E se manca il dialogo che si fa?

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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arietina76
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Messaggio da arietina76 » 14/09/2010, 22:02

kim90 ha scritto:.

Credo che la mancanza di dialogo non sia il problema ma bensì solo il sintomo di un rapporto che non va, allora si ritorna alla solita affermazione preconfezionata dai soliti modelli di riferimento del rapporto perfetto, che a loro bontà dovrebbero vedere la coppia dialogare, parlare, dire e chiacchierare. Senza sapere che non è lì il problema.
sono pienamente d'accordo quando dici che la mancanza di dialogo è spesso soltanto la punta, l'apice dei problemi che affliggono una coppia. perchè è vero: una coppia - di solito - non è in crisi perchè manca il dialogo. è l'opposto: una coppia è in crisi e di conseguenza manca di dialogo, almeno nella norma.
kim90 ha scritto:.
Credo fermamente in una cosa, non è vero che il dialogare sia presagio e garanzia di un rapporto vincente, falso! Si può dialogare poco e nello stesso tempo amarsi davvero, quanto il contrario..ovvero dialogare tanto e non amarsi.
Credo che in una relazione il concetto di dialogo debba essere considerato relativamente perché come ripeto a mio avviso la mancanza di dialogo è solo un sintomo, un effetto conseguente a una causa che lo ha generato!

Un rapporto che funziona è un qualcosa di molto complesso, quando va… va, ed è indipendente dal dialogo più o meno attivo nella coppia, amarsi ed andare d’accordo è un’alchimia difficile da definire che si manifesta mediante un equilibrio dinamico che non trova nè tempo e nè spazio, che si rinnova continuamente e che unisce due persone da leggi che sfuggono alla nostra coscienza.
Questo è il mio parere.
Ciao.
su questo sono un pò meno d'accordo. è ovvio che non esiste l'equazione perfetta dialogo=coppia felice, perchè non esiste la graduazione perfetta del dialogo. il dialogo necessario in una coppia dipende da mille fattori, e, come giustamente rilevi tu, ci sono coppie in cui non si parla molto pur essendoci alla base un grande sentimento, e viceversa.
se il dialogo non è garanzia assoluta per la felicità e la sintonia nella coppia, credo però che aiuti molto.
come detto da shadow, credo che l'arroccarsi sulle proprie posizioni senza neppure cercare di ascoltare davvero l'altro (se non di comprenderlo proprio) non aiuti, ma anzi denoti una certa dose di egoismo e - in alcuni casi - di immaturità, a prescindere poi da quello che potrebbe essere l'esito del tanto desiderato dialogo.

amorediragazzo


Messaggio da amorediragazzo » 14/09/2010, 23:12

la mancanza di dialogo o il dialogare troppo sono solo scuse, perchè secondo me l'importante non è il quantitativo di dialogo che vi è tra due persone che ne decreta la solidità, l'affiatamento o come come sintomo o meno di amore, ma è piuttosto la QUALITA' nel comunicare ; e badate dico comunicare non dialogare o parlare, perchè due persone posso comunicare anche attraverso un cenno con gli occhi, uno sfioramento una parola detta nel momento oppertuno, nelle coppie non ci deve essere dialogo ad ogni costo ma ci deve essere COMUNICAZIONE.

Sims
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Messaggio da Sims » 15/09/2010, 12:24

amorediragazzo ha scritto:la mancanza di dialogo o il dialogare troppo sono solo scuse, perchè secondo me l'importante non è il quantitativo di dialogo che vi è tra due persone che ne decreta la solidità, l'affiatamento o come come sintomo o meno di amore, ma è piuttosto la QUALITA' nel comunicare ; e badate dico comunicare non dialogare o parlare, perchè due persone posso comunicare anche attraverso un cenno con gli occhi, uno sfioramento una parola detta nel momento oppertuno, nelle coppie non ci deve essere dialogo ad ogni costo ma ci deve essere COMUNICAZIONE.
Sono completamente d'accordo con te: bisogna comunicare, qualunque sia il modo in cui lo si fa.
Nel mio caso specifico cerco maggiore comunicazione perché mi sto sentendo insicura della storia che vivo.
E' molto semplice, come hanno detto altri sopra. Ciò nonostante ottenere miglioramenti è praticamente impossibile: se la coppia comunica in un certo modo niente potrà cambiarlo e o ci si adatta o si chiude perché la volontà di cui parla Shadow non c'è.

