Un consiglio per una situazione delicata

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arietina76
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Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da arietina76 » 15/11/2009, 17:58

Inno ha scritto:[...]




Sarà perché conosci questa persona e vedi la mia vicenda dal di fuori, ma hai descritto bene quello che mi è successo.
Anche se il nostro rapporto forse era migliore di come pensi.
Per ora non ero svuotato di energie, ma semplicemente le mie non bastavano per entrambi.
Oltre a quello che hai detto, succedeva anche che il suo senso di insoddisfazione lo imputasse più a me e ben poco a se stessa.
Non si accorgeva di quanto facevo per lei e di quanto lei poco facesse (anche solo per se stessa).
Forse ora si è accorta che non erano scontate le attenzioni che gli davo. Magra consolazione....
Il tuo consiglio è quello giusto per me. Più ci penso e più lo so.
Ma ecco cosa sento: "vivi la tua vita, non puoi e non è giusto che tu rinunci alla tua vita, alla tua serenità, alla tua felicità" mi da l'idea di mettere su di lei una condanna a tempo per levarla da me.Questo lo sento ora che mi chiede aiuto, non prima.
Se poi succedesse qualcosa, sapere di non aver fatto niente quando avrei potuto per pensare a me, mi darebbe un senso di colpa che non posso neanche immaginarmi.Perciò forse farò quello che è bene per lei: qualunque cosa sia.
E ho capito che probabilmente non posso saperlo io.
Se potessi scrivere io la fine, scriverei che loro due vissero felici e contenti.

Ciao
pur ribadendo quanto, in una simile situazione, sia difficile dare consigli, io ti do la mia opinione.
secondo me dovresti rileggere quello che hai appena scritto, e soffermarti sulle tue stesse parole. prima dici che imputava a te e non a se stessa la sua insoddisfazione, ma poi sembra che tu per primo ti investa della situazione, assumendotene la responsabilità. parli di "idea di mettere su di lei una condanna a tempo per levarla da me", quando invece tu non sei portatore (scusami l'indelicatezza del termine) di alcuna condanna,e quindi non scaricheresti nulla. se pensi di avere tu una croce da portare, significa che in qualche modo fai ricadere e addebiti a te stesso questa situazione. e continui dicendo che potresti fare qualcosa, come se fossi investito da una missione, quando invece secondo me, come ti ho già detto, per molti aspetti questa situazione va al di là delle tue forze, perchè ci sono troppi fattori su cui tu non hai "potere": una patologia, l'arrivo di un figlio non tuo....
secondo me dovresti riflettere....
credimi, te lo dico senza alcuna presunzione e con il massimo rispetto per questa delicatissima situazione.

Tizi

Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da Tizi » 15/11/2009, 18:22

Inno ha scritto:[...]




Sarà perché conosci questa persona e vedi la mia vicenda dal di fuori, ma hai descritto bene quello che mi è successo.
Anche se il nostro rapporto forse era migliore di come pensi.
Per ora non ero svuotato di energie, ma semplicemente le mie non bastavano per entrambi.
Oltre a quello che hai detto, succedeva anche che il suo senso di insoddisfazione lo imputasse più a me e ben poco a se stessa.
Non si accorgeva di quanto facevo per lei e di quanto lei poco facesse (anche solo per se stessa). Forse ora si è accorta che non erano scontate le attenzioni che gli davo. Magra consolazione....
Il tuo consiglio è quello giusto per me. Più ci penso e più lo so.
Ma ecco cosa sento: "vivi la tua vita, non puoi e non è giusto che tu rinunci alla tua vita, alla tua serenità, alla tua felicità" mi da l'idea di mettere su di lei una condanna a tempo per levarla da me.
Questo lo sento ora che mi chiede aiuto, non prima.
Se poi succedesse qualcosa, sapere di non aver fatto niente quando avrei potuto per pensare a me, mi darebbe un senso di colpa che non posso neanche immaginarmi.
Perciò forse farò quello che è bene per lei: qualunque cosa sia.
E ho capito che probabilmente non posso saperlo io.
Se potessi scrivere io la fine, scriverei che loro due vissero felici e contenti.

Ciao
Inno,
continuando così non reggerai ancora per molto, te lo dico per esperienza. Le parole di arietina76 sono giuste e sono quelle che mi sono sentita dire un'infinità di volte da persone che vedevano la mia situazione dal di fuori. Io pensavo che nessuno capisse bene la situazione, che nessuno comprendesse quanto la persona che avevo vicino avesse bisogno di me e continuavo nella mia "missione".
Poi, non per bravura ma soltanto perchè sono scoppiata anzi, implosa, ho dovuto prendere una decisione, si, proprio quella che pensi e che non avrei mai voluto prendere ma, ad un certo punto, sopraggiunge l'istinto di sopravvivenza, o si stacca la spina o ci stacchiamo noi da questo mondo e sai, ho avuto una sorpresa, quella persona ora sta meglio e si perchè quando si crede di fare del bene invece a volte si peggiora la situazione perchè certe patologie e certe persone hanno bisogno di un atteggiamento totalmente diverso o semplicemente hanno bisogno di un aiuto qualificato.
Io non ho assolutamente interrotto i rapporti, gli sto ancora vicino ma in modo diverso, lo aiuto quando posso e quando me lo chiede ma penso anche un po’ a me, questo intendevo quando ho scritto che per lui ci sarò sempre. Sono e sarò la sua migliore amica.
Rifletti bene, non prendere una decisione sull'onda emotiva, sono le decisioni peggiori della nostra vita.

Ciao.

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Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da Inno » 15/11/2009, 19:21

gimern ha scritto:[...]



Ciao,
ho cercato di leggere tutto con la massima attenzione e per questo ho ripetuto la mia lettura due o tre volte. Sicuramente la situazione non è semplice e la cosa migliore da fare è consultarsi con gli specialisti.

Per quanto ho letto fino ad ora mi sono fatta un'idea che potrebbe o meglio sarà sicuramente sbagliata, ma io la penso così.
Scusami per la franchezza, ma a me sembra che tu voglia lasciarle la porta aperta (dirle vedremo) per dare una chance a te stesso, oltre che a lei.
Sei talmente preso da questa persona e dalla sua storia, ti sei talmente occupato di lei in questi anni che oggi sei entrato in quella spirale nella quale non riesci più a vedere con lucidità la tua posizione.
Tu l'hai amata e probabilmente la ami ancora, ma soprattutto tu VUOI occuparti di lei.
Capisco che tu non voglia occuparti del figlio che lei avrà dall'altro, ma ti sembra giusto assecondarla e farle capire che se non avrà il bambino con sè tu la riprenderai? Poi se tu dopo il parto non la riprendessi con te dopo averle fatto credere che potesse accadere con quel "vedremo", credi che una persona tanto instabile potrà reggere la delusione?

Il problema è che qualunque cosa tu decida di fare, non sarà facile accettarne le conseguenze.
Mi spiego: se le dici "vedremo" lasciandovi una porta aperta e poi cerchi realmente di tornare con lei, dovrai lottare per sempre contro la sua famiglia, l'altro uomo e soprattutto contro i suoi sensi di colpa, che, vista la sua instabilità e i suoi reali problemi, si presenteranno sicuramente.
Se, invece, le dirai: no mi spiace non c'è futuro, correrai il rischio che lei partorisca e poi tenti di togliersi la vita; oppure, forse, potrebbe anche essere che lei possa sfruttare il restante periodo della gravidanza, nella quale sembra chiaro che non si farà del male, per dimenticarti definitivamente e provare a stare con l'altro.
E qui mi pongo un'altra domanda: tu sei pronto per dirle addio? Sei pronto ad uscire dalla sua vita?
Solo tu puoi sapere quello che vuoi, io mi sono permessa di dirti come la penso, ma in una situazione così complicata non credo sinceramente di essere capace di poter far altro se non questo.
Guarda, non hai fatto poco.
Come altri qui. Anch'io ho letto, riletto, e pensato ai vostri commenti.
Hai detto molte cose vere, forse tutte. Hai fatto capire meglio anche a me.
Non posso sapere da solo cosa è meglio fare.

Però voglio chiarire che l'idea di partorire per poi lasciare il figlio e tornare insieme non è mia...è il discorso che mi ha fatto l'ultima volta che ci siamo visti e mi rifà adesso.
Io non ho fatto altro che dire che non è possibile e infatti le cose andavano come pensavo.
E' vero che sono preso al punto da dire "forse" anche per me. Ma non credo che possa succedere viste le condizioni e quando ho detto che potrei dirle forse, era più per prendere tempo pensando che in questi mesi magari cambiava idea perché si poteva affezionare al figlio (e anche io sarei stato meglio). Pensavo che sarebbe stata la risposta migliore che potevo dargli ora.
Ma comunque posso sbagliare anche così...

