Confessare un ..tradimento

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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L'Uomo dell'Alpe
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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 25/11/2011, 17:25

arietina76 ha scritto: rispondo anche a Tropicsnows, che dice che io mi immedesimo nei panni del tradito. è vero, non lo nascondo.
ma proprio perchè mi immedesimo in questo, quando penso di mettermi dall'altra parte (cioè nei panni del traditore), mi domando se avrei il coraggio di infliggere alla persona che mi sta accanto una sofferenza pari a quella che sentirei io. e sinceramente penso che non ce la farei.
sia ben chiaro che con questo non escludo la possibilità che, pur stando con una persona, un domani possa innamorarmi di un'altra: i rapporti e l'amore a volte finiscono, si esauriscono, e magari di questo ci si rende conto solo quando si incontra nuovamente una persona che suscita in noi emozioni che si credevano dimenticati.
è una cosa che può capitare, nessuno lo nega.
ma la diversità sta nel modo in cui si vive e si affronta la situazione.
io personalmente non credo che avrei il coraggio di umiliare il mio partner tradendolo: andrei da lui guardandolo negli occhi e dicendogli che è finita, e soltanto dopo vivrei il nuovo rapporto.
e vorrei che, a parte invertite, il mio partner si comportasse con me nello stesso modo: è ovvio che comunque non sarei felice di essere lasciata e sarei comunque distrutta dalla notizia... non sarebbe facile comunque.
ma almeno manterrei la stima e la considerazione del mio ex, sapendo che fino all'ultimo giorno insieme ha avuto rispetto nei miei confronti, e che - nel momento critico - non si è nascosto dietro mille scuse per tradirmi, ma si è fermato un attimo prima e ha avuto le p@@@@e di affrontarmi.
insomma, saprei che fino all'ultimo minuto ho avuto accanto un uomo....
Dio benedica le manine di Arietina che ha scritto questo pensiero, proprio oggi che non mi va di scrivere ho trovato questo post sul quale concordo in pieno, soprattutto nelle parti evidenziate e che mi permetto di inoltrare a Tropicsnow (e a Justeyes) come anche il mio pensiero.

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Messaggio da tropicsnow » 25/11/2011, 18:07

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:[...]



Dio benedica le manine di Arietina che ha scritto questo pensiero, proprio oggi che non mi va di scrivere ho trovato questo post sul quale concordo in pieno, soprattutto nelle parti evidenziate e che mi permetto di inoltrare a Tropicsnow (e a Justeyes) come anche il mio pensiero.

che fosse anche il tuo pensiero non c'erano dubbi. :) vuol dire che hai trovato la persona giusta per te. auguri. ;)



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Messaggio da george clooney » 25/11/2011, 20:50

arietina76 ha scritto:[...]





ma la diversità sta nel modo in cui si vive e si affronta la situazione.
io personalmente non credo che avrei il coraggio di umiliare il mio partner tradendolo: andrei da lui guardandolo negli occhi e dicendogli che è finita, e soltanto dopo vivrei il nuovo rapporto.
e vorrei che, a parte invertite, il mio partner si comportasse con me nello stesso modo:
ma almeno manterrei la stima e la considerazione del mio ex, sapendo che fino all'ultimo giorno insieme ha avuto rispetto nei miei confronti, e che - nel momento critico - non si è nascosto dietro mille scuse per tradirmi, ma si è fermato un attimo prima e ha avuto le p@@@@e di affrontarmi.
insomma, saprei che fino all'ultimo minuto ho avuto accanto un uomo....
La penso esattamente come te. Bisogna avere il coraggio delle proprie azioni.

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Messaggio da justeyes89 » 26/11/2011, 19:28

george clooney ha scritto:[...]



La penso esattamente come te. Bisogna avere il coraggio delle proprie azioni.
ma io non credo sia una questione di coraggio,quanto di scelte.Se io tradissi non confesserei non per mancanza di coraggio,ma per una mia scelta,perchè penso sia meglio così,a seconda dell'importanza dell'episodio.Quindi non é che vorrei confessare,ma non ci riesco,non voglio proprio,é diverso.Non so se mi sono spiegata.Poi che tu pensi che sia sbagliato o ipocrita,ci può stare,lo accetto,ma non é mancanza di coraggio.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da tropicsnow » 27/11/2011, 10:38

justeyes89 ha scritto:[...]



ma io non credo sia una questione di coraggio,quanto di scelte.Se io tradissi non confesserei non per mancanza di coraggio,ma per una mia scelta,perchè penso sia meglio così,a seconda dell'importanza dell'episodio.Quindi non é che vorrei confessare,ma non ci riesco,non voglio proprio,é diverso.Non so se mi sono spiegata.Poi che tu pensi che sia sbagliato o ipocrita,ci può stare,lo accetto,ma non é mancanza di coraggio.
tu ne fai una questione di opportunità, chi ti ha preceduto ne fa, invece, una questione di etica.

il fatto è che sia tradito che traditore si trovano nella stessa barca. sono entrambi degli insicuri. il tradito pretende, il traditore fugge. chi si identifica nel tradito pretende trasparenza, correttezza, linearità, teme il cambiamento e fornisce e chiede dichiarazioni di fedeltà eterna. il traditore, invece, teme di perdere la sua identità vincolandosi a qualcun altro e finisce per cercarla all'esterno, fuori di sè e quindi della coppia, quando si sente attanagliato da sentimenti negativi. in entrambi i casi nessuno dei due ha fiducia in se stesso e cerca in qualcun altro rifugio. ecco perchè dicevo che la fedeltà deve essere una scelta continua perchè bisogna di volta in volta essere presenti a se stessi e soprattutto bisogna saper attraversare la solitudine quando i nostri timori ci assalgono. l'amore è una relazione e non una fusione come ha scritto qualcuno...

inoltre il tradimento appartiene all'amore. si tradisce chi si ama, non un estraneo. amore e morte vanno di pari passo: l'amore ci fa sentire vivi ma è anche ciò che ci annienta. l'amore ci fa mettere in gioco, ci fa abbandonare i nostri porti sicuri permettendoci di aprirci alla vita ma in questo slancio c'è il rischio della morte. il traditore è più consapevole di questa cosa, il tradito meno perchè tende a chiudersi nella negazione, nel cinismo, nella svalutazione di sè per non essere stato amato.
alcuni ritengono che il tradito abbia scelto chi li avrebbe traditi perchè con il tradimento può recuperare la propria identità che prima gli veniva data dall'altro...
ad ogni modo si tratta di un discorso molto ampio e complesso, che non può essere affrontato su un forum. occorrerebbe guardare al tradimento da prospettive diverse e sapersi traditori e traditi...

