L'amore che si uccide

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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bluver
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Messaggio da bluver » 15/07/2010, 14:28

Rikardo ha scritto:[...]



E' veramente irritante, insopportabile, pensare la tua donna amata che subisca un determinato trattamento sessuale da un terzo, trattamento condiviso e legittimato per carità.
Gli uomini sanno come ragionano ed agiscono gli uomini, ergo fa veramente male pensare la tua donna oggetto di certi atteggiamenti sessuali maschili, in questi casi altrui.
Si tratterà di possessività, di troppo amore, di gelosia, ciò che vuoi.

E' che non voglio essere triviale, ma spero mi abbiate capito.
scusa ma se la tua donna lo subisce da te è accettabile?
non voglio trarre conclusioni sbagliate da quello che dici ma se colleghi questa frase con la successiva in cui dici gli uomini sanno come ragionano gli uomini... il dubbio si pone, anche se mi auguro disbagliarmi....
Io son come loro in perpetuo volo

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the.nuance
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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da the.nuance » 15/07/2010, 14:28

Mister71 ha scritto:Per Micol:




Non so se il fenomeno così come viene presentato dai media corrisponda a quello reale, nel senso che c'è anche chi non denuncia, chi non vuol far sapere, e ci sono uomini pesantemente calpestati dalle proprie compagne o mogli, e magari questi non fanno nulla anche per non rischiare di coprirsi di ridicolo, per un timore di questo tipo. Comunque, l'omicidio è un atto aggressivo, e se l'aggressività non è filtrata da un sano equilibrio, allora si manifesta più o meno direttamente.

Forse è il caso di fare anche un'altra riflessione: in un mondo palesemente insoddisfacente come quello attuale, consumista, sporco e superficiale, è facile che si finisca con il riversare tutte le proprie energie in un rapporto sentimentale o presunto tale, come se fosse l'ultimo aggancio significativo prima del nulla, e non è detto che questo pensiero sia cosciente nella mente di un uomo. Se anche questo va in pezzi, allora quel precario equilibrio segue a ruota, il colpo è troppo forte, non c'è una sufficiente conoscenza delle proprie emozioni e un autocontrollo ad ammortizzare, e la rabbia diventa come un rubinetto completamente aperto.


Se c'è un punto in comune, allora penso che sia soltanto di ordine emotivo. Finché non succede nulla, non si creano le condizioni, sono portatori sani - si fa per dire - di un equilibrio precario, ma ancora adeguato alla vita ordinaria, quotidiana. Come una valanga non è tale finché la neve non comincia a scivolare. E poi, si possono categorizzare queste persone sempre dopo. Prima di un episodio, come potresti? Certo ci sono dei segni, ma solo la fidanzata di turno è nella giusta posizione per coglierli, se è in grado di farlo e soprattutto, secondo me, se è disposta con sé stessa ad accettarne le possibili implicazioni...


La società dei consumi è un cancro per le coscienze, io direi. Invece di vivere in una collettività che promuova il guardarsi dentro, la conoscenza di sé, noi ci troviamo in un posto dove siamo spinti a guardare sempre verso l'esterno, a desiderare un oggetto dopo l'altro. Aggiungerei anche che molti genitori sono diventati tali solo per un fatto di sesso, una questione meccanica, senza consapevolezza del ruolo importante e pieno di significato di una figura allevante... e non solo...


Voi donne sembrate avere maggiore familiarità con le vostre emozioni, però per esperienza diretta posso dirti che la conoscenza di sé può essere insegnata a maschi e femmine, e che ci sono ragazze così invischiate nei propri problemi emotivi, a volte profondi e capaci di dare una forma pesante alla loro esistenza, da risultare meno consapevoli di un pezzo di legno. Non è colpa loro, ma il risultato non cambia.
Nessuno sceglie per sé cattive esperienze, cattivi genitori, e quant'altro. Se escludiamo i danni al sistema nervoso alla nascita, oppure manifestazioni successive a causa genetica, il resto o è sconosciuto oppure è di origine ambientale. E le cause "ambientali" non fanno troppe distinzioni tra maschi e femmine, colpiscono e basta.

Per questo, se siamo sani, fisicamente e mentalmente, se abbiamo una famiglia dove ci sono equilibrio e armonia, anche relative, siamo già enormemente fortunati, ma non sempre ce ne rendiamo conto... Ci sembra che i nostri obiettivi siano appena visibili all'orizzonte, e invece molti sono già con noi.

Ciao... :)


ho trovato le tue riflessioni molto sagge, anche se il fatto che vi siano 'violenze' anche da parte della donna non ci solleva, non stiamo meglio...l'aggressività da me percepita non è quella e soltanto fisica, ma anche a spesso morale, certo che una sano equilibrio interiore ci preserva ad arrivare a situazione così estreme (uccidere)


..anche se a mio parere, in realtà, ne siamo pienamente coscienti (tanto da pianificare con la nostra che ci sta 'scivolando' di mano, incontri chiarificatori...magar i da soli e in luoghi solitari), ne siamo coscienti quando pensiamo che ,come dici 'il colpo è troppo forte'... non sappiamo soffrire il giusto e dovremo imparare a soffrire senza quel tipo di rabbia distruttiva.
E'vero, la propria donna dovrebbe saper 'cogliere' e 'riconoscere' certi segnali, anche come aiuto di una presa di conoscenza del compagno, che porterebbe e vivere una situazione di fine rapporto con sofferenza si, ma con rispetto e civiltà...e qui devo pur dire che la donna stessa ha perso qualcosa (o molto) del suo naturale istinto e profondità nel "sentire", nel "percepire"
...con la differenza però, che la donna ha ( o dovrebbe avere) una specie di 'immunizzazione' da molti fattori ambientali, per sua natura, biologica e mentale, o almeno ne subiscono danni minori rispetto agli uomini

bel post davvero! Smile

B.

Ciao! B.

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da the.nuance » 15/07/2010, 15:04

Shadow750 ha scritto:[...]



