Ho il cuore a pezzi

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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tempest
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Re: Ho il cuore a pezzi

Messaggio da tempest » 19/12/2011, 22:34

tropicsnow ha scritto:[...]


concordo con te e anche io non parlerei di sfiga. dire di essere sfortunati significa attribuire ad altro ciò che spesso è frutto solo delle proprie scelte, significa subire delle situazione invece che esserne gli artefici. il caso ci può offrire l'occasione ma siamo noi a determinarne lo sviluppo.
ad esempio, per quanto mi riguarda, quando delle cose non sono andate come avrei voluto o mi sono ritrovata in situazioni poco piacevoli non mi è mai passato per la mente di pensare "come sono sfortunata", ma al contrario "come ho fatto a non capirlo", perchè spesso "i germi" della la futura relazione ci sono già all'inizio solo che non riusciamo o non vogliamo vederli per una serie di motivazione, come ha detto tu...
.
Certo, noi determiniamo lo sviluppo, ma intanto se una storia inizia con dei "germi", io ci vedo già un caso di "sfortuna". Lo so, la pensiamo diversamente su questo...da anni... :)

Anche a me è capitato di dirmi: "quì c'è qualcosa non mi convince..." ma non ho chiuso subito per questi "segni negativi", perchè ritenevo che ci fossero anche molti "segni positivi" per dare alla storia una possibilità, poi, a storia finita, ho naturalmente ripensato ai "segni negativi".

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catia
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Re: Ho il cuore a pezzi

Messaggio da catia » 19/12/2011, 23:07

justeyes89 ha scritto:Beh come da titolo ho il cuore a pezzi.Non so se vi é mai capitato di essere umiliati da qualcuno che amate e a cui vi sentite legati.E' come stare in alto mare,sapendo di affogare e non riuscire a far niente per nuotare verso la riva.Ecco,é cosi che mi sento, in trappola.Non é che non voglia condividere questa brutta esperienza con il forum,il fatto é che preferisco non parlarne troppo nei dettagli per non risultare troppo patetica.Quindi l'argomento del topic é: Avete mai avuto il cuore spezzato tanto da non avere la forza di risanarlo né di allontanare la persona che lo ha causato?
No, non così tanto. Sarà x l'età, che dici? :D
Ho avuto un'esperienza simile alla tua (credo), nel senso che non riuscivo a staccarmi da quella persona, ma...come si suol dire, la pazienza ha un limite...ebbene il mio limite era finito da un bel pezzo. Ho provato a frugarmi in tutte le tasche ma della pazienza ...nemmeno una briciola. Così tre mesi fa...ho dato un bel vaff...vai al diavolo al mio compagno...dopo tre anni di ..."amore".
Sono stata male?...mah...ti dirò...i primi 2 mesi, si...sono stata malissimo, ma ogni volta che mi veniva da piangere ripensavo alle angherie subite e così le lacrime cambiavano 'motivazione'. Si, perché se all'inizio erano dettate dalla nostalgia, dopo si tramutavano in lacrime di rabbia e dopo un po' smettevano di scendere. Ora sto molto meglio...grazie a Dio!
:DD

Ariete1968


Messaggio da Ariete1968 » 20/12/2011, 0:10

Possiamo dire che le donne amano con il cuore e gli uomini con la testa? comunque tropicsnow, quello che voglio dire quando dico "trattare da regina", non è essere il suo schiavo, ma avere per lei quel rispetto che le devi, come per esempio: chiederle come stai, come è andata la giornata, insomma essere due persone che insieme portano avanti un rapporto nel rispetto e considerazione reciproca, poi non sono nemmeno d'accordo che si ha la vita che vuole, se non si ha la fortuna di trovare le persone giuste tu puoi provare a cambiare quanto vuoi la tua vita che sarà sempre poco piacevole se trovi sulla tua strada persone poco serie e piacevoli, come dice Arietina, devi avere la fortuna di trovare persone giuste e aggiungo, anche nei posti giusti.

