il silenzio

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manuel

il silenzio

Messaggio da manuel » 24/01/2005, 9:27

Chissa' se questo topic e' nel forum giusto? :roll:
Ero nel dubbio se qui od in attualita', dopo aver visto che "off topic e varie" e' accessibilke solo ai moderatori :oops:

Cos’e’ il silenzio? Voi come lo definireste?

Qualcuno scrisse o disse (ma non ricordo chi) “il silenzio e’ la voce dell’amore”. Ma puo’ un silenzio essere una voce, sotto qualunque aspetto lo si voglia mettere? E' forse il buio la luce di un qualcosa?

E’ anche d’uso dire che a volte il silenzio e’ d’oro, che a volte vale piu’ di mille parole, che spesso tacendo diciamo piu’ che parlando perche’ la parola puo’ venire usata anche per depistare, piu’ che per rivelare.

No, non sono d’accordo. Non lo sono perche’ l’essere umano e’ l’unico tra gli animali che conosce l’uso della parola e tacendo si ripiega su se stesso per un inconsapevole senso di colpa condensato da pensieri malvagi.

Silenzio significa morte e coloro che non parlano s’identificano con i morti. Non a caso, anche oggi, quando si vuol rendere omaggio ad un deceduto ci si alza in piedi e si rispetta qualche minuto di silenzio. Ovvero si tace come il morto, e cosi’ facendo ci si identifica con lui.

marco5x


Messaggio da marco5x » 30/01/2005, 0:38

E' vero che i morti non parlano... ;) ma da qui ad identificare il silenzio con la morte ce ne corre.

Però è vero che talvolta il silenzio è anche espressione di un disagio; non di morte però. Ad esempio, alcuni a volte non parlano perché hanno paura di disturbare, o perché non credono di avere nulla di importante da dire. Ma ciò non significa che sono "morte", ma che hanno una sofferenza. Dicevo: è vero che i morti non parlano, ma neppure soffrono. Queste persone, se impari a conoscerle bene puoi scoprire che hanno solo dei canali comunicativi diversi; la musica, la pittura, la poesia o più banalmente... il sesso :oops:

MORETTO44


Messaggio da MORETTO44 » 30/01/2005, 19:02

:( Ciao ha ragione Marco 5x.Ma secondo me ci vorrebbero molte pagine
per descrivere piu' o meno "il silenzio". ma provo a dirne uno.Ad esempio parliamo del silenzio di tutte quelle persone che per paura, per terrore, devono subire la violenza mafiosa del pizzo. oppure l'omerta', "il silenzio" sempre per paura. Perche' ci si sente soli, abbandonati a se stessi, con uno stato e una giustizia poco incisiva.Basta guardare in tv, per rendersi conto.Certo a volte "il silenzio e'necessario, come a un funerale come dici tu, ma per rispetto.Il silenzio a volte potrebbe essere il bisogno di stare da soli al di fuori del mondo,a riflettere e cosi' via.... :wink:

Tigrane

Buongiorno,Stefano!

Messaggio da Tigrane » 17/04/2005, 13:13

Hai habitato en Ouarzazate(maroc) 1978-81?


Tigrane?

Ospite

Il Silenzio..-

Messaggio da Ospite » 17/04/2005, 14:43

A Manuel

... ASCOLTA ...... IL SILENZIO CI PARLA...!!!

Ciao, ciao.. Lug!!

TheEmptyFlow
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Messaggio da TheEmptyFlow » 18/04/2005, 18:20

post molto sensibile e soprattutto riflettuto.... :? (sarcasmo)

Amico82
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Messaggio da Amico82 » 19/04/2005, 1:09

il silenzio ogni tanto fa bene all'animo :wink:
"la mente è la sua stessa condizione e, in sè sola, può fare dell'inferno un paradiso, del paradiso un inferno"

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Andyphone
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Messaggio da Andyphone » 19/04/2005, 12:47

Magari esagerate con 'sto silenzio? Non sapete scrivere niente più che una riga ogni volta :lol:

Forse in generale esiste veramente la paura di esprimersi, paura di che? Mi sembre che qua un po tutti siano nella stessa barca, in cerca di amici, soli, in cerca di novità o simili, allora perchè paura di esprimersi e silenzi vari?