Povero quest'uomo però. Meno male che a fine post hai attestato di non voler generalizzare, nel senso che io come tanti altri rappresentanti del cosidetto "sesso forte" non siamo per nulla così. Quanto affermi sento che ha una grande ragione di essere, però io da persona poco intellettuale, mi sento di pensare semplicemente chesarebbe necessario un percorso di maturazione più introspettivo e maturo. Uomo non è essere solo virile, prestante e dominatore della situazione. Io credo si debba essere anche e soprattutto umili, nel senso di acquisire con esperienza e lungimiranza, che la nostra affermazione all'interno della coppia, e quindi il nostro successo con la donna che ci sta accanto da un giorno o da una vita, prescinde dal rispetto che siamo in grado di darle. Nella capacità di renderla felice e farla sentire femmina a 360°,così come nell'accettare che non siamo più la persona adatta a lei. Senza per questo perdere le nostre potenzialità, magari da utilizzare in una relazione futura. Si tratta di mettere l'orgoglio sotto i tacchi, ed essere un attimino meno fatalisti e poco propensi alla ricerca spasmodica di conferme nel campo amoroso e sessuale.
Anche le curve hanno la loro importanza, e ci viene chiesto di valorizzarle senza per questo farne un mito. Ma vogliamo anche dare il giusto peso a queste curve? Quello che hanno nel corso di una notte, o di una breve convivenza, magari non è eguale quando si tratta di un legame saldo, sentimentalmente forte e impegnato, e dal quale sono pure seguiti dei frutti che necessitano di attenzione e responsabilità massime.

Voglio dire, e forse mi ripeto anche, che l'uomo dovrebbe pure avere il senso della misura e della proporzione. Spesso abbiamo la tendenza a enfatizzare troppo, manco avessimo la necessità di essere i più grandi playboy del Pianeta. Stiamo un attimo calmi, e pensiamo anche oltre alle curve. O comunque tiriamo un po' più spesso il freno della delusione e dell'arrabbiatura, visto che non siamo giudici dell'amore ne esseri infallibili e imperituri.







.
generalizzare nel senso che non tutti siamo così...è chiara la cosa?
...rappresentanti del 'sesso' forte? :? ...non siamo così? E come siamo allora? (sempre nell'accezione generale mi raccomando...), ma forse l'hai detto: siamo del sesso forte, abbiamo più o meno 'successo' con le donne per farle sentire ''femmine', non perdere le proprie potenzialità...magari per una relazione futura...ma sei sicuro che in realtà non siamo proprio alla ricerca di 'conferme' nel 'campo' amoroso e sessuale?

Certo che il corpo di una donna ha la sua importanza ma non credo fondamentale per una vera unione che stimoli e arricchisca entrambi.
Diamo pure il giusto peso alle 'curve'...ma diamo lo stesso peso all'intimità della nostra compagna? Non so domando...
...poi sembra che ti 'riprendi' nella parte finale del tuo post...eppure, scusami, ma mi resta il senso di una specie di arrampicatura sugli specchi.

Rispetto un certo tuo modo di porti nei rapporti con la donna ma non lo condivido.

Ciao. B.

Rikardo
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Messaggio da Rikardo » 15/07/2010, 15:20

bluver ha scritto:[...]



scusa ma se la tua donna lo subisce da te è accettabile?
non voglio trarre conclusioni sbagliate da quello che dici ma se colleghi questa frase con la successiva in cui dici gli uomini sanno come ragionano gli uomini... il dubbio si pone, anche se mi auguro disbagliarmi....

Forse non hai capito, il "subire" è meramente relativo ad un rapporto sessuale tra persone consenzienti, ergo escludiamo a priori violenze, stalking, o quegli assassini che alzano solo un dito alle donne.
Quindi, la tua domanda non ha senso.

Ospite


Messaggio da Ospite » 15/07/2010, 16:12

Rikardo ha scritto:[...]
Giadina, parlavo meramente di subconscio, di concezioni mentali.
Inconsciamente, ribadisco, l'uomo sovente vede la donna come un oggetto, durante l'atto sessuale intendo.
Allora non capisco la conseguenza di questo processo mentale: perchè anzichè usare violenza sulla donna (uccidendola) non si affronta direttamente colui che l'ha "usata?" considerandola un oggetto?

Rikardo
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Messaggio da Rikardo » 15/07/2010, 16:30

Aspe' Giadina, non mischiamo le carte in tavola.
Si può parlare di stalking, sovente legato ad un abbandono deciso dalla donna verso l'uomo; diverso è il discorso relativo all'essere fedifraga, al tradimento.
In quest'ultimo caso, l'assassino cornificato spesso uccide la donna, spesso il terzo incomodo, spesso entrambi, quindi è difficile statuire aprioristicamente le reazioni inconsulte dinnanzi tale fattispecie.

Personalmente, sostenevo meramente che fa veramente male pensare o addirittura vedere la propria amata adottare atteggiamenti sessuali con un altro; il rapporto sessuale fedifrago è per l'uomo l'elemento più alterante. Occhio, non mi sto focalizzando sulla tipizzazione di stalking come uomo lasciato che perseguita ed arriva ad uccidere l'ex compagna.
Posso chiederti una cosa?
Quale situazione vissuta dal tuo compagno ti farebbe "impazzire"? Il rapporto sessuale con un'amante, l'intesa dialettica, l'abbandono, l'indifferenza?
Dimmi tu.
Con tale quesito, cerco di esplicare il senso dei miei topics.

Ospite


Messaggio da Ospite » 15/07/2010, 17:39

Rikardo ha scritto: Personalmente, sostenevo meramente che fa veramente male pensare o addirittura vedere la propria amata adottare atteggiamenti sessuali con un altro; il rapporto sessuale fedifrago è per l'uomo l'elemento più alterante.
In questi casi ci sono tre tipologie di decisioni da parte dell'uomo:
1) lascia la compagna fedifraga (atteggiamento più diffuso perchè in questi casi l'uomo si comporta secondo un istinto "animale" nel senso che non ammette "intrusioni" nel suo territorio);
2) compie un delitto passionale (normalmente psicolabili);
3) la perdona (atteggiamento raro e spesso non condiviso dagli altri uomini) perchè riesce a razionalizzare l'evento e a dargli la giusta importanza (secondo il caso ovviamente).

