Perdono, perdono! Presa dal film americano del tuo incontro fantascientifico ho perso il filo....ma ora che la situazione mi è più chiara vorrei solo darti un consiglio: buttati! osa, invitalo per un caffè, per quello che vuoi, ma un'alchimia che nasce cosi va vissuta fino in fondo!Agnese ha scritto:Circa un mese fa ci mettemmo d'accordo con il mio (ormai) ex per incontrarci in un locale e definire la nostra situazione. Era da tempo che cercavo di fargli capire che il nostro rapporto non aveva più senso, sia perchè non l'amavo più (ma forse non l'ho mai amato per come intendo l'amore vero) e sia perchè mi ero stufata (e all'inizio infatuata, lo riconosco) del suo mondo, del suo ambiente chic che frequentava. Figlio di un noto professionista della mia città, macchine sportive, tutto firmato. Delle volte avevo l'impressione quando mi portava in qualche party che io per lui ero una specie di trofeo da mostrare alla sua cerchia di amici, avendo la consapevolezza di essere una ragazza attraente, che ha sempre avuto cura di se stessa nel vestire, nel presentarmi, forse cercavo autostima nei vari complimenti di ragazzi, si lo riconosco, al momento mi piaceva essere un pò al centro dell'attenzione. Era già da tempo che in me stava maturando un rifiuto di questo mondo fatto essenzialmente d'immagine e inoltre lui aveva atteggiamenti a tratti come onnipotenti nei miei confronti e quando cercavo di dirgli che la cosa non mi stava andando più aveva spesso un accenno ad atteggiamenti di fastidio eppoi violenti, seppure verbalmente.
Quella sera decisi di chiarire tutto: non volevo continuare così e consideravo chiuso il nostro rapporto. Di fronte alla mia decisione reagì violentemente ed ebbi paura, anche se eravamo in un locale: fece cadere un piatto per terra, la sua voce alterata, cercavo di calmarlo anche perche mi vergognavo di quella situazione con gente che ci osservava. Fece rivoltare persino il tavolo ed era tutto rosso in viso tanta era la sua rabbia, per fortuna arrivò il proprietario del locale e lo invitò ad uscire fuori, ma anche con lui fu violento con frasi che qui non posso ripetere. Non avevo notato che in un altra stanza c'era una comitiva di giovani che festeggiavano qualcosa, insomma d'improvviso dalle mie spalle vidi un braccio allungarsi ed una mano bloccare il polso del mio ex visto che stava per partire un suo schiaffo: sentii solo poche parole da una voce sicura, diretta e calma che lo invitava a seguire il consiglio del proprietario del locale e di lasciarmi perdere.
Lui rimase come molto sorpreso e fermo.
Incredibile a dirsi per come lo conoscevo, ma di fatto grignò qualcosa ed uscì. Tra l'altro era stata chiamata la polizia e parlarono con lui e me , il proprietario e colui che aveva avuto il coraggio di intervenire a mia difesa. Rimasi colpita da fatto che raccontò tutto come erano andate le cose (mi confidò in seguito che seppure stando in un altra stanza si era affacciato al salone allarmato dai rumori e insulti), tra l'altro vedevo che gli agenti lo conoscevano e si fidavano della sua parola. Mi sentivo sola ed ancora impaurita, mi chiese se avevo bisogno di qualcosa e se volevo che chiamassi un amica, qualcuno che mi venisse a prendere. Gli dissi che avevo paura che il mio ex era ancora in giro nei paraggi, nonostante i polizziotti l'avessero invitato ad andar via. Mi fece entrare nel locale e mi invitò a sedermi tra i suoi amici: stavano tutti insieme allegramente ma rimasi colpita da quei ragazzi, gentili e accoglienti. V'erano alcuni ragazzi down, in altri vedevo segni sui volti di sofferenze passate, mi misi persino a ridere su alcuni racconti e battute. Ma mi colpì 'lui' così disponibile ma autorevole, dolce ma forte con i ragazzi. mi colpirono i suoi profondi occhi verdissimi, le sue labbra, il sorriso accennato, le sue mani, il suo parlare, sembrava non gli sfuggisse nulla, la sua gentilezza. Poi mi fecero un applauso. 'lui' disse agli altri che era ormai ora di andare. Mi fece accompagnare a casa da una ragazza anche lei del gruppo. Mi chiese come stavo ora e mi guardò negli occhi come per farmi coraggio. Sentii la sua mano caldissima che stringeva la mia e ci salutammo. Insomma passai forse la serata più semplice ma bella della mia vita! Ma ammetto che il mio pensiero era per quell'uomo conosciuto.
Perchè mi aveva colpita in tal modo? "Sentivo" che era un uomo speciale. Comunque questo episodio mi aiutò un pò a superare la fase di crisi (non del tutto ancora). Naturalmente amici zero, visto che erano tutti dalla parte del mio ex. Per fortuna che ora ho un amica (quella che mi accompagnò in macchina a casa), è una infermiera e quante volte ho avuto la tentazione di chiedergli di 'lui', visto che so che lo conosce benissimo. Ricevo spesso ancora delle telefonate del mio ex, con minacce e offese e se dovesse continuare così d'accordo con la mia amica andrò a denunciarlo...Forse ho fatto male a confidarmi con voi pubblicamente, anche perchè...so che 'lui' frequenta questo forum, anche se ora è fuori all' estero: ecco il mio tormento interiore! E' stato un consiglio di questa amica iscrivermi su questo forum ma non sapeva certi miei pensieri intimi... Voi che mi consigliate? So che siete tutta gente sensibile e in gamba e vi ringrazio comunque.
Ciao.
In bocca al lupo con tutto il cuore