Volgarmente tradimento

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g.gabry

Re: Volgarmente tradimento

Messaggio da g.gabry » 04/11/2009, 9:50

franki ha scritto:Ciao a tutti! premesso che non dovrebbe accadere, ma secondo voi un rapporto matrimoniale in crisi lo potrebbe salvare uno occasionale extra coniugale (parlo di giovani coppie)? Non dubitando dell'amore reciproco! :angel:



ho letto le risposte degli altri e condivido con chi ha detto che non bisogna tradire perchè così le cose peggiorano e non è vero che è un tentativo di riscattare nel prioprio/a parter la voglia di riconquistare il suo amore, anche perchè scoprire un tradimento suscita rabbia, disgusto, vacillazione della fiducia e mancanza rispetto, i problemi della coppia si devono risolvere parlando, se uno si sente trascurato deve dirlo e non cercare di sperare che l'altro se ne accorga prima o poi e quindi trovare rifugio in un'altra persona, non è giusto...
:ciao:

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arietina76
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Re: Volgarmente tradimento

Messaggio da arietina76 » 07/11/2009, 23:13

tropicsnow ha scritto:[...]



concordo con te. ma penso che la colpa sia solo del traditore e non anche di chi riveste il ruolo dell'amante, perchè è solo chi tradisce che sa di avere a casa qualcuno che lo aspetta o comunque una fidanzata, come nel mio caso, dove sebbene il rapporto fosse ormai finito da tempo e la relazione veniva portata avanti esclusivamente per interesse, questo non lo giustificava! per non parlare di tutta una serie di cose che trovavo riprovevoli, ciò nonostante mi son lasciata coinvolgere e ci son stata anche male! anche se la relazione vera e proprio non c'è stata... ed è su questo che ho riflettuto e forse bisogna riflettere, ma per farlo bisogna solo viverla in prima persona.
secondo me bisogna chiarire cosa si intende per "lasciarsi travolgere".
può capitare benissimo di perdere la testa per un uomo impegnato (o di una donna impegnata), perchè - a volte purtroppo - testa e cuore spesso non vanno di pari passo. questo, in sè e per sè, è una cosa che non condanno e che può succedere. secondo me però la differenza la fa come ci si comporta dopo.
io non credo sinceramente che riuscirei a diventare l'amante di qualcuno, e non tanto perchè temo il giudizio degli altri o della moglie: ti do atto che, alla fine, per me sarebbe una perfetta sconosciuta. ma credo che non ci riuscire per il giudizio che io darei di me stessa: credo che sarei impietosa nei miei confronti, se entrassi a gamba tesa in una storia, perchè i miei principi, intesi come il mio modo di pensare, non me lo consentirebbero. è vero - ti ripeto - che io non ho nessun obbligo nei confronti di quella famiglia o di quel rapporto: ma io so che esistono, e penso proprio che non riuscirei mai a ignorarlo.
con questo, come ho già detto, non nego che, in caso di tradimento, il primo a sbagliare (prima ancora dell'amante) sia proprio il traditore, così come non nego che il tradimento sia sintomo di un serio problema nella coppia , per cui anche il tradito deve fare autocritica e domandarsi cosa non andava (fanno ovviamente eccezione i casi di chi tradisce giusto per, cui faceva riferimento george clooney).
queste considerazioni però non possono in alcun modo giustificare il tradimento e dare al tradito una sorta di licenza di uccidere. perchè ricordiamoci che, se c'è anche solo una possibilità su un milione di salvare il rapporto e ricucire la crisi, così facendo il traditore la uccide definitivamente, mettendo la parola "fine" al rapporto, prima ancora che il tradimento venga scoperto....