Tre atteggiamenti diversi che sottolineano notevoli differenze anche all'interno della psicologia maschile.
Rikardo ha scritto:
Posso chiederti una cosa?
Quale situazione vissuta dal tuo compagno ti farebbe "impazzire"? Il rapporto sessuale con un'amante, l'intesa dialettica, l'abbandono, l'indifferenza?
Dimmi tu.
Parlo per me ovviamente:

L'abbandono. La sessualità fine a se stessa ha una durata limitata quindi non rappresenta per me alcuna minaccia se non un transitorio fastidio.

Rikardo
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Messaggio da Rikardo » 16/07/2010, 10:13

Ecco, nel mio caso, ma penso anche in relazione ad altri uomini, il tradimento sessuale mi farebbe inca zzare come un cinghiale: intollerabile, imperdonabile, mai.
Pensare la mia donna "trattata" in un certo modo, sarebbe veramente irritante, a dir poco.

Ospite


Messaggio da Ospite » 16/07/2010, 12:18

Rikardo ha scritto:[...]



Giadina, parlavo meramente di subconscio, di concezioni mentali.
Inconsciamente, ribadisco, l'uomo sovente vede la donna come un oggetto, durante l'atto sessuale intendo.
.
ecco questo è il grande problema: 1) ALCUNI uomini considerano la donna come un oggetto di godimento (come dite voi) e cosi' fanno ALCUNE donne. .
una volta c'erano i delitti passionali (solo nel 75, dico 1975, questi erano sanzionati con pene meno gravi: la donna che tradisce era peggio ed andava punita; il suo adulterio portava una visita dei crabinieri e se il marito uccideva aveva attenuanti).
ora la donna è pari e non ci sono piu' i delitti passionali.
ogni estate c'è questa violenza . io non credo alla differenza uomo e donna e non credo che c'entri nulla il tradimento.
gli uomini compiono da sempre reati cruenti, ma un certo atteggiamento morboso, come diceva dies irae, è anche delle donne.
2- la vita di coppia appare a molti come l'unica ancora di salvezza, l'unico mondo, l'unico modo per essere se stessi, l'unico ambito dove sentirsi realizzati. lo diceva tropic in modo molto piu' intelligente di me.
non è un delitto di gelosia, non si considera cosa vuole l'altro, ci si uccide non per codardia (sarebbero fuori dopo poco dal carcere) ma perchè "il mondo è bruttto ed io la seguo dovunque e saremo sempre insieme". per esempio uno di questi ha scritto con freddezza ai genitori cosa fare dei soldi rimasti, senza ascrivere altro, come se non avesse affetto per loro. ed i genitori continuano adire "era solo una crisi; si sarebbero rimessi insieme. lavorava, un bravo ragazzo". il disagio non è visto dai genitori, ma per me sono personalità border line fin dalla giovane infanzia.
pero' credo sbaglino le donme da uscire con ragazzi che hanno lasciato e non se ne fanno una ragione. è troppo pericoloso (mi colpisce anche che gli uomini siano molto piu' grandi delle donne, ma paiono adolescenti anche loro). forse anche le donne non hanno capito il disagio di questi uomini.
3) non so quanto centri l'indipendenza della donna. fin dall'inizio il topic è stato messo nell'ottica uomo- donna.
giustamente SHADOW parla di brevi relazioni. ma questo è il problema, shadow, molte persone (tra cui me) non sopportano questo mordi fuggi delle relazioni, questo continuo" usare ed essere usato", questa instabilità emotiva. è evidente che io ho cercato qualcuno che la pensava come me, atri (per problemi loro) non riescono a sopportare l'instabilità che il mondo moderno ci pone davanti.

Rikardo
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Messaggio da Rikardo » 16/07/2010, 13:51

Vabbè, come ho sovente scritto, i casi di stalking sono innumerevoli, così come le motivazioni alla base degli omicidi.
Tra l'altro, non è vero che si perpetrano in prevalenza d'estate: in questo periodo, i media si soffermano maggiormente sulla cronaca, trovano la notizia che suscita scalpore, e quindi la pompano, parlandone quotidianamente, trovando casi similari ecc...
E' come quando cade un aereo, amici, che ******** ogni giorno viene data notizia di problemi ad altri velivoli.

Comunque il mio punto era un altro: inconsciamente, fare l'amore con una donna spesso da l'impressione che la donna stessa sia sfruttata, che subisca il rapporto sessuale. Se ascolti i discorsi sessuali degli uomini, sentirai frasi tipo:" L'ho messa così, l'ho girata così, le sono .... in faccia, ecc...".
Scusami, non voglio essere volgare, però il senso è questo, cioè partendo da questa considerazione, farebbe veramente male vedere la donna della tua vita, che ami, che stimi, che desideri, messa da un altro uomo in quella situazione che ho succintamente descritto nel virgolettato.
Ergo, il tradimento sessuale difficilmente viene tollerato o considerato meramente un momento transeunte, come tu invece hai supposto.

Molti poi considerano la donna come un oggetto, e quindi l'unione di questo aspetto e di quello che ho descritto sopra, sono poi alla base di delitti efferati, di assassini, di stalking e di tutte quelle simili vergogne.