A presto!
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Laura


Messaggio da Laura » 19/04/2005, 15:31

Il silenzio e la parola.....
Questi due vocaboli e realtà dell'uomo possono sembrare antitetici e, in effetti, è apparentemente così, perché chi fa silenzio non parla e, chi parla, non tace. l'uno illumina e dà senso all'altra. Dal punto di vista di un atteggiamento interiore, profondo, essi sono - allora - complementari.
Mentre è più facile pensare al concetto di parola e affiancarla, con naturalezza, all'idea di relazione, rimane più difficile concepire il silenzio come uno strumento che conduca o faciliti un rapporto interpersonale.
La domanda è: può il silenzio creare, stabilire, un rapporto, una relazione? Se, come molti sperimentano, talvolta anche una sola parola può addirittura mettere fine ad un rapporto d'amore, d'amicizia, ecc…posso pensare che anche il silenzio possa servire a creare e mantenere un vero rapporto interpersonale. D'altronde, come forse tutti ne abbiamo l'esperienza, davanti a grandi drammi o a sofferenze si preferisce non parlare o parlare tacendo. Il silenzio, in questo caso, diviene presenza espressiva e affettuosa.
Esiste, dunque, un silenzio che chiameremo "loquace" e una parola "silente". Cioè un silenzio che parla, capace di dire qualcosa e una parola muta, che non dice nulla a chi ascolta. Un testo di psicologia afferma che "noi siamo quello che diciamo", ma parimenti siamo anche "quello che viviamo", che "facciamo", senza bisogno di tante parole. Dire o fare? Si può dire e fare, ma si può anche fare senza dire nulla, è possibile "costruire" in silenzio e "demolire" parlando. E' la nostra vita che deve parlare a noi stessi e agli altri. Talvolta il nostro silenzio si rivela costruttivo, fattivo e loquace più di mille parole.
A volte ci sono silenzi che sono parole e parole che sono silenzio. Capita, a volte, di dire tante parole, ma non ciò che dobbiamo dire e, quindi, si parla, ma è come se si tacesse. Ci sono, invece, silenzi carichi di parole.
Un silenzio può essere una risposta - naturalmente da interpretare - ma pur sempre espressione di qualcosa che si vuole dire, comunicare all'altro. Tacendo, a volte, si evita di dire ciò che è meglio omettere e quindi, in realtà, si comunica, seppur con una "assenza" di parole.
C'è il silenzio di ascolto che è quello che ci permette di ascoltare l'altro fino in fondo per capire cosa vuole dire e accogliere il messaggio che ci sta trasmettendo. Permette all'altro di esprimere completamente se stesso e il suo pensiero, quando non viene interrotto nel suo parlare.
Il silenzio reciproco è quello di chi si comprende senza bisogno di troppe parole e avviene quando c'è una conoscenza e comunione profonda fra le due persone che comunicano.
· quello che volutamente tace tutto ciò che può nuocere all'altra persona,.
·Il silenzio di indifferenza è quello in cui non si vuole comunicare all'altro, non interessa ciò che l'altro ci dice..e cosi via.

