storia senza storia

Relazioni di coppia: esperienze, storie, delusioni, consigli

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birbante

storia senza storia

Messaggio da birbante » 14/02/2010, 19:28

sono destabilizzata, confusa, divisa tra "ragione-logica e speranza-illlusione", a causa di una storia che non e' proprio una storia (a dire il vero non so nemmeno come definirla) comunque un incontro tra due persone. Potete aiutarmi a capire il mio comportamento e dell'uomo che ho incontrato x ritrovare un po' di equilibrio? circa 1 anno fa, si e' costituito un nuovo ufficio nell'azienda dove lavoro, e qui ho conosciuto un collega di qualche anno più piccolo di me, simpatico attrente e infelicemente sposato. Io sono separata. Entrammo subito in sintonia, pause caffe' insieme e lunghe chiacchierate soprattutto tramite chat aziendale. Da subito mi confido' di essere da poco uscito da una storia extra coniugale durata qualche anno, che decise di troncare quando l'amante comincio' a fare pressioni e a "vagheggiare" condivisioni. Diceva che pur provando amore x quella donna, non avrebbe mai preso in considerazione di lasciare il suo "mondo" cioe' moglie e figlio grandicello, nonostante il suo matrimonio fosse fatto solo "per quieto-vivere". Lasciare l'amante gli causo' dolore e sensi di colpa, e alle continue insistenze di lei reagi' provando contemporaneamete amore e odio, a cui presto si aggiunsero sintomi fisici fino ad assumere comportamenti ipocondriaci. Non pote' mai parlare con nessuno di tutto quello che accadeva dentro e fuori di lui....fino a quando...incontro' me! La moglie, x arcani motivi tutti suoi, ha sempre ignorato la relazione del marito, seguendo comunque con lui i consulti medici. A sentire lui, vita matrimoniale solo di facciata, unico interesse in comune il figlio, rapporti fisici zero, comunicazione inesistente. Mi calo nella veste di psico-terapeuta e mi prodigo in consigli volti alla ricostruzione familare giacche', lui con la sua decisione di troncare la relazione extra, aveva sceltola famiaglia. Anch'io ho vissuto o la fine del matrimonio, ma ho fatto scelte diverse. La questione e' che la coppia , nonostante non condivida piu' nulla oltre al figlio e ai ricordi, non affronta mai il problema, soprattutto lei non vuole sentire il minimo accenno sul loro malessere! A questo punto vi chiederete cosa c'entri io in tutto questo!! Facendo la crocerossina, riscontrando la sua riconoscenza al sostegno pscologico fornito, scoprendo modi di sentire simili, sentendo un forte attrazione reciproca, la cosa comincio' a prendere la direzione dell'intimita' tanto da portarci dopo 5 mesi di sottile gioco mentale e dei sensi, ad incontrarci fuori dall'ufficio. Fu l'incontro di 2 anime e 2 corpi fusi, in seguito telefonate e messaggini di gioia perche' non vedeva che me, diceva che quel nostro incontro lo aveva segnato ma che nello stesso tempo capiva che non doveva coinvolgersi x paura cioe' di innamorarsi x poi (conoscendosi) abbandonare come gia' fatto in passato causando dolore x sè e ad un'altra donna. Beh! se fosse sparito subito dopo l'incontro, avrei pensato che in fondo cercava solo quello e nient'altro, invece proprio perche' subito dopo ci furono telefonate e manifestazioni d'affetto, cresceva in me il desiderio, la speranza che si fosse innamorato cosa che gia' accadeva in me. Ero interdetta! Pensavo che stesse passando le pene dell'inferno a valutare i piatti della bilancia, da 1 parte "il suo mondo" dall'altra io! Arrivo' il periodo estivo, le ferie, e dopo le ferie, quest'ufficio che sembra essere nato apposta x farci incontrare, di sciolse. Le destinazioni furono zone diverse della citta'. Continuarono i suoi messaggini disperati perche' sentiva la mia mancanza, la forte attrazione che provava x me, l'affetto, e il bene che sentiva gli avevo fatto. Che fare? mi diceva che mi voleva bene ma che doveva starmi lontano nonostante il suo desiderio piu' grande fosse quello di rivedermi. Come pensate che stessi io? Lacrime, non perdendo di vista che fosse un uomo sposato che non rinunciava alla moglie! in autunno i messaggini diminuirono, infine si limitava a rispondere ai miei. Al contrario di come succede ad altri che si conoscono in chat e poi nella vita reale, noi facciamo il contrario, ci siamo conosciuti nella vita reale e ora comunichiamo (nelle ore d'ufficio) in chat. Escludendo un paio d'incontri in pubblico, ci siamo rivisti solo una volta x natale perche' ho voluto fargli un pensierino, e anche questa volta ha dimostrato riluttanza ad incontrarmi perche' la paura ad incontrarmi. quando ci siamo rivisti pero' sono fioccati baci e carezze da parte sua, sospiri e sguardi d'innamorato, manifestazioni di benessere a godere della mia presenza e poi? ancora 1 volta la fuga! non prima di avermi fatto ancora una volta il resoconto del dolore del fallimento del suo matrimonio, l'incapacita' di rimettersi in gioco, il pensiero di andarsene da casa ecc. ecc. - il succo della faccenda e' che mi vuole ma non mi prende, se così si può dire, non puo' rinunciare a me (una me che in definitiva e' virtuale) e nello stesso tempo non fa nulla x avermi se non a parole parole parole. l'effetto di questo contrasto tra le sue parole e il suo comportamento e' di tenermi legata alla speranza!! Ora sono combattuta tra le logica e il mio sentire, a volte i suoi toni sono disperati che non mi sento di abbandonarlo, e sono anch'io disperata perche' sono dentro una storia senza storia, appunto
So che per logica dovrei mollare tutto, e infatti mi sono prodigata in addii che però lui non ha mai voluto accogliere (sempre a parole beninteso! in quanto ha sempre la parolina pronta per trattenermi), e che io non so mettere in pratica. In conclusione aspetto aspetto aspetto vivendo ora la speranza ora l'illusione. coraggio, apritemi gli occhi, se sono qui e' proprio perchè mi sono persa.

