Roma, una città che vale la pena visitare!

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viaggiatore_88

Roma, una città che vale la pena visitare!

Messaggio da viaggiatore_88 » 19/02/2006, 21:06

... a ritorno del mio vaiggio a Roma, fatto l'estate scorsa (2005) con alcuni miei cugini\e ed i loro amici\he, scrissi come lo trascorsi, adesso ho intenzione di pubblicarlo qui ... spero che non annoi troppo :)


Gita a Roma (Palermo :arrow: Roma)

Venerdì, giorno 5 agosto ci siamo riuniti tutti alla stazione centrale di Palermo.
Ero molto emozionato, e avevo una specie di blocco allo stomaco, perché se da un lato felicissimo di partire, dall’altro ero preoccupato di non riuscire a conoscere e a farmi conoscere dai compagni di viaggio, così, inizialmente ero molto taciturno, cercavo di osservare e in un certo senso dire la mia o mettere in ballo un argomento.
Salutammo dal finestrino, non ero per niente triste per il fatto che non sarei stato con la mia famiglia per il tempo seguente, perché sapevo che mi sarei divertito, anche se ero inizialmente preoccupato per la conoscenza dei compagni, sapevo che comunque fosse andata avrei avuto sempre Katia e Francesca, e il resto dei miei cugini, ma alla fine tutto andò per il verso giusto, riuscì a parlare ed a esprimere qualche opinione su qualche argomento, improvvisamente mi sentivo sicuro, perché le persone lì, o per meglio dire i mie compagni di viaggio, erano tutti disponibili e rassicuranti.

Il treno era apposto, cioè non ero mai stato su un treno a scomparti, e questo mi divertiva molto, guardavo spesso fuori dal finestrino, leggendo i cartelli in cui c’era scritto il nome della località o della stazione che stavamo attraversando.

Durante il viaggio in treno alcuni programmavano cosa fare una volta arrivati, grazie alla mia guida, io avevo già un mio programma, ma a dir la verità non m’importava che venisse rispettato, anzi, in realtà volevo seguire e non essere seguito, non volevo guidare, ma essere guidato, perché in quel momento tutti quei progetti erano solo dei sogni che avevo fatto prima di tutto quello, ma momento ero davvero lì, in viaggio per Roma, cosa e come avessero progettato il viaggio lo avrei accettato lo stesso.

Dopo qualche ora arrivammo a Messina, per imbarcarci, non ero mai stato sopra un traghetto, ma neanche a Messina, ogni minuto sopra quel treno era sempre un emozione, qualcosa di nuovo e unico.

Senza neanche accorgicene era già tarda sera, così decidemmo di dormire, eravamo 16 divisi in 3 scomparti, due di questi nello stesso vagone, io mi trovavo in uno dei due.

Dormire era un impresa ardua, non avevo sonno, e pur unendo le poltrone, non ero per niente messo in una posizione comoda, però, fu una notte piuttosto divertente, con battute e risate.

L’indomani ci svegliammo intorno le 6:00 anche se in realtà nessuno riuscì a dormire.

Pensavamo di essere arrivati, ma in realtà il treno riuscì ad arrivare alla stazione Termini solo intorno le 8:00 quando uscimmo e vidi la stazione mi sentì in un altro pianeta, in un aeroporto più che in una stazione, la Termini è immensa, incredibile, ero felicissimo e sovra eccitato! Era magnifico essere lì.

In maniera molto sbrigativa, lasciavamo i binari e ci addentravamo nel cuore della stazione, o per meglio dire ai servizi, erano tecnologici, si metteva 70 cent e si aprivano delle porte scorrevoli, i bagni puliti e moderni.

Quando tutti avevano finito ci dirigemmo verso un tabacchi per comprare i biglietti della metrò, quando salimmo, era piuttosto affollata, ma non ci mise tanto per arrivare, usciti dalla metropolitana, c’era già un insegna con su scritto “Musei Vaticani” ed una freccia che indicava verso destra, così svoltato l’angolo e salendo delle scale, riuscivamo già a vedere l’entrata dei musei, purtroppo c’era una fila kilometrica, così iniziammo a precorrerla tutta, ma non riuscivamo a trovare la fine, così si doveva decidere, se andare direttamente a San Pietro, io inizialmente ero molto scoraggiato da quella fila, ma quando Katia disse di provare, beh, mi unì a lei, ed ecco la prima divisione, alcuni per San Pietro altri (compreso io) a fare la fila per i musei vaticani, mettersi alla fine della fila era impossibile così, ci accostammo alla curva, accanto avevamo un gruppo di giapponesi e davanti uno di tedeschi.