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Messaggio da tropicsnow » 20/12/2011, 11:28

Ariete1968 ha scritto:Possiamo dire che le donne amano con il cuore e gli uomini con la testa? comunque tropicsnow, quello che voglio dire quando dico "trattare da regina", non è essere il suo schiavo, ma avere per lei quel rispetto che le devi, come per esempio: chiederle come stai, come è andata la giornata, insomma essere due persone che insieme portano avanti un rapporto nel rispetto e considerazione reciproca
questo per me è la base di un rapporto non un di più come la tua locuzione "trattare da regina" mi ha fatto pensare... :rolleyes:

Ariete1968 ha scritto: poi non sono nemmeno d'accordo che si ha la vita che vuole, se non si ha la fortuna di trovare le persone giuste tu puoi provare a cambiare quanto vuoi la tua vita che sarà sempre poco piacevole se trovi sulla tua strada persone poco serie e piacevoli, come dice Arietina, devi avere la fortuna di trovare persone giuste e aggiungo, anche nei posti giusti.
rispondo a te, ma vale anche per gli altri... certo che incide il fattore C se così vogliamo dire, ma mi risulta difficile pensare che a qualcuno capitino solo persone sbagliate. non è possibile che siano sempre e solo gli altri a non essere "giusti". anche noi ci mettiamo il nostro. ad esempio qui ho letto di persone che affermano che l'amicizia non esiste ma ho anche verificato che sono persone che non investono nel rapporto, che non rischiano, che non vanno oltre la superficie e così come si fa a creare una relazione autentica se si è i primi a non crederci? :rolleyes: ci si aspetta che siano sempre gli altri a dover fare qualcosa, a doverci dare qualcosa, a rischiare...
ci aspettiamo chissà cosa e puntualmente si rimane delusi e si inizia a dire che si è "sfortunati".
altra cosa: presentarsi dicendo di essere degli "sfigati" secondo me non aiuta. perchè chi legge dovrebbe voler conoscere o frequentare uno "sfigato"? :rolleyes: "sfigato" per me diventa sinonimo di perdente, di una persona che subisce gli eventi, che non riesce a indiviaduare gli obiettivi davvero importanti per sè e a raggiungerli.
tutti noi abbiamo alti e bassi. anche io ho conosciuto persone che per me non erano adatte, ma ho conosciuto anche quelle giuste. anche io ho avuto delle sconfitte, ma anche dei successi. se si collezionano solo fallimenti vuol dire che c'è nel proprio modo di relazionarsi o agire qualcosa che non va, perchè nessuno si pone mai questa domanda? :rolleyes:
a volte per ottenere qualcosa di importante per noi occorre fare qualcos'altro di meno piacevole. ci sono persone che non sono disposte a sprecarsi più di tanto e quindi non avranno più di tanto. hanno esattamente ciò che loro vogliono avere.
mio zio all'età di 40 anni circa si è trovato davanti alla scelta di trasferirsi a Milano per lavoro oppure starsene a casa senza. ha deciso di andare nonostante le difficoltà e i sacrifici che all'inizio gli è costato fare non conoscendo nessuno e ritrovandosi a dover condividere un appartamento con altre persone. qualcuno potrebbe dire che la sua sia stata sfortuna, ma in questa "sfortuna" ha trovato al sua "fortuna": ha conosciuto sua moglie. appena ha potuto se n'è tornato perchè Milano non gli piaceva ed è tornato con un lavoro e una famiglia! se avesse scelto di rimanere a casa e aspettare qualche altra occasione probabilmente non avrebbe ottenuto niente di tutto questo.
su questo forum c'è chi lamenta di non avere un lavoro ma il lavoro lo vuole sotto casa! c'è chi un lavoro lo aveva ma lavorava troppe ore e si è licenziato :O ritrovandosi a distanza di anni precario, dov'è la sfortuna qui? c'è chi lamenta la mancanza di amici ma prendere un treno o l'auto per conoscere qualcuno non esiste! quindi ognuno ha la vita che ha scelto.

ernesto
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Messaggio da ernesto » 20/12/2011, 14:57

tropicsnow ha scritto:[...]



