Storie non serie

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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airlander
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Messaggio da airlander » 23/10/2010, 11:04

Seri conviene più esserlo che raccontarlo, e senza necessariamente doverlo neppure dimostrare a che servirebbe fare della propria serietà un pubblico enunciato. ognuno è libero durante un rapporto di viverlo secondo la propria dimensione, almeno sino a che anche all'altro andrà bene, tutto il resto è utopia.
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
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arietina76
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Messaggio da arietina76 » 23/10/2010, 12:45

tempest ha scritto:[...]


Si purtroppo, perchè "seria" non vuole dire felice, anche una storia orribile, traumatica, drammatica e sbagliatissima è una storia "seria", anzi, è forse molto seria perchè segna profondamente.
Quindi per me storia seria è la storia che ha un coinvolgimento emotivo e che lascia un segno, grande o piccolo, non è necessaria la reciprocità di sentimenti, perchè la storia sia "seria", essa è "seria" per chi la vive, e tanto basta a giustificare la definizione, secondo me.
sono d'accordo con te. anche in questi casi la storia può essere definita seria: anzo, proprio perchè viene vissuta come seria, come la storia di una vita, vengono accettati tanti compressi che sfociano poi nel sopruso, quando non nella violenza vera e propria.

ribadisco, per me la serietà di una storia dipende proprio dal modo in cui la si vive: non è la storia in sè e per sè ad essere seria, ma il sentimento che si prova.
mi ricollego poi ad uno degli interventi precedenti, per dire che, secondo me, la serietà prescinde dalla reciprocità del sentimento. è possibile che io viva una storia seriamente, proprio perchè ne sono coinvolta in un certo modo, per poi scoprire che la persona che ho accanto l'ha vissuta in un altro modo, senza particolare coinvolgimento.
ecco, il fatto che lui/lei riveli alla fine di aver vissuto una storiella, non toglie nulla al sentimento che ho provato io, e la storia (almeno per me) è e rimane seria.
certo, poi c'è il rammarico di non aver capito la persona che si aveva davanti e di aver dato se stessi a chi non lo meritava, ma questo è un altro discorso... ;)

Micol*


Messaggio da Micol* » 23/10/2010, 15:14

airlander ha scritto:Seri conviene più esserlo che raccontarlo, e senza necessariamente doverlo neppure dimostrare a che servirebbe fare della propria serietà un pubblico enunciato. ognuno è libero durante un rapporto di viverlo secondo la propria dimensione, almeno sino a che anche all'altro andrà bene, tutto il resto è utopia.
quello che dici Airlander è molto bello però nel momento in cui una persona si pone il problema se il rapporto è serio o meno vuol dire che qualcosa stona no?Non è il bel rapporto che pensi che sia......Vai avanti ma proprio contento non lo sei......

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airlander
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Messaggio da airlander » 23/10/2010, 16:48

Micol* ha scritto:[...]
quello che dici Airlander è molto bello però nel momento in cui una persona si pone il problema se il rapporto è serio o meno vuol dire che qualcosa stona no?Non è il bel rapporto che pensi che sia......Vai avanti ma proprio contento non lo sei......
quando l'equilibrio che si è stabilito (da parte di entrambe) viene a cessare, anche se doloroso conviene smettere.
inutile continuare se non si è più in accordo ed in sintonia sull'evoluzione del rapporto.
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Ospite


Messaggio da Ospite » 23/10/2010, 20:33

airlander ha scritto:Ognuno è libero durante un rapporto di viverlo secondo la propria dimensione, almeno sino a che anche all'altro andrà bene, tutto il resto è utopia.
Questa è una riflessione molto saggia e profonda airlander. Consentimi di sottoscriverla e complimentarmi con te per averla postata. Io credo che, in moltissimi casi, il parametro per valutare la serietà di un rapporto, non sia tanto quello personale, ma quello convenzionale e basato gran parte sul giudizio degli altri. Però credo anche che, per poter meglio interpretare il tuo pensiero, bisogna essere liberi ed emancipati, che non vuol assolutamente dire superficialità nella gestione della coppia.
Micol ha scritto: però nel momento in cui una persona si pone il problema se il rapporto è serio o meno vuol dire che qualcosa stona no?Non è il bel rapporto che pensi che sia......Vai avanti ma proprio contento non lo sei.......
Guarda che tante volte un ruolo fondamentale lo gioca la paura e la titubanza. Forse è anche vero che, almeno mi sembra di averlo compreso con l'età, le donne hanno sempre un forte bisogno di conferme e sicurezze. E' la parte nascosta della loro fragilità sentimentale ed emotiva, che le porta ad aver paura di essere ingannate e di osare troppo nel manifestare il loro affetto e attaccamento. Vorrebbero che il loro amore fosse sempre coperto da polizza assicurativa, e con massimali molto alti.
:)

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Messaggio da Ospite » 23/10/2010, 20:40

tempest ha scritto:[...]
...non è necessaria la reciprocità di sentimenti, perchè la storia sia "seria", essa è "seria" per chi la vive, e tanto basta a giustificare la definizione, secondo me.
Sono daccordo, anche se quello che hai descritto, a me sembra un tipo di rapporto destinato a non durare troppo tempo. Va bene la serietà di sentimenti, ma viverli ed esplicarli a senso unico, non so dove possano portare. Con questo non nego le emozioni e la bontà di relazioni anche brevi, ma comunque vissute e respirate con gioia da entrambi.