Io e Francesca volevamo accostarci alla curva, visto che era ombreggiato, ma quando lo facemmo un tedesco si girò pronunciando una parola che non capì, o per meglio dire feci finta di non capire, perché credo che la parola che pronunciò fosse in inglese “Indietro”, poi venne un altro tedesco, però non capì niente di quello che disse, visto che di tedesco non so ancora molto, scoraggiati ci allontanammo dalla curva e ci rimettemmo al sole accanto ai giapponesi, inizialmente ero sicuro che non saremmo arrivati ai musei, ma poi la fila aumentò il passo e finalmente alle 10:00 riuscimmo ad entrare, ero contentissimo di essere lì, c’era una confusione pazzesca, migliaia di turisti, Katia aveva con sé un foglio che ci aveva dato Giancarlo (lui aveva deciso di andare a San Pietro con gli altri), che ci classificava come pellegrini e quindi avevamo diritto allo sconto, infatti, pagammo 8 euro invece di 10, i musei vaticani sono grandissimi e bellissimi, ma c’era tantissima confusione e fare qualche fotografia era un impresa, anche perché era impossibile farne una col flash, quindi se non stavo attento mi venivano sfocate.

Visitammo la pinacoteca, ma prima ancora il museo greco-romano, quest’ultimo ricco di sarcofaghi, statue, affreschi dell’età Classica, ma anche lapidi romane, greche ed ebraiche.

La pinacoteca era meravigliosa, tantissimi quadri che raffiguravano figure religiose, era bello stare lì, quelle figure riuscivano a trasmettermi tranquillità e pace.

Successivamente andammo verso la cappella Sistina, seguendo cartelli, ma sembrava che non arrivassimo mai, finalmente entrammo lì, c’era molta folla, e tutti con lo sguardo rivolto verso l’alto per ammirare quella meraviglia.

Appena finimmo di visitare la cappella ce ne andammo, percorrendo altre sale, fino all’uscita, eravamo stati lì per due ore e mezza circa!

Usciti ci dirigemmo verso San Pietro, arrivammo lì attraversando il colonnato, quando arrivammo nella piazza, non riuscivo a crederci, non avevo mai visto una piazza così immensa, sembravo scioccato, ma mi ripresi subito e iniziai a fare foto e video!

Rimanemmo lì, aspettando che l’altro gruppo uscisse dalla basilica, pensandoci bene, avevamo il tempo di entrare anche noi alla basilica, ma rimanemmo lì, ammirando la piazza e aspettando l’altro gruppo, quando uscirono ci facemmo alcune foto e ci dirigemmo verso una bancarella di souvenir, io non comprai niente, come sempre ero indeciso su ciò che sarebbe stato più adatto.

Successivamente riattraversammo piazza San Pietro e percorremmo via della Conciliazione, verso Castel Sant’Angelo, che bello quel panorama, il Tevere, il castello e il ponte, ho fatto parecchie foto lì, ed è una delle zone che mi ha colpito di più.

Attraversato il ponte, dovevamo andare a pranzare, ma naturalmente dovevamo pure cercare qualcosa di economico e conveniente. Ciò che trovammo non era proprio come speravamo, ma io non posso lamentarmi più di tanto.

La prossima tappa era Piazza Navona, attraversammo delle stradine molto caratteristiche, strette, ricche di negozietti. Fino a giungere a Piazza Navona, con le meravigliose fontane.
Nella piazza vi erano molti pittori e quadri magnifici, era tutto così bello e divertente.
Non ci soffermammo tanto a Piazza Navona, avevamo ancora molto da visitare.

Non fu difficile raggiungere Piazza Monte Citorio e Piazza Colonna, due piazze contigue, molto belle, una con un obelisco egizio e l’altra con la particolare colonna di Marco Aurelio, che raffigura in rilievo le vicende nelle sue battaglie.

La prossima tappa era la fontana di Trevi, ma visto che eravamo vicini al Vittoriano, abbiamo deciso di visitarlo per prima, in foto non l’avrei mai immaginato così maestoso.

Purtroppo non lo raggiungemmo, ma facemmo qualche foto dall’altra lato di Piazza Venezia.

Dopo, ripercorremmo la strada del ritorno, ma visto che gli altri camminavano piuttosto lenti, ioe Francesca aumentammo il passo e li perdemmo di vista, ci fermammo, ma non li vedevamo arrivare, così decidemmo di andare lo stesso alla fontana, dopo un po’ arrivarono anche loro, la fontana di Trevi era uno dei luoghi più affollati di Roma, anche perché la piazza è quasi completamente occupata dalla fontana, comunque la fontana è davvero meravigliosa, arrivati lì la stanchezza si faceva sentire, però se devo essere sincero, anche se ero un po’ stanco non m’importava perché ogni monumento che visitavo mi dava la carica per andare avanti e visitarne altri, da lì, salimmo verso il Quirinale, mi feci qualche foto nella fontana, ma non c’era granché da vedere, continuammo il nostro cammino per via Nazionale passando l’incrocio con le 4 fontane, scendendo, risalendo fino a giungere a Piazza della Repubblica, con la meravigliosa fontana delle Naiadi, superando poi le terme di Diocleziano, ci ritrovammo nel quartiere della stazione Termini, quindi non lontano dal Bed&Breakfast dove alloggiare.

