .
so benissimo che non è una cosa personale: non siama bimbe (io, poi.... ho 37 anni). io non ho nulla di personale con nessuno: se gli altri non vogliono dialogare pazienza. non piacerà loro il mio modo di fare.
io uso fb per molte cose : vita sociale, contatti (pochi), pettegolezzi ( la maggior parte delle persone sono nascoste, cosi' non leggo che dicono),
agenda e messaggi istantanei. è comodissimo.
tu dici quel che pensi perchè il tuo carattere e non cerchi la captatio benevolentiae di nessuno. neppure io la cerco . siamo entrambe cambiate, ma il carattere è quello . d'altra parte che senso ha riempire un forum di saluti e cuoricini?
p,.s: turbo :[/b] ma se ti rispondo perchè dovrei avercela con te? solo non ti avevo capito !!!!! ti offendi per l'età???? so che non ti rivolgevi a me. non ti preoccupare!
sta' tranquillo ora i preti ti fanno sposare nuda, convivente, con figli.


vedi di non scomparire pero': mi rilassi......
Messaggio da Ospite » 05/10/2012, 15:21

Con riguardo all'argomento secondo me proposto da Turbo, mi trovo sostanzialmente d'accordo con lui, quando propone un senso generale di serenità e accettazione di quello che è il variegato quadro della conoscenza e dell'intreccio di relazioni amorose o similari. Io penso che un comportamento di questo genere, dipenda da infiniti fattori caratteriali ed emotivi, quindi non ci si può soprendere se, davanti ad argomenti come appunto i tradimenti, il dimenticare la ex, il sesso al primo appuntamento e via dicendo, vi siano pareri e opinioni delle più varie e contastanti. E senza dimenticare come appunto, ognuno viva le varie situazioni ed eventi, con maggior o minore emotività e coinvolgimento. Chi angosciato perchè magari gli sono crollate le sue certezze, o è la prima volta che riceve un 2 di Picche. Chi invece più sorvolante e spensierato, magari per le maggiori esperienze fatte, e quindi più temprato e solido, o perchè più disincantato nei confronti della vita e delle persone.
Sebbene capisco lo spirito della battuta "seghe mentali", teniamo anche presente molteplici fattori di approccio e gestione di cose delicate e intime come l'amore, il sesso, la maternità ecc, poichè ci sono differenze fra uomo e donna, così come a seconda dell'età e della sensibilità di ognuno di noi. Pure io sorrido fra me e me, quando leggo certe cose, ma magari a 18 anni la stessa cosa mi rappresentava un cruccio.
Messaggio da Ospite » 05/10/2012, 15:25
Brava, e non sei l'unica a fare questa faticatropicsnow ha scritto:[...]
Forse faccio solo fatica a capire chi ha bisogno continuamente di far sapere a chiunque ciò che accade o non accade nella propria vita come se gli altri potessero far qualcosa o gliene possa importare qualcosa soprattutto se si è degli sconosciuti.