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Messaggio da justeyes89 » 28/11/2011, 18:25

tropicsnow ha scritto:[...]





alcuni ritengono che il tradito abbia scelto chi li avrebbe traditi perchè con il tradimento può recuperare la propria identità che prima gli veniva data dall'altro...
ad ogni modo si tratta di un discorso molto ampio e complesso, che non può essere affrontato su un forum. occorrerebbe guardare al tradimento da prospettive diverse e sapersi traditori e traditi...
ho capito tutto il discorso e lo condivido tranne questo pezzo.Non l'ho capito sinceramente,cosa intendi?L'ho riletto più volte ma non ci arrivo :shy:
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Messaggio da tropicsnow » 28/11/2011, 21:38

justeyes89 ha scritto:[...]



ho capito tutto il discorso e lo condivido tranne questo pezzo.Non l'ho capito sinceramente,cosa intendi?L'ho riletto più volte ma non ci arrivo :shy:

provo a spiegarlo sperando di risultare chiara...
secondo alcuni autori il tradimento avrebbe una funzione pedagogica e quindi sarebbe un mezzo di crescita e di formazione dell'autonomia individuale attraverso la distinzione della propria identità da quella del partner. tale crescita è possibile solo fuori dal "noi", il traditore infatti riesce a svincolarsi dal "noi" e a recuperare l'"io", cioè agisce da solo e così facendo taglia fuori il partner che pertanto si sentirà tradito. quest'ultimo vive solo nel "noi", nella sicurezza che la relazione dà sacrificando la ricerca di sè e affidandosi all'altro. è come se una volta iniziata la relazione si mettesse seduto comodo e si renderà conto che l'altro invece è cambiato e ha continuato a crescere solo quando sarà messo davanti al fatto compiuto: il tradimento (inteso in un'accezione piuttosto ampia). infatti si dice che per il tradito il tempo è contratto mentre per il traditore è dilatato.
un sano processo di crescita, dunque, è dato dalla consapevolezza sia di poter essere traditi, sia di essere dei potenziali traditori. (su questo concordo pienamente perchè in noi c'è una dualità che non può essere negata. luci e ombre si alternano continuamente). noi abbiamo il desiderio di essere insieme con l'altro ma allo stesso tempo vogliamo conservare la nostra identità. per questo amore e tradimento sono legati insieme e non riconsocere questa cosa significa vivere una relazione "infantile" perchè laddove si esclude il tradimento, non lo si ipotizza come possibile, ci sarebbe un'incapacità di amare se si profila l'ombra.
quando si dice che l'amore è una relazione si intende che c'è l'incontro di due individualità. questo incontro non può essere dato una volta sola e poi vivere di rendita. la crescita individuale deve essere costante e quindi deve esserci un continuo riconoscimento reciproco. laddove c'è fusione non ci può essere incontro e quindi crescita perchè ci sarebbe un'unità.

secondo altri autori il traditore è colui che affronta diversamente la crisi di coppia rompendo il silenzio e l'indifferenza del tradito che fa finta di niente o ha il coraggio di affrontare il problema. il traditore attingerebbe energie vitali da un'altra relazione per il mantenimento di quella che ormai è diventata sterile. anche in queso caso il tradimento diventa occasione di crescita di entrambi i componenti la coppia.
c'è di più: il vero tradimento è quello verso se stessi e i propri bisogni più profondi. con il tradimento si rimarrebbe fedeli a sè. la scelta dunque sarebbe tra il tradire se stessi o l'altro che in qualche modo ha già tradito nel senso che è venuto meno alla sua promessa di amore, di sostegno.

detto ciò, ci tengo a sottolineare che la mia è solo curiosità di conoscere letture diverse di un medesimo tema, in questo caso del tradimento. letture a cui avvicinarsi sempre con spirito critico ma mai di negazione o chiusura altrimenti non servirebbero a nulla perchè non fornirebbero alcun arricchimento. che si condivida tutto o solo una parte oppure niente questo attiene alla propria sfera personale e al proprio percorso di crescita tenendo conto del proprio vissuto.
su un forum certi discorsi non possono essere affrontati perchè prevale in genere il sentire comune, come si può ben vedere da queste pagine, e che io non disprezzo affatto solo che una discussione diventa veramente costruttiva quando c'è un apporto nuovo, quando si ha voglia di conoscere sfumature diverse per il puro piacere di considerare altre e diverse alternative alla nostra personale interpretazione che è sempre limitata. capisco anche che il "diverso" può creare smarrimento perchè significa mettere da parte le proprie certezze. ciò che già si conosce e ci appartiene è rassicurante. ma aprendoci al nuovo potremmo trovare nuove soluzioni a qualcosa che ci riguarda facendoci uscire dal guado, come a volte è capitato a me...

ora se qualcuno vuole fornire un apporto costruttivo a quanto detto a me non può che far piacere :D


adesso devo proprio scappare che sono in forte ritardo. ciao piccola justeyes e buona serata a tutti. :)

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 28/11/2011, 22:28

tropicsnow ha scritto:[...]