giogio_


Messaggio da giogio_ » 19/04/2005, 20:38

bhe che dirti; come prima cosa mi sento di dire che non sono daccoro con te per quanto riguarda il fatto che il silenzio significa morte anzi piu che mai significa vita ad un morto si fa il minuto di silenzio non per iidentificarsi in lui ma semplicemente perche ad una persona cara che viene a mancare non servono parole o meglio servono ma non quelle che escono dalla bocca ma quelle del cuore quelle che solo lui puo sentire . forse non sono chiarissimo pero quello che voglio dire e che si parla anche in stando zitti sara perche io credo molto negli sguardi della gente ma io sento piu parole guardando negli occhi una persona che ascoltandola ti sei mai fermato a guardare quanto parlano gli occhi di un ragazzo africano di quellli che fanno vedere in tv oppure di uno vecchietto che ha avuto solo delusioni dalla vita ha deciso di non parlare piu con nessuno loro non sono morti.
Forse sono un po uscito dalla questione che ti eri posto tu ma non sono riuscito a spiegare in modo migliore il mio pensiero bhe per rispondela piu "filosoficamente" piu che con la definizione del silenzio di Theodor Reik da te scritta prima io mi riconosco in quella data da Friedrich Nietzsche "Le parole ci impediscono il cammino. Ovunque i primitivi stabilivano una parola, credevano di avere fatto una scoperta. Ma come diversamente stavano le cose in verità! Essi avevano toccato un problema e, illudendosi di averlo risolto, avevano creato un ostacolo alla sua risoluzione." Forse un po eccessiva come definizione almeno per me e piu veritiera dell'altra.
E vero che l'essere umano e l'unico tra gli animali ad avere l'uso della parola pero questo dovrebbe far pansare visto che tutti gli altri animali riescono a conversare tra loro, capirsi, amarsi, odiarsi, provare gioie, dolori, senza mai nemmeno una volta parlare bhe se e cosi evidentemente l'autore di questa frase ( del quale sinceramente non ricordo il nome) crede che l'essere umano (che dovrebbe essere il piu intelligente tra gli animali) non sia capace di fare tutto questo senza parole. bhe per una persona che non sa ascoltare il silenzio e morta o semplicemente non vuole farlo perche si e troppo abituati a vivere in un mondo sempre piu frettoloso dove conta piu l'immediatezza di una parola che l'immensità di uno sguardo o un abbraccio silenzioso bhe se e cosi non e il mondo che piace a me :)
Il silenzio e la voce dell'amore?
No non credo pero credo che il silenzio sia una fortificazione dello stesso spesso mi succede dove vivo di andare a fare un giro in spiaggia o al molo e sempre ci trovo coppie di ragazzi li stretti seduti sugli scogli a guaradare il mare in silenzio spesso li osservo anche con un po d'invidia perche stare li insieme in silenzio per ore e non stancarsi o annoiarsi vuol dire aver raggiunto un'affinità, una conoscenza l'uno dell'altro tale che le parole non servono quindi potrei definire il silenzio anche come profonda conoscenza di una persona "io non ti parlo perche il solo guardarti vale piu di mille parole" Sinceramente nemmeno so spiegarmi il motivo ma potrei continuare per ora a scrivere per ore su quest'argomento sara perche nel silenzio ci vivo e mi ci ritrovo ma la risposta rischierebbe di diventare noiosa e ancora più contorta di quella che gia è quindi per ora mi fermo!!!!!!
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L'uomo prolisso e raramante saggio (Baltasar Gracian)

illa79


Messaggio da illa79 » 19/04/2005, 21:26

Esistono momenti per la parola e momenti per il silenzio.

Il troppo parlare fa perdere significato alle stesse parole soprattutto quando non esiste corrispondenza tra parole e azioni. Allo stesso tempo anche il silenzio, se eccessivo, può diventare assordante.

La parola non è comunque l’unico modo per esprimersi; atteggiamenti, espressioni, sguardi possono essere più carichi di significato delle parole.

Nog


Messaggio da Nog » 20/04/2005, 18:58

Secondo me il silenzio è un po' come lo zero aritmetico.. ha un significato in sè, in certi casi può essere difficile o impossibile da manipolare senza escogitare stratagemmi, in altri può essere indispensabile e.. risolutivo. Quando non lo si conosce, scoprirlo può essere una grande conquista.