Un pò di me...
Inviato: 07/02/2006, 10:40
Abbasso il volume dell’autoradio, spengo il motore e mi preparo, stretto nel giaccone, ad affrontare il freddo di questa sera. Pochi passi mi separano dalla porta di casa, frugo velocemente nelle tasche per cercare le chiavi. Getto l’ultima sigaretta nel cortile. Un ultimo sguardo alla rosa selvatica che ormai invade buona parte del muro di cinta ed entro.
Puntuali come ogni sera Mumu e Tontolino mi aspettano sbadigliando.
Mi riprometto sempre di rientrare a casa prima, ma ultimamente le mie promesse sono troppo simili a quelle di un marinaio.
Mumu… Mi viene in mente quel giorno che mi telefonasti e chiamandomi per cognome dicesti “Senti un po’, qui c’è qualcuno che ti cerca!” La trovasti vicino alla strada piccolissima, ancora da svezzare, sporca, piena di pulci, ma me ne innamorai subito.
Tontolino lo prendemmo insieme, anche lui trovato sulla strada… Anche lui nato da poco.
Vedessi come sono cresciuti, sono diventati proprio dei bei gattoni. A dire il vero lei è un pò ingrassata, ma ti giuro che non è colpa mia.
Accendo lo stereo mentre preparo la cena delle “belve” che continuano a girarmi intorno.
Nelle stanze si diffonde la musica degli “A Perfect Circe”, li ho scoperti da poco e sto studiando alcuni arrangiamenti che trovo molto interessanti. Sono sicuro che la cover che hanno fatto di Imagine ti piacerebbe parecchio.
Sistemo la legna nel camino.
Mi mancano le nostre serate passate davanti al fuoco a provare nuovi oli profumati, a raccontarci le giornate, a progettare, a goderci il silenzio della nostra complicità.
Il telefonino che squilla squarcia i miei pensieri. Non ho voglia di rispondere, sono stanco ed ho ancora molte cose da fare prima di andare a dormire.
Già dormire… dormo sempre poco, sai… spesso mi capita di svegliarmi nel cuore della notte e nel dormiveglia mi giro cercandoti. E’ uno di quei momenti in cui l’anima si spacca. A volte riesco a riaddormentarmi, altre mi alzo vado in soffitta e inizio a suonare. Mi lascio trasportare dai ricordi, suono senza meta, senza seguire un’armonia. Lascio che siano le note a guidare i miei pensieri. A volte ti sento che sali le scale e se in quei momenti apro gli occhi ti vedo li, avvolta nell’accappatoio che mi guardi. Mi mancano i sorrisi che mi regalavi.
Ho ripreso a scrivere. Per ora sto solo lavorando a degli arrangiamenti, ma almeno ho ripreso in qualche modo a “creare”.
Questa sera, dopo cena, un po’ per colpa dei mille pensieri che mi frullano sempre per la testa, un po’ per la stanchezza, ho preparato il caffè e l’ho versato in due tazzine. Ho lasciato la seconda tazzina sul tavolo. Ammetto di aver pianto, ogni tanto mi capita ancora. E pensare che eri tu la prima a dire che nulla al mondo sarebbe riuscito a “piegarmi”. Da quella notte non mi sono mai fermato. Ho cercato di essere sempre forte, lo dovevo a te, ai tuoi, ai miei e a me stesso. Ogni sera quando rientro a casa ci rivedo lì nel cortile, il nostro ultimo saluto, la tua testa fra le mie mani… Ricordi? Ti dissi “sei la mia vita”, mi baciasti dicendomi "a dopo"… Non ti ho più rivista viva e spesso ho bisogno di dirmelo per quietare un po’ la mia anima…
M.
Non è una richiesta di aiuto, me la sono sempre cavata da solo. E' solo una lettera che le ho scritto. Quand'era in vita, ogni settimana le scrivevo qualcosa perchè, nonostande fossimo sempre insieme, quelle lettere erano parte della nostra complicità.
