Marcello80

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Marcello80

Messaggio da Marcello80 » 10/10/2012, 21:05

E' un po' che manco visita fra i mailamici, chissà se qualcuno si ricorda di me.
Da aprile di quest'anno sto condividendo nel web sottoforma di blog alcuni miei studi fatti negli anni. Lascio l'indirizzo del sito per i più curiosi, per vedere e valutare questo mio lavoro: http://www.atteggiamentomentale.blogspot.com

Ora, cercherò di essere più presente e magari approfondire la vostra conoscenza
"Sono pure tutte quelle emozioni che integrano e danno animo; è impura invece quell'emozione che afferra solo un lato del tuo essere e quindi lo altera."

Xandr
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Re: Marcello80

Messaggio da Xandr » 11/10/2012, 13:03

Marcello80 ha scritto:E' un po' che manco visita fra i mailamici, chissà se qualcuno si ricorda di me.
Da aprile di quest'anno sto condividendo nel web sottoforma di blog alcuni miei studi fatti negli anni. Lascio l'indirizzo del sito per i più curiosi, per vedere e valutare questo mio lavoro: http://www.atteggiamentomentale.blogspot.com

Ora, cercherò di essere più presente e magari approfondire la vostra conoscenza
Bentornato;) con piu calma darò anche un occhiata al tuo blog.

rubina88


Messaggio da rubina88 » 11/10/2012, 14:33

bentornato

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Messaggio da Marcello80 » 11/10/2012, 16:53

grazie del bentornato xandr e rubina88, felice di ritrovarvi :DD
"Sono pure tutte quelle emozioni che integrano e danno animo; è impura invece quell'emozione che afferra solo un lato del tuo essere e quindi lo altera."

Birnam wood prophecy

Re: Marcello80

Messaggio da Birnam wood prophecy » 13/10/2012, 14:38

Marcello80 ha scritto: Lascio l'indirizzo del sito per i più curiosi, per vedere e valutare questo mio lavoro: http://www.atteggiamentomentale.blogspot.com
Ciao...
leggendo il tuo blog ho notato che nella pagina intitolata "Atteggiamento mentale felice e meccanica quantistica" hai scritto che "tendiamo a credere che il mondo esista già indipendentemente dalla nostra esperienza" accennando brevemente ad Heisenberg (richiamandoti così implicitamente alle considerazioni filosofiche derivanti dal "collasso della funzione d'onda" e dall’annosa questione dell’ “osservatore”).
Tuttavia, bisogna dire che il campo delle implicazioni filosofiche legate alla MQ è accidentato: infatti,i fisici della scuola di Copenaghen, e coloro che ad essa si sono ispirati, spesso sono caduti nella trappola dell’idealismo filosofico, dell’empirismo fondamentalista...
Per esempio, Bohr sosteneva che "è sbagliato pensare che il compito della fisica sia scoprire come è la natura. La fisica riguarda solo ciò che possiamo dire su di essa".
John Wheeler affermava che "nessun fenomeno è un vero fenomeno finché non diventa un fenomeno osservato".
E. Wigner parlava di “pensiero dell’osservatore cosciente”, e così via...
Ma, non tutti i fisici la pensavano allo stesso modo. In particolare, R. Feynman,scrisse:

Tutto ciò mi rende estremamente confuso, specialmente quando consideriamo che anche se possiamo consistentemente considerarci osservatori esterni quando guardiamo il resto del mondo, il resto del mondo allo stesso tempo ci sta osservando ... Vuol forse dire che le mie osservazioni diventano reali solo quando osservo un osservatore che osserva qualcosa che accade? Questo è veramente un punto di vista orribile. Ritieni seriamente che senza un osservatore non ci sia una realtà? Quale osservatore? Una mosca è un osservatore? Una stella è un osservatore? (…) ci sarà qualche realtà per il mondo dopo che sarai morto? Conosco un certo numero di fisici rispettabili che ha stipulato un’assicurazione sulla vita. :DD

Tornando a Wheeler, egli aveva suggerito di sostituire il termine «osservatore» con il termine «partecipatore»:

