L'amicizia in questa società

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The mind
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L'amicizia in questa società

Messaggio da The mind » 17/08/2011, 18:20

Salve ragazzi,
vorrei riflettere un pò coi voi sulla solitudine.
Ogni persona si sente sola in qualche periodo della propria vita, ma in questa società molti di noi sentono una solitudine costante, come se ci rimanesse sempre dentro.

Penso che molta responsabilità ce l'ha la SOCIETA' in cui viviamo.
Parlo dei giovani, perchè di adulti ne conosco pochi, mentre di compagni di università di 19-20 anni ne ho una marea.
La maggior parte dei giovani è molto superficiale. Sono egocentrici, cioè mettono costantemente se stessi al centro della loro vita, dicono sempre "a ME non importa", "IO ho fatto questo e quello", ascoltano poco. Parlare con loro non sembra dialogare, ma trovare il momento per inserirsi nel loro monologo ed ottenere un secondo della loro attenzione, praticamente inesistente. Sono come bambini, il primo stimolo che gli arriva, la prima cosa che vedono e si distraggono, e dopo un paio di attimi che si concentrano su questa cosa gli arriverà un messaggio, li saluterà un'altra persona e si perderanno di nuovo.
Non parlano di loro stessi, per esempio di come si sentono o dei loro sentimenti, ma sempre di quello che FANNO oppure fanno battute spesso volgari e stupide.
Se un altro ragazzo è in difficoltà, più facilmente lo prendono in giro piuttosto che aiutarlo, oppure il malessere di quella persona gli scivola addosso e rimangono indifferenti come se non fosse accaduto nulla.
Concludo il profilo dei giovani d'oggi con la loro caratteristica più importante: il loro massimo obbiettivo nella vita è il loro PIACERE. Quindi ubriacarsi, baciare un bel ragazzo che neanche conoscono, fare sesso con una ragazza conosciuta da una settimana in discoteca, andare a ballare in discoteca solo perchè ci vanno tutti, anche se forse preferirebbero fare altro, magari parlare. Cazzeggiare.
Come ha detto Franco Battiato, "è tutto un cazzeggio".

Ora, perchè ho scritto questa accusa sociale? Perchè voglio essere un Cicerone o un Demostene del terzo millennio? Perchè mi sento un eroico Falcone che combatte una spregevole mafia?

No; ma per dire che in questo tipo di società, con questi giovani, è facile che ci ritroviamo soli. NON siamo noi a essere STRANI: è la società ad essere costruita su BASI SBAGLIATE. BASI DISUMANE, perchè essere superficiali ed egoisti significa non essere uomini ma come bestie.

Io CREDO che non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.

Sentivo un forte desiderio di lanciarvi questo messaggio. Desidero che, con la stessa forza, anche voi possiate sentire questo messaggio. Desidero che mi sentiate uno di voi, vicino.
Un grande saluto a tutti
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Niobe85
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da Niobe85 » 17/08/2011, 18:39

The mind ha scritto:Salve ragazzi,
vorrei riflettere un pò coi voi sulla solitudine.
Ogni persona si sente sola in qualche periodo della propria vita, ma in questa società molti di noi sentono una solitudine costante, come se ci rimanesse sempre dentro.

Penso che molta responsabilità ce l'ha la SOCIETA' in cui viviamo.
Parlo dei giovani, perchè di adulti ne conosco pochi, mentre di compagni di università di 19-20 anni ne ho una marea.
La maggior parte dei giovani è molto superficiale. Sono egocentrici, cioè mettono costantemente se stessi al centro della loro vita, dicono sempre "a ME non importa", "IO ho fatto questo e quello", ascoltano poco. Parlare con loro non sembra dialogare, ma trovare il momento per inserirsi nel loro monologo ed ottenere un secondo della loro attenzione, praticamente inesistente. Sono come bambini, il primo stimolo che gli arriva, la prima cosa che vedono e si distraggono, e dopo un paio di attimi che si concentrano su questa cosa gli arriverà un messaggio, li saluterà un'altra persona e si perderanno di nuovo.
Non parlano di loro stessi, per esempio di come si sentono o dei loro sentimenti, ma sempre di quello che FANNO oppure fanno battute spesso volgari e stupide.
Se un altro ragazzo è in difficoltà, più facilmente lo prendono in giro piuttosto che aiutarlo, oppure il malessere di quella persona gli scivola addosso e rimangono indifferenti come se non fosse accaduto nulla.
Concludo il profilo dei giovani d'oggi con la loro caratteristica più importante: il loro massimo obbiettivo nella vita è il loro PIACERE. Quindi ubriacarsi, baciare un bel ragazzo che neanche conoscono, fare sesso con una ragazza conosciuta da una settimana in discoteca, andare a ballare in discoteca solo perchè ci vanno tutti, anche se forse preferirebbero fare altro, magari parlare. Cazzeggiare.
Come ha detto Franco Battiato, "è tutto un cazzeggio".

Ora, perchè ho scritto questa accusa sociale? Perchè voglio essere un Cicerone o un Demostene del terzo millennio? Perchè mi sento un eroico Falcone che combatte una spregevole mafia?

No; ma per dire che in questo tipo di società, con questi giovani, è facile che ci ritroviamo soli. NON siamo noi a essere STRANI: è la società ad essere costruita su BASI SBAGLIATE. BASI DISUMANE, perchè essere superficiali ed egoisti significa non essere uomini ma come bestie.

