yumi ha scritto:[...]
Ciao Mister 71...hai visto giusto!lnessuna casualità,appartiene proprio a Christopher e alla sua storia,proprio l'altra sera ho rivisto per l'ennesima volta il film,il libro lo devo ancora leggere purtroppo,ma la sua vicenda la conoscevo da tempo e da subito mi ha "toccato"...anche a te mi pare di intuire?!
Allora stavamo guardando lo stesso film, che consiglio a tutti di vedere, per poi mettersi a riflettere...
Il film mi ha toccato, e ha toccato - credo - tutte quelle persone che percepiscono di avere qualche punto in comune con quel giovane.
Il rifiuto del consumismo, il fastidio di vivere in una società che tende all'omologazione, l'eccessiva importanza attribuita al sesso e ai soldi, l'ipocrisia di fondo dietro alla quale si nascondono i soliti interessi economici...
Peccato che quel giovane, che oggi sarebbe quasi un coetaneo, fosse - anche - impegnato a reagire alla sofferenza causata da questioni intrafamiliari, quindi i suoi due anni di avventura e il tragico epilogo non sono solo il risultato di un rifiuto frutto della sua sensibilità e delle sue appassionate letture, ma anche quello che si manifesta in ogni persona sottoposta in modo soffocante a qualcosa, e cioé il "rinforzo negativo", l'andare nella direzione opposta a quella che si è vissuta in modo coatto. Questo fenomeno interessa ad esempio tutti i genitori, a cui gli psicologi dell'infanzia consigliano di non essere troppo pressanti nei confronti dei bambini, per non spingerli proprio nella direzione non voluta. E' il seme della ribellione insomma, che nel caso di Christopher non gli ha consentito di essere più cauto, più attento a quei particolari che, se considerati, non avrebbero portato alla fine.
Dopotutto e non intenzionalmente, ci ha fornito una lezione di valore, che a quelli come me piace sempre cogliere. Non si perde mai ad accettare i frutti della sensibilità altrui...
Ciao.
Leggi con attenzione questo:
[url]http://www.pearljamonline.it/intothewild/chrisarticle/chrisarticle.htm[/url]
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