*Elly*
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Messaggio da *Elly* » 15/11/2009, 19:46

Ciao Inno ho letto tutti i tuoi messaggi, è inutile dirlo ma sei davvero in una situazione difficile dove darti un consiglio un opinione non è semplice, sono cose che devi vivere sulla pelle se no sono difficili da immaginare.
Voglio aprire una piccola parentesi che non centra nulla con il tuo messaggio,leggendo la storia di questa ragazza mi sorgono tanti ma, un grosso punto interrogativo, è mai possibile che una ragazza costretta ad una vita non normale ( non parlo solo della sua malattia ma soprattutto della sua situazione familiare) non abbia mai ricevuto un aiuto da chi di dovere. Una ragazza picchiata abusata segregata fin dalla giovane età, che andava avanti e indietro per ospedali per curare i suoi disturbi alimentali e che mai nessuno a fatto nulla o si è reso conto di che vita era costretta a vivere. Rimango davvero senza parole !!!
Tornando al tuo topic mi sembra di capire che te vuoi soprattutto un consiglio su cosa rispondere al messaggio che lei ti ha mandato, premettendo che sono una che analizza per bene tutte le frasi, il messaggio della tua ex non ha una logica "Sposami, appena partorito" qui non si sta prendendo in considerazione una vita, un bambino che voluto o meno fra un pò ci sarà, ed una mamma da quel momento in poi non può permettersi di pensare solo al suo futuro.
Poi c'è la tua scelta, ma penso che la risposta dentro te tu già l'abbia, ad un certo punto ho letto non posso dirle "Si ci sposiamo" quindi ciò lo escludi, poi aggiungi ma neanche no perchè non so come la prende ... qui si tratta di pensare per un attimo, dopo anni a te stesso, al tuo bene, al tuo futuro, se ti senti davvero convinto di ricominciare una vita con lei allora mettiti pure tutto il mondo contro e riprenditi ciò che ti appartiene con suo figlio, se però hai dei dubbi e ti rendi conto che ciò che ti porta a lei è solo affetto, tenerezza per quel che vive allora hai il dovere solo di aiutarla informandoti e affidandola a persone competenti, specialisti che possono davvero fare qualcosa per migliorare la situazione di questa ragazza .
Magari se te hai la possibilità di raggiungera allo stage parlale da vicino con delicatezza ... Ripeto come sempre che questo è un semplice consiglio che mi sono sentita di darti ma la vita è tua e solo tu, dentro te puoi sapere cosa è meglio fare. Spero che ben presto, qualunque sia la tua scelta, nella tua vita ritornerà la serenità.

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Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da Inno » 15/11/2009, 20:56

arietina76 ha scritto:[...]



pur ribadendo quanto, in una simile situazione, sia difficile dare consigli, io ti do la mia opinione.
secondo me dovresti rileggere quello che hai appena scritto, e soffermarti sulle tue stesse parole. prima dici che imputava a te e non a se stessa la sua insoddisfazione, ma poi sembra che tu per primo ti investa della situazione, assumendotene la responsabilità.
...
Oltre a quello che hai detto, succedeva anche che il suo senso di insoddisfazione lo imputasse più a me e ben poco a se stessa.
Non si accorgeva di quanto facevo per lei e di quanto lei poco facesse (anche solo per se stessa).
...

...
vivi la tua vita, non puoi e non è giusto che tu rinunci alla tua vita, alla tua serenità, alla tua felicità" mi da l'idea di mettere su di lei una condanna a tempo per levarla da me
...
Se poi succedesse qualcosa, sapere di non aver fatto niente quando avrei potuto per pensare a me, mi darebbe un senso di colpa che non posso neanche immaginarmi.
...

Parlo di due cose diverse:
con senso di insoddisfazione intendo quello che ha una persona depressa (e non è colpa mia).
Quando parlo della responsabilità che mi sento, parlo del fatto che mi dice "salvami" e io l'ho vista dondolarsi sul bordo del terrazzo.
Ho parlato di condanna "a tempo" pensando al fatto che non succede ora, ma quando si dovrà sposare (e non ha fatto altro che dire che non vuole)? Questo non vuol dire che debba per forza succedere qualcosa, è solo che ci penso e, a dirla tutta, credo che qualcosa farebbe. Magari senza arrivare al suidicio, o magari arrivandoci senza davvero volerlo.
Il consiglio giusto PER ME, è pensare a me (come tanti di voi mi dicono infatti).
Dovrei pensare a me perché a stare con lei magari vo a star male io: mi "condannerei" a dover sopportare i suoi problemi.
Ma farlo significa anche lasciarla nella situazione in cui è ora, e farla sposare con l'altro (perché non avrà scelta).
In questo senso "la condanna" la toglierei a me per darla a lei.
La mia condanna sarebbe i suoi problemi. La sua, una famiglia che non vuole e non si sa cosa porta (a tempo).
Capito?

arietina76 ha scritto: parli di "idea di mettere su di lei una condanna a tempo per levarla da me", quando invece tu non sei portatore (scusami l'indelicatezza del termine) di alcuna condanna,e quindi non scaricheresti nulla. se pensi di avere tu una croce da portare, significa che in qualche modo fai ricadere e addebiti a te stesso questa situazione. e continui dicendo che potresti fare qualcosa, come se fossi investito da una missione, quando invece secondo me, come ti ho già detto, per molti aspetti questa situazione va al di là delle tue forze, perchè ci sono troppi fattori su cui tu non hai "potere": una patologia, l'arrivo di un figlio non tuo....
secondo me dovresti riflettere....
credimi, te lo dico senza alcuna presunzione e con il massimo rispetto per questa delicatissima situazione.
Non ti preoccupare, mi fai solo piacere a dirmi la tua.
Se io mi tiro fuori, lei rimane senza scelta. Lei mi dice "salvami" (dal doversi sposare con l'altro) perciò, se io mi tiro fuori, faccio si che lei finisca nella situazione da cui vuole essere "salvata".
Per forza mi sentirei responsabile se poi le succedesse qualcosa. Responsabile in parte, cioè di non aver fatto quello che potevo: non sarebbe colpa mia.
Ti torna no?
Come se non ti fermi ad aiutare uno che è stato arrotato. Se poi muore ti senti responsabile?

Poi come ho detto nel messaggio a cui hai risposto, io non penso di sapere cosa è meglio per lei.
Per quanto ho riflettuto sino ad ora, penso che quello che è giusto lo può sapere meglio un dott.
Ho detto che" forse farò quello che è giusto per lei" (io non so cosa) e questo va dal dirle un no secco (e questo è facile ora) al dirle si anche se non mi conviene (per questo ho messo forse...). Il perché del si l'ho scritto sopra.

Se non mi accorgessi che ci sono tanti, troppi fattori "su cui non ho potere" avrei detto si perché i sentimenti li ho.
Non me ne faccio una missione: prima, quando il figlio poteva non esserci, sarei stato con lei ed è indubbio che per lei sarebbe stato meglio. Questo SE lei avesse voluto abortire. Questo non lo dicevo solo io: anche la sua psicologa ed il suo psichiatra. Anche perché non è una gravidanza normale: se anche non avrà effetti dovuti alle medicine che prendeva fino a un mese dopo il concepimento, ne prende comunque altre che la mettono a rischio di parto prematuro. Senza contare che soffre di crisi nervose simili ad attacchi epilettici (per i quali adesso non si cura). Ma che sarebbe stata meglio un'altra scelta, lo vedi anche da cosa mi chiede ora. Tra il fatto dei suoi problemi, le medicine a rischio e il tipo di persona che è l'altro, le consigliarono chiaro di non continuare ovvero stare con me perché la buttavano fuori casa.
Ora però non è come prima: ora non ho detto si ed ho scritto qui proprio perché non lo so per tanti motivi.
Allora capisci che non è che mi sento il suo "guaritore" o "salvatore" e me ne faccio una missione.

A proposito: in una tua precedente risposta, mi hai detto una cosa simile (che mi sento l'unico a poter fare qualcosa, sottolinieando le parole mie).
Ma avevi letto male le parole che hai sottolineato: sono l'ULTIMO a poter fare qualcosa ora...
Forse è da li che ti è nato questo pensiero...;)

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Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da arietina76 » 15/11/2009, 21:40

Inno ha scritto:[...]



...
Oltre a quello che hai detto, succedeva anche che il suo senso di insoddisfazione lo imputasse più a me e ben poco a se stessa.
Non si accorgeva di quanto facevo per lei e di quanto lei poco facesse (anche solo per se stessa).
...

...
vivi la tua vita, non puoi e non è giusto che tu rinunci alla tua vita, alla tua serenità, alla tua felicità" mi da l'idea di mettere su di lei una condanna a tempo per levarla da me
...
Se poi succedesse qualcosa, sapere di non aver fatto niente quando avrei potuto per pensare a me, mi darebbe un senso di colpa che non posso neanche immaginarmi.
...