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Messaggio da cinque » 05/10/2012, 15:33
ti contaddici. devi tenere conto di tutti questi fattori, dell'abitudine dei forum, ed anche del momento in cui si scrive (se si è stanchi etc etc) ed in particolare di tutto questoShadow750 ha scritto:[...]
Brava, e non sei l'unica a fare questa faticae..
in realtà a ciascuno di noi dà piu' fastidio un argomento che un altro a seconda del momento in cui viviamo, del nostro temperamento etc etc; sono condizionamenti che subisce sia chi si lamenta sia chi risponde, magari in maniera disincantata o ironica.Shadow750 ha scritto:Io penso che un comportamento di questo genere, dipenda da infiniti fattori caratteriali ed emotivi, quindi non ci si può soprendere se, davanti ad argomenti come appunto i tradimenti, il dimenticare la ex, il sesso al primo appuntamento e via dicendo, vi siano pareri e opinioni delle più varie e contastanti. E senza dimenticare come appunto, ognuno viva le varie situazioni ed eventi, con maggior o minore emotività e coinvolgimento. Chi angosciato perchè magari gli sono crollate le sue certezze, o è la prima volta che riceve un 2 di Picche. Chi invece più sorvolante e spensierato, magari per le maggiori esperienze fatte, e quindi più temprato e solido, o perchè più disincantato nei confronti della vita e delle persone.
Sebbene capisco lo spirito della battuta "seghe mentali", teniamo anche presente molteplici fattori di approccio e gestione di cose delicate e intime come l'amore, il sesso, la maternità ecc, poichè ci sono differenze fra uomo e donna, così come a seconda dell'età e della sensibilità di ognuno di noi. Pure io sorrido fra me e me, quando leggo certe cose, ma magari a 18 anni la stessa cosa mi rappresentava un cruccio.
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Messaggio da Turbo » 05/10/2012, 16:45
Ma no, figurati .....sapessi quante me ne so dovute senti' dire (che quando c'avevo 20 anni ero "troppo giovane" e quando ne avevo 34 ero gia da "pensionamento" ah ah ah ah figurati se mo a 53 me vado ad offendere per l'eta'cinque ha scritto:[...]
turbo :[/b] ma se ti rispondo perchè dovrei avercela con te? solo non ti avevo capito !!!!! ti offendi per l'età???? so che non ti rivolgevi a me. non ti preoccupare!
sta' tranquillo ora i preti ti fanno sposare nuda, convivente, con figli.
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vedi di non scomparire pero': mi rilassi......


Comunque normale che non mi rivolgevo a te, ma scusa ....è na deformazione congenita... quando sento parla' di preti, chiese, morale cattolica, caritas (non so se hai letto come so saltato dalla sedia rispondendo all'altro topic sulla "filantropia"


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Messaggio da cinque » 05/10/2012, 17:26
ma guarda che c'è anche il matrimonio civile...Turbo ha scritto:[...]
Ma no, figurati .....sapessi quante me ne so dovute senti' dire (che quando c'avevo 20 anni ero "troppo giovane" e quando ne avevo 34 ero gia da "pensionamento" ah ah ah ah figurati se mo a 53 me vado ad offendere per l'eta'se avessi voluto evita' commenti mi sarei registrato barando sull'anno di nascita no?
Comunque normale che non mi rivolgevo a te, ma scusa ....è na deformazione congenita... quando sento parla' di preti, chiese, morale cattolica, caritas (non so se hai letto come so saltato dalla sedia rispondendo all'altro topic sulla "filantropia"perbenisti, buonisti, benpensanti (non è che ti sto classificando tale, anzi... ma solo il fatto di sentirli a nominare mi fa perdere la mia proverbiale calma e buonumore) ....l'anno in cui mi volevo sposare era il 1997 ed era giusto pe fa contenta la mia tipa di allora visto che nei riguardi del matrimonio io non sono ne contro ne a favore (praticamente del matrimonio e di quello che rappresenta non me ne puo sbattere di meno)... ma dopo la dichiarazione del pretaccio (zozzo) ti assicuro che passo' dalla mia parte anche lei. facemmo la festa, il viaggio, lei si vesti' di bianoc e al posto della funzione cattolica facemmo la benedizione col rito anglicano (giusto pe fa vede' che se stava in una chiesa e vestiti da prima comunione ) ah ah ah ah ah ah
la pensione?.
ora devi essere apprendista con esperienza ... ah ah!!!!
p.s: dimmi quel che vuoi; me le becco tutte ( giorni fa qualcuno mi disse neanche direttamente che ero una fanatica religiosa , seguace di non so che religione, e poi scomparve senza rispondermi).
imparerai i nic prima o poi. Leggi il post sul bacio (si', no, non so etc etc...) e vedrai che io sono una un po' spiccia....
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Messaggio da Turbo » 05/10/2012, 23:28
cinque ha scritto:[...]
p.s: dimmi quel che vuoi; me le becco tutte ( giorni fa qualcuno mi disse neanche direttamente che ero una fanatica religiosa , seguace di non so che religione, e poi scomparve senza rispondermi).
imparerai i nic prima o poi. Leggi il post sul bacio (si', no, non so etc etc...) e vedrai che io sono una un po' spiccia....
Beh, nel mio caso la scelta matrimoniale era solo per fare la funzione, il ristorante , il viaggio e tutta quella pompa magna che gira intorno al matrimonio. Nel diritto il matrimonio e' testualmente "un contratto er la costituzione di un azienda familiare" ...comunque dopo 12 anni che la storia è finita, il non esserci regolarmente sposati ha evitato ad entrambi una catasta di problemi e pratiche legali... dopo di quella ho avuto altre storie anche piu importanti (emotivamente intendo) il che rafforza le mie teorie sull'inutilità del matrimonio inteso come atto formale