Ospite


Messaggio da Ospite » 15/09/2010, 14:21

Shadow750 ha scritto:[...]



Rimanere intransigenti e rigidi, non aiuta di certo.

.
si ma per me l'irrigidimento è di chi continua a chiedere l'impossibile.
non posso che quotare il bellissimo post di kim. io noto che chi continua a chiedere dialogo, con pensieri magari contorti, tenda ad addossare sull'altro la propria insoddisfazione (personale? di coppia?).
si pone dall'alto del " bisogna comunicare sempre" per pretendere ed invadere la personalità dell'altro assumendo come assioma che l'altro sbagli.
se fossi l'altra persona direi
-di cosa dobbiamo parlare? della mia personalità che non posso cambiare? di qualcosa di particolare che davvero deve giungere ad una soluzione? non puoi spettare i miei tempi se il problema è mio? ed è problema mio davvero?
- ma TU mi ami, accettando i miei limiti? cosa stai aspettando ? un terzo? (non arriva mai!) .
i miei non si parlano molto , si rispettano e rispettano il loro peculiare modo d'essere: stanno insieme ad 40 anni, alla faccia degli psicologi! :_)

Ospite


Messaggio da Ospite » 15/09/2010, 17:07

parola ha scritto:si ma per me l'irrigidimento è di chi continua a chiedere l'impossibile.
non posso che quotare il bellissimo post di kim. io noto che chi continua a chiedere dialogo, con pensieri magari contorti, tenda ad addossare sull'altro la propria insoddisfazione (personale? di coppia?).
si pone dall'alto del " bisogna comunicare sempre" per pretendere ed invadere la personalità dell'altro assumendo come assioma che l'altro sbagli.
se fossi l'altra persona direi
-di cosa dobbiamo parlare? della mia personalità che non posso cambiare? di qualcosa di particolare che davvero deve giungere ad una soluzione? non puoi spettare i miei tempi se il problema è mio? ed è problema mio davvero?
- ma TU mi ami, accettando i miei limiti? cosa stai aspettando ? un terzo? (non arriva mai!) .
i miei non si parlano molto , si rispettano e rispettano il loro peculiare modo d'essere: stanno insieme ad 40 anni, alla faccia degli psicologi! :_)
Voila'! :applause:

Ospite


Messaggio da Ospite » 15/09/2010, 21:21

arietina76 ha scritto:[...]
Come detto da shadow, credo che l'arroccarsi sulle proprie posizioni senza neppure cercare di ascoltare davvero l'altro (se non di comprenderlo proprio) non aiuti, ma anzi denoti una certa dose di egoismo e - in alcuni casi - di immaturità, a prescindere poi da quello che potrebbe essere l'esito del tanto desiderato dialogo.
Detta così come l'hai scritta, non mi sentirei di aggiungere nulla, se non essere pienamente daccordo. Sto solo però pensando se si tratta unicamente di egoismo e immaturità. Oppure convenienza. E se la persona non avesse ricevuto i giusti imput all'importanza del dialogo che, a mio parere, fin da piccoli bisognerebbe ricevere dai genitori? Dico questo perchè la formazione di base di un individuo, conta molto anche nello svolgersi successivo della sua maturità ed esperienza. Parlare senza inibizioni di qualsiasi cosa, e senza doversi vergognare o scandalizzarsi, mica è purtroppo patrimonio di tutti. Ci sono persone indirizzate fin da piccole a valori assoluti e schematizzati, oltre i quali non è dato loro stimolo di scoprire altro o pensare possa esistere qualcosa di diverso. Mettersi "a nudo" davanti a colui o colei con cui si convive, si mangia assieme, si dorme assieme e si condivide dal piatto in cui si mangia all'asciugamano del bagno, presuppone secondo me non solo esperienza e maturità, ma anche una coscienza generata e alimentata fin da bambini, alla sicurezza in sè stessi, alla spontaneità e alla comunicazione onesta e disincantata.

Ospite


Messaggio da Ospite » 16/09/2010, 10:18

Shadow750 ha scritto:[...]