Parlo di due cose diverse:
con senso di insoddisfazione intendo quello che ha una persona depressa (e non è colpa mia).
Quando parlo della responsabilità che mi sento, parlo del fatto che mi dice "salvami" e io l'ho vista dondolarsi sul bordo del terrazzo.
Ho parlato di condanna "a tempo" pensando al fatto che non succede ora, ma quando si dovrà sposare (e non ha fatto altro che dire che non vuole)? Questo non vuol dire che debba per forza succedere qualcosa, è solo che ci penso e, a dirla tutta, credo che qualcosa farebbe. Magari senza arrivare al suidicio, o magari arrivandoci senza davvero volerlo.
Il consiglio giusto PER ME, è pensare a me (come tanti di voi mi dicono infatti).
Dovrei pensare a me perché a stare con lei magari vo a star male io: mi "condannerei" a dover sopportare i suoi problemi.
Ma farlo significa anche lasciarla nella situazione in cui è ora, e farla sposare con l'altro (perché non avrà scelta).
In questo senso "la condanna" la toglierei a me per darla a lei.
La mia condanna sarebbe i suoi problemi. La sua, una famiglia che non vuole e non si sa cosa porta (a tempo).
Capito?


[...]



Non ti preoccupare, mi fai solo piacere a dirmi la tua.
Se io mi tiro fuori, lei rimane senza scelta. Lei mi dice "salvami" (dal doversi sposare con l'altro) perciò, se io mi tiro fuori, faccio si che lei finisca nella situazione da cui vuole essere "salvata".
Per forza mi sentirei responsabile se poi le succedesse qualcosa. Responsabile in parte, cioè di non aver fatto quello che potevo: non sarebbe colpa mia.
Ti torna no?
Come se non ti fermi ad aiutare uno che è stato arrotato. Se poi muore ti senti responsabile?

Poi come ho detto nel messaggio a cui hai risposto, io non penso di sapere cosa è meglio per lei.
Per quanto ho riflettuto sino ad ora, penso che quello che è giusto lo può sapere meglio un dott.
Ho detto che" forse farò quello che è giusto per lei" (io non so cosa) e questo va dal dirle un no secco (e questo è facile ora) al dirle si anche se non mi conviene (per questo ho messo forse...). Il perché del si l'ho scritto sopra.

Se non mi accorgessi che ci sono tanti, troppi fattori "su cui non ho potere" avrei detto si perché i sentimenti li ho.
Non me ne faccio una missione: prima, quando il figlio poteva non esserci, sarei stato con lei ed è indubbio che per lei sarebbe stato meglio. Questo SE lei avesse voluto abortire. Questo non lo dicevo solo io: anche la sua psicologa ed il suo psichiatra. Anche perché non è una gravidanza normale: se anche non avrà effetti dovuti alle medicine che prendeva fino a un mese dopo il concepimento, ne prende comunque altre che la mettono a rischio di parto prematuro. Senza contare che soffre di crisi nervose simili ad attacchi epilettici (per i quali adesso non si cura). Ma che sarebbe stata meglio un'altra scelta, lo vedi anche da cosa mi chiede ora. Tra il fatto dei suoi problemi, le medicine a rischio e il tipo di persona che è l'altro, le consigliarono chiaro di non continuare ovvero stare con me perché la buttavano fuori casa.
Ora però non è come prima: ora non ho detto si ed ho scritto qui proprio perché non lo so per tanti motivi.
Allora capisci che non è che mi sento il suo "guaritore" o "salvatore" e me ne faccio una missione.

A proposito: in una tua precedente risposta, mi hai detto una cosa simile (che mi sento l'unico a poter fare qualcosa, sottolinieando le parole mie).
Ma avevi letto male le parole che hai sottolineato: sono l'ULTIMO a poter fare qualcosa ora...
Forse è da li che ti è nato questo pensiero...;)
hai ragione, scusami: effettivamente avevo letto male io, mi dispiace.
scusami se mi permetto di farti una domanda un pò delicata, ma non capisco, dai tuoi interventi, se intendi dire che la ragazza è fragile e particolarmente "soggiogabile", ma dotata comunque di una propria seppur minima capacità di autodeterminazione, oppure se descrivi una persona praticamente incapaca di intendere e di volere.
perchè nel primo caso, nonostante le problematiche da cui affetta, forse una scelta ancora ce l'ha, ed è farsi aiutare da chi di dovere (è l'aiuto qualificato di cui si parlava prima) a riprendere in mano, con fatica e tempo, la propria vita, e decidere LEI cosa fare, senza delegare e far ricadere su di te la responsabilità di una simile scelta.
diverso sarebbe nel secondo caso....

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Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da Inno » 15/11/2009, 22:07

Raperonzolo ha scritto:Caro Inno, il tuo passato è intenso e complicato e sinceramente mi dispiace veramente che tu debba affrontare una situazione del genere. Ho letto e riletto i tuoi messaggi e mi sono chiesta: Che diritto ho io di dare consigli?Posso aiutarlo?
Non ti peritare a dire la tua.
Sono io che ve lo chiedo: qualunque consiglio, bello o brutto che sia mi può aiutare.
Questo non vuol dire che do retta a tutti...
Ma ringrazio tutti.
Raperonzolo ha scritto: Non credo di poterci riuscire con un messaggio, però voglio farti sapere che qui siamo in tanti a starti vicino e che non sei solo.
Si, me ne sono accorto.
Raperonzolo ha scritto: L'unica cosa che mi sento di dirti è che, prima di qualunque decisione, di qualsiasi cambiamento, forse la tua ex ragazza dovrebbe prendere coscienza di doversi curare con un percorso che non sia solo farmacologico e cercare di capire cosa vuole (compatibilmente con la sua malattia), per poter riprendere in mano la sua vita.
Se lei non fa questo, tu rischi di sacrificare mesi, anni, in nome di un amore che non potrà mai essere adulto da parte sua...

In bocca al lupo.
Tutte le settimane vede o la psicologa o lo psichiatra. Dovrebbe fare anche una terapia di gruppo con lo psichiatra (se non ha smesso).
Purtroppo in uno, due anni di "terapia" non l'ho vista in realtà prendere coscienza dei suoi problemi.
Sebbene gli sia certamente servito fare queste terapie per avere uno sfogo, un po di mesi fa mi disse che le cose che aveva fatto in passato (del tipo bersi il sapone, non mangiare, vomitare...), tornando indietro le avrebbe rifatte perché c'erano dei motivi. Per lei farsi del male è una cosa che la fa star bene in certi casi e quello non è cambiato. Però, disse, non avrebbe magari rifatto quelle che gli hanno lasciato segni permanenti che si vedono.
Fare terapia ha migliorato il suo "ambiente" per cui non ha rifatto certe cose, ma non ha capito di aver sbagliato.
Il problema è anche che si trova a sentire una cosa da una parte e un'altra dall'altra.

gimern

Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da gimern » 16/11/2009, 0:20

Inno ha scritto:[...]



Guarda, non hai fatto poco.
Come altri qui. Anch'io ho letto, riletto, e pensato ai vostri commenti.
Hai detto molte cose vere, forse tutte. Hai fatto capire meglio anche a me.
Non posso sapere da solo cosa è meglio fare.

Però voglio chiarire che l'idea di partorire per poi lasciare il figlio e tornare insieme non è mia...è il discorso che mi ha fatto l'ultima volta che ci siamo visti e mi rifà adesso.
Io non ho fatto altro che dire che non è possibile e infatti le cose andavano come pensavo.
E' vero che sono preso al punto da dire "forse" anche per me. Ma non credo che possa succedere viste le condizioni e quando ho detto che potrei dirle forse, era più per prendere tempo pensando che in questi mesi magari cambiava idea perché si poteva affezionare al figlio (e anche io sarei stato meglio). Pensavo che sarebbe stata la risposta migliore che potevo dargli ora.
Ma comunque posso sbagliare anche così...
Ahimè caro Inno, purtroppo, nonostante cerchiamo di aiutarti, di farti parlare, di farti osservare la situazione da un punto di vista esterno, meno coinvolto, ritengo giusto ciò che hai detto: non puoi decidere da solo ciò che sia meglio. Credo che tu debba lasciare tutto nelle mani degli specialisti.
Sai ho letto le tue risposte nelle quali parli di senso di colpa.
Io credo che, qualunque cosa succeda, tu non possa assolutamente addossarti una colpa non tua, anzi. L'amore che hai provato e forse provi nei suoi confronti è più che evidente dalle tue parole, il tuo desiderio di fare la cosa giusta è lodevole, ma non è detto che tutto vada bene come tu vorresti.
Ma tu, Inno, non dovrai avere nessun senso di colpa in virtù di tutto l'amore che le hai dato.
Sono d'accordo con qualcuno che è giusto che tu ti allontani e ti rifaccia una vita. Questo non significa abbandonarla, ma solo cominciare a pensare anche a se stessi.
Inno cerca di vivere, hai tanto amore da donare, trova la persona giusta a cui affidare il tuo cuore.

g.gabry

Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da g.gabry » 16/11/2009, 13:14

Inno ha scritto:[...]