certo che incide il fattore C se così vogliamo dire, ma mi risulta difficile pensare che a qualcuno capitino solo persone sbagliate. non è possibile che siano sempre e solo gli altri a non essere "giusti". anche noi ci mettiamo il nostro. ad esempio qui ho letto di persone che affermano che l'amicizia non esiste ma ho anche verificato che sono persone che non investono nel rapporto, che non rischiano, che non vanno oltre la superficie e così come si fa a creare una relazione autentica se si è i primi a non crederci? :rolleyes: ci si aspetta che siano sempre gli altri a dover fare qualcosa, a doverci dare qualcosa, a rischiare...
ci aspettiamo chissà cosa e puntualmente si rimane delusi e si inizia a dire che si è "sfortunati".
altra cosa: presentarsi dicendo di essere degli "sfigati" secondo me non aiuta. perchè chi legge dovrebbe voler conoscere o frequentare uno "sfigato"? :rolleyes: "sfigato" per me diventa sinonimo di perdente, di una persona che subisce gli eventi, che non riesce a indiviaduare gli obiettivi davvero importanti per sè e a raggiungerli.
tutti noi abbiamo alti e bassi. anche io ho conosciuto persone che per me non erano adatte, ma ho conosciuto anche quelle giuste. anche io ho avuto delle sconfitte, ma anche dei successi. se si collezionano solo fallimenti vuol dire che c'è nel proprio modo di relazionarsi o agire qualcosa che non va, perchè nessuno si pone mai questa domanda? :rolleyes:
a volte per ottenere qualcosa di importante per noi occorre fare qualcos'altro di meno piacevole. ci sono persone che non sono disposte a sprecarsi più di tanto e quindi non avranno più di tanto. hanno esattamente ciò che loro vogliono avere.
mio zio all'età di 40 anni circa si è trovato davanti alla scelta di trasferirsi a Milano per lavoro oppure starsene a casa senza. ha deciso di andare nonostante le difficoltà e i sacrifici che all'inizio gli è costato fare non conoscendo nessuno e ritrovandosi a dover condividere un appartamento con altre persone. qualcuno potrebbe dire che la sua sia stata sfortuna, ma in questa "sfortuna" ha trovato al sua "fortuna": ha conosciuto sua moglie. appena ha potuto se n'è tornato perchè Milano non gli piaceva ed è tornato con un lavoro e una famiglia! se avesse scelto di rimanere a casa e aspettare qualche altra occasione probabilmente non avrebbe ottenuto niente di tutto questo.
su questo forum c'è chi lamenta di non avere un lavoro ma il lavoro lo vuole sotto casa! c'è chi un lavoro lo aveva ma lavorava troppe ore e si è licenziato :O ritrovandosi a distanza di anni precario, dov'è la sfortuna qui? c'è chi lamenta la mancanza di amici ma prendere un treno o l'auto per conoscere qualcuno non esiste! quindi ognuno ha la vita che ha scelto.
Condivido quello che hai scritto ho come la sensazione che in molti casi siamo "vittime" di noi stessi

Ciao
le orecchie ascoltano....

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bluver
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Re: Ho il cuore a pezzi

Messaggio da bluver » 20/12/2011, 17:51

Shadow750 ha scritto:[...]



Un lungo matrimonio alle spalle, beni di proprietà comuni, mutui da pagare, figli da crescere e ai quali non dover riservare il poco piacevole annuncio di una separazione. Le motivazioni possono anche essere di ordine più pratico e materiale, sebbene si creda che in certi casi basti un'udienza con i rispettivi avvocati e tutto è finito.
si hai ragione, questo a volte spiega certe scelte consapevoli. Però ci sono casi in cui questi vincoli nnon sono presenti eppure continui. io ero a quei casi che mi riferivo. Nelle situazioni che tu citi la scelta è consapevole e razionale e ti gestisci le cose al meglio.
Io son come loro in perpetuo volo

Ariete1968


Messaggio da Ariete1968 » 20/12/2011, 23:29

tropicsnow ha scritto:[...]



questo per me è la base di un rapporto non un di più come la tua locuzione "trattare da regina" mi ha fatto pensare... :rolleyes:


[...]