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tropicsnow
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Re: Volgarmente tradimento

Messaggio da tropicsnow » 08/11/2009, 15:50

arietina76 ha scritto:[...]



secondo me bisogna chiarire cosa si intende per "lasciarsi travolgere".
può capitare benissimo di perdere la testa per un uomo impegnato (o di una donna impegnata), perchè - a volte purtroppo - testa e cuore spesso non vanno di pari passo. questo, in sè e per sè, è una cosa che non condanno e che può succedere. secondo me però la differenza la fa come ci si comporta dopo.
io non credo sinceramente che riuscirei a diventare l'amante di qualcuno, e non tanto perchè temo il giudizio degli altri o della moglie: ti do atto che, alla fine, per me sarebbe una perfetta sconosciuta. ma credo che non ci riuscire per il giudizio che io darei di me stessa: credo che sarei impietosa nei miei confronti, se entrassi a gamba tesa in una storia, perchè i miei principi, intesi come il mio modo di pensare, non me lo consentirebbero. è vero - ti ripeto - che io non ho nessun obbligo nei confronti di quella famiglia o di quel rapporto: ma io so che esistono, e penso proprio che non riuscirei mai a ignorarlo.
con questo, come ho già detto, non nego che, in caso di tradimento, il primo a sbagliare (prima ancora dell'amante) sia proprio il traditore, così come non nego che il tradimento sia sintomo di un serio problema nella coppia , per cui anche il tradito deve fare autocritica e domandarsi cosa non andava (fanno ovviamente eccezione i casi di chi tradisce giusto per, cui faceva riferimento george clooney).
queste considerazioni però non possono in alcun modo giustificare il tradimento e dare al tradito una sorta di licenza di uccidere. perchè ricordiamoci che, se c'è anche solo una possibilità su un milione di salvare il rapporto e ricucire la crisi, così facendo il traditore la uccide definitivamente, mettendo la parola "fine" al rapporto, prima ancora che il tradimento venga scoperto....
il coinvolgimento non nasce in pochi minuti ma piano piano, con il tempo, e quando te ne rendi conto è già troppo tardi! anche io la pensavo come te, che non sarei riuscita a diventare l'amante di nessuno neppure con il pensiero, ma quando ci sei dentro credo che la domanda che ti poni è: tradisco me stessa e quindi i miei sentimenti o tradisco quelli degli altri? esistono una miriade di sfumature e anche io prima ero piuttosto rigida in tema di tradimento, o bianco o nero, sebbene io non abbia mai tradito un mio compagno nè sono stata tradita. quando dici che il traditore mette fine al rapporto invece di cercare di ricucirlo, io ti do ragione ma mi chiedo anche se colui che tradisce abbia voglia di risollevarne le sorti oppure ha già tentato senza ottenere risultati.
Consideriamo la rottura dell’unione di coppia composta di due momenti: un momento in cui il soggetto avverte il desiderio di liberarsi da una situazione emotiva che non si avverte più come propria e un secondo momento cui cerca di trovare delle alternative al proprio stato interiore di insoddisfazione. queste alternative possono essere le più varie e tra esse trova posto anche il tradimento. ora questo secondo momento è solo la conseguenza del primo ed è su quest’ultimo che andrebbe focalizzata l’attenzione per capire cosa è successo in un momento antecedente a quello del tradimento, e questo vale tanto per chi lo ha subito quanto per chi lo ha posto in pratica. ognuno dovrebbe guardare dentro di sé senza attribuire colpe e senza giudicare, ma semplicemente osservare e cercare di capire cosa non ha funzionato. vedo che molti hanno l’illusione che i nostri desideri istintuali possano essere definitivamente arrestati con l’ausilio delle facoltà razionali e intellettive, il fatto che occorra esercitare un controllo sulle proprie spinte di carattere emozionale non vuol dire eliminarle o arrivare a negare la loro stessa esistenza. secondo me bisognerebbe imparare a convivere con le proprie zone d'ombra. dentro di noi alberga una molteplicità di anime, accoglierle e dar loro spazio ci fa avere una maggiore tolleranza anche delle parti indesiderate che se impariamo a conoscerle sapremo anche dar loro voce nel modo giusto.

