la sottile linea tra spensieratezza e indifferenza
Inviato: 23/01/2007, 0:21
Mah....come sempre mi turba un po' (per 10 alla n) parlare dell'oggetto di sezione e ancora di più, ovviamente, quando accenna a me personalmente... Però volevo sentire qualche parere..anche se non so poi a cosa mi serva.. mah..
Mi costa fatica scrivere questo messaggio e mi costerà fatica non cancellarlo domattina...comunque provo...
Ogni tanto si incontrano persone buffe, piacevolmente anomale, ma ahimè, altrettanto incomprensibili... E' quello che è capitato a me un sei mesi fa circa. Mi è piaciuta da subito. La sua amica, che già mi conosceva e sapeva di questa cosa, mi era subito venuta a dire che avevo diverse speranze, che lei stessa di sua iniziativa aveva detto a lei "mi piace il tuo amico", riferendosi a me su un gruppo di sette persone di cui 5 ragazzi, tra i quali non ero certo io il più affascinante. Col tempo lei ha conosciuto la mia timidezza, la mia taciturnità, la mia incapacità di "agire" in quel senso, ma nella sostanza, ha conosciuto ben poco di me. In molti comportamenti si può intuire che non le faccio schifo, salvo qualche disapprovazione rispetto ai miei capelli parzialmente lunghi, ma non credo sia quello il problema.
Ora, per vari motivi, non l'ho più vista da luglio e l'altro ieri è sfortunatamente e casualmente riinciampata nella mia vita, risvegliando idiozie che non volevo più veder sveglie, che creano piacevoli pensieri stupidi. Il problema qual'è? E' la sua capacità di non far capire assolutamente nulla, di non dare alcun aiuto, alcun messaggio. Capacità che è sicuramente pari alla mia. Così, nessuno fa niente, nessuno dimostra niente e tutto tace. Quali sono le aggravanti?. Che lei è serena, spensierata, se le cose non vanno, lei pensa ad altro, se non riesce a trovare l'amore della sua vita o qualunque cosa sia, non importa, lei non si preoccupa di nulla, vive le sue cose ed evita qualunque pensiero che possa costarle fatica, non si interessa di nulla se questo nulla non va da lei e fa tutto il lavoro. Atteggiamento semi-giustissimo e ammirevole, ma a me questa capacità manca, la mia vita scarseggia sempre più di qualità, è ormai in caduta libera e necessita di qualcosa che faccia quadrare un po' di più il bilancio.
Così uno pensa. E' l'uomo che deve agire, le ragazze quasi sempre se l'uomo non si muove non fanno mai nulla, figuriamoci lei. Poi sorge la domanda: "ma siamo sicuri che le interesso?". E allora giunge la risposta rievocata da un mio vecchio professore di fisica: "un ragazzo chiede di uscire ad una ragazza solo se è sicuro che lei sia interessata?"...e caspita....una risposta che è anche una domanda ..ma ciò mi fa riflettere: "come può una ragazza essere interessata a me, se non mi conosce?" (altra risposta-domanda). E allora giunge la risposta: "forse mi conviene farmi conoscere".. ma qua un muro sbarra la strada al flusso di domande (TheQuestionsFlow) e davanti a me si srotolano varie problematiche. Il muro racchiude altre domande e allo stesso tempo presenta diversi problemi: il tempo mancante, il coraggio mancante, la paranoia e un altro fatto più materiale, lei è una pantofolaia fifona. Non è una che esce spesso, se non per lavorare e nel fine settimana con le amiche, e se le capitasse qualcosa che le crea anche un minimo di ansia (tipo uscire con un ragazzo), penso che lo eviterebbe solo per pigrizia. Uscire con lei e la sua amica o con altri non funziona, non ha senso e ultimamente non è molto realizzabile, dunque sono in stallo. Senza contare poi altri problemi che si aggiungerebero se mai la cosa dovesse accadere...
I mesi di vuoto in cui non ci siamo visti mi hanno dato l'opportunità di azzerare tutte le eventuali figuracce fatte e ripartire, e il fatto che in questi mesi ho sviluppato un parziale cambiamento mi da forse l'opportunità di sperare in risultati migliori....ma..come fare?