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tempest
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Messaggio da tempest » 23/10/2010, 21:42

Shadow750 ha scritto:[...]



Sono daccordo, anche se quello che hai descritto, a me sembra un tipo di rapporto destinato a non durare troppo tempo. Va bene la serietà di sentimenti, ma viverli ed esplicarli a senso unico, non so dove possano portare. Con questo non nego le emozioni e la bontà di relazioni anche brevi, ma comunque vissute e respirate con gioia da entrambi.
Certamente. Per uno dei due c'è sentimento, per l'altro no: la storia non durerà ma sarà stata comunque "seria" per quello che ci ha messo sentimento. Il metro di giudizio credo che sia molto personale, nessuno sa se una cosa è stata "seria" se non chi l'ha vissuta.

Micol*


Messaggio da Micol* » 24/10/2010, 12:10

Shadow750 ha scritto:[...]



Questa è una riflessione molto saggia e profonda airlander. Consentimi di sottoscriverla e complimentarmi con te per averla postata. Io credo che, in moltissimi casi, il parametro per valutare la serietà di un rapporto, non sia tanto quello personale, ma quello convenzionale e basato gran parte sul giudizio degli altri. Però credo anche che, per poter meglio interpretare il tuo pensiero, bisogna essere liberi ed emancipati, che non vuol assolutamente dire superficialità nella gestione della coppia.

[...]



Guarda che tante volte un ruolo fondamentale lo gioca la paura e la titubanza. Forse è anche vero che, almeno mi sembra di averlo compreso con l'età, le donne hanno sempre un forte bisogno di conferme e sicurezze. E' la parte nascosta della loro fragilità sentimentale ed emotiva, che le porta ad aver paura di essere ingannate e di osare troppo nel manifestare il loro affetto e attaccamento. Vorrebbero che il loro amore fosse sempre coperto da polizza assicurativa, e con massimali molto alti. :)
Non male l'ultima parte!Comunque in parte è vero ciò che dici sul fatto che noi donne abbiamo bisogno di conferme però certe cose si avvertono......Se ci si frequenta saltuariamente e non permetti all'altro di condividere parte della tua vita sicuramente non vuoi un legame di un certo tipo.No?

Micol*


Messaggio da Micol* » 24/10/2010, 12:18

airlander ha scritto:[...]



quando l'equilibrio che si è stabilito (da parte di entrambe) viene a cessare, anche se doloroso conviene smettere.
inutile continuare se non si è più in accordo ed in sintonia sull'evoluzione del rapporto.
Già.....Fosse facile!Comunque per come la vedo io storie nelle quali il coinvolgimento è basso o sono destinate a finire a breve o alla lunga ti lasciano una sensazione di insoddisfazione...Mio guidizio ovviamente :D

Ospite


Messaggio da Ospite » 24/10/2010, 14:26

Micol* ha scritto:[...]



Già.....Fosse facile!Comunque per come la vedo io storie nelle quali il coinvolgimento è basso o sono destinate a finire a breve o alla lunga ti lasciano una sensazione di insoddisfazione...Mio guidizio ovviamente :D
micol io e te siamo troppo semplici e convenzionali !!!!!! :DD :DD :DD
io vorrei dare un po' di ottimismo a questo post.
quando le storie vanno bene ( e ce ne sono, tropic, credimi ;) ) funzionano E BASTA SEMPLICEMENTE.
se invece non si crea un noi , ma solo un IO e TE è giusto che io pensi a me prima di tutto. quindi per me dire "se non mi ami è un problema tuo. io ti amo" è un controsenso: o lo accetti (e ti va bene , finche' ti va) oppure devi saper che l'altro non ha proprio alcun problema: ha fatto un patto tra adulti consenzienti.
e quindi mi dispiace, ma le convenzioni non c'entrano nulla: tu senti ad un certo punto che ti "compenetri" con l'altro e viceversa.
non è utopia, è solo il mondo al di fuori delle delusioni da forum.
quindi tralasciamo le violenze, ma è ovvio che il compromesso è naturale nella storia di una vita.
non concordo con arietina solo in una cosa: credimi anche il tempo in cui si è stati assieme conta, cosi' come contano molte cose oltre al sentimento puro (che lo possono provocare anche i ragazzini. solo per loro i 6 mesi sono un'eternità perchè non hanno passato. ribalto il completamente l'argomentazione di shadow.)
ci sono avvenimenti a cui neanche il sentimento forte (e figurarsi l'affetto) sa come ovviare : perdita del lavoro, soldi , malattie.
ci son pero' anche parametri esterni che contano: convivere è diverso che vedersi da fidanzatini, l'età è rilevante, i figli, l'esperienza passata, le proprie convinzioni.
ed anche il tempo in cui si è stati insieme. ti faccio un esempio. quando fui lasciata ero al massimo dell'innamoramento, soffiii moltissimo, ma il poco tempo in cui stetti insieme al tipo aveva fatto si' che io idealizzassi la persona. quando si sta insieme da molto tempo ci si conosce benissimo, si è percorso un periodo di vita insieme, ci sono abitudini, modi di fare, difetti e brutte abitudine svelate: è molto difficile spezzare una corda cosi' lunga, come se ci fossero dei legami che un esterno non puo' capire, dei nodi che ti tengono legata in bene ed in male, ma soprattutto in bene. ;)

