Che donna è una che....

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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airlander
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Messaggio da airlander » 06/01/2012, 18:30

tropicsnow ha scritto:[...]
tu fai riferimento al caso in cui si hanno delle riserve e quindi si investe meno. io mi riferivo al caso in cui non si investe più di tanto perchè non c'è un sentimento forte, non per paura di soffrire. molte persone stanno insieme ad un'altra per "compagnia", perchè li spaventa stare da soli quindi l'investimento emotivo è proporzionato al tipo di rapporto che creano.oppure un sentimento c'era ma era finito già da tempo e il rapporto continua ad andare avanti finchè non trovano qualcuno che li coinvolge davvero. la persona che hanno accanto è quella "certa", ma non anche quella "giusta". con ciò non voglio dire che non ci sia affetto, però è un sentimento labile, che sparisce non appena si affaccia sulla soglia un'altra persona capace di suscitare interesse.
la storia dell'incompatibilità caratteriale magari è vera, ma si tira avanti per non stare soli :rolleyes: queste persone non si rendono conto del male che fanno a chi gli sta vicino perchè la loro continua ricerca di qualcosa di non ben definito li porta a invischiarsi in relazioni parallele che non sempre hanno esito felice facendo state male anche terze persone. nel tuo caso, lei ha avuto il coraggio di chiuderne una, quella con te, e iniziarne un'altra. direi che è andata bene, non credi?
meravigliosa esposizione di inconfutabile realismo [smilie=ya.gif]
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
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Messaggio da bluver » 07/01/2012, 7:54

maxz ha scritto:.... Nulla da dire . Ma da uomo consentitemi di dire che razza di persona è una donna che riesce a chiudere i sentimenti come interruttori. Chi di voi ci riesce? Personalmente , con la precedente relazione ho impiegato diversi anni per dimenticarmene e farmene una ragione e certamente nell'immediato non riuscirei ad instaurare una relazione ..
spesso c'è una fine formale e una fine.... diciamo ..."personale".
se arrivi alla chiusura formale di un rapporto dopo un peridodo di distacco in cui già disinvestivi perchè capivi che non andava ma ti dicevi, o ti dicevano, proviamoci prima di chiuder... Beh la chiusura persoanle e la fase di rielaborazione c'è già stata. Diverso è se sei completamente preso e magari subisci la scelta dell'altro
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Messaggio da Ospite » 08/01/2012, 18:44

maxz ha scritto:Ma da uomo consentitemi di dire che razza di persona è una donna che riesce a chiudere i sentimenti come interruttori. Chi di voi ci riesce? Personalmente , con la precedente relazione ho impiegato diversi anni per dimenticarmene e farmene una ragione e certamente nell'immediato non riuscirei ad instaurare una relazione ...ferirei soltato chi ho difronte .
Talvolta è solo una questione di sensibilità innata. C'è chi ci tiene enormemente, mentre altri sono più forti a reagire, e trovano subito un valido motivo per frenare il proprio disappunto e dolore. Non puoi fare paragoni fra te e lei, o un'altra persona ancora. Siamo tutti diversi, e ragioni per troncare così rapidamente ce ne possono essere tante. Ho notato che, ma non prenderla come una regola, quando qualcuno fa così, è per proteggersi da un qualcosa che sta diventando troppo impegnativo e/o coinvolgente. Magari anche nel caso di una relazione clandestina, dove questa sta evolvendosi in senso troppo impegnativo, e quindi c'è la necessità di troncare. E non è detto sia facile farlo solo con il dialogo... dipende da quanto la controparte è predisposta ad ascoltare e prendere atto delle cose...

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 08/01/2012, 20:18

Shadow750 ha scritto:[...]

quando qualcuno fa così, è per proteggersi da un qualcosa che sta diventando troppo impegnativo e/o coinvolgente.
Condivido questo passaggio.

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Messaggio da nimu » 08/01/2012, 20:47

[...]

quando qualcuno fa così, è per proteggersi da un qualcosa che sta diventando troppo impegnativo e/o coinvolgente.

spesso è proprio cosi :(

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Messaggio da tropicsnow » 08/01/2012, 21:16

Shadow750 ha scritto:Siamo tutti diversi, e ragioni per troncare così rapidamente ce ne possono essere tante. Ho notato che, ma non prenderla come una regola, quando qualcuno fa così, è per proteggersi da un qualcosa che sta diventando troppo impegnativo e/o coinvolgente. Magari anche nel caso di una relazione clandestina, dove questa sta evolvendosi in senso troppo impegnativo, e quindi c'è la necessità di troncare.

troncare un rapporto solo per paura di soffrire per me equivale ad aver paura di vivere. se ci sono validi motivi per farlo, ad esempio il sentimento non è condiviso o non è sentito allo stesso modo, se si tratta di una relazione difficile che causerebbe più dolore che gioia, allora reprimere e troncare sul nascere potrebbe essere una alternativa, ma scappare davanti a qualcosa che potrebbe essere impegnativo o coinvolgente non lo condivido. a furia di reprimere ci si inaridisce e a volte una lacrima in più è meglio del gelo. personalmente preferisco vivere i sentimenti, positivi e negativi, che reprimere: l'ho fatto per troppo tempo da ragazzina e non ho vissuto affatto bene. la paura non deve mai avere il sopravvento. precludendosi la sofferenza ci si preclude anche la felicità finendo poi per fare scelte di solitudine anche a due.