Non ti peritare a dire la tua.
Sono io che ve lo chiedo: qualunque consiglio, bello o brutto che sia mi può aiutare.
Questo non vuol dire che do retta a tutti...
Ma ringrazio tutti.

[...]



Si, me ne sono accorto.

[...]



Tutte le settimane vede o la psicologa o lo psichiatra. Dovrebbe fare anche una terapia di gruppo con lo psichiatra (se non ha smesso).
Purtroppo in uno, due anni di "terapia" non l'ho vista in realtà prendere coscienza dei suoi problemi.
Sebbene gli sia certamente servito fare queste terapie per avere uno sfogo, un po di mesi fa mi disse che le cose che aveva fatto in passato (del tipo bersi il sapone, non mangiare, vomitare...), tornando indietro le avrebbe rifatte perché c'erano dei motivi. Per lei farsi del male è una cosa che la fa star bene in certi casi e quello non è cambiato. Però, disse, non avrebbe magari rifatto quelle che gli hanno lasciato segni permanenti che si vedono.
Fare terapia ha migliorato il suo "ambiente" per cui non ha rifatto certe cose, ma non ha capito di aver sbagliato.
Il problema è anche che si trova a sentire una cosa da una parte e un'altra dall'altra.
sinceramente non sò cosa consigliarti, sei più grande e quindi molte cose, avendole già affrontate sai porti a certi problemi diversamente, perchè se io fossi in una storia del genere non saprei dove sbattere la testa. Non sono riuscita a leggere tutto, ma una cosa mi sento di dirti, segui il cuore, ma usa anche la testa, non puoi dirle di si per salvarla, ma no se è perchè non vuoi prenderti cura di un bimbo che non è tuo. Lei ha sbaglio e su questo siamo tutti d'accordo, la cosa da capire è se lei ci tiene veramente a te o vuole stare con te perchè l'hai sempre aiutata e si sente protetta da te, ma lei deve anche andare contro i suoi, la vita è sua e le decisione da prendere sono sue. Questo è quello che penso e credo ti non esserti stata d'aiuto, ma ricordati che ti sono vicina.

donamici


Messaggio da donamici » 20/11/2009, 10:07

Ciao,
ho letto tutto solo oggi, partendo dalle tue poesie.
Gli ultimi interventi sono del 16 novembre e quindi ormai avrai preso una decisione....vedo che in molti ti sono stati vicini e ti hanno dati validi consigli, io mi sarei sentita di dirti come altri che alla fine devi pensare a te anche se "TE" adesso è ancora anche "LEI" ...ma credo dovresti riappropriarti della tua parte che hai un po' trascurato per il grande amore verso la tua donna...un amore autentico e splendido che ci ha commossi e che idubbiamente l'ha aiutata e vi ha dato tanto in questi anni...ma lo sai anche tu che ogni amore, ogni situazione si evolve e purtroppo dobbiamo accettare che a volte noi non possiamo intervenire in questo...e senza sensi di colpa dobbiamo e possiamo forse intervenire solo su di noi...forse la questione del tenere o meno il figlio e del tornare o meno insieme in base a questo potevate affrontarla con un terapista di coppia...in ogni caso credo che ora anche tu Inno avresti forse bisogno di un aiuto, per riequilibrare un po' di cose tue e solo "TUE".
Ci sarebbero tante cose da dire ma spesso le parole frastornano e allontanano...invece ti abbraccio forte forte, e ringrazio di avere potuto leggerti e leggere tutti gli altri.
Facci sapere, se vuoi.

newage72

Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da newage72 » 20/11/2009, 16:52

Inno ha scritto:[...]



Riguardo al disturbo bipolare, una psicologa che non conosce la mia ex, mi disse che va trattato da subito ed è comunque una malattia difficile.
Lei non è stata seguita per troppo tempo.
Mi disse che tendono ad allungarsi i momenti depressivi e accorciarsi gli altri.
Una mazzata perchè è come sentirsi dire che non ha speranza.
Mi sono aggrappato al fatto che non la conosceva. Io stesso so del disturbo bipolare solo perchè mi ha detto così la mia ex.
Non è che ho letto la cartella clinica e non sò in effetti come è valutata dallo psichiatra. Nel senso che non so il livello di gravità e come la vede lui.

[...]




Ci sono stato una volta da una psicologa (vedi sopra) per questa storia. Per una parte che qui non posso raccontare. Presi l'appuntamento prima di decidere se davvero andare a convivere con lei. E ci andai quando questa scelta non c'era più da farla. Ma quello che mi disse (più che altro parlai io) altri me l'hanno detto qui: dovrei pensare a me stesso.
Non ci sono tornato perché la decisione di metterci una pietra sopra l'avevo presa. Che poi non c'era niente da decidere, solo da rendersi conto di come stavano le cose nonostante gli sms che mi arrivavano. E dopo un pò ho appunto cominciato a scrivere qui per superare meglio il distacco.
Ora magari, di nuovo, serve un parere più autorevole (per dirla come Mister71).
Grazie.

In una tua successiva risposta mi hai di nuovo dato questo tuo consiglio: non arrabbiarti, è che qualche volta mentre rispondo arriva un altro commento e io non lo leggo prima di inviare il mio...oppure non rispondo in ordine.
Sarò breve, conosco storie simili alla tua, allora vista la situazione (lui ex tossico, lei con disturbi della personalità bipolare) il bimbo o la bimba una volta partorito/a dovranno essere affidati agli assistenti sociali in quanto entrambi non sono adatti per vivere con il bimbo/a secondo me!
Se questo avviene (cosa probabile, glie lo tolgono di sicuro capirai entrambi depressi che minacciano il suicidio, rischia di nascere un nuovo caso franzoni) Secondo, anche un medico psichiatra oltre che per i soldi fa un lavoro che da molto di se stesso in quanto è in continuo contatto con gente problematica (infatti avvolte sbroccano anche loro) ma poi quando torna a casa con la sua famiglia, stacca la spina e si ricarica, te no! Se vivi con lei la spina non lastaccherai mai e daje e daje finisci per esaurirti, quindi non ti far ricattare con la storia del suicidio, piuttosto aiutala ad andare in un istituto psichiatrico, e digi che gli vuoi stare vicino ogni tanto valla a trovare ma come amico però digli che il sentimento nei suoi confronti è cambiato e che la vedi solo come una amica, anche se dentro di te sai che non è cosi, lo dico per il tuo bene!! ciao!!!!!

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Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da Inno » 21/11/2009, 10:06

george clooney ha scritto:[...]



Mah, guarda, su questo non sono d'accordo..Conosco di persona alcuni Testimoni di Geova e ti posso garantire che non impongono nulla a nessuno, anzi..vivono e lasciano vivere..Le persone non sono tutte uguali, non si deve mai generalizzare.. Pensi che fra i cattolici, o i buddisti, o gli evangelisti (ecc.) una frase del genere "tu fai come dico io, altrimenti te ne vai e non sei più mia figlia", non possa uscire dalla bocca? Io credo proprio di si; qui non c'entra la religione, ma le singole persone.. Probabilmente i genitori di questa ragazza non sono in grado di gestire questa situazione indipendentemente dalla religione a cui appartengono..Mi sembra di aver letto che la mamma di questa ragazza ha passato un'infanzia non proprio felice; hai detto che più che cinghiate non si prendeva..probabilmente questo ha contribuito notevolmente a fare di lei una mamma che lascia a desiderare..
Parlando solo di religione, ti rispondo qui per non essere off-topic:
http://www.mailamici.it/forum/viewtopic.php?t=209836#forum

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Messaggio da Inno » 22/11/2009, 12:38

donamici ha scritto:Ciao,
ho letto tutto solo oggi, partendo dalle tue poesie.
Gli ultimi interventi sono del 16 novembre e quindi ormai avrai preso una decisione....vedo che in molti ti sono stati vicini e ti hanno dati validi consigli, io mi sarei sentita di dirti come altri che alla fine devi pensare a te anche se "TE" adesso è ancora anche "LEI" ...ma credo dovresti riappropriarti della tua parte che hai un po' trascurato per il grande amore verso la tua donna...un amore autentico e splendido che ci ha commossi e che idubbiamente l'ha aiutata e vi ha dato tanto in questi anni...ma lo sai anche tu che ogni amore, ogni situazione si evolve e purtroppo dobbiamo accettare che a volte noi non possiamo intervenire in questo...e senza sensi di colpa dobbiamo e possiamo forse intervenire solo su di noi...forse la questione del tenere o meno il figlio e del tornare o meno insieme in base a questo potevate affrontarla con un terapista di coppia...in ogni caso credo che ora anche tu Inno avresti forse bisogno di un aiuto, per riequilibrare un po' di cose tue e solo "TUE".
Ci sarebbero tante cose da dire ma spesso le parole frastornano e allontanano...invece ti abbraccio forte forte, e ringrazio di avere potuto leggerti e leggere tutti gli altri.
Facci sapere, se vuoi.