Micol*


Messaggio da Micol* » 24/10/2010, 14:59

parola ha scritto:[...]



micol io e te siamo troppo semplici e convenzionali !!!!!! :DD :DD :DD
io vorrei dare un po' di ottimismo a questo post.
quando le storie vanno bene ( e ce ne sono, tropic, credimi ;) ) funzionano E BASTA SEMPLICEMENTE.
se invece non si crea un noi , ma solo un IO e TE è giusto che io pensi a me prima di tutto. quindi per me dire "se non mi ami è un problema tuo. io ti amo" è un controsenso: o lo accetti (e ti va bene , finche' ti va) oppure devi saper che l'altro non ha proprio alcun problema: ha fatto un patto tra adulti consenzienti.
e quindi mi dispiace, ma le convenzioni non c'entrano nulla: tu senti ad un certo punto che ti "compenetri" con l'altro e viceversa.
non è utopia, è solo il mondo al di fuori delle delusioni da forum.
quindi tralasciamo le violenze, ma è ovvio che il compromesso è naturale nella storia di una vita.
non concordo con arietina solo in una cosa: credimi anche il tempo in cui si è stati assieme conta, cosi' come contano molte cose oltre al sentimento puro (che lo possono provocare anche i ragazzini. solo per loro i 6 mesi sono un'eternità perchè non hanno passato. ribalto il completamente l'argomentazione di shadow.)
ci sono avvenimenti a cui neanche il sentimento forte (e figurarsi l'affetto) sa come ovviare : perdita del lavoro, soldi , malattie.
ci son pero' anche parametri esterni che contano: convivere è diverso che vedersi da fidanzatini, l'età è rilevante, i figli, l'esperienza passata, le proprie convinzioni.
ed anche il tempo in cui si è stati insieme. ti faccio un esempio. quando fui lasciata ero al massimo dell'innamoramento, soffiii moltissimo, ma il poco tempo in cui stetti insieme al tipo aveva fatto si' che io idealizzassi la persona. quando si sta insieme da molto tempo ci si conosce benissimo, si è percorso un periodo di vita insieme, ci sono abitudini, modi di fare, difetti e brutte abitudine svelate: è molto difficile spezzare una corda cosi' lunga, come se ci fossero dei legami che un esterno non puo' capire, dei nodi che ti tengono legata in bene ed in male, ma soprattutto in bene. ;)
Ah per quel che mi riguarda sono molto lineare nelle cose.......e forse anche semplice......Concordo che se resta un io e te e non diventa un noi è difficile chiamarla storia seria, mi sembra difficile chiamarla anche storia....A me senbrava una cosa semplice quella che intendeva dire l'autore del topic........Anche chi non è particolarmente coinvolto prima o poi si stufa perchè la minestrina tiepida alla lunga stanca, è un intattenersi passare un po' di tempo in attesa di trovare quel qualcosa in più.