. Ci sono persone indirizzate fin da piccole a valori assoluti e schematizzati, .
a me pare che il dialogo SEMPRE E CONUMQUE sia un valore assoluto.
al di là della tua antipatia per chi ha valori assoluti (che valgono per la persona) se ami una persona la accetti cosi' perchè ti piace: anche se non ti parla di tutto.
tra l'altro mi sembra un'idea utopistica di coppia perfetta. io conosco delle persone sposate da molto : la moglie non ha mai detto che avrebbe voluto csrivere, l'ha fatto e a fine libro l'ha comunicato. non hanno divorziato! ;)
se poi uno ha nell'indole di voler comunicare tutto il proprio all'essere all'altro fa bene a cercare qualcuno come lui, ma non è detto che è meglio di altri.

Ospite


Messaggio da Ospite » 16/09/2010, 20:29

parola ha scritto:[...]
A me pare che il dialogo SEMPRE E CONUMQUE sia un valore assoluto.
A me invece qualche volta, sembra solo una perdita di tempo. :D ;)
parola ha scritto:[...]
al di là della tua antipatia per chi ha valori assoluti (che valgono per la persona) se ami una persona la accetti cosi' perchè ti piace: anche se non ti parla di tutto.
Il piacere una persona non è però una costante, e tanto meno un valore assoluto. Superata la fase dell'innamoramento e delle "farfalline" che girano nello stomaco, bisogna lavorare e impegnarsi anche per far durare quel piacere che nel frattempo è diventato quotidianità. Non in senso negativo d'intende, ma solo per comunicarti che secondo me, non vai avanti all'infinito col semplice piacere di una persona. Bisogna andare oltre e soprattutto avanti con sempre nuovi stimoli e tanta comprensione.

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Messaggio da arietina76 » 16/09/2010, 20:50

Shadow750 ha scritto:[...]


Il piacere una persona non è però una costante, e tanto meno un valore assoluto. Superata la fase dell'innamoramento e delle "farfalline" che girano nello stomaco, bisogna lavorare e impegnarsi anche per far durare quel piacere che nel frattempo è diventato quotidianità. Non in senso negativo d'intende, ma solo per comunicarti che secondo me, non vai avanti all'infinito col semplice piacere di una persona. Bisogna andare oltre e soprattutto avanti con sempre nuovi stimoli e tanta comprensione.
non potrei essere più d'accordo! :D

Sims
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Messaggio da Sims » 17/09/2010, 22:47

Shadow750 ha scritto:Il piacere una persona non è però una costante, e tanto meno un valore assoluto. Superata la fase dell'innamoramento e delle "farfalline" che girano nello stomaco, bisogna lavorare e impegnarsi anche per far durare quel piacere che nel frattempo è diventato quotidianità. Non in senso negativo d'intende, ma solo per comunicarti che secondo me, non vai avanti all'infinito col semplice piacere di una persona. Bisogna andare oltre e soprattutto avanti con sempre nuovi stimoli e tanta comprensione.
Chiaramente sono d'accordo: nessuno vuole violentare/cambiare/rivoltare l'altro ma comunicare è importante. Se poi ci sono esseri in grado di comunicare molto senza parlare ben venga, ma generalmente lo si fa più facilmente parlando. La mia esperienza conferma ciò che dici in merito all'educazione, all'abitudine che si acquisisce crescendo ad aprirsi senza alcuna diffficoltà (e poi c'è il carattere che fa sì che un fratello sia così e l'altro cosà).
I miei non si parlano molto , si rispettano e rispettano il loro peculiare modo d'essere: stanno insieme ad 40 anni, alla faccia degli psicologi! :_)
Be', francamente - non posso sapere per il caso specifico dei tuoi - l'elogio al matrimonio eterno non lo farei! I tempi sono diversi: una volta si stava insieme per tanti motivi e non certo solo perché sapevano tenere in piedi la relazione! Cosa sarebbero state le donne di quegli anni una volta separate dal marito? I miei nonni ieri hanno fatto 60 anni di matrimonio ma mia nonna mi ha sempre detto "Non accettare mai l'umiliazione del silenzio che vivo io ogni giorno con un uomo che non ti sa dire una parola e non ha mai fatto un gesto per me". Ormai il loro legame è indissolubile e lei lo considera il suo "diamante" ma se avesse potuto non lo avrebbe lasciato tanto tempo fa? Ci sono tanti condizionameenti sociali e religiosi che hanno tenuto su i matrimoni ma non ne farei un monumento alle passate generazioni. Ci vuole anche molta forza per cercare la propria felicità quando si capisce che si è sbagliato o che qualcosa è finito. E prima di lasciare una persona magari provi a parlarci, no? Alla faccia del facile ruolo di quello che deve essere accettato così com'è!