provo a spiegarlo sperando di risultare chiara...
secondo alcuni autori il tradimento avrebbe una funzione pedagogica e quindi sarebbe un mezzo di crescita e di formazione dell'autonomia individuale attraverso la distinzione della propria identità da quella del partner. tale crescita è possibile solo fuori dal "noi", il traditore infatti riesce a svincolarsi dal "noi" e a recuperare l'"io", cioè agisce da solo e così facendo taglia fuori il partner che pertanto si sentirà tradito. quest'ultimo vive solo nel "noi", nella sicurezza che la relazione dà sacrificando la ricerca di sè e affidandosi all'altro. è come se una volta iniziata la relazione si mettesse seduto comodo e si renderà conto che l'altro invece è cambiato e ha continuato a crescere solo quando sarà messo davanti al fatto compiuto: il tradimento (inteso in un'accezione piuttosto ampia). infatti si dice che per il tradito il tempo è contratto mentre per il traditore è dilatato.
un sano processo di crescita, dunque, è dato dalla consapevolezza sia di poter essere traditi, sia di essere dei potenziali traditori. (su questo concordo pienamente perchè in noi c'è una dualità che non può essere negata. luci e ombre si alternano continuamente). noi abbiamo il desiderio di essere insieme con l'altro ma allo stesso tempo vogliamo conservare la nostra identità. per questo amore e tradimento sono legati insieme e non riconsocere questa cosa significa vivere una relazione "infantile" perchè laddove si esclude il tradimento, non lo si ipotizza come possibile, ci sarebbe un'incapacità di amare se si profila l'ombra.

quando si dice che l'amore è una relazione si intende che c'è l'incontro di due individualità. questo incontro non può essere dato una volta sola e poi vivere di rendita. la crescita individuale deve essere costante e quindi deve esserci un continuo riconoscimento reciproco. laddove c'è fusione non ci può essere incontro e quindi crescita perchè ci sarebbe un'unità.

secondo altri autori il traditore è colui che affronta diversamente la crisi di coppia rompendo il silenzio e l'indifferenza del tradito che fa finta di niente o ha il coraggio di affrontare il problema. il traditore attingerebbe energie vitali da un'altra relazione per il mantenimento di quella che ormai è diventata sterile. anche in queso caso il tradimento diventa occasione di crescita di entrambi i componenti la coppia.
c'è di più: il vero tradimento è quello verso se stessi e i propri bisogni più profondi. con il tradimento si rimarrebbe fedeli a sè. la scelta dunque sarebbe tra il tradire se stessi o l'altro che in qualche modo ha già tradito nel senso che è venuto meno alla sua promessa di amore, di sostegno.

detto ciò, ci tengo a sottolineare che la mia è solo curiosità di conoscere letture diverse di un medesimo tema, in questo caso del tradimento. letture a cui avvicinarsi sempre con spirito critico ma mai di negazione o chiusura altrimenti non servirebbero a nulla perchè non fornirebbero alcun arricchimento. che si condivida tutto o solo una parte oppure niente questo attiene alla propria sfera personale e al proprio percorso di crescita tenendo conto del proprio vissuto.
su un forum certi discorsi non possono essere affrontati perchè prevale in genere il sentire comune, come si può ben vedere da queste pagine, e che io non disprezzo affatto solo che una discussione diventa veramente costruttiva quando c'è un apporto nuovo, quando si ha voglia di conoscere sfumature diverse per il puro piacere di considerare altre e diverse alternative alla nostra personale interpretazione che è sempre limitata. capisco anche che il "diverso" può creare smarrimento perchè significa mettere da parte le proprie certezze. ciò che già si conosce e ci appartiene è rassicurante. ma aprendoci al nuovo potremmo trovare nuove soluzioni a qualcosa che ci riguarda facendoci uscire dal guado, come a volte è capitato a me...

ora se qualcuno vuole fornire un apporto costruttivo a quanto detto a me non può che far piacere :D


adesso devo proprio scappare che sono in forte ritardo. ciao piccola justeyes e buona serata a tutti. :)
A me degli autori di cui parli non me ne frega una prugna natalizia. Per me parla l'esperienza. Punto e basta.
Non concordo in particolar modo con i pensieri evidenziati.
Resta il fatto che:

1) Se un traditore/trice è tale NON è sempre dovuto al fatto della solita scusa della mancanza del partner. Succede anche che il tradito NON faccia nulla e dico NULLA per meritare di essere cornuto.

2) Il traditore "che afferma l'Io"? Non l'ho mai visto. Annulla il "noi" e soprattutto "l'Io", in nome di cosa, non si sa. Il traditore può fare tutto ciò che vuole, basta che si assuma la responsabilità di rompere, di chiudere l'unione che ritiene decrepita prima d'intraprendere il diversivo, mentale o fisico che sia.

E' inoltre noto che chi non ha una buona percezione dell'Io non riuscirà mai a impegnarsi a dovere nella costruzione di un "noi". Chi diamine d'autore potrebbe affermare la pazzia del tradimento come "funzione pedagogica", "un mezzo di crescita e di formazione dell'autonomia individuale attraverso la distinzione della propria identità da quella del partner." Ma stiamo scherzando....le ombre tienitele tu Tropicsnow.

Io parlo chiaro, sempre e comunque. Se non sto più bene con una partner, lo dico chiaro, a costo di essere ruvido. E solo immediatamente dopo mi sentirei autorizzato ad intraprendere nuovi percorsi, mentali o fisici. Trattasi di rispetto per sé stessi e per la donna che è al proprio fianco. Mi è successo una volta e mi sono sentito in pace con la coscienza e dirò di più, colei che ho lasciato ha avuto modo di ricominciare subito incontrando colui che è da 8 anni il suo attuale marito. Pensa se l'avessi trascinata nelle funzioni pedagogiche illustrate dagli autori da te citati, che straccio di donna sarebbe diventata? Quanto tempo ed energie le avrei fatto perdere mentre io attuavo il mio "mezzo di crescita e di formazione dell'autonomia individuale"? No Tropicsnow, chi attua qualsiasi forma di tradimento è soltanto un codardo, un egoista, pavido, infame, miserabile. Altro che "Io", è il nulla.