Ciao,
cosa succederà non lo so.
Comunque ho seguito il consiglio di non dare una risposta alla richiesta di matrimonio. Gli ho detto che non sapendo più come sono le cose non me la sentivo di prendere una decisione e che doveva chiedere consiglio ai dottori. Gli ho chiesto se pensava che ci dovessi parlare anch'io. Mi aveva risposto dicendomi quando aveva l'appuntamento e che potevamo vederci li, ma questo non è possibile con i suoi o l'altro nel mezzo. Dopo quell'appuntamento, mi ha chiamato per dirmi che sa che può essere felice solo con me, che vorrebbe vedermi ecc ecc...
E che le hanno ridato le medicine (se le solite non lo so) perché piange tutti i giorni. Al telefono le ho detto che dovrebbe seguire i consigli che gli danno i dottori perché loro sanno più di tutti cosa è bene per lei. Qualunque cosa gli dicano. E che se lo fa io sono contento. Mi ha risposto che le consigliano di andare via di casa in una casa-famiglia ma che non se la sente.
Le cose vanno avanti così...lei manda via l'altro e quello ritorna chiamato anche dai sua che la fanno sentire in colpa per non accettarlo...i dott. gli dicono di andarsene di casa ma lei non ha il coraggio. Indipendentemente da noi, spero che deciderà di seguire il consiglio dei dott.

Voltare pagina è difficile: ci penso la mattina quando mi sveglio, il giorno e la sera prima di andare a dormire.

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Messaggio da Inno » 22/11/2009, 13:21

*Elly* ha scritto: Voglio aprire una piccola parentesi che non centra nulla con il tuo messaggio,leggendo la storia di questa ragazza mi sorgono tanti ma, un grosso punto interrogativo, è mai possibile che una ragazza costretta ad una vita non normale ( non parlo solo della sua malattia ma soprattutto della sua situazione familiare) non abbia mai ricevuto un aiuto da chi di dovere. Una ragazza picchiata abusata segregata fin dalla giovane età, che andava avanti e indietro per ospedali per curare i suoi disturbi alimentali e che mai nessuno a fatto nulla o si è reso conto di che vita era costretta a vivere. Rimango davvero senza parole !!!
Quando è arrivata al punto di dover essere ricoverata per l'anoressia in una clinica infatti fecero la strigliata di capo ai genitori: "e ce la portate ora che è in questo stato?"
Quando in casa sua dicevo che doveva essere seguita mi rispondevano che tanto lei non ci va d'accordo con gli psicologi. Remavano contro.
Ho una nipote che ad un anno di età si tirava i capelli la notte strappandoseli e hanno sentito una psicologa per quello. Ma chi pensa che i problemi si risolvono a botte non si pone certi problemi, neppure con una figlia che si tagliuzzava i bracci quando era a scuola alle elementari. Piuttosto la mamma stava ad aspettarla la sera per vedere se tornava 5 o 10 minuti dopo mezzanotte per darle della ******* perché era con me.

*Elly* ha scritto: Tornando al tuo topic mi sembra di capire che te vuoi soprattutto un consiglio su cosa rispondere al messaggio che lei ti ha mandato, premettendo che sono una che analizza per bene tutte le frasi, il messaggio della tua ex non ha una logica "Sposami, appena partorito" qui non si sta prendendo in considerazione una vita, un bambino che voluto o meno fra un pò ci sarà, ed una mamma da quel momento in poi non può permettersi di pensare solo al suo futuro.
Voleva darlo in adozione. Non so se potrà farlo.

*Elly* ha scritto: Poi c'è la tua scelta, ma penso che la risposta dentro te tu già l'abbia, ad un certo punto ho letto non posso dirle "Si ci sposiamo" quindi ciò lo escludi, poi aggiungi ma neanche no perché non so come la prende ... qui si tratta di pensare per un attimo, dopo anni a te stesso, al tuo bene, al tuo futuro, se ti senti davvero convinto di ricominciare una vita con lei allora mettiti pure tutto il mondo contro e riprenditi ciò che ti appartiene con suo figlio, se però hai dei dubbi e ti rendi conto che ciò che ti porta a lei è solo affetto, tenerezza per quel che vive allora hai il dovere solo di aiutarla informandoti e affidandola a persone competenti, specialisti che possono davvero fare qualcosa per migliorare la situazione di questa ragazza .
Se è amore o se è bisogno di lei e voglia di aiutarla non lo so e non so bene nemmeno la differenza.
E' vero che se avessi un'altra persona vicino ci penserei meno. Conta saperlo?
Comunque sia, più di quello che faccio ora non posso farlo. Solo andandocene per conto nostro potrei.

donamici


Messaggio da donamici » 23/11/2009, 15:21

Inno, hai scritto

" Se è amore o se è bisogno di lei e voglia di aiutarla non lo so e non so bene nemmeno la differenza"

A volte non importa sapere la differenza, altre come in questo caso, credo di sì. Sarò diretta e brutale, forse, anche se l'intento sarebbe poterti aiutare con delicatezza e affetto. Credo che tu ora sia talmente in simbiosi con lei da non riuscire a lasciarla perchè così lasceresti anche una grande parte di te stesso che evidentemente non è pronta a cambiare o non sa come farlo. Per questo ti consiglio un aiuto terapeutico, doloroso, ma credo davvero necessario.
Partendo da una base di amore incondizionato sei arrivato al punto da non potere più mettere limiti e invece a volte ci vogliono.

" E' vero che se avessi un'altra persona vicino ci penserei meno. Conta saperlo? "

Sì, conta. Questa ragazza è maggiorenne e alla fine nessuno può obbligarla a fare o non fare, decidere o non decidere. Ovvio che se lei non vuole ( o semplicemente non ce la fa) a crescere, ad abbandonare le paure e gli schemi del passato, le sue decisioni non saranno positive per nessuno. Ma credimi su questo tu non puoi avere nessun potere. L'unica cosa è prendere atto che questo amore non può continuare e che ognuno dovrà camminare sulle sue gambe. Tu puoi solo allertare le figure di riferimento che possono provare a fare qualcosa...la sua famiglia anche dovrebbe andare in terapia, ma non credo lo faranno.
Ad ogni modo tu sai che hai fatto già tutto quello che potevi. Ora devi andare. Conta sapere se hai altre persone intorno. Chi hai che si preoccupa di te e per te ? Chi ti vuole bene? Chi può aiutarti su tutti i fronti, ora ?
Rivolgiti e affidati a queste persone e dì loro che vuoi iniziare una nuova fase, magari cambiare città e ??? iniziare un percorso tuo guidato da un esperto...

" Comunque sia, più di quello che faccio ora non posso farlo. Solo andandocene per conto nostro potrei. "

Ecco appunto. No, per conto tuo. Anche se ti sembra brutto, vigliacco, se pensi di non riuscirci. Passerà il lutto e capirai di avere preso la via giusto. Andandovene via non avreste risolto niente...perchè questa storia ora non poggia su basi sane x nessuno dei due...

Credimi, anche se in maniera non così drammatica mi sono trovata varie volte in situazioni per alcuni aspetti simili, vagamente simili....a partire dalla situazione in casa mia...le scelte migliori le ho fatte quando sono riuscita a pensare a me stessa e ancora rimpiango i momenti in cui non l'ho fatto ( e tutt'ora mi giustifico dicendo che è stato per affetto, per amore, per delicatezza, per non lasciare solo questo o quello, per trovare nuove vie d'amore...)

Ti abbraccio forte, e sono qui, se occorre

donamici

un'altra cosa ...

Messaggio da donamici » 23/11/2009, 15:39

Ho letto con più attenzione alcune altre risposte e vedo che anche altri ti hanno consigliato di andare avanti per la tua strada facendoti aiutare. Se entrambi riuscirete a fare autonomamente questo percorso è possibile che possiate poi ritrovarvi...davvero, non puoi proprio fare di più. Quello che semmai è sconcertante è che invece le figure che dovrebbero individuare e almeno provare a risolvere e a monitorrare queste situazioni latitano. Quello che c'è è insufficente, intrappolato da leggi e leggine, da miopie burocratiche danno ovviamente a chi è in difficoltà la disperanbte e reale sensazione di essere soli.
Per questo, e in considerazione di questo, cioè che si è DAVVERO soli al mondo ( a parte alcuni fortunati casi) ognuno dovrebbe veramente sviluppare la sua autonomia e chi non ce la fa ( e siamo i più...chi più chi meno) deve almeno provarci. Se non ci prova non credo che nessun'altro al mondo possa e debba farsi carico di questa non volontà....mi spiace davvero doverlo dire ma so quanto si soffre...
e capisco Inno, se dici che ci pensi sempre, quanto tu trovi difficile distaccarti...capisco che lei non voglia andare in una casa-famiglia...ma capisco anche e questo dà anche a me stessa una nuova consapevolezza su alcune vicende mie che a volte dobbiamo arrenderci al fatto che le cose NON vanno, non andranno e ??? non devono andare come noi preferiremmo...diventare adulti è riuscire a capire che quando si resta nel noto per paura dell'ignoto, l'ignoto sarà sempre spaventoso...è così che si accetta di continuare a vivere in situazioni tragiche (come fa la tua ragazza) o malsane per la propria serenità (come fai tu)...
Abbracci

Tizi


Messaggio da Tizi » 27/11/2009, 12:34

Inno ha scritto:[...]