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Re: storia senza storia

Messaggio da Mister71 » 14/02/2010, 19:52

birbante ha scritto:sono destabilizzata, confusa, divisa tra "ragione-logica e speranza-illlusione", a causa di una storia che non e' proprio una storia (a dire il vero non so nemmeno come definirla) comunque un incontro tra due persone. Potete aiutarmi a capire il mio comportamento e dell'uomo che ho incontrato x ritrovare un po' di equilibrio? circa 1 anno fa, si e' costituito un nuovo ufficio nell'azienda dove lavoro, e qui ho conosciuto un collega di qualche anno più piccolo di me, simpatico attrente e infelicemente sposato. Io sono separata. Entrammo subito in sintonia, pause caffe' insieme e lunghe chiacchierate soprattutto tramite chat aziendale. Da subito mi confido' di essere da poco uscito da una storia extra coniugale durata qualche anno, che decise di troncare quando l'amante comincio' a fare pressioni e a "vagheggiare" condivisioni. Diceva che pur provando amore x quella donna, non avrebbe mai preso in considerazione di lasciare il suo "mondo" cioe' moglie e figlio grandicello, nonostante il suo matrimonio fosse fatto solo "per quieto-vivere". Lasciare l'amante gli causo' dolore e sensi di colpa, e alle continue insistenze di lei reagi' provando contemporaneamete amore e odio, a cui presto si aggiunsero sintomi fisici fino ad assumere comportamenti ipocondriaci. Non pote' mai parlare con nessuno di tutto quello che accadeva dentro e fuori di lui....fino a quando...incontro' me! La moglie, x arcani motivi tutti suoi, ha sempre ignorato la relazione del marito, seguendo comunque con lui i consulti medici. A sentire lui, vita matrimoniale solo di facciata, unico interesse in comune il figlio, rapporti fisici zero, comunicazione inesistente. Mi calo nella veste di psico-terapeuta e mi prodigo in consigli volti alla ricostruzione familare giacche', lui con la sua decisione di troncare la relazione extra, aveva sceltola famiaglia. Anch'io ho vissuto o la fine del matrimonio, ma ho fatto scelte diverse. La questione e' che la coppia , nonostante non condivida piu' nulla oltre al figlio e ai ricordi, non affronta mai il problema, soprattutto lei non vuole sentire il minimo accenno sul loro malessere! A questo punto vi chiederete cosa c'entri io in tutto questo!! Facendo la crocerossina, riscontrando la sua riconoscenza al sostegno pscologico fornito, scoprendo modi di sentire simili, sentendo un forte attrazione reciproca, la cosa comincio' a prendere la direzione dell'intimita' tanto da portarci dopo 5 mesi di sottile gioco mentale e dei sensi, ad incontrarci fuori dall'ufficio. Fu l'incontro di 2 anime e 2 corpi fusi, in seguito telefonate e messaggini di gioia perche' non vedeva che me, diceva che quel nostro incontro lo aveva segnato ma che nello stesso tempo capiva che non doveva coinvolgersi x paura cioe' di innamorarsi x poi (conoscendosi) abbandonare come gia' fatto in passato causando dolore x sè e ad un'altra donna. Beh! se fosse sparito subito dopo l'incontro, avrei pensato che in fondo cercava solo quello e nient'altro, invece proprio perche' subito dopo ci furono telefonate e manifestazioni d'affetto, cresceva in me il desiderio, la speranza che si fosse innamorato cosa che gia' accadeva in me. Ero interdetta! Pensavo che stesse passando le pene dell'inferno a valutare i piatti della bilancia, da 1 parte "il suo mondo" dall'altra io! Arrivo' il periodo estivo, le ferie, e dopo le ferie, quest'ufficio che sembra essere nato apposta x farci incontrare, di sciolse. Le destinazioni furono zone diverse della citta'. Continuarono i suoi messaggini disperati perche' sentiva la mia mancanza, la forte attrazione che provava x me, l'affetto, e il bene che sentiva gli avevo fatto. Che fare? mi diceva che mi voleva bene ma che doveva starmi lontano nonostante il suo desiderio piu' grande fosse quello di rivedermi. Come pensate che stessi io? Lacrime, non perdendo di vista che fosse un uomo sposato che non rinunciava alla moglie! in autunno i messaggini diminuirono, infine si limitava a rispondere ai miei. Al contrario di come succede ad altri che si conoscono in chat e poi nella vita reale, noi facciamo il contrario, ci siamo conosciuti nella vita reale e ora comunichiamo (nelle ore d'ufficio) in chat. Escludendo un paio d'incontri in pubblico, ci siamo rivisti solo una volta x natale perche' ho voluto fargli un pensierino, e anche questa volta ha dimostrato riluttanza ad incontrarmi perche' la paura ad incontrarmi. quando ci siamo rivisti pero' sono fioccati baci e carezze da parte sua, sospiri e sguardi d'innamorato, manifestazioni di benessere a godere della mia presenza e poi? ancora 1 volta la fuga! non prima di avermi fatto ancora una volta il resoconto del dolore del fallimento del suo matrimonio, l'incapacita' di rimettersi in gioco, il pensiero di andarsene da casa ecc. ecc. - il succo della faccenda e' che mi vuole ma non mi prende, se così si può dire, non puo' rinunciare a me (una me che in definitiva e' virtuale) e nello stesso tempo non fa nulla x avermi se non a parole parole parole. l'effetto di questo contrasto tra le sue parole e il suo comportamento e' di tenermi legata alla speranza!! Ora sono combattuta tra le logica e il mio sentire, a volte i suoi toni sono disperati che non mi sento di abbandonarlo, e sono anch'io disperata perche' sono dentro una storia senza storia, appunto
So che per logica dovrei mollare tutto, e infatti mi sono prodigata in addii che però lui non ha mai voluto accogliere (sempre a parole beninteso! in quanto ha sempre la parolina pronta per trattenermi), e che io non so mettere in pratica. In conclusione aspetto aspetto aspetto vivendo ora la speranza ora l'illusione. coraggio, apritemi gli occhi, se sono qui e' proprio perchè mi sono persa.

Ciao...

Io penso che tanti altri si sarebbero persi... è sempre così quando ci sono di mezzo i sentimenti e al di sotto certi legittimi desideri, come quello di amare e di essere corrisposti...

Il punto è un altro. Indipendentemente dalla causa, che io non posso conoscere, la persona che hai incontrato vive una vita di conflitto. C'è lui e il suo conflitto, come un diabolico amico invisibile, che non gli porta però nessun vantaggio... Il conflitto, qualunque esso sia, è di per sé la capitale della sofferenza, il centro, e secondo me devi tirartene fuori con determinazione perché altrimenti diventerai una componente stabile di questo quadro, e non penso che una cinquantenne con tanti anni di possibile soddisfazione e appagamento debba accettare di "trattenersi".

Un uomo che vive un conflitto che non è in grado di ridurre, non può che renderti partecipe, e in questo modo otterrai il contrario di quello che cerchi, visto che i sentimenti dovrebbero farci stare meglio, non peggio.

Ti costerà, forse anche tanto, ma allontanati.