Io CREDO che non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.

Sentivo un forte desiderio di lanciarvi questo messaggio. Desidero che, con la stessa forza, anche voi possiate sentire questo messaggio. Desidero che mi sentiate uno di voi, vicino.
Un grande saluto a tutti
Ciao. Ho letto tutto con interesse... condivido molte delle tue opinioni per cui non saprei cos'altro aggiungere se non un "in bocca al lupo" affinchè la tua voce virtuale raggiunga i destinatari.
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tropicsnow
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da tropicsnow » 17/08/2011, 19:40

The mind ha scritto:
Io CREDO che non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.

io, invece, penso che ognuno di noi scelga chi essere e verso cosa indirizzare la propria vita. ognuno ha il suo "destino" da compiere.

se scegli di non partecipare al gioco dovrai percorrere strade più impervie e il rischio di trovarti solo è alto. se lo accetti potrai essere molto soddisfatto di quel che troverai però ricorda che tutto ha un prezzo: la tua principale compagna sarà la solitudine. se ti imbatterai in qualcuno simile a te vorrà dire che sei stato molto fortunato.

buona passeggiata. :)

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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da Umby3000 » 17/08/2011, 19:57

Indubbiamente lo specchio di quella che è la società dei ventenni di oggi. Ne conosco parecchi e ti posso garantire che anche io ho notato questo pericoloso e orribile comportamento sociale. Un appello affinchè qualcuno li renda consapevoli. Spesso penso....se iniziano a bere alcool a 13 anni, come sarà la loro salute verso i 27/30 anni? Troveranno lavoro o saranno sempre più precari? Qualcuno li rende consapevoli di ciò e di tanti altri problemi sociali visto che nemmeno riescono più a pensare?

dies irae
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da dies irae » 17/08/2011, 20:20

The mind ha scritto: Io CREDO che non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.
uhm, no. non sono d'accordo.
le tue belle parole sembrano provenire da uno spirito "rivoluzionario", mi riferisco a quelle anime ruggenti che non si piegano dinanzi all'oppressione.
alla tua età (41? non era 23?) avrei potuto condividerle, ma ora dinanzi alla vita sono decisamente machiavellico :[
in un'altra discussione scrissi più o meno: a che serve essere splendidi, se poi non si ha nessuno intorno?

la mia ricetta è: non piegarsi, nè rifiutarlo, ma imparare le regole (del GIOCO), e partecipare con cognizione per vincerlo.

in soldoni, oltre agli amici veri, a me piace anche farmi le conoscenze superficiali ed egoiste di cui parlavi, così quando ho voglia di amicizie vere, sono a posto, quando ho voglia di sfasciarmi in discoteca, pure.

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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da arietina76 » 17/08/2011, 20:23

dies irae ha scritto:[...]

in soldoni, oltre agli amici veri, a me piace anche farmi le conoscenze superficiali ed egoiste di cui parlavi, così quando ho voglia di amicizie vere, sono a posto, quando ho voglia di sfasciarmi in discoteca, pure.
evviva la sincerità! ;) :DD

dies irae
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da dies irae » 17/08/2011, 20:24

Umby3000 ha scritto:Indubbiamente lo specchio di quella che è la società dei ventenni di oggi. Ne conosco parecchi e ti posso garantire che anche io ho notato questo pericoloso e orribile comportamento sociale. Un appello affinchè qualcuno li renda consapevoli. Spesso penso....se iniziano a bere alcool a 13 anni, come sarà la loro salute verso i 27/30 anni? Troveranno lavoro o saranno sempre più precari? Qualcuno li rende consapevoli di ciò e di tanti altri problemi sociali visto che nemmeno riescono più a pensare?
cavoli, un'utente da citanò
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dies irae
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da dies irae » 17/08/2011, 20:56

arietina76 ha scritto:[...]



evviva la sincerità! ;) :DD
e ma in generale, se una cosa non esclude l'altra, perchè non tutte e due?

rubina88


Messaggio da rubina88 » 17/08/2011, 21:19

la solitudine dei giovani dì oggi. La solitudine dei numeri primi scrive giordano. Io penso che sia dovuta un po alla frenesia dì questa vita dì oggi, un po anche purtroppo a internet. È vero che su internet ci sono siti belli come questo, ma su internet e sui social network che odio tanto fare amicizia significa altro e poi vuoi essere amico dì tutti sapere tutto dì tutti e poi non saluti il ticino dì casa. Per me ora vengo a me. Amici ne ho due o tre importanti. Ammetto che sono una persona molto timida e ammetto che i miei amici veri sono quelli con cui riesco ad aprirmi meglio. Purtroppo oggi i giovani non capiscono questo. Che ci sono ragazzi come loro ma meno espansivi. Ragazzi che preferiscono andare a mangiare una pizza piuttosto che sballarsi, e questo è sempre il mio caso. Comunque meno male che ci sono altri giovani che poi vengono qui e parlano del problema perché problema sta diventando. Sono in accordo con voi

foillina

Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da foillina » 17/08/2011, 22:12

The mind ha scritto:Salve ragazzi,
vorrei riflettere un pò coi voi sulla solitudine.
Ogni persona si sente sola in qualche periodo della propria vita, ma in questa società molti di noi sentono una solitudine costante, come se ci rimanesse sempre dentro.

