decidere di stare soli

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estebe

decidere di stare soli

Messaggio da estebe » 20/08/2006, 15:28

E' una riflessione che calza perfettamente col mio attuale stato.
Quanto è importante bastarsi? E' uno sforzo che porta a dei frutti o è semplicemente una chiusura verso l'esterno. Io fino ad ora ho foraggiato la mia autostima soprattutto grazie alle relazioni, ma forse dovrebbe essere un sentimento che nasce da dentro. Avere la forza di star soli significa togliere da una possibile relazione la zavorra della paura della solitudine? Non conosco la risposta a queste domande, ma è un percorso che sto intraprendendo...

Ospite

Re: decidere di stare soli

Messaggio da Ospite » 20/08/2006, 15:39

estebe ha scritto:E' una riflessione che calza perfettamente col mio attuale stato.
Quanto è importante bastarsi? E' uno sforzo che porta a dei frutti o è semplicemente una chiusura verso l'esterno. Io fino ad ora ho foraggiato la mia autostima soprattutto grazie alle relazioni, ma forse dovrebbe essere un sentimento che nasce da dentro. Avere la forza di star soli significa togliere da una possibile relazione la zavorra della paura della solitudine? Non conosco la risposta a queste domande, ma è un percorso che sto intraprendendo...
Ciao Estebe,
finalmente qualcuno dal Friuli.
Voglio risponderti con una riflessione di Leopardi:
"Chi non ha molta e costante stima di se medesimo, non è buono all'amore vero, nè capace del dèvouement e del totale sacrifizio ch'egli esige ed ispira."
Auguri di buon percorso, io nel mio sono ancora all'inizio ma penso sia già qualcosa averlo capito.
A presto. Ciao

Sims
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Re: decidere di stare soli

Messaggio da Sims » 20/08/2006, 15:41

estebe ha scritto:E' una riflessione che calza perfettamente col mio attuale stato.
Quanto è importante bastarsi? E' uno sforzo che porta a dei frutti o è semplicemente una chiusura verso l'esterno. Io fino ad ora ho foraggiato la mia autostima soprattutto grazie alle relazioni, ma forse dovrebbe essere un sentimento che nasce da dentro. Avere la forza di star soli significa togliere da una possibile relazione la zavorra della paura della solitudine? Non conosco la risposta a queste domande, ma è un percorso che sto intraprendendo...

Come te ho cercato sempre il valore di me stessa nell'amore di chi avevo vicino, col risultato di arrivare alla mia età e non sapere chi sono.
Ora mi impongo un cambio di rotta, guardarmi finalmente con i miei occhi e non con quelli degli altri. Eppure mi accorgo che continuo a sentirmi più importante se mi ci fanno sentire gli altri e considero positiva una giornata solo se sono riuscita a farmi apprezzare da chi ho intorno. Insomma, la solitudine non cancella l'errore di fondo nel mio modo di ragionare. :rolleyes: Forse ci vuole solo un po' di pazienza...

nota

Re: decidere di stare soli

Messaggio da nota » 20/08/2006, 16:10

Sims ha scritto:[...]




Come te ho cercato sempre il valore di me stessa nell'amore di chi avevo vicino, col risultato di arrivare alla mia età e non sapere chi sono.
Ora mi impongo un cambio di rotta, guardarmi finalmente con i miei occhi e non con quelli degli altri. Eppure mi accorgo che continuo a sentirmi più importante se mi ci fanno sentire gli altri e considero positiva una giornata solo se sono riuscita a farmi apprezzare da chi ho intorno. Insomma, la solitudine non cancella l'errore di fondo nel mio modo di ragionare. :rolleyes: Forse ci vuole solo un po' di pazienza...

brava sims.."gurdarsi con i propri occhi e non con quelli degli altri"....:ottimo traguardo!
Credo sia normale aspettarsi(ed essere lusingati!)dalle conferme positive degli altri...ma....anche secondo me la propria autostima viene prima di tutto....nessuno dovrebbe"intervenire"in una sfera così intima....
Una storiella che ho letto non so dove diceva:"Se uno ti dice di essere un coniglio, tu diventi improvvisamente un coniglio?!?"....
Credo che non siamo nè superiori nè inferiori a nessuno...:semplicemente siamo.