george clooney
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Re: Volgarmente tradimento

Messaggio da george clooney » 08/11/2009, 17:08

arietina76 ha scritto:[...]


secondo me bisogna chiarire cosa si intende per "lasciarsi travolgere".
può capitare benissimo di perdere la testa per un uomo impegnato (o di una donna impegnata), perchè - a volte purtroppo - testa e cuore spesso non vanno di pari passo. questo, in sè e per sè, è una cosa che non condanno e che può succedere. secondo me però la differenza la fa come ci si comporta dopo.

io non credo sinceramente che riuscirei a diventare l'amante di qualcuno, e non tanto perchè temo il giudizio degli altri o della moglie: ti do atto che, alla fine, per me sarebbe una perfetta sconosciuta. ma credo che non ci riuscire per il giudizio che io darei di me stessa: credo che sarei impietosa nei miei confronti, se entrassi a gamba tesa in una storia, perchè i miei principi, intesi come il mio modo di pensare, non me lo consentirebbero. .
La penso anch'io come te. Siamo tutti fatti di carne ed ossa, dobbiamo convivere quotidianamente con le nostre debolezze; penso che nessuno si possa azzardare a sostenere il contrario. Può capitare quindi di invaghirsi di una persona impegnata; ma a fare la differenza è come ci si comporta dopo essersi inizialmente invaghiti. E' da qui che si può comprendere, secondo me, che tipo di persone siamo.. Se un coinvolgimento iniziale non viene alimentato, ma viene troncato in maniera drastica sul nascere, non avrà modo di crescere, e di prendere il sopravvento su di noi. So bene che questo non è facile, ma non è nemmeno impossibile. Anch'io, come te, non riuscirei a intromettermi in un rapporto altrui, primo perchè voglio essere libera di guardarmi allo specchio ogni giorno,e secondo perchè credo che sia giusto pensare anche alle sofferenze che potremmo procurare agli altri. Non tutti però (purtroppo) si fanno scrupoli di questo genere; e di sicuro non perdono tempo a pensare ai guai e alle difficoltà che potrebbero creare ad altre persone..Si parano il sedere dicendo che la carne è debole e che siamo tutti imperfetti ecc... :nonono:

cescoFran

Re: Volgarmente tradimento

Messaggio da cescoFran » 08/11/2009, 17:56

george clooney ha scritto:[...]



La penso anch'io come te. Siamo tutti fatti di carne ed ossa, dobbiamo convivere quotidianamente con le nostre debolezze; penso che nessuno si possa azzardare a sostenere il contrario. Può capitare quindi di invaghirsi di una persona impegnata; ma a fare la differenza è come ci si comporta dopo essersi inizialmente invaghiti. E' da qui che si può comprendere, secondo me, che tipo di persone siamo.. Se un coinvolgimento iniziale non viene alimentato, ma viene troncato in maniera drastica sul nascere, non avrà modo di crescere, e di prendere il sopravvento su di noi. So bene che questo non è facile, ma non è nemmeno impossibile. Anch'io, come te, non riuscirei a intromettermi in un rapporto altrui, primo perchè voglio essere libera di guardarmi allo specchio ogni giorno,e secondo perchè credo che sia giusto pensare anche alle sofferenze che potremmo procurare agli altri. Non tutti però (purtroppo) si fanno scrupoli di questo genere; e di sicuro non perdono tempo a pensare ai guai e alle difficoltà che potrebbero creare ad altre persone..Si parano il sedere dicendo che la carne è debole e che siamo tutti imperfetti ecc... :nonono:
Concordo con ogni sillaba.
:applause:

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arietina76
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Re: Volgarmente tradimento

Messaggio da arietina76 » 08/11/2009, 19:09

tropicsnow ha scritto:[...]