Ciao... :)

Tizi

Re: storia senza storia

Messaggio da Tizi » 14/02/2010, 20:20

birbante ha scritto:sono destabilizzata, confusa, divisa tra "ragione-logica e speranza-illlusione", a causa di una storia che non e' proprio una storia (a dire il vero non so nemmeno come definirla) comunque un incontro tra due persone. Potete aiutarmi a capire il mio comportamento e dell'uomo che ho incontrato x ritrovare un po' di equilibrio? circa 1 anno fa, si e' costituito un nuovo ufficio nell'azienda dove lavoro, e qui ho conosciuto un collega di qualche anno più piccolo di me, simpatico attrente e infelicemente sposato. Io sono separata. Entrammo subito in sintonia, pause caffe' insieme e lunghe chiacchierate soprattutto tramite chat aziendale. Da subito mi confido' di essere da poco uscito da una storia extra coniugale durata qualche anno, che decise di troncare quando l'amante comincio' a fare pressioni e a "vagheggiare" condivisioni. Diceva che pur provando amore x quella donna, non avrebbe mai preso in considerazione di lasciare il suo "mondo" cioe' moglie e figlio grandicello, nonostante il suo matrimonio fosse fatto solo "per quieto-vivere". Lasciare l'amante gli causo' dolore e sensi di colpa, e alle continue insistenze di lei reagi' provando contemporaneamete amore e odio, a cui presto si aggiunsero sintomi fisici fino ad assumere comportamenti ipocondriaci. Non pote' mai parlare con nessuno di tutto quello che accadeva dentro e fuori di lui....fino a quando...incontro' me! La moglie, x arcani motivi tutti suoi, ha sempre ignorato la relazione del marito, seguendo comunque con lui i consulti medici. A sentire lui, vita matrimoniale solo di facciata, unico interesse in comune il figlio, rapporti fisici zero, comunicazione inesistente. Mi calo nella veste di psico-terapeuta e mi prodigo in consigli volti alla ricostruzione familare giacche', lui con la sua decisione di troncare la relazione extra, aveva sceltola famiaglia. Anch'io ho vissuto o la fine del matrimonio, ma ho fatto scelte diverse. La questione e' che la coppia , nonostante non condivida piu' nulla oltre al figlio e ai ricordi, non affronta mai il problema, soprattutto lei non vuole sentire il minimo accenno sul loro malessere! A questo punto vi chiederete cosa c'entri io in tutto questo!! Facendo la crocerossina, riscontrando la sua riconoscenza al sostegno pscologico fornito, scoprendo modi di sentire simili, sentendo un forte attrazione reciproca, la cosa comincio' a prendere la direzione dell'intimita' tanto da portarci dopo 5 mesi di sottile gioco mentale e dei sensi, ad incontrarci fuori dall'ufficio. Fu l'incontro di 2 anime e 2 corpi fusi, in seguito telefonate e messaggini di gioia perche' non vedeva che me, diceva che quel nostro incontro lo aveva segnato ma che nello stesso tempo capiva che non doveva coinvolgersi x paura cioe' di innamorarsi x poi (conoscendosi) abbandonare come gia' fatto in passato causando dolore x sè e ad un'altra donna. Beh! se fosse sparito subito dopo l'incontro, avrei pensato che in fondo cercava solo quello e nient'altro, invece proprio perche' subito dopo ci furono telefonate e manifestazioni d'affetto, cresceva in me il desiderio, la speranza che si fosse innamorato cosa che gia' accadeva in me. Ero interdetta! Pensavo che stesse passando le pene dell'inferno a valutare i piatti della bilancia, da 1 parte "il suo mondo" dall'altra io! Arrivo' il periodo estivo, le ferie, e dopo le ferie, quest'ufficio che sembra essere nato apposta x farci incontrare, di sciolse. Le destinazioni furono zone diverse della citta'. Continuarono i suoi messaggini disperati perche' sentiva la mia mancanza, la forte attrazione che provava x me, l'affetto, e il bene che sentiva gli avevo fatto. Che fare? mi diceva che mi voleva bene ma che doveva starmi lontano nonostante il suo desiderio piu' grande fosse quello di rivedermi. Come pensate che stessi io? Lacrime, non perdendo di vista che fosse un uomo sposato che non rinunciava alla moglie! in autunno i messaggini diminuirono, infine si limitava a rispondere ai miei. Al contrario di come succede ad altri che si conoscono in chat e poi nella vita reale, noi facciamo il contrario, ci siamo conosciuti nella vita reale e ora comunichiamo (nelle ore d'ufficio) in chat. Escludendo un paio d'incontri in pubblico, ci siamo rivisti solo una volta x natale perche' ho voluto fargli un pensierino, e anche questa volta ha dimostrato riluttanza ad incontrarmi perche' la paura ad incontrarmi. quando ci siamo rivisti pero' sono fioccati baci e carezze da parte sua, sospiri e sguardi d'innamorato, manifestazioni di benessere a godere della mia presenza e poi? ancora 1 volta la fuga! non prima di avermi fatto ancora una volta il resoconto del dolore del fallimento del suo matrimonio, l'incapacita' di rimettersi in gioco, il pensiero di andarsene da casa ecc. ecc. - il succo della faccenda e' che mi vuole ma non mi prende, se così si può dire, non puo' rinunciare a me (una me che in definitiva e' virtuale) e nello stesso tempo non fa nulla x avermi se non a parole parole parole. l'effetto di questo contrasto tra le sue parole e il suo comportamento e' di tenermi legata alla speranza!! Ora sono combattuta tra le logica e il mio sentire, a volte i suoi toni sono disperati che non mi sento di abbandonarlo, e sono anch'io disperata perche' sono dentro una storia senza storia, appunto
So che per logica dovrei mollare tutto, e infatti mi sono prodigata in addii che però lui non ha mai voluto accogliere (sempre a parole beninteso! in quanto ha sempre la parolina pronta per trattenermi), e che io non so mettere in pratica. In conclusione aspetto aspetto aspetto vivendo ora la speranza ora l'illusione. coraggio, apritemi gli occhi, se sono qui e' proprio perchè mi sono persa.
ciao e benvenuta, qui di crocerossine ce ne sono a iosa! ;)
Che dire della tua storia, io un uomo come questo che hai descritto non lo capisco proprio. Dici che ha un figlio già abbastanza grande quindi non capisco perchè se con la moglie le cose non vanno bene continua però a viverci. Nello stesso tempo però mi sembra chiaro che non lo fa di certo per onestà e/o alta moralità visto che le storielle extra coniugali non se le lascia scappare. Io ho la netta sensazione che sia un uomo con zero coraggio, non ha voglia di rimetteresi in gioco, non vuole rischiare nulla ma in compenso non gli frega un granchè di far soffrire gli altri.
Io ti capisco, anche se personalmente gli uomini di altre donne per me non hanno sesso, non li vedo proprio però, non ti giudico assolutamente, solo pensa che con questa persona non avrai mai un futuro, non mi sembra il caso di perdere altro tempo.
Ciao, un abbraccio.

birbante

Re: storia senza storia

Messaggio da birbante » 14/02/2010, 20:56

Mister71 ha scritto:[...]