E non si tratta di bastare a sè stessi, ma di iniziare a trarre da noi stessi la fiducia che spesso cerchiamo negli altri....
Poi ovvio...:il confronto con l'altro è preziosissimo, così come penso siano le relazioni che ci arricchiscono....
ma...se non siamo convinti noi stessi di valere tanto, di essere davvero unici...perchè dovrebbero esserlo gli altri? ;)
si...anch'io credo ci voglia pazioneza....la capacità proprio di attendere ciò che non si vede subito!

Letizia

Re: decidere di stare soli

Messaggio da Letizia » 20/08/2006, 21:27

estebe ha scritto:E' una riflessione che calza perfettamente col mio attuale stato.
Quanto è importante bastarsi? E' uno sforzo che porta a dei frutti o è semplicemente una chiusura verso l'esterno. Io fino ad ora ho foraggiato la mia autostima soprattutto grazie alle relazioni, ma forse dovrebbe essere un sentimento che nasce da dentro. Avere la forza di star soli significa togliere da una possibile relazione la zavorra della paura della solitudine? Non conosco la risposta a queste domande, ma è un percorso che sto intraprendendo...
"Io basto a me stessa", mi ripeto sempre questo. Quanto alla solitudine, bè... tutti siamo soli a questo mondo. E' inutile illudersi che non sia così. Avere la forza di stare soli è una grande cosa, e se si trova la propria dimensione interiori, si sta molto bene. Direi che molto meglio che insieme agli altri!

batticuore

Re: decidere di stare soli

Messaggio da batticuore » 21/08/2006, 11:31

estebe ha scritto:E' una riflessione che calza perfettamente col mio attuale stato.
Quanto è importante bastarsi? E' uno sforzo che porta a dei frutti o è semplicemente una chiusura verso l'esterno. Io fino ad ora ho foraggiato la mia autostima soprattutto grazie alle relazioni, ma forse dovrebbe essere un sentimento che nasce da dentro. Avere la forza di star soli significa togliere da una possibile relazione la zavorra della paura della solitudine? Non conosco la risposta a queste domande, ma è un percorso che sto intraprendendo...

E' importante bastarsi perchè quando resti sola e non c'è nessuno che ti sostiene devi contare solo sulle tue forze e sulla buona volontà,io sono quel tipo di persona che a volte sola stà meglio,però è bello avere qualcuno accanto con cui parlare e sfogarsi..resisto alla solitudine perchè a volte i silenzi aiutano alla mente e al corpo :mangasleep:

andeliabt

Re: decidere di stare soli

Messaggio da andeliabt » 21/08/2006, 15:36

nota ha scritto:[...]




brava sims.."gurdarsi con i propri occhi e non con quelli degli altri"....:ottimo traguardo!
Credo sia normale aspettarsi(ed essere lusingati!)dalle conferme positive degli altri...ma....anche secondo me la propria autostima viene prima di tutto....nessuno dovrebbe"intervenire"in una sfera così intima....
Una storiella che ho letto non so dove diceva:"Se uno ti dice di essere un coniglio, tu diventi improvvisamente un coniglio?!?"....
Credo che non siamo nè superiori nè inferiori a nessuno...:semplicemente siamo.


E non si tratta di bastare a sè stessi, ma di iniziare a trarre da noi stessi la fiducia che spesso cerchiamo negli altri....
Poi ovvio...:il confronto con l'altro è preziosissimo, così come penso siano le relazioni che ci arricchiscono....
ma...se non siamo convinti noi stessi di valere tanto, di essere davvero unici...perchè dovrebbero esserlo gli altri? ;)
si...anch'io credo ci voglia pazioneza....la capacità proprio di attendere ciò che non si vede subito!
ciao nota sei presente nella sezione io sono...?
andeliabt

estebe


Messaggio da estebe » 21/08/2006, 17:56

La pazienza, è una dote che sto imparando ad acquisire. Forse sto crescendo, e quetso è un passo che a ventott'anni dovrebbe essere superato da un pò. Ma mi ci ritrovo ora, meglio tardi che mai. Quando stavo male avevo sempre la fretta di star meglio, cercando quindi l'equilibrio attraverso equilibri esterni (scusate il gioco di parole), frettolosamente e impaurito dalla solitudine. Ora capisco che il dolore deve essere accettato, capito, scritto e non dimenticato, non tralasciato o offuscato da ebrezze passeggere. In un futuro so che amerò, non di più, ma meglio.