Penso che molta responsabilità ce l'ha la SOCIETA' in cui viviamo.
Parlo dei giovani, perchè di adulti ne conosco pochi, mentre di compagni di università di 19-20 anni ne ho una marea.
La maggior parte dei giovani è molto superficiale. Sono egocentrici, cioè mettono costantemente se stessi al centro della loro vita, dicono sempre "a ME non importa", "IO ho fatto questo e quello", ascoltano poco. Parlare con loro non sembra dialogare, ma trovare il momento per inserirsi nel loro monologo ed ottenere un secondo della loro attenzione, praticamente inesistente. Sono come bambini, il primo stimolo che gli arriva, la prima cosa che vedono e si distraggono, e dopo un paio di attimi che si concentrano su questa cosa gli arriverà un messaggio, li saluterà un'altra persona e si perderanno di nuovo.
Non parlano di loro stessi, per esempio di come si sentono o dei loro sentimenti, ma sempre di quello che FANNO oppure fanno battute spesso volgari e stupide.
Se un altro ragazzo è in difficoltà, più facilmente lo prendono in giro piuttosto che aiutarlo, oppure il malessere di quella persona gli scivola addosso e rimangono indifferenti come se non fosse accaduto nulla.
Concludo il profilo dei giovani d'oggi con la loro caratteristica più importante: il loro massimo obbiettivo nella vita è il loro PIACERE. Quindi ubriacarsi, baciare un bel ragazzo che neanche conoscono, fare sesso con una ragazza conosciuta da una settimana in discoteca, andare a ballare in discoteca solo perchè ci vanno tutti, anche se forse preferirebbero fare altro, magari parlare. Cazzeggiare.
Come ha detto Franco Battiato, "è tutto un cazzeggio".

Ora, perchè ho scritto questa accusa sociale? Perchè voglio essere un Cicerone o un Demostene del terzo millennio? Perchè mi sento un eroico Falcone che combatte una spregevole mafia?

No; ma per dire che in questo tipo di società, con questi giovani, è facile che ci ritroviamo soli. NON siamo noi a essere STRANI: è la società ad essere costruita su BASI SBAGLIATE. BASI DISUMANE, perchè essere superficiali ed egoisti significa non essere uomini ma come bestie.

Io CREDO che non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.

Sentivo un forte desiderio di lanciarvi questo messaggio. Desidero che, con la stessa forza, anche voi possiate sentire questo messaggio. Desidero che mi sentiate uno di voi, vicino.
Un grande saluto a tutti

Beh, in parte sono d'accordo con quello che hai detto, in particolare con l'egocentrismo e la superficialità dei ragazzi della mia età peraltro. Per questo spesso mi sento così sola, come in questa serata, proprio perché a me piace vedere le cose a 360 gradi e non solo dal mio punto di vista. Poi sicuro mi prendo le mie responsabilità, essendo timida è normale che ho poca gente intorno...
In parte sono anche d'accordo con dies irae, che dice di conoscere le regole del gioco, in quanto anche gli amici per così dire "da sfascio in discoteca" sono pure utili, per riempire una serata morta come questa.

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L'Uomo dell'Alpe
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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 18/08/2011, 0:27

The mind ha scritto:Salve ragazzi,
vorrei riflettere un pò coi voi sulla solitudine.
Ogni persona si sente sola in qualche periodo della propria vita, ma in questa società molti di noi sentono una solitudine costante, come se ci rimanesse sempre dentro.

Penso che molta responsabilità ce l'ha la SOCIETA' in cui viviamo.
Parlo dei giovani, perchè di adulti ne conosco pochi, mentre di compagni di università di 19-20 anni ne ho una marea.
La maggior parte dei giovani è molto superficiale. Sono egocentrici, cioè mettono costantemente se stessi al centro della loro vita, dicono sempre "a ME non importa", "IO ho fatto questo e quello", ascoltano poco. Parlare con loro non sembra dialogare, ma trovare il momento per inserirsi nel loro monologo ed ottenere un secondo della loro attenzione, praticamente inesistente. Sono come bambini, il primo stimolo che gli arriva, la prima cosa che vedono e si distraggono, e dopo un paio di attimi che si concentrano su questa cosa gli arriverà un messaggio, li saluterà un'altra persona e si perderanno di nuovo.
Non parlano di loro stessi, per esempio di come si sentono o dei loro sentimenti, ma sempre di quello che FANNO oppure fanno battute spesso volgari e stupide.
Se un altro ragazzo è in difficoltà, più facilmente lo prendono in giro piuttosto che aiutarlo, oppure il malessere di quella persona gli scivola addosso e rimangono indifferenti come se non fosse accaduto nulla.
Concludo il profilo dei giovani d'oggi con la loro caratteristica più importante: il loro massimo obbiettivo nella vita è il loro PIACERE. Quindi ubriacarsi, baciare un bel ragazzo che neanche conoscono, fare sesso con una ragazza conosciuta da una settimana in discoteca, andare a ballare in discoteca solo perchè ci vanno tutti, anche se forse preferirebbero fare altro, magari parlare. Cazzeggiare.
Come ha detto Franco Battiato, "è tutto un cazzeggio".

Ora, perchè ho scritto questa accusa sociale? Perchè voglio essere un Cicerone o un Demostene del terzo millennio? Perchè mi sento un eroico Falcone che combatte una spregevole mafia?