rispondo a te, ma vale anche per gli altri... certo che incide il fattore C se così vogliamo dire, ma mi risulta difficile pensare che a qualcuno capitino solo persone sbagliate. non è possibile che siano sempre e solo gli altri a non essere "giusti". anche noi ci mettiamo il nostro. ad esempio qui ho letto di persone che affermano che l'amicizia non esiste ma ho anche verificato che sono persone che non investono nel rapporto, che non rischiano, che non vanno oltre la superficie e così come si fa a creare una relazione autentica se si è i primi a non crederci? :rolleyes: ci si aspetta che siano sempre gli altri a dover fare qualcosa, a doverci dare qualcosa, a rischiare...
ci aspettiamo chissà cosa e puntualmente si rimane delusi e si inizia a dire che si è "sfortunati".
altra cosa: presentarsi dicendo di essere degli "sfigati" secondo me non aiuta. perchè chi legge dovrebbe voler conoscere o frequentare uno "sfigato"? :rolleyes: "sfigato" per me diventa sinonimo di perdente, di una persona che subisce gli eventi, che non riesce a indiviaduare gli obiettivi davvero importanti per sè e a raggiungerli.
tutti noi abbiamo alti e bassi. anche io ho conosciuto persone che per me non erano adatte, ma ho conosciuto anche quelle giuste. anche io ho avuto delle sconfitte, ma anche dei successi. se si collezionano solo fallimenti vuol dire che c'è nel proprio modo di relazionarsi o agire qualcosa che non va, perchè nessuno si pone mai questa domanda? :rolleyes:
a volte per ottenere qualcosa di importante per noi occorre fare qualcos'altro di meno piacevole. ci sono persone che non sono disposte a sprecarsi più di tanto e quindi non avranno più di tanto. hanno esattamente ciò che loro vogliono avere.
mio zio all'età di 40 anni circa si è trovato davanti alla scelta di trasferirsi a Milano per lavoro oppure starsene a casa senza. ha deciso di andare nonostante le difficoltà e i sacrifici che all'inizio gli è costato fare non conoscendo nessuno e ritrovandosi a dover condividere un appartamento con altre persone. qualcuno potrebbe dire che la sua sia stata sfortuna, ma in questa "sfortuna" ha trovato al sua "fortuna": ha conosciuto sua moglie. appena ha potuto se n'è tornato perchè Milano non gli piaceva ed è tornato con un lavoro e una famiglia! se avesse scelto di rimanere a casa e aspettare qualche altra occasione probabilmente non avrebbe ottenuto niente di tutto questo.
su questo forum c'è chi lamenta di non avere un lavoro ma il lavoro lo vuole sotto casa! c'è chi un lavoro lo aveva ma lavorava troppe ore e si è licenziato :O ritrovandosi a distanza di anni precario, dov'è la sfortuna qui? c'è chi lamenta la mancanza di amici ma prendere un treno o l'auto per conoscere qualcuno non esiste! quindi ognuno ha la vita che ha scelto.
dire che ognuno ha la vita che ha scelto non mi sembra corretto, vuol dire che tutti quelli che sono senza lavoro o relazioni è perchè lo hanno scelto, certo ci sono realtà che hai descritto, quindi quelli hanno cercato la loro sfortuna, ma per certi non è così, certi un lavoro lo cercano anche lontano da casa ma non lo trovano, si facevano anche 15 ore al giorno ma lo stesso la ditta li ha lasciati a casa, insomma non generalizziamo.

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Messaggio da justeyes89 » 21/12/2011, 10:59

tropicsnow ha scritto:[...]



questo per me è la base di un rapporto non un di più come la tua locuzione "trattare da regina" mi ha fatto pensare... :rolleyes:


[...]