Ciao...

Io penso che tanti altri si sarebbero persi... è sempre così quando ci sono di mezzo i sentimenti e al di sotto certi legittimi desideri, come quello di amare e di essere corrisposti...

Il punto è un altro. Indipendentemente dalla causa, che io non posso conoscere, la persona che hai incontrato vive una vita di conflitto. C'è lui e il suo conflitto, come un diabolico amico invisibile, che non gli porta però nessun vantaggio... Il conflitto, qualunque esso sia, è di per sé la capitale della sofferenza, il centro, e secondo me devi tirartene fuori con determinazione perché altrimenti diventerai una componente stabile di questo quadro, e non penso che una cinquantenne con tanti anni di possibile soddisfazione e appagamento debba accettare di "trattenersi".

Un uomo che vive un conflitto che non è in grado di ridurre, non può che renderti partecipe, e in questo modo otterrai il contrario di quello che cerchi, visto che i sentimenti dovrebbero farci stare meglio, non peggio.

Ti costerà, forse anche tanto, ma allontanati.

Ciao... :)
grazie, cosi' come stai facendo tu con me, ho cercato di dargli buoni consigli. Lui è consapevole di vivere un conflitto, di essere diviso e che a "tratti" cerca se stesso. Lui sa di essere cosi' e di tenere il cuore nel cassetto x privilegiare il raziocinio, ed effettivamente, non sa come agire per ridurre il tormento. Gli voglio bene e allontanarmi significa anche negargli il sostegno dell'amicizia, ma tu hai ragione quando dici "componente stabile di questo quadro" perche' ha gia' manifestato di non poter fare a meno del mio aiuto che nello stesso tempo rigetta argomentando che vorrebbe "riuscire a farcela da solo" - Secondo te devo allontanarmi, cioe' smettere di pensare a lui e occuparmi di me, non e' cosi'? ancora grazie Mister, ciao

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tempest
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Re: storia senza storia

Messaggio da tempest » 14/02/2010, 21:09

birbante ha scritto:Diceva che pur provando amore x quella donna, non avrebbe mai preso in considerazione di lasciare il suo "mondo" cioe' moglie e figlio grandicello, nonostante il suo matrimonio fosse fatto solo "per quieto-vivere". Lasciare l'amante gli causo' dolore e sensi di colpa, e alle continue insistenze di lei reagi' provando contemporaneamete amore e odio, a cui presto si aggiunsero sintomi fisici fino ad assumere comportamenti ipocondriaci. .
Non ho molto da dire, ho letto tutto il tuo post e la tua richista di "aprirti gli occhi"....
io non vedo proprio nessun motivo per restare con un uomo così. Allontanati in tutti i sensi, "amicizia" compresa.
Questo è il mio consiglio.

birbante

Re: storia senza storia

Messaggio da birbante » 14/02/2010, 21:23

Tizi ha scritto:[...]



ciao e benvenuta, qui di crocerossine ce ne sono a iosa! ;)
Che dire della tua storia, io un uomo come questo che hai descritto non lo capisco proprio. Dici che ha un figlio già abbastanza grande quindi non capisco perchè se con la moglie le cose non vanno bene continua però a viverci. Nello stesso tempo però mi sembra chiaro che non lo fa di certo per onestà e/o alta moralità visto che le storielle extra coniugali non se le lascia scappare. Io ho la netta sensazione che sia un uomo con zero coraggio, non ha voglia di rimetteresi in gioco, non vuole rischiare nulla ma in compenso non gli frega un granchè di far soffrire gli altri.
Io ti capisco, anche se personalmente gli uomini di altre donne per me non hanno sesso, non li vedo proprio però, non ti giudico assolutamente, solo pensa che con questa persona non avrai mai un futuro, non mi sembra il caso di perdere altro tempo.
Ciao, un abbraccio.
Grazie per aver risposto. Spesso nello sfasciare un matrimonio si innescano meccanismi legati anche a questioni squisitamente di carattere economico, ma con la tua sensazione ci hai azzeccato, coraggio zero, di rischi neanche a parlarne. Solo paura e il rifiuto di affrontare la situazione...e da qui sofferenza. mah! grazie dell'abbraccio, mi scalda ciao