“Nel principio quantistico nulla è più importante di questo fatto, e cioè che esso distrugge il concetto di mondo inteso come "qualcosa che sta fuori di qui", con l'osservatore a distanza di sicurezza, separato da esso da lastre di vetro spesse venti centimetri. (...) quando osserva un oggetto così minuscolo come un elettrone, l'osservatore deve spaccare il vetro: deve entrare, deve installare il dispositivo di misura che ha scelto. Sta a lui decidere se misurare la posizione o la quantità di moto. L'installazione del dispositivo per misurare una delle due grandezze gli impedisce e gli esclude la possibilità di installare il dispositivo per misurare l'altra grandezza. Inoltre la misurazione cambia lo stato dell'elettrone. Dopo, l'universo non sarà mai più lo stesso. Per descrivere ciò che è accaduto, bisogna eliminare la vecchia parola "osservatore" e sostituirla con il nuovo termine "partecipatore". In un certo qual modo, l'universo è un universo Partecipatorio”.

Queste considerazioni scatenarono la fantasia di fisici ultra-mistici come per esempio Fritjof Capra che nel suo “Il Tao della fisica” (editore Adelphi; lo si può facilmente trovare anche online in formato pdf) si spinse addirittura a proporre accostamenti ridicoli tra il misticismo orientale e la meccanica quantistica scrivendo scempiaggini del seguente genere:

L'idea di « partecipazione invece di osservazione » è stata formulata solo recentemente nella fisica moderna, ma è un'idea ben nota a qualsiasi studioso di misticismo. La conoscenza mistica non può mai essere raggiunta solo con l'osservazione, ma unicamente mediante la totale partecipazione con tutto il proprio essere. Il concetto di partecipatore è quindi fondamentale nella visione orientale del mondo, e i mistici orientali l'hanno spinto fino alle sue estreme conseguenze, fino al punto in cui osservatore e osservato, soggetto e oggetto, non solo sono inseparabili ma diventano anche indistinguibili. I mistici non si contentano di una situazione analoga a quella della fisica atomica, nella quale osservatore e osservato non possono essere separati, ma possono ancora essere distinti. Essi si spingono molto oltre e nella meditazione profonda arrivano a uno stato in cui cade completamente la distinzione tra osservatore e osservato, dove soggetto e oggetto si fondono in un tutto unico indifferenziato. La fisica moderna, naturalmente, opera in un contesto molto diverso e non può andare così lontano nell'esperienza dell'unità di tutte le cose. Tuttavia essa ha compiuto, con la teoria atomica, un grande passo avanti verso la concezione del mondo dei mistici orientali. :O (…) I fisici si accontentano di una conoscenza approssimata della natura. I mistici orientali, viceversa, non sono interessati alla conoscenza approssimata, “relativa”, ma vogliono raggiungere la conoscenza “assoluta”, la quale comporta una conoscenza della totalità della vita.

Carlo Tamagnone scrisse nel suo “Dal nulla al divenire della pluralità” (ediz. Clinamem, 2009):

Se ciò che dice Capra fosse vero, l’assolutezza della conoscenza si darebbe in un rapporto estatico e diretto tra mente umana e cosmo, essendo il cosmo una divina Mente-Totalità di cui l’homo sapiens sarebbe mente-parte. :)

Comunque, la critica più estesa e particolareggiata all’opera di Capra è ascrivibile al compianto Gianni Grana (grandissimo intellettuale dalla cultura sterminata. A chi interessa approfondire l'argomento: http://www.giannigrana.it/limmaginariotaodellafisica.htm).

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Messaggio da Marcello80 » 14/10/2012, 19:15

Ciao Birnam wood prophecy,
grazie per aver visitato il blog. Non mi occupo direttamente di fisica quantistica, ma ho voluto riportare quello studio nel blog, per evidenziare come anche la fisica quantistica incoraggi l’importanza di darsi più scelte. Trovo interessanti le tue ricerche sulla MQ. Se ti fa piacere continua a far visita al blog, e qualora trovi delle informazioni che ti interessano non esitare a condividere un tuo commento. Ciao e a presto...
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