Ciao,
cosa succederà non lo so.
Comunque ho seguito il consiglio di non dare una risposta alla richiesta di matrimonio. Gli ho detto che non sapendo più come sono le cose non me la sentivo di prendere una decisione e che doveva chiedere consiglio ai dottori. Gli ho chiesto se pensava che ci dovessi parlare anch'io. Mi aveva risposto dicendomi quando aveva l'appuntamento e che potevamo vederci li, ma questo non è possibile con i suoi o l'altro nel mezzo. Dopo quell'appuntamento, mi ha chiamato per dirmi che sa che può essere felice solo con me, che vorrebbe vedermi ecc ecc...
E che le hanno ridato le medicine (se le solite non lo so) perché piange tutti i giorni. Al telefono le ho detto che dovrebbe seguire i consigli che gli danno i dottori perché loro sanno più di tutti cosa è bene per lei. Qualunque cosa gli dicano. E che se lo fa io sono contento. Mi ha risposto che le consigliano di andare via di casa in una casa-famiglia ma che non se la sente.
Le cose vanno avanti così...lei manda via l'altro e quello ritorna chiamato anche dai sua che la fanno sentire in colpa per non accettarlo...i dott. gli dicono di andarsene di casa ma lei non ha il coraggio. Indipendentemente da noi, spero che deciderà di seguire il consiglio dei dott.

Voltare pagina è difficile: ci penso la mattina quando mi sveglio, il giorno e la sera prima di andare a dormire.
ciao Inno,

hai pensato che magari potrebbe esserti utile l'aiuto di uno psicologo ma solo per vedere meglio dentro te stesso, per parlare a quattr'occhi con qualcuno che può anche consigliarti in maniera più appropriata rispetto a quello che stiamo facendo noi tutti. Ti siamo tutti vicini, ognuno di noi ha ascoltato, ti ha consigliato ma a te serve una figura esperta e competente.
Pensaci, io sono stata sempre molto scettica in proposito ma ultimamente mi sono un po' ricreduta. Il solo fatto di avere un appuntamento costante e sapere di potersi sfogare, raccontare ad una persona quello che si prova, già solo questo aiuta.
Non la vedere come una sconfitta perchè non lo è anzi, prendere coscienza dei propri limiti è il primo passo verso la "guarigione".

Un abbraccio forte.

mamma Luli
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Messaggio da mamma Luli » 29/11/2009, 0:46

Ciao Inno,
è già diversi giorni che non ti sento sul forum. Se ne hai voglia, fatti sentire. Sono certa che oltre a me, farebbe piacere anche agli altri amici.
Un abbraccio

Tizi


Messaggio da Tizi » 29/11/2009, 9:42

mamma Luli ha scritto:Ciao Inno,
è già diversi giorni che non ti sento sul forum. Se ne hai voglia, fatti sentire. Sono certa che oltre a me, farebbe piacere anche agli altri amici.
Un abbraccio
si Inno.... fatti sentire.

Mamma Luli sei sempre la "mejo" :) !

mamma Luli
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Messaggio da mamma Luli » 29/11/2009, 16:33

Tizi ha scritto:[...]



si Inno.... fatti sentire.

Mamma Luli sei sempre la "mejo" :) !
Grazie, ma devo dire che mi piace questo forum perché ci sono tante belle persone :applause: :applause:
Quello che invece mi dispiace è che quando cominci ad affezionarti a qualcuno, ad un tratto non lo senti più. Va beh, ognuno ha i suoi problemi ed a volte effettivamente manca anche il tempo materiale per dare spazio a tutto ciò che vorremmo fare.
Inno, anche te sei una di queste splendide persone e perciò fatti sentire.....

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Messaggio da Inno » 29/11/2009, 23:40

donamici ha scritto:Ho letto con più attenzione alcune altre risposte e vedo che anche altri ti hanno consigliato di andare avanti per la tua strada facendoti aiutare. Se entrambi riuscirete a fare autonomamente questo percorso è possibile che possiate poi ritrovarvi...davvero, non puoi proprio fare di più. Quello che semmai è sconcertante è che invece le figure che dovrebbero individuare e almeno provare a risolvere e a monitorrare queste situazioni latitano. Quello che c'è è insufficente, intrappolato da leggi e leggine, da miopie burocratiche danno ovviamente a chi è in difficoltà la disperanbte e reale sensazione di essere soli.
Per questo, e in considerazione di questo, cioè che si è DAVVERO soli al mondo ( a parte alcuni fortunati casi) ognuno dovrebbe veramente sviluppare la sua autonomia e chi non ce la fa ( e siamo i più...chi più chi meno) deve almeno provarci. Se non ci prova non credo che nessun'altro al mondo possa e debba farsi carico di questa non volontà....mi spiace davvero doverlo dire ma so quanto si soffre...
e capisco Inno, se dici che ci pensi sempre, quanto tu trovi difficile distaccarti...capisco che lei non voglia andare in una casa-famiglia...ma capisco anche e questo dà anche a me stessa una nuova consapevolezza su alcune vicende mie che a volte dobbiamo arrenderci al fatto che le cose NON vanno, non andranno e ??? non devono andare come noi preferiremmo...diventare adulti è riuscire a capire che quando si resta nel noto per paura dell'ignoto, l'ignoto sarà sempre spaventoso...è così che si accetta di continuare a vivere in situazioni tragiche (come fa la tua ragazza) o malsane per la propria serenità (come fai tu)...
Abbracci
Hai ragione come nel messaggio precedente. E anche altri mi hanno detto le stesse cose.
Per il capo mi sono passati tanti pensieri e domande e alcune me le avete rifatte voi.
Tropicsnow mi chiese se magari la mia ex mi cercava per la situazione che trova più che per il motivo giusto: l'amore.
Ci ho pensato molto a questa cosa perché la risposta non la sapevo: ora però l'ho capito che è la situazione quella che lei sceglie, non me. E se stesse bene con l'altro certo non mi avrebbe ricercato.
Perciò ora penso di capire come fa a dire che mi ama come prima e non ha mai smesso.
Arietina mi ha chiesto se è debole di carattere o incapace di intendere e volere: è la prima.
Queste considerazioni mi hanno fanno capire quanto poco posso fidarmi e aspettarmi da lei.
Quando mi ha chiamata 12 giorni fa, di nuovo mi ha rimesso in confusione perché tutti i pensieri fatti sembrano fuori posto se la sento con la voce rotta dirmi che piange tutti i giorni ecc. Ma Arietina ha ragione e quello che conta è ciò che decide di fare. Qualunque sia il motivo.
Per questo non le ho risposto all'sms che mi ha mandato il giorno dopo dove mi diceva che l'altro se n'era andato perché era stufo di sentirla dire che ama me, vuole me ecc. Non conta niente che lui se ne sia andato: sarà la quarta volta che me lo dice.
Tanto torna perché non gli interessa se lo ama o no e perché lo vogliono i sua. Ma soprattutto torna perché lei alla fine sceglie/accetta questa situazione.
E non le ho risposto neppure all'sms del giorno dopo dove mi diceva di voler fare l'amore con me perché sono mesi che fa da se (intenderà per raggiungere l'orgasmo...). Se da una parte mi ha dato una certa soddisfazione, non ha certo aumentato la considerazione che ho di lei. In effetti mi sono chiesto se mi ha scritto così davvero per un bisogno di sesso o se era un modo per farmi avvicinare. Lei vorrebbe che io la tirassi fuori dal casino in cui si è messa. Per quello mi ha chiesto di sposarla ma soprattutto per quello io non lo farei sebbene non lo escluderei se effettivamente vedessi che lo vuole per il motivo giusto (come dice Tropicsnow) e se vedessi che lo vuole davvero, tanto da decidere che non può andargli bene la situazione in cui è ora (come mi fa pensare anche Arietina). Forse è meglio se credo agli ufo...
Come ho detto non le ho risposto e quindi da 10 giorni non so altro. Ho paura di sbagliare anche a chiederle come sta: se le cose devono rimanere così forse è meglio per tutti e due se non ci sentiamo. Certo mi piacerebbe che questa cosa fosse chiara, e invece magari tra un po mi ricerca. O magari no...ecco, è non sapere cosa succederà che mi tormenta. E lo dico perché il problema che vedo io con lei è essenzialmente il fatto che non voglia/possa stare con me, e non i disturbi di personalità che ha.
Dopo tanto parlare e pensare, so che non sono quei problemi che mi possono far dire di non volerci stare insieme. Però vengono da li le cose che non posso accettare. Certo avrei voluto chiederle come va...lo avevo pure scritto l'sms. Il fatto che le abbiano ridato le medicine mi preoccupa ma ho preferito non chiedere niente perché se lei non si fa sentire un motivo c'è. Un motivo che comunque sia non va d'accordo su tante cose che ha detto.