rispondo a te, ma vale anche per gli altri... certo che incide il fattore C se così vogliamo dire, ma mi risulta difficile pensare che a qualcuno capitino solo persone sbagliate. non è possibile che siano sempre e solo gli altri a non essere "giusti". anche noi ci mettiamo il nostro. ad esempio qui ho letto di persone che affermano che l'amicizia non esiste ma ho anche verificato che sono persone che non investono nel rapporto, che non rischiano, che non vanno oltre la superficie e così come si fa a creare una relazione autentica se si è i primi a non crederci? :rolleyes: ci si aspetta che siano sempre gli altri a dover fare qualcosa, a doverci dare qualcosa, a rischiare...
ci aspettiamo chissà cosa e puntualmente si rimane delusi e si inizia a dire che si è "sfortunati".
altra cosa: presentarsi dicendo di essere degli "sfigati" secondo me non aiuta. perchè chi legge dovrebbe voler conoscere o frequentare uno "sfigato"? :rolleyes: "sfigato" per me diventa sinonimo di perdente, di una persona che subisce gli eventi, che non riesce a indiviaduare gli obiettivi davvero importanti per sè e a raggiungerli.
tutti noi abbiamo alti e bassi. anche io ho conosciuto persone che per me non erano adatte, ma ho conosciuto anche quelle giuste. anche io ho avuto delle sconfitte, ma anche dei successi. se si collezionano solo fallimenti vuol dire che c'è nel proprio modo di relazionarsi o agire qualcosa che non va, perchè nessuno si pone mai questa domanda? :rolleyes:
a volte per ottenere qualcosa di importante per noi occorre fare qualcos'altro di meno piacevole. ci sono persone che non sono disposte a sprecarsi più di tanto e quindi non avranno più di tanto. hanno esattamente ciò che loro vogliono avere.
mio zio all'età di 40 anni circa si è trovato davanti alla scelta di trasferirsi a Milano per lavoro oppure starsene a casa senza. ha deciso di andare nonostante le difficoltà e i sacrifici che all'inizio gli è costato fare non conoscendo nessuno e ritrovandosi a dover condividere un appartamento con altre persone. qualcuno potrebbe dire che la sua sia stata sfortuna, ma in questa "sfortuna" ha trovato al sua "fortuna": ha conosciuto sua moglie. appena ha potuto se n'è tornato perchè Milano non gli piaceva ed è tornato con un lavoro e una famiglia! se avesse scelto di rimanere a casa e aspettare qualche altra occasione probabilmente non avrebbe ottenuto niente di tutto questo.
su questo forum c'è chi lamenta di non avere un lavoro ma il lavoro lo vuole sotto casa! c'è chi un lavoro lo aveva ma lavorava troppe ore e si è licenziato :O ritrovandosi a distanza di anni precario, dov'è la sfortuna qui? c'è chi lamenta la mancanza di amici ma prendere un treno o l'auto per conoscere qualcuno non esiste! quindi ognuno ha la vita che ha scelto.

a volte é semplicemente "sfiga",altre sono situazioni che si ripetono perché si commettono sempre gli stessi errori,non cambiando mai atteggiamento.Certo non é il massimo dire ad un precario,magari con famiglia,"te la sei andata a cercare perché non hai il coraggio di cambiare".Sono contenta per tuo zio,per carità,ma non c'é sempre il lieto fine nelle storie.
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

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Messaggio da Ospite » 21/12/2011, 11:01

tropicsnow ha scritto:[...]
... certo che incide il fattore C se così vogliamo dire, ma mi risulta difficile pensare che a qualcuno capitino solo persone sbagliate. non è possibile che siano sempre e solo gli altri a non essere "giusti". anche noi ci mettiamo il nostro. ad esempio qui ho letto di persone che affermano che l'amicizia non esiste ma ho anche verificato che sono persone che non investono nel rapporto, che non rischiano, che non vanno oltre la superficie e così come si fa a creare una relazione autentica se si è i primi a non crederci? :rolleyes: ci si aspetta che siano sempre gli altri a dover fare qualcosa, a doverci dare qualcosa, a rischiare...
ci aspettiamo chissà cosa e puntualmente si rimane delusi e si inizia a dire che si è "sfortunati".
Brava tropic, queste tue riflessioni sono molto profonde e aderenti a tanta realtà umana. Non si tratta di essere freddi o insensibili davanti a certe miserie sentimentali, ma tanta gente certi dispiaceri se li va proprio a cercare. Con riferimento a quanto accennato anche nello scambio con Ariete, ci sono parecchie donne vittime di violenze psicologiche e non, che guarda caso allacciano relazioni sempre con soggetti brutali e prepotenti. Così come uomini di buoni principi e posatezza, non perdono l'attrazione per soggetti femminili scaltri e approfittatori. Voglio dire che tante lacrime post relazione, andrebbero anche valutate con la propensione di chi le versa, a legarsi reiteratamente con gente negativa.