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da Ospite » 16/07/2010, 13:56

the.nuance ha scritto:[...]
...ma sei sicuro che in realtà non siamo proprio alla ricerca di 'conferme' nel 'campo' amoroso e sessuale?
Credo che ricercare questo genere di conferme, sia perfettamente normale e naturale in ogni essere umano. Non condivido invece che, quando non vi sono responsi positivi, si possa giungere a certi atteggiamenti cos' violenti e prevaricatori.
the.nuance ha scritto:[...]
Certo che il corpo di una donna ha la sua importanza ma non credo fondamentale per una vera unione che stimoli e arricchisca entrambi.
Diamo pure il giusto peso alle 'curve'...ma diamo lo stesso peso all'intimità della nostra compagna? Non so domando...
Il giusto equilibrio fra le due cose è a dir poco essenziale, almeno secondo me. Certo però che, parlando con un po' di pragmatismo, a letto non ci vai con gli ideali e i nobili pensieri. Specie sulle lunghe distanze... non so se mi spiego. ;)

Ospite


Messaggio da Ospite » 16/07/2010, 14:10

parola ha scritto:[...]
giustamente SHADOW parla di brevi relazioni. ma questo è il problema, shadow, molte persone (tra cui me) non sopportano questo mordi fuggi delle relazioni, questo continuo" usare ed essere usato", questa instabilità emotiva. è evidente che io ho cercato qualcuno che la pensava come me, atri (per problemi loro) non riescono a sopportare l'instabilità che il mondo moderno ci pone davanti.
Ognuno si pone davanti alla ricerca e alla gestione del rapporto, secondo la sua cultura, aspettativa ed esigenza. E tanti altri fattori magari. Io molto semplicemente credo che bisognerebbe sempre essere chiari e onesti fin dall'inizio. E metterci anche un po' di testa e acume, cercando di non scatenare troppo presto fuochi artificiali. Nel campo degli incontri e delle relazioni sentimentali nulla è scontato, preciso, o corrisponde ineluttabilmente a determinate aspettative e modi di vedere le cose. Cambiano le situazioni, cambiano le persone, mutano tante cose e una persona deve comprendere di non avere il dominio assoluto degli umori e delle sensazioni della propria partner.
Troppa enfasi tante volte. Troppi sogni e chimere scambiati per valori assoluti. Ma da una ragazzina di 16 anni alla sua prima esperienza, cosa si aspetta un uomo maturo? Che questa rimanga cotta e innamorata in maniera imperitura e lo segua come un cagnolino dove la vuole portare?
Ma ho fatto solo un esempio banale, ci sarebbe da discuterne a volontà sugli amori clandestini, contrastati e che molte volte vengono equivocati per sentimenti di portata massima. Ed ecco che, dietro al primo ripensamento, uno si sente subito giustificato a prendere una pistola e uccidere.

Ospite


Messaggio da Ospite » 16/07/2010, 15:11

Shadow750 ha scritto:[...]



. E metterci anche un po' di testa e acume, cercando di non scatenare troppo presto fuochi artificiali. Troppa enfasi tante volte. Troppi sogni e chimere scambiati per valori assoluti. Ma da una ragazzina di 16 anni alla sua prima esperienza, cosa si aspetta un uomo maturo? Che questa rimanga cotta e innamorata in maniera imperitura e lo segua come un cagnolino dove la vuole portare?
Ma ho fatto solo un esempio banale, ci sarebbe da discuterne a volontà sugli amori clandestini, contrastati e che molte volte vengono equivocati per sentimenti di portata massima. Ed ecco che, dietro al primo ripensamento, uno si sente subito giustificato a prendere una pistola e uccidere.
hai davvero capito cosa intendevo: amori adolescenziali ad una certa età , chimere e sogni pretesi da amori clandestini, amori masochisti....
andando sul pratico posso dirti che la frase " non me la sarei mai aspettato" è una banalità. secondo me molti sintomi di rapporti malati o di fragilità fotissime sono evidenti.
pero' è anche vero quel che diceva mr : fin quando va bene i sintomi ci sono, ma rimangono sotto controllo: "persona strana" si dice, almeno nel rapporto amoroso.
personalmente piu' che essere chiari credo nel buon senso, nel sapere cosa si vuole e nel non vedere fischi per fiaschi.
ti faccio un esempio banale: avevo 27 anni quando incontrai un ragazzo che cercava dipseratmente una ragazza. mi disse " scusa, ma tu non sei il mio tipo: sei troppo colta " :DD :DD . cercava un aragazza di bellezza normale , non troppo bella e non troppo intelligente. e lo diceva a tutti. era vicino o in pieno esaurimento: non parlava etc etc.
ti parlo di un tipo di 30 anni, con ottimo lavoro e di bell'aspetto. aveva avuto due storie in cui le donne lo vaevano considerato come una fase della loro vita (una prima della laurea, storia a distanza, l'altra come riempitivo tra una storia e l'altra). lui, accecato da questo desiderio d'essere amato, per anni 2 anni l aprima , uno la seconda) non aveva visto quel che non voleva vedere. il suo mondo era la lei di turno e non riusciva a trovare la forza per superare l'insicerità dell'altra (chi vuoi ti dica "scusa, ma facciamo per un po' e poi vado via?" era pero' evidente da certi comportanmenti soprattutto della seconda ragazza). ha risolto solo con una terza, ma il vuoto a mio parere è ditero l'angolo.
è una mnacata maturazione affettiva ed emotiva !

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Messaggio da Rikardo » 16/07/2010, 15:16

Il discorso amore con differenza d'età, relazione clandestina, strana ecc... c'entra relativamente con stalking, omicidio, persecuzione, tradimenti ecc...
Dai ragazzi, qui si parla di ammazzare donne, di strangolarle, di perseguitarle, di minacciarle di morte. E' una questione soggettiva, intestina, non così ordinaria.
Non facciamo passare discorsi insensati, tipo una persona uccide l'amante che lo lascia, oppure se v'è differenza d'età, esistono i prodromi per un eventuale omicidio, ecc...

Parliamo comunque di casi radicali, sporadici, estremi, da persone malate da incarcerare, stop.

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Messaggio da Ospite » 16/07/2010, 15:20

Rikardo ha scritto:Il discorso amore con differenza d'età, relazione clandestina, strana ecc... c'entra relativamente con stalking, omicidio, persecuzione, tradimenti ecc...
Dai ragazzi, qui si parla di ammazzare donne, di strangolarle, di perseguitarle, di minacciarle di morte. E' una questione soggettiva, intestina, non così ordinaria.
Non facciamo passare discorsi insensati, tipo una persona uccide l'amante che lo lascia, oppure se v'è differenza d'età, esistono i prodromi per un eventuale omicidio, ecc...