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Messaggio da justeyes89 » 08/01/2012, 23:20

tropicsnow ha scritto:[...]




troncare un rapporto solo per paura di soffrire per me equivale ad aver paura di vivere. se ci sono validi motivi per farlo, ad esempio il sentimento non è condiviso o non è sentito allo stesso modo, se si tratta di una relazione difficile che causerebbe più dolore che gioia, allora reprimere e troncare sul nascere potrebbe essere una alternativa, ma scappare davanti a qualcosa che potrebbe essere impegnativo o coinvolgente non lo condivido. a furia di reprimere ci si inaridisce e a volte una lacrima in più è meglio del gelo. personalmente preferisco vivere i sentimenti, positivi e negativi, che reprimere: l'ho fatto per troppo tempo da ragazzina e non ho vissuto affatto bene. la paura non deve mai avere il sopravvento. precludendosi la sofferenza ci si preclude anche la felicità finendo poi per fare scelte di solitudine anche a due.
Ma infatti é così,é come non vivere per paura di morire.In amore si soffre sempre,chi più chi meno.spesso succede inconsapevolmente.Non siamo tutti uguali,con la stessa sensibilità e gli stessi punti deboli.L'importante é non aver paura.Mai.Se si cade,ci si rialza più forti di prima.Mi rendo conto che é più facile da dire che da fare,ma non vorrei pensarla diversamente...
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da maxz » 08/01/2012, 23:39

Shadow750 ha scritto:[...]

Talvolta è solo una questione di sensibilità innata. C'è chi ci tiene enormemente, mentre altri sono più forti a reagire, e trovano subito un valido motivo per frenare il proprio disappunto e dolore. Non puoi fare paragoni fra te e lei, o un'altra persona ancora. Siamo tutti diversi, e ragioni per troncare così rapidamente ce ne possono essere tante. Ho notato che, ma non prenderla come una regola, quando qualcuno fa così, è per proteggersi da un qualcosa che sta diventando troppo impegnativo e/o coinvolgente.
tropicsnow ha scritto:[...]

Ma infatti é così,é come non vivere per paura di morire.In amore si soffre sempre,chi più chi meno.spesso succede inconsapevolmente.Non siamo tutti uguali,con la stessa sensibilità e gli stessi punti deboli.L'importante é non aver paura.Mai.Se si cade,ci si rialza più forti di prima.Mi rendo conto che é più facile da dire che da fare,ma non vorrei pensarla diversamente...
Non sono daccordo perchè se la questione era per "proteggersi da una relazione che stava diventando troppo impegnativa" allora non sarebbe neanche iniziata perchè sia io che lei siamo alla ricerca di una relazione a lungo termine e non di una scappatella.
Col senno di poi penso che forse soffra di una qualche malattia che riguarda lo sdoppiamento di personalità...

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Messaggio da tropicsnow » 09/01/2012, 10:46

maxz ha scritto:


Non sono daccordo perchè se la questione era per "proteggersi da una relazione che stava diventando troppo impegnativa" allora non sarebbe neanche iniziata perchè sia io che lei siamo alla ricerca di una relazione a lungo termine e non di una scappatella.
Col senno di poi penso che forse soffra di una qualche malattia che riguarda lo sdoppiamento di personalità...

il commento che hai riportato non è mio ma di justeyes, non so come hai fatto a mettere il mio nick :rolleyes:

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Messaggio da justeyes89 » 09/01/2012, 15:22

maxz ha scritto:[...]


[...]



Non sono daccordo perchè se la questione era per "proteggersi da una relazione che stava diventando troppo impegnativa" allora non sarebbe neanche iniziata perchè sia io che lei siamo alla ricerca di una relazione a lungo termine e non di una scappatella.
Col senno di poi penso che forse soffra di una qualche malattia che riguarda lo sdoppiamento di personalità...
Addirittura.Non capisco il tuo accanimento,ma non sarebbe meglio lasciar perdere?Tanto il pensar male di lei non ti aiuterà a star meno male.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da Ospite » 09/01/2012, 17:01

tropicsnow ha scritto:[...]
Personalmente preferisco vivere i sentimenti, positivi e negativi, che reprimere: l'ho fatto per troppo tempo da ragazzina e non ho vissuto affatto bene. la paura non deve mai avere il sopravvento. precludendosi la sofferenza ci si preclude anche la felicità finendo poi per fare scelte di solitudine anche a due.
Corretto tropic, ma quanta maturità e fiducia in se stessi si deve avere, per poter giungere a questa conclusione? E sopratutto a darne azione concreta per se stessi e il proprio partner?