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Messaggio da tropicsnow » 21/12/2011, 11:29

Ariete1968 ha scritto: dire che ognuno ha la vita che ha scelto non mi sembra corretto, vuol dire che tutti quelli che sono senza lavoro o relazioni è perchè lo hanno scelto, certo ci sono realtà che hai descritto, quindi quelli hanno cercato la loro sfortuna, ma per certi non è così, certi un lavoro lo cercano anche lontano da casa ma non lo trovano, si facevano anche 15 ore al giorno ma lo stesso la ditta li ha lasciati a casa, insomma non generalizziamo.

ok, ci sono situazioni diverse... quello che ho inteso dire è che non può andare sempre male: ci saranno momenti di difficoltà nel lavoro o in amore, ma si superano. a volte quella che può sembrare una sfortuna si rivelerà invece una opportunità. riporto un altro esempio: un mio conoscente aveva un contratto a tempo determintato come un suo collega, ora alla scadenza l'azienda poteva rinnovarlo solo a uno dei due per altri sei mesi circa, è stato scelto l'altro. questa persona si è ritrovata senza un lavoro... dopo un pò di tempo che mandava curriculum a destra e manca e faceva colloqui è stato assunto da un'azienda a tempo interminato. quello che in un primo momento era catastrofico si è rivelato una gran fortuna.
delle cose finiscono per prepararci a quelle nuove, ma dobbiamo avere uno spirito positivo, guardare il bicchiere mezzo pieno e non solo e sempre mezzo vuoto. se si stagna sempre nella stessa condizione forse c'è qualcosa che non va nel proprio modo di approcciarsi alle cose... :rolleyes:

ti auguro di trovare il giusto modo per risolvere ciò che è fonte di disagio e in bocca al lupo per il lavoro. [smilie=ciau.gif]

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Messaggio da arietina76 » 21/12/2011, 14:07

Shadow750 ha scritto:[...]



Brava tropic, queste tue riflessioni sono molto profonde e aderenti a tanta realtà umana. Non si tratta di essere freddi o insensibili davanti a certe miserie sentimentali, ma tanta gente certi dispiaceri se li va proprio a cercare. Con riferimento a quanto accennato anche nello scambio con Ariete, ci sono parecchie donne vittime di violenze psicologiche e non, che guarda caso allacciano relazioni sempre con soggetti brutali e prepotenti. Così come uomini di buoni principi e posatezza, non perdono l'attrazione per soggetti femminili scaltri e approfittatori. Voglio dire che tante lacrime post relazione, andrebbero anche valutate con la propensione di chi le versa, a legarsi reiteratamente con gente negativa.
finchè mi parli in generale, nel senso che molte persone tendono a ripercorrere gli stessi errori nelle relazioni, allora ti posso dare ragione.
non ti seguo più quando invece mi applichi la stessa logica al problema della violenza sulle donne.
con la frase che ho evidenziato, sembri quasi dire che se certe donne si trovano vittime di violenza, in molti casi è colpa loro. e invece penso che questo sia un pò riduttivo: i meccanismi che portano a sfociare nella violenza sono davvero molto complessi, e non credo si possano ridurre a questo.
anzi, penso che l'ipotizzare una responsabilità quasi "colposa" della donna sia una dei principali motivi che portano a non denunciare: frasi come "un pò te la sei cercata", "che ti aspettavi?" o simili non invogliano molto a parlarne.....

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Messaggio da Ospite » 21/12/2011, 14:22

arietina76 ha scritto:[...]
Con la frase che ho evidenziato, sembri quasi dire che se certe donne si trovano vittime di violenza, in molti casi è colpa loro. e invece penso che questo sia un pò riduttivo: i meccanismi che portano a sfociare nella violenza sono davvero molto complessi, e non credo si possano ridurre a questo.
anzi, penso che l'ipotizzare una responsabilità quasi "colposa" della donna sia una dei principali motivi che portano a non denunciare: frasi come "un pò te la sei cercata", "che ti aspettavi?" o simili non invogliano molto a parlarne.....
La violenza e il sopruso sono da me SEMPRE condannate, da qualsiasi parte esse provengano. Quindi, se si potesse anche trovare un minimo di responsabilità da parte della vittima, mai e poi mai troverei una causa di giustificazione per colui che infierisce e brutalizza. Anzi.