Ospite


Messaggio da Ospite » 17/09/2010, 23:16

mah io ho passato il tempo delle farfalline da un po' e il comprendersi a metà è vicendevole. se uno non accetta piu' l'altro la vedo dura. che parli a fare????
tua nonna vrà almeno 80 anni!
dipingi sempre le vecchie generazioni in modo un po' assolutista: mia madre lavora e guadagna piu' di mio padre, ha 60 anni (5 piu' di mio padre), era in piena rivoluzione sessuale e politica amilano negli anni 70.
mio padre è ateo, ma crede nel rapporto eterno ed hanno passato i bassi e gli alti insieme , in un'alchimia che vedo anche negli altri miei familiari .
chi voleva separarsi l'ha fatto (pochi, per fotuna) .
non tiro su nessun monumento, ma li vedo felici, una felicità terrena che noi figli non sapremo uguagliare !

Ospite


Messaggio da Ospite » 18/09/2010, 13:14

Sims ha scritto:[...] I tempi sono diversi: una volta si stava insieme per tanti motivi e non certo solo perché sapevano tenere in piedi la relazione! Cosa sarebbero state le donne di quegli anni una volta separate dal marito? I miei nonni ieri hanno fatto 60 anni di matrimonio ma mia nonna mi ha sempre detto "Non accettare mai l'umiliazione del silenzio che vivo io ogni giorno con un uomo che non ti sa dire una parola e non ha mai fatto un gesto per me". Ormai il loro legame è indissolubile e lei lo considera il suo "diamante" ma se avesse potuto non lo avrebbe lasciato tanto tempo fa? Ci sono tanti condizionameenti sociali e religiosi che hanno tenuto su i matrimoni ma non ne farei un monumento alle passate generazioni.
Lucida e condivisibile considerazione, alla quale mi associo come conforto a tante esperienze di persone anziane di cui ho avuto modo di ascoltare i racconti. E' facile costruire un proprio tipo di felicità, quando si ha l'inconsapevolezza di variabili esterne, o i problemi più assilanti sono di altra natura, come ad esempio non sapere come riempire un piatto per la cena. E poi c'era tutta un'educazione che inculcava alla tolleranza, alla sopportazione e all'accettazione incondizionata di quel unico ruolo che la società ti dava. Guai a pensare diverso, così come a sovvertire un equilibrio pre costituito.
Ecco, in questi contesti il dialogo era considerato superfluo, e la cosa non è certamente apprezzabile.
Sims ha scritto:[...]
Ci vuole anche molta forza per cercare la propria felicità quando si capisce che si è sbagliato o che qualcosa è finito. E prima di lasciare una persona magari provi a parlarci, no? Alla faccia del facile ruolo di quello che deve essere accettato così com'è!
Ammettere i propri sbagli non è facile, ma potrebbe diventare doveroso. Qui subentra anche la giusta dose di umiltà che una persona dovrebbe avere, specie e a maggior ragione in una relazione lunga e costante.
Io sarei portato a fare più di un tentativo per provare a ricucire, sempre che questa mia volontà venga per lo meno apprezzata e considerata, e quando non mi sentissi presso in giro o banalizzato. In fin dei conti sono un essere libero, anche nei sentimenti, e questo per me è un cardine imprescindibile.

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Messaggio da bluver » 18/09/2010, 21:16