No; ma per dire che in questo tipo di società, con questi giovani, è facile che ci ritroviamo soli. NON siamo noi a essere STRANI: è la società ad essere costruita su BASI SBAGLIATE. BASI DISUMANE, perchè essere superficiali ed egoisti significa non essere uomini ma come bestie.

Io CREDO che non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.

Sentivo un forte desiderio di lanciarvi questo messaggio. Desidero che, con la stessa forza, anche voi possiate sentire questo messaggio. Desidero che mi sentiate uno di voi, vicino.
Un grande saluto a tutti
The Mind, guardi che quello descritto è un fenomeno che colpisce anche gli "adulti".

Le Sue righe sono da interpretare come uno sfogo o un modo per darsi coraggio, suppongo. Nulla di male, sia chiaro. Fossi in Lei non generalizzerei all'esasperazione questo stato di cose, perchè il caso non è proprio così grave come sembra. Provi a frequentare qualche ambiente diverso dalle Sue abitudini: tra i giovani di Emergency o i volontari della Caritas, tanto per fare degli esempi. Ma soprattutto, si sforzi di osservare con più attenzione le sfumature dell'umanità che La circonda. Mi creda le differenze le noterà. Perchè ciò accada sarebbe utile tener spenta la voce del Quarto Potere: la TV. Vedrà che accanto ai tanti giovani che dei messaggi del Quarto Potere sono affascinati, indottrinati, rincoglioniti fino ad emulare usi e costumi ci sono altrettanti giovani, magari più silenziosi, meno appariscenti nella loro semplicità e concretezza che si preoccupano e molto del proprio futuro, compiendo sacrifici di ogni genere che non può far altro che formare e rafforzare una loro ben precisa personalità, stabile e matura.

Lei The Mind afferma che è la società ad essere costruita su basi sbagliate e che non bisogna partecipare a questo gioco. La società però non Le ha impedito di essere ciò che è e il Mondo non Le impedisce di cominciare a costruire delle regole per un "gioco" diverso. Le sue righe al primo istante appaiono come un attacco, per poi concludere in una quasi disperata difesa.

Con i continui "non dobbiamo" chiama al raduno un esercito che poche righe prima ha dichiarato inesistente. Allora cosa fa? Non vorrà mica che assalgano la fortezza che ha costruito? La soluzione quindi è scendere da quel fortino e impegnarsi ad essere sempre ciò che si è....e dico "sempre", in qualsiasi situazione. Per il momento basta quindi essere alti interpreti di quel cambiamento che si desidera per tutti. Ma si guardi bene intorno, ripeto non guardi il mondo da quel maledetto fortino, perchè dall'alto si vede la massa imperante e indistinta, da vicino potrà accorgersi di particolari diversi e di nuove meravigliose sfumature. Com'è possibile? Guardi meglio dentro di sé.

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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da justeyes89 » 18/08/2011, 11:23

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]



The Mind, guardi che quello descritto è un fenomeno che colpisce anche gli "adulti".

Le Sue righe sono da interpretare come uno sfogo o un modo per darsi coraggio, suppongo. Nulla di male, sia chiaro. Fossi in Lei non generalizzerei all'esasperazione questo stato di cose, perchè il caso non è proprio così grave come sembra. Provi a frequentare qualche ambiente diverso dalle Sue abitudini: tra i giovani di Emergency o i volontari della Caritas, tanto per fare degli esempi. Ma soprattutto, si sforzi di osservare con più attenzione le sfumature dell'umanità che La circonda. Mi creda le differenze le noterà. Perchè ciò accada sarebbe utile tener spenta la voce del Quarto Potere: la TV. Vedrà che accanto ai tanti giovani che dei messaggi del Quarto Potere sono affascinati, indottrinati, rincoglioniti fino ad emulare usi e costumi ci sono altrettanti giovani, magari più silenziosi, meno appariscenti nella loro semplicità e concretezza che si preoccupano e molto del proprio futuro, compiendo sacrifici di ogni genere che non può far altro che formare e rafforzare una loro ben precisa personalità, stabile e matura.

Lei The Mind afferma che è la società ad essere costruita su basi sbagliate e che non bisogna partecipare a questo gioco. La società però non Le ha impedito di essere ciò che è e il Mondo non Le impedisce di cominciare a costruire delle regole per un "gioco" diverso. Le sue righe al primo istante appaiono come un attacco, per poi concludere in una quasi disperata difesa.

Con i continui "non dobbiamo" chiama al raduno un esercito che poche righe prima ha dichiarato inesistente. Allora cosa fa? Non vorrà mica che assalgano la fortezza che ha costruito? La soluzione quindi è scendere da quel fortino e impegnarsi ad essere sempre ciò che si è....e dico "sempre", in qualsiasi situazione. Per il momento basta quindi essere alti interpreti di quel cambiamento che si desidera per tutti. Ma si guardi bene intorno, ripeto non guardi il mondo da quel maledetto fortino, perchè dall'alto si vede la massa imperante e indistinta, da vicino potrà accorgersi di particolari diversi e di nuove meravigliose sfumature. Com'è possibile? Guardi meglio dentro di sé.
sono assolutamente d'accordo.A volte mi sembra che si abbia l'abitudine di mettersi su di un piedistallo (magari in buona fede)e che si guardi tutti dall'alto in basso.Non sono così terribili i giovani di oggi,mi sembra un'esagerazione parlarne in questi termini sinceramente.E' pur vero che oggi ci sono più distrazioni che prima non c'erano,ma da qui alla perdizione ce ne passa.Voglio andare controcorrente:ma è possibile che da quando mi sono iscritta a questo forum,non abbia letto nessuna affermazione positiva nei confronti delle ultime generazioni?ahimé... :DD
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 16:05