Per il discorso di sentire uno psicologo/a (rispondo a te come anche a Tizi), come ho detto da qualche parte una volta ci sono andato ma...bo...non è venuto fuori niente che non sapessi già ecco. Mi siete stati più utili voi.
Quello che mi servirebbe non è tanto uno sfogo (ora). E non vedo la possibilità che possa fare una cosa sbagliata riguardo alla mia ex ora (non le dico di sposarci ne ci andrei a letto). Nel caso dovessi prendere una decisione allora non lo farei da solo.
Mi servirebbe semmai avere una vita più piena. Allora ci penserei meno a questa storia.
Ora, dopo 10 giorni che non la sento, è tornato più questo il mio problema.
Dire che fate pure un po compagnia può sembrare un po stupido...ma forse vale lo stesso per molti di voi.
Non è tanto quello che siamo, ma quello che facciamo che ci qualifica.

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Messaggio da arietina76 » 30/11/2009, 8:25

Inno ha scritto:[...]



Hai ragione come nel messaggio precedente. E anche altri mi hanno detto le stesse cose.
Per il capo mi sono passati tanti pensieri e domande e alcune me le avete rifatte voi.
Tropicsnow mi chiese se magari la mia ex mi cercava per la situazione che trova più che per il motivo giusto: l'amore.
Ci ho pensato molto a questa cosa perché la risposta non la sapevo: ora però l'ho capito che è la situazione quella che lei sceglie, non me. E se stesse bene con l'altro certo non mi avrebbe ricercato.
Perciò ora penso di capire come fa a dire che mi ama come prima e non ha mai smesso.
Arietina mi ha chiesto se è debole di carattere o incapace di intendere e volere: è la prima.
Queste considerazioni mi hanno fanno capire quanto poco posso fidarmi e aspettarmi da lei.
Quando mi ha chiamata 12 giorni fa, di nuovo mi ha rimesso in confusione perché tutti i pensieri fatti sembrano fuori posto se la sento con la voce rotta dirmi che piange tutti i giorni ecc. Ma Arietina ha ragione e quello che conta è ciò che decide di fare. Qualunque sia il motivo.
Per questo non le ho risposto all'sms che mi ha mandato il giorno dopo dove mi diceva che l'altro se n'era andato perché era stufo di sentirla dire che ama me, vuole me ecc. Non conta niente che lui se ne sia andato: sarà la quarta volta che me lo dice.
Tanto torna perché non gli interessa se lo ama o no e perché lo vogliono i sua. Ma soprattutto torna perché lei alla fine sceglie/accetta questa situazione.
E non le ho risposto neppure all'sms del giorno dopo dove mi diceva di voler fare l'amore con me perché sono mesi che fa da se (intenderà per raggiungere l'orgasmo...). Se da una parte mi ha dato una certa soddisfazione, non ha certo aumentato la considerazione che ho di lei. In effetti mi sono chiesto se mi ha scritto così davvero per un bisogno di sesso o se era un modo per farmi avvicinare. Lei vorrebbe che io la tirassi fuori dal casino in cui si è messa. Per quello mi ha chiesto di sposarla ma soprattutto per quello io non lo farei sebbene non lo escluderei se effettivamente vedessi che lo vuole per il motivo giusto (come dice Tropicsnow) e se vedessi che lo vuole davvero, tanto da decidere che non può andargli bene la situazione in cui è ora (come mi fa pensare anche Arietina). Forse è meglio se credo agli ufo...
Come ho detto non le ho risposto e quindi da 10 giorni non so altro. Ho paura di sbagliare anche a chiederle come sta: se le cose devono rimanere così forse è meglio per tutti e due se non ci sentiamo. Certo mi piacerebbe che questa cosa fosse chiara, e invece magari tra un po mi ricerca. O magari no...ecco, è non sapere cosa succederà che mi tormenta. E lo dico perché il problema che vedo io con lei è essenzialmente il fatto che non voglia/possa stare con me, e non i disturbi di personalità che ha.
Dopo tanto parlare e pensare, so che non sono quei problemi che mi possono far dire di non volerci stare insieme. Però vengono da li le cose che non posso accettare. Certo avrei voluto chiederle come va...lo avevo pure scritto l'sms. Il fatto che le abbiano ridato le medicine mi preoccupa ma ho preferito non chiedere niente perché se lei non si fa sentire un motivo c'è. Un motivo che comunque sia non va d'accordo su tante cose che ha detto.

Per il discorso di sentire uno psicologo/a (rispondo a te come anche a Tizi), come ho detto da qualche parte una volta ci sono andato ma...bo...non è venuto fuori niente che non sapessi già ecco. Mi siete stati più utili voi.
Quello che mi servirebbe non è tanto uno sfogo (ora). E non vedo la possibilità che possa fare una cosa sbagliata riguardo alla mia ex ora (non le dico di sposarci ne ci andrei a letto). Nel caso dovessi prendere una decisione allora non lo farei da solo.
Mi servirebbe semmai avere una vita più piena. Allora ci penserei meno a questa storia.
Ora, dopo 10 giorni che non la sento, è tornato più questo il mio problema.
Dire che fate pure un po compagnia può sembrare un po stupido...ma forse vale lo stesso per molti di voi.
se davvero pensi che lei ti cerchi solo per la situazione, e non per la persona che sei, allora davvero non farti carico di fardelli troppo pesanti, perchè rischi di rimenerne schiacciato. e se lei non vuole te, ma soltanto la tua mano tesa, allora non credo ne valga la pena. per lottare per un amore bisogna almeno essere in due, altrimenti si combatte contro i mulini a vento.
e non farti neppure intenerire (scusa se mi permetto) dalle sue richieste di aiuto: non è possibile delegare ad altri ciò che solo noi possiamo fare. in questo caso, non può pretendere che siano altri (nello specifico, tu) a prendere decisioni in sua vece e ad assumertene le relative disponibilità. prtendere questo da te non è più amore, ma diventa egoismo...

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Messaggio da Inno » 30/11/2009, 13:29

mamma Luli ha scritto:[...]



Grazie, ma devo dire che mi piace questo forum perché ci sono tante belle persone :applause: :applause:
Quello che invece mi dispiace è che quando cominci ad affezionarti a qualcuno, ad un tratto non lo senti più. Va beh, ognuno ha i suoi problemi ed a volte effettivamente manca anche il tempo materiale per dare spazio a tutto ciò che vorremmo fare.
Inno, anche te sei una di queste splendide persone e perciò fatti sentire.....
Grazie, ero sempre qui, a leggere qua e la.

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Messaggio da mamma Luli » 30/11/2009, 18:46

arietina76 ha scritto:[...]



se davvero pensi che lei ti cerchi solo per la situazione, e non per la persona che sei, allora davvero non farti carico di fardelli troppo pesanti, perchè rischi di rimenerne schiacciato. e se lei non vuole te, ma soltanto la tua mano tesa, allora non credo ne valga la pena. per lottare per un amore bisogna almeno essere in due, altrimenti si combatte contro i mulini a vento.
e non farti neppure intenerire (scusa se mi permetto) dalle sue richieste di aiuto: non è possibile delegare ad altri ciò che solo noi possiamo fare. in questo caso, non può pretendere che siano altri (nello specifico, tu) a prendere decisioni in sua vece e ad assumertene le relative disponibilità. prtendere questo da te non è più amore, ma diventa egoismo...
Ciao Inno, mi ha fatto piacere rileggerti. Ancora ti sento un pò giù, però devo dirti che già sento una differenza con i tuoi primi messaggi. Mi sembra che tu stia cominciando a riuscire a fare un'analisi della situazione
distanziandotene un poco e questo, anche se è solo un inizio, è già molto.
Ho quotato la risposta di Arietina perché, oltre a trovarmi d'accordo con lei con tutto ciò che ha scritto, ha la capacità di esporti davanti agli occhi la situazione in modo diretto, senza sottintesi, ma con termini che non ti feriscono mai :applause: :applause:
Ho visto che anche te approvi i suoi consigli, sono certo che ti saranno utili e ricordati che, anche se virtualmente, ti siamo vicini. Il dirci che ti siamo stati utili, è stato una gioia. Un abbraccio

cescoFran


Messaggio da cescoFran » 30/11/2009, 21:03

Ciao Inno.
Se proprio vuoi, glie lo puoi scrivere che ti interessa sapere come stà, ma scrivendole anche che tu non puoi essere la soluzione al suo problema.
In fondo è normale che tu voglia sapere ciò.
Secondo mè però sparire così d'improvviso non è mai bello. Allontanarsi gradualmente si.