amorediragazzo ha scritto:la mancanza di dialogo o il dialogare troppo sono solo scuse, perchè secondo me l'importante non è il quantitativo di dialogo che vi è tra due persone che ne decreta la solidità, l'affiatamento o come come sintomo o meno di amore, ma è piuttosto la QUALITA' nel comunicare ; e badate dico comunicare non dialogare o parlare, perchè due persone posso comunicare anche attraverso un cenno con gli occhi, uno sfioramento una parola detta nel momento oppertuno, nelle coppie non ci deve essere dialogo ad ogni costo ma ci deve essere COMUNICAZIONE.
mi piace molto questa tua considerazione e la condivido
Spesso molte parole maschearno comunicazioni poverissime di contenuto
kim90 ha scritto:Un rapporto che funziona è un qualcosa di molto complesso, quando va… va, .
purtroppo spesso si pensa che il dialogo/comunicazione possa risolvere ogni problema e far superare le difficoltà
dialogo e comunicazione sono strumenti di conoscenza reciproca che come possono aiutare a trovare una strada comune possono far scoprire le molte divergenze che spesso non volgiamo vedere.
Ma come già detto sopra spesso il problema non è quando dialogo ci sia ma accettare o no il messaggio che riceviamo.
Io son come loro in perpetuo volo

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Messaggio da tropicsnow » 19/09/2010, 10:43

Shadow750 ha scritto: Ammettere i propri sbagli non è facile, ma potrebbe diventare doveroso. Qui subentra anche la giusta dose di umiltà che una persona dovrebbe avere, specie e a maggior ragione in una relazione lunga e costante.
Io sarei portato a fare più di un tentativo per provare a ricucire, sempre che questa mia volontà venga per lo meno apprezzata e considerata, e quando non mi sentissi preso in giro o banalizzato. In fin dei conti sono un essere libero, anche nei sentimenti, e questo per me è un cardine imprescindibile.
a volte il non voler ammettere di aver sbagliato è un modo per evitare di soffrire perchè significa gurdare in faccia la verità e riconoscere di essersi ingannati... :( la cosa migliore è accettare e riconoscere l'errore per poter superare l'impasse a cui si sarebbe condannati in caso contrario e poter ricucire così lo strappo sempre che ci sia tale volontà da entrambe le parti. inoltre, come hai sottolineato tu, occorre anche sentirsi valorizzati come persone prima ancora che come componente della coppia perchè se ogni nostro tentativo viene sminuito automaticamente viene meno anche la voglia di continuare a lottare per tenere in piedi il rapporto che a quel punto diventa a senso unico... :(

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Messaggio da leolam » 19/09/2010, 12:58

Ae manca il dialogo? fine

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Messaggio da kim90 » 22/09/2010, 21:22

arietina76 ha scritto:[...]




su questo sono un pò meno d'accordo. è ovvio che non esiste l'equazione perfetta dialogo=coppia felice, perchè non esiste la graduazione perfetta del dialogo. il dialogo necessario in una coppia dipende da mille fattori, e, come giustamente rilevi tu, ci sono coppie in cui non si parla molto pur essendoci alla base un grande sentimento, e viceversa.
se il dialogo non è garanzia assoluta per la felicità e la sintonia nella coppia, credo però che aiuti molto.
Ogni relazione amorosa ruota su mille sfaccettature, ci sarebbe da fare una cernita per vedere quello che è buono e quello che è meno buono.
Spesso vediamo che in molte relazioni si dialoga abbastanza, ma se inquadriamo la frame notiamo che il rapporto comunque stalla … vacilla.

Un rapporto che funziona, come peraltro ho già detto nel precedente post, si basa su un contesto ben più complesso, dove il dialogo non può certo prescindere, d’accordo, ma il tutto si impernia sul gioco delle immaginazioni e delle emozioni che i due riescono a condividere e ad alimentare durante la relazione.
Morale della favola il dialogo non è lo strumento per far funzionare un rapporto, ma è la sua modalità e la sua interazione con altri processi affettivi ad assumere un valore importante sull’efficacia di un buon rapporto.

E’ ovvio che questa mia risposta può trovare scarsa accoglienza per l’autore del topic “sims”, dato che cercava pareri sul perché della mancanza di dialogo, e non chiedeva se il dialogo fosse il fattore che determina più o meno un buon rapporto. Ma ho colto l’occasione per sottolineare aspetti che a mio avviso troppe volte sfuggono all’ottica di chi sta vivendo una relazione instabile, e che spesso è portato a delegare le colpe sulla mancanza di comunicazione.
Spero di essermi spiegato.

Ciao

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Messaggio da Ospite » 23/09/2010, 0:33

kim90 ha scritto:[...]
Morale della favola il dialogo non è lo strumento per far funzionare un rapporto, ma è la sua modalità e la sua interazione con altri processi affettivi ad assumere un valore importante sull’efficacia di un buon rapporto.