Dopo un cammino, per molti infinito, arrivammo al Bed&Breakfast, c’era un portone verde, ai piedi di un lungo palazzo, il proprietario scese e ci accolse molto gentilmente, le nostre camere si trovavano al 5 piano, così, molti optarono per fare la fila nell’ascensore, io invece, preferì prendere le scale.

Quando vidi le camere, beh, ero fiero ed orgoglioso di me. Avevo trovato io l’alloggio, quindi, vedere quei bei letti, le camere ottime, e dei distinti bagni, mi rendeva fiero di ciò che avevo trovato, in un certo senso mi aspettavo dei “grazie”. Ma non importa.

Alloggiavo in una quadrupla, io, Agostino, Giuseppe e Giancarlo.

Quando arrivai mi appoggiai nel letto e vi distesi le gambe, stesi un po’ così e poi andai a fare la doccia, una doccia tiepida, più fredda che tiepida, non me la sentivo completamente di farmene una calda, ero già abbastanza accaldato e sudato.

A turno la doccia la facemmo tutti, spesso mi affacciavo dal balcone, il quartiere era davvero molto bello.

Dopo che tutti eravamo pronti, anche se stanchi, avevamo intenzione di andare in Piazza di Spagna, ma non a piedi, prendemmo un bus.

Piazza di Spagna è davvero molto bella, è uno dei posti serali più frequentati, oltre ai soliti turisti vi erano anche romani, quindi è un vero e proprio posto d’incontro.

Dovevamo andare a cenare, ma non c’era nessun posto nelle vicinanze, così, chiedemmo informazioni ad un carabiniere, ci consigliava un Burger King più avanti, ma a causa delle troppe lamentele, non ci andammo, e riprendemmo il bus. Arrivati alla stazione Termini, io ed un altro gruppo dei compagni di viaggio cenammo al McDonald’s, io presi un McMenu con McChicken, poi ritornammo tutti insieme all’albergo, arrivati nella via dei Mille, (via dove è situato l’albergo) riempiemmo i bicchieri di coca cola del McDonald’s con dell’acqua in una delle tantissime fontanelle di Roma, arrivati in camera, non ci volle molto per mettersi a dormire, eravamo tutti quanti molto stanchi.

L’indomani, pur avendo puntato la sveglia alle 8:25 mi svegliai prima, gli altri in camera erano quasi tutti e completamente svegli, avevo dormito divinamente. La prima cosa che faccio e vestirmi e poi vado in bagno. Subito dopo mi affacciai dal balcone, di mattina quella strada è tranquilla.

Purtroppo la notte prima mi ero dimenticato a mettere sotto carica la foto-camera, così l’ho messa quella mattina anche se non si sarebbe caricata granché.

Finalmente dopo che tutti erano pronti uscimmo, pronti per una nuova giornata, colazione al bar accanto, con cappuccino e cornetto.

Ci dirigemmo dapprima alla fontanella per riempire le bottiglie e poi iniziammo un nuovo percorso, incamminandoci per via Cavour, la prima tappa della giornata fu la chiesa Santa Maria Maggiore, per fortuna la messa non era ancora finita, non avevo mai ascoltato la messa in latino!!! Santa Maria Maggiore è una chiesa meravigliosa, sia dentro che fuori.

Dopo la messa e la visita della chiesa, ci dirigemmo verso San Giovanni in Laterano, ma prima di visitare quella che era una delle prime basiliche di Roma, visitammo un’altra chiesa, Santa Croce, a dir la verità non era poi così importante, attraversammo un bellissimo viale, che ci portò dritti verso la basilica di San Giovanni in Laterano, grande sia fuori che dentro, meravigliosa ed unica, all’interno della chiesa vi era un piccolo negozio di souvenir, a proposito di souvenir ne avevo già acquistato alcuni alla stazione, ma ne mancava uno per mia sorella, in quel negozietto acquistai delle cartoline e successivamente ne spedì due, le altre me li rubarono, si proprio così, mi ero girato un attimo per scrivere la seconda cartolina su un’altra tavola che spuntava dal muro, quando mi giro niente, non c’era più niente. Ero così arrabbiato, caspita, comunque, acquistai un matitone con immagini di Roma per mia sorella, e poi andammo via.