Ah, riguardo l'età me sto a ffa certe risate sul mio topic di benvenuto... ce sta n'altra new entry (hai ragione, per i nick non so tanto portato a ricordarli) che me sta a tormentà proprio sull'età (na buonista da "famiglia cristiana" che pe forza me vuole paragonà a suo padre....), ma mi sto divertendo na cifra a schivà i suoi attacchi e a leggere la stizza e lo sdegno bigotto dai suoi thread

Alle rosicherie del prossimo ormai non ci bado piu' anzi mi alimentano l'anima e il buonumore (lo sdegno gratuito degli altri che provano ad offendermi tirando in campo quelli che sono i miei punti d'orgoglio mi diverte e mi stuzzica)

ps.
il thread di cui parli (quello sul bacio) è stato uno di quelli che mi ha ispirato sull'apertura di questo topic..... In realtà trovo veramente tristissimo che ci siano delle persone che si fanno una "T.A.C. emotiva" del genere anche su un gesto che dovrebbe essere una cosa spontanea "...come respirarsi il cuore e assaporarsi l'animo a fior di labbra..." (Edmond Rostand dal Cirano di Bergerac)...
Cioè, dico... ad uno ci piace na tipa, ci esce.... si crea la chimica, l'attimo e...nella mente della tipa con la quale sei uscito c'è na tempesta di pensieri, di dubbi, di luoghi comuni del genere e per un semplice bacio? (mi chiedo, anzi rabbrividisco nel chiedermi le fisime che gli vengono quando si tratterà di prendere decisioni importanti di coppia come il matrimonio, la convivenza e cose simili.)

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Messaggio da george clooney » 06/10/2012, 18:24
Pensavo che le "seghe mentali" fossero principalmente una prerogativa delle femminucce,e non dei maschietti..Turbo ha scritto: Ma avete mai pensato alla possibilità dell'esistenza di un rapporto totalmente "sereno" tra un uomo e una donna, fin dai tempi del primo incontro? Un rapporto senza gelosia (cioè basato sulla totale fiducia nell'altra persona), senza dubbi o domande che possano porre in uno stato d'animo ansioso, un rapporto in cui ognuno faccia cio che sente di fare senza temere un commento o un comportamento negativo dell'altra persona, senza lasciarsi intaccare dai commenti negativi o dalle invidie del prossimo, dalle gelosie o dai dubbi?