Prima di rispondervi individualmente, desidero dire a tutti due cose.
La prima è: Grazie. Sono stato molto felice di ricevere le vostre risposte e di poter iniziare ora un dialogo con voi.
La seconda è che ho 23 anni. Per un giorno è apparso che avevo 41 anni perché ho cambiato l’avatar sul mio profilo e la data di nascita mi è finita in default sul 1 gennaio 1970.
Un grande saluto,
Fabrizio
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 16:10

Niobe85 ha scritto:[...]



Ciao. Ho letto tutto con interesse... condivido molte delle tue opinioni per cui non saprei cos'altro aggiungere se non un "in bocca al lupo" affinchè la tua voce virtuale raggiunga i destinatari.
[smilie=ya.gif]
Mi fa piacere che hai idee simili alle mie. Ti ringrazio moltissimo per l’augurio, Niobe. E’ la ragione per cui l’ho scritto ;)
Ciao!
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 16:16

tropicsnow ha scritto:[...]




io, invece, penso che ognuno di noi scelga chi essere e verso cosa indirizzare la propria vita. ognuno ha il suo "destino" da compiere.

se scegli di non partecipare al gioco dovrai percorrere strade più impervie e il rischio di trovarti solo è alto. se lo accetti potrai essere molto soddisfatto di quel che troverai però ricorda che tutto ha un prezzo: la tua principale compagna sarà la solitudine. se ti imbatterai in qualcuno simile a te vorrà dire che sei stato molto fortunato.

buona passeggiata. :)
Ciao Tropicsnow, buona passeggiata anche a te!
Penso che vuoi dire una cosa quasi uguale alla mia. Scegliere chi essere, compiere la nostra missione non significa necessariamente vivere in modo profondo e non superficiale?
Capiamoci bene, con stare fuori dal gioco non intendo isolarsi dal resto delle persone; ma essere noi stessi sempre, anche con chi ha una maschera, e prediligere la compagnia di persone che siano altrettanto se stesse.

PS: ho visto che hai scritto un topic sul feeling a pelle. A pelle mi è piaciuta la sincerità con cui mi hai risposto, ci ho sentito la sincerità con cui ho scritto il messaggio :)
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 16:24

Umby3000 ha scritto:Indubbiamente lo specchio di quella che è la società dei ventenni di oggi. Ne conosco parecchi e ti posso garantire che anche io ho notato questo pericoloso e orribile comportamento sociale. Un appello affinchè qualcuno li renda consapevoli. Spesso penso....se iniziano a bere alcool a 13 anni, come sarà la loro salute verso i 27/30 anni? Troveranno lavoro o saranno sempre più precari? Qualcuno li rende consapevoli di ciò e di tanti altri problemi sociali visto che nemmeno riescono più a pensare?
Ciao Umby, è un dato di fatto che molti giovani hanno queste caratteristiche, probabilmente la maggior parte.
E’ fondamentale che, come dici tu, si rendano conto di come sono e che devono dare un contributo al mondo. Altrimenti finiranno per vivere una vita da egoisti, la cosa peggiore che un uomo possa fare
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 16:34

dies irae ha scritto:[...]



uhm, no. non sono d'accordo.
le tue belle parole sembrano provenire da uno spirito "rivoluzionario", mi riferisco a quelle anime ruggenti che non si piegano dinanzi all'oppressione.
alla tua età (41? non era 23?) avrei potuto condividerle, ma ora dinanzi alla vita sono decisamente machiavellico :[
in un'altra discussione scrissi più o meno: a che serve essere splendidi, se poi non si ha nessuno intorno?

la mia ricetta è: non piegarsi, nè rifiutarlo, ma imparare le regole (del GIOCO), e partecipare con cognizione per vincerlo.

in soldoni, oltre agli amici veri, a me piace anche farmi le conoscenze superficiali ed egoiste di cui parlavi, così quando ho voglia di amicizie vere, sono a posto, quando ho voglia di sfasciarmi in discoteca, pure.
Ciao amico marchigiano,
sono felice di ritrovarti così presto.
“Anima ruggente che non si piega” è un grande complimento per me e mi ci rispecchio decisamente.

Preciso che le mie non sono soltanto belle parole, ma è il mio modo di agire nella vita quotidiana.
Io non credo che seguire al 100% i propri valori significhi ritrovarsi “con nessuno intorno”: credo significhi ritrovarsi intorno con delle persone selezionate, degli amici veri. E credo sia una cosa fantastica.