Era l’ora di pranzo, il posto più vicino per pranzare era “Pastarito Pizzarito” ma non tutti erano d’accordo, così ecco un’altra divisione, alcuni restano lì, altri (compreso io) pranziamo al “Makkerone” con dei menu davvero convenienti. Io prendo il “Lunch menu” pizza +sorbetto + caffè.

Dopo aver pranzato ci dirigemmo verso il vero e proprio simbolo di Roma: il Colosseo.

È grandissimo, immenso, insomma non riuscivo ad inquadralo in un solo scatto di foto-camera!!! Inizialmente non volevo entrare al Colosseo, avevo visto una foto dell’interno e non mi sembrava granché, ma visto che era gratis mi hanno costretto ad entrare, se devo essere sincero, mi è piaciuto molto l’interno, c’è un vero e proprio museo. Non mi sono per niente pentito di essere entrato, da lì c’era uno panorama bellissimo! Successivamente scendiamo, e ci dirigemmo verso i vicinissimi Fori Imperiali, ma prima facciamo un giro per il Palatino, una leggenda racconta che proprio qui Romolo e Remo furono allevati da una lupa, i fori erano meravigliosi, c’erano circa 3 archi di trionfo, quasi perfettamente conservati, ed altri resti di templi. Roma doveva essere davvero meravigliosa in età imperiale!!! Una lunga scalinata ci portò al Campidoglio, questa meravigliosa piazza è raffigurata nei 50 cent. Il Campidoglio è davvero molto imponente, la scalinata della chiesa accanto Santa Maria in Arcolei è davvero impressionante.

Arrivati lì, era già tardi, così dovevamo decidere, che fare? Ritornare alla stazione? Dovevamo ancora cenare e poi alle 23:00 c’era il treno che ci aspettava. Ma, c’era ancora un altro simbolo di Roma da visitare: la Bocca della Verità.

Io avevo intenzione di andare a piedi (come sempre), salendo su un bus, una signora ci consiglia di andare a piedi, così un tratto lo abbiamo fatto a piedi, ma appena hanno visto un bus, è stato troppo forte, e così quasi, quasi mi lasciavano lì. Arrivati nella piazza non riuscivamo a vederla, non immaginavo che la Bocca della Verità fosse così.

Ecco, che il viaggio volgeva a termine, mi stavo rattristando, ma essere ancora a Roma, riusciva a confortarmi, io volevo convincere gli altri a visitare l’ultimo monumento: la Piramide Cestia, ma erano tutti stanchi, così, ho preferito stare zitto, d’altronde, avevo visitato quasi tutta Roma, non potevo chiedere di più.

Aspettavamo, insieme ad un gruppo di giapponesi il bus per la Termini, poi però ci siamo accorti che il bus non passava di lì. Attraversammo la piazza ed ecco che il bus arrivò, e ci portò alla metropolitana nei pressi di Circo Massimo, e dopo un po’ di minuti eravamo alla Termini, non riesco a raccontare bene questo tratto, perché è piuttosto triste, caspita, io odio gli addii, e in quel momento stavo per dire addio a Roma, una città meravigliosa.

Andammo al McDonald’s, ma non avevo per niente fame, e successivamente andammo al supermercato della stazione, io non comprai niente, quando uscii, aspettai fuori con alcuni compagni di viaggio e altri erano nei servizi accanto. In quel momento ho pensato a quanto mi fossi trovato bene con i miei compagni di viaggio, delle persone davvero magnifiche!

Sono contento di essere partito con loro.

Durante l’attesa vidi una scena da film, un uomo vestito di nero che scendeva dalle scale, ed successivamente una donna che gli andava dietro gridando che gli aveva rubato il portafoglio, un vero e proprio inseguimento, caspita, sembrava davvero tutto irreale, alla fine però tutto è andato per il meglio, c’erano molte forze di polizia. Ed ecco, che ci dirigemmo al treno, lì, incontriamo l’altro gruppo, ciao, ciao Roma, spero davvero di poterla rivedere.

Durante il viaggio in treno, nel mio vagone c’era movimento fino alle 3:00, tanti giochi, scherzi e quasi quasi le persone del resto del treno stavano per buttarci fuori.

Ero molto stanco, quindi anche se scomodo, mi sono addormentato lo stesso nella mia poltrona, ma arrivati a Messina, mi sono svegliato, ero stanchissimo e stavo male, per concludere ero anche triste … tutto finito…

A Palermo siamo arrivati intorno le 11:00, facemmo il biglietto per Partitico, poi mangiammo un gelato al McDonald’s.

Ecco, tutto terminato.

Fine.

È stata un’esperienza unica, che rifarei!!!

Ho trascorso dei giorni magnifici, mi sono divertito tantissimo, e sono stato con delle persone davvero uniche. Ho un meraviglioso ricordo di Roma, se devo essere sincero non mi divertivo così da tantissimo tempo!!!

Viaggiatore_88