Sims
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Messaggio da Sims » 21/08/2006, 18:59

estebe ha scritto:La pazienza, è una dote che sto imparando ad acquisire. Forse sto crescendo, e quetso è un passo che a ventott'anni dovrebbe essere superato da un pò. Ma mi ci ritrovo ora, meglio tardi che mai. Quando stavo male avevo sempre la fretta di star meglio, cercando quindi l'equilibrio attraverso equilibri esterni (scusate il gioco di parole), frettolosamente e impaurito dalla solitudine. Ora capisco che il dolore deve essere accettato, capito, scritto e non dimenticato, non tralasciato o offuscato da ebrezze passeggere. In un futuro so che amerò, non di più, ma meglio.
Capisco di cosa parli... io a 25 anni mi trovo sola per la prima volta, intendo sentimentalmente. E' una situazione nuova, una condizione a cui abituarsi e da fare propria perché io credo dobbiamo costruire noi stessi su di essa. Poi saremo in grado di guardare fuori di noi con altri occhi che non siano quelli del bisogno.

Ma oggi mia madre mi ha detto: "Dove sta scritto che dopo una storia sentimentale finita bisogna stare soli? Devi espiare qualche colpa? Se fosse così tanto ti ci andrebbe tutta la vita! ".
A parte la sua ironia (mannaggia a lei! :) ), potrebbe non avere tutti i torti. Ci ripetiamo che dobbiamo stare soli, ma non è forse paura di ricominciare a sperare?

Ospite


Messaggio da Ospite » 21/08/2006, 21:10

Sims ha scritto:[...]



Capisco di cosa parli... io a 25 anni mi trovo sola per la prima volta, intendo sentimentalmente. E' una situazione nuova, una condizione a cui abituarsi e da fare propria perché io credo dobbiamo costruire noi stessi su di essa. Poi saremo in grado di guardare fuori di noi con altri occhi che non siano quelli del bisogno.

Ma oggi mia madre mi ha detto: "Dove sta scritto che dopo una storia sentimentale finita bisogna stare soli? Devi espiare qualche colpa? Se fosse così tanto ti ci andrebbe tutta la vita! ".
A parte la sua ironia (mannaggia a lei! :) ), potrebbe non avere tutti i torti. Ci ripetiamo che dobbiamo stare soli, ma non è forse paura di ricominciare a sperare?

Solo sto bene in due sto meglio. Sì, è anche paura di ricominciare a sperare ma non solo, tutte le paure legate alle nostre passate esperienze riemergono. Crediamo di non saper più come comportarci o di non avere le doti giuste, ci nascondiamo dietro mille scuse.

nota


Messaggio da nota » 21/08/2006, 22:24

estebe ha scritto:La pazienza, è una dote che sto imparando ad acquisire. Forse sto crescendo, e quetso è un passo che a ventott'anni dovrebbe essere superato da un pò. Ma mi ci ritrovo ora, meglio tardi che mai. Quando stavo male avevo sempre la fretta di star meglio, cercando quindi l'equilibrio attraverso equilibri esterni (scusate il gioco di parole), frettolosamente e impaurito dalla solitudine. Ora capisco che il dolore deve essere accettato, capito, scritto e non dimenticato, non tralasciato o offuscato da ebrezze passeggere. In un futuro so che amerò, non di più, ma meglio.

bello...grazie...
bellopensare al..."non di più, ma meglio".....
E grazie per avermelo ricordato.....è difficile accettare i momenti"critici"....e la tentazione di cercare il proprio equilibrio atraverso equilibri esterni...c'è...sempre.....
Ma te come fai?Voglio dire...ad accettarlo?
Non possono sevire ogni tanto anche le ebbrezze passeggere?