PS: per citare Aristotele, in opposizione al tuo Macchiavelli, “è bene vivere secondo la parte migliore di noi”
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Messaggio da The mind » 18/08/2011, 16:43

rubina88 ha scritto:la solitudine dei giovani dì oggi. La solitudine dei numeri primi scrive giordano. Io penso che sia dovuta un po alla frenesia dì questa vita dì oggi, un po anche purtroppo a internet. È vero che su internet ci sono siti belli come questo, ma su internet e sui social network che odio tanto fare amicizia significa altro e poi vuoi essere amico dì tutti sapere tutto dì tutti e poi non saluti il ticino dì casa. Per me ora vengo a me. Amici ne ho due o tre importanti. Ammetto che sono una persona molto timida e ammetto che i miei amici veri sono quelli con cui riesco ad aprirmi meglio. Purtroppo oggi i giovani non capiscono questo. Che ci sono ragazzi come loro ma meno espansivi. Ragazzi che preferiscono andare a mangiare una pizza piuttosto che sballarsi, e questo è sempre il mio caso. Comunque meno male che ci sono altri giovani che poi vengono qui e parlano del problema perché problema sta diventando. Sono in accordo con voi
Riciao Rubina,
tanti giovani di oggi scelgono di adeguarsi agli altri per non essere soli, e così si ritrovano SEMPRE SOLI dentro.
Come te, anche io sono una persona tranquilla, e preferisco fare 4 chiacchiere con gli amici piuttosto che andare in discoteca o dove c’è casino.
Sono convinto che facciamo bene a cercare persone come noi, piuttosto che adeguarci agli altri e sentirci ancora più soli.
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 16:47

foillina ha scritto:[...]




Beh, in parte sono d'accordo con quello che hai detto, in particolare con l'egocentrismo e la superficialità dei ragazzi della mia età peraltro. Per questo spesso mi sento così sola, come in questa serata, proprio perché a me piace vedere le cose a 360 gradi e non solo dal mio punto di vista. Poi sicuro mi prendo le mie responsabilità, essendo timida è normale che ho poca gente intorno...
In parte sono anche d'accordo con dies irae, che dice di conoscere le regole del gioco, in quanto anche gli amici per così dire "da sfascio in discoteca" sono pure utili, per riempire una serata morta come questa.
Riciao Foillina 
A proposito di solitudine, trovare tutte queste risposte e rispondervi mi sta facendo sentire molto in compagnia.
Come ho detto a Dies Irae, preferisco la solitudine ad una compagnia superficiale, sono sicuro che dopo ti lasci sempre vuoto dentro.
Un salutone
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da foillina » 18/08/2011, 16:50

The mind ha scritto:[...]



Riciao Foillina 
A proposito di solitudine, trovare tutte queste risposte e rispondervi mi sta facendo sentire molto in compagnia.
Come ho detto a Dies Irae, preferisco la solitudine ad una compagnia superficiale, sono sicuro che dopo ti lasci sempre vuoto dentro.
Un salutone
Si, teoricamente sono d'accordo. Ma a volte pur di non sentirsi soli e dimenticarsi per un attimo di esserlo, ci si circonda di amici per così dire occasionali.. in effetti non so quanto sia salutare!
Ps. ti ho inviato una mail, non so se ti è arrivata! :) baci!

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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da tropicsnow » 18/08/2011, 17:02

The mind ha scritto:[...]



Ciao Tropicsnow, buona passeggiata anche a te!
Penso che vuoi dire una cosa quasi uguale alla mia. Scegliere chi essere, compiere la nostra missione non significa necessariamente vivere in modo profondo e non superficiale?
Capiamoci bene, con stare fuori dal gioco non intendo isolarsi dal resto delle persone; ma essere noi stessi sempre, anche con chi ha una maschera, e prediligere la compagnia di persone che siano altrettanto se stesse.

PS: ho visto che hai scritto un topic sul feeling a pelle. A pelle mi è piaciuta la sincerità con cui mi hai risposto, ci ho sentito la sincerità con cui ho scritto il messaggio :)

sì, volevo dire che non bisogna tradire la propria natura ;) questo però può essere fonte di maggiori difficoltà...

mi fa piacere che ti sia arrivata la mia franchezza :) anche a me piace la tua ;) e se vorrai partecipare al topic che hai citato mi farà piacere...

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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 17:16

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]



The Mind, guardi che quello descritto è un fenomeno che colpisce anche gli "adulti".

Le Sue righe sono da interpretare come uno sfogo o un modo per darsi coraggio, suppongo. Nulla di male, sia chiaro. Fossi in Lei non generalizzerei all'esasperazione questo stato di cose, perchè il caso non è proprio così grave come sembra. Provi a frequentare qualche ambiente diverso dalle Sue abitudini: tra i giovani di Emergency o i volontari della Caritas, tanto per fare degli esempi. Ma soprattutto, si sforzi di osservare con più attenzione le sfumature dell'umanità che La circonda. Mi creda le differenze le noterà. Perchè ciò accada sarebbe utile tener spenta la voce del Quarto Potere: la TV. Vedrà che accanto ai tanti giovani che dei messaggi del Quarto Potere sono affascinati, indottrinati, rincoglioniti fino ad emulare usi e costumi ci sono altrettanti giovani, magari più silenziosi, meno appariscenti nella loro semplicità e concretezza che si preoccupano e molto del proprio futuro, compiendo sacrifici di ogni genere che non può far altro che formare e rafforzare una loro ben precisa personalità, stabile e matura.

Lei The Mind afferma che è la società ad essere costruita su basi sbagliate e che non bisogna partecipare a questo gioco. La società però non Le ha impedito di essere ciò che è e il Mondo non Le impedisce di cominciare a costruire delle regole per un "gioco" diverso. Le sue righe al primo istante appaiono come un attacco, per poi concludere in una quasi disperata difesa.

