Il banale in amore

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Old Adventurer
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Il banale in amore

Messaggio da Old Adventurer » 21/12/2011, 7:06

L'età deve pur avere qualche vantaggio, ammesso che il disincanto possa essere un vantaggio.
Uno di questi vantaggi è che con l'abbassarsi della vista fisica si acuisce un'altro tipo di vista, non fisica, chiaramente, che però ha il potere di far vedere le cose che un tempo erano invisibili, nella loro piena luce, e le parole per descrivere quese che un tempo erano così piene di fascino, perdono ogni efficacia diventanto vuoti fonemi.
Per es.
Tempo fa una bellissima donna mi disse: "io sono bella dentro" ed io fui estasiato da questa frase, imaginando un "dentro" meraviglioso come un giardino delle delizie.
Negli anni successivi però questo "dentro" non mi è mai capitato di trovarlo.
Ho amato dunque una banalità.
Amare la banalità, la frase fatta, scontata, credo sia più frequente di quanto immaginiamo.
Allora mi chiedo, quali sono le banalità dell'amore?
Quante le frasi banali che proninciamo e sentiamo in una storia d'amore?
E perché diamo a queste banalità tanto peso?
...ogni tanto guardo verso il cielo, oppure verso un insetto che si posa su un fiore: non c'è molta differenza fra lui e una galassia: entrambi girano in tondo a caccia di luce, e lo stesso faccio anche io...

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arietina76
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Re: Il banale in amore

Messaggio da arietina76 » 21/12/2011, 14:16

Old Adventurer ha scritto:L'età deve pur avere qualche vantaggio, ammesso che il disincanto possa essere un vantaggio.
Uno di questi vantaggi è che con l'abbassarsi della vista fisica si acuisce un'altro tipo di vista, non fisica, chiaramente, che però ha il potere di far vedere le cose che un tempo erano invisibili, nella loro piena luce, e le parole per descrivere quese che un tempo erano così piene di fascino, perdono ogni efficacia diventanto vuoti fonemi.
Per es.
Tempo fa una bellissima donna mi disse: "io sono bella dentro" ed io fui estasiato da questa frase, imaginando un "dentro" meraviglioso come un giardino delle delizie.
Negli anni successivi però questo "dentro" non mi è mai capitato di trovarlo.
Ho amato dunque una banalità.
Amare la banalità, la frase fatta, scontata, credo sia più frequente di quanto immaginiamo.
Allora mi chiedo, quali sono le banalità dell'amore?
Quante le frasi banali che proninciamo e sentiamo in una storia d'amore?
E perché diamo a queste banalità tanto peso?
quali sono le banalità in amore?
difficile dirlo, anche perchè, nel momento in cui si sta vivendo la storia, sembrano tutto tranne che banalità: anzi, diciamo pure che non si è mai sentito niente di più vero e bello.... per quello gli si dà così tanta importanza.... ;)
poi, quando il rapporto entra in crisi, ci si domanda dove sia tutta quella bellezza e verità, perchè ci si accorge che in realtà non c'era proprio nulla...... :rolleyes:

Ospite

Re: Il banale in amore

Messaggio da Ospite » 21/12/2011, 14:38

Old Adventurer ha scritto: Tempo fa una bellissima donna mi disse: "io sono bella dentro" ed io fui estasiato da questa frase, imaginando un "dentro" meraviglioso come un giardino delle delizie.
Negli anni successivi però questo "dentro" non mi è mai capitato di trovarlo.
Ho amato dunque una banalità.
E chi l'avrebbe decisa la banalità? La bella donna che con la sua frase poteva alludere ad avere un bel esofago o due bei polmoni? ;) Magari hai amato ciò che per essa era scontato o poco significante, ma può anche essere che non avesse la sensibilità così sviluppata dapercepire cose diverse come magari hai invece fatto tu.
Old Adventurer ha scritto: Amare la banalità, la frase fatta, scontata, credo sia più frequente di quanto immaginiamo.
Allora mi chiedo, quali sono le banalità dell'amore?
Quante le frasi banali che proninciamo e sentiamo in una storia d'amore?
E perché diamo a queste banalità tanto peso?
E' tutto molto soggettivo. Credo si parli di banalità quando come dice Arietina, il rapporto scivola lentamente verso la noia e l'adagio. Sopiscono piano piano certi entusiasmi e fermenti, e i partner cercano magari di tenere tutto assieme rinverdendo frasi e atteggiamenti di un tempo, che però ora hanno un sapore insipido.