.... troppe volte sfuggono all’ottica di chi sta vivendo una relazione instabile, e che spesso è portato a delegare le colpe sulla mancanza di comunicazione.
Spero di essermi spiegato.
Perfetto direi.

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Messaggio da Sims » 25/09/2010, 11:13

Ho letto tutti gli interventi. Spero che anche chi ha scritto prima di me l'abbia fatto perché rispetto al titolo del topic avevo più volte fatto delle precisazioni.
Sono d'accordo che il mito del dialogo possa non essere adatto a tutti e a volte possa essere solo un'utopia a cui aggrapparsi.
Ma allora facciamo un passo oltre (e qui parlo in teoria, mentre ho notato che qualcuno dà per scontato che io sia con un cappio al collo con una storia ormai morta trascinata per comodità, niente di più falso):
se si nota che nella storia c'è mancanza di comprensione reciproca, dove si agisce? Io conosco solo la parola. C'è chi prova con la seduzione... Non saprei che altro. Davvero, vorrei sapere da chi contesta il ruolo costruttivo del dialogo che cosa farebbe in una situazione di distanza emotiva dal partner.
E poi lo so anch'io che non basta parlare (ma è la solita ovvietà: se si ama va tutto bene - io non ne sono convinta) ma un rapporto di coppia è un algoritmo impenetrabile che si vive giorno per giorno aggiustando man mano le sbavature, senza disegnarselo nella mente come preconcetto assoluto.

shine-85
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Re: E se manca il dialogo che si fa?

Messaggio da shine-85 » 25/09/2010, 16:39

Sims ha scritto:Che il dialogo in una coppia sia un elemento importante è quasi banale dirlo.
Ma visto che il mondo è vario, cosa ne pensate di un rapporto tra una persona emotiva che condivide con gli altri tutte le sue emozioni e una che non sa parlare di ciò che prova, non conosce il nome dei sentimenti e non ha intenzione di cambiare perché a detta sua non è nella sua natura e non sa cosa ci sia da dire?

E' sacrosanto che non bisogna cambiare le persone per adattarle a ciò che noi desideriamo.
Qualcuno di "esperto" mi ha fatto notare che ciò che importa è quale sia l'idea di rapporto di coppia che si ha e se questa coincide o no. Immagino che lei intenda che se non coincide almeno uno dei due non sarà mai soddisfatto né felice.

Ma allora, poniamo che si intuisca che forse la persona con cui si sta ha aspettative e idee diverse (magari non su tutto ma su cose per noi importanti), vedete delle alternative? E' già capolinea?

Ve lo chiedo con l'angoscia e vorrei che mi rispondeste mettendovi nei miei panni, diciamo andandoci piano perché in questo momento qualunque scelta mi sembra un'odissea da affrontare.
ciao.. e be situazione ?? semplice anche perchè siete due persone emotivamente diverse..e questo potrebbe essere un vantaggio, nel senso che vi potreste compensare o uno svantaggio perchè uno dei due come diceva l esperto..a lungo andare non potrà essere mai del tutto felice.. io mi sono trovata più o meno nella stessa situazione.. poi è finita per atri motivi.. ma ti dico che è proprio vero a lungo andare ne risenti del modo diverso di sentire e di vivere la vita.. un bacione :)
♥-shine-♥

shine-85
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Re: E se manca il dialogo che si fa?

Messaggio da shine-85 » 25/09/2010, 16:48

shine-85 ha scritto:[...]



ciao.. e be situazione ?? semplice anche perchè siete due persone emotivamente diverse..e questo potrebbe essere un vantaggio, nel senso che vi potreste compensare o uno svantaggio perchè uno dei due come diceva l esperto..a lungo andare non potrà essere mai del tutto felice.. io mi sono trovata più o meno nella stessa situazione.. poi è finita per atri motivi.. ma ti dico che è proprio vero a lungo andare ne risenti del modo diverso di sentire e di vivere la vita.. un bacione :)
Bisogna ℮ss℮r℮ abbastanza Simili P℮r Capirsi.. ℮ abbastanza Div℮rsi P℮r Compl℮tarsi a Vic℮nda .. e comunque la miglior arma e parlare e parlare con il proprio compagno/a. capire qual è il problema e cercare di risolverlo insieme..
♥-shine-♥