Con i continui "non dobbiamo" chiama al raduno un esercito che poche righe prima ha dichiarato inesistente. Allora cosa fa? Non vorrà mica che assalgano la fortezza che ha costruito? La soluzione quindi è scendere da quel fortino e impegnarsi ad essere sempre ciò che si è....e dico "sempre", in qualsiasi situazione. Per il momento basta quindi essere alti interpreti di quel cambiamento che si desidera per tutti. Ma si guardi bene intorno, ripeto non guardi il mondo da quel maledetto fortino, perchè dall'alto si vede la massa imperante e indistinta, da vicino potrà accorgersi di particolari diversi e di nuove meravigliose sfumature. Com'è possibile? Guardi meglio dentro di sé.
Ciao Uomo dell’Alpe,
diamoci il tu, il lei mi sembra distaccato. Tanto più che ho 23 anni, e i 41 anni indicati del profilo erano frutto di una mia distrazione.

Non condivido alcune tue interpretazioni, come: “Le Sue righe sono da interpretare come uno sfogo o un modo per darsi coraggio” e “Le sue righe al primo istante appaiono come un attacco, per poi concludere in una quasi disperata difesa”. Non le condivido per due motivi; il primo è che cercano di leggermi troppo dentro, come se volessero arrivare alle motivazioni del mio messaggio; il secondo è che portano a una conclusione del tipo “Hai scritto questo messaggio per sfogarti, per criticare gli altri”.
Ho usato probabilmente alcune espressioni troppo forti, ma la mia intenzione non era assolutamente criticare bensì invogliare tutti, soprattutto chi si sente più fragile, ad essere se stessi. Questa è anche l’unica base possibile per instaurare amicizie, visto che siamo su un sito nato per questo.
Ti chiedo di considerarlo un intervento costruttivo e non distruttivo.

Per il resto, certo che ci sono anche molti giovani validi! Io stesso ho fatto volontariato e conosco ragazzi che sacrificano parte del loro tempo libero per fare volontariato. Frequento da anni un gruppo di giovani cattolici dove ho conosciuto moltissimi ragazzi in gamba.
Ma non puoi negare che la maggior parte dei giovani seguono i modelli non umani dei mass media, ed è di questa CATEGORIA di giovani che volevo parlare.
A presto
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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 17:30

justeyes89 ha scritto:[...]



sono assolutamente d'accordo.A volte mi sembra che si abbia l'abitudine di mettersi su di un piedistallo (magari in buona fede)e che si guardi tutti dall'alto in basso.Non sono così terribili i giovani di oggi,mi sembra un'esagerazione parlarne in questi termini sinceramente.E' pur vero che oggi ci sono più distrazioni che prima non c'erano,ma da qui alla perdizione ce ne passa.Voglio andare controcorrente:ma è possibile che da quando mi sono iscritta a questo forum,non abbia letto nessuna affermazione positiva nei confronti delle ultime generazioni?ahimé... :DD

Riciao Justeyes,
innanzitutto se dici che mi metto su un piedistallo, secondo la tua stessa interpretazione, in questo stesso momento non ti stai mettendo anche tu su un piedistallo per giudicarmi? La tua mi sembra un’interpretazione azzardata perché ti si può rivoltare contro.
Io giudico i COMPORTAMENTI di molti giovani, non le loro PERSONE. Ho parlato di comportamenti reali, non inventati. Quindi non vedo superbia in quello che ho scritto.

Tu dici che i giovani di oggi non sono male come li ho descritti: come mai allora si parla tanto di emergenza giovani? E non noti nei ragazzi di 13-14 anni dei comportamenti che anche noi, di soli 10 anni più grandi, non avevamo alla loro età?
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Messaggio da rubina88 » 18/08/2011, 17:34

bene mi fa piacere che la pensi come me. Tranquillo lui da del lei a tutti gliel'ho chiesto anche io ma dice che la sua età la cambia vuole essere misterioso e dare del lei a tutti. Oramai mi sono rassegnata. Comunque viva la vera amicizia!

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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 17:35

The mind ha scritto:[...]




Riciao Justeyes,
innanzitutto se dici che mi metto su un piedistallo, secondo la tua stessa interpretazione, in questo stesso momento non ti stai mettendo anche tu su un piedistallo per giudicarmi? La tua mi sembra un’interpretazione azzardata perché ti si può rivoltare contro.
Io giudico i COMPORTAMENTI di molti giovani, non le loro PERSONE. Ho parlato di comportamenti reali, non inventati. Quindi non vedo superbia in quello che ho scritto.

Tu dici che i giovani di oggi non sono male come li ho descritti: come mai allora si parla tanto di emergenza giovani? E non noti nei ragazzi di 13-14 anni dei comportamenti che anche noi, di soli 10 anni più grandi, non avevamo alla loro età?
Ho riletto il messaggio con cui ti ho risposto. Mi ha dato l'impressione di essere incazzoso: volevo dirti che è semplicemente molto sincero. L'ho scritto con piena serenità verso di te!
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Re: L'amicizia in QUESTA SOCIETA'

Messaggio da The mind » 18/08/2011, 17:39

foillina ha scritto:[...]



Si, teoricamente sono d'accordo. Ma a volte pur di non sentirsi soli e dimenticarsi per un attimo di esserlo, ci si circonda di amici per così dire occasionali.. in effetti non so quanto sia salutare!
Ps. ti ho inviato una mail, non so se ti è arrivata! :) baci!
Mail arrivata, tra poco ti rispondo ;)
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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da justeyes89 » 18/08/2011, 17:56

The mind ha scritto:[...]