Parliamo comunque di casi radicali, sporadici, estremi, da persone malate da incarcerare, stop.
la fai semplice. sono persone come te, sai.... magari non con come te ok, da quel che scrivi.
è ovvio che non c'è solo una questione di pulsioni, ma culturale. perchè una persona non trova conferma se non in un altro e non ha considerazione del proprio se' se non in storie fallite fin dall'inizio ?

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Messaggio da Rikardo » 16/07/2010, 15:28

parolina, non so perchè, ma i tuoi messaggi m'attirano un casino.
Diciamo che concordo poco, ma m'attira il tuo modo di ragionare, di pensare, di vedere e vivere la vita.

clothilde

Re: L'amore che si uccide

Messaggio da clothilde » 16/07/2010, 16:37

kim90 ha scritto:[...]


Aggiungerei che a motivo del riscatto sociale della donna l'uomo spesso annaspa, e non riesce più a gestire le Variabili in gioco nei rapporti, e il più delle volte la rottura di una relazione diventa un trauma insormontabile. _
un trauma insurmontabile ? :O è solo secondo me, quello che può pensare un adolescente, un adulto, ci soffre, ci sbatte la testa, ma piano piano sà che passerà... ;)
kim90 ha scritto:[...]In poche parole nel campo affettivo l’uomo comincia a sentire tutto fuori Range, e al primo incidente di percorso scattano meccanismi distruttivi.

_
meccanismi distruttivi ? :O

Micol*

Re: L'amore che si uccide

Messaggio da Micol* » 16/07/2010, 18:54

clothilde ha scritto:[...]


un trauma insurmontabile ? :O è solo secondo me, quello che può pensare un adolescente, un adulto, ci soffre, ci sbatte la testa, ma piano piano sà che passerà... ;)

[...]



meccanismi distruttivi ? :O
Invece credo che per molti questo tipo di sconfitta sia davvero insormontabile, confrontarsi alla pari con la donna è qualcosa di nuovo, purtroppo. Noi donne abbiamo ribaltato i ruoli non tutti l'hanno ancora recepito...E poi in una società sempre più difficile l'aggressività la fa da padrona

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da the.nuance » 17/07/2010, 4:13

Shadow750 ha scritto:[...]



Credo che ricercare questo genere di conferme, sia perfettamente normale e naturale in ogni essere umano. Non condivido invece che, quando non vi sono responsi positivi, si possa giungere a certi atteggiamenti cos' violenti e prevaricatori.

Il giusto equilibrio fra le due cose è a dir poco essenziale, almeno secondo me. Certo però che, parlando con un po' di pragmatismo, a letto non ci vai con gli ideali e i nobili pensieri. Specie sulle lunghe distanze... non so se mi spiego ;)
Ma poveretto l'amico... è esattamente il contrario, se permetti; quando cerchi è perchè hai bisogno, e se hai bisogno vuol dire che, o hai 'paura' delle condizioni del tuo terosterone o ti 'nutri' di essa (la positività o meno delle cosidette "prestazioni" per sentirti 'maschio', visto che l'essere uomo è un altra cosa...), quindi è naturale, certo,ma sempre nell'ottica culturale e il retaggio del 'possesso' della donna...

No guarda che non si uccide o si malmena la propria donna o ex, per il 'responso negativo' che intendi...ma per un altro responso negativo: lei vuol 'mollarti'!

a letto ci si va con tutto ciò che siamo, interiormente e fisicamente...saremmo degli 'animali' in caso contrario...per le lunghe, medie e corte distanze fai tu...non mi interessano, non devo fare il Tour de France...non ho nessuna vittoria da raggiungere... ma ho solo da vivere uno dei momenti più belli che ci possano essere con la mia donna...far l'amore con tutta la passione e l'intensità possibili...e la qualità...
ti spieghi, eccome se ti spieghi...beh se va bene a te...tutto ok!

ciao!

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da the.nuance » 17/07/2010, 4:46

Micol* ha scritto:[...]



Invece credo che per molti questo tipo di sconfitta sia davvero insormontabile, confrontarsi alla pari con la donna è qualcosa di nuovo, purtroppo. Noi donne abbiamo ribaltato i ruoli non tutti l'hanno ancora recepito...E poi in una società sempre più difficile l'aggressività la fa da padrona
poche e chiare parole da quotare in toto e che meritebbero maggior attenzione!

Ciao!

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da the.nuance » 17/07/2010, 5:03

dies irae ha scritto:[...]




prima di tutto se devi parlare di me, sei pregato di parlare CON ME.

secondo, mi sono sforzato di scrivere il post in modo tale che si capisse che non sto facendo una guerra dei sessi, ma evidentemente non abbastanza.
ripeto, hai posto la questione in modo tale da mischiare due argomenti separati che andrebbero trattati in modo distinto, e hai SANCITO che entrambi siano una connotazione negativa degli uomini.

hai sbagliato a impostare il topic e te l'ho fatto notare, se poi vuoi continuare ad andare avanti sulla strada dei luoghi comuni in cui l'uomo è diavolo e la donna è santa per imprecisati motivi genetici, non è un mio problema.
Scusa...ma di cosa parli?...a me o nel forum non mi pare sia arrivata nessuna notazione tua sul mio topic...ho posto solo una domanda che nella sua introduzione poneva certo un atteggiamento negativo di uomini, relativo ai fatti descritti... alla quale non mi sembra tu abbia dato un contributo pertinente, se non quello di non tentare una risposta alla mia domanda. Tutto qui!

ciao!

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da arietina76 » 17/07/2010, 11:13

the.nuance ha scritto:[...]