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 28/11/2011, 22:31

tropicsnow ha scritto:
adesso devo proprio scappare che sono in forte ritardo.
Donna che scappa sola verso l'amore vola..... :rolleyes:

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Messaggio da justeyes89 » 29/11/2011, 10:37

tropicsnow ha scritto:[...]




provo a spiegarlo sperando di risultare chiara...
secondo alcuni autori il tradimento avrebbe una funzione pedagogica e quindi sarebbe un mezzo di crescita e di formazione dell'autonomia individuale attraverso la distinzione della propria identità da quella del partner. tale crescita è possibile solo fuori dal "noi", il traditore infatti riesce a svincolarsi dal "noi" e a recuperare l'"io", cioè agisce da solo e così facendo taglia fuori il partner che pertanto si sentirà tradito. quest'ultimo vive solo nel "noi", nella sicurezza che la relazione dà sacrificando la ricerca di sè e affidandosi all'altro. è come se una volta iniziata la relazione si mettesse seduto comodo e si renderà conto che l'altro invece è cambiato e ha continuato a crescere solo quando sarà messo davanti al fatto compiuto: il tradimento (inteso in un'accezione piuttosto ampia). infatti si dice che per il tradito il tempo è contratto mentre per il traditore è dilatato.
un sano processo di crescita, dunque, è dato dalla consapevolezza sia di poter essere traditi, sia di essere dei potenziali traditori. (su questo concordo pienamente perchè in noi c'è una dualità che non può essere negata. luci e ombre si alternano continuamente). noi abbiamo il desiderio di essere insieme con l'altro ma allo stesso tempo vogliamo conservare la nostra identità. per questo amore e tradimento sono legati insieme e non riconsocere questa cosa significa vivere una relazione "infantile" perchè laddove si esclude il tradimento, non lo si ipotizza come possibile, ci sarebbe un'incapacità di amare se si profila l'ombra.
quando si dice che l'amore è una relazione si intende che c'è l'incontro di due individualità. questo incontro non può essere dato una volta sola e poi vivere di rendita. la crescita individuale deve essere costante e quindi deve esserci un continuo riconoscimento reciproco. laddove c'è fusione non ci può essere incontro e quindi crescita perchè ci sarebbe un'unità.

secondo altri autori il traditore è colui che affronta diversamente la crisi di coppia rompendo il silenzio e l'indifferenza del tradito che fa finta di niente o ha il coraggio di affrontare il problema. il traditore attingerebbe energie vitali da un'altra relazione per il mantenimento di quella che ormai è diventata sterile. anche in queso caso il tradimento diventa occasione di crescita di entrambi i componenti la coppia.
c'è di più: il vero tradimento è quello verso se stessi e i propri bisogni più profondi. con il tradimento si rimarrebbe fedeli a sè. la scelta dunque sarebbe tra il tradire se stessi o l'altro che in qualche modo ha già tradito nel senso che è venuto meno alla sua promessa di amore, di sostegno.

detto ciò, ci tengo a sottolineare che la mia è solo curiosità di conoscere letture diverse di un medesimo tema, in questo caso del tradimento. letture a cui avvicinarsi sempre con spirito critico ma mai di negazione o chiusura altrimenti non servirebbero a nulla perchè non fornirebbero alcun arricchimento. che si condivida tutto o solo una parte oppure niente questo attiene alla propria sfera personale e al proprio percorso di crescita tenendo conto del proprio vissuto.
su un forum certi discorsi non possono essere affrontati perchè prevale in genere il sentire comune, come si può ben vedere da queste pagine, e che io non disprezzo affatto solo che una discussione diventa veramente costruttiva quando c'è un apporto nuovo, quando si ha voglia di conoscere sfumature diverse per il puro piacere di considerare altre e diverse alternative alla nostra personale interpretazione che è sempre limitata. capisco anche che il "diverso" può creare smarrimento perchè significa mettere da parte le proprie certezze. ciò che già si conosce e ci appartiene è rassicurante. ma aprendoci al nuovo potremmo trovare nuove soluzioni a qualcosa che ci riguarda facendoci uscire dal guado, come a volte è capitato a me...

ora se qualcuno vuole fornire un apporto costruttivo a quanto detto a me non può che far piacere :D


adesso devo proprio scappare che sono in forte ritardo. ciao piccola justeyes e buona serata a tutti. :)
condivido le parti evidenziate.L'amore non é mai dovuto,ma va coltivato ogni giorno.So che per molti di voi che sono intervenuti sembra assurdo,ma un tradimento a volte può darti la spinta per continuare un rapporto che dura da anni,perché dà quella sensazione di nuovo,di "novità",che ormai non c'é più.Ma vabbé non voglio continuare su questo discorso.Non condivido il tradimento come crescita o come affermazione di sé stessi,mi sembra una cavolata sinceramente,una giustificazione un pò puerile.Comunque ti ringrazio tropic per avermi spiegato meglio il concetto (scusa la mia ignoranza,ci metto un pò ad arrivarci ;) ).Se volessimo sentirci dire solo opinioni simili alle nostre,non avrebbe senso discutere in un forum.Il nuovo spaventa sempre perché spazza via le nostre certezze,le nostre convinzioni,ma é utile per aprire la "mente".Ciò non significa necessariamente cambiare idea,anzi,a volte si ha l'effetto opposto,ci si autoconvince ancora di più di essere nel giusto.Ora conosco un nuovo aspetto del tradimento che non avevo mai neanche lontanamente pensato che esistesse,ma che non condivido.Tu lo condividi tropic?secondo te il tradimento può davvero rappresentare una forma di affermazione di sé stessi all'interno di una coppia?non sarebbe meglio parlarne col partner?
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da tropicsnow » 29/11/2011, 11:48

L'Uomo dell'Alpe ha scritto: Chi diamine d'autore potrebbe affermare la pazzia del tradimento come "funzione pedagogica"

uno molto noto :) che è stato avversato dagli accademici tradizionali perchè considerato un pensatore sovversivo...

