MaxDembo78 ha scritto:![vomito [smilie=vomito.gif]](./images/smilies/vomito.gif)
Un brutto film di fantascienza, ma brutto, degli anni '50. L'impossibilità di uscire dal deserto delle relazioni con il sesso femminile e della loro totale assenza, dopo una storia finita male, ma molto male, e soltanto per obiettivo colpo di testa e alfine falsissime professioni d'affetto, dell'altra parte. Naturalmente, femminile. Ma poi perchè, sono mai esistite storie che dopo tanto tempo, finiscano in maniera non squallida, triste, amara, e in una parola trita e ritrita? Stanco quindi del cazzeggio fine a sè stesso dei social network come probabilmente anche qui, che sono soltanto una vetrina esibizionistica e decerebrata del solito rumore di fondo della massa, assolutamente ininteressata e ininteressante, a qualsivoglia conoscenza dell'altro, anche se di bell'aspetto e fin troppo distinto e acculturato come lo scrivente, e prevedibilmente banale nei gusti ma soprattutto nelle aspirazioni. E' difficile parlare di queste cose perchè così tante sarebbero le frustrazioni e le repressioni accumulate di cui parlare in mesi reiterati di solitudine, che soltanto coloro che ne abbiano esperienza diretta possono conoscere e avrebbero diritto a parlarne, discuterne. Tutti parlano straparlano, "consigliano" e discettano, nell' utilizzo di questi mezzi "elettronici" per fare conoscenze e poter nella speranza miracolistica trovare una relazione
(seria? affidabile? Una ragazza equilibrata e matura, perchè ne esistono ancora, a trent'anni e più?), in un'epoca nella quale però pare siano serviti ma ben all'opposto, vista la solitudine come male endemico e primigenio della nostra società per ogni fascia di età, basta fare un giretto proprio e anche da queste parti, per accorgersene.
E intanto gli effetti della solitudine dopo tanti troppi reiterati mesi, sono chiari e nefasti. Come ebbe a scrivere Ian Curtis in quella sua ultima estate del 1979, nella quale avrebbe anche scritto i versi di "Love Will Tear Us Apart", "[...]al minimo dell'ambizione, e al massimo del rancore".
MaxDembo78
Dalle tue parole traspare molta delusione, comprensibile quando si è investito molto e ci si ritrova col cuore a pezzi.
Ti assicuro, però, che le cicatrici che tu vanti appartengono a tanti comprese le donne che potrebbero dire la medesima cosa degli uomini: "
serio? affidabile? Un ragazzo equilibrato e maturo, perchè ne esistono ancora, a trent'anni e più?".
Qui c'era un tipo che vantava di essere un Uomo ma si è rivelato tutt'altro! Ora nel reale è più facile capire chi si ha di fronte, più difficile nel virtuale se non a distanza di tempo quando si valutano i fatti e non più le parole.
Concordo con te che il virtuale non sia il mezzo migliore per fare conoscenza (dipende anche dal tipo) e che spesso crea, alimenta la solitudine piuttosto che annullarla. La solitudine affettiva (è di questa che tu parli, giusto?) è la più amara e difficile da gestire.
Occorre poi un altro fattore, la fortuna, che ti permetta di trovare una persona simile a te con cui condividere davvero qualcosa anche di molto profondo, che dia valore al tempo passato insieme e che abbia rispetto della persona con cui si è scelto di trascorrerlo.
Sovente, invece, si entra per prendere, noncuranti che si è in casa altrui, e se ne esce lasciando solo cocci.
Caro (me lo consenti?) MaxDembo ti auguro di trovare il tuo riscatto a differenza del protagonista di cui hai assunto l'identità. Molto dipende da te, dallo spirito con cui affronti ciò che ti capita, e dal saper cogliere le occasioni che ti vengono riservate anche quelle che apparentemente non si presentano come tali anzi spesso sono proprio queste ultime a riservare qualche sorpresa inaspettata. Datti una possibilità e dalla a chi incrocia il tuo cammino senza pensare che è la solita storia di sempre, qualcosa di già visto, vissuto. Un brutto fim, appunto.
Io parlerei volentieri con te delle "frustrazioni e repressioni accumulate in mesi reiterati di solitudine" in cui le ferite sono sensibili anche allo stimolo più leggero...
Io voglio crederci ancora perchè diversamente non avrebbe senso continuare a vivere.
Ti do il benvenuto con la speranza che tu abbia voglia di fermarti un po' da queste parti.

"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".