A voi può servire per comprendere in minima parte la persona che c'è dietro a questo nick. Se dovessi decidere di rimanere in questo forum può essere utile.
M.
Puntuali come ogni sera Mumu e Tontolino mi aspettano sbadigliando.
Mi riprometto sempre di rientrare a casa prima, ma ultimamente le mie promesse sono troppo simili a quelle di un marinaio.
Mumu… Mi viene in mente quel giorno che mi telefonasti e chiamandomi per cognome dicesti “Senti un po’, qui c’è qualcuno che ti cerca!” La trovasti vicino alla strada piccolissima, ancora da svezzare, sporca, piena di pulci, ma me ne innamorai subito.
Tontolino lo prendemmo insieme, anche lui trovato sulla strada… Anche lui nato da poco.
Vedessi come sono cresciuti, sono diventati proprio dei bei gattoni. A dire il vero lei è un pò ingrassata, ma ti giuro che non è colpa mia.
Accendo lo stereo mentre preparo la cena delle “belve” che continuano a girarmi intorno.
Nelle stanze si diffonde la musica degli “A Perfect Circe”, li ho scoperti da poco e sto studiando alcuni arrangiamenti che trovo molto interessanti. Sono sicuro che la cover che hanno fatto di Imagine ti piacerebbe parecchio.
Sistemo la legna nel camino.
Mi mancano le nostre serate passate davanti al fuoco a provare nuovi oli profumati, a raccontarci le giornate, a progettare, a goderci il silenzio della nostra complicità.
Il telefonino che squilla squarcia i miei pensieri. Non ho voglia di rispondere, sono stanco ed ho ancora molte cose da fare prima di andare a dormire.
Già dormire… dormo sempre poco, sai… spesso mi capita di svegliarmi nel cuore della notte e nel dormiveglia mi giro cercandoti. E’ uno di quei momenti in cui l’anima si spacca. A volte riesco a riaddormentarmi, altre mi alzo vado in soffitta e inizio a suonare. Mi lascio trasportare dai ricordi, suono senza meta, senza seguire un’armonia. Lascio che siano le note a guidare i miei pensieri. A volte ti sento che sali le scale e se in quei momenti apro gli occhi ti vedo li, avvolta nell’accappatoio che mi guardi. Mi mancano i sorrisi che mi regalavi.
Ho ripreso a scrivere. Per ora sto solo lavorando a degli arrangiamenti, ma almeno ho ripreso in qualche modo a “creare”.
Questa sera, dopo cena, un po’ per colpa dei mille pensieri che mi frullano sempre per la testa, un po’ per la stanchezza, ho preparato il caffè e l’ho versato in due tazzine. Ho lasciato la seconda tazzina sul tavolo. Ammetto di aver pianto, ogni tanto mi capita ancora. E pensare che eri tu la prima a dire che nulla al mondo sarebbe riuscito a “piegarmi”. Da quella notte non mi sono mai fermato. Ho cercato di essere sempre forte, lo dovevo a te, ai tuoi, ai miei e a me stesso. Ogni sera quando rientro a casa ci rivedo lì nel cortile, il nostro ultimo saluto, la tua testa fra le mie mani… Ricordi? Ti dissi “sei la mia vita”, mi baciasti dicendomi "a dopo"… Non ti ho più rivista viva e spesso ho bisogno di dirmelo per quietare un po’ la mia anima…
M.
Non è una richiesta di aiuto, me la sono sempre cavata da solo. E' solo una lettera che le ho scritto. Quand'era in vita, ogni settimana le scrivevo qualcosa perchè, nonostande fossimo sempre insieme, quelle lettere erano parte della nostra complicità.
A voi può servire per comprendere in minima parte la persona che c'è dietro a questo nick. Se dovessi decidere di rimanere in questo forum può essere utile.
M.