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Re: storia senza storia

Messaggio da tropicsnow » 14/02/2010, 21:52

birbante ha scritto:sono destabilizzata, confusa, divisa tra "ragione-logica e speranza-illlusione", a causa di una storia che non e' proprio una storia (a dire il vero non so nemmeno come definirla) comunque un incontro tra due persone. Potete aiutarmi a capire il mio comportamento e dell'uomo che ho incontrato x ritrovare un po' di equilibrio?
A sentire lui, vita matrimoniale solo di facciata, unico interesse in comune il figlio, rapporti fisici zero, comunicazione inesistente. Mi calo nella veste di psico-terapeuta e mi prodigo in consigli volti alla ricostruzione familare giacche', lui con la sua decisione di troncare la relazione extra, aveva scelto la famiaglia.
Fu l'incontro di 2 anime e 2 corpi fusi, in seguito telefonate e messaggini di gioia perche' non vedeva che me, diceva che quel nostro incontro lo aveva segnato ma che nello stesso tempo capiva che non doveva coinvolgersi x paura cioe' di innamorarsi x poi (conoscendosi) abbandonare come gia' fatto in passato causando dolore x sè e ad un'altra donna. Beh! se fosse sparito subito dopo l'incontro, avrei pensato che in fondo cercava solo quello e nient'altro, invece proprio perche' subito dopo ci furono telefonate e manifestazioni d'affetto, cresceva in me il desiderio, la speranza che si fosse innamorato cosa che gia' accadeva in me. Ero interdetta! Pensavo che stesse passando le pene dell'inferno a valutare i piatti della bilancia, da 1 parte "il suo mondo" dall'altra io! ancora 1 volta la fuga! non prima di avermi fatto ancora una volta il resoconto del dolore del fallimento del suo matrimonio, l'incapacita' di rimettersi in gioco, il pensiero di andarsene da casa ecc. ecc. - il succo della faccenda e' che mi vuole ma non mi prende, se così si può dire, non puo' rinunciare a me (una me che in definitiva e' virtuale) e nello stesso tempo non fa nulla x avermi se non a parole parole parole. l'effetto di questo contrasto tra le sue parole e il suo comportamento e' di tenermi legata alla speranza!! Ora sono combattuta tra le logica e il mio sentire, a volte i suoi toni sono disperati che non mi sento di abbandonarlo, e sono anch'io disperata perche' sono dentro una storia senza storia, appunto
ciao...
chiedi consigli ma credo che i punti salieti della questione li abbia già sottolineati tu, quindi vedi perfettamente come stanno le cose. razionalmente ti rendi conti che qust'uomo non è in grado di darti quello di cui hai bisogno ma dall'altro il coinvolgimento emotivo ti impedisce di essere risoluta nel troncare. quest'uomo non è in grado di prendere una decisione altrimenti lo avrebbe già fatto visto che versa in questa condizione da diverso tempo. ammesso anche che sia la moglie a decidere per la separazione, cosa cambierebbe? secondo me nulla. cambierebbe la forma non il contenuto. lui resterebbe l'eterno indeciso incapace di affrontare i problemi, oggi è il suo matrimonio domani sarà qualcos'altro... potrebbe rimettere in pratica lo stesso comportamento con te qualora si separi e intrapendi una relazione con te alla luce del sole. lui ha dei problemi che hanno origine in un luogo e in un tempo molto lontano e che non sono mai stati affrontati riproducendosi continuamente... tu sei diventata un punto di riferimento per lui, ma lui può esserlo per te? non c'è reciprocità in questa "storia senza storia" e molto probabilmente non ci sarà neanche dopo. immagino che ti abbia detto che da te vuole tutto però, come tu stessa dici, non si è preso niente. la sua infelicità è un suo problema non tuo e per quanto tu possa dargli sostegno è lui che deve prendere coraggio e decidere di fare qualcosa, cosa che non ha fatto finora e non farà. lui è in una sorta di sabbie mobili e se non stai attenta ci finirai anche tu e da "colei che aiuta" passerai ad essere "colei che ha bisogno di essere aiutata". sarai proprio tu a non vivere più in maniera equilibrata. in cuor tuo sai già cosa sia meglio fare. prendi le distanze prima che ti annienti definitivamente perchè a quel punto la tua risalita sarà piuttosto dolorosa, più di quanto possa esserlo ora. a meno che tu non voglia fare la crocerossina o l'amante a vita, ti accontenti di una vita vissuta nell'ombra, di un amore rubato nei ritagli di tempi e sempre fugace... se sei qui credo proprio che non sia questo che vuoi... prendi coraggio e fà la tua scelta.
un abbraccio

birbante

Re: storia senza storia

Messaggio da birbante » 14/02/2010, 22:22

tempest ha scritto:[...]



Non ho molto da dire, ho letto tutto il tuo post e la tua richista di "aprirti gli occhi"....
io non vedo proprio nessun motivo per restare con un uomo così. Allontanati in tutti i sensi, "amicizia" compresa.
Questo è il mio consiglio.
Che dire? concordate tutti! Rileggendo il pezzo che tu hai evidenziato rimarco a me stessa l'evidenza. Come, come cacciarlo dalla mia testa? Di fatto non mi ha mai mentito... ma come ha scritto Mister71, i sentimenti dovrebbero farci stare meglio... e io, ora come ora, sono messa male. grazie del consiglio, grazie a tutti voi

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Re: storia senza storia

Messaggio da kelly » 15/02/2010, 18:27

tropicsnow ha scritto:[...]



ciao...
chiedi consigli ma credo che i punti salieti della questione li abbia già sottolineati tu, quindi vedi perfettamente come stanno le cose. razionalmente ti rendi conti che qust'uomo non è in grado di darti quello di cui hai bisogno ma dall'altro il coinvolgimento emotivo ti impedisce di essere risoluta nel troncare. quest'uomo non è in grado di prendere una decisione altrimenti lo avrebbe già fatto visto che versa in questa condizione da diverso tempo. ammesso anche che sia la moglie a decidere per la separazione, cosa cambierebbe? secondo me nulla. cambierebbe la forma non il contenuto. lui resterebbe l'eterno indeciso incapace di affrontare i problemi, oggi è il suo matrimonio domani sarà qualcos'altro... potrebbe rimettere in pratica lo stesso comportamento con te qualora si separi e intrapendi una relazione con te alla luce del sole. lui ha dei problemi che hanno origine in un luogo e in un tempo molto lontano e che non sono mai stati affrontati riproducendosi continuamente... tu sei diventata un punto di riferimento per lui, ma lui può esserlo per te? non c'è reciprocità in questa "storia senza storia" e molto probabilmente non ci sarà neanche dopo. immagino che ti abbia detto che da te vuole tutto però, come tu stessa dici, non si è preso niente. la sua infelicità è un suo problema non tuo e per quanto tu possa dargli sostegno è lui che deve prendere coraggio e decidere di fare qualcosa, cosa che non ha fatto finora e non farà. lui è in una sorta di sabbie mobili e se non stai attenta ci finirai anche tu e da "colei che aiuta" passerai ad essere "colei che ha bisogno di essere aiutata". sarai proprio tu a non vivere più in maniera equilibrata. in cuor tuo sai già cosa sia meglio fare. prendi le distanze prima che ti annienti definitivamente perchè a quel punto la tua risalita sarà piuttosto dolorosa, più di quanto possa esserlo ora. a meno che tu non voglia fare la crocerossina o l'amante a vita, ti accontenti di una vita vissuta nell'ombra, di un amore rubato nei ritagli di tempi e sempre fugace... se sei qui credo proprio che non sia questo che vuoi... prendi coraggio e fà la tua scelta.
un abbraccio
ciao tropic
sono pienamente d'accordo con te su ogni singola parola...quindi cara Birbante allontanati da lui devi proteggerti ....e poi se nel destino ce' scritto che e' lui l'uomo della tua vita prima o poi lo sara' ma per il momento fuggi piu' lontano che puoi....
ti abbraccio

birbante

Re: storia senza storia

Messaggio da birbante » 15/02/2010, 21:34

tropicsnow ha scritto:[...]



lui ha dei problemi che hanno origine in un luogo e in un tempo molto lontano e che non sono mai stati affrontati riproducendosi continuamente... tu sei diventata un punto di riferimento per lui, ma lui può esserlo per te? non c'è reciprocità in questa "storia senza storia" e molto probabilmente non ci sarà neanche dopo. immagino che ti abbia detto che da te vuole tutto però, come tu stessa dici, non si è preso niente. la sua infelicità è un suo problema non tuo e per quanto tu possa dargli sostegno è lui che deve prendere coraggio e decidere di fare qualcosa, cosa che non ha fatto finora e non farà. lui è in una sorta di sabbie mobili e se non stai attenta ci finirai anche tu e da "colei che aiuta" passerai ad essere "colei che ha bisogno di essere aiutata". sarai proprio tu a non vivere più in maniera equilibrata. in cuor tuo sai già cosa sia meglio fare. prendi le distanze prima che ti annienti definitivamente perchè a quel punto la tua risalita sarà piuttosto dolorosa, più di quanto possa esserlo ora. a meno che tu non voglia fare la crocerossina o l'amante a vita, ti accontenti di una vita vissuta nell'ombra, di un amore rubato nei ritagli di tempi e sempre fugace... se sei qui credo proprio che non sia questo che vuoi... prendi coraggio e fà la tua scelta.
un abbraccio
Ciao
E' un suo problema. Si! E io devo riuscire a farmi scivolare di dosso frasi come quella che mi ha detto oggi:

impegnato soprattutto a tratteggiare, in me, una realtà che non esiste. a vedermi impegnato, quando guardo solo un muro bianco (con sconforto); a dirmi contento, quando interiormente sto di ***** === chi più ipocrita di me in effetti??? ........