il coinvolgimento non nasce in pochi minuti ma piano piano, con il tempo, e quando te ne rendi conto è già troppo tardi! anche io la pensavo come te, che non sarei riuscita a diventare l'amante di nessuno neppure con il pensiero, ma quando ci sei dentro credo che la domanda che ti poni è: tradisco me stessa e quindi i miei sentimenti o tradisco quelli degli altri? esistono una miriade di sfumature e anche io prima ero piuttosto rigida in tema di tradimento, o bianco o nero, sebbene io non abbia mai tradito un mio compagno nè sono stata tradita. quando dici che il traditore mette fine al rapporto invece di cercare di ricucirlo, io ti do ragione ma mi chiedo anche se colui che tradisce abbia voglia di risollevarne le sorti oppure ha già tentato senza ottenere risultati.
Consideriamo la rottura dell’unione di coppia composta di due momenti: un momento in cui il soggetto avverte il desiderio di liberarsi da una situazione emotiva che non si avverte più come propria e un secondo momento cui cerca di trovare delle alternative al proprio stato interiore di insoddisfazione. queste alternative possono essere le più varie e tra esse trova posto anche il tradimento. ora questo secondo momento è solo la conseguenza del primo ed è su quest’ultimo che andrebbe focalizzata l’attenzione per capire cosa è successo in un momento antecedente a quello del tradimento, e questo vale tanto per chi lo ha subito quanto per chi lo ha posto in pratica. ognuno dovrebbe guardare dentro di sé senza attribuire colpe e senza giudicare, ma semplicemente osservare e cercare di capire cosa non ha funzionato. vedo che molti hanno l’illusione che i nostri desideri istintuali possano essere definitivamente arrestati con l’ausilio delle facoltà razionali e intellettive, il fatto che occorra esercitare un controllo sulle proprie spinte di carattere emozionale non vuol dire eliminarle o arrivare a negare la loro stessa esistenza. secondo me bisognerebbe imparare a convivere con le proprie zone d'ombra. dentro di noi alberga una molteplicità di anime, accoglierle e dar loro spazio ci fa avere una maggiore tolleranza anche delle parti indesiderate che se impariamo a conoscerle sapremo anche dar loro voce nel modo giusto.
è vero che ognuno di noi, se non si è mai trovato (come nel mio caso) nella situazione che hai descritto, può solo ipotizzare come si comporterebbe. io però la penso - e l'ho sempre pensata - in questo modo. tu dici che uno/a si trova a domandarsi se sia giusto tradire se stessa e i propri sentimenti. ma non è forse tradire se stessi anche gettare via, in preda alla passione, tutti i principi in cui cui uno a sempre creduto? ti faccio un esempio pratico: se io domani, follemente innamorata di un uomo sposato, ne diventassi l'amante, non tradirei forse me stessa e tutto quello in cui credo, e che sto sbandierando in questo post? se mi parli di tradire se stessi, allora il problema, come ti ho detto, è ambivalente.
quanto al discorso sull'auto-crtitica, è fondamentale, ovviamente, che ciascuno guardi dentro se stesso per capire cosa non ha funzionato nel rapporto, perchè in molti casi (anche se non sempre, perchè non c'è la regola assoluta) si arriva al tradimento perchè qualcosa nel rapporto non funziona: in pratica, perchè la coppia non è più una vera coppia. non credo però, in tutta onestà, che dal tradito si possa pretendere un "rigore scientifico" nell'analizzare la situazione. il tradimento arreca ferite profonde, anzi mortali, al rapporto e al proprio compagno: non credo davvero che si possa pretendere troppo da quest'ultimo. il tradimento - inutile negarlo - è rabbia, umiliazione, dolore, sfiducia, e tante altre cose. non si può pretendere da una persona, che si trova a subire tanto, di non esprimere giudizi e di concentrarsi "solo" su se stesso. gli si chiede qualcosa di disumano, oltre che impossibile. io stessa in questo caso, pur ponendomi mille domande e facendo una feroce critica su me stessa, non riuscirei ad asternermi dall'esprimere giudizi sul traditore.