donamici


Messaggio da donamici » 02/12/2009, 7:56

:)
Buongiorno a Inno,
e buongiorno a tutti voi... oggi non mi va di rigirare intorno a questa cosa dove tutti abbiamo scritto di tutto e di più, e forse siamo un po' riusciti a dare ad Inno un po' di conforto, in qualche modo. Anche io ti sento più deciso a chiarire certe cose dentro di te e questo è positivo. Quanto allo psicologo secondo me dovrebbe servire non tanto ad aiutarti per la situazione con lei quanto a riprenderti la tua vita e non sarà semplice, ecco perchè credo tu debba perseverare anche se all'inizio non vedrai magari grandi risultati. Ma hai detto una cosa importantissima, a mio avviso e cioè che ti occorre una vita più piena. Ad agosto io ero in pieno baratro per una situazione che mi faceva male ( non sto a raccontare perchè è il forum x Inno) e sapevo perfettamente che dovevo uscire da un certo isolamento che avevo in quel momento...ma a parte altre considerazioni, era Agosto...il vuoto...ora faccio varie cose ma quello che mi sta davvero dando tanto è un corso di teatro...te lo consiglio, Inno, e ripeto, se puoi allontanati, fai un viaggio, vai a trovare qualcuno, e pensa a te...ne hai tutto il diritto, credimi.
Abbracci

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Inno
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Messaggio da Inno » 08/12/2009, 11:13

donamici ha scritto::)
Ma hai detto una cosa importantissima, a mio avviso e cioè che ti occorre una vita più piena. Ad agosto io ero in pieno baratro per una situazione che mi faceva male ( non sto a raccontare perchè è il forum x Inno) e sapevo perfettamente che dovevo uscire da un certo isolamento che avevo in quel momento...ma a parte altre considerazioni, era Agosto...il vuoto...ora faccio varie cose ma quello che mi sta davvero dando tanto è un corso di teatro...te lo consiglio, Inno, e ripeto, se puoi allontanati, fai un viaggio, vai a trovare qualcuno, e pensa a te...ne hai tutto il diritto, credimi.
Abbracci
Il teatro non è una cosa che fa per me credo. Ho l'impressione che mi sentirei nudo.
Comunque da Ottobre ho iniziato a frequentare il Linux User Group di Empoli per conoscere persone nuove ecc.
E' un'associazione no profits e si occupano più che altro di rimettere in sesto vecchi computer da dare poi a scuole ecc.
Roba da maschi insomma. Il presidente è stranamente una ragazza, ma non c'è mai e non ho capito se è perché è il presidente o perché è una ragazza...
Mi ci trovo bene anche se amicizia la faccio pian piano perché non sono tanto espansivo e perché ci troviamo una volta la settimana.
Ho guardato se per caso avevi aperto una discussione tua però non l'ho trovata.
Ciao.
Non è tanto quello che siamo, ma quello che facciamo che ci qualifica.

Raperonzolo


Messaggio da Raperonzolo » 08/12/2009, 11:23

Inno ha scritto:[...]



Il teatro non è una cosa che fa per me credo. Ho l'impressione che mi sentirei nudo.
Comunque da Ottobre ho iniziato a frequentare il Linux User Group di Empoli per conoscere persone nuove ecc.
E' un'associazione no profits e si occupano più che altro di rimettere in sesto vecchi computer da dare poi a scuole ecc.
Roba da maschi insomma. Il presidente è stranamente una ragazza, ma non c'è mai e non ho capito se è perché è il presidente o perché è una ragazza...
Mi ci trovo bene anche se amicizia la faccio pian piano perché non sono tanto espansivo e perché ci troviamo una volta la settimana.
Ho guardato se per caso avevi aperto una discussione tua però non l'ho trovata.
Ciao.
Caro Inno, mi ha fatto veramente piacere ritrovarti qui e soprattutto sono contenta di capire che piccoli passi verso una vita più tua, piccoli ma importanti, sono stati fatti.
Io personalmente mi sono collegata poco ultimamente e mi dispiace non esserci sempre stata, ma ti assicuro che hai tutta la mia solidarietà e il mio affetto. Sono sicura che ce la farai a trovare una strada, e per due chiacchiere o un confronto noi ci siamo.

oceanic999
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Re: Un consiglio per una situazione delicata

Messaggio da oceanic999 » 19/01/2010, 22:06

Inno ha scritto:Sarò lunghissimo.

La storia con la mia ex è iniziata 6/7 anni fa. Ha 8 anni meno di me. E' una ragazza difficile, che ha avuto tanti problemi nell'infanzia, in parte risolti ma non tutti.
Già alle elementari ha cominciato a farsi del male (fisicamente). E' stata anoressica, tanto da rischiare la vita, bulimica e perennemente in cura per depressione. Ha disturbi della personalità (disturbo bipolare).
Per come la vedo io, questi problemi vengono soprattutto dalla sua vita familiare.

...

Cercando di farla diventare più indipendente però, ho sempre avuto contro i suoi che, invece, cercavano di tenerla il più possibile a freno (per protezione ovviamente).
I suoi problemi si sono via via attenuati e diventando più "matura", le cose sono migliorate anche tra noi e da parte mia è nato l'amore.
Tuttavia, ha sempre avuto una scala di valori sballata e i suoi problemi di personalità la portano a fare anche cose che lei non vorrebbe fare, ma fa, pur di non mettere in crisi un rapporto che può avere con un'altra persona. Anche solo di amicizia (o che lei crede tale). Questo l'ha portata al tradimento sessuale. E' difficile da credere ma è così.
....

Lei ha minacciato pure il suicidio, e lui per tutta risposta gli diceva che prima partoriva, gli dava il figlio e poi poteva fare quello che voleva.
Circondata da queste belle personcine, e comunque mai convinta lei stessa di voler abortire (lei è credente ed io agnostico), ha deciso di portare a termine la gravidanza per poi darlo in adozione e tornare con me.

...

Ora non si cura per la depressione: ha dovuto smettere di botto.
Una volta il nuovo lui gli ha preso il cellulare e ha visto una mia risposta ad un suo sms. Lui e i suoi lo controllano sempre.
E così avvisa sua mamma e io me la vedo arrivare a dirmi che non le devo scrivere ne rispondere.

E che se lei fa qualcosa io l'avrei sulla coscienza...Io?

Ora, negli ultimi messaggi che lei mi ha mandato ieri e stamani, in pratica mi prega di salvarla perché non ce la fa più, che ha detto a lui di voler stare con me per sempre e che la risposta è "tu hai mio figlio quindi stai con me". E di nuovo non ce la fo più ecc...
Fino a chiedermi di sposarla appena partorito.

....

So cosa vorrei: star bene, e questa situazione promette solo male.
Certo per lei sarebbe meglio le dicessi di si.
Ed è vero che vorrei credere di poter stare con lei, perché i sentimenti ci sono ancora.
Non ti preoccupare, sei stato lungo perchè è difficile trattare con un Testimone di Geova in difficoltà... di norma è sconsigliato loro dai capi confidarsi con esterni come te.

Conosco i Testimoni di Geova: ho aiutato un ragazzo ad uscirne e ci è voluto del tempo; di solito preferiscono seguire i consigli delle loro riviste e superiori (anziani) e i rapporti con gli esterni è soprattutto tramite la predicazione...

Chiaramente non è facile dare consigli su una relazione, tantopiù tra un seguace di una gruppo chiuso (qualcuno li definisce Setta) e una persona libera... prima è meglio che li conosca bene.

Il loro è un atteggiamento di chiusura verso il mondo esterno: qualcuno frequenta sentimentalmente esterni ma ci sono forti pressioni per "fare entrare nella Verità" anche l'altro.

Questo modo di vivere dei TDG crea sensi di colpa (per hobbies e interessi non praticati, "esterni" potenziali amici o fidanzati/e non frequentati, TDG espulsi che non devi frequentare) oltre a stressarli (attività di predicazione con pochi risultati) tanto che il tasso di malattie mentali tra di loro è diverse volte la media.

Nel tuo caso ti consiglio di vedere i link:

http://www.infotdgeova.it/sanzioni/bergman.php

http://www.infotdgeova.it/esperienze/pino.php

http://www.infotdgeova.it/esperienze/inga.php

Prima dai un'occhiata al forum di fuoriusciti ed al sito (trovi studi sui TDG, analisi del gruppo ed altro) poi valuta cosa fare... questo il mio consiglio. In poco tempo (uno o due anni) se aiutata da qualcuno che li conosce bene e soprattutto lontana da quell'ambiente dovrebbe riprendersi.

Buona fortuna :D