Ho riletto il messaggio con cui ti ho risposto. Mi ha dato l'impressione di essere in*****: volevo dirti che è semplicemente molto sincero. L'ho scritto con piena serenità verso di te!
forse hai mancato il passaggio in cui dicevo "in buona fede" tra parentesi.Sinceramente non capisco l' escludersi dal mondo a priori,perchè banale e superficiale,definendosi persone profonde.Non metto in dubbio la profondità,ma questo continuo generalizzare non lo capisco.Si,é vero che adesso i ragazzini sono diversi da come lo eravamo noi alla loro età,lo percepisco anch'io che ho solo 21 anni.Ma io intendevo dire,con la frase "mettersi su un piedistallo",che non c'é bisogno di allontanarsi dalla maggior parte delle persone ritenute superficiali,perché in mezzo a quelle puoi trovare qualcuno affine alla tua personalità.Se non scavi nel mucchio,non troverai mai ciò che cerchi.Mi dispiace che ti sia sentito giudicato,non era questa la mia intenzione.Ho solo espresso un pensiero.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da dies irae » 18/08/2011, 18:06

The mind ha scritto: Tu dici che i giovani di oggi non sono male come li ho descritti: come mai allora si parla tanto di emergenza giovani? E non noti nei ragazzi di 13-14 anni dei comportamenti che anche noi, di soli 10 anni più grandi, non avevamo alla loro età?

io una idea me la sono fatta, perlomeno per quello che ho potuto constatare di persona.

chi ha un figlio, un nipote, si rende conto che sono enormemente più svegli, e cerebralmente attivi, in media rispetto alla media di pochi decenni fa. il loro cervello sin dai primi anni è sollecitato da tali e tanti stimoli che a volte fanno impressione, per come appaiano più grandi della loro età. fateci caso, tanti genitori trattano i loro figli piccoli da adulti, discutendo le decisioni da prendere invece che imporle. un pò perchè danno retta a qualche teoria del cavolo new age educativa, un pò perchè disarmati di fronte a bambini capaci di tener loro testa.

se i genitori non si rendono conto di questo, si ritroveranno con ragazzini che bruciano le tappe, che a 13 anni si sentono adulti e liberi di poter contestare l'autorità, bere e fumare.

invece di guardare ai ragazzini di 13 anni e scandalizzarvi, guardate a quelli di 7-9. a quel punto il loro comportamento a 13 vi sembrerà del tutto coerente e logico.

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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da The mind » 19/08/2011, 15:30

justeyes89 ha scritto:[...]



forse hai mancato il passaggio in cui dicevo "in buona fede" tra parentesi.Sinceramente non capisco l' escludersi dal mondo a priori,perchè banale e superficiale,definendosi persone profonde.Non metto in dubbio la profondità,ma questo continuo generalizzare non lo capisco.Si,é vero che adesso i ragazzini sono diversi da come lo eravamo noi alla loro età,lo percepisco anch'io che ho solo 21 anni.Ma io intendevo dire,con la frase "mettersi su un piedistallo",che non c'é bisogno di allontanarsi dalla maggior parte delle persone ritenute superficiali,perché in mezzo a quelle puoi trovare qualcuno affine alla tua personalità.Se non scavi nel mucchio,non troverai mai ciò che cerchi.Mi dispiace che ti sia sentito giudicato,non era questa la mia intenzione.Ho solo espresso un pensiero.
Ciao Just,
quel passaggio ("in buona fede") l'avevo letto e avevo capito che era importante. Era il "mettersi sul piedistallo" che avevo frainteso: mi sembrava del tipo "sei superbo perchè ti credi migliore degli altri" e perciò mi sentivo giudicato.
Sono contento che ci siamo chiariti.

Io ho conosciuto molti ragazzi in gamba, soprattutto perchè ho scavato dove sapevo di trovare qualcosa, cioè ho frequentato ambienti come volontariato e gruppi religiosi dove se ne trovano moltissimi.
Riguardo all'isolarsi, devo essermi espresso male perchè siete già in due ad avermi frainteso: non parlo di isolarsi da tutti, ma di cercare rapporti sufficientemente sinceri e di lasciar perdere quei rapporti che sono principalmente falsi.
Credo che ci siamo fraintesi sulla forma più che sul contenuto, come avviene spesso!
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Re: L'amicizia in questa società

Messaggio da dies irae » 19/08/2011, 16:00

The mind ha scritto: Secondo me è solo una parte del problema. L'altra parte, la parte principale, è che attualmente ci sono molte più famiglie separate o deboli, e danno una base di valori (soprattutto di "non fare questo") sensibilmente meno forte rispetto a qualche decennio fa.
E' positivissimo che i ragazzi di oggi abbiano più libertà che in passato; ma questa libertà dev'essere accompagnata dal rispetto degli altri e dai valori morali fondamentali!
di sicuro figli di genitori separati avranno dei problemi, ma è bene esser cauti a dire che ne abbiano di più, e più gravi, di genitori che rimangano insieme "per forza", a dispetto di ogni evidenza.
comunque parliamo di una casistica limitata, mentre l'atteggiamento di prepotenza, da "adulti non adulti", è trasversalmente diffuso.