Ma poveretto l'amico... è esattamente il contrario, se permetti; quando cerchi è perchè hai bisogno, e se hai bisogno vuol dire che, o hai 'paura' delle condizioni del tuo terosterone o ti 'nutri' di essa (la positività o meno delle cosidette "prestazioni" per sentirti 'maschio', visto che l'essere uomo è un altra cosa...), quindi è naturale, certo,ma sempre nell'ottica culturale e il retaggio del 'possesso' della donna...

No guarda che non si uccide o si malmena la propria donna o ex, per il 'responso negativo' che intendi...ma per un altro responso negativo: lei vuol 'mollarti'!

a letto ci si va con tutto ciò che siamo, interiormente e fisicamente...saremmo degli 'animali' in caso contrario...per le lunghe, medie e corte distanze fai tu...non mi interessano, non devo fare il Tour de France...non ho nessuna vittoria da raggiungere... ma ho solo da vivere uno dei momenti più belli che ci possano essere con la mia donna...far l'amore con tutta la passione e l'intensità possibili...e la qualità...ti spieghi, eccome se ti spieghi...beh se va bene a te...tutto ok!

ciao!
bellissime parole!

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da tropicsnow » 17/07/2010, 12:33

the.nuance ha scritto:
a letto ci si va con tutto ciò che siamo, interiormente e fisicamente...saremmo degli 'animali' in caso contrario...per le lunghe, medie e corte distanze fai tu...non mi interessano, non devo fare il Tour de France...non ho nessuna vittoria da raggiungere... ma ho solo da vivere uno dei momenti più belli che ci possano essere con la mia donna...far l'amore con tutta la passione e l'intensità possibili...e la qualità...
mi associo ad arietina: bellissime parole!

secondo me dipende molto da cosa si cerca e a cosa si dà importanza e questo è molto soggettivo. in un'avventura ad esempio può valere quanto diceva shadow, in una relazione duratura dove si investe emotivamente allora non dovrebbero contare le distanze... infatti tu parli della donna come della compagna di vita e non di una qualunque, infatti usi il termine "la mia donna", qui concordo con te...
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

Ospite

Re: L'amore che si uccide

Messaggio da Ospite » 17/07/2010, 15:02

the.nuance ha scritto:[...]
Ma poveretto l'amico... è esattamente il contrario, se permetti; quando cerchi è perchè hai bisogno, e se hai bisogno vuol dire che, o hai 'paura' delle condizioni del tuo terosterone o ti 'nutri' di essa (la positività o meno delle cosidette "prestazioni" per sentirti 'maschio', visto che l'essere uomo è un altra cosa...), quindi è naturale, certo,ma sempre nell'ottica culturale e il retaggio del 'possesso' della donna...
Spero che il poveretto non sia riferito a me e al mio commento, altrimenti l'aggettivo te lo meriti tutto te, quanto a supposta saccenza che esterni etichettando un utente in questo modo. A me piace molto il confronto, specie con persone di parere opposto, ma detesto la supponenza e l'alterigia, anche se comunicate in modi bonari e non offensivi. Se così non era, accetta pubblicamente le mie scuse per aver interpretato male la tua frase.

Ognuno cerca conferme nelle ricerche e nelle azioni che fà. Una persona si mette in ghingheri per piacere, così come rimane soddisfatta di apparire piacente e desiderata. Non mi dirai che credi lo faccia per piacere a se stessa vero?
Rimanere felice e compiaciuto di quanto ho saputo dare e infondere alla mia donna, a me appare normale e diffuso, così come la persona media ed evoluta sa benissimo che esistono infinite altre forme di appagamento, più intellettive e attinenti ai sentimenti. Quello è logico e non lo porrei mai in discussione.
the.nuance ha scritto:[...]
No guarda che non si uccide o si malmena la propria donna o ex, per il 'responso negativo' che intendi...ma per un altro responso negativo: lei vuol 'mollarti'!
Non sono in grado di definire dei perchè alla maturazione e consumazione di un omicidio. Per me è una cosa abnorme che evidenzia anomalie e devianze.
the.nuance ha scritto:[...]
a letto ci si va con tutto ciò che siamo, interiormente e fisicamente...saremmo degli 'animali' in caso contrario...per le lunghe, medie e corte distanze fai tu...non mi interessano, non devo fare il Tour de France...non ho nessuna vittoria da raggiungere... ma ho solo da vivere uno dei momenti più belli che ci possano essere con la mia donna...far l'amore con tutta la passione e l'intensità possibili...e la qualità...
ti spieghi, eccome se ti spieghi...beh se va bene a te...tutto ok!
Perchè non siamo degli animali anche noi? Oppure dovrei credere che, anche nelle pratiche fisiche e istintive, subentri la famosa intelligenza che l'uomo ha rispetto a loro. Umori, sensazioni, odori e quant'altro di poco intellettuale sopravvivono per fortuna ancora dentro di noi, e ci consentono di vivere passioni e desideri senza i paletti della convenzione e del conformismo.
Non si tratta di fare a gara fra maschi su chi è più bravo, per carità, così come poi l'intimità e la sessualità sono sicuramente elementi di caratura soggettiva e dalle infinite sfacettature. Rifuggo però da una connotazione moralistica e filosofica di pratiche che per me sono in sostanza eguali a quando gli uomini camminavano su 4 gambe. Questo è solo il mio pensiero e nulla più.

Ti saluto con rispetto.

Ospite

Re: L'amore che si uccide

Messaggio da Ospite » 17/07/2010, 15:32

tropicsnow ha scritto:[...]
secondo me dipende molto da cosa si cerca e a cosa si dà importanza e questo è molto soggettivo. in un'avventura ad esempio può valere quanto diceva shadow, in una relazione duratura dove si investe emotivamente allora non dovrebbero contare le distanze... infatti tu parli della donna come della compagna di vita e non di una qualunque, infatti usi il termine "la mia donna", qui concordo con te...
Il rispetto e l'attenzione per una donna, andrebbero attuati e praticati a prescindere dal tempo e dalle circostanze. Un'ora, un mese o tutta la vita sono condizioni temporali insignificanti con riguardo alla gestione di un rapporto che non prescinda da sentimenti di possesso e prevaricazione.