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tropicsnow
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Messaggio da tropicsnow » 24/10/2010, 15:49

parola ha scritto: micol io e te siamo troppo semplici e convenzionali !!!!!! :DD :DD :DD
io vorrei dare un po' di ottimismo a questo post.
quando le storie vanno bene ( e ce ne sono, tropic, credimi ;) ) funzionano E BASTA SEMPLICEMENTE.
se invece non si crea un noi , ma solo un IO e TE è giusto che io pensi a me prima di tutto. quindi per me dire "se non mi ami è un problema tuo. io ti amo" è un controsenso: o lo accetti (e ti va bene , finche' ti va) oppure devi saper che l'altro non ha proprio alcun problema: ha fatto un patto tra adulti consenzienti.
e quindi mi dispiace, ma le convenzioni non c'entrano nulla: tu senti ad un certo punto che ti "compenetri" con l'altro e viceversa.
non è utopia, è solo il mondo al di fuori delle delusioni da forum.
quindi tralasciamo le violenze, ma è ovvio che il compromesso è naturale nella storia di una vita.
non metto in dubbio che ci siano parola... però vedo tante storie portate avanti perchè si ha paura della solitudine dove esiste, appunto, solo IO e TE e dove ci si continua a chiedere se quella persona è quella giusta ma non si muta di una virgola il rapporto che viene vissuto sempre con un piede dentro e uno fuori. sto parlando di rapporti di anni non di qualche mese e dove si è fatto anche qualche investimento importante in comune ma sempre col dubbio e il pensiero rivolto altrove, a pensare ad un cambiamento che poi non si ha il coraggio di fare perchè nel frattempo che si pensa passano gli anni e diventa sempre più difficile operare questo tipo di rivoluzione nella propria vita. ho sentito dire frasi del tipo: " non è quella giusta ma è quella certa" e questa la dice lunga. e io non posso che pensare che è una gran tristezza perchè ci si accontenta non avendo il coraggio di osare, rimanendo sempre coll'incertezza del se... :(
persone che passano metà della loro vita a dire che è troppo presto fare una certa cosa e l'altra metà a dire che ormai è troppo tardi...
dirai che si tratta di eterni indecisi, hai ragione. io dico che son senza amore ma non nel senso che gli manca l'amore di qualcun altro ma nel senso che son loro a non provare amore, quello vero, che gli permetta di dare una svolta :(

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Messaggio da Ospite » 26/10/2010, 14:44

Micol* ha scritto:[...]
Comunque in parte è vero ciò che dici sul fatto che noi donne abbiamo bisogno di conferme...
Un bisogno a tratti perfino maniacale se mi permetti. :D
Micol* ha scritto:[...]
Se ci si frequenta saltuariamente e non permetti all'altro di condividere parte della tua vita sicuramente non vuoi un legame di un certo tipo.No?
Non è l'unico elemento di connotazione per un rapporto serio e fondato, ma ammetto abbia la sua rilevanza. Necessaria a mio parere, è che anche in queste cose ci sia la spontaneità.
Poi concordo pienamente con queste parole della simpatica milanese:
parola ha scritto:[...]
quindi per me dire "se non mi ami è un problema tuo. io ti amo" è un controsenso: o lo accetti (e ti va bene , finche' ti va) oppure devi saper che l'altro non ha proprio alcun problema: ha fatto un patto tra adulti consenzienti.

Bea86
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Messaggio da Bea86 » 26/10/2010, 21:51

arietina76 ha scritto:[...]

è possibile che io viva una storia seriamente, proprio perchè ne sono coinvolta in un certo modo, per poi scoprire che la persona che ho accanto l'ha vissuta in un altro modo, senza particolare coinvolgimento.
ecco, il fatto che lui/lei riveli alla fine di aver vissuto una storiella, non toglie nulla al sentimento che ho provato io, e la storia (almeno per me) è e rimane seria.
esattissimamente come la penso io...
e purtroppo sì anche la mia ultima brutta storia è stata seria perchè io all'inizio ero veramente innamorata, poi la storia è stata disastrosa...

brunell@


Messaggio da brunell@ » 08/01/2011, 3:06

le mie storie non serie sono sempre durate pochissimo...il tempo di scoprire che non era seria...
ma il mio concetto di seria è tutto mio...se una storia mi fa star bene, può anche essere un rapporto basato sull affetto e magari piacere fisico, ma se fa star bene entrambi che duri una settimana o un mese o un anno...(perchè non c'è quell'amore che ti farà pensare ad una storia ...per sempre(che poi il sempre non esiste...) per me diventa una storia seria..nel senso di positiva...

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justeyes89
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Re: Storie non serie

Messaggio da justeyes89 » 09/08/2011, 21:39

Klaus72 ha scritto:Ma voi avete mai avuto storie non serie, durate per un bel po'?
si.Sapevamo entrambi che non sarebbe durata,c'era affetto tra di noi,ma le nostre vite erano troppo diverse,troppa differenza d'età,insomma due mondi opposti.Sono dell'idea che se alla base ci fosse stato un sentimento forte,avremmo potuto distruggere tutte le barriere,ma così non é stato.Quando ci penso non ho rancore,né rabbia o rimorsi.Le cose sono andate come dovevano andare,ed é stato giusto così.Ci vuole un certo distacco a vivere storie come queste,non tutti ci riescono.Il lato glaciale del mio carattere mi ha sicuramente aiutato. :shy:
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te