L'Uomo dell'Alpe ha scritto: Ma stiamo scherzando....le ombre tienitele tu Tropicsnow.

quanto sei rude... :(
l'ombra è l'inconscio, quella parte non immediatamente visibile. l'altra faccia della luna per intenderci: noi vediamo solo quella che splende ma ce n'è un'altra che resta al buio. l'ombra fa parte della personalità ed è ciò che la rende unica perchè non può essere risolta in valore collettivo.
basta leggere i romanzi di Dostoevskij per averne già un'idea....


L'Uomo dell'Alpe ha scritto: No Tropicsnow, chi attua qualsiasi forma di tradimento è soltanto un codardo, un egoista, pavido, infame, miserabile. Altro che "Io", è il nulla.

quanta rabbia leggo nelle tue parole... :(

ad ogni modo queste sono chiacchiere da forum, la vita è un'altra cosa.
a me piace, l'ho già detto, conoscere nuove idee e interpretazioni, nuovi accostamenti di colori per riprendere le tue parole :)
mi piace fare salotto ma non tanto nell'accezione moderna che è sinonimo di leggerezza, ma nel significato che assumeva nei salotti ottocenteschi dove era la parola a farla da padrone perché lo scambio di idee, di opinioni e di notizie era necessario per socializzare e dare corpo ai temi più in voga: dalla politica alla letteratura, dall'informazione al pettegolezzo mentre si sorseggiava una tazza di the. purtroppo sono nata nell'epoca di internet e quindi a volte uso il forum come salotto virtuale.(forse anche per questo hai l'idea che ci siano due tropicsnow: una che mostra qualcosa di sè e l'altra che fa salotto :P)

:ciao:

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Messaggio da tropicsnow » 29/11/2011, 11:50

justeyes89 ha scritto:

Se volessimo sentirci dire solo opinioni simili alle nostre,non avrebbe senso discutere in un forum.Il nuovo spaventa sempre perché spazza via le nostre certezze,le nostre convinzioni,ma é utile per aprire la "mente".Ciò non significa necessariamente cambiare idea,anzi,a volte si ha l'effetto opposto,ci si autoconvince ancora di più di essere nel giusto.Ora conosco un nuovo aspetto del tradimento che non avevo mai neanche lontanamente pensato che esistesse,ma che non condivido.Tu lo condividi tropic?secondo te il tradimento può davvero rappresentare una forma di affermazione di sé stessi all'interno di una coppia?non sarebbe meglio parlarne col partner?
si parla di un tradimento che si è già consumato e si cerca per questo di farlo diventare un'esperienza "evolutiva". secondo questo autore se non ci fosse tradimento neppure la fiducia e il perdono sarebbero possibili, acquisterebbero significato. qui bisogna considerare alcuni aspetti di base su cui viene impiantato tutto il discorso, ma è troppo lungo... quello sul tradimento non è uno dei suoi testi più importanti e di cui condivido solo qualcosa...

:ciao:

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Messaggio da Ares87 » 29/11/2011, 12:59

tropicsnow ha scritto:[...]




provo a spiegarlo sperando di risultare chiara...
secondo alcuni autori il tradimento avrebbe una funzione pedagogica e quindi sarebbe un mezzo di crescita e di formazione dell'autonomia individuale attraverso la distinzione della propria identità da quella del partner. tale crescita è possibile solo fuori dal "noi", il traditore infatti riesce a svincolarsi dal "noi" e a recuperare l'"io", cioè agisce da solo e così facendo taglia fuori il partner che pertanto si sentirà tradito. quest'ultimo vive solo nel "noi", nella sicurezza che la relazione dà sacrificando la ricerca di sè e affidandosi all'altro. è come se una volta iniziata la relazione si mettesse seduto comodo e si renderà conto che l'altro invece è cambiato e ha continuato a crescere solo quando sarà messo davanti al fatto compiuto: il tradimento (inteso in un'accezione piuttosto ampia). infatti si dice che per il tradito il tempo è contratto mentre per il traditore è dilatato.
un sano processo di crescita, dunque, è dato dalla consapevolezza sia di poter essere traditi, sia di essere dei potenziali traditori. (su questo concordo pienamente perchè in noi c'è una dualità che non può essere negata. luci e ombre si alternano continuamente). noi abbiamo il desiderio di essere insieme con l'altro ma allo stesso tempo vogliamo conservare la nostra identità. per questo amore e tradimento sono legati insieme e non riconsocere questa cosa significa vivere una relazione "infantile" perchè laddove si esclude il tradimento, non lo si ipotizza come possibile, ci sarebbe un'incapacità di amare se si profila l'ombra.
quando si dice che l'amore è una relazione si intende che c'è l'incontro di due individualità. questo incontro non può essere dato una volta sola e poi vivere di rendita. la crescita individuale deve essere costante e quindi deve esserci un continuo riconoscimento reciproco. laddove c'è fusione non ci può essere incontro e quindi crescita perchè ci sarebbe un'unità.

secondo altri autori il traditore è colui che affronta diversamente la crisi di coppia rompendo il silenzio e l'indifferenza del tradito che fa finta di niente o ha il coraggio di affrontare il problema. il traditore attingerebbe energie vitali da un'altra relazione per il mantenimento di quella che ormai è diventata sterile. anche in queso caso il tradimento diventa occasione di crescita di entrambi i componenti la coppia.
c'è di più: il vero tradimento è quello verso se stessi e i propri bisogni più profondi. con il tradimento si rimarrebbe fedeli a sè. la scelta dunque sarebbe tra il tradire se stessi o l'altro che in qualche modo ha già tradito nel senso che è venuto meno alla sua promessa di amore, di sostegno.