Ci sono poi dei momenti in cui è facile lasciarsi andare, vuoi per urgente bisogno o desiderio di emozionarsi. La sofferenza non fa paura, e ci si butta a capofitto. In un secondo momento riaffiora la razionalità e talvolta il senso di responsabilità, ed ecco come si sente la necessità di allontanarsi. Per non stare male, e anche per non fare del male.
maxz ha scritto:[...]
Col senno di poi penso che forse soffra di una qualche malattia che riguarda lo sdoppiamento di personalità...
Ma non è detto sai? Mica tutti siamo integri e senza sbavature caratteriali. I sentimenti stessi subiscono scossoni e deviazioni, e molto spesso la loro apparente uniformità, è in realtà il frutto di un volere bene preciso, dove la spontaneità c'entra poco o niente. Mi riferisco a quando ad esempio, si vuole evitare di ammettere una propria sconfitta amorosa. O di essere stati troppo intransigenti e precipitosi nel catalogare un amore, rivelatosi successivamente qualcosa di importante ma non fondamentale.

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Messaggio da maxz » 09/01/2012, 17:16

tropicsnow ha scritto:[...]

il commento che hai riportato non è mio ma di justeyes, non so come hai fatto a mettere il mio nick :rolleyes:
Chiedo venia ho messo il tuo nome invece di quello di justeyes89.
justeyes89 ha scritto:[...]
Addirittura.Non capisco il tuo accanimento,ma non sarebbe meglio lasciar perdere?Tanto il pensar male di lei non ti aiuterà a star meno male.
No tranquilla è un dato di fatto non è un'accanimento ;) . Adesso mi stò divertendo alla grande...

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Messaggio da tropicsnow » 10/01/2012, 11:35

Shadow750 ha scritto:[...]



Corretto tropic, ma quanta maturità e fiducia in se stessi si deve avere, per poter giungere a questa conclusione? E sopratutto a darne azione concreta per se stessi e il proprio partner?

credo che se vogliamo parlare di maturità certi discorsi non possono essere fatti, non si può dire che si ha paura di soffrire e quindi si reprime ogni sentimento come se fossimo dei ragazzetti alle prime armi. se abbiamo una buona conoscenza di noi stessi e delle nostre possibilità e se le esperienze passate ci hanno insegnato qualcosa dovremmo essere in grado di saper gestire anche le difficoltà. non ci si deve buttare tra le braccia del primo arrivato ma neppure essere troppo ermetici. rimango perplessa quando qualcuno dice di volere una famiglia e poi aggiunge che è troppo sensibile per rischiare in una relazione perchè deve andare sul sicuro. mi sembra scontato dire che le persone che più ci fanno soffrire sono quelle a cui teniamo, che amiamo, di conseguenza anche se accanto abbiamo la persona che ci è sembrata più affine a noi e che condivide il nostro progetto di vita, questa prima o poi ci farà soffrire e quando accadrà che succede? scappiamo? io ad esempio non vorrei trovarmi accanto un partner che nel momento della difficoltà si chiude a riccio o diventa assente. con gli anni ho imparato a parlare di sentimenti, a tirar fuori tutto senza paura, a dire ciò che mi ferisce, mi crea malessere e a pretendere la stessa cosa dall'altra parte. se c'è un problema, questo va affrontato e mi son resa conto che chi non è abituato a farlo è spaventato e sono stata accusata di non accontentarmi di ciò che mi viene detto e di volere andare sempre a fondo di tutto, ma io non riesco a far finta di niente. so essere presente nel momento del bisogno e farmi carico delle necessità dell'altro ma pretendo la stessa cosa in cambio. credo che stare insieme significhi esserci l'uno per l'altro e quindi essere capaci di affrontare ogni cosa senza remore.

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Messaggio da maxz » 10/01/2012, 18:34

tropicsnow ha scritto:[...]
credo che se vogliamo parlare di maturità certi discorsi non possono essere fatti, non si può dire che si ha paura di soffrire e quindi si reprime ogni sentimento come se fossimo dei ragazzetti alle prime armi. se abbiamo una buona conoscenza di noi stessi e delle nostre possibilità e se le esperienze passate ci hanno insegnato qualcosa dovremmo essere in grado di saper gestire anche le difficoltà. non ci si deve buttare tra le braccia del primo arrivato ma neppure essere troppo ermetici. rimango perplessa quando qualcuno dice di volere una famiglia e poi aggiunge che è troppo sensibile per rischiare in una relazione perchè deve andare sul sicuro. mi sembra scontato dire che le persone che più ci fanno soffrire sono quelle a cui teniamo, che amiamo, di conseguenza anche se accanto abbiamo la persona che ci è sembrata più affine a noi e che condivide il nostro progetto di vita, questa prima o poi ci farà soffrire e quando accadrà che succede? scappiamo? io ad esempio non vorrei trovarmi accanto un partner che nel momento della difficoltà si chiude a riccio o diventa assente. con gli anni ho imparato a parlare di sentimenti, a tirar fuori tutto senza paura, a dire ciò che mi ferisce, mi crea malessere e a pretendere la stessa cosa dall'altra parte. se c'è un problema, questo va affrontato e mi son resa conto che chi non è abituato a farlo è spaventato e sono stata accusata di non accontentarmi di ciò che mi viene detto e di volere andare sempre a fondo di tutto, ma io non riesco a far finta di niente. so essere presente nel momento del bisogno e farmi carico delle necessità dell'altro ma pretendo la stessa cosa in cambio. credo che stare insieme significhi esserci l'uno per l'altro e quindi essere capaci di affrontare ogni cosa senza remore.
Stare insieme significa far coppia, significa non essere egoisti e pensare a "noi" non a "io" . Sono pienamente daccordo con te . Non si può scappare alla prima difficoltà e cosa ancor peggiore non essere sinceri e andare a confidarsi da qualcun altro tenendo in piedi due situazioni. Più conosco le persone e più preferisco gli animali mi verrebbe da pensare ma per fortuna c'è qualcuno che si salva . Tu sei una di quelle che meritano di avere accanto un uomo degno di tale appellativo.