Apprezzo qualche inutile parere...
Mi costa fatica scrivere questo messaggio e mi costerà fatica non cancellarlo domattina...comunque provo...
Ogni tanto si incontrano persone buffe, piacevolmente anomale, ma ahimè, altrettanto incomprensibili... E' quello che è capitato a me un sei mesi fa circa. Mi è piaciuta da subito. La sua amica, che già mi conosceva e sapeva di questa cosa, mi era subito venuta a dire che avevo diverse speranze, che lei stessa di sua iniziativa aveva detto a lei "mi piace il tuo amico", riferendosi a me su un gruppo di sette persone di cui 5 ragazzi, tra i quali non ero certo io il più affascinante. Col tempo lei ha conosciuto la mia timidezza, la mia taciturnità, la mia incapacità di "agire" in quel senso, ma nella sostanza, ha conosciuto ben poco di me. In molti comportamenti si può intuire che non le faccio schifo, salvo qualche disapprovazione rispetto ai miei capelli parzialmente lunghi, ma non credo sia quello il problema.
Ora, per vari motivi, non l'ho più vista da luglio e l'altro ieri è sfortunatamente e casualmente riinciampata nella mia vita, risvegliando idiozie che non volevo più veder sveglie, che creano piacevoli pensieri stupidi. Il problema qual'è? E' la sua capacità di non far capire assolutamente nulla, di non dare alcun aiuto, alcun messaggio. Capacità che è sicuramente pari alla mia. Così, nessuno fa niente, nessuno dimostra niente e tutto tace. Quali sono le aggravanti?. Che lei è serena, spensierata, se le cose non vanno, lei pensa ad altro, se non riesce a trovare l'amore della sua vita o qualunque cosa sia, non importa, lei non si preoccupa di nulla, vive le sue cose ed evita qualunque pensiero che possa costarle fatica, non si interessa di nulla se questo nulla non va da lei e fa tutto il lavoro. Atteggiamento semi-giustissimo e ammirevole, ma a me questa capacità manca, la mia vita scarseggia sempre più di qualità, è ormai in caduta libera e necessita di qualcosa che faccia quadrare un po' di più il bilancio.
Così uno pensa. E' l'uomo che deve agire, le ragazze quasi sempre se l'uomo non si muove non fanno mai nulla, figuriamoci lei. Poi sorge la domanda: "ma siamo sicuri che le interesso?". E allora giunge la risposta rievocata da un mio vecchio professore di fisica: "un ragazzo chiede di uscire ad una ragazza solo se è sicuro che lei sia interessata?"...e caspita....una risposta che è anche una domanda ..ma ciò mi fa riflettere: "come può una ragazza essere interessata a me, se non mi conosce?" (altra risposta-domanda). E allora giunge la risposta: "forse mi conviene farmi conoscere".. ma qua un muro sbarra la strada al flusso di domande (TheQuestionsFlow) e davanti a me si srotolano varie problematiche. Il muro racchiude altre domande e allo stesso tempo presenta diversi problemi: il tempo mancante, il coraggio mancante, la paranoia e un altro fatto più materiale, lei è una pantofolaia fifona. Non è una che esce spesso, se non per lavorare e nel fine settimana con le amiche, e se le capitasse qualcosa che le crea anche un minimo di ansia (tipo uscire con un ragazzo), penso che lo eviterebbe solo per pigrizia. Uscire con lei e la sua amica o con altri non funziona, non ha senso e ultimamente non è molto realizzabile, dunque sono in stallo. Senza contare poi altri problemi che si aggiungerebero se mai la cosa dovesse accadere...
I mesi di vuoto in cui non ci siamo visti mi hanno dato l'opportunità di azzerare tutte le eventuali figuracce fatte e ripartire, e il fatto che in questi mesi ho sviluppato un parziale cambiamento mi da forse l'opportunità di sperare in risultati migliori....ma..come fare?
Apprezzo qualche inutile parere...