Ma tu hai ragione, la realta' è il mio perduto equilibrio, la mia sorta di ossessione a fare "il punto di riferimento" peccando, a volte, anche di presunzione. E' come con le sigarette, stimolanti e nocive, difficili da eliminare! Sono contenta di essere in questo forum, grazie alla vostra amicizia e lucidità, sono riuscita a stare un bel pò in "astinenza", mi ripropongo di continuare su questa strada, sebbene forzando me stessa. grazie ancora, ciao

erurraco

Re: storia senza storia

Messaggio da erurraco » 15/02/2010, 21:51

birbante ha scritto:[...]



Ciao
E' un suo problema. Si! E io devo riuscire a farmi scivolare di dosso frasi come quella che mi ha detto oggi:

impegnato soprattutto a tratteggiare, in me, una realtà che non esiste. a vedermi impegnato, quando guardo solo un muro bianco (con sconforto); a dirmi contento, quando interiormente sto di ***** === chi più ipocrita di me in effetti??? ........

Ma tu hai ragione, la realta' è il mio perduto equilibrio, la mia sorta di ossessione a fare "il punto di riferimento" peccando, a volte, anche di presunzione. E' come con le sigarette, stimolanti e nocive, difficili da eliminare! Sono contenta di essere in questo forum, grazie alla vostra amicizia e lucidità, sono riuscita a stare un bel pò in "astinenza", mi ripropongo di continuare su questa strada, sebbene forzando me stessa. grazie ancora, ciao
sei sicura che il suo problema non sia solo la noia coniugale, dal quale evade attraverso le scappatelle? se non amasse più la moglie non si farebbe così tanti problemi a troncare; non sembra che se li sia fatti a troncare con l'amante (che diceva di amare).
Una persona che cerca amore non deve accontentarsi di un rapporto part-time perchè rischia di vivere una storia d'amore unilaterale...

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tropicsnow
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Re: storia senza storia

Messaggio da tropicsnow » 15/02/2010, 22:52

birbante ha scritto:[...]



Ciao
E' un suo problema. Si! E io devo riuscire a farmi scivolare di dosso frasi come quella che mi ha detto oggi:

impegnato soprattutto a tratteggiare, in me, una realtà che non esiste. a vedermi impegnato, quando guardo solo un muro bianco (con sconforto); a dirmi contento, quando interiormente sto di ***** === chi più ipocrita di me in effetti??? ........

Ma tu hai ragione, la realta' è il mio perduto equilibrio, la mia sorta di ossessione a fare "il punto di riferimento" peccando, a volte, anche di presunzione. E' come con le sigarette, stimolanti e nocive, difficili da eliminare! Sono contenta di essere in questo forum, grazie alla vostra amicizia e lucidità, sono riuscita a stare un bel pò in "astinenza", mi ripropongo di continuare su questa strada, sebbene forzando me stessa. grazie ancora, ciao
il punto, secondo me, è che tu per lui ci sei sempre quando ha bisogno, tu sei sempre lì come un'ancora di salvezza. intanto lui non rinuncia a nulla: da una parte continua a mantenere le sue sicurezze e i suoi interessi con la moglie e dall'altra si prende quell'amore di cui dice esserne privo... tu invece passi da momenti di sconforto e solitudine, a momenti di gioia mista a estasi quando lui ti chiama e magari chiede di vederti. tu vivi nell'attesa, nella speranza che accada qualcosa mentre lui continua a portare avanti la vita di sempre... parlandoti della sua infelicità, ti ha reso complice e fa leva proprio su questo... tu pensa a cosa sta facendo con te e a cosa ha fatto con l'altra, non credi ci sia una coazione a ripetere? considera anche che lui dice di non voler/potere lasciare la moglie, in questo modo ha messo le mani avanti togliendoti, quando finirà -mi dispiace dirlo ma finirà, lo sai tu e lo sa anche lui- il diritto di fare una scenata, di arrabbiarti, di piangere, perchè lo sapevi fin dal primo momento come stavano le cose. inoltre analizza i suoi comportamenti e le sue parole e poniti una domanda: "io lo voglio davvero un uomo così come compagno di vita?" se la risposta è "no", agisci di conseguenza...

ti sono vicina...
ciao...

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arietina76
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Re: storia senza storia