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Messaggio da Mister71 » 06/10/2012, 19:49
Miss...george clooney ha scritto:[...]
Pensavo che le "seghe mentali" fossero principalmente una prerogativa delle femminucce,e non dei maschietti..
Eccome se ci ho mai pensato!! Credo sia pura utopia però....Forse qualcuno è riuscito ad avere un rapporto "totalmente sereno", ma sono mosche bianche...
Un rapporto totalmente sereno è possibile quando c'è il massimo rispetto per l'altra persona, nonché regole e valori condivisi, oltre che una grande capacità di accettazione, cioé il rimanere sereni in presenza delle cose dell'altro che non si gradiscono, ma si metabolizzano, ci si passa sopra con il sorriso. E poi penso che la fiducia non possa esistere da subito, la si costruisce poco a poco con i fatti, con le dimostrazioni concrete.
Se ti accorgi che un tuo compagno - poniamo - si avvicina con molta disinvoltura ad altre donne, ce la fai in tutta onestà a stare tranquilla?
Sai, il caso "dell'amico di famiglia" liberamente accettato in casa "perché sennò non siamo moderni" fino a quando si scopre che si porta al letto tua moglie è un genere di quadretto che ho osservato varie volte... Forse ti sembrerà esagerato, e sono sicuro che sembrerà tale a qualcun'altro, ma io ad esempio sono stato educato (e non è una cosa che mi sono scrollato di dosso perché la condivido, e a quanto pare fa anche piacere a chi la riceve percependola come forma di rispetto) a non entrare in casa di una coppia se lei è da sola. Sono un uomo di altri tempi? Ma io sono contento di essere così... E non frequento nessuno che non abbia un minimo di valori dentro di sé, cioé un'etica personale, pur imperfetta come siamo tutti.
Comunque...
Qui non è un discorso di seghe mentali, perché un'unione coniugale che non sia solo all'insegna di un bel passatempo molto ormonale implica un legame e certi sentimenti, una certa gelosia e una quota di possessività. A meno che non si vivano i rapporti in maniera totalmente libera, ma allora sono qualcosa di differente. E poi io percepisco me stesso come padre potenziale, e penso, in tale ruolo, di avere il dovere e anche il piacere di insegnare una moralità a mio figlio, non essere una specie di bestiolina che si senta libera di essere e di fare magari ad onta di ogni prossimo, pur di vivere "liberi".
Sei d'accordo?
Ciao Miss...

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da george clooney » 06/10/2012, 20:27
Sono totalmente d'accordo con ciò che hai scritto Mister...Mister71 ha scritto:[...]
Miss...
Un rapporto totalmente sereno è possibile quando c'è il massimo rispetto per l'altra persona, nonché regole e valori condivisi, oltre che una grande capacità di accettazione, cioé il rimanere sereni in presenza delle cose dell'altro che non si gradiscono, ma si metabolizzano, ci si passa sopra con il sorriso. E poi penso che la fiducia non possa esistere da subito, la si costruisce poco a poco con i fatti, con le dimostrazioni concrete.
Se ti accorgi che un tuo compagno - poniamo - si avvicina con molta disinvoltura ad altre donne, ce la fai in tutta onestà a stare tranquilla?
Sai, il caso "dell'amico di famiglia" liberamente accettato in casa "perché sennò non siamo moderni" fino a quando si scopre che si porta al letto tua moglie è un genere di quadretto che ho osservato varie volte... Forse ti sembrerà esagerato, e sono sicuro che sembrerà tale a qualcun'altro, ma io ad esempio sono stato educato (e non è una cosa che mi sono scrollato di dosso perché la condivido, e a quanto pare fa anche piacere a chi la riceve percependola come forma di rispetto) a non entrare in casa di una coppia se lei è da sola. Sono un uomo di altri tempi? Ma io sono contento di essere così... E non frequento nessuno che non abbia un minimo di valori dentro di sé, cioé un'etica personale, pur imperfetta come siamo tutti.
Comunque...
Qui non è un discorso di seghe mentali, perché un'unione coniugale che non sia solo all'insegna di un bel passatempo molto ormonale implica un legame e certi sentimenti, una certa gelosia e una quota di possessività. A meno che non si vivano i rapporti in maniera totalmente libera, ma allora sono qualcosa di differente. E poi io percepisco me stesso come padre potenziale, e penso, in tale ruolo, di avere il dovere e anche il piacere di insegnare una moralità a mio figlio, non essere una specie di bestiolina che si senta libera di essere e di fare magari ad onta di ogni prossimo, pur di vivere "liberi".
Sei d'accordo?
Ciao Miss...
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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da Mister71 » 06/10/2012, 23:59
Io sono sempre o quasi uno che aggiunge o magari toglie qualcosa dai post degli altri, ma in casi come questo è veramente bello restare fermo a leggere, e basta.george clooney ha scritto:[...]
Sono totalmente d'accordo con ciò che hai scritto Mister...Sarai anche un uomo d'altri tempi, ma ce ne fossero di uomini così al giorno d'oggi! La storia dell'amico che frequenta la casa della coppia è vecchia come il mondo...La sai una cosa? Io, proprio come te non facevo salire in casa gli amici del mio ex marito se lui non c'era...Primo per una questione di correttezza nei suoi confronti, secondo perchè mi ero accorta che un suo "caro amico" mi guardava in un certo modo e mi lanciava delle occhiatine piuttosto esplicite, e quando vidi che veniva a citofonarmi sempre quando il mio ex non era in casa chiedendomi di farlo entrare in casa, beh..capii le sue intenzioni e non lo feci salire...Che ne pensi? Ho fatto male?
Grazie Miss.
Sugli amici... Penso che non siano tali quelli con cui si va a mangiare una pizza, o magari in vacanza. Riempiono il tempo, ma non sono amici se poi non lo dimostrano, anzi "citofonano".
Secondo me anche qui ci vogliono valori condivisi, altrimenti è meglio stare da soli, e la cosa non mi spaventa affatto.
Ciao...