detto ciò, ci tengo a sottolineare che la mia è solo curiosità di conoscere letture diverse di un medesimo tema, in questo caso del tradimento. letture a cui avvicinarsi sempre con spirito critico ma mai di negazione o chiusura altrimenti non servirebbero a nulla perchè non fornirebbero alcun arricchimento. che si condivida tutto o solo una parte oppure niente questo attiene alla propria sfera personale e al proprio percorso di crescita tenendo conto del proprio vissuto.
su un forum certi discorsi non possono essere affrontati perchè prevale in genere il sentire comune, come si può ben vedere da queste pagine, e che io non disprezzo affatto solo che una discussione diventa veramente costruttiva quando c'è un apporto nuovo, quando si ha voglia di conoscere sfumature diverse per il puro piacere di considerare altre e diverse alternative alla nostra personale interpretazione che è sempre limitata. capisco anche che il "diverso" può creare smarrimento perchè significa mettere da parte le proprie certezze. ciò che già si conosce e ci appartiene è rassicurante. ma aprendoci al nuovo potremmo trovare nuove soluzioni a qualcosa che ci riguarda facendoci uscire dal guado, come a volte è capitato a me...

ora se qualcuno vuole fornire un apporto costruttivo a quanto detto a me non può che far piacere :D


adesso devo proprio scappare che sono in forte ritardo. ciao piccola justeyes e buona serata a tutti. :)
Il problema è che, al giorno d’oggi, dire qualcosa di diverso è impresa assai ardua; e questo per un semplice motivo: vogliono dirla tutti. Per carità, i propositi possono essere anche lodevoli perché sono d’accordo nel cercare di non conformarsi al gregge, solo che spesso si finisce in un altro gregge, che è quello di chi deve andare PER FORZA contro il sentire comune. E ciò è quello che sostanzialmente penso di queste teorie, perché non si capisce perché uno debba tradire per svincolarsi dal “noi” e recuperare il proprio “io”. Ci saranno anche altri modi per riaffermare la propria individualità e inoltre il tradire significa piuttosto infilarsi in un altro “noi” e quindi di quale individualità stiamo parlando? Non si capisce poi perché il tradito debba necessariamente essere qualcuno che si è adagiato sulla sicurezza della relazione, né in che modo possa riuscire a recuperare egli stesso il suo “io” dopo essere stato tradito. Eccetera eccetera.

Comunque per me non si può sindacare su tutto e di certo io non posso farlo sul fatto se tradire sia o no una cosa sempre sbagliata.

Lo si può fare sul fatto se confessare un tradimento possa essere più o meno giusto, che è poi l’argomento del topic.
Qui ho già detto quello che penso, ma ci sono due aspetti che, secondo me, bisognerebbe prendere in considerazione.
Il primo è che mi sembra che qui si stia parlando di tradimento (nel senso di scappatella) come qualcosa che può capitare così, come ci può capitare di trovare venti centesimi per strada. In realtà ogni tradimento ha una sua storia e un suo insieme di bugie che richiedono una certa abilità nel mentire a chi si dice di amare. E questo per me è l’aspetto più deplorevole, anche più del fatto in sé.
Il secondo è che bisognerà pur rispettare la volontà del proprio partner… nel senso che se io stessi con una persona come tropic o come just o come chiunque non voglia venire a conoscenza di una cosa del genere, può darsi che, sapendo come la pensa, non direi nulla… Ma, allo stesso modo, pretendo dalla persona con cui sto il rispetto dei miei principi.

Fata
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Messaggio da Fata » 07/12/2011, 15:05

Il tradimento e´un segno di inmaturita. Io sono tedesca e mi soprendo sempre, quante persone in Italia si tradiscono e si riprendono. Perche mettersi insieme con un partner, se in verita si cerca altre avventure? Un rapporto vero va avanti solo con profondita. Io lavoro molto con energie e a livello spirituale devo dire, che ogni tradimento viene per sempre segnato e si collegano fili energetici con sta persona nuova. Anche se non ammettete, il rapporto rimane disturbato, perche energeticamente cé sempre la conessione con una terza persona.
Cerco persone, che si interessano per meditazione, spiritualita, cure alternative....

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Messaggio da justeyes89 » 07/12/2011, 17:05

Fata ha scritto:Il tradimento e´un segno di inmaturita. Io sono tedesca e mi soprendo sempre, quante persone in Italia si tradiscono e si riprendono. Perche mettersi insieme con un partner, se in verita si cerca altre avventure? Un rapporto vero va avanti solo con profondita. Io lavoro molto con energie e a livello spirituale devo dire, che ogni tradimento viene per sempre segnato e si collegano fili energetici con sta persona nuova. Anche se non ammettete, il rapporto rimane disturbato, perche energeticamente cé sempre la conessione con una terza persona.

Vabbé non é che in Germania sono tutti santarellini e santarelline :rolleyes:
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da Fata » 07/12/2011, 17:25

justeyes89 ha scritto:[...]




Vabbé non é che in Germania sono tutti santarellini e santarelline :rolleyes:
Ma molto diverso si. Fra mie amicizie non conosco neanche uno o una che ha mai tradita o e´stata tradita. Molto meno usato, credimi
Cerco persone, che si interessano per meditazione, spiritualita, cure alternative....

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Messaggio da arietina76 » 07/12/2011, 18:47

Fata ha scritto:Il tradimento e´un segno di inmaturita. Io sono tedesca e mi soprendo sempre, quante persone in Italia si tradiscono e si riprendono. Perche mettersi insieme con un partner, se in verita si cerca altre avventure? Un rapporto vero va avanti solo con profondita. Io lavoro molto con energie e a livello spirituale devo dire, che ogni tradimento viene per sempre segnato e si collegano fili energetici con sta persona nuova. Anche se non ammettete, il rapporto rimane disturbato, perche energeticamente cé sempre la conessione con una terza persona.
non credo che sia un problema di nazionalità o di ubicazione geografica: i tradimenti purtroppo (perchè ho già detto come la penso) sono sempre esistiti, ovunque.
e sono commessi da qualunque "popolazione"....