Messaggio da arietina76 » 16/02/2010, 9:55

birbante ha scritto:sono destabilizzata, confusa, divisa tra "ragione-logica e speranza-illlusione", a causa di una storia che non e' proprio una storia (a dire il vero non so nemmeno come definirla) comunque un incontro tra due persone. Potete aiutarmi a capire il mio comportamento e dell'uomo che ho incontrato x ritrovare un po' di equilibrio? circa 1 anno fa, si e' costituito un nuovo ufficio nell'azienda dove lavoro, e qui ho conosciuto un collega di qualche anno più piccolo di me, simpatico attrente e infelicemente sposato. Io sono separata. Entrammo subito in sintonia, pause caffe' insieme e lunghe chiacchierate soprattutto tramite chat aziendale. Da subito mi confido' di essere da poco uscito da una storia extra coniugale durata qualche anno, che decise di troncare quando l'amante comincio' a fare pressioni e a "vagheggiare" condivisioni. Diceva che pur provando amore x quella donna, non avrebbe mai preso in considerazione di lasciare il suo "mondo" cioe' moglie e figlio grandicello, nonostante il suo matrimonio fosse fatto solo "per quieto-vivere". Lasciare l'amante gli causo' dolore e sensi di colpa, e alle continue insistenze di lei reagi' provando contemporaneamete amore e odio, a cui presto si aggiunsero sintomi fisici fino ad assumere comportamenti ipocondriaci. Non pote' mai parlare con nessuno di tutto quello che accadeva dentro e fuori di lui....fino a quando...incontro' me! La moglie, x arcani motivi tutti suoi, ha sempre ignorato la relazione del marito, seguendo comunque con lui i consulti medici. A sentire lui, vita matrimoniale solo di facciata, unico interesse in comune il figlio, rapporti fisici zero, comunicazione inesistente. Mi calo nella veste di psico-terapeuta e mi prodigo in consigli volti alla ricostruzione familare giacche', lui con la sua decisione di troncare la relazione extra, aveva sceltola famiaglia. Anch'io ho vissuto o la fine del matrimonio, ma ho fatto scelte diverse. La questione e' che la coppia , nonostante non condivida piu' nulla oltre al figlio e ai ricordi, non affronta mai il problema, soprattutto lei non vuole sentire il minimo accenno sul loro malessere! A questo punto vi chiederete cosa c'entri io in tutto questo!! Facendo la crocerossina, riscontrando la sua riconoscenza al sostegno pscologico fornito, scoprendo modi di sentire simili, sentendo un forte attrazione reciproca, la cosa comincio' a prendere la direzione dell'intimita' tanto da portarci dopo 5 mesi di sottile gioco mentale e dei sensi, ad incontrarci fuori dall'ufficio. Fu l'incontro di 2 anime e 2 corpi fusi, in seguito telefonate e messaggini di gioia perche' non vedeva che me, diceva che quel nostro incontro lo aveva segnato ma che nello stesso tempo capiva che non doveva coinvolgersi x paura cioe' di innamorarsi x poi (conoscendosi) abbandonare come gia' fatto in passato causando dolore x sè e ad un'altra donna. Beh! se fosse sparito subito dopo l'incontro, avrei pensato che in fondo cercava solo quello e nient'altro, invece proprio perche' subito dopo ci furono telefonate e manifestazioni d'affetto, cresceva in me il desiderio, la speranza che si fosse innamorato cosa che gia' accadeva in me. Ero interdetta! Pensavo che stesse passando le pene dell'inferno a valutare i piatti della bilancia, da 1 parte "il suo mondo" dall'altra io! Arrivo' il periodo estivo, le ferie, e dopo le ferie, quest'ufficio che sembra essere nato apposta x farci incontrare, di sciolse. Le destinazioni furono zone diverse della citta'. Continuarono i suoi messaggini disperati perche' sentiva la mia mancanza, la forte attrazione che provava x me, l'affetto, e il bene che sentiva gli avevo fatto. Che fare? mi diceva che mi voleva bene ma che doveva starmi lontano nonostante il suo desiderio piu' grande fosse quello di rivedermi. Come pensate che stessi io? Lacrime, non perdendo di vista che fosse un uomo sposato che non rinunciava alla moglie! in autunno i messaggini diminuirono, infine si limitava a rispondere ai miei. Al contrario di come succede ad altri che si conoscono in chat e poi nella vita reale, noi facciamo il contrario, ci siamo conosciuti nella vita reale e ora comunichiamo (nelle ore d'ufficio) in chat. Escludendo un paio d'incontri in pubblico, ci siamo rivisti solo una volta x natale perche' ho voluto fargli un pensierino, e anche questa volta ha dimostrato riluttanza ad incontrarmi perche' la paura ad incontrarmi. quando ci siamo rivisti pero' sono fioccati baci e carezze da parte sua, sospiri e sguardi d'innamorato, manifestazioni di benessere a godere della mia presenza e poi? ancora 1 volta la fuga! non prima di avermi fatto ancora una volta il resoconto del dolore del fallimento del suo matrimonio, l'incapacita' di rimettersi in gioco, il pensiero di andarsene da casa ecc. ecc. - il succo della faccenda e' che mi vuole ma non mi prende, se così si può dire, non puo' rinunciare a me (una me che in definitiva e' virtuale) e nello stesso tempo non fa nulla x avermi se non a parole parole parole. l'effetto di questo contrasto tra le sue parole e il suo comportamento e' di tenermi legata alla speranza!! Ora sono combattuta tra le logica e il mio sentire, a volte i suoi toni sono disperati che non mi sento di abbandonarlo, e sono anch'io disperata perche' sono dentro una storia senza storia, appunto
So che per logica dovrei mollare tutto, e infatti mi sono prodigata in addii che però lui non ha mai voluto accogliere (sempre a parole beninteso! in quanto ha sempre la parolina pronta per trattenermi), e che io non so mettere in pratica. In conclusione aspetto aspetto aspetto vivendo ora la speranza ora l'illusione. coraggio, apritemi gli occhi, se sono qui e' proprio perchè mi sono persa.
cara birbante, mi spiace molto per quello che stai passando e che certamente ti sta facendo soffrire non poco.
io credo che, in cuor tuo, tu sappia già cosa fare: la nostra opinione serve solo a metterti di fronte la realtà (a volte, abbiamo bisogno di qualcuno che ci faccia sbattere il naso...).
sinceramente credo che questo rapporto non ti porterà nulla, a parte sofferenza e disillusione. mi sembra che tu stia dando, o voglia dare, tanto a una persona, che invece non ti stadando niente, e non parlo in termini materiali.
troppo spesso le persone si nascondono dietro i propri problemi, magari anche familiari, per giustificare qualunque loro comportamento, senza curarsi della sofferenza che procurano agli altri, e senza domandarsi se quello che stanno facendo è giusto.
no, troppo comodo. troppo comodo parlare con te dei suoi problemi, sfogarsi, farti capire che ci sarebbero dei sentimenti da parte sua, ma poi fuggire sempre, e non curarsi invece di quello che anche tu provi.
perdonami, ma questo io non la vedo come manifestazione d'amore da parte sua: quando un rapporto, di qualunque genere, è sempre e solo a senso unico, diventa semplicemente egoismo. se davvero tenesse a te come dice, sarebbe stato il primo a non volerti coinvolgere in una simile situazione....

Ospite


Messaggio da Ospite » 16/02/2010, 12:15

Cara birbante secondo me è il classico tipo che vuole l'utile (la famiglia) e il dilettevole (le scappatelle).
Credo, anzi ne sono sicuro, che lui giochi sul fatto di avere una famiglia che non può (ma in realtà non) vuole distaccarsi per i figli e trova sempre le "crocerossini" che lo aiutano, lo comprendono e poi se ne innamorano.
In effetti non sei stato il suo primo amore extraconiugale, potresti essere l'ultimo? Metteresti la mano su fuoco di essere l'ultimo suo amore?
Sinceramente penso che la bruceresti.
Scuami se sono "crudo" ma di uomini così, e anche qualche donna, purtroppo ne ho conosciuti.
Quindi lascialo in tutti i sensi. L'amicizia serve solo a farti ancora di più del male perchè tu lo ami e lui no. Mollalo.

birbante

Re: storia senza storia

Messaggio da birbante » 19/02/2010, 22:52

arietina76 ha scritto:[...]