Se però come banalità si intende regalare un fiore, scrivere qualche frasetta d'amore o manifestare il proprio sentimento con qualche gesto gentile e delicato, allora direi che siamo di fronte a persone talmente supponenti e altezzose che, schifano ciò che essi giudicano banale e omologante, solo per darsi un tono da vissuti e cresciuti. Oppure perchè assumono un tono rigido e sprezzante nei riguardi di certe carinerie, trovandosi in realtà delusi e aggrovigliati nei confronti dell'amore.

Old Adventurer
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Messaggio da Old Adventurer » 22/12/2011, 11:38

Il banale non è il gesto, e nemmeno il contesto.
Il banale è la frase fatta: essere belli dentro.
La persona in questione, e pure io ha dato valore ad un dentro che non solo non conosceva, ma nemmeno esisteva, escludendo quello anatomico.altra frase banale è: "ti amerò per sempre"
Ma conosciamo veramente il senso, il significato della parola "sempre" quando la pronunciamo?
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Marcello80
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Messaggio da Marcello80 » 22/12/2011, 12:13

Old Adventurer ha scritto:Il banale non è il gesto, e nemmeno il contesto.
Il banale è la frase fatta: essere belli dentro.
La persona in questione, e pure io ha dato valore ad un dentro che non solo non conosceva, ma nemmeno esisteva, escludendo quello anatomico.altra frase banale è: "ti amerò per sempre"
Ma conosciamo veramente il senso, il significato della parola "sempre" quando la pronunciamo?
Importanti sono le parole. C'è una parola per ogni cosa esistente e non esistente, visibile e non visibile e le parole sono potenti. Condivido il pensiero di chi ha detto che "viviamo in un mondo fatto di parole". Le parole ci accompagnano quotidianamente, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo. La nostra mente assorbe le parole dall'esterno, poi le nutre, le fonde, le critica, le fa proprie o le cancella, le generalizza o le distorce.

Proprio perché sono potenti, queste ci fanno agire in un certo modo piuttosto che in un altro. Il rischio è quello di giudicare queste parole e interpretarle con altre. Bisogna stare attenti agli enunciati che mandano in trance, quelle frasi che ci fanno viaggiare con la mente che ci fanno arrivare in cielo o ci buttano per terra. Bisogna stare attenti perché per quanto potente sia una parola che ci rivolgono, siamo sempre noi a decidere. Non ci sono parole e frasi belle o brutte, pregevoli o banali.

Le parole ci servono per vivere, per condividere noi stessi e le nostre emozioni, tutto il resto sono interpretazioni e giudizi. Ho utilizzato un pò di parole per condividere il mio punto di vista che non è la bibbia, né verità assoluta, ma sono convinto che parole o frasi banali non possono esistere.
"Sono pure tutte quelle emozioni che integrano e danno animo; è impura invece quell'emozione che afferra solo un lato del tuo essere e quindi lo altera."

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L'Uomo dell'Alpe
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Re: Il banale in amore

Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 22/12/2011, 14:38

Old Adventurer ha scritto:L'età deve pur avere qualche vantaggio, ammesso che il disincanto possa essere un vantaggio.
Uno di questi vantaggi è che con l'abbassarsi della vista fisica si acuisce un'altro tipo di vista, non fisica, chiaramente, che però ha il potere di far vedere le cose che un tempo erano invisibili, nella loro piena luce, e le parole per descrivere quese che un tempo erano così piene di fascino, perdono ogni efficacia diventanto vuoti fonemi.
Per es.
Tempo fa una bellissima donna mi disse: "io sono bella dentro" ed io fui estasiato da questa frase, imaginando un "dentro" meraviglioso come un giardino delle delizie.
Negli anni successivi però questo "dentro" non mi è mai capitato di trovarlo.
Ho amato dunque una banalità.
Amare la banalità, la frase fatta, scontata, credo sia più frequente di quanto immaginiamo.
Allora mi chiedo, quali sono le banalità dell'amore?
Quante le frasi banali che proninciamo e sentiamo in una storia d'amore?
E perché diamo a queste banalità tanto peso?
Ciò che per Lei Old Adventurer è apparso come una banalità, forse per qualcun altro non è così. La signora si sente bella dentro, si sente quindi soddisfatta del suo Io, amando anche i difetti caratteriali e le mancanze della propria personalità. Si sa che la bellezza interiore di un individuo è un Valore riconosciuto in maniera soggettiva.