Forse mi sono spiegato in maniera troppo sbrigativa, ma volevo dire che, esistono anche donne (parliamo di esse per ora...), che sebbene siano state scottate da esperienze sentimentali negative, e comunque abbiano avuto la possibilità di fare esperienza su certe tipologie di soggetti, guarda caso finiscono sempre per approcciarsi con elementi a rischio e potenzialmente inclini a farle soffrire. Stranamente con una persona posata e umanamente equilibrata, non riescono mai ad approcciare.
Ecco, pur rispettando doverosamente i vari temperamenti e mire di carattere affettivo che ognuno di noi può provare (a chi piace il pantofolaio, a chi piace invece l'avventuriero...) non riesco a comprendere il ritornare sempre sui soliti errori. E non parlo solo di relazioni che sfociano in atti di violenza, ma anche in sofferenze varie e dispiaceri continui. E scusate anche se dico che, non credo al fatto che certe cose non si potevano prevedere dal principio. Magari da parte di un soggetto giovane forse si, ma quando una persona ha una certa età ed esperienza, che si faccia un attimino "scafata" nei confronti della vita e dell'altro sesso, sarebbe solo salutare.

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Messaggio da bluver » 21/12/2011, 16:34

Shadow750 ha scritto:[...]



La violenza e il sopruso sono da me SEMPRE condannate, da qualsiasi parte esse provengano. Quindi, se si potesse anche trovare un minimo di responsabilità da parte della vittima, mai e poi mai troverei una causa di giustificazione per colui che infierisce e brutalizza. Anzi.

Forse mi sono spiegato in maniera troppo sbrigativa, ma volevo dire che, esistono anche donne (parliamo di esse per ora...), che sebbene siano state scottate da esperienze sentimentali negative, e comunque abbiano avuto la possibilità di fare esperienza su certe tipologie di soggetti, guarda caso finiscono sempre per approcciarsi con elementi a rischio e potenzialmente inclini a farle soffrire. Stranamente con una persona posata e umanamente equilibrata, non riescono mai ad approcciare.
Ecco, pur rispettando doverosamente i vari temperamenti e mire di carattere affettivo che ognuno di noi può provare (a chi piace il pantofolaio, a chi piace invece l'avventuriero...) non riesco a comprendere il ritornare sempre sui soliti errori. E non parlo solo di relazioni che sfociano in atti di violenza, ma anche in sofferenze varie e dispiaceri continui. E scusate anche se dico che, non credo al fatto che certe cose non si potevano prevedere dal principio. Magari da parte di un soggetto giovane forse si, ma quando una persona ha una certa età ed esperienza, che si faccia un attimino "scafata" nei confronti della vita e dell'altro sesso, sarebbe solo salutare.
non è proprio sempre così
A volte si si reiterano certi comportamenti e si cercano sempre le stesse tipologie di persone.
Ma il meccanismo con cui alcune cadono nella trappola di violenze fisiche e psicologihe è estremamanete sottile e perverso. Ci sono persone che sono molto abili nel mascherare il loro vero io, ti creano il vuoto attorno con passi lenti e impercettibili, fanno nascere i sensi di colpa e quindi l'impossibilità o difficoltà di condividere quello che stai passando se non addirittura mascherare attentamente quello che stai subendo per vergongna e perchè gli altri a volte non credono possibile quello che stanno vivendo. A far saltare gli equilibri poi comportamenti del partner decisamente attenti, pieni di considerazione ecc.
Queste stesse donne a volte non sono poi così deboli e sprovvedute e anzi, se riescono a trovare un gancio di uscita scopri elementi caratterizzanti di tutti rispetto e forza per lottare a nome di altre.

Purtroppo spesso in molte cose l'abusare di certi termini, lamentele ecc porta ad accomunare situazioni molto diverse e non dare giusto riconoscimento a eventi gravi. Faccio un esempio..... in altro ambito.... Per tandi che si dichiarano depressi per mille e più motivi a fronte a volte anche di banalità, l'affetto da depressione passa per malato immaginario e siamo davanti a una vera e propria patologia, grave.

Allo stesso modo per tanti che lamentano sopraffazioni banali il passo ad accomunare chi veramente si trova in vincoli di violenza con persone di certo disturbate ma che sono anche molto abili, astute e apparentemente a volte brillanti fuori "dalle 4 mura", partner invidiati da chi non sa i retroscena.