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da cinque » 07/10/2012, 14:26
gli amici riempiono il tempo????????Mister71 ha scritto:[...]
Penso che non siano tali quelli con cui si va a mangiare una pizza, o magari in vacanza. Riempiono il tempo,, altrimenti è meglio stare da soli, e la cosa non mi spaventa affatto.
Ciao...

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Messaggio da tempest » 07/10/2012, 14:38
Io invece sono stata educata a non entrare se non invitataMister71 ha scritto:[...]
Sai, il caso "dell'amico di famiglia" liberamente accettato in casa "perché sennò non siamo moderni" fino a quando si scopre che si porta al letto tua moglie è un genere di quadretto che ho osservato varie volte... Forse ti sembrerà esagerato, e sono sicuro che sembrerà tale a qualcun'altro, ma io ad esempio sono stato educato (e non è una cosa che mi sono scrollato di dosso perché la condivido, e a quanto pare fa anche piacere a chi la riceve percependola come forma di rispetto) a non entrare in casa di una coppia se lei è da sola. Sono un uomo di altri tempi? Ma io sono contento di essere così... E non frequento nessuno che non abbia un minimo di valori dentro di sé, cioé un'etica personale, pur imperfetta come siamo tutti.

Mi è sorta spontanea una riflessione nel leggere questo post: se un amico comune non entrasse in casa mia, dopo che io l'ho invitato, solo perchè il mio "lui" non c'è, mi sentirei quasi offesa. Mi sembrerebbe di essere considerata come una specie di oggetto del "lui" in questione e non un'amica o una persona capace di intrattenere rapporti cordiali con l'altro sesso senza compromettere la mia "onestà" di donna fedele al mio partner

PS: comunque non c'è pericolo che io inviti qualcuno a casa, sono gelosissima del mio "spazio", detesto le improvvisate e la casa è spesso disordinata.