Diciamo che, di fronte a certe tragedie di cui al tema del topic, io personalmente riesco a darci un tentativo di valutazione quando esse si inseriscono in un rapporto lungo e duraturo. Un'unione di anni, attraverso la quale si sono maturati importanti sentimenti e costruiti obbiettivi comuni. Insomma, un vivere assieme di grande importanza, dove magari una conclusione affrettata o non preveduta in certa maniera, possono dare adito a reazioni di vendetta.

Quando invece due persone hanno trascorso poco tempo assieme, investito quasi nulla, e magari non vi era di mezzo alcuna progettualità, mi colpisce sempre la sproporzione fra la reazione omicida (o di atti persecutori) e il poco vissuto in mano.

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da the.nuance » 17/07/2010, 15:56

Shadow750 ha scritto:[...]



Spero che il poveretto non sia riferito a me e al mio commento, altrimenti l'aggettivo te lo meriti tutto te, quanto a supposta saccenza che esterni etichettando un utente in questo modo. A me piace molto il confronto, specie con persone di parere opposto, ma detesto la supponenza e l'alterigia, anche se comunicate in modi bonari e non offensivi. Se così non era, accetta pubblicamente le mie scuse per aver interpretato male la tua frase.

Ognuno cerca conferme nelle ricerche e nelle azioni che fà. Una persona si mette in ghingheri per piacere, così come rimane soddisfatta di apparire piacente e desiderata. Non mi dirai che credi lo faccia per piacere a se stessa vero?
Rimanere felice e compiaciuto di quanto ho saputo dare e infondere alla mia donna, a me appare normale e diffuso, così come la persona media ed evoluta sa benissimo che esistono infinite altre forme di appagamento, più intellettive e attinenti ai sentimenti. Quello è logico e non lo porrei mai in discussione.


Non sono in grado di definire dei perchè alla maturazione e consumazione di un omicidio. Per me è una cosa abnorme che evidenzia anomalie e devianze.


Perchè non siamo degli animali anche noi? Oppure dovrei credere che, anche nelle pratiche fisiche e istintive, subentri la famosa intelligenza che l'uomo ha rispetto a loro. Umori, sensazioni, odori e quant'altro di poco intellettuale sopravvivono per fortuna ancora dentro di noi, e ci consentono di vivere passioni e desideri senza i paletti della convenzione e del conformismo.
Non si tratta di fare a gara fra maschi su chi è più bravo, per carità, così come poi l'intimità e la sessualità sono sicuramente elementi di caratura soggettiva e dalle infinite sfacettature. Rifuggo però da una connotazione moralistica e filosofica di pratiche che per me sono in sostanza eguali a quando gli uomini camminavano su 4 gambe. Questo è solo il mio pensiero e nulla più.

Ti saluto con rispetto.
caro amico, per chi mi conosce qui in forum sa che non mi permetterei mai di 'giudicare' altri 'colleghi', ne tantomeno esprimere neppure una sorta di 'insulto'...e neppure 'controbattere' sullo stesso piano a chi, magari, possa farlo con me, no, la mia era intesa come un espressone di familiarità (es. siamo in un bar a parlarne insieme da amici), anche se purtroppo il vis a vis non riusciamo a 'riprodurlo' pur con tutti i nostri sforzi virtuali.

mi pongo e mi sono sempre posto con un atteggiamento di rispetto e collaborazione per dare soltanto un contributo senza personalismi e 'saccenze' di sorta!

Detto questo, lo ribadisco, il tuo concetto sull'uomo nella sua dimensione diciamo biologica non mi convince...no, non siamo rimasti a quelli di '2001: Odissea nello spazio'....se permetti, ci siamo evoluti nel bene e nel male, ma siamo andati avanti...se parliamo di situazioni da 'mordi e fuggi' te lo dicevo, rispetto ma non condivido. Concepisco un rapporto di coppia in un altro modo...anche perche il mio l'ho già dato ;) ... ho 'morso e son fuggito'...poi son cambiato, lavorando duramente su me stesso, cercando di essere concretamente ciò che 'sentivo'; è stata ed è dura...ma ne sono pienamente soddisfatto e, credimi, il tutto me lo sono guadagnato sul campo della vita e per questo ne ho diritto di parlarne... no, era come diceva tropic..."con la mia donna", nel senso di una coppia stabile, naturalmente ognuno dei due rispettosi della fiducia reciproca.

ciao.

Ospite

Re: L'amore che si uccide

Messaggio da Ospite » 17/07/2010, 21:32

Shadow750 ha scritto:[...]



. Rifuggo però da una connotazione moralistica e filosofica di pratiche che per me sono in sostanza eguali a quando gli uomini camminavano su 4 gambe. Questo è solo il mio pensiero e nulla più.

.
è il tuo pensiero???? è il pensiero di tutti ! :DD :DD
nel sesso siqmo rimasti sempre uguali . l'istinto è quello dai primordi al 2100, odissea a marte se rimarremo uomo e donna. basta guardare il kamasutra, pompei o lescaux . !!!!!!!
non posso che concordare tanto che infatti molti (tra cui io) dicono che il cambiamento è dovuto ad una crescita interiore .
comunque a me la tesi di micol e nuance non convince: l'uono prevaricatore e la donna indipendente nel lavoro. in realtà qui la donna è spesso succube.

Micol*

Re: L'amore che si uccide

Messaggio da Micol* » 17/07/2010, 22:20

parola ha scritto:[...]