estebe


Messaggio da estebe » 22/08/2006, 10:27

nota ha scritto:[...]




bello...grazie...
bellopensare al..."non di più, ma meglio".....
E grazie per avermelo ricordato.....è difficile accettare i momenti"critici"....e la tentazione di cercare il proprio equilibrio atraverso equilibri esterni...c'è...sempre.....
Ma te come fai?Voglio dire...ad accettarlo?
Non possono sevire ogni tanto anche le ebbrezze passeggere?
le ebrezze passeggere credo facciano parte della strada che percorriamo. sono forse meno importanti ma necessarie come tutto il resto. Io come faccio? Non faccio, ci provo. Provo a fare a volte le cose che ritengo giuste e non quelle che sento, che vorrebbero farmi esplodere o implodere. Cerco di accumulare queste forze controllandole, sono grande adesso...Chiedo alle persone quello che possono darmi e dò loro tutto quello che posso, senza cercare il loro giudizio. E quando questo arriva, positivo e non cercato, capisco che la strada, pur se lunga, è quella giusta

patty3631

Re: decidere di stare soli

Messaggio da patty3631 » 23/08/2006, 12:47

Ciao Estebe,
io penso che nella vita occorra prima di tutto star bene con se stessi, prima di intraprendere una qualunque relazione. Star bene con se stessi significa non dover fare affidamento sull'altro per la propria felicità, significa amare l'altro per quello che è e non perchè si ha bisogno di lui. Altrimenti, se l'altro va via, non ci rimane più nulla per essere felici. Star bene con se stessi significa anche non farsi calpstare dagli egoismi di chi ci sta vicino, elemosinandogli affetto e amore.
Io penso che quando ci si mette in fretta e in fura con un ragazzo,rimanendo fragili dentro, allora si soffre di sicuro per amore, si diventa dipendenti dall'altro anche se magari non lo si ama veramente,ci si inzerbinisce e poi si finisce per essere maltrattati o dati per scontati.
Basterebbe solo lasciar passare del tempo, e consentirgli di rafforzare il nostro spirito e il nostro carattere. Solo allora saremo pronti a vivere una vera storia d'amore, senza soffrire.
Ciao.

AL963
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Re: decidere di stare soli

Messaggio da AL963 » 23/08/2006, 13:35

estebe ha scritto:E' una riflessione che calza perfettamente col mio attuale stato.
Quanto è importante bastarsi? E' uno sforzo che porta a dei frutti o è semplicemente una chiusura verso l'esterno. Io fino ad ora ho foraggiato la mia autostima soprattutto grazie alle relazioni, ma forse dovrebbe essere un sentimento che nasce da dentro. Avere la forza di star soli significa togliere da una possibile relazione la zavorra della paura della solitudine? Non conosco la risposta a queste domande, ma è un percorso che sto intraprendendo...


Io sono del parere che spesso si ha paura di stare soli , solo perchè abbiamo paura di ascoltare quello che ci viene da dentro, abbiamo paura di ascoltarci, di quello che potrebbe saltar fuori.

Ma serve è importante .
Io sono sola da 6 anni, putroppo vedova e in certi momenti avrei preso la potra e sarei uscita anche di notte, la solitudine mi pesava troppo, cercavo e facevo di tutto per avere intorno gente e mi trovavo sempre qualcosa da fare.
Poi non so bene quando , mi sono fermata, o iniziato a guradarmi dentro, ad apprezare anche la solitudine, e nonostante ho ripreso tutte le mie attività , sport, pittura, leggere, amici,cinema, ecc..ecc.. a volte sento il bisogno di stare con me stessa.

Ora mi sento molto più serena, non ho una relazione e nemmeno la cerco, mi piacerebbe ma se l'avrò è perchè scelgo e non per paura della solitudine.
Ho imparato a star bene e fare tutto anche da sola, e nonostante tutti mi abbiamo sempre reputato una persona forte, solo ora mi sento così :)