no, troppo comodo. troppo comodo parlare con te dei suoi problemi, sfogarsi, farti capire che ci sarebbero dei sentimenti da parte sua, ma poi fuggire sempre, e non curarsi invece di quello che anche tu provi.
perdonami, ma questo io non la vedo come manifestazione d'amore da parte sua: quando un rapporto, di qualunque genere, è sempre e solo a senso unico, diventa semplicemente egoismo. se davvero tenesse a te come dice, sarebbe stato il primo a non volerti coinvolgere in una simile situazione....
ciao, ho letto trattenendo il fiato, quello che hai scritto! e trattengo le lacrime mentre scrivo. Si e' come dici tu, proprio cosi', ma le cose spesso non hanno contorni netti, al contrario del proprio sentire che e' un valido test x capire se una cosa, una persona, ti fa stare bene oppure no.E io non sento gioia. Intravedere la gioia che poteva fiorire e vederla sfumare in un fare altelenante, farmi capire che il sentimento c'e' ma e' represso, la tristezza di sentirlo cosi' prigioniero della sua inettitudine, mi disorienta. In questi giorni del disincanto, non ci sto con la testa. L'altra mattina, mentre pioveva, abbasso il cappuccio sulla testa e contemporaneamente spiaccico il viso su un cartellone per strada, oppure in 2 giorni diversi, al momento di uscire dall'ufficio ho indosato il cappotto di altre colleghe, cerco di aprire porte con le chiavi sbagliate e così via. Per quanto la mia comprensione di una persona in definitiva inetta attutisca l'egoismo delle sue eterne indecisioni su tutto, e' chiaro che non e' un rapporto equilibrato...e che devo mollare! Bene. Da dove cominciare?!
Parole dure le tue, ma e' cosi' che stanno le cose, grazie ciao

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Messaggio da airlander » 20/02/2010, 22:19

svegliati e riprenditi, stai ripercorrendo la storia di chi ti ha preceduta, quando te ne sarai resa conto, ma penso che già sia avvenuto, prova a dimenticare una persona che si è dichiarata, dal suo ripetitivo comportamento, totalmente inaffidabile, e che molto probabilmente starà forse ripetendo la medesima "favoletta" ad un'altra in un altro ufficio.
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
albert einstein
http://www.youtube.com/watch?v=8kaC4yCRR48

birbante


Messaggio da birbante » 21/02/2010, 1:16

airlander ha scritto:svegliati e riprenditi, stai ripercorrendo la storia di chi ti ha preceduta, quando te ne sarai resa conto, ma penso che già sia avvenuto, prova a dimenticare una persona che si è dichiarata, dal suo ripetitivo comportamento, totalmente inaffidabile, e che molto probabilmente starà forse ripetendo la medesima "favoletta" ad un'altra in un altro ufficio.

Dopo la separazione, ho convissuto qualche anno con un uomo che poi e' morto tragicamente. Infine, ho voluto credere che la vita mi stesse dando un'altra possibilita'. Mi sono sbagliata! E...mi sono svegliata! So gia' che il tempo rimargina le ferite, ma il tempo e' fatto di quotidianita', di giorni resi pesanti dal brusco risveglio da un sogno. grazie Airlander, grazie a tutti gli amici, ciao

Tizi


Messaggio da Tizi » 21/02/2010, 8:07

birbante ha scritto:[...]




Dopo la separazione, ho convissuto qualche anno con un uomo che poi e' morto tragicamente. Infine, ho voluto credere che la vita mi stesse dando un'altra possibilita'. Mi sono sbagliata! E...mi sono svegliata! So gia' che il tempo rimargina le ferite, ma il tempo e' fatto di quotidianita', di giorni resi pesanti dal brusco risveglio da un sogno. grazie Airlander, grazie a tutti gli amici, ciao
E’ vero, il tempo e' fatto di quotidianita', di giorni pesanti, di notti insonni, hai ragione e quando credi che tutto sia superato ti ritrovi nel vortice della sofferenza.
Personalmente incomincio anche a capire perché, quando si chiude una storia, ci si convinca che l’altro ha sbagliato e che abbia tutte le colpe, io non lo sto facendo ma mi sta costando forse troppo, in termini di dolore che sto provando.
Ma veniamo a noi, è anche vero che il tempo rimargina le ferite ma, questo tempo non si può passare rimuginando su quello che è stato e siccome è inevitabile che ciò accada, cerca di impegnare questo tempo il più possibile. Spero tu abbia delle amicizie, gli amici/che possono aiutare molto, se veri, altrimenti ci siamo noi ;) !
Non so di dove sei ma, sicuramente ci saranno persone della tua città su questo forum, perché non conoscerne qualcuna?

Ciao, ti abbraccio.

birbante


Messaggio da birbante » 21/02/2010, 16:47

Tizi ha scritto:[...]



E’ vero, il tempo e' fatto di quotidianita', di giorni pesanti, di notti insonni, hai ragione e quando credi che tutto sia superato ti ritrovi nel vortice della sofferenza.
Personalmente incomincio anche a capire perché, quando si chiude una storia, ci si convinca che l’altro ha sbagliato e che abbia tutte le colpe, io non lo sto facendo ma mi sta costando forse troppo, in termini di dolore che sto provando.
Ma veniamo a noi, è anche vero che il tempo rimargina le ferite ma, questo tempo non si può passare rimuginando su quello che è stato e siccome è inevitabile che ciò accada, cerca di impegnare questo tempo il più possibile. Spero tu abbia delle amicizie, gli amici/che possono aiutare molto, se veri, altrimenti ci siamo noi ;) !
Non so di dove sei ma, sicuramente ci saranno persone della tua città su questo forum, perché non conoscerne qualcuna?

Ciao, ti abbraccio.
Mi spiace... anche tu storie finite? Non sono ancora pratica del forum, hai manifestato anche tu nel forum la tua storia personale? Sono di Palermo, e ho qualche amica importante fortunatamente e adesso ci siete anche voi. A presto ciao

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tempest
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Messaggio da tempest » 21/02/2010, 17:21

birbante ha scritto:[...]




Dopo la separazione, ho convissuto qualche anno con un uomo che poi e' morto tragicamente. Infine, ho voluto credere che la vita mi stesse dando un'altra possibilita'.
Carissima, mi dispiace leggere una cosa così.... se hai superato questo, non potrai che superare il rapporto malato che stai vivendo adesso.
Tizi ti ha detto:
Personalmente incomincio anche a capire perché, quando si chiude una storia, ci si convinca che l’altro ha sbagliato e che abbia tutte le colpe,
tu, birbante, non devi nemmeno sforzarti per convincerti, l'uomo che frequenti non ha assolutamente nulla da dare, e tu lo sai.
Coraggio.