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Messaggio da Fata » 07/12/2011, 19:17

arietina76 ha scritto:[...]



non credo che sia un problema di nazionalità o di ubicazione geografica: i tradimenti purtroppo (perchè ho già detto come la penso) sono sempre esistiti, ovunque.
e sono commessi da qualunque "popolazione"....
Conosco bene la mentalita italiana e ti posso dire proprio, che da voi il sesso ha molto piu importanza, i uomini sono proprio fissati su questo argomento. Qui molto di meno e come conclusione pure il tradimento, e´davero un fatto che qui esiste molto meno. Lo ha pure notata mia amica italiana, quando ha visto nostro modo di vivere.
Cerco persone, che si interessano per meditazione, spiritualita, cure alternative....

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Messaggio da arietina76 » 07/12/2011, 19:56

Fata ha scritto:[...]



Conosco bene la mentalita italiana e ti posso dire proprio, che da voi il sesso ha molto piu importanza, i uomini sono proprio fissati su questo argomento. Qui molto di meno e come conclusione pure il tradimento, e´davero un fatto che qui esiste molto meno. Lo ha pure notata mia amica italiana, quando ha visto nostro modo di vivere.
guarda, sinceramente quando leggo risposte come le tue mi inferocisco e basta.
non sopporto i soliti luoghi comuni sugli italiani, sugli stranieri, sulle donne e sugli uomini, perchè dimostrano soltanto che alcune persone si reputano meglio degli altri.
io avrò mille difetti (e così dicendo, sono un'inguaribile ottimista :DD ), ma giudico le persone per quello che dicono, o nel caso del forum, scrivono. non li giudico perchè sono italiani, tedeschi o norvegesi.
quando poi si afferma di conoscere bene una certa mentalità, legandola semplicemente a un discorso di nazionalità, bè, mi viene un pò da ridere, perchè lo ritengo un discorso estramente superficiale.
sono contenta che la tua amica sia rimasta soddisfatta della sua visita in Germania, ma dubito che lei abbia conosciuto ogni singolo abitante della Germania, così come tu non avrai bussato alle porte di tutti gli italiani.
ripeto: a mio modesto parere, ogni dicscorso che parta dal mero preussposto della nazionalità per farne discendere una specie di "mentalità universale", è molto - ma molto - superficiale.

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Messaggio da Assordante » 15/12/2011, 22:30

Fata ha scritto:[...]



Conosco bene la mentalita italiana e ti posso dire proprio, che da voi il sesso ha molto piu importanza, i uomini sono proprio fissati su questo argomento. Qui molto di meno e come conclusione pure il tradimento, e´davero un fatto che qui esiste molto meno. Lo ha pure notata mia amica italiana, quando ha visto nostro modo di vivere.
Bè se da

voi il sesso non è importante...forse non è il caso di esaltarsi ehm..
Anche l'amore è diventato precario..

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Messaggio da justeyes89 » 04/01/2012, 19:50

Assordante ha scritto:[...]



Bè se da

voi il sesso non è importante...forse non è il caso di esaltarsi ehm..
ahahahahah eh già :angel:
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da airlander » 04/01/2012, 22:08

Fata ha scritto:[...]
Ma molto diverso si. Fra mie amicizie non conosco neanche uno o una che ha mai tradita o e´stata tradita. Molto meno usato, credimi
perfetto allora sempre a livello statistico se ne dedurrebbe che i tedeschi risultano sicuramente più scaltri...... :D :D
comunque le statistiche si fanno in altro modo ;)

L’Italia è uno dei paesi in Europa in cui il tradimento è maggiormente praticato, in linea anche con i Paesi nord europei, dove aumentano sempre di più le infedeltà coniugali.
E' Milano la città in Italia dove si tradisce di più. Nel capoluogo lombardo, uno dei poli economici e culturali della nostra Italia, si è verificato (come dichiarato in fase di sondaggio) il maggior numero di infedeltà. Al secondo posto della classifica “fedifraga”, troviamo Roma, la Caput Mundi che si rivela anche Caput Cornae. In questi casi le città più popolose sembrano essere quelle dove è difficile essere fedeli, forse perché è facile passare inosservati. O forse semplicemente perché città con maggior numero di abitanti e, di conseguenza, di tradimenti.
A fotografare i nuovi costumi delle coppie Made in Italy è l'Associazione avvocati matrimonialisti italiani. Bologna e Torino, invece, sono le città dove si tradisce di più il partner con un collega di lavoro. Sei tradimenti su dieci avvengono proprio durante la pausa-pranzo. Per la serie, cotto e mangiato. La prima città del sud a cui spetta il primato di negligenza è Napoli. Localizzazioni geografiche a parte, fate attenzione: aumenta la percentuale di “traditori seriali” che scelgono di dare libero sfogo ai propri istinti attraverso Facebook, social network e siti internet.
Tra uomini e donne, è il sesso forte a non essere forte in fatto di fedeltà: se il 55% dei mariti ha tradito almeno una volta, il 45% delle mogli ha fatto lo stesso. Se nel 70% dei casi si tratta di occasioni furtive, ovvero delle tipiche scappatelle, nel restante 30% si parla addirittura di relazioni stabili. E se non vi bastassero i dati finora riportati, aggiungiamo che l’età del traditore, in media tra uomini e donne, è di 44 anni. A proposito di luoghi, se avete voglia di una piazza virtuale dove sperimentare il tradimento on line, www. conta, solo in Italia, oltre 90 mila iscritti e si regge su due semplici regole: essere sposati e desiderare un'esperienza extraconiugale.
Nel 50% dei casi l'infedeltà viene scoperta curiosando sul cellulare del coniuge, nel 20% entrando furtivamente nella mail box, nel 20% attraverso telecamere nascoste o addirittura mediante l’uso di cimici elettroniche. Aumentano anche i tradimenti a sfondo omosessuale: il 7% degli uomini tradisce con un partner dello stesso sesso contro il 4% delle donne.
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
albert einstein
http://www.youtube.com/watch?v=8kaC4yCRR48