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Messaggio da tempest » 10/01/2012, 22:38

tropicsnow ha scritto:[...]




credo che se vogliamo parlare di maturità certi discorsi non possono essere fatti, non si può dire che si ha paura di soffrire e quindi si reprime ogni sentimento come se fossimo dei ragazzetti alle prime armi. se abbiamo una buona conoscenza di noi stessi e delle nostre possibilità e se le esperienze passate ci hanno insegnato qualcosa dovremmo essere in grado di saper gestire anche le difficoltà.
Non credo che soffrano solo i ragazzetti alle prime armi! Ognuno di noi conosce il proprio carattere e le esperienze passate ci hanno insegnato molto su come e quanto siamo capaci di regire a delusioni e dolore. Quindi credo che ognuno debba scegliere, per quanto i sentimenti glielo consentano, se "buttarsi" o no, fin dove arrivare, che strada percorrere... La ricerca della felicità per alcuni è ricerca di forti emozioni, di vette ( e baratri ), per altri è la ricerca di una pacata serenità, di un cammino più tranquillo e meno rischioso...

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Messaggio da tropicsnow » 11/01/2012, 11:44

tempest ha scritto:[...]



Non credo che soffrano solo i ragazzetti alle prime armi! Ognuno di noi conosce il proprio carattere e le esperienze passate ci hanno insegnato molto su come e quanto siamo capaci di regire a delusioni e dolore. Quindi credo che ognuno debba scegliere, per quanto i sentimenti glielo consentano, se "buttarsi" o no, fin dove arrivare, che strada percorrere... La ricerca della felicità per alcuni è ricerca di forti emozioni, di vette ( e baratri ), per altri è la ricerca di una pacata serenità, di un cammino più tranquillo e meno rischioso...

a me sembra di essere stata chiara: mi riferivo al reprimere i sentimenti per non soffrire. non si tratta di buttarsi a capofitto in qualsiasi relazione capiti, ma neanche di essere troppo chiusi per timore di una sofferenza che non si sa se e in che misura si manifesterà. ogni relazione è un rischio anche quella più tranquilla e serena (in questo senso ho usato la parola "rischiare") perchè non si possono avere delle certezze nè si può prevedere cosa accadrà in seguito, se il sentimento veramente durerà nel tempo o si trasformerà.
ovvio che ognuno ha la propria sensibilità e il proprio vissuto e sceglierà in base a ciò che ritiene più opportuno per sè, ma in ogni caso la sofferenza non si può eliminare del tutto anche da una relazione dai toni più pacati.
qualcuno qui parlava di chiudere i sentimenti in un cassetto, di reprimerli, ma non si soffre meno, semplicemente la sofferenza viene elargita in piccole dosi così da avere la sensazione di penare meno.
inoltre una persona che si dice matura non può comportarsi da vigliacca, mi aspetto che sappia gestire le difficoltà e anche una situazione di malessere senza fuggire e soprattutto non mi faccia discorsi da adolescente.
una volta ho conosciuto un tipo che sembrava essere maturo, i suoi ragionamenti non facevano una piega peccato che poi sul tasto sentimenti si sia rivelato infantile e ho capito che probabilmente non aveva una relazione da diversi anni come quando si ha un incidente con l'auto e non la si prende più per un pò e più tempo passa e più si ha paura. si è lì ad aspettare la persona perfetta, quella che non ci farà più stare male, quella ideale che però sembra non arrivare mai, e si aspetta... l'ideale è tale proprio perchè è frutto di una nostra costruzione, ma non esiste e Woody Allen in un suo film ha reso molto bene il concetto. "Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni" ti fa capire che non esiste o meglio è tale proprio perchè "sognato". viviamo di illusioni e ognuno cerca quell'amore eterno che è un ideale, qualcosa che vive dentro ciascuno ma non reale.
nessuno dei protagonisti è contento della vita che conduce e soprattutto del compagno/a che hanno scelto e così si guardano intorno e iniziano un nuovo percorso con altre persone che pensano essere proprio quelle che hanno sempre desiderato. presto anche queste si riveleranno una delusione rendendosi poi conto che forse la normalità che li aveva stancati non era così male. c'è uno scontro tra ciò che desiderano e ciò che è. nessuno è felice perchè nessuno accetta la realtà inseguendo un'illusione, appunto. si affannano per nulla. potevano essere felici proprio con quelle persone che avevano scelto inizialmente se solo le avessero amate per quello che erano e quando se ne rendono conto è tardi. :rolleyes:

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Messaggio da george clooney » 11/01/2012, 20:40

tropicsnow ha scritto:[...]


mi riferivo al reprimere i sentimenti per non soffrire. non si tratta di buttarsi a capofitto in qualsiasi relazione capiti, ma neanche di essere troppo chiusi per timore di una sofferenza che non si sa se e in che misura si manifesterà. ogni relazione è un rischio anche quella più tranquilla e serena (in questo senso ho usato la parola "rischiare") perchè non si possono avere delle certezze nè si può prevedere cosa accadrà in seguito, se il sentimento veramente durerà nel tempo o si trasformerà.