è il tuo pensiero???? è il pensiero di tutti ! :DD :DD
nel sesso siqmo rimasti sempre uguali . l'istinto è quello dai primordi al 2100, odissea a marte se rimarremo uomo e donna. basta guardare il kamasutra, pompei o lescaux . !!!!!!!
non posso che concordare tanto che infatti molti (tra cui io) dicono che il cambiamento è dovuto ad una crescita interiore .
comunque a me la tesi di micol e nuance non convince: l'uono prevaricatore e la donna indipendente nel lavoro. in realtà qui la donna è spesso succube.
Che la donna sia succube poco ma sicuro!Io dico che questi uomini fanno fatica a stare dietro ai cambiamenti perchè noi non siamo più le mogliettine che stanno buone buone a casa e se anche il loro uomo ogni tanto ha qualche scappatella ingoiano e amen...Anzi non ci pensiamo su due volte a dargli il ben servito!Il confronto alla pari per molti uomini non è accettabile, non cercano di elaborare i sentimenti perchè è ancora una novità......Concordo con te e con shadow sul fatto che sul sesso "progressi" non ne sono stati fatti.......E non so nemmeno se mi piacerebbe che se ne facessero!Eh eh eh...per certe cose preferisco il sano istinto! ;)

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Re: L'amore che si uccide

Messaggio da the.nuance » 18/07/2010, 2:22

parola ha scritto:[...]


è il tuo pensiero???? è il pensiero di tutti ! :DD :DD
nel sesso siqmo rimasti sempre uguali . l'istinto è quello dai primordi al 2100, odissea a marte se rimarremo uomo e donna. basta guardare il kamasutra, pompei o lescaux . !!!!!!!
non posso che concordare tanto che infatti molti (tra cui io) dicono che il cambiamento è dovuto ad una crescita interiore .
comunque a me la tesi di micol e nuance non convince: l'uono prevaricatore e la donna indipendente nel lavoro. in realtà qui la donna è spesso succube.
ciao parola!

scusami ma ho l'impressione che tu abbia confuso alcune cose: il pensiero di tutti quale? Se concordi con me che un cambiamento personale è dovuto (soprattutto) ad una crescita interiore...si perchè questa è la mia tesi...come fai a non concordare con quale altra mia tesi?

Non ho mica detto che l'uomo è generalmente prevaricatore, no, è essenzialmete 'egoista' e spesso ancora oggi 'usa' il corpo femminile come fosse un oggetto da consumare e basta....se leggi bene ho parlato di uomini in difficoltà e tale la gesticono con sofferenza...sino alla violenza fisica e psicologica nei confronti della donna...e di questo appunto la donna è succube sia nel lavoro ( il post di Micol è emblematico) che affettivo e...soccombe (delitti, violenze e via dicendo) ... l'indipendenza dovuta al lavoro nella mia 'tesi'...è solo un aspetto, seppure importantissimo, del cambiamento in atto...

Riguardo alla questione 'sesso', è ovvio che l'istinto è quello...ma non credo si debba 'parlare' esclusivamente di esso...'l'odissea' significava che scientificamente, moralmente, culturalmente, interiormente ci siamo evoluti...non mi riferivo all'istinto sessuale: spero sia chiara ora la cosa. ...insomma se mi concedi credo che tu sia stata un pò semplicistica...vedo che quindi, alla fin fine, sei d'accordo con me...almeno dovrei concludere. :)


una serena e bella domenica!

Ospite

Re: L'amore che si uccide

Messaggio da Ospite » 18/07/2010, 9:44

the.nuance ha scritto:[...]



ciao parola!

scusami ma ho l'impressione che tu abbia confuso alcune cose: il pensiero di tutti quale? Se concordi con me che un cambiamento personale è dovuto (soprattutto) ad una crescita interiore...si perchè questa è la mia tesi...come fai a non concordare con quale altra mia tesi?

Non ho mica detto che l'uomo è generalmente prevaricatore, no, è essenzialmete 'egoista' e spesso ancora oggi 'usa' il corpo femminile come fosse un oggetto da consumare e basta....se leggi bene ho parlato di uomini in difficoltà e tale la gesticono con sofferenza...sino alla violenza fisica e psicologica nei confronti della donna...e di questo appunto la donna è succube sia nel lavoro ( il post di Micol è emblematico) che affettivo e...soccombe (delitti, violenze e via dicendo) ... l'indipendenza dovuta al lavoro nella mia 'tesi'...è solo un aspetto, seppure importantissimo, del cambiamento in atto...

Riguardo alla questione 'sesso', è ovvio che l'istinto è quello...ma non credo si debba 'parlare' esclusivamente di esso...'l'odissea' significava che scientificamente, moralmente, culturalmente, interiormente ci siamo evoluti...non mi riferivo all'istinto sessuale: spero sia chiara ora la cosa. ...insomma se mi concedi credo che tu sia stata un pò semplicistica...vedo che quindi, alla fin fine, sei d'accordo con me...almeno dovrei concludere. :)


una serena e bella domenica!

ciao
non sono semplicistica.allora io penso che il problema di molti operatori sociali , psicologi, educatori sia quello di spostare sempre l'attenzione sulla società e sulla emancipazione lavorativa della donna.
per me non è cosi'.
tu hai (credo consapevolmente )incentrato la discussione sul fatto che l'uomo usi la donna (ma succede anche il contrario perchè il corpo è visto come merce ), quasi colpevolizzando l'uomo stesso. è un atteggiamento culturale molto diffuso: questa mea culpa che si chede agli uomini ( e non solo a loro), un redde rationem per me insensato. qui non mi riferisco a te, ma andrei off topic.
ovviamente shadow (persona intelligente ) ha contrattaccato. hai trovato un interlocutrice femminile che ti dava ragione, ma una sola....
tralasciamo la vita personale e come ciascuno la vive (siamo grandi e vaccinati ed ognuno di noi non puo' vedere come grande traguardo avere una relazione stabile) .
quello che spesso credo molti operatori dimentichino è che, al di là della cultura e di questa continua contrapposizione tra uomo e donna, ci siano forze primordiali (basta leggere le tragedie antiche) a cui la la cultura puo' contrattaccare mai del tutto, tra cui l'eros (che tu sottovaluti) e l'ubris (il dilemmadelprigionerio mi corregerà) sono fondamentali e per ubris intendo il desiderio del potere , del dominio (anche da parte delle donne: basta leggere machbeth) e la violenza (di vari tipi) che ne consegue. sono istiniti ed emozioni che la società moderma pensa d'aver sconfitto, ma non è cosi'.