Con questo Shadow750 non penso certo che che tu non riconosca certe sfacettature, anzi. Anzi, io per prima avevo fatto fatica a percepire tutto questo se non avvicinandomi in prima persona a certe situazioni. Ma anche per rispetto alla sofferenza di molte donne mi sembrava opportuno questa precisazione (per quanto limitata e di certo approssimativa)
Io son come loro in perpetuo volo

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 21/12/2011, 18:33

tropicsnow ha scritto:[...]

mio zio all'età di 40 anni circa si è trovato davanti alla scelta di trasferirsi a Milano per lavoro oppure starsene a casa senza. ha deciso di andare nonostante le difficoltà e i sacrifici che all'inizio gli è costato fare non conoscendo nessuno e ritrovandosi a dover condividere un appartamento con altre persone. qualcuno potrebbe dire che la sua sia stata sfortuna, ma in questa "sfortuna" ha trovato al sua "fortuna": ha conosciuto sua moglie. appena ha potuto se n'è tornato perchè Milano non gli piaceva ed è tornato con un lavoro e una famiglia! se avesse scelto di rimanere a casa e aspettare qualche altra occasione probabilmente non avrebbe ottenuto niente di tutto questo.
Comunque parliamo di un uomo di 40 anni, quindi di un uomo che avrà dovuto superare tante difficoltà, tanti "stopandgo", molti momenti di sconforto. Suppongo. Non certo ha ottenuto immediatamente dalla Vita e dal suo impegno ciò che desiderava.

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Messaggio da Ospite » 21/12/2011, 18:45

bluver ha scritto:[...]
Con questo Shadow750 non penso certo che che tu non riconosca certe sfacettature, anzi. Anzi, io per prima avevo fatto fatica a percepire tutto questo se non avvicinandomi in prima persona a certe situazioni. Ma anche per rispetto alla sofferenza di molte donne mi sembrava opportuno questa precisazione (per quanto limitata e di certo approssimativa)
Precisazione più che mai realistica, e da me accolta con vero piacere. Effettivamente non si può catalogare e omologare le tipologie umane e comportamentali di simili nefatsi eventi. Sono anche d'accordo con te, quando dici che non è sempre facile riconoscere e prevedere quando una persona è a possibile rischio. E poi i sentimenti non sono comandabili e gestibili al pari di cose più strettamente materiali.

Tuttavia dal mio personale punto di osservazione, molte volte ho notato che piove sempre sul bagnato e, circa la propensione a cacciarsi nei guai per taluni soggetti, è quasi sempre scontata. Forse si tratta anche di reazioni naturali e innate. Forse si crea anche una sorta di territorio virtuale, dove la persona corre sempre a trovare rifugio o spazio per le proprie relazioni. Sta di fatto che in diversi casi, mai fosse più veritiero il detto "chi è causa del suo mal, pianga se stesso...".

Ariete1968


Messaggio da Ariete1968 » 22/12/2011, 0:00

tropicsnow ha scritto:[...]




ok, ci sono situazioni diverse... quello che ho inteso dire è che non può andare sempre male: ci saranno momenti di difficoltà nel lavoro o in amore, ma si superano. a volte quella che può sembrare una sfortuna si rivelerà invece una opportunità. riporto un altro esempio: un mio conoscente aveva un contratto a tempo determintato come un suo collega, ora alla scadenza l'azienda poteva rinnovarlo solo a uno dei due per altri sei mesi circa, è stato scelto l'altro. questa persona si è ritrovata senza un lavoro... dopo un pò di tempo che mandava curriculum a destra e manca e faceva colloqui è stato assunto da un'azienda a tempo interminato. quello che in un primo momento era catastrofico si è rivelato una gran fortuna.
delle cose finiscono per prepararci a quelle nuove, ma dobbiamo avere uno spirito positivo, guardare il bicchiere mezzo pieno e non solo e sempre mezzo vuoto. se si stagna sempre nella stessa condizione forse c'è qualcosa che non va nel proprio modo di approcciarsi alle cose... :rolleyes:

ti auguro di trovare il giusto modo per risolvere ciò che è fonte di disagio e in bocca al lupo per il lavoro. [smilie=ciau.gif]
si ad alcuni va bene ad altri va male, alcuni se le cercano alcuni le trovano senza cercarle, comunque grazie per l'augurio ;)