Il pensiero che hai espresso non fa una grinza; reprimere i sentimenti per evitare di soffrire sarebbe un pò come morire..L'essere umano è fatto per amare, per innamorarsi, per condividere gioie e dolori con un'altra persona.. Mettersi in gioco però a volte è estremamente difficile dopo certe esperienze; e qui comprendo perfettamente il pensiero di Tempest quando dice che le esperienze passate ci hanno insegnato molto su come e quanto siamo capaci di reagire a delusioni e dolore.
In pratica ci mettiamo in gioco perchè è inevitabile non farlo, ma con riserve...Non è giusto, ma spesso succede.. :rolleyes:

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Messaggio da tempest » 11/01/2012, 22:07

tropicsnow ha scritto:[...]




a me sembra di essere stata chiara: mi riferivo al reprimere i sentimenti per non soffrire. non si tratta di buttarsi a capofitto in qualsiasi relazione capiti, ma neanche di essere troppo chiusi per timore di una sofferenza che non si sa se e in che misura si manifesterà. ogni relazione è un rischio anche quella più tranquilla e serena (in questo senso ho usato la parola "rischiare") perchè non si possono avere delle certezze nè si può prevedere cosa accadrà in seguito, se il sentimento veramente durerà nel tempo o si trasformerà.
ovvio che ognuno ha la propria sensibilità e il proprio vissuto e sceglierà in base a ciò che ritiene più opportuno per sè, ma in ogni caso la sofferenza non si può eliminare del tutto anche da una relazione dai toni più pacati.
qualcuno qui parlava di chiudere i sentimenti in un cassetto, di reprimerli
Ma io ti avevo capito, si vede che mi sono espressa male, io ritengo leggittima, accettabile e rispettabile, anche la scelta di non provare più ad innamorarsi, di restare single, oppure di frequentare persone un po' così...senza impegno.
Questo è ciò che intendevo per "tranquillità" . Se un uomo o una donna hanno vissuto amori e delusioni e non desiderano più rischiare, per me è comprensibile. Non mi sento di parlare di "vigliaccheria", è una strada che si può intrapprendere ad un certo punto della vita, con la consapevolezza che si perderanno occasioni di felicità, ma non ci si ritroverà più distrutti dal dolore dell'amore finito.

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Messaggio da tropicsnow » 11/01/2012, 22:15

tempest ha scritto:

Ma io ti avevo capito, si vede che mi sono espressa male, io ritengo leggittima, accettabile e rispettabile, anche la scelta di non provare più ad innamorarsi, di restare single, oppure di frequentare persone un po' così...senza impegno.
Questo è ciò che intendevo per "tranquillità" . Se un uomo o una donna hanno vissuto amori e delusioni e non desiderano più rischiare, per me è comprensibile. Non mi sento di parlare di "vigliaccheria", è una strada che si può intrapprendere ad un certo punto della vita, con la consapevolezza che si perderanno occasioni di felicità, ma non ci si ritroverà più distrutti dal dolore dell'amore finito.
forse mi sono espressa male anche io :rolleyes: la vigliaccheria era riferita a chi inizia una relazione e poi si ritira quando il gioco comincia a farsi duro perchè potrebbe soffrire. diverso è la scelta della singletudine e concordo con te...
anche se non capisco perchè pensare subito che quell'amore finirà... :rolleyes: sarà che sono un'ottimista...

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Messaggio da tempest » 11/01/2012, 22:42

tropicsnow ha scritto:[...]



forse mi sono espressa male anche io :rolleyes: la vigliaccheria era riferita a chi inizia una relazione e poi si ritira quando il gioco comincia a farsi duro perchè potrebbe soffrire. diverso è la scelta della singletudine e concordo con te... anche se non capisco perchè pensare subito che quell'amore finirà... :rolleyes: sarà che sono un'ottimista...
Adesso ci siamo capite.

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Messaggio da justeyes89 » 12/01/2012, 21:39

tempest ha scritto:[...]


Se un uomo o una donna hanno vissuto amori e delusioni e non desiderano più rischiare, per me è comprensibile. Non mi sento di parlare di "vigliaccheria", è una strada che si può intrapprendere ad un certo punto della vita, con la consapevolezza che si perderanno occasioni di felicità, ma non ci si ritroverà più distrutti dal dolore dell'amore finito.

