justeyes89 ha scritto:[...]
beh diciamo che quando si litiga si dicono tante cose,ma il problema é che questa persona quando si arrabbia diventa meschina con le parole.Ecco il problema é questo.Io credo che quando si ama,per quanto una persona può rimanere delusa o ferita da una parola,non deve reagire con odio.Lui vive i rapporti in modo molto viscerale,passa dall'amore all'odio,dalla comprensione al disprezzo ed io non riesco a sopportare questa cosa,é più forte di me.Ne esco sempre ferita da queste situazioni mentre lui le vive più serenamente perché dice "che ha fiducia nel nostro amore".Ma io non riesco a non portare rancore,a non pensare che le cose che dice le pensa davvero e non perché é arrabbiato.Dai...sparami una delle tue massime e fammi sorridere un pò merlì!
[...]
già,la vita é fatta anche di questo.magari come dice dany parlarne mi farà bene,e questa sensazione di non avere vie d'uscita svanirà...
sì, mi ha capitato di trovarmi in una situazione molto simile a quella che hai descritto tu, e a dir la verità in un passato non poi così lontano.
ricordo ancora chiaramente la meschina dell'altra persona, tutto il veleno che mi sputava in faccia nelle discussioni.... e ricordo anche i mie (assurdi, col senno del poi) tentativi di giustificarlo, perchè sapevo che stava attraversando un momento non proprio facile della propria vita.
insomma, alla fine mi raccontavo la favoletta che non fosse lui a parlare, ma piuttosto i problemi che stava cercando di risolvere.
io, come te, anche nelle discussioni non ho mai oltrepassato certo limiti: avrei saputo esattamente dove e come colpire, ma per mia scelta, perchè pensavo in quel momento di essere la più forte dei due, decidevo sempre di non sferrare il colpo.
mentre lui, che allo stesso modo conosceva i miei punti deboli, sferrava delle pugnalate che mi lasciavano attonita e tramortita, proprio - per usare le efficaci parole di Tropicsnow - come un animale ferito.
fino a quando è arrivato un colpo più forte degli altri, e per giunta dietro le spalle, in modo che non potessi neanche provare a difendermi. e con quello mi ha letteralmente spaccato in due il cuore.
ho passato giorni, anzi settimane, a domandarmi cosa fare, perchè una parte di me, in fondo in fondo, voleva illudersi di non aver sprecato tanto tempo ed energie per nulla. ma poi ho capito che, per come sono fatta io, non sarei riuscita ad andare avanti così, perchè avevo bisogno di certezze, e di una tra tutte: che quella persona c'era, che c'era anche per me, e non solo per se stessa. e avevo capito, invece, che non era così.
e ho deciso allora di mettere la parola "fine" a una situazione che mi faceva stare troppo male. e devo dirti che sono stata male anche nel chiudere, ma non potevo fare diversamente: come ho già detto in altri thread, penso che a volte ci voglia più coraggio per chiudere che per andare avanti, e io quel coraggio ho dovuto trovarlo per forza.
sai, vorrei dirti che di quei mesi non rimpiango niente, ma non è così: col senno del poi, rimpiango di non aver troncato prima una situazione che mi faceva stare tanto male, perchè comunque ne sono rimasta segnata. sono molto più diffidente, sulle mie, chiusa, disincantata ma nello stesso tempo più vulnerabile. e mi domando che avrei potuto evitare questo........
ciò detto, ogni storia è a sè, e tu sei l'unica che può sapere se ne vale la pena.