CappelloDiPaglia
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Re: Confessare un ..tradimento

Messaggio da CappelloDiPaglia » 04/01/2012, 23:01

Assordante ha scritto:Ma rimane davvero una cosa giusta? :O
Secondo me sì :rolleyes: perchè vedo il tradimento come lo spezzarsi di un equilibrio fondamentale nel rapporto, qualcosa di irreversibile, quindi tanto vale dire la verità e levarsi di mezzo il problema di inventare scuse che non porterebbero da nessuna parte ;)

Ariete1968


Messaggio da Ariete1968 » 06/01/2012, 20:43

Sono dell'idea che, per funzionare, un rapporto debba avere 4 elementi: rispetto, dialogo, sincerità e sentimento, se una di queste cose manca meglio che il rapporto si interrompa, quindi rispondo alla tua domanda, confessare? bha forse è inutile dato che se hai tradito è perchè il rapporto per te non era tanto forte e intenso da non vedere altre occasioni, e comunque non confessandolo non sei onesto con l'altra quindi manca un elemento del rapporto, io confesserei, poi sta a lei se perdonarmi o no, non so se io perdonerei lei se mi confessasse un tradimento

maxz
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Re: Confessare un ..tradimento

Messaggio da maxz » 10/02/2012, 1:47

Assordante ha scritto:Ma rimane davvero una cosa giusta? :O
Giusta? E che cos'è sbagliato?
Per me viene il rispetto prima di tutto . Non mi permetterei mai di tradire e poi di confessarlo....e come se prima ammazzi qualcuno e poi ti vai a costituire magari chiedendo anche l'infermità mentale così non ti mettono neanche dentro :))).
Se tradisci è perchè ormai dell'altra persona non te nè frega più niente. Probabilmente sarà la noia o l'avere vicino sempre lo stesso partner ma questo implica che evidentemente si è spenta anche la luce del rispetto oltre al resto . A questo punto meglio lasciarsi se no a che serve stare insieme se poi devi cornificare per risvegliarti ?
Per me non esiste il concetto di tradire qualcuno ....di conseguenza non devo neanche confessarlo :))

Ballerina84

Re: Confessare un ..tradimento

Messaggio da Ballerina84 » 23/02/2012, 18:07

Assordante ha scritto:Ma rimane davvero una cosa giusta? :O
Ogni caso è a sè. Comunque il traditore a volte non sta meglio dopo aver confessato...Anzi.....

Ballerina84


Messaggio da Ballerina84 » 23/02/2012, 18:14

Fata ha scritto:Il tradimento e´un segno di inmaturita. Io sono tedesca e mi soprendo sempre, quante persone in Italia si tradiscono e si riprendono. Perche mettersi insieme con un partner, se in verita si cerca altre avventure? Un rapporto vero va avanti solo con profondita. Io lavoro molto con energie e a livello spirituale devo dire, che ogni tradimento viene per sempre segnato e si collegano fili energetici con sta persona nuova. Anche se non ammettete, il rapporto rimane disturbato, perche energeticamente cé sempre la conessione con una terza persona.
Tutto il mondo è paese, non facciamoci illusioni...Almeno qui, grazie.

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Messaggio da Assordante » 24/02/2012, 19:43

c'è pure chi scrive poemi..al riguardo...bah

Ma se uno\a ha tradito..se lo tiene per se..punto e basta..

che volete la benedizione per caso?...
suvvia siamo seri..un momento di debolezza capita tutti..

il rispetto si ha quando si capisce di aver sbagliato..
rivelarlo fa solo del male al partner..

bye
Anche l'amore è diventato precario..

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Messaggio da Kisin » 24/02/2012, 20:15

Fata ha scritto:Il tradimento e´un segno di inmaturita. Io sono tedesca e mi soprendo sempre, quante persone in Italia si tradiscono e si riprendono. Perche mettersi insieme con un partner, se in verita si cerca altre avventure? Un rapporto vero va avanti solo con profondita. Io lavoro molto con energie e a livello spirituale devo dire, che ogni tradimento viene per sempre segnato e si collegano fili energetici con sta persona nuova. Anche se non ammettete, il rapporto rimane disturbato, perche energeticamente cé sempre la conessione con una terza persona.
E' sensato ciò che dici e son d'accordo

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Re: Quanto la fate lunga

Messaggio da MissJingle » 13/03/2012, 11:57

Assordante ha scritto:c'è pure chi scrive poemi..al riguardo...bah

Ma se uno\a ha tradito..se lo tiene per se..punto e basta..

che volete la benedizione per caso?...
suvvia siamo seri..un momento di debolezza capita tutti..

il rispetto si ha quando si capisce di aver sbagliato..
rivelarlo fa solo del male al partner..

bye
E' davvero semplicistico dire che un momento di debolezza può capitare a tutti, e in ciò che dici di momenti di debolezza ce n'è non uno ma una sfilza. Il momento di debolezza che ti fa pensare al tradimento, il momento in cui decidi di non affrontare la cosa nella coppia cercando in te il motivo e magari la soluzione, il momento in cui attui il tradimento, il momento successivo in cui scegli di non assumerti la responsabilità dell'azione e porti avanti la cosa come se non fosse successo nulla.
Un momento di debolezza capita a tutti, dunque, o si fa presto a dirlo perché è la strada più comoda per far fesso chi si ha di fianco divertendosi altrove nel frattempo? E' eticamente inaccettabile una simile difesa.
Ivi vidi foderar terra, l'osare era sol arretrare d'ofidi vivi.