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da Mister71 » 07/10/2012, 15:37
tempest ha scritto:[...]
Io invece sono stata educata a non entrare se non invitata, e apprezzo chi segue la stessa logica.
Mi è sorta spontanea una riflessione nel leggere questo post: se un amico comune non entrasse in casa mia, dopo che io l'ho invitato, solo perchè il mio "lui" non c'è, mi sentirei quasi offesa. Mi sembrerebbe di essere considerata come una specie di oggetto del "lui" in questione e non un'amica o una persona capace di intrattenere rapporti cordiali con l'altro sesso senza compromettere la mia "onestà" di donna fedele al mio partner. E questo non credo c'entri con l'avere dei valori.
PS: comunque non c'è pericolo che io inviti qualcuno a casa, sono gelosissima del mio "spazio", detesto le improvvisate e la casa è spesso disordinata.
Ciao Tempest...
Se vuoi possiamo sbizzarrirci a trovare tutte le possibili circostanze su cui discutere e poi riderci sopra.
Cosa vuoi che ti dica? Se tu mi inviti in casa e il tuo compagno "mio amico" non c'è, io non salgo, e da questo punto di vista mi trovo perfettamente in linea con il pensiero di Miss Clooney quando dice che lei nemmeno invitava la persona per rispetto del marito.
E' un misto di delicatezza, gelosia e diffidenza, da non razionalizzare troppo, a mio avviso, ma neanche da incancrenire...
E' un pò come quando la compagna o il compagno ti citofona e tu lo aspetti con la porta aperta: ma perché non ha la chiave per aprire da solo? Si... ce l'ha, ma è una delicatezza, una gentilezza, con l'aggiunta - come ha splendidamente dimostrato (purtroppo) Miss Clooney, che degli amici ci si può fidare fino ad un certo punto.
Se io ho un "amico" che pensa di farsi mia moglie, non è detto che riesca a leggerglielo in faccia, ed è successo un sacco di volte.Posso immaginare la tua obiezione: ma allora non ti fidi del tutto di tua moglie/compagna?
Beh, all'inizio di un rapporto senz'altro no, la fiducia va costruita, non è un accessorio in dotazione ad una coppia come fosse un portafotografie. Con il passare del tempo, con la dimostrazione continua del suo rispetto per me e viceversa... e così via.
Guardiamo la cosa anche al rovescio. Io che ho una moralità, posso entrare in casa tua se il mio amico non c'è, anche perché tu, a differenza ad esempio di Miss clooney mi diresti di salire. Mettiamo anche il caso che io ti consideri bella, e che qualche pensierino e qualche fantasia su di te potrei pure averla. A questo quadretto manca la tua iniziativa o la tua disponibilità nei miei confronti, e per finire, il mio autocontrollo, cioé la capacità da parte mia di tollerare certe voglie che possono venirmi per non distruggere la tua unione, la mia e l'amicizia con il mio amico.
Quindi non succede nulla, perché io mi trattengo, se tu sei come me fai lo stesso, e se io ho qualche voglia torno a casa e me la levo con mia moglie.
Ma ora ti chiedo: quante persone così ci sono? Tutta questa dinamica interiore che io, nel mio versante, posso riuscire a tenere in pugno, quanto è normale per gli altri?
Cioé io posso fidarmi di me stesso, perché non voglio distruggere il mio matrimonio solo per lo sfizio di un orgasmo, ma non sono sicuro per niente che un "amico" farebbe lo stesso a casa mia davanti a mia moglie.
C'è stato un tempo in cui il sesso era un tabù. Adesso però abbiamo esagerato dalla parte opposta, e anche per questo le unioni crollano, ti dico solo che davanti casa mia c'è un negozio il cui titolare per un certo tempo aveva avuto come socio una donna, mi pare una rumena, ma non sono sicuro. Questo ragazzo all'incirca mio coetaneo ha una moglie e due bambini piccoli, e, se quello che mi è stato detto è vero - non l'ho visto con i miei occhi - i negozianti degli esercizi affianco l'hanno colto più volte nel negozio (senza clienti, evidentemente...) con il pantalone mezzo tirato giù e con questa donna all'interno, e mi pare che gli abbiano perfino detto: "Hey, ma stai attento, e se invece di noi entrasse tua moglie o un tuo bambino?"
Capisci a che punto siamo? Allora, è meglio che l'amico resti sotto al citofono, anzi che non citofoni proprio se già sa che io non ci sono, come dice Miss Clooney...
Ciao Tempest... Fatti vedere pù spesso da queste parti...

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da george clooney » 07/10/2012, 17:18
Si, riempiono il tempo se si tratta di "amici" che non ci pensano due volte a farsi (concedimi il termine) tua moglie in tua assenza...cinque ha scritto:[...]
gli amici riempiono il tempo????????

Mister, sono d'accordo con te. Ti straquoto.