Quando si soffre tanto per amore si arriva anche a questo punto.Non li giudico vigliacchi, per carità,ma é molto triste.A volte é difficile essere ottimisti.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da bluver » 13/01/2012, 8:46

maxz ha scritto:[...]



Stare insieme significa far coppia, significa non essere egoisti e pensare a "noi" non a "io" . Sono pienamente daccordo con te . .
io invece credo che si debba sempre pensare sia a "noi" che a "io"
Altrimenti ci annulliamo e perde di significato anche il noi
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Messaggio da arietina76 » 13/01/2012, 9:06

bluver ha scritto:[...]



io invece credo che si debba sempre pensare sia a "noi" che a "io"
Altrimenti ci annulliamo e perde di significato anche il noi
pienamente d'accordo.
penso che si ragione solo come "noi" il rapporto prima o poi fallisce o entra in crisi, esattamente come quando si ragiona solo come "io": c'è il rischio di annullarsi e di svegliarsi un giorno accorgendosi di non avere nulla di proprio.
purtroppo è anche vero che molti compagni/e non capiscono questa esigenza, e sono pronti a puntare il dito quando si cerca di ritagliarsi spazi anche minimi per se stessi.

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Messaggio da ISOLOTTA » 13/01/2012, 10:53

arietina76 ha scritto:[...]



pienamente d'accordo.
penso che si ragione solo come "noi" il rapporto prima o poi fallisce o entra in crisi, esattamente come quando si ragiona solo come "io": c'è il rischio di annullarsi e di svegliarsi un giorno accorgendosi di non avere nulla di proprio.
purtroppo è anche vero che molti compagni/e non capiscono questa esigenza, e sono pronti a puntare il dito quando si cerca di ritagliarsi spazi anche minimi per se stessi.
e vogliamo invece parlare di quando il rapporto si stà trascinando da un pò, quando uno dei due ha espresso malessere e l'altro ha fatto ASSOLUTAMENTE NIENTE dimostrando che del malessere dell'altro poco gli frega, convinto forse che nel bene o nel male l'altro sarà sempre al nostro fianco? come una conquista assodata??? parliamone! magari quei 15 giorni si sommano ad un anno di sopportazione...e allora, che ne dite...sono sufficienti???
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Messaggio da maxz » 13/01/2012, 11:07

Si ok . Ma quando si è innamorati è normale perdere un pò di lucidità perchè si è "presi" dall'altra persona. Poi in questo credo che bisogna avere anche un pizzico di fortuna perchè dall'altra parte ti può capitare un partner non proprio "sano". E allora succede che c'è chi se nè approfitta della situazione e magari pur sapendo che la relazione non ha un futuro tira avanti per comodità , perchè magari si scoccia di stare a casa la domenica o solo per il semplice fatto che il sabato sera non ha un cxxxo da fare .
Credo in definitiva, che per quanto si possa conoscere una persona non è mai abbastanza. Per questo dico che bisogna anche avere fortuna nel trovare la persona con cui vivere bene e soprattutto felici.

Comunque essere single non è male . Certo non hai nessuno che ti aspetta e nessuno con cui parlare . Sempre meglio però che essere succubi o peggio ancora essere sfruttati. Meglio stare da SOLI .

maxz
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Re: ..

Messaggio da maxz » 13/01/2012, 11:41

ISOLOTTA ha scritto:[...]

e vogliamo invece parlare di quando il rapporto si stà trascinando da un pò, quando uno dei due ha espresso malessere e l'altro ha fatto ASSOLUTAMENTE NIENTE dimostrando che del malessere dell'altro poco gli frega, convinto forse che nel bene o nel male l'altro sarà sempre al nostro fianco? come una conquista assodata??? parliamone! magari quei 15 giorni si sommano ad un anno di sopportazione...e allora, che ne dite...sono sufficienti???
Certamente no, è pure troppo secondo me. Se l'altro non capisce perchè non vuol capire allora ci vuole una bella "scossa" . Nessuno ci obbliga a stare insieme a qualcuno. Ognuno per la sua strada .

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Re: Che donna è una che....

