Una domanda....

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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InsIght
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Una domanda....

Messaggio da InsIght » 19/10/2011, 16:49

Desidererei porre un quesito, almeno per chi abbia avuto una lunga esperienza di relazione con l'«altra metà del cielo»:
Quanto in una relazione di coppia, sia essa solo come convivenza che anche in un qualcosa di più come un matrimonio, la stima e la considerazione mentale giochino un ruolo rispetto il feeling emotivo ?

giada


Messaggio da giada » 19/10/2011, 17:58

A mio avviso è anche più importante del feeling emotivo perchè nel quotidiano e nella condivisione di ogni aspetto della vita bisogna intendersi e viaggiare sullo stesso binario affinchè le cose funzionino al meglio. La vita di coppia stabile deve già di suo affrontare le difficoltà dettate dalla consuetudine, dalla noia e dalle momentanee crisi... già poter contare su un'affinità elettiva vuol dire avere una marcia in più per superare tutto. Diversamente, con la sola affinità emotiva intendo, si va sicuramente d'accordo su un aspetto della vita comune ma se non viene associato a qualcosa di maggiore spessore si va poco lontano.

InsIght
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RE:

Messaggio da InsIght » 19/10/2011, 19:15

E' anche una mia convinzione. La questione, secondo il mio modesto parere è in cosa si cerca nell'«altro» e nell'offrire, am aanche ricevere cisà a cui si è alla reciproca portata..

giada


Messaggio da giada » 19/10/2011, 19:30

Normalmente si condividono gli stessi valori e obiettivi e ci si aspetta che l'altro faccia la sua parte per poterli raggiungere insieme. E' un discorso molto ampio e assolutamente soggettivo.. è difficile fare una casistica precisa. Io sto insieme al mio attuale marito da circa 25 anni (fidanzamento compreso). Mi piace la sua personalità piuttosto spiccata, mi piace la sua grinta e mi piace molto a libello mentale. Fisicamente poi c'è una certa alchimia che è difficile da descrivere a parole. E' come se ragionassimo e ci comportassimo nello stesso modo e poi dopo tutti questi anni sappiamo come prenderci, sappiamo l'altro come reagirebbe di fronte ad uno stimolo e riusciamo a capire quando l'altro si trova in difficoltà. Anche noi abbiamo avuto alti e bassi ma fondamentalmente funzioniamo e dopo 25 anni il nostro amore è fortissimo.

InsIght
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RE:

Messaggio da InsIght » 19/10/2011, 19:37

E questo è ciò che sio anelerebbe in tutti i tipi di rapporti, non solo affettivi ma anche lavorativi e sociali. Nnaturalmente nella realtà bisogna spesso scontrarsi con le avversità e le persone non sempre affini e/o di adeguato livello o di sani principi e saperci, giocoforza, andare daccordo.
Tuttavia, questo io penso, almeno negli hobbies bisognerebbe «sciegliersi» il giusto gruppo data la non obbligatorietà dell'hobby rispetto al lavoro sia in termini di mera soppravvivenza che di «contratti» o imposizioni dall'alto..
Io penso chew la felicità sia risucire ad arrivare a fare ciò che più appaghi con chi più appaghi non avendo la necessità e l'obbligo di badare alla soppravvivenza economica che spesso è capestro al dover sootostare a luoghi o persone scomode.

giada

Re: RE:

Messaggio da giada » 19/10/2011, 19:56

InsIght ha scritto:Nnaturalmente nella realtà bisogna spesso scontrarsi con le avversità e le persone non sempre affini e/o di adeguato livello o di sani principi e saperci, giocoforza, andare daccordo.
Le avversità sono tantissime, la coppia si trova a dover superare tante incognite e situazioni inaspettate che possono anche far vacillare. Si può anche deviare per infinite ragioni ma se l'altro è parte integrante della tua vita niente attecchirà e nulla potrà prendere il posto dell'altro. Ci sono comunque margini di tolleranza della diversità a mio parere. La capacità di perdonare per esempio, la diversità culturale e la stima dell'altra basata sulla moralità. Sono comunque dinamiche proprie di ciascuna coppia e credo che la selezione avvenga già a monte, selezione che trova sempre maggiore convincimento con l'ulteriore conoscenza. Insomma.. il buongiorno si vede dal mattino secondo me. Personalmente non potrei andare d'accordo con un partner che non sia di sani principi e che non mi dia garanzie di serietà.
InsIght ha scritto: Tuttavia, questo io penso, almeno negli hobbies bisognerebbe «sciegliersi» il giusto gruppo data la non obbligatorietà dell'hobby rispetto al lavoro sia in termini di mera soppravvivenza che di «contratti» o imposizioni dall'alto..
Io penso chew la felicità sia risucire ad arrivare a fare ciò che più appaghi con chi più appaghi non avendo la necessità e l'obbligo di badare alla soppravvivenza economica che spesso è capestro al dover sootostare a luoghi o persone scomode.
Una coppia non deve necessariamente condividere tutto, men che meno gli hobbies anche se penso che condividere una passione sia bellissimo. Ci possono essere delle aree, degli ambiti in cui la coppia agisce in assoluta libertà ... se così non fosse saremmo fagocitati dall'altro. A me non dispiacerebbe comunque condividere anche un hobby con lui eh... Per quanto riguarda l'aspetto economico, purtroppo con i tempi che corrono si diventa economicamente dipendenti l'uno dall'altro ma una coppia che vuole stare insieme e che vive la sua realtà in maniera equilibrata non sente tutto ciò come dipendenza ma come comproprietà. Non sò se sono riuscita a comprendere in toto il tuo pensiero.

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Assordante
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Re: Una domanda....

Messaggio da Assordante » 19/10/2011, 20:30

InsIght ha scritto:Desidererei porre un quesito, almeno per chi abbia avuto una lunga esperienza di relazione con l'«altra metà del cielo»:
Quanto in una relazione di coppia, sia essa solo come convivenza che anche in un qualcosa di più come un matrimonio, la stima e la considerazione mentale giochino un ruolo rispetto il feeling emotivo ?


Più che mentale..la stima e la considerazione .. per il partner deve essere

totale...ma che scherziamo!
Anche l'amore è diventato precario..

Ospite

Re: Una domanda....

Messaggio da Ospite » 25/10/2011, 15:37

InsIght ha scritto: Quanto in una relazione di coppia, sia essa solo come convivenza che anche in un qualcosa di più come un matrimonio, la stima e la considerazione mentale giochino un ruolo rispetto il feeling emotivo ?
Io credo molto nella spontaneità di intenti e sentimenti, e in quella disinvolta e libera attrazione reciproca che trae origine da elementi inconsci e difficili da descrivere. Non mi appare invece così qualificante per un'unione stretta e costante nel tempo, la sola ispirazione data da stima, approvazione e riguardo. Certo, comprendo benissimo come il collante per una vita di coppia debba essere dato anche da fattori di principio e coesione caratteriale, umana e morale. Non penso però che il sostegno al sentimento di base, e al suo sviluppo e mantenimento nel tempo, possa sostenersi unicamente su apprezzamenti circa le qualità e le doti umane del partner. Credo molto di più ad una coesione di piccole cose semplici e all'apparenza banali. Alla gioia e alla felicità che scaturiscono da una costante conferma di reciproca comprensione e unità, nei riguardi di gesti, atteggiamenti e desideri. Un'intesa globale basata più sulle semplici emozioni e le piccole e quotidiane condivisioni, che piuttosto le grandi valenze caratteriali e umane. Un po' come dice Finardi nella famosa canzone "... perchè l'amore non è nel cuore, ma riconoscersi dall'odore...".

suffocation73
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Re: Una domanda....

Messaggio da suffocation73 » 02/11/2011, 13:52

InsIght ha scritto:Desidererei porre un quesito, almeno per chi abbia avuto una lunga esperienza di relazione con l'«altra metà del cielo»:
Quanto in una relazione di coppia, sia essa solo come convivenza che anche in un qualcosa di più come un matrimonio, la stima e la considerazione mentale giochino un ruolo rispetto il feeling emotivo ?
Contano tantissimo, così come contano le emozioni e l'attrazione. Sembrerà banale ma è il mix di più cose che forma il tutto. Sta a noi poi scegliere la miscela più adatta alle nostre esigenze.
Ondeggia il ciliegio
mentre ti penso
e spargendo l'aroma
rende più dolce il tuo ricordo.