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da tempest » 07/10/2012, 18:54
Premesso di nuovo che io 99% volte su 100 non inviterei nessuno ad entrare in casa, e non per "rispetto" al mio partner, ma perchè a me non va di avere persone in casaMister71 ha scritto:[...]
Ciao Tempest...
Se vuoi possiamo sbizzarrirci a trovare tutte le possibili circostanze su cui discutere e poi riderci sopra.
Cosa vuoi che ti dica? Se tu mi inviti in casa e il tuo compagno "mio amico" non c'è, io non salgo, e da questo punto di vista mi trovo perfettamente in linea con il pensiero di Miss Clooney quando dice che lei nemmeno invitava la persona per rispetto del marito.
E' un misto di delicatezza, gelosia e diffidenza, da non razionalizzare troppo, a mio avviso, ma neanche da incancrenire...
E' un pò come quando la compagna o il compagno ti citofona e tu lo aspetti con la porta aperta: ma perché non ha la chiave per aprire da solo? Si... ce l'ha, ma è una delicatezza, una gentilezza, con l'aggiunta - come ha splendidamente dimostrato (purtroppo) Miss Clooney, che degli amici ci si può fidare fino ad un certo punto.
Se io ho un "amico" che pensa di farsi mia moglie, non è detto che riesca a leggerglielo in faccia, ed è successo un sacco di volte.Posso immaginare la tua obiezione: ma allora non ti fidi del tutto di tua moglie/compagna?
Beh, all'inizio di un rapporto senz'altro no, la fiducia va costruita, non è un accessorio in dotazione ad una coppia come fosse un portafotografie. Con il passare del tempo, con la dimostrazione continua del suo rispetto per me e viceversa... e così via.
Guardiamo la cosa anche al rovescio. Io che ho una moralità, posso entrare in casa tua se il mio amico non c'è, anche perché tu, a differenza ad esempio di Miss clooney mi diresti di salire. Mettiamo anche il caso che io ti consideri bella, e che qualche pensierino e qualche fantasia su di te potrei pure averla. A questo quadretto manca la tua iniziativa o la tua disponibilità nei miei confronti, e per finire, il mio autocontrollo, cioé la capacità da parte mia di tollerare certe voglie che possono venirmi per non distruggere la tua unione, la mia e l'amicizia con il mio amico.
Quindi non succede nulla, perché io mi trattengo, se tu sei come me fai lo stesso, e se io ho qualche voglia torno a casa e me la levo con mia moglie.
Ma ora ti chiedo: quante persone così ci sono? Tutta questa dinamica interiore che io, nel mio versante, posso riuscire a tenere in pugno, quanto è normale per gli altri?
Cioé io posso fidarmi di me stesso, perché non voglio distruggere il mio matrimonio solo per lo sfizio di un orgasmo, ma non sono sicuro per niente che un "amico" farebbe lo stesso a casa mia davanti a mia moglie.

In riferimento a ciò che ho evidenziato, posso dirti che io non baso i miei comportamenti su ciò che è accaduto a tizio o caio, ma su ciò che ritengo opportuno caso per caso.
Se ritenessi, ad esempio, poco "opportuno" il modo di guardarmi di un amico del partner, non resterei sola con questo amico, per non trovarmi in imbarazzo; ma se un uomo non accettasse un semplice invito ad entrare in casa mia solo perchè il "mio uomo" non c'è, ne sarei infastidita. Cosa vuoi che ti dica?

Rispetto le tue idee o quelle di george c. , ma in questo caso non corrispono alle mie.
Ciao