Messaggio da mikela » 13/01/2012, 12:10

maxz ha scritto:Dopo aver amato e aver condiviso tutto , ti lascia x motivi inerenti la differenza di carattere con una frase del tipo "siamo troppo diversi " che suona un pò come una presa per i fondelli e poi dopo neanche 15 giorni si mette con un altro e neanche ufficialmente ma di nascosto, giusto per non dare nell'occhio...
Ma il rispetto dov'è ? E i sentimenti dove sono andati a finire?
In questo momento penso che posso provare affetto solo per il mio cane... ....
Voi come la definireste una donna così?
Per me è una che non si fà pagare .....
Come qualcun altro ha accennato prima di me,quando si è lasciati non si è molto "lucidi" nei ragionamenti dei vari perché . Sinceramente,io proverei a pensare che cosa ha portato alla chiusura di questo rapporto e se fosse davvero la diversità,direi che non c'è molto da fare anzi nulla. Se due persone sono diverse rispetto alle proprie aspettative iniziali allora ,a mio avviso, è meglio lasciarsi e se fosse possibile meglio restare semplici amici . Certo,si può cambiare ma non sempre ciò avviene. Una persona che prova a cambiare certi lati del proprio essere può risultare un'altra persona che non piace nemmeno a se stessa oppure non è pronta a rinunciare a certe cose,oppure non ritiene il cambiamento necessario... .
Io trovo che la tua ex sia stata onesta nel dirti che è finita e non credo di sbagliarmi di molto nel dirti che spesso si mandano dei "messaggi" prima di arrivare alla chiusura di un rapporto. Sta un po' all'intelligenza del ricevente a capirli(con questo non voglio assolutamente dire che tu non sia intelligente ! ) ed eventualmente a prenderne atto .
Dopo 15 giorni comincia una nuova relazione...direi che non è una cosa così tragica. Non sempre si può intendere come un mancato rispetto nei confronti del ex compagno. Sai,io credo che se una storia si chiude e subito dopo un'altra comincia vuol dire che quella precedente è stata "chiusa" tanto prima rispetto a quando viene detta la parola "fine" . A volte succede di non voler ammettere nemmeno a se stessi che una storia sia finita ed è per quello che prima di mettere "fine" definitivamente si attente ,si spera a volte di essersi sbagliati oppure si attende un "miracolo" , un cambiamento...è quando nulla di tutto ciò avviene,finalmente (purtroppo) si ha il coraggio di chiuderla. Ma questo non vuol dire che chi chiude la storia non soffra ,non vuol dire per forza che non abbia amato. A volte chi decide di chiudere una storia,di troncarla "su due piedi" , soffre prima e forse anche dopo la rottura.
Poi,prima di giudicare,posso chiederti come fai a sapere con certezza che lei abbia cominciato subito un'altra relazione ? Non sempre le informazioni che ci arrivano corrispondono alla realtà dei fatti ! Non sempre le cose che vediamo e interpretiamo corrispondono sempre alla vera intenzione dell protagonista che noi "giudichiamo".
Saluti !

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Re: ..

Messaggio da mikela » 13/01/2012, 12:37

maxz ha scritto:Si ok . Ma quando si è innamorati è normale perdere un pò di lucidità perchè si è "presi" dall'altra persona. Poi in questo credo che bisogna avere anche un pizzico di fortuna perchè dall'altra parte ti può capitare un partner non proprio "sano". E allora succede che c'è chi se nè approfitta della situazione e magari pur sapendo che la relazione non ha un futuro tira avanti per comodità , perchè magari si scoccia di stare a casa la domenica o solo per il semplice fatto che il sabato sera non ha un cxxxo da fare .
Credo in definitiva, che per quanto si possa conoscere una persona non è mai abbastanza. Per questo dico che bisogna anche avere fortuna nel trovare la persona con cui vivere bene e soprattutto felici.

Comunque essere single non è male . Certo non hai nessuno che ti aspetta e nessuno con cui parlare . Sempre meglio però che essere succubi o peggio ancora essere sfruttati. Meglio stare da SOLI .

Posso dire la mia ?
Premetto che non è una critica ma una semplice impressione e forse anche sbagliata : secondo me,sei ancora troppo arrabbiato e forse offeso della tua storia appena finta per essere obbiettivo . Lo si legge nelle parole che scrivi : " dall'altra parte ti può capitare un partner non proprio "sano" " , " c'è chi se nè approfitta della situazione e magari pur sapendo che la relazione non ha un futuro tira avanti per comodità , perchè magari si scoccia di stare a casa la domenica o solo per il semplice fatto che il sabato sera non ha un cxxxo da fare . " , " Sempre meglio però che essere succubi o peggio ancora essere sfruttati. Meglio stare da SOLI " .
E' comprensibile essere arrabbiati ma cerca di non lasciarti dominare dalla rabbia.
Buona giornata

maxz
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Re: Che donna è una che....

Messaggio da maxz » 13/01/2012, 13:25

mikela ha scritto:[...]