Per quanto mi riguarda, anch'io mi dico che sono bello dentro. Una banalità, certo, ma non per me. Eppure in passato quante volte mi son sentito dire da molte "frequentanti" che per loro questa bellezza interiore non era poi così aderente alle parole espresse. Ma il problema non è il mio, semmai la responsabilità era loro a crearsi nel cervello il genere di giardino da Lei sopra descritto.
Ecco allora che queste donne non s'innamoravano di me, ma del pensiero tutto loro che si erano fatte di me. Ecco allora i continui, estenuanti tentativi di cambiarmi, di modellare a loro piacimento il mio carattere.

Ma questo non è amore. E' incomprensione, egoismo, chiusura.

L'amore vero per l'altra metà del cielo secondo me è innanzitutto la consapevolezza dell'inesistenza di un giardino delle delizie nelle persone. Ognuno di noi custodisce nella personalità dei lati luminosi come dei punti oscuri, quindi bisogna accettare e innamorarsi della partner per ciò che è, non per l'idea che ci si è fatti di lei.
E quanto più c'è comprensione reciproca anche per le ombre interiori oltre che per le virtù, maggiori sono le probabilità di durata di una relazione e migliore è la complicità, in ogni occasione.

A parte i colpi di testa della prima gioventù, non ho mai valutato una potenziale partner per le sue virtù espresse o fermandomi alle banalità delle belle parole. Mai. Ho chiesto sempre, anche in modo esplicito, di vedere le mele marce nel giardino delle delizie e le ho ben volute, semmai le ritenessi idonee per me di essere accettate. Ma in alcuni casi questa attenzione non è bastata: oltre che le mele marce sono uscite fuori delle sorprese tutt'altro che piacevoli. Purtroppo per me, me n'ero accorto troppo tardi.

Ritengo più importante "scavare" e ascoltare il non detto invece che fermarmi alle frasi fatte o alle belle parole, generalmente banali e farcite come un babà all'olio di ricino e delle quali un po' tutti possiamo esserne vittime e carnefici.

Ospite


Messaggio da Ospite » 22/12/2011, 15:10

Old Adventurer ha scritto:Altra frase banale è: "ti amerò per sempre"
Ma conosciamo veramente il senso, il significato della parola "sempre" quando la pronunciamo?
Spesso si giudica questa frase con il senno del poi. Si tratta di un'affermazione entusiastica e perfettamente normale, che molti innamorati profferiscono all'indirizzo della persona amata. Specie nei primi tempi della relazione, e cioè quando si è piacevolmente ebbri del sentimento, e ci si sente così pieni e travolti da non vedere mai una fine. Non credo ci si soffermi a pensare sul significato, casomai si vive l'emozione dell'istante con gioia e partecipazione.
Marcello80 ha scritto: Il rischio è quello di giudicare queste parole e interpretarle con altre. Bisogna stare attenti agli enunciati che mandano in trance, quelle frasi che ci fanno viaggiare con la mente che ci fanno arrivare in cielo o ci buttano per terra. Bisogna stare attenti perché per quanto potente sia una parola che ci rivolgono, siamo sempre noi a decidere. Non ci sono parole e frasi belle o brutte, pregevoli o banali.
Sono perfettamente d'accordo. ;)

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justeyes89
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Re: Il banale in amore

Messaggio da justeyes89 » 24/12/2011, 15:51

Old Adventurer ha scritto:L'età deve pur avere qualche vantaggio, ammesso che il disincanto possa essere un vantaggio.
Uno di questi vantaggi è che con l'abbassarsi della vista fisica si acuisce un'altro tipo di vista, non fisica, chiaramente, che però ha il potere di far vedere le cose che un tempo erano invisibili, nella loro piena luce, e le parole per descrivere quese che un tempo erano così piene di fascino, perdono ogni efficacia diventanto vuoti fonemi.
Per es.
Tempo fa una bellissima donna mi disse: "io sono bella dentro" ed io fui estasiato da questa frase, imaginando un "dentro" meraviglioso come un giardino delle delizie.
Negli anni successivi però questo "dentro" non mi è mai capitato di trovarlo.
Ho amato dunque una banalità.
Amare la banalità, la frase fatta, scontata, credo sia più frequente di quanto immaginiamo.
Allora mi chiedo, quali sono le banalità dell'amore?
Quante le frasi banali che proninciamo e sentiamo in una storia d'amore?
E perché diamo a queste banalità tanto peso?
Sicuramente secondo il tuo punto di vista sarò banale a dire questo,ma secondo me non c'é niente di banale in amore.Semplicemente perché é tutto soggettivo e il fatto di voler giudicare alcune frasi o parole dette,patetiche e scontate,mi sembra un pò triste.Non é stata lei ad essere banale,ma tu,che hai costruito un castello di sogni su un'unica frase.Questo é banale...
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te