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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da arietina76 » 07/10/2012, 19:02
io in questo la vedo un pò come Tempest, nel senso che io non mi precludo di invitare qualcuno in casa solo perchè il mio uomo non c'è: dipende da chi ho di fronte.tempest ha scritto:[...]
Premesso di nuovo che io 99% volte su 100 non inviterei nessuno ad entrare in casa, e non per "rispetto" al mio partner, ma perchè a me non va di avere persone in casa, vedo di nuovo nel tuo post un ragionamento che non mi convince.
In riferimento a ciò che ho evidenziato, posso dirti che io non baso i miei comportamenti su ciò che è accaduto a tizio o caio, ma su ciò che ritengo opportuno caso per caso.
Se ritenessi, ad esempio, poco "opportuno" il modo di guardarmi di un amico del partner, non resterei sola con questo amico, per non trovarmi in imbarazzo; ma se un uomo non accettasse un semplice invito ad entrare in casa mia solo perchè il "mio uomo" non c'è, ne sarei infastidita. Cosa vuoi che ti dica?E' così. Mi sentirei più una "cosa" del mio uomo, che una persona dotata di libero arbitrio.
Rispetto le tue idee o quelle di george c. , ma in questo caso non corrispono alle mie.
Ciao
se l'amico in questione mi guarda in modo particolare o comunque manifesta un interesse equivoco, be', non solo non lo invito a casa, ma evito anche di prenderci un semplice caffè al bar, perchè non voglio che a mia volta il mio comportamento possa dar adito a fraintendimenti, suoi o di terze persone, che mancherebbero di rispetto al mio compagno.
se invece sono convinta che sia davvero un'amicizia, nel vero senso del termine, non ci vedrei niente di male: sempre che ovviamente non sia un'amicizia di riflesso (creatasi cioè per via del mio compagno), ma che - pur partendo da questo - ormai ci sia amicizia anche nei miei confronti.
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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da george clooney » 07/10/2012, 19:22
Io non ho fatto salire l'amico del mio ex marito (nonchè il mio), sia perchè mi guardava in un certo modo, sia perchè non ritenevo opportuno che venisse ad aspettare quello che allora era mio marito in casa, mentre lui non c'era... Recentemente ho fatto venire un mio amico a casa perchè avevo un problema con il pc (è il suo lavoro, fa il programmatore); ti dirò che al mio compagno la cosa non è piaciuta, ma io non ci ho pensato due volte a chiamarlo (ero del tutto in buonafede), perchè la sua venuta a casa mia aveva uno scopo ben preciso: riparare il mio pc....Potrebbe sembrare la stessa cosa, me ne rendo conto, ma a mio avviso non è così...arietina76 ha scritto:[...]
io in questo la vedo un pò come Tempest, nel senso che io non mi precludo di invitare qualcuno in casa solo perchè il mio uomo non c'è: dipende da chi ho di fronte.
se l'amico in questione mi guarda in modo particolare o comunque manifesta un interesse equivoco, be', non solo non lo invito a casa, ma evito anche di prenderci un semplice caffè al bar, perchè non voglio che a mia volta il mio comportamento possa dar adito a fraintendimenti, suoi o di terze persone, che mancherebbero di rispetto al mio compagno.
se invece sono convinta che sia davvero un'amicizia, nel vero senso del termine, non ci vedrei niente di male: sempre che ovviamente non sia un'amicizia di riflesso (creatasi cioè per via del mio compagno), ma che - pur partendo da questo - ormai ci sia amicizia anche nei miei confronti.
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Re: Un qualcosa di più
Messaggio da arietina76 » 07/10/2012, 19:30
sono d'accordissimo: sono due ipotesi completamente diverse.george clooney ha scritto:[...]
Potrebbe sembrare la stessa cosa, me ne rendo conto, ma a mio avviso non è così...

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Messaggio da Turbo » 08/10/2012, 3:05
Anche se fondamentalmente buono, io (l'ho gia detto e sostenuto in altri topic)io vivo di assoluti. Non ci tengo a fare la perona "aperta" solo per risultate simpatico o anticonformista
Purtroppo in certi ambienti e in certe "culture" la gelosia è usata persino come elemento di seduzione (si fa ingelosire l partner per attirarlo ancora di più).
Se una cosa mi provoca fastidio, lo dico apertamente anche se questo puo generare il dissenso della persona amata o puo farmi perdere un amicizia. Per quanto mi riguarda la mia ipotetica fidanzata o moglie può lasciarmi quanto e come gli pare ma prendermi per il cu-lo non glielo concedo (e lo stesso dicasi per "l'amico di famiglia"). E con ciò mi ricollego all'argomento del topic sulle seghe mentali e sul rapporto sereno e spensierato.
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