Come qualcun altro ha accennato prima di me,quando si è lasciati non si è molto "lucidi" nei ragionamenti dei vari perché . Sinceramente,io proverei a pensare che cosa ha portato alla chiusura di questo rapporto e se fosse davvero la diversità,direi che non c'è molto da fare anzi nulla. Se due persone sono diverse rispetto alle proprie aspettative iniziali allora ,a mio avviso, è meglio lasciarsi e se fosse possibile meglio restare semplici amici . Certo,si può cambiare ma non sempre ciò avviene. Una persona che prova a cambiare certi lati del proprio essere può risultare un'altra persona che non piace nemmeno a se stessa oppure non è pronta a rinunciare a certe cose,oppure non ritiene il cambiamento necessario... .
Io trovo che la tua ex sia stata onesta nel dirti che è finita e non credo di sbagliarmi di molto nel dirti che spesso si mandano dei "messaggi" prima di arrivare alla chiusura di un rapporto. Sta un po' all'intelligenza del ricevente a capirli(con questo non voglio assolutamente dire che tu non sia intelligente ! ) ed eventualmente a prenderne atto .
Dopo 15 giorni comincia una nuova relazione...direi che non è una cosa così tragica. Non sempre si può intendere come un mancato rispetto nei confronti del ex compagno. Sai,io credo che se una storia si chiude e subito dopo un'altra comincia vuol dire che quella precedente è stata .
Saluti !
Hai perfettamente ragione e perfettamente torto. Hai ragione nel dire di non giudicare ma dato che non c'eri tu al mio posto non puoi conoscere a fondo la storia .
Una persona che ti fà sentire sempre in colpa , che attacca a litigare anche per nulla e che alla fine non ti dà nessun'altra possibilità e per giunta ti dice pure che è finita per colpa tua (giustamente non è mai colpa sua), è normale secondo te?
In rete ho trovato il profilo della mia ex : le persone così sono le cosiddette "psico". Prova a cercarlo in rete . Ci sono rimasto quando ho letto quel profilo. All'interno della relazione non mi ero accorto che vicino avevo un mostro. Potevano esserci conseguenze ben più gravi .
Dopo che mi è successo questo evento ho cercato informazioni tra le mie amicizie e visto che non abitiamo in uma metropoli le cose si vengono a sapere. Ho scoperto che la "tipa" qualche anno fà ha avuto una relazione durata circa 3 anni. Mi hanno riferito che il suo ex l'hanno dovuto aiutare gli amici perchè era ridotto senza un soldo , senza un lavoro e per giunta con danni psicologici non di poco conto. Adesso si è sposato ma ha perso alcuni anni della sua vita dietro ad una che se nè frega degli altri e delle conseguenze delle propri azioni.
Certamente ci vuole intelligenza per capire le cose ma con una così ci fai poco o niente . Devi avere un cuore di pietra .
Per il resto , visto che abitiamo in piccoli paesini, le cose prima o poi si vengono a sapere . I miei contatti non ci hanno messo molto a dirmi che lei si è vista con un'altro.
Ti saluto.

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Re: Che donna è una che....

Messaggio da mikela » 13/01/2012, 14:46

maxz ha scritto:[...]



Hai perfettamente ragione e perfettamente torto. Hai ragione nel dire di non giudicare ma dato che non c'eri tu al mio posto non puoi conoscere a fondo la storia .
Una persona che ti fà sentire sempre in colpa , che attacca a litigare anche per nulla e che alla fine non ti dà nessun'altra possibilità e per giunta ti dice pure che è finita per colpa tua (giustamente non è mai colpa sua), è normale secondo te?
In rete ho trovato il profilo della mia ex : le persone così sono le cosiddette "psico". Prova a cercarlo in rete . Ci sono rimasto quando ho letto quel profilo. All'interno della relazione non mi ero accorto che vicino avevo un mostro. Potevano esserci conseguenze ben più gravi .
Dopo che mi è successo questo evento ho cercato informazioni tra le mie amicizie e visto che non abitiamo in uma metropoli le cose si vengono a sapere. Ho scoperto che la "tipa" qualche anno fà ha avuto una relazione durata circa 3 anni. Mi hanno riferito che il suo ex l'hanno dovuto aiutare gli amici perchè era ridotto senza un soldo , senza un lavoro e per giunta con danni psicologici non di poco conto. Adesso si è sposato ma ha perso alcuni anni della sua vita dietro ad una che se nè frega degli altri e delle conseguenze delle propri azioni.
Certamente ci vuole intelligenza per capire le cose ma con una così ci fai poco o niente . Devi avere un cuore di pietra .
Per il resto , visto che abitiamo in piccoli paesini, le cose prima o poi si vengono a sapere . I miei contatti non ci hanno messo molto a dirmi che lei si è vista con un'altro.
Ti saluto.
Per carità,hai ragione ! Io non ho vissuto la tua storia e quindi la mia risposta era un'ipotesi e non una certezza,appunto per questo motivo .
Posso confessarti una cosa ? Sono una che ama la verità in tutte le sue forme quindi la sincerità per me è fondamentale in qualsiasi tipo di rapporto .
Partendo da questo presupposto ,dalla sincerità, se la tu sei arrivato da solo alla conclusione che la tua ex è una "psico"(che sinceramente credo significhi "primo elemento di parole composte della terminologia filosofica e scientifica, che indica relazione con l'attività mentale e spirituale dell'individuo: psicologia, psicanalisi, psicopatia" , ma non sono molto preparata sull'argomento ) vuol dire che tu sei uno psicanalista . E se così fosse dovresti essere contento della svolta che il vostro rapporto ha subito .
Queste "amicizie" che riempiono la testa di tante sciocchezze non appena un rapporto finisce a me non convincono tanto. Se un mio amico uscirebbe con una certa "psico" ,di certo io cercherei di metterlo in guardia prima o durante il rapporto e non dopo . Dopo ,eventualmente gli starei vicino più che potrei ma anche prima e durante. Non so se mi sono spiegata.
Anch'io abito in un piccolo paesino e sai una cosa ? Spesso la gente sa meglio e prima di me quello che farò oppure cosa accadrà :-) e sinceramente questi "doni divini" mi divertono molto . Perché è ovvio che nei piccoli paesini non c'è invidia , non esistono pettegolezzi , le malelingue e tutti si vogliono bene ....